giovedì 29 dicembre 2011

Piccoli chef, gran divertimento!

Un pomeriggio come tanti, vado a prendere le belve a scuola, torniamo a casa per fare merenda, loro si guardano 10 minuti di tv e poi usciamo.... ma loro non sanno ancora cosa li aspetta! Appena fuori casa incontriamo Simone, un compagno di classe di Sami, poi altri due, Matteo e Ian, con le loro mamme e così la comitiva inizia a capire che c'è qualcosa di speciale che li aspetta, ma cosa???? C'è chi ha azzardato una festa a sorpresa in piazza (ahahah), chi di andare allo stadio a vedere la partita (seeeee, con questo freddo!?!?), ma poi arriviamo a destinazione...la scuola di cucina di un ristorante molto conosciuto (e che vi consiglio), Via del Borgo, che ha organizzato un pomeriggio genitori e figli per cucinare in vista del Natale! Appena arrivati c'erano i cappelli da chef che subito i ragazzi hanno indossato, salvo poi lanciarli che gli davano fastidio!
Lo chef ha spiegato le ricette che avremmo realizzato e mostrato i vari impasti, poi i ragazzi si sono messi all'opera porzionando, tagliando biscotti e decorando! E alla fine della serata abbiamo cenato con quello che avevamo preparato! E' stato davvero bello, all'inizio le belve, soprattutto Matteo (il mio) (forse perchè non aveva compagni suoi) si annoiavano dovendo stare ad ascoltare, ma cucinare è anche attesa, ascolto...non bisogna avere fretta ma anzi è necessario seguire i tempi dettati dalle preparazioni, non certo da quel che vorremmo noi!  E infatti appena è arrivato il momento di agire non li ha fermati nessuno ed era una meraviglia osservarli mentre si impegnavano ad eseguire quel che lo chef gli aveva spiegato.
Questo il menù: 

I panini di Babbo Natale
I biscotti  di Natale
I cupcakes

Le ricette???? Eccole:

Panini di Babbo Natale
Ingredienti:
1 kg di farina forte
330 ml di latte
250 gr di burro
40 gr di lievito di birra
40 gr di zucchero
20 gr di sale
180 gr di uova
80 gr di tuorli
100 gr di concentrato di pomodoro

1 uovo + 30 ml di latte x spennellare

Fare una fontana con la farina e aggiungere nel centro il latte (25-30 gradi circa), lo zucchero, il lievito, le uova, i tuorli, il concentrato; incominciare ad impastare. Subito dopo aggiungere il burro ammorbidito e infine il sale. Terminare di impastare. Lasciare riposare coperto per 30 minuti. Imburrare degli stampi per plum cake. Preparare dei filoncini da 500gr  l'uno (ne verranno 4 pz) e spennellare di uovo e latte. Lasciare lievitare per 50-70 minuti (almeno al raddoppio del volume) e infornare a 180-190 gradi per 25-30 minuti.

Noi abbiamo fatto dei bocconcini dentro questi contenitori usa e getta d'alluminio troppo carini! Erano buonissimi!

Pasta frolla per biscotti
Ingredienti:
500 gr di farina
200 gr di zucchero
300 gr di burro
4 tuorli
1 limone o arancia (la scorza grattugiata)
1/2 stecca di vaniglia

Setacciare la farina sul tavolo e formare una fontana, porvi al centro il burro leggermente ammorbidito, lo zucchero, la scorza di limone (o arancia) grattugiata, i semi della vanigliae i tuorli d'uovo. Impastare velocemente con le mani senza lavorare troppo la pasta. Formare una palla e lasciarlo riposare in un luogo fresco per qualche ora.

Lo chef ci ha dato alcune dritte! ad esempio ci ha spiegato  che la frolla rischia di bruciarsi x l'eccessiva lavorazione, solo dopo che è stata aggiunta la farina, quindi se la impastiamo nell'impastatrice, possiamo lavorare burro e zucchero senza problemi, aggiungere le uova e amalgamare bene e fare attenzione solo quando inseriamo la farina! La frolla cruda si può congelare avvolta in carta  forno e poi in pellicola.

Non sono riuscita a fotografare i biscotti....mi son fatta prendere dall'entusiasmo e ho iniziato a giocare anche io con le formine! *___*

Cupcakes
Ingredienti:
250 gr di farina 00
40 gr di fecola di patate
100 gr di gocce di cioccolato
70 gr di burro
100 gr di zucchero di canna
1 uovo
1 tuorlo
250 ml di latte intero
16 gr di lievito (1 bustina)
1/2 stecca di vaniglia

Il procedimento è quello classico usato x i muffins: ciotola con ingredienti secchi e ciotola con ingredienti umidi, si uniscono e si mescola solo il tempo necessario per amalgamare l'impasto.
Versare l'impasto negli appositi stampini riempiendoli per circa 2/3. Cuocere in forno a 180 gradi per circa 15 minuti.
Lasciare raffreddare, cospargere di glassa e decorare con codette colorate

Glassa
50 gr di albume
200 gr di zucchero a velo
alcune gocce di limone (e colorante alimentare se si vuole)

Mescolare il tutto con un cucchiaio fino ad ottenere un composto bianco e fluido.

Anche questi erano davvero buoni, sofficissimi!

Una bella esperienza, tra l'altro i nostri ragazzi erano i più piccoli al corso, ma devo ammettere sono stati quelli più intraprendenti ed educati, che ascoltavano e seguivano senza fare casino come facevano invece altri ragazzini già più grandi!  Bravi cuccioli!
Eccoli qui alla fine della serata con il loro diploma....

Un abbraccio e a presto
Paola
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sabato 24 dicembre 2011

AUGURIIIIIIII!!!!!!


Buon Natale e uno splendido 2012 a Paola e a tutte le amiche della cucina piccoLina!
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giovedì 22 dicembre 2011

Non e' Natale senza panpepato!


