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domenica 6 luglio 2025

FATTOUSH CON COPERCHIO DI PITA da SALAD FOR DAYS di ALICE ZASLAVSKY

 di Vittoria Traversa



Ancora una ricetta da SALAD FOR DAYS di ALICE ZASLAVSKY @aliceinframes in chiusura della settimana che @cook_my_books ha dedicato a questo libro, che non finisce di sorprenderci con idee sempre innovative per le insalate di ogni giorno.




Fra le tante ricette ho praparato il  FATTOUSH CON "COPERCHIO DI PITA", Un modo davvero originale e scenografico di portare in tavola il freschissimo Fattoush, tipica insalata mediorientale di pomodori, peperoni e cetrioli, declinata in mille varianti, che Alice serve in una bella ciotola chiusa da un bellissimo “coperchio” di Pita (o piadina) croccante e profumata.

Inoltre è un modo fantastico per utilizzare la dukkah (miscela di spezie, semi e frutta secca) perché riscaldarla aiuterà a darle nuova vita. Se non hai la dukkah, puoi usare lo za'atar, o semplicemente olio d'oliva e semi di sesamo.

 

 

‘pita lid on it’ fattoush

 


PER 4-6 PERSONE

500 g di cetrioli tagliati in tre parti orizzontalmente
250 g di pomodorini gialli
1 piccolo peperone giallo, circa 270 g
½ cipollotto bianco
Succo di 1 limone (la scorza per il condimento)
Semi di 1 melagrana

Per il coperchio di pita
1 cucchiaio di dukkah (vedi note)
2 cucchiai di olio extravergine di oliva più altro per la finitura
1 pita (o piadina) grande e sottile

Per il condimento Haydari
1-2 spicchi d'aglio
¼ di cucchiaino di sale in fiocchi
4 cucchiai di yogurt naturale
2 cucchiai di tahina
1 cucchiaino di miele
La scorza del limone grattugiata

Per completare
1 cucchiaio di melassa di melagrana
1 pizzico di sommacco (o di paprika dolce)
 

Preriscaldate il forno a 200°C o 180°C ventilato. Rivestite una teglia con carta da forno.

Per preparare il coperchio della pita, mettete la dukkah e l'olio d'oliva in una ciotolina e mescolate per amalgamare. Disponete la pita sulla teglia e versaevi sopra metà del composto di dukkah. Girarla e versarvi sopra il resto del composto di dukkah, assicurandosi di rimuovere fino all'ultimo seme di sesamo. Cuocete in forno per 8-10 minuti, finché la pita non sarà croccante e dorata.

Mettete i pezzi di cetriolo su un tagliere e schiacciateli con il pestello o il lato di un mattarello per sminuzzarli in pezzi della dimensione di un boccone, quindi trasferiteli in una ciotola capiente. Fate lo stesso con i pomodorini. Conservate il succo fuoriuscito.

Pulite il peperone senza dividerlo in falde e tagliatelo ad anelli di 5 mm. Eliminate dal tagliere eventuali semi, quindi sbucciate e tagliate a rondelle anche la cipolla da insalata.

Aggiungete il peperone e la cipolla nella ciotola e spremete il succo di limone con una generosa spolverata di sale e pepe.

Per preparare il condimento Haydari, mettete l'aglio e il sale nel mortaio e pestate fino a ottenere una pasta. Aggiungete lo yogurt, la tahina e il miele, insieme alla scorza di limone tenuta da parte, e mescolate, quindi condite con altro sale e pepe a piacere. Mettete da parte fino al momento dell'uso.

Adagiate le verdure schiacciate e affettate nella ciotola da portata, conservando il liquido che si è accumulato sul fondo. Diluite il condimento con questi succhi in modo che sia scorrevole. Completate con i semi di melograno, quindi chiudete la pita sull'insalatiera come un coperchio.

Versate il condimento Haydari in una ciotola da portata piccola e profonda. Completa il condimento con la melassa di melograno e un filo d'olio extravergine di oliva, infine con una spolverata di sommacco (o paprika!).

Questa insalata è tutta un susseguirsi di emozioni, mamma. Portala in tavola come una torta, solleva la pita per esaltarla, condisci con la salsa Haydari, quindi richiudi il coperchio della pita e lascia che il tuo ospite d'onore la distrugga con i cucchiai.

