lunedì 30 maggio 2011

Biscotti decorati, seconda parte e mercatino della scuola!


Ora ci ho preso gusto!!! La passione dei biscotti decorati ha contagiato anche me.
Il tutto e' nato dall'idea di creare una piccola bomboniera originale per la Prima Comunione di Matteo, poi pero' l'entusiasmo mi ha trascinata e, complice il fatto che si stava organizzando il mercatino per la festa di fine anno scolastico, ho pensato di farne altri e venderli come decorazioni. Hanno riscosso un discreto successo, cosi' ve li mostro, insieme ad altre creazioni cucite con le mie manine!!!!
Non aspettatevi meraviglie, sapete bene che io e il cucito non siamo proprio sullo stesso pianeta, ma come vi avevo raccontato QUI, se vedo qualcosa che mi piace devo provare a farla. Stavolta e' toccato ad alcune borse che ho visto sul blog di Cristina e che poi ho visto dal vivo a scuola. Cristina ha della manine d'oro e un cuore grande, perche' davanti alla mia richiesta di aiutarla per il mercatino, non solo ha reagito con entusiasmo, ma mi ha anche aiutata con preziosi consigli e cartamodelli utilissimi che io non ho! Non e' da tutti! Cosi' in mezzo alle borse e' nata anche una nuova amicizia, quante risate ci siamo fatte in questi mesi!!!! Tra raffiche di mail, scambi di link e consigli abbiamo cucito un sacco di cose e devo ammettere che mi sono anche molto divertita!
E iniziamo la carrellata di foto!

Fiori

Abiti da sera

Le spose

Collezione mare


E ora passiamo al cucito....

Un esercito di gufi portachiavi


Gufi decorativi o puntaspilli

Vorrei ringraziare anche Daniela, del blog Verde salviache e' stata cosi' carina da mandarmi le basi di legno su cui appoggiare i gufi, le ho raccontato che stavo lavorando al mercatino per la scuola e lei in un battibaleno mi ha spedito le fette di legno, GRAZIE mille!!!!
E finalmente le borse....





Ce n'erano anche molte altre ma che non sono riuscita a fotografare, peccato perche' alcune erano veramente belle! La cosa che mi e' piaciuta di piu' e' stato vedere che le persone apprezzavano le nostre fatiche, sia le borse che i gufetti sono piaciuti davvero tanto!
Ora pero' mi prendo un attimo di tregua e infilo l'ago in un bel puntaspilli almeno per qualche giorno e torno a cucinare!

Un abbraccio e buon pomeriggio
Paola
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mercoledì 25 maggio 2011

Il risi e bisi dei ricordi!


E anche per questo mese posso mettere una crocina nella colonna dei presenti all' MTC di Menu' Turistico!
Sinceramente non credevo di farcela, mille impegni da portare avanti, la Comunione di Matteo, la festa di fine anno a scuola (siamo agli sgoccioli per fortuna!), le mille partite e tornei delle belve, le ultime verifiche a scuola (e anche quim, sgoccioli!)... pero' pero' pero'...proprio non mi andava giu' di saltare proprio questo mese, proprio questa ricetta!!! Eh si, perche' io al risi e bisi ci sono affezionatissima e dall'istante in cui ho letto la ricetta di Annamaria sono stata catapultata nel tunnel dei ricordi; ricordi che ormai devo definire lontani...ahime, ma che hanno comunque ancora un colore, un calore e un sapore intenso!
Il babbo aveva ( e ha tuttora) un orticello che in estate ci riforniva di tanta e buona verdura! Quando il papa' tornava dall'orto c'era sempre da lavorare anche per me e mia sorella, cosi' ci radunavamo tutti sotto il portico della cascina e in cerchio ognuno si dava da fare. L'insalata da mondare, il prezzemolo da pulire, i pomodori da preparare per la salsa, le patate da spazzolare per togliere la terra, a volte anche le pannocchie da sgranare e in quel caso erano dolori perche' immancabilmente io mi trovavo con le visciche sulle dita, ma quando si trattava di fagioli e piselli era un divertimento! Io e mia sorella facevamo a gara a chi ne sgranava di piu' e a chi trovava il baccello con piu' piselli. Mia mamma non si lamentava fintanto che lavoravamo e noi passavamo il tempo cosi'!
Poi c'era il momento della bilancia e si pesava tutto quanto l'orto (e la fatica di mio padre) aveva prodotto e si confezionavano i sacchetti da riporre in freezer e consumare fino alla stagione successiva. Ovviamente con i piselli freschi noi ci giocavamo anche.... li usavamo a mo' di biglie, li infilavamo nello spazio lasciato da un dente caduto...che ridere!!!! Altre volte li mettavamo nel cotone bagnato per far crescere altre piantine.
E la sera per cena si mangiava risi e bisi, cucinato con i piselli appena sgranati, ancora tiepidi dal sole!