Se c'e' una cosa che proprio mi piace e' mantenere le tradizioni.... se poi sono legate a qualcosa di dolce e profumato ancora meglio! Quindi per il terzo Natale da blogger, dopo QUESTI e QUESTI anche sto giro vi tocca subirvi la carrellata di panpepato! Eh si, perche' nessun biscotto piu' di questo  fa tanto Natale, con quel suo profumo di cannella e spezie che riesce sempre a mettermi di buonumore. C'e' da dire pero' che con gli anni ho accumulato un bel po' di formine nuove...potevo non mostrarvele???? ^___^


Carini vero???? Quest'anno mi sono scatenata con le decorazioni in cioccolato plastico e pasta di zucchero oltre che la solita glassa!
E oltre ai tanti pacchettini da regalare agli amici piu' cari, ho realizzato anche una decorazione da appendere in casa, sulla lavagna che ho all'ingresso!



Quanto mi piace rincasare e trovarmela davanti!!!! Anche perche' almeno sulla lavagna i biscotti sono ad un'altezza a prova di gatta, che altrimenti, se li avessi appesi all'albero, se li sarebbe mangiati tutti!!!! 


La ricetta e' sempre la stessa, sempre quella di Alda Muratore, non la cambio di una virgola perche' e' perfetta e soprattutto perche' rifarla ogni anno e' un modo per mantenere vivo il ricordo di una persona eccezionale. Questi biscotti hanno davvero una marcia in piu'!

Biscotti di panpepato (di Alda Muratore)
Preparo ogni anno i biscotti da appendere sull'albero, con questa ricetta ( la stessa che uso per la casetta di panpepato, quindi alcuni gia’ la conoscono): questi biscotti non solo possono, ma devono essere preparati con largo anticipo, devono letteralmente frollare: sono infatti a base di miele, e appena cotti sono molto duri. Si realizzano all'inizio di dicembre, si conservano in scatole di latta, si appendono sull'albero.

(dose x 1 casetta e 2 teglie di biscotti! se si vuole fare solo 1 di queste cose, dimezzare le dosi)
200 g burro
500 g miele (possibilmente aromatico, non industriale)
250 g zucchero
almeno 3 cucchiaini di spezie in polvere (1/2 cucchiaino x ciascuno di: cannella, zenzero, chiodi di garofano , anice),
noce moscata (poca)
1 bustina di lievito tipo pane degli angeli
15 g cacao
1200 g di farina
2 uova

Mettere in una pentolina il cacao e lo zucchero setacciati insieme; il miele, gli aromi e il burro a pezzetti ; fare fondere insieme a fuoco basso, amalgamare e far raffreddare a temperatura ambiente (non deve indurire). Mescolare la farina e il lievito in una terrina capace, fare il pozzo nel centro, battere leggermente le due uova, metterle nel pozzo, mescolarle con un po' di farina e aggiungere il composto di miele tutto in una volta; con il cucchiaio di legno o le fruste a gancio amalgamarlo con la farina, poi continuare ad impastare con le mani o nel robot da cucina. Quando la pasta e’ ben liscia, metterla in una terrina, coprire con pellicola trasparente e fare riposare una notte o mezza giornata. Stendere la pasta non troppo sottile (5-7 mm) e ritagliare le forme; per il buchino attraverso cui far passare il filo per appenderli, inserire un pezzo di stuzzicandenti e lasciarlo per tutta la cottura. Cuocere a forno moderato (180-200 gradi) per 15min, senza lasciare brunire.
Importante e’ la decorazione: glassa bianca o cioccolato, zuccherini colorati o argentati, canditi. Attenzione a non cuocerli troppo: diventano duri per effetto del miele. Meglio sfornarli appena morbidi, poi induriscono comunque. Se la decorazione e’ fatta con la glassa, meglio farla subito prima di appenderli; se invece li decori con mandorle e canditi, puoi farlo prima della cottura (le mandorle non devono dorarsi in cottura). Farli raffreddare su una gratella e quando sono ben freddi conservarli nelle scatole di latta fino a Natale. Appenderli all’albero non piu’ di 8 giorni prima, per evitare che prendano polvere.


L'alberello sara' un centrotavola per il pranzo di Natale!
Rinnovo a tutti i miei piu' cari auguri per un Buon Natale BUONO!
Un abbraccio e a presto
Paola
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martedì 20 dicembre 2011

Panoni di Natale e tanti auguri!

Quando penso ai Panoni di Natale ricordo una magnifica giornata trascorsa a Bologna da Bea, diversi anni fa, quando ci eravamo ritrovati tutti da lei per scambiarci gli auguri di Natale! Come sempre ognuno di noi era arrivato con qualcosa e Bea ci aveva aperto la sua casa, ci aveva coccolati coi suoi incredibili tortellini in brodo e ci aveva regalato questi fantastici Panoni di Natale o Certosini, un dolce tipico di Bologna! Ovviamente era scattata subito la richiesta della ricetta e lei senza farsi pregare ci ha spiegato tutto per filo e per segno!
Da allora li preparo ogni anno da regalare a parenti o amici piu' cari e ogni volta il successo e' assicurato, piacciono davvero a tutti. Questo giro li ho preparati durante la giornata pasticciosa con Chiara , la cosa divertente e' stata decorarli, ci scopiazzavamo come durante un compito a scuola...ahahah! e per la cronaca, ero io che copiavo lei  ^_____^ !
Vi copio la ricetta cosi' come Bea l'aveva scritta per noi!

"Ecco la ricetta dei Panoni di Natale (mia mamma li chiama così, anche se assomigliano più ai certosini che ai panoni, che si fanno entrambi a Bologna, ma sono due cose diverse)
Vi scrivo la dose per una decina di certosini delle dimensioni di quelli che vi ho portato (peso della pasta cruda circa 180 g l'uno), mia madre li fa invece grandi, in uno stampo da ciambella, con questa dose ne verranno due o tre, a seconda delle dimensioni dello stampo. Mi raccomando, metteteli comunque in uno stampo imburrato ed infarinato, non direttamente sulla placca, anche se la pasta sembra consistente, perchè altrimenti si allargano e appiattiscono.