 

Note:

La DUKKAH è una miscela di semi, spezie e frutta secca con moltissime varianti. Presente in tutto il Nord Africa, specialmente in Egitto, ma anche in Medioriente e nel subcontinente indiano.
Costante la presenza di frutta secca come noci, nocciole, pistacchi o ceci tostati che danno la tipica consistenza croccante e granulosa, di spezie più o meno piccanti e di semi oleosi interi o pestati.

Tipicamente viene consumata con un pezzo di pane arabo o pita intinto prima in un po’ di olio e poi nella dukkah, oppure viene aggiunta su insalate, yogurt, hummus o zuppe.
Questa miscela è acquistabile on line o nei negozi etnici, oppure potete preparavi la vostra. Io o usato questa DUKKAH AL PISTACCHIO E AL FIENO GRECO, una miscela indiana molto ricca di sapori, oppure potete preparare questa EGYPTIAN DUKKAH RECIPE

 



Questa Ricetta fa parte del progetto 
Cook_My_Books

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mercoledì 2 luglio 2025

INSALATA DI GAMBERI TROPICALI CON SALSA ARCIPELAGO da SALAD FOR DAYS di ALICE ZASLAVSKY

di Vittoria Traversa


Chi 
come me ha un po’ di anni sulle spalle, si ricorderà il cocktail di gamberi che imperversava negli anni 80.
Una cena senza questo antipasto non era degna di nota, ma spesso veniva maltrattato, riducendosi a salsa rosa estratta da un barattolo in cui vagavano affogati i gamberetti duri e insapori.

Ebbene oggi parliamo di una sua splendida e felicissima evoluzione in chiave moderna, fresca, accattivante. Questo nuovo vestito tropicale si addice perfettamente a una cucina alleggerita, ma ricca di sapore e la nota dolce della frutta è perfettamente bilanciata dalla
  moderata piccantezza della salsa.




Tutto il merito va a @cook_my_books per il libro scelto per questa settimana.

Parliamo di SALAD FOR DAYS di ALICE ZASLAVSKY @aliceinframes dedicato appunto alle insalate.
Ci sono proposte per tutto l’anno, ma l’estate la fa da padrona. Alice ci regala ricette leggere e nutrienti, mai banali, che da sole risolvono un pranzo e ci riconciliano con il caldo opprimente. 



Lei stessa introduce così la ricetta che ho scelto: “Un cocktail di gamberi retrò è sinonimo di festa e l’abbinamento con la frutta tropicale, funziona alla perfezione; attenti che vi servirà un avocado sodo. La salsa è una versione australiana della Thousand Island e contiene yogurt, da qui il nome arcipelago! Acquistate gamberi abbattuti a bordoi e scongelateli al momento del bisogno. Potete usare altri crostcei come gamberi di fiume, scampi, astice, oppure sostituirli con tofu sodo e litchi come opzione vegetariana.(cit.autrice)

 

INSALATA DI GAMBERI TROPICALI 
CON SALSA ARCIPELAGO
Tropical prawn salad with archipelago dressing

 


Per 4-6 persone

2 piccole lattughe romane tenute in acqua fredda
1 mango sodo, ma maturo
½ ananas maturo
1 avocado sodo, ma maturo (meglio il tipo verde, a polpa compatta)
500 g di gamberi cotti e sgusciati (senza coda)
Le foglie di ½ mazzetto di menta

Condimento Arcipelago:
85 g di panna acida
85 g di yogurt naturale
1 e ½  cucchiaio di ketchup
1-2 cucchiaini di salsa piccante
2 cucchiai di maionese Kewpie (vedi note)
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Succo di ½ limone, più altro per l'avocado
½ cucchiaino di sale in fiocchi
¼ di cucchiaino di pepe nero macinato fresco

Per completare:
2 cucchiai di erba cipollina tritata finemente
Spicchi di limone 

Scolate molto bene la lattuga, asciugatela e tagliate le foglie a pezzetti di 3 cm.  Se preferite potete lasciare le foglie più belle, da sistemare sotto l’insalata.

Pelate il mango, poi ricavate le 2 “guance” affettando lungo il nocciolo e tagliatele a cubetti. Ricavatene altri dalla polpa residua.

Sbucciate l'ananas e tagliate anch'esso a cubetti.

Tagliate l'avocado a metà, staccate le metà dalla buccia con un cucchiaio, usate il dorso del cucchiaio per lisciare eventuali parti mollicce e poi tagliatelo a cubetti. Condite i cubetti di avocado con un filo di succo di limone per evitare che anneriscano.

