giovedì 31 maggio 2012

Torta e cupcakes per Greta! e siamo in finale...

E anche quest'anno siamo in finale!!!!! Stessa squadra, stessi compagni, stesso divertimento degli altri anni.... adoro la pallavolo!!!!
Ieri sera sono entrata nel palazzetto e non era ancora arrivato nessuno, così  mi sono goduta l'atmosfera della palestra  accompagnata da mille ricordi! C'era quel profumo inconfondibile di palestra, di pavimento di gomma, di palloni, di competizione.... c'era silenzio e il palazzetto in legno faceva tanti scricchiolii che sembravano rispondere ai miei pensieri e mi sono rivista quando con la mia amica, da ragazzine, attraversavamo il paese per andare agli allenamenti con il nostro borsone in spalla, e tutte le volte che abbiamo gioito per una vittoria e le moltissime di più che abbiamo pianto per una sconfitta, diventando sempre più affiatate, sia dentro che fuori dal campo! E tutte le volte che pregavo i miei di venire a vedere le mie partite...ma non c'era tempo per queste cose, così da quando ci sono le belve me li porto sempre alle partite e sono diventati le mascotte della squadra e i miei più grandi sostenitori!  Vederli in panchina e sentirli urlare "Brava mammaaaaaaaa" non ha prezzo!!!!
Martedì abbiamo la finale.... aleeee....ohohoooooooo!!!!!

Vi avevo raccontato QUI del buffet per la cresima a cui ho lavorato!
Oggi vi mostro la torta e i cupcakes... una grandissima soddisfazione! In basso le ricette.



La base, sia della torta che dei cupcakes,  è la fantafavolosa Red Velvet. La torta era farcita con 2 strati di crema bianca e uno di crema scura, i cupcakes  avevano il frosting con la crema bianca.
La torta era ricoperta di cioccolato plastico e anche i fiori (sia della torta che dei cupcakes) erano in cioccolato plastico.
I fiori sono realizzati con questi e questi  stampini Pavoni, meravigliosi e praticissimi!


La cosa di cui vado molto fiera è l'alzatina che vedete nella foto dei cupcakes!  L'ho fatta  con i cartoni delle torte, seguendo un tutorial molto ben fatto che trovate da Francesca di Dolcimaterieprime.
Ho rivestito i sottotorta con la carta per scrapbooking e poi ho rifinito con del cordoncino fuxia in tinta col resto, piena di cupcakes faceva un figurone! Ce ne stavano 21.


Red Velvet
Ingredienti (per due teglie da 23 cm di diametro):
250 gr di farina (io Molino Chiavazza)
1/2 cucchiaino di sale
15 gr di cacao
1 cucchiaino di lievito
113 gr di burro a temperatura ambiente
300 gr di zucchero
2 uova
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
240 gr di latticello (io 120 di yogurt intero + 120 di latte)
2 cucchiaini di colorante rosso
1 cucchiaino di aceto bianco
1 cucchiaino di bicarbonato

Ciotola 1 (farine): riunire qui la farina col cacao, il sale e il lievito. mescolare e amalgamare bene.
Ciotola 2: battere il burro morbido con lo zucchero (io ho usato il Ken), aggiungere le uova, una alla volta facendo assorbire prima di aggiungere il secondo e in ultimo l'estratto di vaniglia.
In un bicchiere capiente stemperare il latticello (io yogurt e latte) con il colorante rosso.
Versare il contenuto della ciotola 1 e del bicchiere nella ciotola 2, ma a cucchiaiate e iniziando e finendo con le farine. Amalgamare bene.
In una tazzina da caffe' miscelare aceto e bicarbonato (frizzano!) e aggiungere quindi all'impasto!
Versare in 2 teglie da 23 cm (io quelle in alluminio usa e getta) e cuocere a 175 gradi per circa 20-25 minuti.
Io non le ho cotte insieme perche' il mio forno non cuoce omogeneo e non volevo rischiare che la torta si suicidasse quando andavo a cambiarla di posto nel forno.
Se si fa la dose intera in un'unica teglia (da 28 o 30), allungare la cottura a 45 minuti e fare poi la prova stecchino.

Crema bianca:
250 gr di mascarpone
250 gr di philadelphia
150 gr di zucchero a velo
200 gr di panna montata

Crema nera:
250 gr di mascarpone
250 gr di Nutella
200 gr di panna

Nota: per il frosting sui cupcakes ho fatto la crema bianca ma SENZA la panna montata, perchè non volevo rischiare che la crema risultasse troppo morbida. Infatti era perfetta!

Che dite????  Vi piace?
Un abbraccio grande e buona giornata
Paola
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mercoledì 30 maggio 2012

X-Kitchen, ultimo enigma di maggio

Eccoci di ritorno a X-Kitchen,
in questi giorni di ansia e di cattive notizie spero che questo angolino di Internet sia per tutti un posto accogliente dove riposare e distrarsi un po'. E speriamo che l'estate porti sollievo e felicità a tutti.
X-Kitchen si avvia a chiudere per le vacanze e tornerà a settembre, ma non è detto che questa estate vi liberiate di me: ho in mente una nuova rubrica, o meglio un diario, che potrebbe interessarvi.
Ne parlerò con la nostra amata Paola e vi farò sapere...
Intanto risolviamo insieme l'enigma della settimana scorsa:

Soluzione: la risposta più intuitiva è che ci sia più acqua nel recipiente del vino di quanto vino ci sia nel recipiente dell’acqua, perché nel primo travaso metto nel vino un bicchiere di acqua pura, mentre nel secondo travaso metto nell’acqua pura un bicchiere con vino annacquato. Ma la matematica ci dimostra che questa spiegazione è sbagliata: la quantità travasata è esattamente la stessa. Non importa quanto liquido venga trasferito e quanti siano i travasi o in quale ordine. Se alla fine il volume di liquido è lo stesso nei due recipienti il volume di acqua nella prima caraffa è esattamente identico al volume di vino nella seconda: ogni quantità di acqua trasferita è stata rimpiazzata esattamente dalla stessa quantità di vino.
Certo un chimico non sarebbe d'accordo con questa soluzione teorica, perché l'acqua gasata e l'alcol non hanno la stessa densità e le loro molecole si comportano in modo diverso, ma in questo caso per risolvere il quiz dovremmo procedere empiricamente con tante e tante misurazioni e verifiche e c'è il rischio di una bella sbornia :)
Meglio fermarsi alla soluzione matematica e premiare la velocissima Carlotta Negro!

Ed ecco l'ultimo enigma del mese: risolvete anche questo e avremo la vincitrice del concorso di maggio, che mette in palio come sempre un corso di cucina alla scuola di Via del Gusto.
Questa volta vi propongo una ricetta semplice semplice:
prendete 100 g di succo o polpa di frutta, 200 g di farina e 100 g di acqua minerale gasata; frullate la frutta, passate al setaccio e impastate. Che cosa otterrete?


Come sempre vi ricordo che ogni concorrente deve mandare la risposta (o le risposte, se vuole fare più tentativi) con una e-mail privata all'indirizzo scuoladicucina@viadelborgo.it, e subito dopo mettere un commento (basterà un "Fatto!", un "Ciao" ma senza mai svelare la soluzione data) sul profilo facebook di Via del Gusto, e cliccare "Mi piace". In questo modo certificherà pubblicamente l'orario in cui è arrivata la risposta.

Buona giornata
Italia
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lunedì 28 maggio 2012

Pasta alla Norma...

Delle volte e' proprio il caso di dirlo...sono sopravvissuta al week end!!! Due giorni densi di impegni, a scuola, col calcio e senza poter tralasciare le solite faccende a casa...in piu' si e' messa pure la gatta a fare i capricci... come vorrei una settimana di letargo!!!!!

Oggi l'appuntamento con X-Kitchen e' saltato, appena Italia mi invia l'ultimo enigma di maggio vi aggiorno, intanto consoliamoci con questa pasta buonissima!
L'ho cucinata per partecipare al concorso Pomi' e devo dire e' uscita benissimo!


Pasta alla Norma - da I sapori della cucina regionale italiana
Ingredienti per 3 persone
200 gr di spaghetti
400 gr di pomodori a cubetti Pomì
1 melanzana
1 spicchio d'aglio
1 cipolla
100 gr di ricotta salata
2 cucchiai di olio evo
1 ciuffo di basilico
sale, pepe

Olio per friggere le melanzane

Tagliare a fette sottili le melanzane e cospargerle di sale grosso per far uscire l'acqua di vegetazione. Dopo un'ora sciacquarle e asciugarle in un panno, infarinarle e friggerle.
Preparare il sugo:  affettare sottilmente la cipolla e farla appassire in due cucchiai di olio, quindi aggiungere i   pomodori a cubetti, il basilico, aggiustare di sale e lasciar cuocere a fiamma bassa per circa mezz'ora.
Nel frattempo cuocete la pasta al dente.
Prendete le melanzane fritte e rivestite i bordi di 3 ciotoline sovrapponendo leggermente le fette formano la corolla di un fiore. Condite la pasta con il sugo, aggiungete una bella spolverata di ricotta salata e mescolate bene, quindi distribuite gli spaghetti nelle ciotole sopra le melanzane e date un'altra grattugiata di ricotta. Decorate con un paio di foglie di basilico e....buon appetito!




Vi lascio qui il link per votare la mia ricetta se ne avete voglia:
  
Basta cliccare sull'immagine e verrete indirizzati alla pagina facebook relativa al contest, nelle ricette della tradizione troverete la mia Pasta alla Norma (di paola balconi), fate click su Vota.

Un abbraccio e buon inizio settimana!
Paola

Ps: con questa ricetta partecipo anche al contest di Danita: Geografia in tavola

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domenica 27 maggio 2012

IL BUDINO LEGGERO: una sfida un gioco e la dieta

di Vittoria


Mi piace partecipare a questo bellissimo e stimolante gioco organizzato dalle Menuturistiche e le idee che mi vengono ogni mese sono moltissime, poi riesco a realizzarne solo una e a volte anche a fatica arrivo a pubblicarla l’ultimissimo giorno.
In effetti non mi piace l’idea di monopolizzare il blog con ricette monotematiche. Diventerebbe noioso per chi viene a leggere, no?

Però questo mese la proposta splendida di Acquolina-Francesca mi ha appassionato e mi sono trovata divisa fra la voglia di fare un budino godurioso e festoso e la necessità di realizzare qualcosa che possa mangiare anche io tranquillamente, il visto che sono a dieta (evento che stupisce ancora anche me!!!).
Sono conciliabili le 2 cose? Questa volta forse si, chi proverà questa versione, mi dirà se ci sono riuscita.

