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mercoledì 3 aprile 2024

SALSICCE DI MAIALE FATTE IN CASA CON COLCANNON E SALSA DI MELE da IRISH FAMILY FOOD di Rachel Allen

 di Vittoria


Dopo il riposo di Pasqua, @cook_my_books riapre proprio il 1 Aprile, il giorno del suo secondo compleanno! Riapriamo in grande stile portandovi in Irlanda, nel mondo meraviglioso della famiglia Allen, con Rachel Allen, l’anello finale di questa catena che passa da suocera a nuora da ormai tre generazioni.

Lo facciamo con un libro che ci parla di cucina di famiglia, di calore, di prodotti locali e tradizioni consolidate, IRISH FAMILY FOOD di Rachel Allen @rachelallencooks


Dopo due splendidi pani tradizionali e un caldo classico stufato irlandese, oggi contribuisco con un piatto adatto a questi giorni ancora freddi e piovosi: SALSICCE DI MAIALE FATTE IN CASA CON COLCANNON E SALSA DI MELE. Il Colcannon è un saporito purè di patate arricchito dalla verza stufata e si sposa a meraviglia con la sapidità del maiale. Davvero un comfort food speciale.


SALSICCE DI MAIALE FATTE IN CASA 
CON COLCANNON E SALSA DI MELE
homemade pork sausages with colcannon and applesauce


Per 4 persone (per circa 12 salsicce)

PER LE SALSICCETTE
450 g di carne di maiale macinata
50 g di pangrattato fresco
1 uovo leggermente sbattuto
1 spicchio d'aglio schiacciato
1 cucchiaio di prezzemolo fresco o maggiorana tritati
Sale e pepe nero appena macinato
3 cucchiai di olio d'oliva o olio di semi di girasole 

PER IL COLCANNON
1,5 kg di patate farinose lavate
100 g di burro
500 g di cuore di cavolo verza, senza le foglie esterne più dure
2 cucchiai di acqua
250 ml di latte riscaldato
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
Sale e pepe nero appena macinato 

PER LA SALSA DI MELE
1 mela da cucina grande, circa 350 g, sbucciata, senza torsolo, a pezzetti
1 cucchiaio di acqua
25–50 g di zucchero

Per preparare le salsicce, mescolate insieme la carne di maiale, il pangrattato, l'uovo, l'aglio e il prezzemolo. Condite con sale e pepe. Dividete il composto in dodici porzioni e modellate ognuna a forma di un salsicciotto. Potete conservarli per un giorno in frigorifero va bene, oppure congelarli.

Per preparare il colcannon fate cuocere le patate coperte, in acqua bollente salata per 10 minuti. Successivamente scolate tre quarti dell'acqua e continuate la cottura a fuoco basso e con il coperchio per altri 20-30 minuti fino a cottura ultimata. A cottura ultimata, scolate tutta l'acqua rimanente, sbucciatele e schiacciatele con 50 g di burro mentre sono calde. Di solito tengo le patate con una forchetta e se sono calde le sbuccio con un coltello.

Nel frattempo cuocete il cavolo. Tagliatelo in quarti, quindi eliminate il torsolo. Affettate sottilmente il cavolo cappuccio attraverso la venatura. Scaldate una casseruola, aggiungete i rimanenti 50 g di burro, l'acqua e il cavolo. Mescolate a fuoco medio per 5-7 minuti, fino a cottura ultimata. Aggiungetelo alle patate, poi aggiungete la maggior parte del latte caldo e il prezzemolo.
Condite a piacere e sbattete fino a ottenere un composto cremoso e liscio, aggiungendo altro latte se necessario.

Mentre le patate e il cavolo cuociono, preparate la salsa di mele e cuocete le salsicce.

Per preparare la salsa di mele, mettete la mela in un pentolino insieme all'acqua. Coprite e fate cuocere a fuoco dolce, mescolando di tanto in tanto, finché la mela non si sarà ridotta in poltiglia. Aggiungi lo zucchero a piacere.