Dovrete avere ottenuto più o meno la stessa quantità di ogni frutto. Mescolateli delicatamente per non spappolare l’avocado, aggiungendo anche i gamberi e la menta.

Per preparare il condimento, unite tutti gli ingredienti in una ciotola. Assaggiatelo e aggiungete sale e pepe. Tenete l'insalata e il condimento separati fino al momento di servire.

Disponete gli ingredienti dell'insalata, su un piatto da portata, quindi condite con il condimento. Cospargete di erba cipollina e servite con gli spicchi di limone

Servite preferibilmente indossando un caftano o una camicia hawaiana.

Nota:
La Maionese Kewpie è una salsa giapponese simile alla nostra maionese. Kewpie è il nome della ditta che la produce. Il Sig. Nakashima, nel 1925 tornò in Giappone da un periodo di lavoro negli USA e ricreò la maionese adattandola al gusto giapponese. E’ una salsa molto ricca di tuorlo d’uovo, con aggiunta di glutammato e aceto di riso.

Per questa ricetta potete utilizzare una normale maionese.




Questa Ricetta fa parte del progetto 
Cook_My_Books





 

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domenica 29 settembre 2024

COUSCOUS E MOGRABIAH CON POMODORI ESSICATI AL FORNO DA "OTTOLENGHI THE COOKBOOK" DI YOTAM OTTOLENGHI

 Di Vittoria Traversa



Ultimo giorno della settimana dedicato alle meraviglia rivoluzionarie della cucina di Yotam Ottolenghi. Purtroppo il tempo è tiranno e mi sono ridotta ad oggi per contribuire con le mie ricette. Due sole aimè, che di Ottolenghi cucinerei tutto, sempre. Tempo per pulire permettendo, perché dopo una sua ricetta, la cucina è un campo di battaglia. Ma il risultato è cos’ delizioso che ripaga alla grande.

 


Questa settimana per @cook_my_books abbiamo sfogliato “OTTOLENGHI – THE COOKBOOK”, di YOTAM OTTOLENGHI, @ottolenghi libro datato 2008 con cui l’autore ha cambiato il modo di fare gastronomia.

“Una rivoluzione che ha abbattuto barriere fra ingredienti e tecniche, fra Paesi e culture, fra chilometri zero e mercati del mondo per mettere tutto in un dialogo proficuo e fecondo, tanto che oggi non c'è ristorante o libro di cucina che non risenta, in misura minore o maggiore, dell’influenza di questo immenso genio” (cit. @cook_my_books)


La prima ricetta che ho provato è un’insalata di couscous molto interessante per la compresenza di due diversi tipi di granuli: il cous cous classico e il mograbiah o cus cous gigante (sostituibile con la Fregola per noi). Il contrasto risulta molto piacevole all’assaggio e il condimento a base di pomodori cotti in forno fino ad asciugarli quasi completamente dona un sapore intenso e molto concentrato, ben bilanciato dalla freschezza del labneh.


COUSCOUS E MOGRABIAH CON POMODORI ESSICATI AL FORNO
Couscous and Mograbiah with oven-dried tomatoes


Il mograbiah, una varietà di couscous gigante fatto con semola, è comune in tutto il mondo arabo. È anche noto come couscous perlato o gigante e, in Nord Africa, come berkukis. È più difficile da trovare del normale couscous.(cit.Autore) 
In Italia è sostituibile con la FREGOLA sarda. 

Per 6-8 persone

16 pomodori grandi e maturi, tagliati a metà nel senso della lunghezza
2 cucchiai di zucchero muscovado
150 ml di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di aceto balsamico
2 cipolle tagliate a fettine sottili
250 g di mograbiah o fregola
400 ml di brodo di pollo o vegetale
1 pizzico di fili di zafferano o ½ bustina
250 g di couscous
1 cucchiaio di foglie di dragoncello (o prezzemolo)
1 cucchiaio di semi di nigella
100 g di Labneh (segue ricetta)
sale marino grosso e pepe nero macinato fresco
 

Preriscaldate il forno a 150°C.

Disponete i pomodori, con la parte tagliata in alto, su una teglia da forno e cospargeteli con lo zucchero, 2 cucchiai di olio d'oliva, l'aceto balsamico e un po' di sale e pepe. Mettete in forno e cuocete per 2 ore, finché i pomodori non hanno perso la maggior parte della loro umidità.