L’idea di partenza l’ho presa da un classicissimo della cucina piemontese e cioè il flan di spinaci con la finanziera.
Il flan di spinaci lo faceva in maniera superba mia nonna Ines, piemontesissima di Sordevolo.
La finanziera l’ho mangiata in mille modi diversi ed è sempre un piatto che mi ingolosisce, ormai lo sapete che vivrei di frattaglie! Però sono 2 preparazioni che di dietetico non hanno nulla di nulla.
Il flan di mia nonna è un tripudio di besciamella e spinaci ripassati al burro; la finanziera ben rosolata in padella con altro burro non resta mica indietro!!!!!
Quindi via alle modifiche, varianti, sostituzioni e doppi salti mortali: alla fine ne è uscito un piatto altrettanto gustoso e infinitamente più leggero.

BUDINi DI SPINACI CON FINANZIERA E MINI PANCAKES ALLA CRUSCA D’AVENA

Budino di spinaci
Per 4 budini formato tipo creme caramel
Invece di partire da una base di besciamella, sono partita dalla collaudatissima ricetta di Acquolina-Francesca modificando il meno possibile.
300 gr circa di spinaci lessati, ben strizzati e tagliuzzati grossolanamente
100 ml di latte totalmente scremato 0,1%
2 cucchiaini da caffè di parmigiano reggiano grattugiato
2 uova + 1 tuorlo
sale, pepe
gocce di olio extravergine per ungere gli stampi
Passare gli spinaci in padella appena sporcata di olio per far evaporare bene tutta l’acqua residua. Frullate tutto insieme e versate negli stampini oliati. Ricordatevi di inserire una striscia di carta da forno che sbordi dai 2 parti in modo da facilitarvi la sformatura.
Ponete gli stampini in una teglia e versate acqua bollente fino a metà altezza degli stampini. Mettete in forno caldo per 30 minuti o finchè non si rassodano. L’acqua non deve scendere troppo, ev aggiungerne. Il forno andrebbe a 180 gradi, io l’ho messo a 220 per un’ora e quasi non erano cotti, ma ve l’ho detto, è il mio forno che è sballato;


Finanziera leggera
Accompagnamento come antipasto per 4 persone
Nella mia dieta sono permesse le frattaglie di pollo, mi sono allargata un po’ aggiungendo qualche pezzetto di frattaglie di vitello. Lo considero un peccato veniale dato che se ne mangia veramente una cucchiaiata. Perdonata?
La caccia alle frattaglie di gallo/pollo è stata per lo meno esilarante quanto estenuante. A Genova non si usano e se escludiamo fegatini e cuoricini, non si trova altro. I miei libri “Cucina del Piemonte” e “Libro delle frattaglie” recitano più o meno la stessa ricetta con qualche variante, ma essenzialmente ritengono indispensabili creste di gallo e fagioli di gallo (gli attributi galleschi, ….ooppsss……ex galleschi!!!!!). Ora io manco li avevo mai sentiti nominare e mai visti nei banchi di alcuna polleria.
Parto in caccia e dopo molte richieste inutili mi rassegno ad andare in centro nel più bel mercato che abbiamo, dove ci sono alcune pollerie di provata esperienza. La discussione è stata per lo meno esilarante.
Creste ne avete?
Si, ….attaccate ai galli!
No, creste e basta?
Eh, no non le teniamo, non si vendono, …..no neanche ordinandole!
Eh allora prendo il gallo con la cresta più grossa che ha! Una mi basta, devo fare una porzione piccola!
E…poi mi servirebbero anche i……fagioli
Signora, però il gallo ne ha solo 2!!!
Eh…. Posso immaginare che non ne abbia 4!!!!!! Me li farò bastare!
…a questo punto ridevamo tutti a crepapelle, ma io ho avuto TUTTE le frattaglie di pollo che mi servivano!!! (Preparare i vari ingredienti tenendoli separati e in caldo)
Pollo
1 cresta di gallo. Va sbollentata 5 min in acqua bollente, poi strofinate calde con sale fino per togliere la sottilissima pelle. Tagliarle a tocchetti piccoli
2 palline …sono veramente 2 fagioletti gialletti insignificanti. Sciacquatele, ev tagliarle a metà
durello (stomaco) Va aperto, vuotato sciacquato bene e tagliato a tocchettini
2 fegatini (comprati in più, quelli si trovano!)
4 cuoricini (idem)
Fegatini e cuoricini vanno puliti da filamenti e residui di grasso e tagliati a pezzetti.
Vitello (quantità incomprabili; ne ho comprate di più e surgelate)
¼ di cervella. Spellata sotto l’acqua e delicatamente tagliata a cubetti
1 pezzetto di filone, circa 20 cm o anche meno ripulito da ev filamenti, tagliato a pezzettini
1 pezzetto di animella al massimo 30 gr, a pezzettini
Verdure classiche:
1 carciofo pulito, scottato in acqua, tagliato a fettine
2 champignon (o altri funghi freschi) puliti, affettati e saltati con aglio per far dare l’acqua di vegetazione o un cucchiaio di funghetti sott’aceto.
1 o 2 cetriolini sott’aceto a rondelle
½ carota, ½ cipolla, 1 costa di sedano piccola e tenera; tritati per il fondo di cottura
Micro-polpettine
100 gr di macinato di pollo (la versione originale prevede carne bovina)
½ uovo (romperlo, batterlo con sale e dividere in 2)
sale, maggiorana
1 cucchiaino caffè di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di crusca di avena per addensare l’impasto

Mescolare gli ingredienti, impastare bene e far riposare una mezz’ora in frigo. Con 2 cucchiaini fare delle polpettine grosse come un’oliva o meno e cuocerle a vapore.

