venerdì 14 novembre 2025

BOEUF BOURGUIGNON DA MEAT DI VALÉRY DROUET & PIERRE-LOUIS VIEL

 di Vittoria Traversa



Ero bambina negli anni 60 e 70, quando il benessere sociale si materializzava in “carne in tavola due volte al giorno” a costo di trovarsi nel piatto l’odiata “fettina” grigia e durissima.

Una sofferenza, perché a me la carne piace, tanto! Ma quella “vera” come una bistecca alta poco cotta, una tartare, un arrosto, una grigliata. Inoltre ho una passione per il quinto quarto, in tutte le sue forme e ricette!
Però gli anni passano e sento sempre meno l’esigenza di mangiare carne. In modo naturale, senza forzature, senza dogmi o proclami, ne ho diminuito drasticamente il consumo. Per questo, le poche volte che la metto in tavola deve essere speciale, non tanto per il taglio nobile, ma per il risultato finale che deve farmi felice.


Quando, con le amiche di @cook_my_books, abbiamo sfogliato MEAT di VALÉRY DROUET @valerydrouetfood & PIERRE-LOUIS VIEL @viel.pierrelouis, non ho avuto dubbi su quale ricetta provare.

È
un grande classico della cucina francese, Il BOEUF BOURGUIGNON, dove la carne è sicuramente la protagonista assoluta insieme al vino rosso, corposo profumatissimo. Il tempo, il calore e il vino compiono la magia di trasformare tagli di carne secondari ricchi di cartilagini e tessuto connettivo, in una delizia morbida e saporita, con un sugo denso e vellutato che deve essere glorificato sopra una polenta fumante o un morbido purè.

 

 

BOEUF BOURGUIGNON

 


Per 6 persone

1,6 kg di manzo da spezzatino, tagliato a pezzi grandi
1 cipolla gialla grande
1 carota
3 cucchiai di olio vegetale
60 g di farina 00
1 bottiglia di vino rosso
500 ml di brodo di vitello
2 rametti di timo
1 foglia di alloro
800 g di funghi champignon
80 g di burro
500 g di cipolline piccole borrettane pulite (o cipollotti)
3 fette di pancetta spesse 8-10 mm
Sale e pepe macinato fresco
    

Sbucciate e affettate finemente la cipolla e la carota.

Scaldate l'olio in una casseruola molto capiente e rosolate la carne su tutti i lati a fuoco vivo. Aggiungete la cipolla e cuocete per 3 minuti. Cospargete con la farina e condite con sale e pepe. Cuocete per 3 minuti a fuoco vivo, girando la carne per ricoprirla completamente con il composto di farina e olio.

Versate il vino nella casseruola, portate a ebollizione e cuocete per 5 minuti. Aggiungete il brodo di vitello, la carota, il timo e l'alloro. Cuocete coperto per 1 ora e 30 minuti a fuoco basso, schiumando regolarmente la superficie.

Nel frattempo, pulite i funghi e tagliateli in quattro. Sciogliete metà burro in una padella, aggiungete i funghi e cuoceteli per 10 minuti. Condite con sale e pepe.

Scaldate il burro rimanente in una casseruola capiente e cuocete le cipolline per 5 minuti. Versate acqua sufficiente a coprirle. Adagiate un foglio di carta siliconata sopra e cuocete per 10 minuti a fuoco medio.

Tagliate la pancetta a striscioline e rosolatele in padella per 5 minuti a fuoco vivo poi eliminate il grasso in eccesso.

Dopo 1 ora e 30 di cottura della carne, controllate il sale, quindi aggiungete le cipolline, le striscioline di pancetta e i funghi. Coprite e cuocete per altri 45 minuti a fuoco bassissimo, mescolando frequentemente.

Servite il Boeuf Bourguignon molto caldo con patate al vapore, purè o polenta.



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books


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giovedì 6 novembre 2025

TAJINE DI AGNELLO ALL’HARISSA CON ALBICOCCHE da SLOW COOKING di OLIVIA ANDREWS

di Vittoria Traversa



Settimana di @cook_my_books dedicata alle cotture lente con SLOW COOKING di OLIVIA ANDREWS @oliviandrews

L’autrice raccoglie ricette da tutto il mondo, accomunate dalla cottura dolce e lenta che opera la magia di rendere divino anche l’ingrediente meno nobile, ma accessibili anche a chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, con l’utilizzo delle moderne slow cooker elettriche. Niente paura, Olivia ci suggerisce sempre un’alternativa di cottura tradizionale per una sicura riuscita anche in forno o sul fornello.