Nel frattempo mettete le cipolle in una padella grande con 4 cucchiai di olio d'oliva e fatele rosolare a fuoco alto per 10-12 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché non diventano di un colore dorato scuro.

In una pentola di acqua bollente, cuocete il mograbiah (o la fregola)al dente; non tutti cuociono uguale, seguite le istruzioni sulla confezione. Scolate bene e sciacquate sotto l'acqua fredda.

In una pentola separata, portate a ebollizione il brodo con lo zafferano e un po' di sale. Mettete il couscous in una grande ciotola, aggiungete 3 cucchiai di olio d'oliva e il brodo bollente. Coprite con pellicola trasparente e lasciate riposare per 10 minuti.

Una volta pronto, sgranate il couscous con due forchette per eliminare eventuali grumi e renderlo soffice. Aggiungete il mograbiah cotto, i pomodori e i loro succhi, le cipolle e il loro olio, il dragoncello (non trovato, sostituito con prezzemolo) e metà dei semi di nigella. Condite con il sale e l'olio. Lasciate che il piatto raggiunga la temperatura ambiente.

Versate delicatamente su un piatto da portata, creando una specie di piramide, poi mette il ​​labneh sopra (a palline o a cucchiaiate), irrorate con l'olio rimanente e decorate con il resto dei semi di nigella e altro dragoncello o prezzemolo.

 


LABNEH

Il labneh è un formaggio arabo fatto sgocciolando lo yogurt in modo che perda la maggior parte del suo liquido. Usate yogurt di latte di capra naturale o, se non disponibile, yogurt di latte vaccino intero naturale, ma non le varietà greche.

Questa ricetta richiede almeno 48 ore di preparazione. Se è troppo, puoi acquistare il labneh nei negozi di alimentari mediorientali. Conserva il labneh in frigorifero per usarlo come crema spalmabile, come qualsiasi formaggio cremoso. Un'opzione più laboriosa è quella di arrotolarlo in palline e poi conservarle in un barattolo di olio. Il barattolo sarà bellissimo, il formaggio si conserva per settimane a temperatura ambiente e le palline creeranno uno speciale effetto visivo se utilizzate, così come sono, in insalate e piatti di legumi.

Per 600 ml di Labneh

1 litro di yogurt di latte di capra naturale (o yogurt di latte vaccino intero)
¾ cucchiaino di sale

Per conservarlo sott’olio e servirlo:
200-300 ml di olio d'oliva
10-15 g di menta secca
una buona macinata di pepe nero

Foderate una grande ciotola con un pezzo di garza o un altro panno sottile. In un'altra ciotola, mescolate bene lo yogurt e il sale. Trasferite lo yogurt nella garza, raccoglete i bordi del panno e legateli bene insieme per formare un fagottino. Appendetelo sopra il lavandino o sopra una grande ciotola e lasciatelo colare per 48 ore. A questo punto lo yogurt avrà perso la maggior parte del suo liquido e sarà pronto per essere utilizzato come crema spalmabile.
Per ottenere il massimo, lasciatelo appeso per un altro giorno.

Togliete il formaggio dal panno e mettetelo in un contenitore sigillato in frigorifero. Una volta raffreddato completamente, preferibilmente dopo 24 ore, arrotolate il formaggio in palline, delle dimensioni di un'oliva o di una noce.

Conservazione sott’olio
Prendete un barattolo sterilizzato di circa 600 ml di capacità. Versate un po' di olio all'interno e adagiate delicatamente le palline nell'olio. Aggiungete altro olio e continuate con le palline finché tutto il formaggio non è nel barattolo e immerso nell'olio. Sigillate il barattolo e conservate fino al momento dell'uso.

Prima di servire, spargete la menta e il pepe su un piatto piano e rotolateci dentro le palline.



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books


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sabato 13 luglio 2024

MEZE BOWL DA BOWLS OF GOODNESS DI NINA OLSSON

 di Vittoria

Alzi la mano chi di voi non si è mai trovato davanti alla onnipresente

"INSALATONA"
.....



Che sia il pranzo di lavoro o la pausa in spiaggia, ognuno di noi si è trovato nella necessità di fare un pasto veloce fuori casa e tutti ci siamo trovati di fronte alla ciotola di ”insalatona” dove erano ammassati ingredienti scelti a caso, tagliati male e conditi peggio, che ci hanno lasciato una sensazione di insoddisfazione, di poca cura, di aver contribuito a svuotare il frigo del locale dagli avanzi del giorno…..

