venerdì 11 luglio 2025

SALMONE IN VASETTO, AFFUMICATO E FRESCO da PECKISH – Suggestions for the Sophisticated Snacker, di SUZANNE LENZER

di Vittoria Traversa



Siete appassionati di tapas e mezè? degli antipasti piemontesi infiniti? Dell’aperitivo con vari taglieri di golosità assortite? 

Il libro di @cook_my_books questa settimana è PECKISH – Suggestions for the Sophisticated Snacker, di SUZANNE LENZER @sclenzer



Ecco, questa è la vostra bibbia, uno scrigno pieno di idee magnifiche per gli amanti del mangiare informale, con tanti piattini golosi da spizzicare condividendoli con gli altri commensali. Troverete idee classiche vestite di nuovo e insospettabili abbinamenti e novità che mai avreste immaginato.


Fra i grandi classici da servire ci sono le creme da spalmare e Suzanne ne propone una al salmone che sorprenderà i vostri ospiti. Lei stessa dice: “…Metà del piacere di sgranocchiare è l'elemento sorpresa, che questo salmone in vaso possiede. La parte migliore di questa ricetta è la combinazione di salmone fresco e affumicato: insieme si ottiene un paté dolce ma deciso, affumicato ma delicato…..”

 

 

SALMONE IN VASETTO, AFFUMICATO E FRESCO
potted salmon, smoked and fresh




Per 4-6 persone

700 ml di acqua
240 ml di vino bianco secco
115 g di filetto di salmone, senza pelle
Sale marino
4 cucchiai di burro non salato, a temperatura ambiente
1 scalogno medio, tritato finemente
1 cucchiaio di crème fraîche o panna rappresa
115 g di salmone affumicato
Succo di ½ limone
Un pizzico di pepe nero macinato fresco

In una casseruola di medie dimensioni, portate l'acqua e il vino a ebollizione a fuoco medio-alto. Cospargete il filetto di salmone con sale, riducete la fiamma a fuoco medio e aggiungete il pesce al liquido (dovrebbe coprirlo appena). Cuocete, mantenendo il liquido a fuoco lento, finché il pesce non si sfalda con una forchetta e non diventa rosa chiaro, per 5-7 minuti. Togliete il salmone dalla padella e mettetelo da parte.

Nel frattempo, in una piccola padella, sciogliete 1 cucchiaio di burro e cuocete lo scalogno finché non diventa tenero e profumato, ma non colora, per circa 2 minuti. Togliete dal fuoco e mettete da parte. 

In una ciotola media, mescolate 2 cucchiai di burro con la crème fraîche. Con una spatola in silicone, montate il composto fino a ottenere un composto omogeneo e denso. Con una forchetta, sminuzzate il salmone lessato a pezzetti e aggiungetelo alla ciotola. 

Tagliate il salmone affumicato a pezzetti e aggiungetelo alla ciotola insieme allo scalogno saltato. 

Mescolate energicamente per amalgamare il tutto e spezzettate il salmone lessato in bocconcini. 

Condite il composto con il succo di limone, sale e pepe a piacere. In un pentolino, sciogliete il restante cucchiaio di burro a fuoco basso. Trasferite il composto di salmone in un barattolo con coperchio (da 350 a 400 g), livellate la superficie e versate il burro fuso sul salmone per sigillarlo. Mettete in frigorifero fino al momento di servire; si conserva fino a 3 giorni in frigorifero.

Suzanne suggerisce di accompagnare così questo patè:

“…Contorno il barattolo con un mix di verdure fresche e una manciata di cracker o toast quando lo presento a un invito serale, ma questa ricetta si adatta perfettamente anche a una robusta colazione o un pranzo veloce, allora metto a disposizione qualche ciotolina piena di capperi, cipolla rossa tritata e un po' di aneto fresco insieme a delle uova alla coque. Anche qualche mini bagel a parte”

 




 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books


 

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domenica 6 luglio 2025

FATTOUSH CON COPERCHIO DI PITA da SALAD FOR DAYS di ALICE ZASLAVSKY

 di Vittoria Traversa



Ancora una ricetta da SALAD FOR DAYS di ALICE ZASLAVSKY @aliceinframes in chiusura della settimana che @cook_my_books ha dedicato a questo libro, che non finisce di sorprenderci con idee sempre innovative per le insalate di ogni giorno.