Le quantità di frutta secca sono comprensive di quelle da utilizzare per la decorazione, quindi tenetene da parte un pò da mettere sopra, poi tritate il resto per l'impasto.
I canditi vanno solo sopra, l'uvetta solo dentro.

Panoni di Natale - di Bea
Ingredienti:
600 g di farina
400 g di mostarda (attenzione, è una marmellata bolognese, niente a che vedere con quella di Cremona, mi raccomando. In alternativa marmellata di prugne nere)
100 g di mandorle pelate
150 g di uvetta
100 g di noci sgusciate
50 g di cioccolata fondente
250 g di zucchero
50 g di burro
350 g di canditi misti (arancio, cedro, ciliegine, canditi colorati misti)
2 uova
1 bicchierino di liquore dolce
1 cucchiaino di spezie miste (qui vendono una miscela già tritata, comunque ci vanno cannella e chiodi di garofano)
2 bustine di lievito per dolci (vorrei provare a diminuire, si sente un po’ il retrogusto)

Fate la fontana con farina setacciata con il lievito, le spezie e lo zucchero, mettete al centro la mostarda, le uova, il liquore e il burro ammorbidito, mescolate un pò, poi aggiungete tutti gli ingredienti tritati grossolanamente (io ho tritato un po’ anche l’uvetta, c’è a chi non piace, così si maschera un po’..) e impastate il tutto.
Vi consiglio di impastare in una grande ciotola, evitando di usare le mani, altrimenti restate invischiati nell’impasto e dovete aggiungere un sacco di farina per liberarvi (come fa mia madre, che ieri ha ammesso che i miei erano più morbidi e buoni, proprio perché non ho aggiunto farina). Alla fine infarinate abbondantemente la spianatoia, versatevi l’impasto e appiattitelo con le mani infarinate, poi usate una grande spatola per porzionare l’impasto, maneggiandolo velocemente per formare dei rotoli (se usate gli stampi a ciambella) o delle palle (se usate stampi piccolini). Eventualmente usate le mani inumidite per sistemare l’impasto negli stampi. Decorate con frutta secca e canditi a fettine.
Cuocete a temperatura media, 170/180° per il tempo necessario a colorirli (il tempo dipende dalle dimensioni ovviamente, quelli piccoli li ho cotti per una mezzora, con ventilato a 170°). Una volta cotti, spennellateli con un po’ di miele scaldato e rimetteteli in forno per due minuti (anche spento).
Si conservano a lungo, anzi andrebbero preparati con notevole anticipo, diciamo una ventina di giorni prima di Natale."

Io ho usato 2 bustine di lievito e il retrogusto non si sente, sicuramente dipende dalla marca di lievito. Non avendo la mostarda bolognese ho usato la marmellata di prugne suggerita da Bea.
Ho fatto qualche foto ai vari passaggi della preparazione:

E il risultato finale e' questo, prima e dopo la confezione!

e ho anche i certosini fatti da Bea, guardate che meraviglia i suoi a forma di stella!!!!!




E con questa ricetta di famiglia ne approfitto per pubblicizzare la bella iniziativa di Rosemarie e del condominio di Cucina Italiana per raccogliere fondi per i bimbi di Rocchetta Vara! Rosemarie ha creato un bellissimo calendario che verra' inviato gratuitamente a chi effettuera' una donazione per aiutare questi bimbi, quindi vi chiedo davvero col cuore in mano, di cliccare QUI e di andare a leggere tutto da Rosemarie!

In ultimo, ma non meno importante, vi lascio i miei piu' cari e sinceri auguri per un sereno e felice Natale, che sia ricco di abbracci, di sorrisi e profumi di famiglia! 
Mi spiace non riuscire a passare personalmente da tutti, cosi' li lascio qui! Sappiate che a Natale un pensiero sara' davvero per tutti gli amici virtuali (e non ) che ho avuto la fortuna di incontrare!
Vi voglio bene!
Paola

E con questa ricetta partecipiamo al contest organizzato dal Molino Chiavazza: La tradizione del Natale.

e al contest di Francesca: e tu a natale che dolce fai?

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giovedì 15 dicembre 2011

Biscotti col vetro, una bellissima idea regalo!


Mercoledi scorso! Milanesi in festa per il  patrono. Io che faccio????
Mi chiudo in casa con la mia cara Kikina (Chiara) e pasticciamo per l'intera giornata! Un programma che mi ha resa felice gia' dall'idea! Chiara arriva, avevamo gia' deciso cosa volevamo fare e avevo gia' preparato tutti gli ingredienti, quindi a parte una corsa in centro per recuperare le caramelle (siamo bambineeee!!!!) e berci un buon caffe', il resto del tempo e' trascorso tra risate, chiacchiere, discorsi seri, confidenze piu' o meno romantiche, risate (tante) e le mani sempre al lavoro e i grembiuli sporchi di zucchero (io pure in faccia! Lo dicevo che siamo bambineeeee)


Chiara ha gia' pubblicato alcune ricette, io arrivo sempre tardi, ma nel mezzo c'e' stata una mini vacanza di famiglia di cui vi raccontero' a breve!
Oggi vi faccio vedere i biscotti che voleva fare Chiara. Lo confesso... io di mia iniziativa non mi sarei mai lanciata, non so perche', ma mi mettevano una leggera agitazione addosso e dovendo scegliere avrei scelo altro. Ma per fortuna lei voleva fare i biscotti col vetro, perche' sono ENTUSIASMANTI!!!!!


Ecco forse lo so....forse inconsciamente credevo che il vetro mi avrebbe delusa, che non sarebbe venuto, che sarebbe uscita una ciofecata....invece sono troppo cariniiiii!!!!!!
Kikina mia, grazie della scelta, grazie della bellissima giornata e sappi che le belve ora chiedono: "ma quando torna la Chiara che giocava a calcio?????"
La ricetta la trovate da Chiara che a sua volta l'aveva vista nel blog La tana del coniglio, comunque ve la copio anche qui per comodita'!