Oggi vi trasporto in Marocco con la TAJINE DI AGNELLO ALL’HARISSA CON ALBICOCCHE

La lenta cottura è perfetta per fondere l’aroma ricco dell’agnello (meglio se non troppo giovane, io ho usato il castrato, più saporito e meno grasso) con il calore sensuale delle spezie e la dolcezza delle albicocche. Con la pazienza otterrete una succulenta Tajine che vi trasporterà in Marocco ad ogni boccone. Ricordatevi di non restringere troppo il sugo che servirà da condimento per il couscous che la completa.

 

TAJINE DI AGNELLO ALL’ HARISSA
CON ALBICOCCHE
Harissa Lamb Tagine with Apricots



Per 4 persone:

1 cucchiaio di olio d'oliva
1 kg di polpa di agnello, tagliato a cubetti di 3 cm
20 g di burro
½ cucchiaino di zenzero in polvere
½ cucchiaino di cannella in polvere
1 cipolla tagliata a metà e affettata finemente
una manciata di foglie di coriandolo tritate grossolanamente
3-4 radici di coriandolo (facoltative)
un pizzico di fili di zafferano ammollati in 2 cucchiaini di acqua calda
200 g di albicocche secche morbide
2 cucchiai di pasta harissa (regolatevi a piacere)
80 g di mandorle pelate e tostate

Per servire:
couscous con olio e sale
semi di sesamo tostati 

Cottura sul fornello

Utilizzate una pentola a fondo spesso, ideale la ghisa o il coccio come la tipica TAJINE, la pentola marocchina in coccio, con il coperchio a cono, da cui il piatto prende il nome.

Condire l'agnello con sale e pepe. Nella pentola scelta, scaldate l'olio a fuoco medio-alto. Cuocete l'agnello a più riprese per 5 minuti, fino a doratura. Togliete dal fuoco e tenete in caldo.

Riducete la fiamma a media e aggiungete al fondo di cottura il burro, lo zenzero, la cannella, la cipolla e le radici di coriandolo (se le usate). Cuocete per 3 minuti, fino a quando la cipolla non si sarà leggermente ammorbidita. Aggiungete lo zafferano e il suo liquido di ammollo, insieme alle albicocche, all'harissa. Rimettete in casseruola anche l’agnello e aggiungete 250 ml di acqua. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma al minimo. Coprite con un coperchio e cuocete a fuoco lento per circa 2 ore, fino a quando la carne non sarà tenera, mescolando di tanto in tanto. Aggiungete le foglie di coriandolo e le mandorle, quindi servite con il couscous e i semi di sesamo.

 

Cottura nella Slow Cooker

Scaldate l'olio in una padella a fuoco medio-alto. Condite l'agnello con sale e pepe. Cuocete l'agnello a più riprese per 5 minuti, fino a doratura. Trasferite nella pentola a cottura lenta.

Riducete la fiamma a media e aggiungete nella padella il burro, lo zenzero, la cannella, la cipolla e le radici di coriandolo. Cuocete per 3 minuti, fino a quando la cipolla non si sarà leggermente ammorbidita. Trasferite nella pentola a cottura lenta. Aggiungete lo zafferano e il suo liquido di ammollo, insieme alle albicocche, alla pasta di harissa e a 125 ml di acqua. Cuocete alla temperatura più bassa per 7 ore, finché la carne non sarà tenera. Aggiungete le foglie di coriandolo e le mandorle, quindi servite con couscous e semi di sesamo.



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

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lunedì 27 ottobre 2025

TAGINE DI POLLO CON ZUCCA A COTTURA LENTA per il CLUB DEL 27

 di Vittoria Traversa

ZUCCHE ZUCCHE ZUCCHE!!!! 

Eccoci tornate con il Club del 27 di MTChallenge ad autunno inoltrato, portandovi il colore del sole in un carico ricette alla zucca in tutti i modi.



Finalmente è tornato il tempo delle zucche!!!! 