Fra le tante ricette ho praparato il  FATTOUSH CON "COPERCHIO DI PITA", Un modo davvero originale e scenografico di portare in tavola il freschissimo Fattoush, tipica insalata mediorientale di pomodori, peperoni e cetrioli, declinata in mille varianti, che Alice serve in una bella ciotola chiusa da un bellissimo “coperchio” di Pita (o piadina) croccante e profumata.

Inoltre è un modo fantastico per utilizzare la dukkah (miscela di spezie, semi e frutta secca) perché riscaldarla aiuterà a darle nuova vita. Se non hai la dukkah, puoi usare lo za'atar, o semplicemente olio d'oliva e semi di sesamo.

 

 

‘pita lid on it’ fattoush

 


PER 4-6 PERSONE

500 g di cetrioli tagliati in tre parti orizzontalmente
250 g di pomodorini gialli
1 piccolo peperone giallo, circa 270 g
½ cipollotto bianco
Succo di 1 limone (la scorza per il condimento)
Semi di 1 melagrana

Per il coperchio di pita
1 cucchiaio di dukkah (vedi note)
2 cucchiai di olio extravergine di oliva più altro per la finitura
1 pita (o piadina) grande e sottile

Per il condimento Haydari
1-2 spicchi d'aglio
¼ di cucchiaino di sale in fiocchi
4 cucchiai di yogurt naturale
2 cucchiai di tahina
1 cucchiaino di miele
La scorza del limone grattugiata

Per completare
1 cucchiaio di melassa di melagrana
1 pizzico di sommacco (o di paprika dolce)
 

Preriscaldate il forno a 200°C o 180°C ventilato. Rivestite una teglia con carta da forno.

Per preparare il coperchio della pita, mettete la dukkah e l'olio d'oliva in una ciotolina e mescolate per amalgamare. Disponete la pita sulla teglia e versaevi sopra metà del composto di dukkah. Girarla e versarvi sopra il resto del composto di dukkah, assicurandosi di rimuovere fino all'ultimo seme di sesamo. Cuocete in forno per 8-10 minuti, finché la pita non sarà croccante e dorata.

Mettete i pezzi di cetriolo su un tagliere e schiacciateli con il pestello o il lato di un mattarello per sminuzzarli in pezzi della dimensione di un boccone, quindi trasferiteli in una ciotola capiente. Fate lo stesso con i pomodorini. Conservate il succo fuoriuscito.

Pulite il peperone senza dividerlo in falde e tagliatelo ad anelli di 5 mm. Eliminate dal tagliere eventuali semi, quindi sbucciate e tagliate a rondelle anche la cipolla da insalata.

Aggiungete il peperone e la cipolla nella ciotola e spremete il succo di limone con una generosa spolverata di sale e pepe.

Per preparare il condimento Haydari, mettete l'aglio e il sale nel mortaio e pestate fino a ottenere una pasta. Aggiungete lo yogurt, la tahina e il miele, insieme alla scorza di limone tenuta da parte, e mescolate, quindi condite con altro sale e pepe a piacere. Mettete da parte fino al momento dell'uso.

Adagiate le verdure schiacciate e affettate nella ciotola da portata, conservando il liquido che si è accumulato sul fondo. Diluite il condimento con questi succhi in modo che sia scorrevole. Completate con i semi di melograno, quindi chiudete la pita sull'insalatiera come un coperchio.

Versate il condimento Haydari in una ciotola da portata piccola e profonda. Completa il condimento con la melassa di melograno e un filo d'olio extravergine di oliva, infine con una spolverata di sommacco (o paprika!).

Questa insalata è tutta un susseguirsi di emozioni, mamma. Portala in tavola come una torta, solleva la pita per esaltarla, condisci con la salsa Haydari, quindi richiudi il coperchio della pita e lascia che il tuo ospite d'onore la distrugga con i cucchiai.

 

Note:

La DUKKAH è una miscela di semi, spezie e frutta secca con moltissime varianti. Presente in tutto il Nord Africa, specialmente in Egitto, ma anche in Medioriente e nel subcontinente indiano.
Costante la presenza di frutta secca come noci, nocciole, pistacchi o ceci tostati che danno la tipica consistenza croccante e granulosa, di spezie più o meno piccanti e di semi oleosi interi o pestati.