Biscotti di vetro
Ingredienti:
280 gr di farina 00 setacciata
1/4 cucchiaino di sale fino
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
115 gr di burro a temperatura ambiente, morbido
200 gr di zucchero semolato
1 uovo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
200 gr circa di caramelle dure traslucide e colorate (non mischiate i colori!)

Setacciate farina, sale e lievito in una ciotola. Sbattete energicamente il burro e lo zucchero per almeno 3 minuti fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro. Potete tranquillamente utilizzare anche un robot da cucina per aiutarvi in questa operazione. Incorporate l'uovo e continuate a sbattere nuovamente per un altro minuto, fino a quando non si sarà bene amalgamato con il resto degli ingredienti. Unite un cucchiaino di estratto di vaniglia (potete eventualmente sostituire con qualche semino di vaniglia). Aggiungete quindi la farina e mescolate bene fino a quando non otterrete un impasto compatto ed omogeneo. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola per alimenti e ponetela a riposare in frigorifero per almeno 1 ora. Io vi consiglio di lasciarla riposare tutta la notte.

Preriscaldate il forno a 160°C. Stendete la pasta con circa 4-5 mm di spessore. Ritagliate le forme desiderate con una taglia biscotti. Ricavate poi il centro del biscotto con un ulteriore taglia biscotti, di dimensioni inferiore. Sarà necessario lasciare un certo bordo (almeno 3-5 mm) tra la finestrella e il bordo del biscotto. Con l'aiuto di una cannuccia praticate un foro, che vi servirà per il passaggio del nastrino non appena saranno pronti. Personalmente trovo molto più comodo e pratico, e notevolmente più gradevole esteticamente parlando, utilizzare la tecnica del foro praticato con la cannuccia, anzichè con il classico stuzzicadenti. Otterrete così un foro più grande e sarete agevolate nell'inserimento del nastro.

Una volta intagliati i biscotti, poneteli su una teglia, ricoperta di carta forno e posizionatela in frigorifero per circa 15 minuti. Nel frattempo frantumate le caramelle in pezzi molto piccoli. Fate cuocere i vostri biscotti per circa 6 minuti, toglieteli dal forno e distribuite nella finestrella un cucchiaino di caramelle sbriciolate, lasciando un lieve spazio tra i bordi. In cottura la caramella si distribuirà creando l'effetto vetro. Infornate nuovamente e proseguite con la cottura per altri 5-6 minuti o comunque fino a quando i biscotti non saranno lievemente dorati e la caramella non si sarà ormai sciolta. Non dovete proseguire con la cottura nel caso in cui la caramella iniziasse a formare delle bollicine. Qualora lo spazio della finestrella non fosse completamente ricoperto dalla caramella, durante la seconda fase di cottura potrete rimediare posizionando qualche altro pezzetto di caramella sulla zona interessata.

Non appena saranno ben cotti, sfornateli e lasciateli raffreddare completamente prima di toglierli dalla teglia. Staccateli con delicatezza dalla carta forno e conservateli in una scatola ermetica per mantenerne la fragranza.

Guardate come stanno bene appesi all'albero!!!!


E con questi biscottini faccio gli auguri alla mia sorellina chilometrica che oggi compie gli anni, e anche alla mitica zia Marisa!!! Vi voglio bene!

Un bacione a tutti e a presto con altre idee per Natale!
Paola

PS: con questa ricetta partecipo al contest di natale della Scimmia cruda
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martedì 13 dicembre 2011

Torta ricotta e pere


Questo dolce mi ha piacevolmente sorpreso, non pensavo che fosse così buono! Non l'ho mai fatto perchè lo consideravo abbastanza banale come gusti, invece devo dire che, ancora una volta, la cucina partenopea è vincente.
La ricetta è tratta in parte da quella di Salvatore De Riso, con le mie modifiche, naturalmente.
Torta ricotta e pere
per i due dischi di pasta biscotto:
6 cucchiai di zucchero
6 cucchiai di nocciole tostate e tritate
2 cucchiai di farina
100 g di burro pomata
4 albumi
per il ripieno:
500 g ricotta
400 g panna da montare
200 g zucchero
i semi di una bacca di vaniglia
il succo di mezzo limone
5 pere kaiser mature ma sode
un bicchierino di liquore alle pere
8 g di colla di pesce
sciroppo di acqua e zucchero
panna montata per decorare
Pulire le pere e tagliarle a metà, cuocerle in uno sciroppo preparato con acqua, zucchero e il succo del limone. Quando le pere saranno tenere, unire il liquore e spegnere il fuoco.
Preparare le cialde. Montare il burro con lo zucchero. Mescolare la farina con le nocciole tritate e aggiungerle al composto di burro e zucchero alternando con l'albume, due cucchiai alla volta di entrambi.
Mescolare bene, dividere il composto a metà, versarlo in due tortiere di cm 24/26 e cuocere in forno caldo 180° per circa 20'. Devono dorare. Fare raffreddare.
Ammollare la colla di pesce in acqua fredda, Prelevare una parte dello sciroppo delle pere, circa mezzo bicchiere, portarlo quasi a bollore e sciogliervi la colla di pesce e i semini della vaniglia. Fare raffreddare. Frullare la ricotta con lo zucchero, unire la gelatina sciolta nello sciroppo continuando a montare e infine la panna montata ferma.
Montare il dolce in un anello della stessa misura delle cialde. Disporre sul fondo una cialda, coprirla con metà di composto ricotta e panna, disporre sopra le pere tagliate a dadini, tenendone da parte una metà per la decorazione, e terminare con l'altra cialda. Porre in frigo a rassodare per almeno sei ore. Togliere l'anello, disporre al centro la mezza pera tagliata a ventaglio e decorare con panna montata
Nadia
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martedì 6 dicembre 2011

Frantoio Celletti e I salumi del frantoio

Sono gia' passate due settimane, ma e' ancora vivissimo il ricordo di una splendida serata trascorsa a Milano con altre blogger iln occasione del lancio di una nuova linea di salumi, I Salumi del Frantoio.
Il signor Gino Celletti non solo ci ha ospitati nel suo splendido locale, ma ci ha anche intrattenuti con una degustazione di oli davvero ottimi. E poi l'intero menu' era composto da piatti realizzati con l'utilizzo di Salumi del Frantoio accompagnati con diversi tipi di olio.
Una cena davvero particolare e interessante e anche in ottima compagnia... ho rivisto con piacere la mia cara Ely, con la quale avevo partecipato al laboratorio Caffarel e poi ho conosciuto personalmente tante altre blogger simpaticissime che si sono rivelate delle persone eccezionali!!!!