Con il loro colore intenso e vivace, riportano in tavola l'allegria e il sole dell'estate. 
Mi piacciono come oggetto di arredo perchè con i loro colori variegati e le forme strambe, non ti annoiano mai!
Mi piace anche mangiarle cucinate in mille modi. Sono un ingrediente estremamente versatile, a seconda del tipo di zucca, si prestano a diversissime preparazioni e abbinamenti. 
In Liguria è regina di svariate torte salate, avvolta di sottile sfoglia o mescolata al riso o solo lei assoluta protagonista. Spesso diventa ripieno per ravioli e tortelli, o protagonista di calde minestre, mentre dalla cucina mediorientale ho imparato a condirla con erbe e spezie per ottenere deliziose fette arrostite in forno o farne ripieno per pani e piadine. 
E dei dolci vogliamo parlarne? torte, muffin o pancakes, ma anche semplici pani o brioches si arricchiscono di dolcezza e colore con l'aggiunta di questo frutto speciale.

Da oggi QUI su MTCallenge, trovate decine di idee zuccose che noi del CLUB DEL 27 abbiamo provato per voi.

Io vi propongo una ricetta di ispirazione nordafricana, un saporito spezzatino di carne di pollo (dalle cosce, non il petto) da cucinare lentamente insieme alla polpa di zucca (cotta in forno e ridotta e purè), con l'aggiunta di cipolla, pomodoro, ceci e un mix di spezie che bilancia perfettamente la dolcezza della zucca.

Questa ricetta nasce per essere preparata nella Slow Cooker, la pentola elettrica adatta alle lunghe cotture, programmabile per avere la cena pronta appena rientrate a casa.

Naturalmente può essere cucinata sul fornello, in una una capiente pentola adatta alle lente cotture, in ghisa, acciaio a fondo spesso o coccio. 

Ideale la tipica Tagine marocchina, pentola in coccio con coperchio a cono, perfetto per far ricadere il vapore sulla pietanza in cottura, evitando aggiunte di liquidi. 

Cucinando sul fornello andranno ricalibrati i liquidi (controllate ogni tanto che non siano da aggiungere) e i tempi di cottura, che saranno notevolmente inferiori, pena il ritrovarsi tutto eccessivamente cotto.


TAGINE DI POLLO CON ZUCCA A COTTURA LENTA
Slow-cooker chicken tagine with pumpkin


Per 4 persone

450 g di cosce di pollo disossate e senza pelle, tagliate a pezzi di 1,5 cm
1 lattina da 400 g ceci (peso netto 240 g) sciacquati e scolati
1 lattina da 400 g di pomodori a pezzettoni
100 g di peperone verde tritato grossolanamente
250 g di polpa di zucca tipo mantovana, cotta in forno e ridotta a purè
60 g di uvetta sultanina
1 cucchiaio di sciroppo d'acero
½ cucchiaino di sale

2 cucchiaini di cumino macinato
1 cucchiaino di cannella macinata
½ cucchiaino di coriandolo macinato
¼ di cucchiaino di pepe di Cayenna
¼ di cucchiaino di chiodi di garofano macinati
¼ di cucchiaino di pimento macinato 
(N.B. Queste spezie possono essere sostituite con 4-5 cucchiaini di un buon misto di spezie per Tagine o per Couscous)

1 cucchiaio di olio d'oliva
1 cipolla media tritata
2 spicchi d'aglio tritati finemente
1 cucchiaino di radice di zenzero fresca tritata

Per servire:
Couscous cotto
coriandolo fresco tritato

Nella Slow Cooker da 3 o 4 litri, unite i primi 14 ingredienti.
In un padellino scaldate l'olio a fuoco medio. Aggiungete la cipolla; cuocete e mescolate finché non si ammorbidisce, 5-7 minuti. Aggiungete l'aglio e lo zenzero; cuocete per un altro minuto.
Aggiungete il soffritto agli altri ingredienti nella Slow Cooker.

**Se usate una Tagine o altra pentola da fuoco (non elettrica) iniziate direttamente con il soffritto nella pentola scelta e, una volta pronto, aggiungeteci i primi 14 ingredienti.

Cuocete, coperto, a fuoco bassissimo finché il pollo non è cotto e le verdure non sono tenere.