Tipicamente viene consumata con un pezzo di pane arabo o pita intinto prima in un po’ di olio e poi nella dukkah, oppure viene aggiunta su insalate, yogurt, hummus o zuppe.
Questa miscela è acquistabile on line o nei negozi etnici, oppure potete preparavi la vostra. Io o usato questa DUKKAH AL PISTACCHIO E AL FIENO GRECO, una miscela indiana molto ricca di sapori, oppure potete preparare questa EGYPTIAN DUKKAH RECIPE

 



Questa Ricetta fa parte del progetto 
Cook_My_Books

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mercoledì 2 luglio 2025

INSALATA DI GAMBERI TROPICALI CON SALSA ARCIPELAGO da SALAD FOR DAYS di ALICE ZASLAVSKY

di Vittoria Traversa


Chi 
come me ha un po’ di anni sulle spalle, si ricorderà il cocktail di gamberi che imperversava negli anni 80.
Una cena senza questo antipasto non era degna di nota, ma spesso veniva maltrattato, riducendosi a salsa rosa estratta da un barattolo in cui vagavano affogati i gamberetti duri e insapori.

Ebbene oggi parliamo di una sua splendida e felicissima evoluzione in chiave moderna, fresca, accattivante. Questo nuovo vestito tropicale si addice perfettamente a una cucina alleggerita, ma ricca di sapore e la nota dolce della frutta è perfettamente bilanciata dalla
  moderata piccantezza della salsa.




Tutto il merito va a @cook_my_books per il libro scelto per questa settimana.

Parliamo di SALAD FOR DAYS di ALICE ZASLAVSKY @aliceinframes dedicato appunto alle insalate.
Ci sono proposte per tutto l’anno, ma l’estate la fa da padrona. Alice ci regala ricette leggere e nutrienti, mai banali, che da sole risolvono un pranzo e ci riconciliano con il caldo opprimente. 



Lei stessa introduce così la ricetta che ho scelto: “Un cocktail di gamberi retrò è sinonimo di festa e l’abbinamento con la frutta tropicale, funziona alla perfezione; attenti che vi servirà un avocado sodo. La salsa è una versione australiana della Thousand Island e contiene yogurt, da qui il nome arcipelago! Acquistate gamberi abbattuti a bordoi e scongelateli al momento del bisogno. Potete usare altri crostcei come gamberi di fiume, scampi, astice, oppure sostituirli con tofu sodo e litchi come opzione vegetariana.(cit.autrice)

 

INSALATA DI GAMBERI TROPICALI 
CON SALSA ARCIPELAGO
Tropical prawn salad with archipelago dressing

 


Per 4-6 persone

2 piccole lattughe romane tenute in acqua fredda
1 mango sodo, ma maturo
½ ananas maturo
1 avocado sodo, ma maturo (meglio il tipo verde, a polpa compatta)
500 g di gamberi cotti e sgusciati (senza coda)
Le foglie di ½ mazzetto di menta

Condimento Arcipelago:
85 g di panna acida
85 g di yogurt naturale
1 e ½  cucchiaio di ketchup
1-2 cucchiaini di salsa piccante
2 cucchiai di maionese Kewpie (vedi note)
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Succo di ½ limone, più altro per l'avocado
½ cucchiaino di sale in fiocchi
¼ di cucchiaino di pepe nero macinato fresco

Per completare:
2 cucchiai di erba cipollina tritata finemente
Spicchi di limone 

Scolate molto bene la lattuga, asciugatela e tagliate le foglie a pezzetti di 3 cm.  Se preferite potete lasciare le foglie più belle, da sistemare sotto l’insalata.

Pelate il mango, poi ricavate le 2 “guance” affettando lungo il nocciolo e tagliatele a cubetti. Ricavatene altri dalla polpa residua.

Sbucciate l'ananas e tagliate anch'esso a cubetti.

Tagliate l'avocado a metà, staccate le metà dalla buccia con un cucchiaio, usate il dorso del cucchiaio per lisciare eventuali parti mollicce e poi tagliatelo a cubetti. Condite i cubetti di avocado con un filo di succo di limone per evitare che anneriscano.

Dovrete avere ottenuto più o meno la stessa quantità di ogni frutto. Mescolateli delicatamente per non spappolare l’avocado, aggiungendo anche i gamberi e la menta.

Per preparare il condimento, unite tutti gli ingredienti in una ciotola. Assaggiatelo e aggiungete sale e pepe. Tenete l'insalata e il condimento separati fino al momento di servire.