Era presente anche Samanta Biale, una famosa nutrizionista che ci ha parlato dell'importanza di una dieta equilibrata, degli abbinamenti e delle proprietà di questi prodotti ad ogni assaggio.


La cena era ottima, non sono riuscita a fotografare tutti i piatti, ma le foglie d'olivo agli spinaci con kulienne di tacchino arrosto e pecorino erano un qualcosa di eccezionale! Un piatto delicato ma non privo di sapore.... mi e' piaciuto tantissimo!

Non e' mancato poi anche un piccolo spazio con Silvia Luppi che ci ha dato delle dritte per migliorare le foto ai nostri piatti....insomma, cosa voler di piu' da una serata????
Ecco le mie carinissime compagno di tavolo!
Ragazze, gia' mi mancate!!!!

Al prossimo evento...speriamo presto!
Paola
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lunedì 5 dicembre 2011

Filetto di manzo alla Strogonov

Questo secondo piatto delizioso l'ho mangiato a casa di Elena-Eli-Mildred (George e Mildred)...e quindi ora vi racconto del perche' di quest'ultimo soprannome! E soprattutto....chi e' George???
Spero di non ricordare male, ma correva il lontano (si fa per dire, ma stava bene scriverlo) 2006 (o 2007??? Ragazze, aiuuuuto!) e io, Alessandra, il nonno Gianni, Elena e Adriano eravamo diretti alla volta di Monaco per visitare i tradizionali mercatini di Natale! Tragitto in macchina, gambe accartocciate, schiena a pezzi ma viaggio divertentissimo! Praticamente Elena e Adriano sono un cabaret continuo, una sorta di Sandra e Raimondo, un po' come Luoise-Weezie e George Jefferson un continuo battibeccare e prendersi in giro! Adriano e' calmo, un po' orso e un po' iena, pigro con eccezioni ben precise e soprattutto ha come bersaglio preferito per le sue battute Elena. Elena ribatte... incassa e ribatte, punzecchia poi incassa la frecciata successiva e ribatte, quindi mette il muso (ma non ci crede nessuno) e prova a punzecchiare di nuovo o cerca alleati.... insomma ad un tratto la mia Drocchi salta su e... "allora George e Mildred, la finite?" e cosi' per tutta la vacanza e da li in poi loro sono diventati George e Mildred.
Inutile dire che a Monaco e' stato uno spasso! E poi scorpacciate di bretzel e panini coi wurstel con la mia Drocchi, vin brule' come se piovesse con Elena... Insomma, cosa c'e' di meglio di una buona compagnia che sa divertirsi anche intorno a una bella tavola imbandita?
Ecco....e ora torniamo alla ricetta. Semplicemente ottima.


Filetto di manzo alla Strogonov - presa da uno dei mille libri di cucina della cucina di Elena!
Ingredienti:
400 gr di filetto di manzo
2 cipolle
50 – 70 gr di burro
farina
100 gr di panna
1 limone
prezzemolo
pepe e sale

Tagliate a fette il filetto di manzo, battete ogni fetta con il batticarne e tagliatela poi a strisce tipo tagliatelle.
In una padella soffriggete con il burro due cipolle tritate. Quando sono ben appassite unite il filetto, salate, pepate e continuate a cuocere per altri 5 minuti mescolando spesso con una forchetta.
Aggiungete quindi un cucchiaio colmo di farina e rosolatela per due minuti. Versate la panna, spremete il succo di limone e rimescolato il tutto, cuocete per altri 2 – 3 minuti a fuoco lento.
Travasate il filetto alla Strogonov in un piatto da portata e servitelo insaporendolo con il prezzemolo tritato.

E siccome oggi Elena-Mildred compie gli anni..... AUGURI Eliiiii!!!!! Un bacione grande!!!!

Buon appetito
Paola
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lunedì 28 novembre 2011

Merluzzo minimal

Ci sono anch'ioooo, stavolta quasi fuori tempo massimo, ma nonostante tutti i fattori contro mi spiaceva davvero tantissimo non partecipare a questa sfida dell'MTC !!!!
E si, perche' appena ho letto la ricetta di questo mese mi ha preso lo sconforto! Io non amo il pesce!
Piu' precisamente non mangio molluschi e crostacei, e lo sa bene il SignorNo che in occasione di una cena ha talmente insisitito che assaggiassi almeno una cozza o una vongola, ma dai, cosa sara' mai...una rottura di scatole tanto che alla fine pur di farlo smettere ho mangiato una cozza...l'ho inghiottita senza nemmeno farle sfiorare i denti, tanto la consistenza mi raccapriccia!!!!! Ovviamente non perdo occasione per ricordargli simile tortura!!!!
Per il pesce dipende... non mi piacciono i pesciolini piccolini, acciughe, sardine, cosine cosi'.... preferisco pesci a tranci o filetti, che quando li hai nel piatto la loro forma non ricorda assolutamente un pesce, ecco!
MA...c'e' la condizionale....non con il pomodoro! Ecco.... ho detto tutto!!!!
Ora se vi riprendete dallo shock andiamo avanti e vi spiego come sono riuscita a trovare un modo per partecipare lo stesso alla sfida di questo mese!
Cristina ha scritto un post fantastico sulle origini di questo piatto...io che non ho mai cucinato il baccala' ero certa che ne avrei fatto uno scempio, cosi' ho ripiegato sul piu' semplice merluzzo!
La cosa non tanto semplice era renderlo appetibile anche alle belve, soprattutto Samuele che storce il naso come me! Cosi' ho approfittato di un'idea vista da Sonia e che ci era piaciuto moltissimo e per l'accompagnamento pomodoroso, essendo il merluzzo minimal, ho fatto anche il minimal sforzo di aprire un vasetto di marmellata di pomodori che mi aveva regalato Nadia...et voila'!!!! Il piatto e' servito!