Ripensavo a tutti questi momenti e mi dicevo che no, non potevo rinunciare a preparare il risi e bisi "mamma style"! Avevo anche immaginato una variante stravagante (non originalissima ad essere sincera), ma non ho avuto il coraggio di stravolgere la ricetta originale, mi sono limitata pero' a proporla cosi' come la si cucina da noi in Brianza e cioe' una minestra.
La ricetta di Annamaria la trovate QUI, mentre di seguito riporto quella della mia Adele.
Mi sono dovuta accontentare dei piselli del super che, devo dirlo, non erano proprio speciali, ma per quelli nell'orto bisogna aspettare ancora un po' ...pazienza!


Risi e bisi - della mia Adelotta
Ingredienti:
250 gr di piselli sgranati
250 gr di riso (io riso Acquerello)
brodo di verdura (carote, zucchine, patata, cipolla, sedano e lattuga)
prezzemolo tritato
olio evo
pepe

Far cuocere i piselli nella pentola col brodo vegetale. Quando raggiungono il bollore, lasciar cuocere per una decina di minuti e quindi aggiungere il riso e il prezzemolo tritato. Portare a cottura e regolare di sale.
Impiattare, aggiungere un filo di buon olio evo e una spolverata di pepe.
Apro una piccola parentesi riguardo il riso Acquerello che per la prima volta ho provato in brodo. Ottimo.... non saprei cos'altro aggiungere! Ha trasformato un piatto povero in un gran piatto! Chiudo la parentesi!



Le ricette cambiano sempre da regione a regione.
Questa e' la versione della mia zona, della mia famiglia e dei miei ricordi!!!!
Un grazie enorme ad Annamaria per aver scelto proprio questa ricetta per la sfida di questo mese!!!!
Un abbraccioPaola

Con questa ricetta partecipo all'MTC di Maggio e al contest di Sonia: la cucina tradizionale di casa mia!
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martedì 24 maggio 2011

Marmellata di fragole e stop!


Credo che in una vita precedente io sia stata una formichina.... eh si, altrimenti non si spiega la smania che mi prende in questo periodo di mettere tutto sottovetro e conservarlo per la stagione fredda!!!!

Quest'anno ho inaugurato la stagione delle conserve con la marmellata di fragole!!! La preferita di Samuele che se la mangia anche con i pezzi, ma che stavolta ho frullato cosi' se la mangia pure Matteo che invece i pezzi me li schifa...
E sono andata sul semplice che piu' semplice non si puo'.... solo fragole (profumatissime!) e zucchero, senza scraniarmi per aggiungere quella nota esotica o originale o bizzarra....perche' la colazione per noi e' semplice, latte e fette biscottate con marmellata, quella VERA, come la definiscono le belve!


Marmellata di fragole
Ingredienti:
2 kg di fragole mature
1 kg di zucchero
1 cucchiaino di essenza di vaniglia

Con l'aiuto delle belve ho pulito le fragole e le ho tagliate a tocchetti che ho messo in una grande pentola di acciaio. Ho aggiunto quindi lo zucchero, mescolato e lasciato riposare per mezz'oretta, cosi' le fragole hanno cacciato un po' del loro succo! Ho acceso quindi il fuoco e quando il composto e' arrivato a bollore ho frullato il tutto col minipimer e proseguita la cottura finche' non sono arrivata alla consistenza che volevo, che per noi e' morbida, non ci piacciono le marmellate troppo solide! Tenete comunque in considerazione che tutte le marmellate raffreddando diventano sempre un po' piu' consistenti.
Ho invasato facendo attenzione a non scottarmi, quindi chiuso subito i vasi e lasciati a raffreddare facendo cosi' il sottovuoto.

Ne sono usciti 6 bellissimi vasi, di un colore brillante e un profumo incantevole!
Posto solo oggi la ricetta, dopo circa 1 mese dalla realizzazione e in frigo c'e' l'ULTIMO vaso....alla faccia della formichina!
Stasera tocca fare un altro giro di marmellata!!!! Evvai!



Voi che conserve avete in programma????
Un abbraccio
Paola

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Alessia: metti la natura sottovetro!

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sabato 21 maggio 2011

Plumcake al cioccolato e ricotta


Questo plumcake è ideale per la colazione, resta morbido e soffice e piacerà sicuramente ai più giovani che amano il cioccolato. L'ho già preparato più volte a grande richiesta di grandi e piccini. :-))

La ricetta è di Alice di questo mese, va benissimo anche per riciclare le uova di cioccolato. Ho usato uno stampo 25x10 quindi metto le dosi che ho usato io

Plumcake ricotta cioccolato nocciole

300 g farina 00

120 g ricotta

120 cioccolato fondente

240 g zucchero

120 g nocciole

80 g burro

3 uova piccole o due grandi

4 cucchiaini di lievito per dolci

per la decorazione:

100 g cioccolato fondente al 55%

Sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Fondere il cioccolato nel burro ed aggiungerlo tiepido e a filo, alle uova continuando a montare. Unire la ricotta, continuando a frullare. Aggiungere a mano la farina setacciata con il lievito ed in ultimo le nocciole grossolanamente pestate. Versare in uno stampo da plumcake 25x10 ed infornare a 150° per 55'. Sformare e fare raffreddare quindi decorare con il cioccolato fuso.