Disponete gli ingredienti dell'insalata, su un piatto da portata, quindi condite con il condimento. Cospargete di erba cipollina e servite con gli spicchi di limone

Servite preferibilmente indossando un caftano o una camicia hawaiana.

Nota:
La Maionese Kewpie è una salsa giapponese simile alla nostra maionese. Kewpie è il nome della ditta che la produce. Il Sig. Nakashima, nel 1925 tornò in Giappone da un periodo di lavoro negli USA e ricreò la maionese adattandola al gusto giapponese. E’ una salsa molto ricca di tuorlo d’uovo, con aggiunta di glutammato e aceto di riso.

Per questa ricetta potete utilizzare una normale maionese.




Questa Ricetta fa parte del progetto 
Cook_My_Books





 

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venerdì 27 giugno 2025

GÂTEAUX EN GELÉE da GATEAUX SANS CUISSON di Maya Barakat Nuq per il CLUB DEL 27

di Vittoria Traversa



E’ appena iniziate l’estate da qualche giorno, fa già caldissimo e abbiamo tutti voglia di cose fresche, anzi fredde! In tavola portiamo carni fredde, insalate colorate, melone, qualche formaggio fresco e anche al momento del dolce niente torte pesanti, cioccolato o creme, ma tutti aneliamo a qualcosa di FREDDO!!!! Il Gelato è sempre apprezzato, ma un’ottima alternativa è rappresentata dalla frutta ben fredda, in colorate macedonie, abbinata ai formaggi freschi …..e anche in gelatina! Presentata in freschi bicchieri colorati, che invogliano al primo sguardo e catturano al primo cucchiaio.


Questo mese, con il Club del 27 di MTChallenge abbiamo scelto dei dolci senza cottura da GATEAUX SANS CUISSON di Maya Barakat Nuq, food writer libanese, perfette con questo caldo.

Ne abbiamo provate parecchie e QUI su MTChallenge trovate tutti i link alle ricette 


Fra i tanti ho scelto appunto una fresca frutta in gelatina, leggermente alcolica, da preparare direttamente in contenitori monoporzione dove la servirete direttamente.

Sceglieteli trasparenti perché gli strati di frutta e gelatina alternati avranno un effetto scenico fondamentale.

Se trovate le gelatine colorate e aromatizzate pronte da sciogliere (nei negozi etnici) potrete giocare con più colori come ho fatto io, ma se avete fretta potete versare frutta e gelatina in un unico strato e saranno bellissime comunque.

 

FRUTTA IN GELATINA AL KIRSCH
gâteaux en gelée

 


Per 8 persone                                                                                   

600 g di frutta gialla mista (pesche, albicocche, prugne, nettarine, ecc.)
250 ml di brandy
100 g di zucchero

Per la gelatina al kirsch:
150 g di zucchero
20 g di gelatina neutra in polvere
250 ml di kirsch (o maraschino o cointreau)

Preparate la frutta: sbucciatela, privatela dei noccioli e tagliatela a dadini, poi marinatela per 1 ora nel brandy e nello zucchero.

Nel frattempo, preparate la gelatina unendo lo zucchero e 750 ml di acqua in un pentolino. Portate a ebollizione e sciogliete la gelatina mescolando. Lasciate raffreddare, quindi aggiungete il kirsch.



(se usate le gelatine aromatizzate in polvere, seguite le istruzioni della confezione)



Suddividete 200 ml di gelatina nei bicchieri e mettete in frigorifero per 2 ore. Scolate la frutta e versatene metà sulla gelatina rappresa. Coprite a filo con la gelatina e mettete in frigorifero per 2 ore. Ripetete le due fasi riempiendo i bicchieri. Riponete in frigorifero per altre 2 o 3 ore prima di servire.

NOTA IMPORTANTE: scegliete bicchieri ALTI, in modo da riuscire a fare due strati completi!!! io ovviamente ho scelto bicchieri bassi e ho potuto fare un solo strato, l'ultimo di gelatina è quasi invisibile.




 Questa ricetta contribuisce al Club del 27 di MTChallenge


TESSERA N:19


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AREPAS DI MAIS BIANCO CON UOVA FRITTE da BRUNCH THE SUNDAY WAY di ALAN TURNER e TERENCE WILLIAMSON

 di Vittoria Traversa


Sunday Cafè a Londra è sinonimo di tranquillità, lentezza, chiacchiere, giornali da sfogliare. In altre parole BRUNCH, il rito delle mattine festive tipico anglosassone; una via di mezzo fra una colazione abbondante in tarda mattinata o un pranzo leggero presto, che lascia spazio alle attività pomeridiane. 