In una padella preparare un fondo di cottura con le verdure tritate, Un po’ di acqua di cottura dei carciofi e poche gocce di olio, una foglia di alloro. Fare saltare le frattaglie partendo dalle più dure come durello e cresta, poi aggiungere animelle, cuori, fagioli, funghi, cetriolini e carciofi, le polpettine e infine fegato, cervella filoni. Spruzzare con un cucchiaio di vino bianco o marsala e uno o due di aceto di mele. Il tutto deve cuocere veramente poco. Alla fine deve rimanere un bel po’ di sughetto da addensare con pochissima fecola o maizena in modo che risulti cremoso. Tenere in caldo.


Pancakes di crusca di avena
Li mangio spesso per la mia dieta, mi servono da pane; sono migliori di quello che pensavo all’inizio e veloci da fare.
Mescolare 2 cucchiai di crusca di avena (con quella di grano non funziona perché non è idrosolubile) con 1 uovo, 1 cucchiaio di yogurt greco Total 0%, 1 cucchiaino di lievito istantaneo, sale e poco latte scremato per ottenere una pastella fluida, ma non troppo. Indispensabile il riposo di almeno mezz’ora x far gonfiare la crusca.
Scaldare una padella, sporcarla di olio con uno scottex e cuocere l’impasto dosandolo con un cucchiaino da te in modo da ottenere dei mini pancakes di pochi cm di diametro.


Montare il piatto sformando i budini caldi al centro e nappandoli con il fondo di cottura della finanziera. Accostare un cucchiaio di finanziera bollente e 2 o 3 pancakes. Servire subito


Con questa ricetta partecipiamo all’MTC di Maggio

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venerdì 25 maggio 2012

BUDINO PROFUMATO DI PRIMAVERA

vegetariano e anche gluten free

Di Vittoria


La primavera mi piace perché l’aria finalmente si fa tiepida, il sole ricomincia a scaldare e l’aria si riempie di profumi delle erbe e dei fiori che rinascono........
.............quest'anno non è proprio così, ma .....non smettiamo di sperare!!!

Ho la fortuna di vivere in piena città, ma in un bellissimo parco con grandi prati e moltissime erbe spontanee commestibili ……molti le chiamano “prato” o “erbacce”, ma basta poco per imparare a riconoscere quelle commestibili.

In Liguria con le erbe di campo, anzi di fosso, facciamo miracoli in cucina. Basta pensare alla Torta Pasqualina o al profumatissimo ripieno dei Parsoti, ma anche una semplice frittata con un trito di erbe fresche e saporite diventa un piatto goloso.

Da qui l’idea per il budino salato da proporre per l’MT Challenge di Maggio.

La proposta di Francesca mi è subito piaciuta.
Adoro sformati, flan e budini, salati ancora meglio. Non li faccio spesso perché…. mah, forse perché sono pigra. Richiedono un po’ di preparazione, ma in fondo sono più veloci da fare di quello che si pensa.
Non avevo mai cotto nulla a bagnomaria e non è un tipo di cottura che riesco a fare bene perché il forno è ormai un vecchietto bizzoso.
Vabbè devo farlo e lo farò mi sono detta. Il primo tentativo è fallito poi ho capito che devo mettere il termostato molto più alto per ottenere una temperatura decente e comunque i tempi di cottura raddoppiano quasi.
Vedete che situazione? Ditelo a mio marito che DEVO CAMBIARE FORNOOOOO!!!!!



Allora dopo una bella passeggiata al sole per prati mi sono ritrovata con un bel sacchettone di erbe varie miste. Molte fanno parte “prebugiun”, il misto classico di erbe selvatiche del Pansoti genovesi, che in primavera si trova anche in vendita al mercato; hanno nomi bellissimi come sassaiola, sciscerbua, pimpinella, talegua, vitabbia, poi le ortiche, ma anche malvetta, trifoglio, cicoria, mentuccia o nepitella, melissa, aglietti e cipollette selvatiche, qualche foglia tenera e giovane di alloro. Di alcune anche i fiori.
La parte più lunga del lavoro è proprio quella di pulire e lavare bene queste erbe e tenere soltanto le parti più tenere. Un lavoraccio lungo.
Tenete da parte qualche erba e i fiori per decorare.
Io ho tenuto quelli di malva, aglietti, cipolline fogliette di nipitella e di melissa. Vanno bene anche trifoglio, margheritine, acetosella…..
Una scottata in acqua bollente salata e mi sono ritrovata con circa 2 pugni grossi di erbe molto molto aromatiche. Per i budini ne ho usate la metà altrimenti sarebbero venuti troppo aggressivi. Ho aggiunto delle bietoline lessate ottenendo circa 250 gr di erbe che ho sminuzzate a coltello.
Per fare i budini ho usato la ricetta di Francesca di Acquolina, trovate l’originale QUI e li ho accompagnati con un umido di legumi primaverili che richiama la frittedda siciliana e con una salsa aromatizzata alla curcuma, di ispirazione indiana, che accompagna molto bene le verdure.