Invece una BOWL (ciotola mi sembra riduttivo, sempre per il motivo di cui sopra) ben fatta vi darà grandi soddisfazioni da punto di vista estetico, ma anche nutrizionale. Quando è ben studiata comprende tutti i nutrienti necessari a un pasto completo e deve essere allegra, colorata e varia nei sapori e nelle consistenze. Inoltre in estate nessuno ha voglia di cucinare per ore, di una tavola formale, di mille cose da sistemare dopo e la bowl risolve tutto in maniera pratica e veloce. Ben lo sanno in oriente, dove le bowl sono la base del pasto quotidiano, quasi sempre zuppe dove compaiono i cereali, le verdure, le proteine, come il Ramen giapponese o il Pho vietnamita, senza dimenticare i Pokè hawaiiani che oggi sono tanto di moda.




Spunti meravigliosi li troviamo in BOWLS OF GOODNESS di NINA OLSSON @nourish_atelier libro scelto da @cook_my_books per questa settimana. Un libro ricchissimo di idee fresche e gustose, sempre ben sudiate e bilanciate, con accostamenti di sapori e colori davvero irresistibili.

Nel mare di ricette golose, ho scelto una combinazione dal sapore mediorientale e mediterraneo, che mi ha riportato immediatamente a un tavolo greco in spiaggia, ingombro di tanti piattini golosi con salse, insalatine, formaggio, olive e pomodori, i famosi mezè, dai quali spiluccare questo e quello chiacchierando e centellinando un ouzo ben freddo. Ma questa volta tutto sistemato in una bella ciotola in maniera elegante e armonica.


 

MEZE BOWL

Halloumi grigliato con tabbouleh, 
hummus di coriandolo e muhammara

 


Ho scoperto per la prima volta le meraviglie del meze nei ristoranti turchi e libanesi mentre vivevo in una delle città più diverse ed emozionanti d'Europa: Londra. Ispirato da chef come Yotam Ottolenghi, presto ho iniziato a preparare meze, una sorta di pasto a base di tapas mediorientali, una scelta e un mix di snack, insalate e salse aromatizzate, a casa. Questa ciotola mescola sapori di limone piccante con verdure fresche ed erbe vivaci, utilizzando tabbouleh e salse tahini alla mandorla. L'halloumi grigliato bilancia il tabbouleh fresco con un gusto salato e burroso. Un pasto meze è flessibile per natura, quindi sentiti libero di aggiungere le tue modifiche. Ad esempio, potresti sostituire l'halloumi con falafel o ceci arrostiti.(cit.Autore)

Per 4 persone

4 fette di formaggio halloumi, 400 g circa in tutto
600 g di tabbouleh di miglio (segue ricetta) oppure bulgur cotto al naturale o altri cereali
1 mazzetto di misticanza o rucola
100 g di pomodorini ciliegino
4 manciate di mandorle tostate
16-20 olive tipo kalamata
olio extravergine d'oliva 

Muhammara alla mandorla:
100 g di peperoni rossi grigliati freschi o sott'olio
100 g di mandorle o noci tostate (tenerne qualcuna per guarnire)
2 spicchi d'aglio
½ cucchiaino di peperoncino di Aleppo in scaglie (o altro peperoncino)
3 cucchiai di succo di limone
sale

Hummus al coriandolo:
1 lattina da 400 g di ceci sgocciolati
2 spicchi d'aglio schiacciati
50 g di tahina
½ cucchiaino di sale
1 lime - scorza e succo
1 mazzetto di foglie di coriandolo (o prezzemolo)
1 filo di olio extra vergine di oliva
acqua, per diluire fino alla consistenza desiderata 

Aggiunte suggerite:
Yogurt
Pane pita 

Preparate il taboulè come da ricetta che segue.
Frullate separatamente gli ingredienti per il muhammara e l'hummus, quindi metteteli da parte.
Scaldate una padella e aggiungete un filo d'olio d'oliva. Friggete l'halloumi per 2-3 minuti su ciascun lato.
Suddividete il taboulè nelle 4 bowls con l’insalata. Aggiungete la fetta di halloumi, un cucchiaio di muhammara e uno di hummus, i pomodorini, le olive e le mandorle tostate. Completate con un filo di yogurt (se lo usate) o di olio e servite con pane pita caldo e il resto delle salse a parte.