Il tempo di cottura mi sembrava eccessivo, invece ci vuole tutto, consiglio di fare la prova stecchino prima di sfornare
Nadia

Ps: con questo dolce faccio tanti auguri a Vickyart per il primo compleanno del suo blog e partecipo al suo blogcandy, c'e' tempo fino al 13 giugno!

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giovedì 19 maggio 2011

Biscotti salati di farina di segale e il mio sogno ricorrente!


Chi di voi ha un sogno ricorrente alzi la mano!!!!
E non parlo dei sogni che facciamo ad occhi aperti mentre impastiamo la pizza o giriamo il risotto.... parlo dei sogni veri, quelli che facciamo durante il sonno e che non possiamo decidere volontariamente.
E se l'avete....qual'e' il vostro sogno ricorrente? Vi va di raccontarlo???
Ad esempio il nonno Gianni, il papa' della mia stra-amica Drocchi e di Elena sogna spesso di lottare con una tigre! Che risate ci siamo fatte io la mia Drocchina quando me lo raccontava, quando mi diceva delle urla di suo padre che di notte la svegliavano di colpo perche' lui stava litigando con questa tigre!!!!

Il mio sogno ricorrente invece e' la corsa! Io corro, corro sempre...nel sogno non sto scappando da niente e nessuno, ma sto correndo! A volte in montagna, altre lungo un fiume o in strada... e corro! Il problema grosso e' che corro tuuuuuttta la notte! E quando la mattina suona la sveglia, io sono distrutta, ma davvero stanchissima come se avessi corso davvero!
Il bello e' che anche i miei colleghi di lavoro ormai sanno di questo sogno e ormai non c'e' neppure piu' bisogno che gli dica nulla....quando mi vedono arrivare stravolta e trafelata iniziano a ridacchiare prendendomi in giro...

Bene...ora che conoscete il mio, raccontatemi anche i vostri sogni ricorrenti, non fate i timidi...

Intanto vi lascio con questa ricettina che mi sono trovata ad improvvisare ma che si e' rivelata una bella scoperta!


BISCOTTI SALATI di FARINA di SEGALE - di piccoLINA
Ingredienti:
230 gr di farina 00
50 gr di farina di segale del Molino Chiavazza
100 gr di burro
70 gr di maionese all'aceto balsamico di Cascina San Cassiano
50 gr di zucchero di canna
2 cucchiai di latte

Ho impastato tutti gli ingredienti come per una normale frolla, dove al posto delle uova ho usato la maionese, che comunque e' fatta con uova.
Ottenuto un panetto l'ho avvolto in pellicola e messo in frigo a riposare mezz'ora.
L'ho steso quindi col mattarello e ho ritagliato i biscotti. Si cuociono in forno caldo a 160 gradi per circa 15 minuti, poi ognuno allunghi o accorci il tempo in base al proprio forno.

Non lasciatevi ingannare dai 50 gr di zucchero della ricetta: i biscotti NON sono dolci!!!!
Infatti io li ho usati per un piccolo antipasto, arricchiti con alcune salse, sempre di Cascina San Cassiano: crema di peperoni con pecorino, crema di melanzane e olive taggiasche, e ancora maionese all'aceto balsamico. Sono stati graditi da tutti i miei ospiti, promossi anche dalle belve!



Per oggi e' tutto... vi saluto e vi auguro un buon fine settimana, io domani mi prendo un giorno di ferie, i bimbi saltano scuola e ce ne andiamo a Mirabilandiaaaaa.... e' il regalo per la Comunione di Matteo!!! :-) evvivaaaa!!!!
Ci si rilegge lunedi'!



Paola
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lunedì 16 maggio 2011

Biscotti decorati, ce l'ho fatta!!!!


Ieri e' stata una domenica importante! Dopo un cammino di preparazione di due anni Matteo ha ricevuto la sua Prima Comunione!!!
Che emozione!
Sabato sera non riusciva a prendere sonno dall'agitazione! Ieri poi in chiesa continuava a girarsi verso di noi e cercare il nostro sguardo che lo aiutasse a superare l'emozione. Io lo guardavo e mi sembrava di poter scoppiare di orgoglio e amore e felicita'! Il suo sguardo attento, il suo sorriso gentile, i suoi occhi azzurri brillanti, i capelli sistemati col gel e il nodo alla sua prima vera cravatta! Un vero ometto....il MIO ometto! Ancora mio, si!
E OVVIAMENTE quando e' stato il suo turno di ricevere la comunione io avevo le lacrime agli occhi, non ci ho nemmeno provato a trattenerle, ero troppo felice per lui!
E' stata una bellissima giornata; dopo la cerimonia abbiamo festeggiato con nonni, zii e cuginette varie che hanno anche organizzato una mini caccia al tesoro per trovare tutti i regali che gli avevano fatto!

Questi biscotti li ho preparati da distribuire poi ai parenti come ringraziamento per aver partecipato a questo momento. Li ho confezionati in un sacchettino trasparente, allegati ad una foto di Matteo che mi piaceva particolarmente, sotto cui abbiamo scritto una bellissima frase di madre Teresa di Calcutta. Sono piaciuti a tutti e anche io ne sono rimasta soddisfatta essendo il primo tentativo di biscotto decorato.... non vi racconto quante litigate con la glassa per riuscire a scrivere il nome.... sorvoliamo!!!!