Saranno necessarie circa 5-6 ore nella slow cooker, solo 2 sul fornello, aggiungendo liquido se asciuga troppo.

Cospargete con il coriandolo e servite con il couscous.



 Questa ricetta contribuisce al Club del 27 di MTChallenge


TESSERA N:19


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venerdì 24 ottobre 2025

ARINGHE PATATE E MIRTILLI ROSSI DA MODERN NORDIC DI SIMON BAJADA

di Vittoria Traversa


Il pesce fritto è una vera goduria a qualsiasi latitudine ci si trovi, dal Fish and Chips britannico, alla Tempura giapponese, passando per decine di cartocci di pesce, crostacei e molluschi, fritti in mille modi diversi, in tutto il mondo.

Da ligure gioisco per i calamaretti fritti, croccanti e arricciati, per la frittura mista di pescetti “poveri” che la semplice infarinatura rende irresistibili, ma il mio amore assoluto va alle acciughe aperte a libro, impanate e fritte. Come potevo resistere alla trasposizione nordica di questa delizia ligure?

Provare per @cook_my_books la ricetta di ARINGHE, PATATE E MIRTILLI ROSSI tratta dal libro “Modern Nordic” di Simon Bajada @simonbajada era per me imprescindibile, anche se le aringhe qui sono introvabili e le ho sostituite con le saporite sardine.




Il pesce è reso croccante da una panatura ricca e il trucco di accoppiare i filetti, li mantiene morbidi e succosi. Perfetti l’abbinamento con un purè cremoso e la necessaria acidità della marmellata di mirtilli rossi che sostituisce la spruzzata di limone.


ARINGHE, PATATE E MIRTILLI ROSSI
herring, potato & lingonberry

 


Per 4 persone

50 g di farina bianca
35 g di pangrattato fine
2 cucchiai di aneto tritato, più altro per guarnire
800 g di filetti di aringa (qui sardine - vedi nota*)
50 g di burro
50 ml di olio di semi di girasole
sale

per servire:
marmellata di mirtilli rossi
50 g di burro (facoltativo)

per il purè di patate:
800 g di patate sbucciate
100 ml di latte intero
100 ml di panna da cucina (20% grassi)
25 g di burro
sale 

Per il purè, lessate le patate per 12-15 minuti, finché non saranno morbide. Scolate bene e lasciate raffreddare e asciugare, poi passatele con il passapatate o schiacciatele con una forchetta.

In una casseruola capiente, scaldate latte, panna e burro, solo fino a quando non saranno appena tiepidi e il burro non si sarà sciolto. Incorporate le patate con un cucchiaio di legno. Salate a piacere, quindi tenere da parte in caldo.

Private le sardine di testa e interiora, sciacquatele, apritele a libro e privatele anche della lisca centrale (lasciando il pezzettino della coda) e della pinnetta dorsale. Asciugatele bene.

In un piatto fondo, mescolate la farina, il pangrattato, un po' di sale e l'aneto.

Ricoprite bene il pesce con questo composto e utilizzate un po' di composto per unire 2 filetti, con la pelle rivolta verso l'esterno. Ripetete l'operazione con tutti i pesci. (vedi nota**)

In una padella sciogliete a fuoco medio il burro con l'olio di semi di girasole. Rosolate i filetti per 3 minuti, girandoli a metà cottura per una cottura uniforme.

Servite con il purè di patate, la confettura di mirtilli rossi e guarnite con un po' di aneto.
Se volete un extra di golosità, sciogliete un po’ di burro in un pentolino, finchè non diventerà color nocciola, quindi versatelo caldo sui filetti di pesce e sul purè.

Note:

*In Italia non si trovano filetti di aringa freschi e l’autore suggerisce di utilizzare filetti di sardine, come ho fatto. Potete usare anche le acciughe, che sono ancora più delicate come sapore.

**Utilizzando il metodo di panatura indicato, ho riscontrato una grande difficoltà a unire i filetti di pesce dove si attaccava solo la farina, mentre il pangrattato rimaneva nel piatto. Credo dipenda dal grado di finezza del pangrattato (il mio non era finissimo.
Consiglio di condire il pangrattato con sale e aneto, a parte creare una pastella semiliquida con la farina indicata, acqua e sale. 
Passare i filetti nella pastella, accoppiarli come indicato, quindi passarli nel pangrattato e friggere.




Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

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giovedì 2 ottobre 2025

ALETTE DI POLLO CROCCANTI CON SALSA DI PRUGNE da ORCHARD di JAMES RICH

   di Vittoria Traversa



Cosa c’è di più goloso delle alette di pollo avvolte da quella meravigliosa salsa appiccicosa, dolce e piccante? Io ci impazzisco e sono sempre alla ricerca di nuove varianti, con diverse spezie e condimenti.


Qui arriva @cook_my_books a farmi scoprire una nuova ricetta, tanto originale, quanto deliziosa, tratta dal libro protagonista di questa settimana



ORCHARD di JAMES RICH @james_rich Orchard è il luogo magico, frutteto, giardino, orto. L’eden dove l’autore prende ispirazione e ingredienti, protagonisti delle sue ricette.

Per queste ALI DI POLLO CROCCANTI protagoniste sono le prugne.

Con le loro note dolci e acidule, ci regalano una salsa agrodolce (e piccante) davvero speciale. Avete presente il ketchup? Ecco, questa è molto più intrigante.

Matrimonio perfetto con le ali di pollo fritte (o al forno) rendendole deliziosamente appiccicose.

Servitele insieme al più classico dei cole slaw, la fresca insalata di cavolo e, come suggerisce l’autore, “Mangiatele avidamente con le dita!”

 

crispy chicken wings with a sticky plum sauce

 


Per 2 persone

1 kg di ali di pollo
olio di girasole altoleico per friggere
insalata di cavolo e/o patatine fritte per servire

Per la salsa
150 g di polpa di prugne rosse e mature tritate grossolanamente
1 cucchiaino di polvere di cinque spezie
1 cucchiaio di miele
un pizzico di peperoncino in fiocchi
2,5 cm di radice di zenzero fresco sbucciata e grattugiata
Il succo di ½ lime
1 cucchiaio di aceto di mele
1 cucchiaio di salsa di soia
75 ml di acqua
sale marino 

Preparate la salsa. Mettete tutti gli ingredienti in un pentolino con un pizzico di sale e portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma e cuocete a fuoco lento per 15 minuti. Con uno schiacciapatate, schiacciate le prugne nel succo, quindi continuate a cuocere a fuoco lento per 2 minuti, o finché non si saranno ben addensate.

Preriscaldate il forno ventilato a 130°C.

Scaldate l'olio in una casseruola dai bordi alti e dal fondo spesso a fuoco vivo fino a 170°C, o finché un cubetto di pane immerso non inizia a sfrigolare immediatamente. Aggiungete le ali di pollo a più riprese e friggete finchè non saranno ben cotte e dorate, (circa 20-30 minuti, dipende dalla grandezza delle alette). Disponete le ali cotte in una pirofila coperta con carta stagnola e tenetele al caldo in forno mentre cuocete le altre.

In alternativa potete cuocere le alette in forno
(saranno meno croccanti, ma più leggere)
Scaldate il forno a 180°C. Allineate le alette su una teglia bassa, ricoperta di carta da forno, e cuocete per circa 30 minuti, girandole a metà cottura.

Quando tutte le ali saranno pronte, mettetele in una ciotola capiente e versatevi sopra la salsa, mescolando con un cucchiaio in modo che tutte siano ben coperte di salsa.
Mangiatele con le mani, con insalata di cavolo o patatine fritte a parte.



COLE SLAW CON PERE E NOCCIOLE
pear and cobnut slaw 

300 g di cavolo cappuccio bianco (circa ½ piccolo) privato del torsolo e affettato finemente
1 carota grattugiata
2 cipollotti affettati finemente
un pizzico di sale marino
½ cucchiaino di zucchero semolato
2 cucchiaini di aceto di mele
50 g di nocciole spellate
2 cucchiai di maionese
2 cucchiai di crème fraîche o yogurt intero
succo di ½ lime
1 cucchiaino di salsa Worcestershire
2 pere Conference sbucciate, private del torsolo e grattugiate

Per prima cosa, preparate l'insalata di cavolo cappuccio. In una ciotola capiente, mettete il cavolo cappuccio, la carota e i cipollotti con il sale, lo zucchero e l'aceto. Mescolate e lasciate riposare per 1 ora: questo estrarrà il liquido ed eviterà che l'insalata diventi acquosa in seguito.
Scaldate una piccola padella a fuoco medio e tostate le nocciole per circa 5 minuti, mescolando di tanto in tanto finché non iniziano a emanare un aroma di nocciola. Lasciate raffreddare, quindi tritatele grossolanamente.