Note:
Per il muhammara ho utilizzato peperoni rossi grigliati sott'olio perché il sapore si intensifica durante la conservazione, ma potete anche arrostire i peperoni rossi in forno a 230°C per 35 minuti e poi spellarli (cit.autrice)

VE Sostituisci l'halloumi con falafel o ceci arrostiti.
GF Sostituisci il pane pita con un pane senza glutine.


TABBOULEH DI MIGLIO ALLE ERBE POMODORI E LIMONE


“Per ottenere la necessaria freschezza e sapidità del miglior tabbouleh, è ​​necessario utilizzare erbe, pomodori e limone della migliore qualità, poiché risaltano in questo piatto. Questo tabbouleh è fatto con miglio soffice invece del tradizionale grano bulgaro utilizzato in Medio Oriente. Il miglio viene tostato prima della cottura e aggiunge un delizioso sapore di nocciola. Quando preparo il tabbouleh di solito aggiungo prezzemolo, coriandolo e menta in parti uguali anziché usare solo tanto prezzemolo. Il tabbouleh è un ottimo contorno, un compagno perfetto per verdure grigliate e halloumi, o come sostituto di riso e couscous. Puoi utilizzare qualsiasi tipo di cereale per questa ricetta – anche il couscous integrale e il freekeh sono deliziosi – ma regola la cottura di conseguenza” (cit.autrice)


Per 4 persone 

250 g di miglio
750 ml di acqua
½ cucchiaino ognuna di cannella, coriandolo, fieno greco
¼ cucchiaino di pepe nero
4-6 pomodori maturi, della migliore qualità, tagliati a cubetti piccoli
Il succo di 1 limone
1 spicchio d'aglio schiacciato e spremuto
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaino di miele o sciroppo d'agave
1 grosso mazzetto di erbe aromatiche (prezzemolo, coriandolo e menta), tritate finemente
4–5 cipollotti piccoli affettati finemente
sale 

Scaldate una casseruola e tostate il miglio a fuoco medio per 3 minuti finché non sarà dorato, facendo attenzione a non bruciarlo. Aggiungete con attenzione l'acqua, insieme a un po’ di sale. Mescolate e portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma e cuocete a fuoco lento per 15 minuti (attenzione ai tempi, il mio era cotto in poco più di 5 minuti). Togliete dal fuoco e lasciate riposare i chicchi, coperti (l’acqua si sarà assorbita). Con un setaccino, spolverate il miglio con le spezie macinate, mentre lo sgranate con una forchetta.

In una grande ciotola condite i pomodori a cubetti con il succo di limone, l'aglio, l'olio d'oliva e il miele. Poco prima di servire aggiungete il miglio, le erbe aromatiche, i cipollotti e salate. Dividete il tabbouleh nelle ciotole individuali e servite.

VE Sostituite il miele con lo sciroppo d'agave o d'acero.
GF


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domenica 7 luglio 2024

MELANZANE AL MISO, DATTERI, FETA, GRANO SARACENO CROCCANTE E YOGURT TAHINI da SAVOUR di Peter Gordon

 di Vittoria

Che io adori le melanzane in ogni loro forma credo sia ormai cosa nota. Stesso discorso per la feta, e chiamare insalata questo piatto è quanto meno riduttivo.

Dopo lo spettacolare Sgombro in salsa teriyaki, della quale vi ho raccontato l'altro giorno, un altro centro pieno per Perter  Gordon @chefpetergordonautore di “SAVOUR – SALADS FOR ALL SEASONS”, libro protagonista due settimane fa su @cook_my_books. 




Insalata così speciali che continuo a scoprirne di meravigliose. Questa volta sono protagoniste le melanzane arrostite.

Le melanzane arrostite in forno si arricchiscono di un sapore speciale, leggermente affumicato, che le rende irresistibili, almeno per me! La laccatura al miso e mirin, le arricchisce ulteriormente con la nota umami sapida e insieme dolce del mirin. Tutti gli ingredienti che le accompagnano in questa insalata, creano un continuo contrasto di sapori e consistenze, per cui ogni boccone sarà una scoperta.