Merluzzo minimal
Ingredienti:
tranci di merluzzo
senape di Digione
fiocchi d'avena (io del Molino Chiavazza)
marmellata di pomodori (di Nadia!!!)
stecchi di legno

Infilare i tranci di merluzzo sugli stecchi di legno, spalmarli con la senape, impanare con i fiocchi d'avena e disporli su una teglia coperta di cartaforno. Cuocere in forno caldo a 200 gradi per circa 25-30 minuti.
Servire accompagnati dalla marmellata di pomodori!
Tutto qui!



Un piatto decisamente minimal, ma molto gustoso! E comunque qui in cucina c'e' gia' la Vitto che prepara dei superpiatti come si deve! Grande strega!!!!
Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di novembre, con un grandissimo grazie ad Alessandra, lei sa perche'!

Strega mia....scusa se mi sono messa subito in coda alla tua ricetta, ma altrimenti perdevo il giro!!!!
Buona giornata a tutti
Paola
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domenica 27 novembre 2011

dal BACCALA’ ALLA LIVORNESE ...... al FRISCEU GENOVESE

di Vittoria



Io il baccalà lo adoro e lo cucino abbastanza spesso, soprattutto da quando andammo a fare un viaggio in Portogallo anni fa e mio marito si riconciliò con questo ingrediente che non amava molto.
Però alla livornese non l’avevo mai fatto. Chissà perché poi. Mah, è uno di quei piatti che dici “buono, poi lo faccio” e poi ti dimentichi….. peccato perché è buonissimo davvero.

Ringrazio tantissimo Cristina di Insalatamista per averla proposta per la sfida dell’MTC di Novembre.

Mi ha dato l’opportunità di scoprire una preparazione saporita e nello stesso tempo delicata, dove l’aggressività del baccalà viene perfettamente contenuta dalla nota agrodolce del pomodoro.

E non smetterò mai di ringraziare il team di Menuturistico per avere proposto questo gioco che ci da l’occasione di scoprire preparazioni che mai avremmo fatto e manco sospettavamo che esistessero
Ancora più bello perché è un gioco allegro e scanzonato, con regole, ma senza premi tangibili. Si gioca per giocare e per divertirci insieme imparando. Grazie.

Ho cercato anche nei miei libri altre versioni e ce ne sono molte come sempre per le ricette di tradizione. Ogni famiglia ha la sua e il suo segreto.
Ho trovato aggiunte di basilico, di cipolla, di olive, di patate e ne ho ricavato la certezza che pomodoro, prezzemolo e aglio sono la base comune imprescindibile.
Quindi avanti con la ricetta di Cristina perché non avendolo mai assaggiato volevo sapere come doveva essere …………………………….e poi ho provato la variante “zena style”.

Ma passiamo alla ricetta (quella originale di Cristina la trovate QUI)

Baccalà alla livornese
Per 3 persone

Baccalà, un bel filetto spesso di circa 700 gr già bagnato, ma non troppo dissalato (a volte non sa più di nulla). Spinato accuratamente, ma con la pelle.
Farina 00 per infarinare i pezzi
Passata di pomodoro casalinga, un barattolo, circa 500 gr
Mezzo bicchiere di vino rosso
Prezzemolo tritato non troppo fino
2 spicchi di aglio rosa
Olio extravergine di oliva (io ligure)
Sale

La foto del filetto (s-ciappa in genovese) di baccalà l’ho presa a prestito da Cristina perché io mi sono dimenticata di farla!!!!


Volevo farvi vedere che tale filetto ha una parte bella spessa e cicciotta e altre (pancia e coda) molto più sottili.
Assicuratevi che non ci siano più lische, ma tenete assolutamente la pelle. Asciugate con carta da cucina.
Bene, staccate le parti sottili e usatele per altro (per esempio per la ricetta che viene dopo, i frisceu genova-livorno).
Dalla parte cicciotta ricavate 6/8 pezzi, infarinateli da ogni lato.


Scaldate in un tegame dell’olio extravergine di oliva con 2 spicchi di aglio. Quando sono dorati toglieteli e teneteli da parte. Mettete in padella i pezzi di baccalà e fateli dorare da tutti i lati, poi versate la passata di pomodoro e il vino rosso, rimettete in padella gli spicchi di aglio, regolate di sale e fate cuocere lentamente in modo che il sughetto si addensi, ma non si rompano i pezzi di pesce.


Quasi a fine cottura aggiungete il prezzemolo tritato. Togliete l’aglio e servite con crostini di pane tostato in forno per fare la “puccia”.
Il sugo abbondante è perfetto per condire dei maccheroni (provato anche questa, ma non ho fatto in tempo a fotografare) o come dip per i frisceu di cui vi dico fra poco…… ma se ci pucciate dei bastoncini di pane o di paniccia fritta o lo servite come bruschetta fate una gran cosa.



Questa ricetta partecipa all’MT Challenge di novembre



e ora la seconda .....



FRISCEU GENOVA-LIVORNO

Per 3 persone

Ecco un delizioso sistema per utilizzare le parti del filetto di baccalà troppo sottili per fare la loro figura in tegame alla livornese. Gli umili ritagli diciamo!