Per i biscotti ho usato l'impasto del panpepato di Alda Muratore! Ve ne avevo gia' parlato QUI e QUI, ma vi riporto la ricetta per comodita'!

Biscotti di panpepato (di Alda Muratore)
(dose x 1 casetta e 2 teglie di biscotti! se si vuole fare solo 1 di queste cose, dimezzare le dosi)
200 g burro
500 g miele (possibilmente aromatico, non industriale)
250 g zucchero
almeno 3 cucchiaini di spezie in polvere (1/2 cucchiaino x ciascuno di: cannella, zenzero, chiodi di garofano , anice),
noce moscata (poca)
1 bustina di lievito tipo pane degli angeli
15 g cacao
1200 g di farina
2 uova

mettere in una pentolina il cacao e lo zucchero setacciati insieme; il miele, gli aromi e il burro a pezzetti ; fare fondere insieme a fuoco basso, amalgamare e far raffreddare a temperatura ambiente (non deve indurire). Mescolare la farina e il lievito in una terrina capace, fare il pozzo nel centro, battere leggermente le due uova, metterle nel pozzo, mescolarle con un po' di farina e aggiungere il composto di miele tutto in una volta; con il cucchiaio di legno o le fruste a gancio amalgamarlo con la farina, poi continuare ad impastare con le mani o nel robot da cucina. Quando la pasta e’ ben liscia, metterla in una terrina, coprire con pellicola trasparente e fare riposare una notte o mezza giornata. Stendere la pasta non troppo sottile (5-7 mm) e ritagliare le forme; per il buchino attraverso cui far passare il filo per appenderli, inserire un pezzo di stuzzicandenti e lasciarlo per tutta la cottura. Cuocere a forno moderato (180-200 gradi) per 15min, senza lasciare brunire.

Io stavolta non ho usato le spezie e le ho sostituite con estratto di vaniglia. I biscotti sono rimasti comunque molto profumati, ma la cosa che conta e' che la consistenza e' perfetta e durano molto a lungo!
La decorazione e' fatta con il cioccolato plastico, ormai sapete che lo adoro! Mi piace prepararlo, mi piace maneggiarlo, mi piace annusarlo e adoro mangiarlo!!!!!
La ricetta e' sempre la stessa:

Cioccolato plastico
Ingredienti:
Cioccolato fondente o bianco g 100
Sciroppo di glucosio g 30 (o in alternativa miele)
Sciroppo di zucchero g 15

Preparare lo sciroppo di zucchero mettendo sul fuoco, in una piccola casseruola, 22 grammi di acqua e 30 di zucchero; quando arriva a bollore si spegne, si lascia raffreddare e se ne prelevano i 15 grammi necessari per l' esecuzione della ricetta. Fondere a bagnomaria il cioccolato, lasciarlo intiepidire e incorporare allo sciroppo di glucosio ed allo sciroppo di zucchero. Lavorare con le mani, impastandolo bene. A questo punto il cioccolato plastico si presenterà più o meno untuoso, si lascia riposare e dopo mezz' ora o poco più sarà pronto per essere lavorato. Se occorre lavorarlo con dello zucchero a velo finche' non diventa della consistenza del pongo. Il cioccolato avanzato può essere avvolto nella pellicola trasparente ed essere utilizzato nei giorni seguenti: si manterrà sempre malleabile e il calore delle mani lo riporta immediatamente allo stato di assoluta plasticità.

Le roselline sono arrotolate, le foglie incise con un cutter che' non ho lo stampo che incide le foglie, ma si puo' sopravvivere anche senza!
La scritta fatta in glassa (albume e zucchero a velo) litigardo con la punta wilton numero 1 (Ma alla fine ho vinto io!)!!!



Alla prossima!
Paola
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domenica 15 maggio 2011

Risi e Bisi - MT Challenge di Maggio

di Vittoria



Eccomi qui per partecipare alla sfida di maggio!al Challenge di Menù Turistico.
Questo mese la ricetta la propone Annamaria di Lacucinadiqb:

E’ una ricetta bellissima della tradizione veneta, andatevi a leggere il post dove lei ci racconta moltissime cose sulla storia, leggenda e tradizione della ricetta.
Io non l’avevo mai fatta e cos’ì ho cercato di riprodurla fedelmente. Ho modificato solo alcune cose per motivi pratici. Per esempio il riso: non avevo il Vialone nano che consiglia lei, ho usato un Roma e la pentola in rame proprio mi manca quindi ho usato una normale pentola in acciaio che non è proprio l’ideale.
Ho avuto qualche difficoltà a fare il brodo di bucce. Avevo trovato i piselli bio in ….gioielleria, ma forse le bucce erano troppo dure perché anche dopo lunga bollitura non ne volevano sapere di passare al passaverdura. E’ andata meglio con minipimer e colino, ma districare i fili dalle lame è stata un’impresa epica! Vabbè ce l’ho fatta!
Riporto la ricetta originale qui sotto con le mie varianti in rosso corsivo.