MELANZANE AL MISO, DATTERI, FETA, GRANO SARACENO CROCCANTE E YOGURT TAHINI
Miso-baked aubergine, dates, feta, crispy buckwheat and tahini yogurt

 


Per 6 come antipasto

3 cucchiai di pasta di miso (vedi note)
3 cucchiai di mirin (vedi note)
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di olio di sesamo
2 melanzane scure mondate e tagliate ciascuna in sei spicchi nel senso della lunghezza
1 cucchiaio di semi di sesamo
2 cucchiai di tahini (pasta di sesamo)
3 cucchiai di succo d'arancia
100 g di yogurt greco bianco
1/2 cucchiaino di scorza d'arancia grattugiata finemente
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
2 manciate di foglie di insalata saporita (io ho usato rucola)
10 datteri Medjool tagliati in quarti per il lungo e privati ​​del nocciolo
200 g di feta sbriciolata
2 cucchiai di grano saraceno croccante, tostato in padella a secco
2 cucchiai di pinoli tostati (o semi di zucca) 

Preriscaldate il forno a 180°C.

Mescolate la pasta di miso con il mirin per ammorbidirla, quindi aggiungete i due tipi di olio. Spennellate il composto sui lati tagliati della melanzana. Cospargete di semi di sesamo. Disponete su una teglia e cuocete per 20-30 minuti. La melanzana sarà cotta quando potrete strizzarla con poca resistenza.

Mescolate il tahini con il succo d'arancia. Incorporate lo yogurt, la scorza d'arancia e 1 cucchiaio di olio d'oliva, poi salate.

Condite le foglie di insalata con il restante cucchiaio di olio d'oliva e dividetele nei piatti. Adagiate sopra le melanzane, quindi cospargete con i datteri, la feta e il grano saraceno croccante. Infine, irrorate con la salsa di yogurt, oppure servitela a parte. Decorate con il grano saraceno croccante e i pinoli tostati. Servite tiepido o a temperatura ambiente.


Note:
Il Mirin
 è un vino di riso giapponese, leggermente dolce e poco alcolico. Potete sostituirlo con vino bianco mescolato ad acqua e un po' di zucchero o solo con 2 cucchiai di acqua e 1 cucchiaio di zucchero

Il miso: I giapponesi si affidano al miso per la sensazione gustativa di umami che aggiunge ai piatti e io lo uso da 40 anni. Quello che uso più spesso è un tipo di colore dorato chiamato shiromiso o miso bianco, a base di riso, orzo e semi di soia fermentati (cit.autore)

Datteri: Se non riuscite a procurarvi i datteri Medjool, morbidi e carnosi, usate i datteri essicati, che dovrete immergere in acqua tiepida per 5 minuti per farli ammorbidire.

 



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

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sabato 22 giugno 2024

CAESAR SALAD TEX-MEX DA “AMÀ” DI JOSEF CENTENO E BETTY HALLOCK

di Vittoria


Abbiamo sempre conosciuto la cucina Tex-Mex attraverso le grandi catene di distribuzione e ristorazione che certamente non ce ne hanno dato un’idea corretta.

In questa settimana abbiamo scoperto la vera cucina Tex-Mex, un’amalgama di sapori e ingredienti che abbraccia due culture e crea una nuova cucina con la sua specifica identità.

Tutto ciò sul libro scelto questa settimana da @cook_my_books, “AMÀ” di JOSEF CENTENO @chefjosefcenteno E BETTY HALLOCK @bettyhallock


In chiusura di settimana vi propongo la mia seconda ricetta, un classico: 

la CAESAR SALAD!


Con MTCHALLENGE abbiamo anche fatto una grandiosa SFIDA a giugno 2013 – curiosi? QUI

Nata negli anni 20 del secolo scorso, proprio in Messico, per mano dello chef italiano Cesare Cardini, che la portò presto a Los Angeles, dove fu tanto apprezzata, che divenne un classico della cucina degli USA. E il cerchio si chiude in questo libro dove Josef Centeno ci propone la versione Tex-Mex del grande classico. La tradizionale lattuga romana resta, ma i crostini piccanti, il condimento speziato, il pungente aromatico del lime e le acciughe, danno una nota piccante vivacissima, rinfrescata dalla dolcezza del Queso fresco e morbidezza dell’avocado.