Farina 150 gr
Acqua 150 gr
Lievito di birra 2-5 gr (dipende da quanto tempo avete per lasciare lievitare)
Sale pochissimo
Zucchero una punta di cucchiaino.
Baccalà a cubettini senza lische né pelle
Una tazza di sughetto del baccalà alla livornese

Fate una pastella con acqua, farina, zucchero e lievito di birra. Deve restare un po’ collosa. Coprite e fate riposare minimo un’ora, meglio mezza giornata. Poi mettete dentro il baccalà, mescolate bene perché si distribuisca nella pastella e fate riposare ancora almeno 15 minuti.
Friggere in olio caldo, scolare bene, salare e servire bollenti accompagnando con la salsa calda.



Noi ce li siamo pappati come antipasto seguiti dal baccalà alla livornese. Per fare anche il dolce al baccalà mi devo organizzare!!!!

…….. anche questa partecipa all’MT Challenge di Novembre.

Buon appetito,
Vitto
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venerdì 25 novembre 2011

Un pane da sogno!

Mi son distratta un attimo... e' venerdi e la cucina non ha pubblicato ricettine per tutta la settimana!
Pero' cose belle ne sono successe, prima tra tutte una serata a Milano organizzata da I salumi del Frantoio  in compagnia di altre amiche food-blogger di cui pero' vi parlero' prossimamente! Devo solo trovare il tempo di scaricare le foto!!!!
E' un periodo strasuperdicorsa e non riesco a fermarmi un secondo...ho bisogno di ferieeee!
Ieri sono andata a pranzo dalla mia Adele e chiacchierando mi dice: " Tiiiii, tra un mes l'e' la vigilia!" che tradotto per i foresti e': " tra un mese e' la vigilia", di Natale ovviamente!
Ohmamma che ansiaaaaa! Inizio a pensare a tutte le cose che devo fare e mi sento gia' in ritardo!!!!
Fortuna che le letterine a Babbo Natale sono gia' state scritte e posso iniziare da li!


La ricettina di oggi.... non so voi, ma io  il tempo per andare tutti i giorni a comprare il pane fresco non ce l'ho! Quindi risolvo congelando e scongelando, oppure compro il pane a fette, che non e' proprio una cosa fantastica dato che tra gli ingredienti figura anche una percentuale di alcool che serve per evitare il formarsi di muffe nel sacchetto e spesso, aprendo la confezione, l'odore dell'alcool lo si sente eccome!!!!
Ho letto poi all'Interno Otto questa ricettina che mi ha incuriosito tantissimo. Non avevo mai sentito parlare di questo metodo cinese per panificare e ho voluto testarlo immediatamente!
Che dire.... un pane semplicemente entusiasmante! Alle belve piace il pane morbido da spalmare e quando l'hanno assaggiato se ne sono innamorati!
E' morbido, umido, profumato, buonissimo e...nota importantissima, si mantiene in perfette condizioni per una settimana! E ve lo posso garantire perche' ne ho nascosta una parte avvolta in un tovagliolo e infilata in un sacchetto del gelo e a distanza di una settimana era ancora assolutamente e incredibilmente come fresco!


Non mi resta che darvi la ricettina, ve la copio pari pari dalla ricetta di Paola Lazzari e vi metto in arancio le mie modifiche! Andate pero' a leggere il post di Paola che spiega le origini e i dettagli di questo metodo Tang Zhong!

Pane per toast (con il metodo Tang Zhong)
Ingredienti:
500 g di farina forte (200 g manitoba + 300 g tipo "00")(io 250 di tipo 0 e 250 di tipo 00)
200 ml di latte
150 g di water roux
50 g di burro (o strutto od olio) (io 25 gr di burro e 25 di strutto)
2 cucchiai di zucchero
5g di sale
4 g di lievito di birra

Per il water roux:
40 g di farina
200 g di acqua.

Prepariamo subito il water roux: in un pentolino mettiamo la farina e piano, piano uniamo l'acqua fredda, mescolando per sciogliere tutto senza formare grumi. Poniamo tutto sul fuoco moderato e sempre mescolando, portiamo a 65°C. In mancanza di termometro cuociamo finché il liquido non si rapprende, formando una crema morbida. (Non vi preoccupate! La prima volta ho usato il termometro, ma NON è necessario! Appena il composto è cremoso e traslucido, è pronto.). Lasciamola intiepidire ed è subito pronta da utilizzare.(Prelevarne 150 g per l'impasto, ne avanzerà circa un cucchiaio)

Cominciamo l'impasto al solito modo, sciogliendo il lievito nel latte e impastandolo con poca farina. Unire quindi il water roux, lo zucchero, il resto del latte, poi il sale ed infine il burro morbido o l'olio (io burro e strutto). Lavorare bene l'impasto. Io ho utilizzato la macchina del pane facendo due cicli di impasto successivi. Io ho messo tutto nel ken e lasciato impastare circa 20 minuti.
Lasciar riposare l'impasto per un'ora a temperatura ambiente. Stendere l'impasto in un rettangolo e arrotolarlo su se stesso molto stretto, in modo da formare un rotolo. Posizionarlo all'interno di uno stampo da plum - cake imburrato e lasciarlo lievitare a 27°C, coperto da pellicola per circa un'ora e mezza o fino al raggiungimento dei bordi dello stampo. Io l'ho messo in forno con la luce accesa, ma senza pellicola.
Cuocere a 220°C per 25-30 minuti.
All'uscita del forno pennellare la calotta del pane con poco olio per lucidarla e ammorbidirla. Io non l'ho fatto. Sformare subito il filoncino e lasciarlo freddare su una gratella.

Noi l'abbiamo mangiato sia tostato che no, con dolci e con salati, e' ottimo!
E con questa ricettina partecipo alla raccolta di Laura di Pentole di cristallo: Una fetta di pane... 
Laura, incontrata alla serata milanese mi raccontava che vorrebbe creare un bel pdf sul pane e i vari metodi di lavorazione, lievitazione e cosi' via! Dato che questo metodo e' nuovo per me credo sia adatto alla sua raccolta!