Risi e bisi (ricetta tradizionale di Pino Agostini e Alvise Zorzi) di Annamaria

Ingredienti (4 persone)
800 gr di piselli teneri e dolci con bacello mangiatutto, in modo da ottenere 250-300 gr di piselli sgranati (mangiatutto a Genova introvabili, ho usato quelli normali bio)
250 gr di vialone nano (ho usato quello della Confraternita dei Cereali) (io Superfino Roma)
60 gr di burro chiarificato (io 2 cucchiai burro normale)
50 gr di pancetta (io guanciale)
1 cipolla bianca piccola (e novella),
1 ciuffo di prezzemolo (nulla, l’ho dimenticato)
parmigiano reggiano,
sale e pepe nero macinato al momento (niente pepe, il guanciale è già pepato)

Un segreto: i piselli sgranati devono essere della medesima quantità del riso (o il triplo se con baccello).

Procedimento
Sgranare i piselli separando i semi dai bacelli, conservare entrambi e lavarli.
Versare i bacelli in 2 litri di acqua leggermente salata e farli bollire per circa un'ora. Passare quindi brodo e bacelli al passaverdura oppure al mixer e poi al setaccio. Si otterrà un liquido un po' verde e un po' denso che sarà il brodo per preparare il risotto, da tenere al caldo con un fuoco basso.
Tritare la cipolla e la pancetta (io ho solo tagliato a cubettini piccoli) e rosolarli insieme con 30 gr di burro (solo un cucchiaio piccolo, il guanciale è già ben grasso) in una casseruola di rame (il risotto viene meglio, non c'è storia!) (mi manca! per il prossimo compleanno potete regalarmela, non mi offendo, hihihihi....) per qualche minuto, unire i piselli, versare un paio di mestoli di brodo e cucinare per 5' per pisellini fini e almeno 15' per quelli un po' più grossi.



Aggiungere il riso, mescolare con un cucchiaio di legno, unire il brodo bollente e mescolare per circa 14'. Unire il prezzemolo e cucinare per altri 2'. Togliere dal fuoco, regolare di sale, unire il pepe macinato fresco, il burro rimasto e il parmigiano a gusto. Mantecare, far riposare coperto per 2 ' e servire.
Varianti: c'è chi aggiunge semi di finocchio e uno spicchio d'aglio e interpreta liberamente l'idratazione del piatto e l'intensità del verde. Nel corso degli ultimi anni gli chef locali hanno puntato su "un'onda" composta ed un verde meno intenso (come ho cercato di fare io) puntando sulla qualità estrema del riso e sulla freschezza dei piselli.
Io ho lasciato il riso ben all’onda, era di un bel verdino che in foto non rende bene. orse dovevo lasciarlo cuocere qualche minuto di più, è rimasto leggermente duro, ma avevano tutti fame e non hanno sentito ragioni!

La dose per 4 ce la siamo mangiata in 3. Era buonissimo davvero!
Un grazie di cuore ad Annamaria che mi ha fatto conoscere questa buonissima ricetta che rifarò sicuramente.
Baxi, Vitto



Questa ricetta partecipa all' MTC di Maggio

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sabato 14 maggio 2011

Un dolce di fragole



Ciao a tutti. Non pubblico spesso le ricette che sperimento ma questa mi piace condividerla in questo spazio. La torta è una creazione di Ernst Knam e si chiama "Sogno D'Amore" ed è pubblicata nel libro "L'arte del dolce" Ed. Mondadori pag. 32. Ho tratto spunto da questo dolce per realizzare una crostata di fragole, un pò più elaborata. Ecco la ricetta originale in rosso le mie modifiche.
Ingredienti per 8 persone:
300 gr. di pasta frolla (a seguire la ricetta di Knam, io ho preparato metà dose di frolla di Adriano che trovate nel suo blog "Profumo di lievito)
80 gr. di marmellata di lamponi (io di fragole)
400 ml di panna da montare
40 gr. di zucchero semolato
1 base di roulade (a seguire la ricetta di Knam io ho preparato la mia solita pasta biscuit, sono andata sul sicuro, non avevo tempo per testare prima)
100 gr. di crema pasticcera ( a seguire la ricetta di Knam, io ho usato la mia ben testata e in dosi minori)
40 ml di liquore alla vaniglia (ho usato il Grand Marnier)
150 gr. di meringa
200 gr. di lamponi (ho usato fragole)
zucchero a velo per spolverare (facoltativo) (l'ho utilizzato nel montare la panna per dolcificarla un pochino)

Preparare la pasta frolla tirarla ad uno spessore di 3 mm e darle un diametro di 22-24 cm, bucherellarla con i rebbi di una forchetta e cuocerla per 15 minuti a 180 gradi sulla placca rivestita di carta forno (io ho usato una teglia da crostata con il bordo) Una volta fredda stendere sopra la marmellata di lamponi
Una volta preparata la roulade ritagliare un disco di diametro leggermente inferiore rispetto a quello della crostata e sovrapporlo allo strato di marmellata e infine inumidirlo bene con il liquore alla vaniglia. Preparare la crema pasticcera e con una spatola stenderne uno strato sul disco della roulade; disporre sopra la meringa a pezzi e i lamponi cercando di creare una struttura di base che possa sostenere la panna montata che sarà stesa sopra meringhe e lamponi con una spatola. La superficie del dolce sarà liscia e formare una piccola cupola. Decorare poi a piacere sulla panna altri pezzi di meringa e lamponi e se si vuole dello zucchero al velo.