Per cuocere le salsicce, scaldate una padella a fuoco medio-basso, aggiungere 2 cucchiai di olio d'oliva e friggete delicatamente le salsicce per 12-15 minuti, finché non saranno dorate su tutti i lati e cotte all'interno. Servite ben calde con il colcannon e la salsa di mele.




Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books



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sabato 8 novembre 2014

Zuppa di lenticchie e verza

Non amo molto le verdure, legumi e cereali in genere, ma cerco di variare l'alimentazione perché ormai tutti sappiamo quali siano i cibi dannosi per il nostro organismo. Cerco di preparare pietanze che siano sfiziose e rendano invoglianti alimenti che in purezza non mangerei.
E' il caso di questa zuppa che mi ha stupito per la sua bontà e mi ha fatto quasi ricredere sui miei gusti.
La ricetta è di Sale&Pepe



Zuppa di lenticchie e verza

la dose è per 4 persone

1!2 cipolla
una costa di sedano
una carota
due patate
un pezzetto di zucca
g 200 di lenticchie (le mie erano di Silaos Riunion)
6 foglie di verza
l 1, 2 di brodo vegetale
una bustina di zafferano
olio evo q.b.
sale e pepe
un poco di prezzemolo tritato





Lavare bene le lenticchie. Sbucciare le patate e tagliarle a dadi.
Preparare un trito grossolano con carota sedano e cipolla e fare rosolare in un tegame  con due cucchiai di olio. Unire le lenticchie, la zucca in dadolata e la verza tagliata a striscioline e fare insaporire. Unire il brodo caldo e fare cuocere per circa mezz'ora, quindi unire la dadolata di patate e proseguire la cottura fino a quando lenticchie e patate non siano cotte. Prelevare due mestoli di zuppa, versarli nel frullatore, unire la bustina di zafferano e ridurre tutto in crema.  Versare la crema nella zuppa, rimescolare e fare cuocere ancora una decina di minuti. Servire in cocottine con sopra una macinata di pepe, un filo d'olio e una spruzzata di prezzemolo tritato
Nadia
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giovedì 25 ottobre 2012

I Pizzoccheri per la Svizzera nel piatto.

Quando ho visto da Tery il contest "La Svizzera nel piatto" non ho potuto resistere, ho seguito il suo consiglio e sono corsa a registrarmi!
Si chiedeva di realizzare una ricetta tipica della tradizione italiana reinterpretandola usando un formaggio svizzero!
Pensando ai piatti tipici della mia regione e cercando di usare anche ingredienti di stagione non ho avuto dubbi: avrei cucinato i pizzoccheri sostituendo il Bitto o il Casera con l'Emmentaler. Bhe, devo dire che quel suo aroma dolce di noce si e' accostato bene agli altri ingredienti e fondendo ha legato perfettamente il tutto!


Pizzoccheri - my way
Ingredienti per 4 persone:
4-5 patate
10 foglie di verza
250 gr di pizzoccheri
150 gr di Emmentaler
70-80 gr di burro
2 spicchi di aglio
4 foglie di salvia
sale e pepe q.b.


Sbucciare le patate, tagliarle a pezzi non eccessivamente grossi e metterle a cuocere in acqua salata in una pentola capiente. Quando iniziano a bollire calcolate circa 15 minuti.
Nel frattempo pulite la verza e tagliate le foglie a pezzi.
Tagliate l'Emmentaler a dadini.
A fuoco basso fate fondere il burro con gli spicchi d'aglio e le foglie di salvia; se piace anche una spruzzata di pepe. A me piace e vi assicuro ci sta d'incanto.
Trascorso il tempo di cottura delle patate, aggiungete nella stessa pentola le verze spezzettate e i pizzoccheri. Portate a cottura i pizzoccheri, ci vorranno circa 10 minuti.
Scolate bene, rimettete il tutto nella pentola, aggiungete il formaggio, il burro fuso e mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti.
Servite ben caldo e.... sognate!


