lunedì 27 aprile 2020

GNOCCHI IN SALSA DI ACCIUGA CON POMODORINI RIPIENI PER IL CLUB DEL 27

Di Vittoria





Eccoci al consueto appuntamento mensile 



Per questo mese di marzo abbiamo provato per voi tante ricette tratte dal libro Facciamo gli gnocchi pubblicato nel 2017, uno dei sette libri di MTChallenge, tutti con ricette originali nostre, elaborate per le sfide mensili a cui abbiamo partecipato. 


In questo libro trovate tutto su ingredienti, tecniche, trucchi per gnocchi perfetti; gnocchi di patate, farina, riso, semolino. Gnocchi da tutto il mondo e conditi nei modi più classici o fantasiosi. Da provare uno dopo l'altro.


Io per voi ho provato la ricetta di Katia Zanghì del blog Katia Zeta


Qui potete vedere la ricetta originale di Katia, io ho fatto qualche modifica e adattamento.

I pomodorini ripieni non li ho fritti, ma gratinati in forno.

Ho utilizzato solo 200 g di farina per un kg di patate, un po' meno di quella indicata, questo dipende dal tipo di patate che ho usato.

Ho precotto gli gnocchi appena fatti dovendoli utilizzare il giorno successivo.






GNOCCHI IN SALSA DI ACCIUGA, CON POMODORINI RIPIENI E “FORMAGGIO DEI POVERI ”

Per 6 persone

Per gli gnocchi:
1 kg di patate rosse
200 g di farina 0
Sale
Farina di riso

Cuocete le patate partendo da acqua fredda e salata. Quando saranno tenere, fatele raffreddare un pochino, poi pelatele ancora calde e schiacciatele. 
Allargate la purea per far evaporare il più possibile l’umidità, poi unite a poco a poco la farina richiesta, mescolando poco e velocemente, per non rendere collosi gli gnocchi.
Formate un panetto e tagliate delle strisce. Infarinate bene la spianatoia, formate i classici filoncini, tagliate i gnocchi e rigateli con l’apposito strumento o con il dorso di una forchetta. 
Mano a mano che li fate sistemateli sulla spianatoia spolverata di farina di riso.
Cuoceteli subito pochi per volta in abbondante acqua salata, togliendoli velocemente appena verranno a galla. Conditeli a strati, mano a mano che li scolate.
Se non li dovete consumare, appena scolati passateli in acqua fredda, poi conditeli con poco olio e conservateli in un contenitore ermetico per un giorno, senza metterli in frigo. Al momento di utilizzarli ributtateli un secondo in acqua bollente se userete un sugo a freddo, oppure passateli direttamente nella padella del sugo e spadellateli per scaldarli e condirli.






Pomodorini ripieni

500 g di pomodorini datterini
150 g di pangrattato
50 g di pecorino sardo stagionato
30 g di capperi 
Origano fresco
Olio extravergine di oliva 
Sale 
Pepe

Tagliarli a meta’, svuotarli, salati, porli a sgocciolare capovolti.
Preparare la farcitura con il pangrattato, il formaggio, l’origano, i capperi dissalati, olio, sale, pepe.

Farcire i mezzi pomodorini e allinearli in una teglia leggermente unta.
Cuocere in forno a 180 °C per mezz'ora o finchè saranno leggermente dorati.




Salsa all’ acciuga
50 g di acciughe salate
100 g di pomodorini datterini
1 spicchio di aglio
50 g di pangrattato
Olio extravergine di oliva
Sale
Pepe
Foglie di menta fresca
In un piccolo tegame insaporire qualche cucchiaio di olio con lo spicchio d’aglio senza farlo scurire, eliminarlo e mescolando continuamente versare i pomodorini tagliati a quartini e le acciughe dissalate. Cuocere finchè queste non si saranno ben sciolte.
Tostare il pangrattato in forno o in una padella a secco.


Impiattamento:
Insaporire gli gnocchi con la salsa all’acciuga, mescolandoli delicatamente.
Servirli con sopra qualche pomodorino ripieno, le briciole croccanti e qualche foglia di menta.







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giovedì 16 aprile 2020

LASAGNETTE RICCE CON SUGO DI TESTE E LISCHE PER LA CUCINA DEGLI SCARTI


Di Vittoria



Incredibilmente a sorpresa è tornata 

la sfida più bella del web, l' MTChallenge!!!! 

Troppi mesi senza confrontarci sui temi più diversi, troppi mesi senza la compagnia di questa truppa sparsa per il mondo. 

Ci sentivamo tutti orfani, tutti ne sentivamo la mancanza e, grazie all'impegno di Greta e Alessandra, siamo di nuovo qui impegnati in una sfida mica da poco.