Programmando di andare a testare l'originale, possiamo riprodurre i mitici piatti del Sunday Cafè a casa con le ricette di
BRUNCH THE SUNDAY WAY di ALAN TURNER e TERENCE WILLIAMSON @sundaybarnsbury, il libro della settimana di @cook_my_books

Oltre 70 ricette per piatti completi ispirati alle tradizioni culinarie più diverse e per i più diversi gusti.



Oggi vi propongo un piatto completo, dalle chiare note sudamericane. Le Arepas (focaccine di mais cotte in padella) hanno antiche origini colombiane, ma sono comuni a tutto il Sud America.

Al Sunday Cafè le propongono accompagnate da uova fritte, chorizo rosolato, una "salsa" (verdure miste a dadini piccoli) di fagioli neri, pomodorini, avocado, cipolla e coriandolo. Completano il piatto le fette di platano maturo arrostite in padella. I sapori sudamericani classici ci sono tutti per un piatto colorato, profumato, gustoso e anche ben equilibrato nei nutrienti per un pasto sano e completo.

 

white corn arepas with fried eggs

 

Ricordatevi di mettere i fagioli in ammollo la sera prima di preparare questo piatto. La salsa può essere preparata in anticipo e lasciata in frigorifero fino al momento dell'uso. Come capire se i platani sono maturi? Appariranno scuri e ammaccati: sembra un controsenso se li si paragona alle banane, ma sono proprio queste che state cercando. (cit.autore)

 

Per 2 persone

Olio vegetale per friggere
1 platano maturo, tagliato longitudinalmente in sei pezzi
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
2 salsicce di chorizo, ciascuna tagliata in 4 pezzi
4 uova

Per le arepas
250 ml di acqua calda, ma non bollente
1/2 cucchiaino di sale marino
130 g di masarepa o farina di mais precotta
1/2 cucchiaino di lievito in polvere

Per la salsa di pomodoro, avocado e fagioli neri
100 g di fagioli neri secchi, ammollati per tutta la notte 
(oppure 1 scatola da 400 g di fagioli neri, scolati e sciacquati)
8 pomodorini tagliati a metà o in 4
1 avocado sbucciato snocciolato e tagliato a dadini
2 cipollotti, affettati finemente
1/2 mazzetto piccolo di coriandolo tritato
100 g di cipolla rossa tritata finemente
1 peperoncino rosso privato dei semi e tritato finemente
3 cucchiai e mezzo di olio extravergine di oliva
Scorza e succo di 1 lime
Sale marino e pepe nero

Se usate fagioli secchi, scolateli e sciacquateli. Metteteli in una pentola con acqua fresca a sufficienza per coprirli di circa 2,5 cm. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma. Fate sobbollire per circa 45 minuti fino a quando non saranno morbidi – dovreste riuscire a schiacciarli tra le dita. Spegnete il fuoco e lasciateli raffreddare nell'acqua. Una volta che i fagioli si saranno raffreddati, scolateli e sciacquateli velocemente.

Mettete i fagioli in una ciotola con gli ingredienti rimanenti della salsa e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Conservate in frigorifero fino al momento dell'uso.

Preriscaldate il forno a 120°C (100°C ventilato) e foderate una teglia con carta da forno. Mescolate l'acqua e il sale in una ciotola capiente fino a quando il sale non si sarà sciolto. Unite la masarepa e il lievito, quindi iniziate ad aggiungerli all'acqua un po' alla volta, mescolando con la mano libera (avrete bisogno di entrambe le mani quando l'impasto inizierà a compattarsi). Dovete ottenere un impasto liscio, che non si attacchi facilmente alle mani, che sia elastico e umido e che si possa facilmente formare una palla. Potreste finire per utilizzare tutta la masarepa, ma potreste ottenere la consistenza desiderata prima di averla aggiunta completamente.
Coprite la ciotola con un canovaccio e lasciatela riposare. L'impasto continuerà ad assorbire acqua durante il riposo, quindi controllatelo di nuovo dopo 10 minuti per vedere se è ancora elastico e morbido. Se risulta un po' asciutto e duro al tatto, aggiungete un altro paio di cucchiai di acqua tiepida, impastate di nuovo delicatamente, coprite di nuovo e lasciate riposare a temperatura ambiente fino al momento dell'uso.