Quando siete quasi pronti per mangiare, mescolate la maionese, la crème fraîche, il succo di lime, la salsa Worcestershire e la pera grattugiata in una ciotola. Scolate le verdure dal liquido rilasciato, conditele con la salsa e mescolate di nuovo. Sistemate l’insalata in una ciotola e servitela con le alette di pollo



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

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domenica 14 settembre 2025

GEMISTÀ - POMODORI E PEPERONI RIPIENI E PATATE da THE GREEK ISLANDS COOK BOOK di CAROLINA DORITI

 di Vittoria Traversa


Le verdure miste ripiene – Gemistà γεμιστά – sono forse il mio piatto greco preferito. Ricordo con nostalgia le enormi teglie piene di profumati pomodori arrostiti da cui spuntava il riso ben colorito. All’assaggio un’esplosione di sapore intenso di pomodoro appena raccolto e spezie, con la nota affumicata regalata dal forno a legna. Parlo dei primi anni 80, in giro per le Cicladi; ancora ti chiamavano in cucina a scegliere il tuo pranzo direttamente dalle pentole!!! Negli anni questo rito è scomparso, insieme ai forni a legna e alle donne che portavano le loro teglie a cuocere al forno del paese, avvolte in tovaglie colorate. Le verdure ripiene si trovano più raramente e sono meno saporite, meno rosolate, meno speciali. 

Questo fino ad oggi, quando la ricetta di Carolina mi ha fatto ritrovare tutto il sole e il sapore dei miei ricordi. Grazie @carolina_doriti!!!!



Ecco per voi la mia seconda ricetta scelta per @cook_my_books da THE GREEK ISLANDS COOK BOOK di CAROLINA DORITI. Libro di ricette originarie delle isole greche, ma con il tocco speciale dell'autrice. 

L'autrice ci presenta così questa ricetta che preparava con sua nonna:

 "Questo piatto estivo è amato in tutta la Grecia, isole comprese. Spesso presenta una varietà di verdure di stagione svuotate e ripiene – o anche fiori di zucca e foglie arrotolate (come quelle di vite) – il tutto combinato nella stessa teglia (teglia da forno) che si vede a Creta. A volte, il ripieno include la carne. A volte si usa il bulgur (grano spezzato) al posto del riso, come si vede comunemente nel Dodecaneso e soprattutto a Rodi. Ecco la versione classica di questo piatto da ricreare a casa e infondere nella vostra cucina deliziosi aromi mediterranei.
Questa ricetta occupa un posto speciale nel mio cuore. Mi riporta alla mente i ricordi di quando preparavo questo piatto con mia nonna, Rena, nella sua cucina estiva sull'isola di Egina. Nonostante avessimo un forno, abbiamo portato il vassoio preparato in fondo alla strada al fornaio locale, che ha cotto i pranzi dell'intero quartiere nel suo forno a legna, con ogni vassoio meticolosamente allineato con i nomi. Giusto in tempo per il pranzo, siamo tornati indietro per recuperare il vassoio, assaporando la bontà della cottura a legna sulle verdure e sulle patate ripiene."(cit.)


POMODORI E PEPERONI RIPIENI E PATATE 
GEMISTÀ - γεμιστά
stuffed tomatoes and peppers with potatoes


Per 4-6 Persone
VE-SG

300 g di riso a chicco medio tipo da risotti
6 pomodori maturi grandi tondi (vedi nota**)
6 peperoni verdi (io gialli e rossi)
3 patate sbucciate
1 cucchiaino di origano secco
100 ml di olio d'oliva
1 cipolla grande sbucciata e tritata finemente
1 foglia di alloro
2-3 spicchi d'aglio sbucciati e tritati finemente
1 carota sbucciata e grattugiata (sminuzzata)
1 zucchina grattugiata (sminuzzata)
3 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
3 cucchiai di menta fresca tritata
Zucchero (facoltativo)
3-4 cucchiaini di pangrattato finemente (facoltativo)
Sale e pepe nero macinato fresco

Sciacquate il riso sotto l'acqua corrente fredda e poi immergetelo in acqua fredda per 15 minuti. Scolatelo e metterlo da parte ad asciugare.