Siamo tutti in casa in quarantena, usciamo lo stretto indispensabile e non abbiamo possibilità di cercare gli ingredienti preferiti dai fornitori di fiducia. 
In questo periodo abbiamo imparato il valore di piccole cose che prima davamo per scontate; poter andare liberamente dove vogliamo, incontrare gli amici, festeggiare insieme, procurarci quello che vogliamo quando ci pare. 
Adesso dobbiamo spesso arrangiarci con quello che c'è in casa, sfruttare al massimo ciò che abbiamo messo nel carrello e in dispensa con la spesa settimanale, non sprecare nulla e mettere in tavola comunque qualcosa di sfizioso e appetitoso. Ed ecco nascere spontaneo il tema della sfida: 




LA CUCINA DEGLI SCARTI

 Un piatto di pasta secca 
condito con un sugo prodotto con gli scarti di cucina

tecnica da usare 
La Mantecatura in padella

Non gli avanzi, proprio gli scarti, quelli che di solito buttiamo via senza pensieri, che con un po' di fantasia e attenzione, possono ancora regalarci grandi soddisfazioni!  
E allora via, guardiamo bene quello che butteremmo nell'umido, bucce e scarti di frutta e verdura, carne, pesce, residui di conserve, resti di lavorazioni come centrifugati e succhi......

Io ho avuto la fortuna di essere passata in pescheria questa settimana, quindi ho scelto di usare gli scarti del pesce (teste e lische) e della verdura usata per altre preparazioni. Non è una novità però, lo faccio abitualmente, a volte in bianco, altre con il pomodoro.  
Vi propongo una versione in bianco perchè il pomodoro avrebbe coperto troppo il sapore delicato della polpa, avendo soprattutto scarti di orata di mare.



LASAGNETTE RICCE CON SUGO DI TESTE E LISCHE DI ORATA E GALLINELLA

Per 2 persone

180 g di lasagnette ricce
3 teste e lische di orata di mare da porzione
1 testa e lisca di gallinella da porzione
foglie esterne e barbe di 1 finocchio grande
bucce di 3 carote medie
1 costa di sedano esterna con le foglie
il ciuffo di 4 o 5 cipollotti rossi
la buccia di un pezzetto di zenzero di 3 cm
Steli, fiori e bulbetti di 4 piantine di aglietto selvatico
4 rametti di timo fresco con i fiori
4 cimette di prezzemolo in fiore
1 foglia di alloro
Olio extravergine di oliva residuo di un vasetto di acciughe
50 ml di vino bianco
Sale
Pepe

Tenete da parte i fiori di aglietto e timo per la decorazione.
Preparate un brodo ristretto. 
Mettete in una casseruola la parte terminale dura della costa di sedano e i filamenti,  i fondi e un quarto delle bucce di carota, i gambi di prezzemolo, le parti finali più dure dei gambi di cipollotto, lo zenzero, la foglia di alloro, 3 rametti di timo e le lische del pesce. Aggiungete un litro di acqua e poco sale, portate a bollore e fate sobbollire per 10 minuti. Estraete le lische di pesce, recuperate la carne che si trova ancora attaccata e rimettetele nel brodo. Proseguite la cottura a fuoco basso per mezz’ora. Filtrate accuratamente, rimettete in pentola e fate restringere fino ad avere mezzo litro di brodo ristretto. Tenete in caldo.
Tritate i restanti scarti di verdura, esclusi i fiori e il timo, e soffriggeteli in una casseruola larga con 2 cucchiai di olio all’acciuga. Appena prenderà colore aggiungete le teste di pesce e bagnate con il vino e lasciate evaporare. Aggiungete un mestolo di brodo caldo, abbassate la fiamma, coprite e fate cuocere 10 minuti. Lasciate intiepidire, poi estraete delicatamente le teste e ricavate tutta la polpa possibile tenendo separati i pezzetti più grandi dalle parti sbriciolate che unirete alle briciole ricavate dalle lische. Tenete in caldo con pochissimo brodo in modo che non si asciughino.
Aggiungete ancora un mestolo di brodo al fondo di cottura e lasciate restringere piano, in modo che i sapori si concentrino senza bruciare. 
Assaggiate e regolate il sale.


Intanto cuocete la pasta in acqua salata a cui avrete aggiunto il brodo rimasto.  Quando mancheranno 4 minuti alla cottura ottimale scolatela conservando l’acqua/brodo di cottura.
Versate la pasta nella padella del sugo insieme alle briciole di pesce e procedete alla mantecatura, mentre termina la cottura. 



Aggiungete un filo di olio e poca acqua di cottura per volta, continuando a cuocere la pasta. Mantecate ruotando costantemente la padella in modo che il liquido e i grassi formino una emulsione lucida. Assaggiate per controllare il punto di cottura. Nell’ultimo minuto aggiungete i pezzi di pesce più grandi e fate saltare la pasta in modo che si rivesta completamente del sughetto e diventi bella lucida.
Completate il piatto con i fiori e una macinata di pepe e servite caldissima.







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