Quando sarete pronti per preparare le arepas, prendete una manciata abbondante di impasto e formate una pallina. Premetela delicatamente tra i palmi per formare un disco di circa 1 cm di spessore.
Se si crepa molto ai lati, l'impasto potrebbe essere ancora troppo asciutto e richiedere più acqua. In tal caso, aggiungete 1-2 cucchiai di acqua tiepida e impastate di nuovo per incorporare, come nel passaggio precedente.
Se si crepa solo leggermente sui bordi, non preoccupatevi: basta chiudere le crepe premendole delicatamente con le dita. Una volta ottenuto un disco liscio e rotondo, ripetete con l'impasto rimanente fino a ottenere tutte le arepas, due grandi o 4 piccole.

Riscaldate una padella grande in ghisa o antiaderente a fuoco medio-alto. Quando è calda, aggiungete un po' d'olio e roteate per ricoprire il fondo della padella. Aggiungete le arepas nella padella, lasciando un po' di spazio tra una e l'altra in modo che non si tocchino. Cuocete per 5-6 minuti fino a quando non saranno dorate e si sarà formata una crosticina (qualche punto annerito va bene). Girate e cuocete per altri 5-6 minuti o finché anche l'altro lato non sarà dorato. Disponete le arepas sulla teglia foderata e tenetele al caldo nel forno a bassa temperatura mentre preparate gli altri ingredienti.

Pulite la padella dall'olio residuo e scaldate altri 1-2 cucchiai di olio a fuoco medio-alto. Una volta che l'olio è caldo, aggiungete le fette di platano e cuocetele per un paio di minuti per lato finché non saranno dorate e croccanti. Controllate attentamente che non brucino, perché si attaccano facilmente. Trasferite in forno per mantenerle al caldo con le arepas.

Asciugate di nuovo la padella e scaldatela a fuoco medio-alto. Aggiungete le fette di chorizo ​​nella padella e cuocete per 2-3 minuti per lato finché non saranno dorate. Toglietele dalla padella e tenetele al caldo in forno con le arepas e il platano.

Asciugate di nuovo la padella, aggiungete un filo d'olio, rompeteci le uova e friggetele fino a cottura a piacere.

Infine assemblate il piatto.
Disponete 2 uova su ogni piatto e guarnite con un po' di salsa. Disponete 3 fette di platano e 4 fette di chorizo ​​su ogni piatto, completate con l'arepa calda e servite. L'arepa può essere divisa lungo il bordo e farcita con tutto ciò che si trova sul piatto per preparare un delizioso panino per la colazione.

NOTA
La farina per arepa è disponibile nei supermercati internazionali o nel reparto dedicato ai prodotti alimentari internazionali.




Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

 



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mercoledì 18 giugno 2025

KOFTE DI AGNELLO E CECI CON FETA E MENTA da PULSE, MODERN RECIPES WITH BEANS, PEAS AND LENTILS di ELEANOR MAIDMENT

 di Vittoria Traversa



Questa settimana è tutta dedicata ai legumi, protagonisti indiscussi della cucina contemporanea, portati alla ribalta dalla cucina vegetariana e vegana, sono un’ottima e salutare alternativa alle proteine animali, ma non solo.


Per @cook_my_books sfogliamo PULSE – MODERN RECIPES WITH BEANS, PEAS AND LENTILS di ELEANOR MAIDMENT @eleanormaidment. L’autrice ci apre le porte di una cucina nuova e fresca, davvero creativa e libera da ogni pregiudizio, che strizza un occhio alla salute. 

Ho scelto una ricetta dai sapori mediorientali, che abbina i legumi alla carne di agnello in un perfetto equilibrio, le KOFTE DI AGNELLO E CECI CON FETA E MENTA, dove i ceci schiacciati alleggeriscono l’impasto delle polpette e ricompaiono interi nel sugo, regalando una diversa gamma di consistenze insieme a un denso e speziato sugo di pomodoro. Il tutto rifinito in forno con la feta sbriciolata, per un ulteriore nota sapida e completato da menta fresca e profumata.

