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venerdì 27 ottobre 2023

IL MIO SUMMER GARDEN MINESTRONE CON POLPETTINE PER IL CLUB DEL 27

 di Vittoria 

Anche se siamo in pieno autunno, il caldo ci ha lascito da pochi giorni, sostituito all'improvviso da quelle giornate freddine e umide, alla fine delle quali fa piacere rinfrancare corpo e spirito con qualcosa di caldo che ci avvolga in un abbraccio confortevole.



E cosa c'è di meglio di una calda zuppa nutriente? 

Ovviamente non parliamo della solita minestra! 
niente di triste o scipito
niente minestre da ospedale

A scovare meraviglie ci ha pensato il Club del 27 di MTChallenge

Ebbene si, questo mese vi parliamo di Zuppe calde e corroboranti, ma anche saporite e allegre, per una cena confortante o per un invito fra amici in allegria 




Le ricette di questo mese le abbiamo scelte dal libro "Every season is soup season" di Shelly Westerhausen Worcel dove si trovano oltre 85 ricette di zuppe per tutti i gusti e le stagioni.

Noi del Club del 27 ne abbiamo provate parecchie, una migliore dell'altra; da oggi le trovate tutte su MTChallenge QUI ❤

Personalmente vi propongo un minestrone di fine estate, dove convivono le ultime verdure estive e le prime autunnali, molto saporito e allegro, nutriente per la presenza dei legumi e della pasta, orecchiette in questo caso, che mantengono la loro consistenza anche in una zuppa.
Il sapore è poi arricchito dalla nota fresca e leggermente affumicata del peperone verde arrostito, protagonista della salsa romesco in versione green. Provatela perchè è davvero una bomba di sapore.

Se preferite potete completare il piatto con delle mini polpettine di carne di manzo e ricotta, davvero gustose. Consiglio di prepararne in abbondanza e conservarle in freezer per averle sempre a disposizione.


SUMMER GARDEN MINESTRONE



L’elenco degli ingredienti per questa zuppa può spaventare, ma scommetto che avete già la maggior parte di questi articoli a portata di mano. Dovreste riuscire a prendere il resto in qualsiasi mercato agricolo.

Sebbene sia tradizione servire il minestrone con il pesto (entrambi sono italiani), adoro il calore e l’affumicato che derivano dai peperoni arrostiti nella salsa Romesco Verde

Per 8 persone

2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cipolla bianca tagliata a dadini
2 carote sbucciate e tagliate a cubetti
2 gambi di sedano tagliati a dadini
4 spicchi d'aglio tritati
1 cucchiaino di foglie di timo fresco
2 cucchiai di origano secco
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di peperoncino in scaglie
500 g di pomodori da salsa tipo San Marzano, privati dei semi e tritati
50 g di concentrato di pomodoro
2 litri di brodo vegetale
350 g di zucchine o zucca gialla tagliate a dadini
1 foglia di alloro
Una lattina da 450 g di fagioli cannellini scolati e sciacquati
Una lattina da 450 g di fagioli rossi scolati e sciacquati
170 g di fagiolini verdi tagliati in pezzi da circa 5 cm
1 cucchiaio di succo di limone fresco
Pepe nero macinato fresco a piacere

Per servire:
100-150 g di orecchiette
Salsa Romesco verde (segue ricetta)
Formaggio Parmigiano grattugiato 

Per completare il piatto con la carne:
Le mini polpette (segue ricetta) sono un modo meraviglioso per completare questa zuppa calda. 

In una capiente pentola a fuoco medio, scaldate l'olio, poi aggiungere la cipolla, le carote e il sedano e rosolate fino a quando saranno ammorbiditi, da 5 a 7 minuti. Aggiungete l'aglio, il timo, l'origano, il sale e il peperoncino e fate rosolare finché non diventano fragranti, 30 secondi. Aggiungete i pomodori e il concentrato di pomodoro e fate rosolare finché la maggior parte del liquido dei pomodori non sarà evaporato, circa 6-8 minuti. Aggiungete il brodo vegetale, le zucchine e l'alloro e portate a ebollizione a fuoco vivace. Coprite, abbassate la fiamma al minimo e cuocete a fuoco lento per almeno 45 minuti per concentrare e amalgamare i sapori.


Intanto cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela, conditela con poco olio perché non si incolli e tenetela e da parte.