BUDINO PROFUMATO DI PRIMAVERA
per uno stampo a ciambella da 8 persone (antipasto) diametro 24 com

250 gr verdure già lessate e tritate (si possono usare solo bietoline ed erbe aromatiche)
100 ml panna
30 gr parmigiano grattugiato
2 uova
Sale

Frullate tutto insieme e versate in uno stampo a ciambella imburrato.
Ricordatevi di inserire qualche striscia di carta da forno che sbordi dal lato interno ed esterno della ciambella in modo da facilitarvi la sformatura.
Ponete lo stampo in una teglia e versate acqua bollente fino a metà altezza. Mettete in forno caldo per40 minuti o finchè non si rassoda. L’acqua non deve scendere troppo, ev aggiungerne. Il forno andrebbe a 180 gradi, io l’ho messo a 220 per un’ora e quasi non era cotto, ma ve l’ho detto, è il mio forno che è sballato. Tenere in caldo.

Legumi di primavera in umido
200 gr di pisellini freschi sgusciati
200 gr di favette piccole fresche sgusciate. Alle più grosse togliete anche la seconda buccia.
5 o 6 bulbetti di cipolline selvatiche con gambi e fiori o 2 cipollotti freschi.
Burro e olio extravergine
Brodo di verdura (io ho usato l’acqua di cottura delle erbe selvatiche)
Mentuccia
Sale
In una casseruola rosolate con olio e poco burro i cipollotti affettati fini poi aggiungete fave e piselli e portare a cottura con brodo. Profumare con la mentuccia e tenere in caldo.

Salsa alla curcuma
300 ml latte
30 gr burro
30 gr farina (per i celiaci sostituire con farina speciale o fecola di patate)
Sale
Pepe
Curcuma abbondare (in mancanza sostituire con zafferano)

Preparate la besciamella come al solito aggiungendo al latte la curcuma che le regalerà quel bellissimo colore giallo solare.
La salsa non deve essere troppo soda.


Presentazione finale
Sformate il budino sul piatto di portata. Riempite il buco con i legumi in umido, nappate il budino con la salsa gialla e decorate con i fiori e le foglie fresche tenuti da parte.
Servire immediatamente con altra salsa a parte.

Questa ricetta partecipa all’ MTC di Maggio



Di nuovo devo ringraziare lo staff di Menuturistico e Francesca di Acquolina perché ho avuto l’ennesima occasione di confrontarmi con qualcosa di cui non avevo padronanza e ho scoperto un nuovo mondo da esplorare. GRAZIE RAGAZZE, mi fate divertire moltissimo e imparo anche cose nuove!!!

Vittoria
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giovedì 24 maggio 2012

Caramelle geleè homemade!

Sono sparita un pò... ho avuto un grosso impegno che mi ha assorbita totalmente e tenuta un pochino lontana dal blog, e ora mi sento un pò ....indietro... non so se mi son persa qualcosa, non ho letto i post che mi fanno compagnia giornalmente, ma pian piano recupererò!
Questo impegno era un buffet per una cresima che una collega ha voluto affidarmi! Sono rimasta colpita dalla fiducia totale che lei ha riposto in me e il minimo che potessi fare era ricambiare facendo del mio meglio!
Alla fine è stato un successo, una grande fatica lo ammetto, ma un'altrettanto grande soddisfazione!


Anche queste caramelle erano parte del  buffet, nella zona dolce!
Sono molto piaciute e non avevo dubbi dato che avevano già precedentemente superato il controllo qualità delle belve! ^____^

La ricetta è semplicissima, io l'ho perfezionata partendo da una ricetta trovata in rete che però non mi soddisfaceva fino in fondo e dopo vari tentativi sono arrivata a questa che vi scrivo.
L'unica accortezza è quella di utilizzare stampi in silicone, assolutamente NON quelli di plastica per il ghiaccio altrimenti non riuscirete a sformare le geleè.
Io ho usato QUESTO stampo della Pavoni, semplicemente perfetto! E con queste dosi riempio tutte le formine!


Caramelle geleè homemade - mie!
100 gr di zucchero (*)
6 gr di colla di pesce
6 cucchiai di sciroppo (quelli per le granite!) (**)

Mettiamo ad ammollare la colla di pesce in acqua fredda.
Intanto in un pentolino d'acciaio mescoliamo lo zucchero con lo sciroppo. Mettiamo sul fuoco a fiamma piccola e portiamo a ebollizione mescolando in continuazione; a questo punto strizziamo la colla di pesce e aggiungiamolo al composto in ebollizione, diamo una mescolata veloce per amalgamare bene il tutto e immediatamente procediamo a riempire gli stampini in silicone.
Io li ho riempiti fino a 1 mm circa dal bordo.
Ora mettiamo il tutto in frigorifero per almeno 12 ore.
Io le preparo la sera e le lascio in frigo fino alla sera successiva.
Prendete quindi lo stampo e sformate le geleè spingendo il fondo dello stampo verso l'alto, vedrete che le caramelle si staccheranno senza problemi. Passatele nello zucchero così che non appiccichino tra di loro.
Se le conservate in un vaso a chiusura ermetica durano fino a tre settimane, credo anche oltre, ma da me finiscono prima!