Eleanor ci suggerisce anche una motivazione “furba” di economia domestica, presentando così la ricetta – “Questo è un ottimo esempio di come i legumi possano essere utilizzati per dare volume alla carne macinata. È un modo intelligente per ridurre i costi dei pasti e allo stesso tempo migliorare il profilo nutrizionale delle ricette”


KOFTE DI AGNELLO E CECI CON FETA E MENTA

lamb & chickpea koftes with feta & mint



Per 6 persone 

Per le kofte di agnello:
1 lattina da 400 g di ceci scolati e sciacquati
500 g di agnello macinato (vedi note)
1 piccola cipolla rossa grattugiata grossolanamente
2 spicchi d'aglio schiacciati o grattugiati finemente
1 cucchiaino di sale
2 cucchiaini di miscela di spezie ras el hanout (vedi note)
pepe nero

Per il sugo:
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cipolla tritata finemente
2 spicchi d'aglio schiacciati o grattugiati finemente
1 cucchiaino di cumino macinato
1 cucchiaino di curcuma macinata
1 lattina da 400 g di ceci scolati e sciacquati
2 lattine da 400 g di pomodori a pezzi

Per completare:
200 g di feta spezzettata
una manciata di foglie di menta e/o prezzemolo tritato

Iniziate preparando le kofte. Usate una forchetta o uno schiacciapatate per schiacciare i ceci in una grande ciotola. Aggiungete gli ingredienti rimanenti e una buona macinata di pepe nero. Dividete l’impasto in 12 palline uguali, quindi date la forma a fuso. (vedi note)

Scaldate l'olio in una padella capiente (che possa poi andare in forno) a fuoco medio-alto. Aggiungete le kofte e rosolatele, girandole regolarmente, finché non saranno dorate da tutte le parti, circa 8-10 minuti. Toglietele dalla padella e mettetele da parte su un piatto.

Nella padella aggiungete la cipolla e l'aglio con un pizzico di sale e rosolate per 6-8 minuti finché non saranno morbide e dorate. Aggiungete le spezie e rosolate per un altro minuto, quindi aggiungete i ceci e i pomodori. Portate a ebollizione dolce, quindi immergete le kofte nella salsa. Cuocete a fuoco lento per 20 minuti. Assaggiate la salsa, aggiungendo sale, pepe e un pizzico di zucchero a piacere.

Fino a questo punto il piatto può essere preparato in anticipo, anche di 48 ore; lasciate raffreddare, sistemate in un contenitore con coperchio e conservate in frigorifero. Al momento di servire, riscaldate le kofte con la salsa in padella (potrebbe essere necessario aggiungere un goccio d'acqua per diluirle), poi potete procedere con la finitura sotto il grill.

Preriscaldate il grill al massimo. Cospargete la superficie di kofte e sugo con la feta e gratinate sotto il grill per 5 minuti, o fino a quando non sarà morbida e dorata in alcuni punti. Cospargete con le erbe aromatiche e servite accompagnando con couscous o bulgur.

Note:

Polpa di agnello: sostituisco quasi sempre con polpa di castrato (animale adulto giovane) che risulta meno grassa e più saporita, ma potete utilizzare anche carne di bovino. Ricordatevi di farla macinare una sola volta, altrimenti le kofte risulteranno troppo compatte.

Ras el hanout: è una miscela di spezie nordafricana che si sposa molto bene con l'agnello. Potete sostituirlo con 1 cucchiaino di cumino macinato e 1 cucchiaino di coriandolo macinato.

Kofte: l’autrice fa 12 polpette abbastanza grandi, io ne ho fatte 18, riducendole di un terzo, e non erano piccole!



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

 


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venerdì 13 giugno 2025

PANINI AL VAPORE CON SALMONE TERIYAKI da RACHEL KHOO’S KITCHEN NOTEBOOK di RACHEL KHOO

 di Vittoria Traversa


La CUCINA FUSION evolve in maniera naturale quando le ricette nascono da chi ha radici sparse nelle culture più diverse. Se nasci a Londra da padre cinese e madre austriaca, cresci lì, poi passi qualche anno in Germania, studi anche a Parigi e infine torno a Londra, la tua cucina rifletterà il meglio di ogni cultura, unirà sapori e profumi, mescolerà tradizioni e ingredienti, prenderai appunti per non scordare qualcosa che hai assaggiato o visto ……e ne uscirà un ricettario unico! 