Con questa ricetta partecipo al contest "La Svizzera nel piatto" organizzato da Peperoni e Patate in collaborazione con Formaggi dalla Svizzera


Vorrei approfittare poi per altre due comunicazioni!
Una che riguarda questo blogghino, che e' stato citato sul numero di Novembre di Sale&Pepe per la ricetta dei cavatelli!  Nel caso non si capisse dalla grandezza del testo utilizzato, dire che ne siamo molto orgogliose e' poco!!! ^___^


La seconda riguarda un'iniziativa promossa dall'associazione "Un vero sorriso" per raccogliere fondi destinati alla ricerca dell’Atassia Telangectasia, malattia pediatrica ereditaria molto rara.
Il 14 novembre, a partire dalle 19.30 presso lo spazio InKitchen Loft di Milano, si svolgerà un corso di cucina il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione stessa. Il menù, appositamente preparato da Nicola Cavallaro chef del ristorante Un Posto a Milano, prevede sei portate dall’antipasto al dolce. Un’attenzione particolare inoltre sarà riservata anche alla presentazione dei piatti che regalerà un sorriso a tutti i partecipanti.
Per informazioni e iscrizioni: incontriconlochef@gmail.com

Bene, credo che sia davvero tutto!
Buonissima giornata
Paola
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lunedì 20 febbraio 2012

Patè patè.... non son degno di te!

Da quando sono stata a Identità Golose ed ho ascoltato la conferenza di Pietro Leemann non riesco a togliermi dalla testa quel fantastico patè che avevo assaggiato in un piatto ideato da lui, dal nome  "O mio caro pianeta" ...nientemeno!


Il medaglione di patè in quesione era appoggiato su un crostino di panettone e coperto poi da una chips di verza croccante e dolce!
Di ritorno da Identità Golose, accendo il pc per andare a scoprire il tema dell'MTC di febbraio e cosa scopro???? Che il tema era il patè! Questa si che è una meravigliosa coincidenza! Sono andata a leggermi per bene tutto il post di Bucci e in un attimo avevo deciso che avrei tentato di riprodurre il patè di verdure di Pietro...consapevole che anche nella migliore delle ipotesi non avrei mai ottenuto un patè buono quanto il suo, ma questa è una sfida, un gioco... e allora ho deciso di giocare con il mio patè indegno...ahahah!

Grandissima impresa per me, una carnivora felice che ha sempre avuto un brutto rapporto con le verdure che tuttavia ha ampiamente rivalutato con l'età, arrivando addirittura ad apprezzarle!
Ma in casa ci son comunque due belve (e già il nomignolo la dice lunga anche sulle loro identità golose) in età da divieto di verdura! Guai a proporre una minestrina o un bel passato! Non parliamo poi di contorni che vadano oltre le patatine fritte, perchè tutto il resto della verdura è triste, insapore, immangiabile e vi risparmio gli aggettivi più gettonati!
Ma ho deciso che farò questo patè di verdura e cascasse il mondo, lo mangeranno anche loro!
Il barbatrucco è cucinare quando loro non sono in casa! Perchè poi se arrivano e sono affamati mangiano zitti, apprezzando anche....finchè non sanno, sia chiaro!
E così ho fatto anche stavolta!
Gli ho servito questo patè spalmato su fette di pane appena sfornato,  decorato con una chips di verza che ha superato dapprima l'esame tattile e ha guadagnato punti quando si sono accorti che era croccante! Poi è stata anche assaggiata e la nota dolce è stata una bella sorpresa anche per loro.