Note:
(**) quelle marroni che vedete in foto sono alcoliche! Le ho fatte utilizzando l'Anima nera.... dire che sono eccezionali è poco!
Quelle verdi sono alla menta, quelle rosse sono all'amarena (con sciroppi per granite).
(*)Le arancioni  sono fatte con uno sciroppo d'arancia concentrato che ho comprato in montagna e dato che di base è già dolcissimo, ho ridotto lo zucchero a 70 gr invece che 100.

Un abbraccio a tutti!
Paola
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martedì 22 maggio 2012

Mousse di yogurt e ricotta



 

 Ricetta semplice e leggera, se si sostituisce lo zucchero con Dolcedì di Rigoni di Asiago diventa una ricetta dietetica senza rinunciare al gusto

Mousse di yogurt e ricotta
2 yogurt greci magri
2 albumi
100 g di ricotta
70 g di zucchero
300 g di fragole

Preparare uno sciroppo di zucchero: mettere lo zucchero in un pentolino, aggiungere qualche cucchiaio di acqua e portare ad ebollizione. Quando raggiunge la temperatura di 121° è pronto. Montare gli albumi a neve ferma aggiungere a filo lo sciroppo di zucchero bollente e continuare a montare fino a raffreddamento. Questa operazione è necessaria per pastorizzare gli albumi, volendo si può omettere ma è meglio non rischiare.
Unire ricotta e yogurt mescolando vigorosamente quindi aggiungere delicatamente gli albumi montati , dal basso verso l'alto, cercando di non smontare il composto. Porre in frigorifero e nel frattempo pulire le fragole e tagliarle a pezzetti piccoli. Disporre la mousse in coppette singole e disporre sopra le fragole tagliate. Naturalmente le fragole possono essere sostituite con la frutta  preferita
Nadia

Con questa ricetta partecipo al contest Arcobaleno in cucina  di Rumi

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lunedì 21 maggio 2012

X-Kitchen, la cucina dei misteri, il terzo enigma di maggio!

Ancora una volta benvenuti, amici di X-Ktichen,

questa settimana nella nostra scuola di cucina e di mistero il posto d'onore e' riservato a Carlotta Negro, la piu' veloce a dare la soluzione dell'ultimo enigma.
Soluzione: Il personaggio misterioso e' Caterina de Medici, regina di Francia che da Firenze porto' a corte - tra l'altro - l'arte della cucina e l'uso delle mutande (!). A lei nel 1549 la citta' di Parigi offri' un banchetto in cui ogni ingrediente di ogni portata era divisibile per tre, il numero perfetto, semplicemente per soddisfare la sua scaramanzia. Caterina era una grande politica e una benefattrice dell'arte, ma era anche un'inguaribile superstiziosa.

Aveva un astrologo di fiducia, Cosimo Ruggieri, cosi' famoso e temuto da rischiare una condanna a morte per maleficio, e preferiva rivolgersi agli alchimisti piuttosto che ai medici. Non senza ragione: fu un alchimista a individuare il difetto dell'utero che le impediva di restare incinta e le permise di passare dallo stato di moglie quasi ripudiata a quello di madre di dieci figli, tra cui ben tre re di Francia.

E brava Caterina, maestra di tutte le X-Kitchen passate e presenti.

E adesso, in omaggio alla grande regina, un classico degli enigmi gastronomici:

Riempite una brocca con un litro di vino e una con un litro di acqua gassata. Adesso prendete un bicchiere, riempitelo con l’acqua della seconda brocca e versatela nella prima. Dalla prima caraffa, che ora contiene acqua gassata e vino, versate abbastanza liquido per riempire di nuovo il bicchiere e versatelo nella seconda brocca. A questo punto sara' piu' l'™acqua gassata presente nella prima brocca o il vino presente nella seconda?

Alla prossima settimana per l'ardua risposta e l'ultimo quiz del mese.


Come sempre vi ricordo che ogni concorrente deve mandare la risposta (o le risposte, se vuole fare più tentativi) con una e-mail privata all'indirizzo scuoladicucina@viadelborgo.it, e subito dopo mettere un commento (basterà un "Fatto!", un "Ciao" ma senza mai svelare la soluzione data) sul profilo facebook di Via del Gusto, e cliccare "Mi piace". In questo modo certificherà pubblicamente l'orario in cui è arrivata la risposta.


Buona giornata
Italia

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martedì 15 maggio 2012

Tronchetto alle fragole

di Miriam!

Ho realizzato per la festa della mamma un tronchetto rosa. Non sono una artista delle decorazioni, percio' vi dico che le roselline sono quelle del super.
La ricetta del biscuit e' quella che seguo da anni, tratta da un numero di Cioccolata & C.

Tronchetto alle fragole
Montare molto 5 tuorli di uova con 100 gr. di zucchero, fino a che saranno quasi bianchi. I cinque albumi vanno montati a neve con altri 50 gr. zucchero. Aggiungere la scorza grattuggiata di un limone e 70 gr. di farina. Incorporare delicatamente gli albumi montati a neve.
Foderate con carta da forno la placca del forno, rovesciatevi sopra l'impasto, stendendolo con una spatola in uno strato uniforme. Cuocete la pasta a 180° per circa 10 minuti, in modo che si rassodi, restando pero' elastica. Collocate sul piano di lavoro un canovaccio e spolverizzatelo di zucchero. Quando la pasta sara'  cotta rovesciatela sul canovaccio, eliminate la carta che vi sara'  rimasta attaccata e, mentre e' ancora calda, arrotolatela strettamente, aiutandovi con il telo. Lasciate raffreddare il rotolo.
Una volta freddo srotolate e farcire con marmellata di fragole (abbondante). Io ne ho usata una casalinga preparata dalla famiglia di Vittoria, troppo buona.
Per la copertura invece ho amalgamato insieme 100 gr. di ricotta, con 180 gr. di philadelpia, con 10 cucchiai di zucchero al velo.
Il colore rosa l'ho ottenuto versando un cucchiaio di granatina. Ho messo nella sac a poche e con la boccuccia a stella ho fatto delle linee verticali.Poi ho finito con delle roselline di ostia del super e una fragola tagliata a ventaglio.