Scoprite il minestrone e aggiungete i cannellini, i fagioli rossi e i fagiolini. Coprite e cuocete ancora a fuoco lento fino a quando i fagiolini saranno teneri, circa 5 minuti. Togliete dal fuoco e lasciate riposare per 5 minuti, ancora coperto. Aggiungete il succo di limone, quindi salate e pepate secondo necessità.

Dividete la zuppa in ciotole individuali, versate in ogni porzione una cucchiaiata di pasta, aggiungete un cucchiaio di Green Romesco e spolverizzate con il parmigiano.

Se avete previsto anche le polpette, servitele a parte ben calde, da aggiungere a piacere.

Io preferisco servire a parte anche la pasta, la salsa e il parmigiano, in modo che ognuno possa aggiungere quello che preferisce.

SALSA ROMESCO VERDE
Green Romesco

 


Ho messo a punto questa ricetta per il mio minestrone estivo del giardino, ma è deliziosa mescolata in tante zuppe o come accompagnamento a carni arrostite. Provatela anche su un hamburger o pollo alla piastra.

Per 1 tazza, circa 250 g

1 peperone verde (circa 250 g) tagliato in pezzi da 5 cm
1 peperone poblano fresco tagliato in 2 pezzi da 5 cm (vedi note)
1 peperoncino jalapeño fresco tagliato in 2 pezzi da 5 cm
2 spicchi d'aglio schiacciati
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
¼ cucchiaino di sale
60 g di mandorle a scaglie
20 g di coriandolo fresco tritato (vedi note)
1 cucchiaino di aceto di mele
⅛ cucchiaino di pepe nero appena macinato 

Preriscaldate il forno a 200°C e rivestite una teglia con un foglio di alluminio. Mettete il peperone, il poblano, il jalapeño e l'aglio sulla teglia preparata e condite con 1 cucchiaio di olio e sale. Arrostite per 25 minuti, girando a metà cottura o finché non inizia a dorare in alcuni punti. Quando mancano 8 minuti, aggiungete le mandorle e fatele tostare per il tempo rimanente.

Trasferite tutto in un frullatore ad alta velocità insieme al coriandolo, all'aceto, al pepe e 120 ml di acqua. Frullate ad alta velocità fino a ottenere un composto omogeneo, circa 2 minuti. Assaggiate e condite con sale e pepe secondo necessità.

Conservazione: Lasciate raffreddare prima di conservare in frigorifero in un contenitore ermetico per un massimo di 2 giorni.

Note:ù
Il peperone Poblano è un peperone piccolo, a cornetto e poco piccante: può essere sostituito con i nostri friggitelli oppure omesso, aumentando un pochino il peperone verde dolce.
Il coriandolo ha un sapore fresco inconfondibile, ma non piace a tutti; potete sostituirlo con il prezzemolo, anche se il sapore sarà diverso.

 

MINI POLPETTINE DI CARNE
Mini meatballs


Queste mini polpette non richiedono molto tempo; puoi anche cuocerli mentre la zuppa sta bollendo. Servitele a parte in modo che i commensali possano decidere se e quante polpette mettere nella zuppa. Se vi avanzano, queste polpette sono ottime anche come contorno o sopra gli spaghetti!

Per 4 persone - 28 polpette normali – 60 polpettine mini

70 g di cipolla bianca tagliata finemente
15 g di pangrattato panko (o pangrattato normale)
10 g di parmigiano grattugiato finemente
10 g di prezzemolo fresco tritato
3 cucchiai di ricotta vaccina
1 uovo leggermente sbattuto
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
2 spicchi d'aglio tritati
1 cucchiaino di sale
¼ cucchiaino di pepe nero appena macinato
500 g di carne macinata magra

Olio extravergine d'oliva per spennellare

Preriscaldate il forno a 200°C e ungete una teglia.

In una ciotola capiente mettete tutti gli ingredienti tranne l’olio e mescolate fino a quando non saranno ben amalgamati.

Aiutandovi con un cucchiaino, raccogliete un po’ del composto e, aiutandovi con le mani unte, fate una polpettina delle dimensioni di una grossa oliva. Mettetela sulla teglia preparata e ripetete fino alla fine degli ingredienti. 

Spennellate le polpettine con l’olio  e infornatele per 12-15 minuti, o fino a quando iniziano a dorare e la temperatura interna raggiunge i 75°C.
Accendete il grill per 1 o 2 minuti o finché la parte superiore delle polpette non sarà dorata, assicurandovi che non brucino.