Patè di verdure goloso! - di piccoLINA
Ingredienti:
3 carote
50 gr di broccoletti
50 gr di cavolfiore
1 porro piccolo
1 foglia di verza 
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
3 foglie di salvia
rosmarino (abbondante)
1/2 cucchiaino di sumak
1 punta di cucchiaino di kofte
1 spolverata di pepe
100 gr di burro
granella di  pistacchi per decorare

Ho sbollentato il cavolfiore, i broccoletti e le carote in acqua salata.
In una pentola antiaderente con un filo d'olio ho stufato poi il porro a rondelle, la verza ridotta a striscioline, le carote a dadini, i cavolfiori e i broccoletti, aggiungendo  il concentrato di pomodoro, la salvia, le spezie e aggiungendo man mano qualche cucchiaio dell'acqua in cui avevo sbollentato la verdura e portando a cottura. Frullato il tutto con il minipimer e lasciato intiepidire.
Aggiunto ora il burro morbido e mescolato il composto per amalgamare tutto, ho dato anche un'altra passata col minipimer. Versato in stampi di silicone (io questo della Pavoni) e messo in frigo a rassodare!

Chips di verza croccanti e dolci - come le ho fatte io!
Lavare una foglia di verza e tagliarla a triangoli, quindi tuffarli in acqua bollente zuccherata (io 1 lt di acqua con 3 cucchiai di zucchero) e lasciarli in acqua circa 5 minuti. Scolare e mettere in forno ad asciugare!
Fare attenzione (io ho bruciato tutta la prima infornata!), il forno non deve essere altissimo e soprattutto spegnetelo quando infornate le verze. In circa mezz'ora le verze saranno asciutte e croccante.

Pane semplice - di piccoLINA
250 gr di lievito madre
150 gr di farina di grano duro
250 gr di farina 00
acqua (io circa 190 ml)
1 cucchiano di sale
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaio di olio evo

Il mio lievito madre è molto liquido dato che lo rinfresco con pari peso di acqua e farina, per questo motivo la dose di acqua che aggiungo agli impasti può sembrare poca; ed è anche arzillissimo, riesco a impastare il pane la sera tardi e cuocerlo la mattina appena alzata! Tutti gli ingredienti nel ken, impasto per circa 10 minuti e metto a lievitare in forno con la lucina accesa. Al raddoppio (circa 6 ore) cuocio a 180 gradi per circa 40 minuti!

Ne è uscito un antipasto davvero gustoso che ha superato le mie più rosee aspettative!


Con questa ricetta partecipo all'MTC di febbraio!!!!


Un abbraccio
Paola
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venerdì 10 febbraio 2012

La cassoeula

di Miriam


Vi dico: non posso andare a vedere un film nel quale si parli di una specialità culinaria che subito mi prende la smania di doverla provare. Il film, galeotto della ricetta che segue, è "Benvenuti al Nord", nel quale ad un certo punto parlano della cassouela e pure la mangiano. Peccato che essendo non proprio di origini lombarde e neppure vivendoci in Lombardia, non solo non l'ho mai assaggiata ma non sapevo neppure come procedere per la sua preparazione. Comunque comincio a documentarmi e ad un dato punto mi arriva la ricetta dall'Adele, ma si la mitica mamma della PiccoLina, che così mi istruisce:

"Allora... vi spiego come la facciamo noi... per le dosi non so essere precisa perche’ se ne cucina per un esercito, poi si porziona e congela...
Serve: sedano, carota, cipolla, poi costine di maiale, cotenne, verzini (sono dei salamini freschi), il piedino del maiale (facoltativo, come pure le orecchie!) passata di pomodoro, verze, spezie (una miscela che vendono gia’ pronta in bustina, si chiama Suk), vino bianco.
Per le dosi io direi di calcolare 1 salamino e 2-3 costine a testa e almeno 2 pezzi di cotenna (se piace) a testa poi in base a quanti siete regolati col resto (carote, sedano e cipolla)
Il mondo poi si divide in chi fa la cassoeula bollita e chi no. Noi no!
La versione bollita prevede di lessare il piedino e le cotenne...si elimina cosi’ un po’ di grasso e assieme al grasso anche il sapore, ne rimane una cassoeula annacquata! Noi no!
Nel pentolone grande fai sciogliere un pezzo di burro (o olio) e fai rosolare per bene le cotenne, il piedino e i salamini, aggiungi quindi sedano, carote e cipolle tritati grossolanamente, sfumi con un bel bicchiere di vino bianco, le spezie, la passata (circa 300 gr) e fai cuocere almeno mezz’ora coperto. Non deve mai asciugare troppo, nel caso aggiungi un mestolo di brodo. Dopo tre quarti d’ora aggiungi le costine. Dopo un bel quarto d’ora, venti minuti aggiungi le verze lavate e tagliate a pezzi grossi con le mani. Non scolarle tanto, cosi’ porteranno un po’ di acqua nella pentola. Quando le verze sono ben cotte la cassoeula e’ pronta, fai conto circa 20 minuti ancora. Assaggia magari dopo 10 minuti per regolare di sale.... tieni conto che i salamini son saporiti.
La morte sua e’ una bella polenta morbida!"

Così debitamente istruita ho fatto, con qualche variazione che mi sono permessa, dopo che ho visto un video su youtube sponsorizzato dalla provincia di Varese, sulle origini di questa pietanza, origini contadine legate alla stagionalità e alla terra.


Le variazioni rispetto alla ricetta sono:

1) in realtà ho fatto prelessare le cotenne e il piedino per mezz'ora; non me la sono sentita di cucinare direttamente queste parti senza sgrassarle un poco;
2) le verze pure, non troppo sgrondate dall'acqua di risciacquo le ho fatte appassire leggermente in una pentola,senza altro, a fuoco alto, prima di usarle per la ricetta;
3) ho usato del vino rosso corposo, anziche bianco;
4) le costine le ho fatte rosolare insieme a tutti gli altri pezzi di carne;
5) ho usato anzi che la passata di pomodoro un cucchiaio colmo di doppio concentrato;
6) mi è servito circa un litro di brodo di carne che avevo già prepararto la sera prima, per mantenere non troppo asciutta la preparazione;
7) ho cotto il tutto per circa di tre ore e mezzo a fuoco lento, alla fine le cotenne si scioglievano in bocca.
8) non ho trovato le spezie e così ho dato solo una spolverata di pepe.

Grazie Adelotta era buonissima!!!

Con questa ricetta partecipiamo al contest di Sabrina del blog Les madeleines di Proust "Ti cucino a fuoco lento"




Buona giornata a tutti
Miriam .... e Paola
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giovedì 27 ottobre 2011

Risotto sorpresa

Ogni tanto succede che le mie belvette se ne escano con alcune domande tipo : "Mamma, qual'e' il tuo cibo preferito? Ma quello che ti piace di piu' di piu' di tutti...!?!?"
Ma si puo' rispondere a una domanda simile??? Per me e' impossibile!!!! Ci sono troppi cibi che adoro, alcuni che mi piacciono da sempre, altri che ho imparato ad apprezzare col tempo, ma non riuscirei a stilare una lista definitiva, il podio sarebbe troppo affollato!!!! Di certo pero' il risotto e' uno di quei piatti che stanno ai piani alti della classifica....chevvelodicoaffa'!!!
Il risotto in effetti e' uno dei cibi che piu' mi riscalda il cuore, mi riappacifica col mondo dopo una giornata faticosa, e' la mia coccola se sto male... mi piace preparare tutti gli ingredienti, mi piace ripetere sempre gli stessi gesti, la stessa sequenza... il risotto e' una sicurezza, e' una certezza!
E lo mescolo, lo assaggio, lo annaffio col brodo e mescolo... sempre uguale, senza brutte sorprese, sempre ottimo! Finche' finalmente ha la consistenza che mi piace e allora me lo posso "gustare con gusto!!!"
Un sabato sera, di ritorno dalla spesa al supermercato (sovraffollato), stanca stanchissima, ho deciso che volevo un risotto per cena e senza che me accorgessi e' nato questo Risotto sorpresa.