Un abbraccio e buon fine settimana a tutti!
Paola

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domenica 20 novembre 2011

Torta Frankenstein




Non è come pensate, il nome della torta non deriva dalla orrenda foto qui sopra, anche se un'attinenza con il celebre romanzo di Mary Shelley in effetti c'è. Come l'omonima creatura infatti questa torta nasce dal tortuoso intreccio di molte diverse ricette, un pezzo qui, un pezzo là, alla fine è uscito questo tortone, che mi è sfuggito di mano anche nelle dimensioni, proprio come il gigantesco Frankestein. Bando alle ciance, il "mostro" nasce così.
Mi sono incautamente offerta di preparare una cena per il cinquantesimo compleanno di mio marito, e siccome gli invitati erano 12 e le cose da fare parecchie, già giovedi sera volevo iniziare a fare qualche "base" per non arrivare in ansia a sabato. Tutto è partito da due ricette di Montersino, la Millefoglie e la Charlotte, entrambe ai frutti di bosco e chantilly, ma con basi diverse (come dice il nome del resto...). Giovedi volevo fare la crema, per comporre poi chantilly e torta venerdi, ma avevo solo tre uova, troppo pochissime per qualunque ricetta di Montersino e non avevo voglia di fare equilibrismi, tentando di compensare le uova mancanti con più zucchero, e poi non avevo tutte quelle farine che dice lui, quindi mi sono buttata su una ricetta che definirei "basic" di Marretti, che ho visto di recente su Facebook.
Passo alla ricetta perchè sono già stata troppo prolissa..
Crema pasticcera:
2 uova intere e 1 tuorlo
120 g di zucchero
30 g di farina
300 g di panna
300 g di latte
30 g di burro
semi di vaniglia
Battere le uova con lo zucchero e la vaniglia, aggiungere farina, portare a ebollizione latte, panna e burro, versare il composto di uova, lasciare sul fuoco un minuto, poi togliere dal fuoco e mescolare bene con la frusta.
Ganache al cioccolato bianco e lamponi:
250 g cioccolato bianco
250 g di lamponi
30 g di zucchero
Ho scongelato i lamponi con 30 g di zucchero sul fuoco fino a disfacimento, messo da parte a raffreddare metà della polpa ottenuta, sciolto il cioccolato bianco nella polpa ancora calda. Aggiunto la polpa fredda per abbassare la temperatura del composto.
Pasta biscotto:
2 uova
80 g di zucchero
80 g di farina
Montare a lungo le uova con lo zucchero, aggiungere delicatamente la farina e versare nell'anello (che userete poi per montare la torta) appoggiato su una teglia coperta di carta forno. Cuocere a 180 per 12 minuti.
Dischi di pasta sfoglia:
Ho usato la sfoglia congelata, due dischi già tirati, che ho tagliato a misura dell'anello. Forellata la pasta, l'ho cotta a 160 ° per circa 45 minuti, poi spolverizzata con zucchero a velo e fatta caramellare in forno alla temperatura massima. Lasciati raffreddare i dischi, li ho spennellati con cioccolata fondente fusa, per isolarli dalla crema (Montersino consiglia burro di cacao in polvere!! E secondo voi dove lo trovo??)
Chantilly:
400 g di crema pasticcera
70 g di zucchero
8 g di gelatina in fogli
600 g di panna montata
Scaldare 5/6 cucchiai di crema e sciogliervi la gelatina precedentemente ammollata. Aggiungere la restante crema mescolando bene con la frusta. Incorporare delicatamente la panna, montata con lo zucchero.
Montaggio:
Nell'anello disporre una base di sfoglia con la cioccolata verso l'alto, versare uno strato di chantilly con la sac a poche, poi con un mestolo, aggiungere metà della ganache di lamponi. Appoggiare sopra la pasta biscotto, spennellata con la bagna che preferite (io un pò di ganache ai lamponi, diluita con acqua e passito) poi ancora chantilly, poi il resto della ganache, infine il secondo disco di sfoglia, con il lato di cioccolata verso il basso.
Con la sac a poche ho disposto sulla torta delle righe di chantilly, con la quale ho anche riempito qualche buco laterale nella pasta sfoglia. Come avrete capito, a questo punto la torta era assai più alta del bordo dell'anello, quindi restava visibile il disco di pasta sfoglia ai lati. Quindi ho fatto un giro di chantilly intorno al bordo e l'ho lisciata con una spatola.
L'enorme altezza del tutto, è dovuta agli strati di sfoglia che sono cresciuti troppo, anche se li avevo passati con l'apposito rullo , ma mentre quelli di Montersino restavano della misura che voleva lui, i miei si sono ribellati! In più, tagliandoli con l'anello per ottenere la misura giusta, si sono anche deformati e ovalizzati in cottura, quindi alla fine nella torta si vedevano solo in qua e in là. Tutto sommato però l'effetto finale, un pò variegato, non mi dispiaceva, quindi l'ho lasciata a vista, l'alternativa era ricoprire i lati di panna montata o scaglie di mandorle, o anche di briciole di pasta sfoglia ottenute cuocendo i ritagli (ma con quelli avevo fatto dei cannolini salati, altra storia comunque...)
Messa in freezer venerdi sera, tirata fuori e tolta dall'anello sabato a mezzogiorno, messa in frigo. Tolta dal frigo circa mezzora prima di consumarla, era di consistenza perfetta. L'ho decorata con panna montata e lamponi "nature" subito prima di servirla. La pasta sfoglia all'interno è rimasta molto croccante (come potete vedere dal disastro che ho fatto a tagliarla..).




E' piaciuta tantissimo e anch'io sono stata molto soddisfatta, molto equilibrata nei sapori, non stucchevole, è sparita in un batter d'occhio. Scusate ancora per la qualità delle immagini e per lo sfondo, ma davanti agli ospiti non potevo curare troppo la "regia"!
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