Con questa ricetta partecipo al contest: Arcobaleno in cucina di Rumi

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lunedì 14 maggio 2012

X-Kitchen, la cucina dei misteri

Bentornate care amiche,
a X-Kitchen finalmente è scoppiata l'estate: è tempo di grandi cambiamenti per me, che presto potremo condividere e forse cambieranno un po' anche la storia di questo blog. Ma ci sarà tempo per parlarne.
Adesso c'è da fare i complimenti alla "giallista professionista" Francesca Antonioli, la più veloce a indovinare l'enigma della scorsa settimana, di cui eccovi la soluzione.

Soluzione: I protagonisti dell'aneddoto storico sono due grandi musicisti. Il figlio del fornaio è Pietro Mascagni, il cattivo studente è Giacomo Puccini. Proprio Puccini, amante della cacciagione,
dei fagioli al fiasco e del vino frizzante, quando era già un musicista famosissimo fondò in un'osteria di Torre del Lago il club La Bohème, con i compagni di banchetti e scorribande. E lì si riconciliò
con l'amico Mascagni.

Dalla storia della musica alla matematica per il prossimo quiz.

Andando ancora più indietro nel tempo ritroviamo nelle cronache di corte il menu di un famoso banchetto servito a Parigi:
"...33 arrosti di capriolo, 33 lepri, 6 maiali, 66 galline da brodo, 66 fagiani, 3 staia di fagioli, 3 staia di piselli, 12 dozzine di carciofi...".
Sapreste dirmi in onore di chi fu servito e perché era composto rigorosamente da multipli di tre?

Come sempre vi ricordo che ogni concorrente deve mandare la risposta (o le risposte, se vuole fare più tentativi) con una e-mail privata all'indirizzo scuoladicucina@viadelborgo.it, e subito dopo mettere un commento (basterà un "Fatto!", un "Ciao" ma senza mai svelare la soluzione data) sul profilo facebook di Via del Gusto, e cliccare "Mi piace". In questo modo certificherà pubblicamente l'orario in cui è arrivata la risposta.


Buona giornata
Italia
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martedì 8 maggio 2012

Sbriciolata ricotta e cioccolato




Una torta rustica ma molto buona, una nota particolare data dalla presenza del liquore. La ricetta viene dalla Prova del cuoco

Sbriciolata ricotta e cioccolato
Ingredienti:
300 g di farina,
100 g di burro,
150 g di zucchero di canna,
1 uovo,
1/2 bustina di lievito in polvere per dolci,
un pizzico di sale

ripieno:
500 g di ricotta,
100 g di zucchero semolato,
150 g di cioccolato al latte o fondente,
alchermes o altro liquore o buccia d'arancia grattugiata
zucchero a velo

In una ciotola mescolare la farina con il lievito, il sale e il burro morbido a pezzetti. Amalgamare cercando di formare un briciolame, unire l'uovo continuando a sbriciolare con le mani.
Per il ripieno: mescolare la ricotta con lo zucchero e il cioccolato tagliato a coltello, tenendone da parte un poco per la decorazione.
Foderare una teglia, cm 24, con carta forno ben imburrata. Disporre poco più della metà del briciolame nella teglia coprendo il fondo e parte dei bordi, cercare di compattare leggermente con le mani. Versare il composto di ricotta e ricoprire con il composto sbriciolato sfregandolo fra le mani. Porre in forno a 180° per 40' circa. Fare raffreddare prima di sformare. Spolverare di zucchero a velo e completare con le scaglie di cioccolato tenute da parte.

Nadia
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lunedì 7 maggio 2012

X-Kitchen, il primo enigma di maggio!

Bentornati a tutti cari amici, a X-Kitchen siamo tutti impegnati a cercare un incantesimo che faccia arrivare finalmente il bel tempo ma non abbiamo ancora trovato la ricetta giusta. Poco male, la pioggia se non ci invita a uscire ci invita a stare di piu'  in cucina. Mi sto appassionando ai piatti della tradizione toscana e cosi'  mi e' tornata in mente questa vecchia storia che vi propongo come primo enigma del mese.


Il figlio di un fornaio e un cattivo studente litigarono su quale fosse il piatto piu' buono, se il caciucco livornese o la folaga rosolata lucchese. La lite si ricompose solo dopo anni, quando nella
capanna di Giovanni dalle Bande Nere nacque il Club La Boheme, di cui riportiamo l'articolo 1 dello statuto: "I soci del Club La Boheme, fedeli interpreti dello spirito onde il club e' stato fondato, giurano di bere tanto e mangiare meglio".
Di quali importanti personaggi della cultura italiana parliamo?