Crema pasticcera dosi per 700 gr.
Scaldare 1/2 l di latte con una stecca di vaniglia. In una ciotola sbattere leggermente 4 tuorli con 80 gr. di zucchero semolato e aggiugere 30 gr di farina 00 e 10 gr. di fecola. Stemperare con un pò di latte caldo e lavorare con la frusta. Una volta alzato il bollore, levare la bacca, aggiungere al composto uova e farina, fare cuocere fino ad addensamento.

Pasta frolla per 600 gr
150 gr burro
150 gr di zucchero semolato
1 uovo (2 se di piccole dimensioni)
vaniglia in polvere
6 gr. di lievito in polvere
300 gr. di farina 00
un pizzico di sale

Formare la frolla lavorando dapprima burro e zucchero, poi l'uovo il sale e la vaniglia. Infine aggiungere farina e lievito, fino a formare un composto omogeneo che si lascia riposare almeno 4 ore in frigo

Roulade 1 base per 8 persone circa
Raccogliere 4 uova (5 se piccole) in una ciotola con 150 gr. di zucchero semolatoe lavorarlo on una frusta fino al raddoppio. Unire 110 gr. di farina e 40 gr di fecola e mescolare bene. Versare il composto su una placca da forno foderata dell'apposita carta e stenderlo in modo uniforme servendosi di una spatola. Cuocere per 8 minuti a 200 gradi.

Suggerimenti: preparare la basi e le creme il giorno prima e pure la panna. Si stende così tutto molto bene.
miri
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mercoledì 11 maggio 2011

I FIGLI CRESCONO E INVITANO GLI AMICI ..................

............ ovvero de “La moltiplicazione dei pani e dei pesci”


di Vittoria



Non crediate che mi sia montata la testa e che mi creda Dio!!!
Davvero non mi permetterei mai! Lui è un vero Chef e ha sfamato con un gesto una moltitudine di persone disposte anche a digiunare pur di ascoltarlo, mentre a me non mi ascolta nessuno… o quasi, soprattutto in casa!
Ma si sa che figli danno per scontato che si esaudiscano i loro desideri (anche il marito, meno scontato!) anche espressi all’ultimo minuto.
E in fondo c’è anche una certa soddisfazione a renderli felici, a vedere loro e gli amici sorridenti e i piatti vuoti inequivocabile segno di apprezzamento.
Certo un grazie ogni tanto sarebbe prova che si rendono conto di come ti arrabatti per loro, ma sarebbe come piombare in un’altra dimensione, roba a Asimof che ci avrebbe fatto un bel racconto, magari con una mamma-robot che non si stanca neanche e mai si fa prendere da una crisi di nervi!
Tutto questo per raccontarvi che qualche giorno fa ho ricevuto la telefonata del figliolo che mi chiedeva se potevano venire a mangiare 2 amici. La telefonata ovviamente arriva alle 13.05, quando loro escono da scuola e io sto uscendo dall’ufficio per correre a casa. Portafoglio vuotissimo (stamattina non sono passata al bancomat, tanto che mi serviva!) e ora tarda assai, ergo non posso comprare nulla di nulla tranne 2 etti di focaccia per tappare le 3 bocche affamate.
Che gli faccio da mangiare? La pasta abbondante, ovvio, il pomodoro c’è sempre! E poi? Ho un pezzetto di petto di pollo e un pezzetto di salsiccia, ma non bastano ne l’uno ne l’altro per 3. Che si fa? Mi pare brutto dare una cosa a uno e una all’altro, e il terzo? Metà e metà? Nooooooooooo. Fa brutto assai! Raffazzonato e sa di avanzi (in effetti………..).
Idea luminosa: faccio dei mini-spiedini!
Detto fatto, la ricetta è velocissima.




Tagliare del petto di pollo a cubetti e la salsiccia a pezzetti, infilzare su uno stuzzicadenti un pezzo di salsiccia fra 2 pezzi di pollo, alternando con foglie di salvia. (io le ho messe solo in padella perché qualcuno dei ragazzi è noioso col cibo, maniman quella roba verde………..). Saltare gli spiedinetti in padella con olio, sale e pochissimo pomodoro, solo per dare un po’ di colore. Spruzzare di vino bianco, fare sfumare e rosolare. Servire caldissimi con patate al forno (io avevo solo un pacchetto di patatine fritte) o con insalatina verde.
Hanno avuto un successo incredibile e in effetti l’aspetto era molto molto invitante, molto più che un piatto con un pezzo di salsiccia e 2 fette di pollo anemiche.
Io sono riuscita ad assaggiarne ben uno!!!! …buonissimo!!!!