CAESAR SALAD TEX-MEX


“Adoro l'insalata Caesar e ne preparo una versione in ciascuno dei miei ristoranti, incluso questa al Bar Amá. Questa è una versione Tex-Mex con spezie piccanti e formaggio cotija* sui crostini e nel condimento. C'è altro cotija* sopra l'insalata, insieme all'avocado. E naturalmente non sarebbe un’insalata Caesar senza aglio, acciughe e maionese” (cit autore)


Per 4 persone

Crostini
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di foglie di timo fresco
1 cucchiaio di origano fresco tritato
1 cucchiaio di mix di spezie Amá*(vedi note) o peperoncino in polvere
1 Pizzico di sale marino fino
Pepe nero fresco
160 g di pane a lievitazione naturale strappato o a dadini
2 cucchiai di formaggio Cotija*(vedi note) grattugiato finemente

Condimento
60 ml di olio extravergine di oliva
Da 4 a 6 filetti di acciughe, scolati e tritati finemente
3 spicchi d'aglio, tritati finemente
1/2 cucchiaino di mix di spezie Amá *(vedi note) o peperoncino in polvere
60 g di maionese
Scorza e succo di 1 lime, più altro se necessario
1 cucchiaio di senape di Digione
2 cucchiaini di salsa Worcestershire
2 cucchiai di foglie di coriandolo fresco*(vedi note) tritate grossolanamente
1/2 cucchiaino di sale marino fino
1/2 cucchiaino di pepe nero fresco, più altro per condire
1 o 2 cucchiai di formaggio Cotija*(vedi note) grattugiato finemente

Insalata
2 grandi cuori di lattuga romana, tagliati grossolanamente
1 avocado maturo snocciolato, sbucciato e tagliato a cubetti
50 g di formaggio Cotija*(vedi note) grattugiato o Parmigiano-Reggiano
70 g di Queso fresco*(vedi note) sbriciolato
6 filetti di acciuga sott’olio (facoltativi) 


Scaldate il forno a 190°C.

PREPARATE I CROSTINI: sbattete insieme l'olio d'oliva, l'aglio, il timo, l'origano, il mix di spezie, il sale e qualche macinata di pepe nero. Mettete i pezzi di pane su una teglia e irrorateli con il composto di olio, mescolando per ricoprirli uniformemente. Cospargete il formaggio sopra e mescolate per incorporarlo. Infornate fino a quando saranno dorati e croccanti, da 10 a 15 minuti.

PREPARATE IL CONDIMENTO: in un pentolino piccolo mettete l’olio con le acciughe, l'aglio e il mix di spezie. Scaldate a fuoco medio-basso, mescolando, fino a quando le acciughe iniziano a rompersi, da 1 a 2 minuti. Fate raffreddare. In una ciotola media, unite la maionese, la scorza e il succo di lime, la senape, la salsa Worcestershire, il coriandolo, il sale e il pepe. Mescolate bene, poi aggiungete l'olio raffreddato con le acciughe e l'aglio. Assaggiate per aggiustare il pepe e il lime, se necessario, poi aggiungete il formaggio cotija e mettete da parte.

ASSEMBLATE L'INSALATA: mettete la lattuga romana, i crostini, l'avocado e il formaggio cotija in una ciotola capiente. Aggiungete il condimento e mescolate delicatamente per distribuirlo uniformemente. Sistemate in una coppa larga, ospargete sopra il Queso fresco sbriciolato, aggiungete qualche filetto di acciuga, se lo si desiderate, e servite subito.

NOTE MIE:

Il Mix di spezie Amà è una combinazione variabile di circa 8 tipi di peperoncino diversi, più o meno dolci, piccanti e aromatici, affumicati e non. Da noi impossibili da trovare. Create la vostra miscela di peperoncini a vostro gusto o utilizzate semplice peperoncino essicato e macinato.

Il coriandolo fresco si trova in commercio anche in Italia, ma molti non ne sopportano il sapore. Può essere sostituito con il prezzemolo, anche se il sapore sarà completamente diverso.

Il formaggio Cotija è un formaggio messicano a latte vaccino, salato e con diverse stagionature. Quando è fresco assomiglia alla feta greca, mentre stagionato si grattugia e assomiglia al parmigiano che è un valido sostituto. https://en.wikipedia.org/wiki/Cotija_cheese

Il Queso fresco  detto anche Queso blanco, è un formaggio fresco bianco, di latte vaccino o di capra. Esiste in molte versioni in tutti i paesi latino-americani, con diverse stagionature. A seconda dell’uso, può essere sostituito con ricotta o mozzarella.
Ho trovato il Queso fresco sottovuoto in un negozio etnico. E’ abbastanza sodo da poterlo tagliare a fette, ma molto morbido e senza acidità. L’ho sbriciolato facilmente. Un valido sostituto potrebbe essere il Quartirolo. https://en.wikipedia.org/wiki/White_cheese#Mexico





 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books


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