Lavate i pomodori e i peperoni e asciugateli tamponandoli. Tagliate la parte superiore di ogni pomodoro e peperone per creare un coperchio. Con un cucchiaino, scavate con attenzione la polpa dei pomodori senza bucare le pareti. Frullate la polpa fino a ottenere un succo di pomodoro e mettete da parte (vedi nota**)
Con un cucchiaino, eliminate i semi e le membrane bianche dai peperoni. Salate leggermente l'interno dei pomodori e dei peperoni, quindi sistemateli in una grande pirofila, lasciando spazio per le patate.

Tagliate le patate a pezzi grossolani di 3 cm, metteteli in una ciotola con ½ cucchiaino di origano secco, sale e pepe nero. Mescolate e mettete da parte.

Scaldate una padella larga e profonda a fuoco medio. Aggiungete 50 ml di olio d'oliva e, una volta caldo, aggiungete la cipolla insieme alla foglia di alloro e fatela appassire. Aggiungete l'aglio, la carota grattugiata e la zucchina, quindi cuocete per 5 minuti o finché non si saranno ammorbiditi e la maggior parte del liquido sarà evaporato. Aggiungete il riso e cuocete mescolando per circa 1 minuto.

Mettete da parte 250 ml (9 fl oz) di succo di pomodoro frullato (vedi nota**) per dopo, quindi aggiungete il resto al composto di riso, condite con altro sale e pepe a piacere e cuocete per circa 8 minuti, finché il riso non avrà assorbito la maggior parte del liquido. Togliete la pentola dal fuoco, eliminate la foglia di alloro e aggiungete le erbe fresche tritate. Mescolate bene, quindi assaggiate e aggiustate di sale, se necessario.

Preriscaldate il forno a 190°C - 170°C ventilato.

Riempite i pomodori e i peperoni con il composto di riso, facendo attenzione a non riempirli troppo perché il riso si gonfierà. Rimetteteli nella pirofila, lasciando il succo di pomodoro rimasto nella pirofila, e copriteli con i loro coperchi. Disponete le patate intorno ai pomodori nella pirofila. In un frullatore, frullate i 250 ml di succo di pomodoro tenuti da parte con 50 ml di olio d'oliva, 150 ml di acqua, un pizzico di sale e pepe. Versate la salsa di pomodoro frullata sui pomodori ripieni, sui peperoni e sulle patate nella pirofila e cospargere con il pangrattato (io l'ho omesso)

Posizionate la pirofila sul ripiano inferiore del forno e cuocete per circa 1 ora e 10 minuti, o fino a quando tutti gli ingredienti saranno ben dorati. Togliete la pirofila dal forno e lasciate riposare per almeno 15 minuti prima di servire.

Servitelo caldo, a temperatura ambiente o anche appena tolto dal frigorifero, sarà sempre una vera delizia, soprattutto se accompagnato con feta, del buon pane e
 una birra fresca.



NOTE:

*Per la versione senza glutine, sostituire il pangrattato normale con pangrattato senza glutine o ometterlo completamente.

**Il succo di pomodoro frullato potrebbe non essere sufficiente (il mio non lo era). Ve ne serviranno circa 500 ml (250 per cuocere il riso e altri 250 da versare sul fondo della teglia, fra le verdure) Consiglio di avere qualche pomodoro in più da frullare se vi mancasse liquido.




Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

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venerdì 12 settembre 2025

CALAMARI ALLA GRIGLIA CON RISO ALLE ERBE - PSITO CALAMARI DA THE GREEK ISLANDS COOK BOOK di CAROLINA DORITI

 di Vittoria Traversa


Ho iniziato ad andare in Grecia nel 76, quando il turismo non esisteva. Ho girato tanto, dalla terraferma alle isole, senza dimenticare Atene, vista più volte.