Risotto sorpresa - di piccoLINA
Ingredienti x 2 persone:
100 gr di riso (io Vialone Nano La Pila)
50 gr di porro
150 gr di verza + 2 foglie
2 peperoni (erano quasi 400 gr)
40 gr di formaggio Emmental
4 fichi secchi
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
brodo di pollo q.b.
100 gr di vino bianco secco

Affettare finemente il porro e farlo soffriggere nell'olio. Aggiungere il riso, mescolare bene e lasciar tostare un pochino, quindi sfumare col vino bianco. Aggiungere poi il brodo di pollo, un mestolo alla volta fino ad arrivare a meta' cottura del riso, ci vorranno circa 10 minuti.
Ora aggiungere nel riso la verza tagliata a striscioline, l'Emmental a dadini e i fichi secchi anche loro tagliati a fette. Unire un po' di brodo per allungare il tutto, quindi mettere il riso all'interno dei peperoni precedentemente lavati, puliti e aperti. Mettere i peperoni ripieni in una pirofila con mezzo bicchiere di vino bianco sul fondo. Porre in forno a 180 gredi e cuocere per altri 15 minuti.
Servire ogni peperone adagiandolo su una foglia di verza pulita! Volendo si puo' aggiungere una spolverata di pepe nero!

Il riso ha mantenuto la sua consistenza soda anche con la cottura in forno... fantastico!
Ebbene si... e' un risotto inventato al momento, ma vi assicuro che e' una bonta'! E poi il fico li dentro ci sta d'incanto!!!!!
Allora? Vi ho convinti????

E non e' finita!!!!!! Siccome c'e' l'ingrediente rosso, ho pensato di partecipare al contest di Barbara e dato che si richiedeva una ricetta a basso contenuto di grassi, non solo ho usato un solo cucchiaio di olio, (vabbe'....sorvoliamo sull'Emmental), ma ho anche fatto il conto delle calorie del piatto e.... tenetevi forte! Ogni porzione e' di sole 305 calorie!!!! E vi assicuro che non e' un  piatto miserello!


Ps: per il fotografo Riccardo Bartalucci che si occupera' di dare un giudizio.... passi oltre... il buio della Brianza e le luci di casa mia non aiutano!!!
Un abbraccio
Paola
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venerdì 19 novembre 2010

TACCHINO RIVESTITO

Finalmente, dopo quasi una settimana, trovo il tempo per raccontarvi questa mia invenzione.
Domenica ero in "estro creativo" e, dopo aver scrutato attentamente il frigo e scartato vare ipotesi per accontentare i gusti di tutti, è venuto fuori questo arrotolato.
Vi risparmio la foto della mia legatura, fa veramente piangere, avevo imparato bene la lezione da Fedo, ma l'ho dimenticata.
Comunque, a parte questo piccolo particolare, la carne è rimasta molto morbida e saporita ed è stata apprezzata da tutti.
Dato che avevo anche un bel po' di sughetto l'ho accompagnato con patate nere cotte al vapore.
Ingredienti:

1 petto di tacchino intero,
fette di pancetta, al pepe, non affumicata (quella avevo)
foglie di verza
passata di pomodoro o pomodori maturi
cipolla
aglio

Procedimento:
Stendere il petto di tacchino, praticarvi alcuni tagli, farcirlo con la pancetta. Dopo averlo insaporito con sale e pepe, arrotolarlo e ricoprirlo con altre fette di pancetta.
Nel frattempo sbollentare alcune foglie di verza in acqua acidulata, che, una volta asciugate, serviranno per avvolgere l’arrotolato.