Adatti anche a un buffet, sono veloci da fare, economici, pratici da mangiare con le dita, oooopppppsssss …perfetti come finger-food, fa più figo!
Baxi, Vitto

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domenica 8 maggio 2011

W LA MAMMA!!!


Sottotitolo: anche oggi ho pianto!
Eh si... perchè erano 2 giorni che le belve tramavano e confabulavano tra loro e andavano anche eccezionalmente d'accordo, sintomo che appunto c'era un'alleanza in corso. E vabbè che le mamme sanno sempre tutto, ma in questo caso non era difficile immaginare il motivo!
Così mi ero anche preparata, mi ero detta che stavolta me li sarei strapazzati di coccole e baci ma senza piangere come mio solito.... tze... figuriamoci se non ci riesco!!!!
Così stamattina ci siamo alzati e loro arrivano tutti sorridenti con il loro pacchettino in mano, uno ciascuno! Matteo aveva fatto dei disegni, aveva messo nella scatolina un cioccolatino e un tatuaggio di quelli che si tolgono con l'acqua! Sami invece mi ha regalato una castagna matta, una nocciola e dei fiorini che non so dove ha scovato! Oltre a disegni zeppi di cuori e baci!!!!
E fin qui andavo anche bene.... ma poi Matteo aveva imparato a memoria una poesia e...potevo resistere??? Eh nooooo!!!!! La fontana è partita alla grande, lacrime su lacrime e ancora una volta me li sono strapazzati inondandoli!!! ahahaha sono senza rimedio!!!!!
Io invece per la mia mammotta adorata ho preso una bellissima orchidea e mi sono inventata questa torta! Non che abbia inventato niente di nuovo, solo che non avevo ricette sottomano e così ho improvvisato!


Bavarese alle fragole e cioccolato bianco - di piccoLINA
Ingredienti:
1 disco di pan di spagna (io lo faccio con 4 uova, 150 gr di zucchero e 150 gr di farina, lo taglio in 3 strati che poi metto in congelatore pronto per torte come questa!)
sciroppo di mirtilli per bagnare
savoiardi piatti

per la crema alle fragole:
200 gr di ricotta
2 cucchiai di zucchero
250 gr di panna montata
350 gr di fragole
2 cucchiai di zucchero (lo so che è già scritto, ma servono altri 2 cucchiai)
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
4 fogli di colla di pesce (8 grammi)
3 cucchiai di latte

per la crema al cioccolato bianco:
200 gr di ricotta
250 gr di panna montata
250 gr di cioccolato bianco (io Caffarel!)
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
3 fogli di colla di pesce (6 grammi)
3 cucchiai di latte

In un cerchio da 26 centimetri (io uso la parete dello stampo a cerniera per le torte) appoggiate il pan di spagna e bagnatelo con lo sciroppo di mirtilli allungato con acqua (potete usare sciroppo di amarene o quel che preferite, anche latte!).
Mettete a bagno in acqua fredda tutta la colla di pesce (4+3 fogli).
Preparate quindi lo strato alle fragole mescolando la ricotta con 2 cucchiai di zucchero semolato fino ad ottenere una crema morbida e frullate le fragole con gli altri 2 cucchiai di zucchero. Nel microonde scaldate il latte e scioglieteci i 4 fogli di gelatina ben strizzata, mescolando bene per avere un liquido senza grumi. A questo punto aggiungete la colla di pesce sciolta nelle fragole frullate e poi tutto nella ricotta. Mescolate con cura e infine aggiungete anche la panna montata (io l'ho montata senza zucchero perchè non volevo un dolce eccessivamente dolce, ma se preferite potete aggiungerlo). Versate il composto alle fragole sopra il disco di pan di spagna e ponete in frigorifero per un quarto d'ora. Intanto preparate il composto al cioccolato!
Stesso procedimento: mescolate ricotta e zucchero, sciogliete la colla di pesce nel latte e aggiungetela stavolta alla ricotta, nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco e unitelo alla ricotta. In ultimo aggiungete la panna montata e mescolate il tutto. Versate ora la crema al cioccolato sopra quella di fragole e riponete in frigo almeno 6-8 ore (io tutta la notte!).
Prima di servire il dolce, toglierlo dal cerchio e decorare il bordo con dei savoiardi piatti e la superficie con altre fragole tagliate a metà.
Gustare in buona compagnia!


La mia mammotta si è commossa (ma va...?!?!?!?)...per i fiori, per la torta e per la poesia che Matteo ha recitato anche a lei!
E io la guardavo cercare di trattenere le lacrime e mi sembrava di poter scoppiare di amore! Ti voglio bene mamma, grazie di essere così, semplicemente meravigliosa!

Auguri di cuore a tutte le mamme!
Paola
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sabato 7 maggio 2011

Gola e Dieta: le vogliamo conciliare?

di Vittoria



Io ci provo, ci DEVO provare.
no è una questione di estetica (non solo). DEVO mettermi a dieta se no prima o poi le mie ginocchia e anche entreranno in sciopero definitivo e i o mi ritroverò con il c..lo per terra ......e che C..LO!

