giovedì 3 novembre 2011

Parliamo di libri: Odore di chiuso

Pubblico la recensione di un libro che la nostra Miri ha appena letto e che le e' molto piaciuto!

“Dunque, i sedani si prende solo il bianco e si mettono in padella coll’olive e i peperoni ma no le olive verdi, e nemmeno quelle nere buzzone; la meglio son l’olive taggiasche, però non si trovano quasi mai e allora si fan con quelle nere piccine. Dopo che c’hai messo il pane e il tonno, lo fai andà finchè non vedi quand’ è pronto, tanto lo vedi quando’è pronto; ò, però mi raccomando che il pane va messo nel latte qund’è cardo bollente, senno ‘un piglia nulla. Poi ci rompi du’ ova, rimesti e lo metti ner forno cor pangrattato, e poi dopo un po’ lo levi”

Davanti ad un Pellegrino Artusi perplesso, la cuoca Parisina rivela (a modo suo) la ricetta dell’ottimo pasticcio, molto gradito dall’esperto culinario, servito durante la cena al Castello del Barone Romualdo Buonaiuti.

Siamo nel 1895 in Maremma, nella Toscana vicino alla Bolgheri di Giosuè Carducci. Ospite del Barone, tra gli altri, spicca niente meno che Pellegrino Artusi, già famoso per aver dato alle stampe “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”. Durante la permanenza nel Castello di Artusi e di altri ospiti, ecco che il maggiordomo muore avvelenato. Chi è l’assassino??? Pellegrino Artusi ,con provvidenziale spirito acuto, darà una mano alle neonate forze dell’ordine di Sua Maestà Re d’italia a sbrogliare l’intricata matassa.

Marco Malvaldi ambienta nell’Italia da poco unificata il suo ultimo giallo e lascia quindi per il momento i vecchietti investigatori del BarLume, ma non lo spirito toscano che pervade l’intera opera, divertentissima.

I personaggi, ben caratterizzati, sono descritti con ironica acutezza, tanto che ognuno di noi può riconoscere, se dotato di sufficiente autoironia, le proprie debolezze, le proprie manie e anche i sogni di ambizione e di gloria che spesso si scontrano con la nostre mediocri capacità o con e umani debolezze proprie persino dei protagonisti di quel tempo.

Alla fine ben due misteri saranno risolti grazie alla logica di Pellegrino Artusi: l’assassino del maggiordomo che sarà consegnato alle forza dell’ordine e le giuste dosi e la procedura esatta del Pasticcio Zingaro della cuoca Parisina, consegnato a sua volta alle stampe , per i palati dei gourmet di ogni tempo.

Per sapere il nome dell’assassino e come realizzare il Pasticcio Zingaro , ovviamente, comprate il libro!!!

Miriam

ODORE DI CHIUSO
 Marco Malvaldi- Sellerio Editore -



E vi lascio una foto che mi ha mandato Rosella: i colori dell'autunno!


Buona giornata a tutti!
Paola
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7 commenti:

jane fonda ha detto...

assai carino e simpatico, vero? rende umana una figura distante nel tempo.

Ely ha detto...

ecco l'ho appena comperato!!!!! ora sono ancora più curiosa!!! baci

Vitto da Marte ha detto...

Grazie cara!
prossimo acquisto garantito.

Gli altri di Malvaldi quali sono? Validi?
Devo decidermi, se non l'ho ancora fatto è perchè poi mi ci butto a pesce e mi astraggo dal mondo finchè non li ho finiti.. he he

Anonimo ha detto...

Vitto, secondo me gli altri di Malvaldi, come mi pare di aver già detto a Miri, sono anche migliori: si sente uno spiritaccio toscano, che qui è un po' meno evidente. Mi pare si chiamino " Bar Lume" e "La briscola a cinque".Comunque tutti di piacevolissima lettura. Quanto alla foto, di cui ringrazio Paola per la pubblicazione, ci tengo a dire che si parla di prodotti autoctoni, anzi auto...issimi: vengono dall'orto.Un abbraccio. Rosella

Anonimo ha detto...

Ciao, mi piace la foto dei prodotti autunnali...
Gli altri romanzi di Malvaldi sono:
"La briscola in cinque", "Il gioco delle tre carte", "Il re dei giochi" (letti tutti!!!)sono dei gialli ambientati a Pineta, città turistica immaginaria in Toscana, dove interagiscono Massimo, il barrista, nipote di uno dei vecchietti che stazionano sempre nel locale di Massimo, il BarLume appunto, e i medesimi.Consigliatissimi ovviamente!
Miri

Anonimo ha detto...

Preciso che "barrista" non è un errore di battitura, ma la grafia usata dall'autore, che rifà il dialetto, vicino al livornese, direi.
Grazie Miri, per la precisazione dei titoli: non avevo i libri sottomano!
L'autunno è la stagione che amo di più per i colori! Un abbraccio. Rosella

la belle auberge ha detto...

L'ho appena finito ed e' davvero un libro godibilissimo, da consigliare.
un saluto a tutti
eugenia

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