Legare il tutto per bene.
In un capiente tegame far stufare una cipolla con uno spicchio d’aglio, aggiungere passata di pomodoro, o pomodori freschi a pezzettoni, adagiarvi l’arrotolato e coprire con acqua o brodo.
Far cuocere a fiamma bassa per un paio d’ore o fino a quando il sugo è ben addensato.
E poi mi sono lanciata a fare merendine, ma adesso apro un altro post.
Buon fine settimana a tutti
Vale
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martedì 19 ottobre 2010

Pasta con verza e salsiccia


Eccomi qui....oggi un post veloce veloce...vi capita mai di non avere nulla da raccontare??? Ecco, oggi e' una giornata cosi', non so se si puo' definire "blocco dello scrittore" e sono certa che qualche amico che mi legge sta sghignazzando incredulo all'idea che io, proprio io, quella da "1000 parole al minuto" non abbia nulla da raccontare! Bhe, a volte succede, RARAMENTE, lo ammetto, ma succede!!! :-)

Quindi vi lascio con questa ricettina che ho preparato domenica a pranzo ed e' molto piaciuta anche alle belve.
Apro una piccola parentesi per dirvi (ecco...mi sa che mi sono sbloccata...ahahahah) che con questa foto partecipo a un concorso indetto dal pastificio Garofalo e il vincitore ricevera' in premio tanti chili di pasta quanti sono i suoi anni! Siccome e' stata la mia cuginetta Ilaria a dirmi di questo concorso e siccome lei collabora con un'associazione di volontariato, le ho promesso che se saro' io la vincitrice tutta quanta la pasta in premio verra' devoluta alla sua o altre associazioni di volontariato o mense dei poveri. A me rimarra' la grande soddisfazione di aver aiutato qualcuno meno fortunato di me!
Se avete voglia di aiutarmi, passate quindi a votarmi cliccando QUI. Cliccate poi sulla foto, e appena sotto vedrete una scritta bianca su campo nero "vota". basta fare clic sulla stella e vi uscira' un messaggio di registrazione del voto.
E ora la ricetta:

Fusilli con verza e salsiccia - di piccoLINA
Ingredienti:
400 gr di fusilli o altra pasta corta a piacere
400 gr di salsiccia
5 o 6 foglie di verza
250 gr di casera o altro formaggio saporito
1/2 bicchiere di vino bianco
pepe a piacere

In una padella antiaderente sbriciolate la salsiccia e fatela rosolare senza alcun condimento. La salsiccia rilascera' il suo grasso senza bisogno di aggiungerne altri. Sfumate con il vino bianco e quindi aggiungete le foglie di verza tagliate a striscioline. Mescolate velocemente e coprite. Date una rimestata di tanto in tanto, assaggiate e regolate di sale se serve. Cuocete circa 20 minuti.
Intanto cuocete la pasta. Nel frattempo tagliate a dadini il formaggio. Scolate la pasta al dente, aggiungete il sugo di verza e salsiccia, il formaggio a dadini, una spolverata di pepe e mantecate il tutto su fuoco basso.
Appoggiate in ogni piatto una foglia intera di verza ben lavata, quindi riempite con la pasta e portate in tavola! Buon appetito!!!!
Una spolverata di formaggio grattugiato ci sta d'incanto!

Le verze cotte cosi' invece che lessate rimangono piu' croccanti; io le preferisco!


Buona giornata a tutti e...... VOTATE VOTATE VOTATE!!!!! Avete tempo fino al 4 novembre.

Ah, dimenticavo....con questa ricetta partecipo anche al calendario di Ornella per la pagina di Novembre!!!!


Paola
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venerdì 15 gennaio 2010

Pizzoccheri.... ma finti!!!

Adoro i pizzoccheri.... adoro che navighino in tutto quel buon burro sciolto, adoro il formaggio fuso che si attorciglia attorno alla pasta, le verze lasciate un po' croccanti, le patate invece un po' cremose.... insomma, non e' un piatto light, decisamente no, ma e' comunque in cima alle mie preferenze!
Lo scorso week end mi sono preparata dei simil-pizzoccheri....perche' rispetto alla ricetta originale non ho messo le patate e ho sostituito i pizzoccheri con un residuo di tagliatelle di farina di castagne avanzate da Natale! Ma non mi sono risparmiata sul formaggio - Bitto - e sul burro!