Ecco come è nato RACHEL KHOO’S KITCHEN NOTEBOOK, il libro di questa settimana per
@cook_my_books. Rachel Khoo @rachelkhooks è tutto questo e le sue ricette delicate e accattivanti la rispecchiano appieno.



Oggi vi propongo una ricetta che si aggancia alle sue origini asiatiche, i sofficissimi e delicati panini al vapore, farciti con un succulento e sapido salmone in salsa teriyaki completato dalla nota fresca di cetriolo, cipollotto e coriandolo.

Rachel ci racconta così come è nata la ricetta:

"Da bambina, trovare un panino asiatico saporito nella periferia di Londra o nella campagna bavarese era come cercare il Wi-Fi nel Sahara, così mio fratello e mia madre si affidarono al fai da te. Purtroppo il risultato non fu un granché e la ricetta non fu replicata. La voglia di panini la conservavamo per quando andavamo a Chinatown, come un regalo speciale, e potevamo mangiarne un cestino pieno.

Solo anni dopo, quando tornai a Londra e scoprii una miriade di food truck, ristoranti che servivano solo panini e persino panini nei menu dei gastropub, decisi che era ora di riprovare a prepararli a casa. Vi assicuro che non avrete bisogno di un viaggio a Londra dopo averli preparati."


PANINI AL VAPORE CON SALMONE TERIYAKI

Per 4 persone

Per il salmone teriyak
2 cucchiai di salsa di soia leggera o tamari
2 cucchiai di mirin
2 cucchiai di miele liquido
1 peperoncino rosso tagliato a rondelle
2 filetti di salmone  di circa 150 g ciascuno

Per l'impasto dei panini
160 g di farina 00 più altra per spolverare
1 cucchiaio di latte scremato in polvere
1 cucchiaio e mezzo di zucchero semolato
1 cucchiaino scarso di lievito a rapida azione
1 cucchiaino di lievito in polvere
un pizzico di sale marino
90 ml di acqua tiepida
1 cucchiaio di olio vegetale più altro per ungere e spennellare

Per servire
una manciata di foglie di coriandolo fresco
1 lime tagliato in quarti
1 piccolo cetriolo tagliato a rondelle sottili
4 cipollotti affettati sottilmente in diagonale 

In una pirofila bassa, mescolate la soia, il mirin, il miele e il peperoncino, quindi aggiungete i filetti di salmone, girandoli per rivestirli di marinata. Coprite e mettere in frigorifero.


Mettete gli ingredienti secchi per l'impasto dei panini in una ciotola capiente. Mescolate, poi fate un buco al centro e aggiungete gli ingredienti umidi. Usate un cucchiaio per amalgamare, quindi rovesciate e impastate per 2-3 minuti, o fino a ottenere un impasto liscio. Mettete l'impasto in una ciotola unta con olio vegetale e coprite con un canovaccio o un pezzo di pellicola trasparente. Lasciate lievitare per 45 minuti, o fino a quando raddoppia di volume.



Ritagliate 8 fogli di carta da forno di circa 10 cm × 10 cm. Infarinate il piano di lavoro e le mani. Arrotolate l'impasto fino a formare un salsicciotto e dividetelo in 8 parti uguali. Arrotolate ogni parte fino a formare una pallina, quindi infarinate nuovamente il piano di lavoro, appiattite ogni pallina e stendetela con un mattarello in un ovale di 15 cm × 7 cm, spesso circa 3 mm. Spennellate leggermente con olio e piegate a metà. Disponete ogni panino su un foglietto di carta da forno quadrato e lasciate lievitare per 30 minuti.
Preparate una vaporiera e adagiatevi i panini con la carta da forno. Fatelo a più riprese se non avete molto spazio, perché si espanderanno durante la cottura.
Cuocete a vapore per 5-8 minuti, o fino a quando non saranno soffici, pallidi e sodi al tatto.

Mentre cuocete i panini al vapore, mettete il coriandolo, il lime, il cetriolo e i cipollotti in ciotole separate. 


Nel frattempo, preriscaldate il forno a 200°C ventilato. Mettete il salmone in forno e cuocete per 20 minuti, versando la marinata sul pesce a circa 10 minuti dall'inizio della cottura.

Quando il salmone è cotto, versate la marinata rimanente in una piccola brocca. Servite i panini al vapore con il salmone teriyaki, le ciotole di guarnizioni e la salsa a parte, per assemblare i panini da soli.




Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books


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