Però proprio non sono capace di nutrirmi di cose tristi e insapori. Di foglie semiscondite che nel mio intestino si ribellano violentemente, di pettodipolloanemicogommoso.
Io voglio studiarmi una dieta dove si mangino cose buone e allegre. Ho una certa quantità di calorie (neanche poche) da NON superare e una proporzione abbastanza precisa fra le quote dei nutrienti. E lì dentro a quella griglia posso spaziare! DEVO inventarmi la mia DIETA-GOURMET, altrimenti finisce che non la faccio!

Questo per dirvi che la settimana scorsa sono stata irribediabilmente e olfattivamente folgorata al mercato dal banco del baccalà! E' un banco bellissimo con le vasche piene di Stocche e Baccalà messi in ammollo (e olive condite, tonno, aringhe, acciughe.....). Un posto dove ti chiedono COME lo vuoi cucinare il baccalà perche a seconda della ricetta scelgono il filetto adatto, la bagnatura ottimale. Insomma i poeti e filosofi del pesce conservato.

In un angolo del banco avevano un bel vassoio con queste candide fettine condite. Ho chiesto lumi e comprare un bel filettone e armelo affettare è stato un attimo.
E certo che credevate! mica potevo comprare quello già condito! DOVEVO provare io!
Me ne sono fatto affettare un po' per vedere la tecnica e poi ho finito io a casa. Non è difficile! e' solo la puzza nelle mani che non va più via!



BACCALA’ CRUDO MARINATO
Dovete procurarvi un bel filetto di baccalà già dissalato, ma non eccessivamente, con la sua pelle; almeno 400 gr per 4 persone.
Se il vostro pescivendolo ve lo affetta siete fortunate, altrimenti armatevi di pinzetta, coltello a lama lunga e di santa pazienza (e guanti se non volete spuzzolentarvi le mani!)
Per prima cosa togliete tutte le spine con una pinzetta robusta, poi affettate il filetto obliquamente come per il salmone tenendo il filetto per la coda che quindi sarà l’ultima ad essere affettata. La pelle è necessaria perché senza il filetto si spappola e non si possono fare le fette sottili.



A questo punto mettete le fettine in un piatto, possibilmente in un solo strato, e irroratele con abbondante succo di limone. Coprite e mettete in frigo almeno 2 ore.
Dopo la marinatura condite con olio extravergine, peperoncino in scaglie, prezzemolo tritato, origano o basilico. (le erbe secondo i vostri gusti).Sale non dovrebbe servirne, ma assaggiate.
Lasciate insaporire ancora 2 ore e servite con pane bianco tostato, su un letto di insalatina fresca.
Da provare l’abbinamento con un’insalata di patate lesse al prezzemolo, io non l’ ho ancora fatto, e allora accompagnerei con pane nero di segale, quello un po’ umidino.
Come vino sceglierei un Pigato fresco.



E' stato molto apprezzato. Noi l'abbiamo mangiato come portata principale (io come piatto unico), ma lo trovo perfetto come antipasto o, tagliato a pezzettini più piccoli, per un buffet in piedi.
Da studiare la versione finger-food (in una tarteletta?)

Buon appetito
Vitto
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giovedì 5 maggio 2011

ECCHE' CAVOLO (fine di una giornata faticosa)

di Vittoria



Questa è una ricetta che faccio da tanto tempo. La prima volta l’ho assaggiata in un delizioso albergo al passo di Campolongo, sopra Corvara. La sera ci facevano trovare sempre un buffet di verdure crude e cotte con cui crearsi l’antipasto. L’ho trovata un’idea molto carina e da parte mia graditissima. Dopo una giornata in sci con pranzo di panini era l’ideale!
L’originale era una semplice insalata di cavolo rosso crudo affettato finissimo e condito con olio, aceto, sale e cumino. Non mi sono accontentata e ho pensato di marinarlo nel popolarissimo e molto ligure “Scabeccio”, in Piemonte “Carpione”. Il matrimonio si è confermato ben riuscito e duraturo. Da allora appena trovo il cavolo rosso lo faccio così!



Affettare il cavolo rosso sottilissimo (con mezzo cavolo ne viene tantissimo) e metterlo in un contenitore con coperchio che possa stare in frigo.
Far cuocere in padella scalogno o cipolla affettati con un mix di vino bianco e aceto bianco, zucchero, sale, foglia di alloro e semi di cumino (anche coriandolo a volte!).
Il liquido deve essere tanto abbondante da poter coprire il cavolo.



Quando lo scalogno è morbido, ma non sfatto, versare sul cavolo aggiungendo olio EVO a crudo (si può anche soffriggere lo scalogno con l'olio, ma è molto più pesante).
Mettere sopra il cavolo un piattino con un peso. Chiudere il contenitore e lasciarlo in frigo per almeno un giorno.
Mescolare ogni tanto. Il cavolo perderà progressivamente volume e si cuocerà parzialmente con il condimento.
Dura anche una settimana e più (se non ve lo mangiano tutto)
Vitto



Con questa ricetta partecipo al
Contest a Colori di Stefania
nella sezione
VIOLA

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