SIMIL PIZZOCCHERI
150 gr di tagliatelle alle castagne
3 foglie di verza tagliate a pezzetti
150 gr di bitto tagliatio a dadini
burro
aglio
pepe

Ho messo a bollire l'acqua per le tagliatelle. Appena arrivata a bollore ho messo il sale, le verze e le tagliatelle. Quando le tagliatelle sono risultate al dente, ho scolato il tutto e condito con abbondante burro fatto sciogliere in un pentolino a prte con una fettina di aglio e del pepe, il formaggio a dadini e.... in tavola! Una bella spolverata abbondante di parmigiano e i miei simil pizzocheri erano pronti ad essere divorati!!!

Per chi invece fosse interessato alla ricetta originale, prima di buttare le verze e i pizzoccheri in acqua, bisogna lessarci (nella stessa acqua, quindi in un bel pentolone grande) le patate tagliati a tocchi, non piccoli. Si lessano per un quarto d'era e poi si prosegue aggiungendo verze e pizzoccheri. Di solito i formaggi usati sono Bitto e Casera... due formaggi (ottimi) tipici della Valtellina. Una mia amica valtellinese li prepara facendo degli strati in una teglia...mette pasta con patate e verze, strato di formaggi, altro strato di pasta e cosi' via. Alla fine annaffia con abbondante burro e formaggio e passa in forno una decina di minuti. Deliziosi.!

Un abbraccio
P.
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mercoledì 2 dicembre 2009

Involtini di verza


Mi e' tornata la voglia di cucinare!!!! Ero in crisi da un po'....mi limitavo a sopravvivere preparando il minimo, soprattutto per accontentare le belve, ma la voglia di cucinare con entusiasmo non c'era. Forse anche per questa fastidiosa infiammazione alla bocca che mi tormenta da un mese e che non mi permetteva di mangiare nulla di solido e di caldo! Ma ora sta passando e ieri sera sono rientrata dall'ufficio e quasi senza accorgermene ero li a trafficare come non accadeva da tanto! Bello! Anche perche' mi mancava questa cosa, ma non riuscivo ad "obbligarmi" a fare, proprio mancava l'ispirazione!
Ieri sera ho preparato questi involtini di verza....anche se, apro una parentesi, da noi si aspetta a mangiare le verze dopo che hanno preso la prima gelata, ne guadagnano in bonta'. Ma quest'anno il clima e' mite, le temperature sono alte per il periodo e la voglia di verza invece si faceva sentire, quindi non ho aspettato! Il risultato e' ottimo comunque!

Ingredienti:
1 verza
250 gr di macinato magro
200 gr di salsiccia
70 gr di pane raffermo ammollato in poco latte
1 uovo
40 gr di formaggio grattugiato
1 spicchio di aglio tritato finissimo
prezzemolo, maggiorana e pepe a proprio gusto
sale

Ho staccato le foglie dalla verza senza romperle e le ho tuffate in acqua bollente e salata per 5 minuti. Le ho scolate e messe a raffreddare su di un canovaccio.
Intanto ho preparato il ripieno mescolando tutti gli ingredienti.
Ho preso poi una foglia di verza, ho appoggiato sopra una po' del composto di carne (la quantita' dipende dalla grandezza della foglia!) e ho arrotolato e ripiegato le estremita' per formare una specie di pacchetto. Legato quindi con spago da cucina.
Con queste dosi escono ALMENO una decina di involtini.
Ora, in una padella che possa contenere tutti gli involtini, si fa un soffritto con olio evo e una cipolla tritata finissima, si fanno rosolare gli involtini girandoli bene e si sfuma con del vino bianco.
Si aggiunge quindi della passata di pomodoro e si lascia cuocere scoperchiato per circa 20-30 minuti.
Buon appetito!!!!
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