Vacanze di mare, 
viaggi alla scoperta dell'arte, della storia e delle persone, ma il fascino delle isole greche è ineguagliabile.
Ti prendono il cuore, l’anima e vorresti non lasciarle mai più.
Il ritmo di vita scandito dal mare e dal vento, i colori abbaglianti, i profumi intensi e il cibo totalmente legato al territorio. Poche cose provengono da fuori (la modernità), ma il cuore della cucina è sempre legato alle produzioni locali, spesso a un territorio di pochi chilometri quadrati. Una parte importante la gioca il pescato, soprattutto polpi e calamari, cucinati in umido, fritti o arrostiti sulla brace. 


La ricetta di oggi è tratta da THE GREEK ISLANDS COOK BOOK di CAROLINA DORITI @carolina_doriti per @cook_my_books.

Un libro originale ed accurato, uno scrigno di ricette che, pur mantenendo evidenti legami con la cucina greca che conosciamo, rivelano una identità propria, fatta di nomi sconosciuti e combinazioni di ingredienti inconsuete ma non per questo meno capaci di incuriosire ed intrigare.


Ho scelto una ricetta tipica dell’isola di Hidra, famosa proprio per i suoi calamari. Niente è buono come i calamari appena grigliati conditi con olio d'oliva e limone, quindi eccoli qui preparati come souvlaki con peperoni gialli e pomodorini. Da servire con un piatto di riso saltato con cipollotto ed erbe. 

 



CALAMARI ALLA GRIGLIA CON RISO ALLE ERBE
Psito calamari
Grilled squid with herby rice



Per 4-6 persone – Senza Glutine

Per gli spiedini
1 kg di calamari interi lavati, puliti e tagliati ad anelli di 3 cm
1 peperone giallo grande tagliato a pezzi di 3 cm
12-15 pomodorini datterini
12-15 foglie di cappero (io basilico)

Per la marinata
80 ml di olio d'oliva
100 ml di vino bianco secco
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di pepe nero macinato fresco
1-2 rametti di timo

Per il riso
2 cucchiai di olio d'oliva
2-3 cipollotti tritati
750 g di riso basmati avanzato (o 250 g di riso crudo)
2-3 cucchiai di aneto tritato (io prezzemolo)
Sale e pepe nero macinato fresco

Per il condimento LADOLEMONO
70 ml di succo di limone fresco
1 cucchiaino di senape gialla
150 ml di olio d'oliva
2-3 rametti di aneto tritati
Sale e pepe nero macinato fresco 

Per prima cosa preparate la marinata. Mescolate l'olio d'oliva, il vino, il sale e il pepe in una ciotola capiente, quindi aggiungete il timo. Immergete gli anelli di calamari nella marinata, ricoprendoli bene, quindi coprite la ciotola e fate riposare in frigorifero per 1 ora.

Immergete sei spiedini di bambù in acqua fredda per 30 minuti per evitare che si brucino, oppure usate spiedini di metallo. Infilate i calamari negli spiedini preparati, alternandoli con pezzi di peperone giallo, pomodorini e foglie di cappero.

Per il condimento LADOLEMONO, mescolate il succo di limone e la senape in una ciotola. Sbattendo energicamente, aggiungete l'olio d'oliva, condite con sale e pepe, quindi aggiungete l'aneto.

Preparate il riso poco prima di grigliare i calamari. Scaldate una padella antiaderente a fuoco medio. Una volta calda, aggiungete l'olio d'oliva e i cipollotti, mescolando per 1 minuto fino a quando non si saranno leggermente ammorbiditi. Aggiungete il riso e l'aneto, quindi salate e pepate. Abbassate la fiamma e cuocete, mescolando, per 2-3 minuti fino a quando il riso non apparirà soffice e caldo. Togliete dal fuoco, coprite con un canovaccio pulito e chiudete con il coperchio per mantenere il riso caldo e soffice.

Nel frattempo, preriscaldate il barbecue o una bistecchiera a fuoco medio-alto. Una volta caldo, posizionate gli spiedini sulla griglia e cuoceteli per 3-4 minuti per lato, o fino a quando i calamari non saranno opachi, leggermente bruciacchiati e con i segni della griglia. Evitate di cuocerli troppo perché diventerebbero gommosi.

Distribuite il riso nei piatti, disponete gli spiedini di calamari sopra e condite con il ladolemono.

 



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books


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