Come sempre vi ricordo che ogni concorrente deve mandare la risposta (o le risposte, se vuole fare più tentativi) con una e-mail privata all'indirizzo scuoladicucina@viadelborgo.it, e subito dopo mettere un commento (basterà un "Fatto!", un "Ciao" ma senza mai svelare la soluzione data) sul profilo facebook di Via del Gusto, e cliccare "Mi piace". In questo modo certificherà pubblicamente l'orario in cui è arrivata la risposta.

Ciao cara, a presto :)
Italia
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venerdì 4 maggio 2012

Risotto agli asparagi e taleggio e Castel Taufers

Vi ho detto lunedi' che ero in montagna con le mie belve.... ebbene, nonostante in tutta Italia ci fosse un tempo da lupi noi abbiamo trovato 3 giorni di sole! Da non crederci!!!!
Cosi' abbiamo avuto modo di fare un giro in bici, camminare e visitare anche il magnifico Castel Taufers a Campo di Tures!
In macchina le belve devono avere una distrazione altrimenti si annoiano.... e io mi chiedo come sia possibile dato che attorno c'erano paesaggi da favola che  non mi stancherei mai di guardare...ma loro no.... devono giocare! Cosi' parte il gioco delle rime.... fa rima con: bambina, catenina, macchinina.... e gli altri devono dire a turno una parola che faccia rima con queste tre.... poi iniziano le domande e Matteo che e' il precisino di casa: "ma e' un diminutivo?" "ma e' un vezzeggiativo"... e quando lo chiede a suo fratello che ancora queste cose non le sa, le risposte sono assolutamente casuali.... in questo caso l'aiuto era "e' un animale", poi abbiamo saputo che mangia l'erba, ma non era un diminutivo.... la soluzione era "quell'animale che si chiama selvaggina!" evabbe'!!!! Matteo si arrabbia perche' "ma non e' un animaaaaaleeeee", Sami che spalanca gli occhioni perche' "e ma non lo sapeeeeeevoooo", io a spiegargli che e' una categoria e rido.... e finalmente siamo arrivati al castello!!!!



Se capitate in zona Bressanone tenete presente questa meta e andate a fare una visita a questo castello, e' davvero  bellissimo!

Il risotto in questione non c'entra nulla con la vacanza, ma dato che al ritorno abbiamo trovato un tempo decisamente autunnale, abbiamo deciso di riscaldarci con un risotto coccoloso come questo!


Risotto agli asparagi e taleggio - come l'ho fatto io!
Ingredienti per 3 persone:
250 gr di riso Acquerello
200 gr di asparagi
brodo di verdura (io fatto col dado vegetale homemade!)
1/2 cipolla
2 cucchiai di olio evo
1/2 bicchiere di vino bianco
100 gr di taleggio + altro a piacere in ogni piatto se piace (a noi piace!!!)
pepe
Nella pentola d'alluminio mettere la cipolla tritata e l'olio e fare soffriggere a fiamma bassa. Aggiungere quindi il riso, far tostare qualche minuto e bagnare poi col vino bianco. iniziare ad aggiungere il brodo un mestolo alla volta e mescolare di tanto in tanto per non far attaccare al fondo della pentola.  A meta' cottura aggiungere gli asparagi tagliati a tocchetti tenendo da parte le punte che aggiungerete gli ultimi 5 minuti. A fine cottura mantecare col taleggio e spruzzare di pepe.  Impiattare e se piace aggiungete ancora un dadino di taleggio in ogni piatto cosi' che il risotto risultera' ancora piu' cremoso.
Asparagi e taleggio sono un binomio ben riuscito e abbinati all'incredibile bonta' del riso Acquerello creano un piatto davvero ottimo!



Vi lascio con due immagini scattate dal nostro albergo... un paradiso!


Un abbraccio e buon fine settimana a tutti
Paola

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mercoledì 2 maggio 2012

X-Kitchen, il vincitore di aprile!

Buon maggio amiche,
anche aprile è alle spalle e con lui il terzo concorso di X-Kitchen.
Vi do subito la soluzione del quarto e ultimo enigma del mese.

Soluzione: Il professore aveva ordinato una semplice crepe prosciutto e formaggio, ma in un curioso misto di latino e greco antichi! Una versione accreditata della nascita della crepe risale al V secolo, quando il pontefice Gelasio ordinò che venissero preparate delle frittatine con tutta la farina e le uova disponibili per sfamare dei pellegrini francesi arrivati in Vaticano: piacque tanto, quella
frittatina, che al ritorno in Francia ne diffusero l'uso con il nome di crepre, dal latino crispus (increspato, raggrinzito). Fu Catone invece il primo a descrivere l'esatto modo di salare e seccare la
carne di maiale, definendolo "perexetus" (ovvero "privato di ogni liquido") e distinguendo tra prosciutto di perna, cioè di coscia, e di petaso, cioè di spalla. Mentre in Grecia ancora oggi il termine “saganaki” indica la presenza del formaggio in una ricetta.

Complimenti a Francesca Antonioli, che è stata la più veloce a dare la soluzione giusta, ma soprattutto complimenti a Carlotta Negro, che ha la migliore classifica generale di aprile e quindi si aggiudica una lezione gratuita alla scuola di cucina di Via del Gusto!
Una menzione speciale anche per la nostra blogger Paola che è stata la concorrente più assidua: anche lei vince un corso di cucina ad honorem :)

Appuntamento al prossimo lunedì per il primo enigma di maggio.
A presto, Italia!
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