Servite immediatamente, oppure raffreddate a temperatura ambiente e conservate in frigorifero in un contenitore ermetico per un massimo di 3 giorni, oppure congelare per un massimo di 2 mesi.



Questa ricetta contribuisce al Club del 27 di MTChallenge


TESSERA N:19
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mercoledì 27 ottobre 2021

LE MIE BISTECCHE DI ZUCCA CON RISO PILAF ALLE CASTAGNE E CAVOLO NERO PER IL CLUB DEL 27

 di Vittoria 

Con Ottobre siamo entrati nel pieno dell'autunno e con il Club del 27 di MTChallenge vi facciamo fare una bella passeggiata nei boschi, luogo magico che ci regala belle emozioni, meravigliosi colori e golose sorprese da raccogliere e portare a casa per gustarli in tanti modi. Noi ve ne suggeriamo alcuni un po' diversi dal solito, con un tocco di originalità e innovazione!!!

Tessera n.19

Li trovate tutti oggi su MTChallenge, sono ricette di gran cuochi che abbiamo provato per voi.

Ve le consiglio tutte, difficile scegliere tanto sono accattivanti!

Io ho scelto di provare una ricetta con le castagne! 
Prendetevi il tempo di prendere quelle fresche, cuocerle e sbucciarle; il lavoro noioso sarà ripagato da un sapore che non ha uguali!


BISTECCHE DI ZUCCA SU RISO PILAF CON CASTAGNE E CAVOLO NERO

1 zucca butternut media
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
½ cucchiaino di paprika affumicata, più un po' per decorare
200 g di cavolo nero o cavolo riccio, a striscioline
1 cipolla media tritata
200 g di castagne già lessate* al dente, pelate e rotte in due o tre pezzi
1 spicchio d'aglio schiacciato
½ cucchiaino di cumino macinato
½ cucchiaino di cannella in polvere
250 g di riso basmati o misto con riso selvatico
500 ml di brodo vegetale
150 g di yogurt bianco DI cocco*, non dolcificato 
(io ho usato yogurt greco bianco classico)

Scaldate il forno a 200 °C ventilato. Tagliate il collo della zucca in quattro dischi spessi circa 3-4 cm (conservare il resto per un'altra ricetta). Scaldate 1 cucchiaio di olio in una padella e fate rosolare la zucca per qualche minuto per lato. Trasferite su una teglia, cospargete con metà della paprika e poco sale e cuocete per 30 minuti.
Nella stessa padella aggiungete un altro cucchiaio d'olio e saltate il cavolo nero per 2 minuti, salate, aggiungete uno o due cucchiai di acqua, coprite e fate cuocere a fuoco basso finchè sarà morbido, ma non sfatto. Toglietelo dalla padella con una schiumarola e mettetelo da parte. Aggiungete un altro cucchiaio di olio in padella, poi la cipolla e le castagne e cuocete per qualche minuto, quindi aggiungete l'aglio, la paprika rimasta e le spezie e cuocere per 1 minuto. Unite il riso e il brodo, portate a bollore, quindi coprite con un coperchio. Abbassate la fiamma al minimo e cuocete per 10-12 minuti, mescolando di tanto in tanto. (per il riso selvaggio cuocete più a lungo)
A cottura ultimata aggiungete il cavolo nero, mescolate bene e servite con le bistecche di zucca al centro e lo yogurt di cocco sopra. Se desiderate cospargete la superficie con altra paprika.



*Yogurt di cocco
Lo yogurt DI cocco è prodotto con il latte di cocco invece del latte animale, perfetto per gli intolleranti ai latticini e per i vegani. In Italia credo si trovi solo dolcificato, quindi potete sostituirlo con yogurt di soia o yogurt classico


*Castagne lessate
Coprite abbondantemente le castagne di acqua fredda, salate leggermente, aggiungete una foglia di alloro e un pizzico di semi di finocchietto selvatico (per 500 g di castagne). Portate a bollore e lasciate cuocere, a fuoco basso e semi coperto, per circa 30 minuti, finchè le castagne saranno morbide, ma non stracotte. Fate intiepidire, po togliete prima la buccia esterna dura e poi la seconda pellicina, cercando di romperle il meno possibile.



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martedì 3 dicembre 2019

COSCIA DI FARAONA AL FORNO IN SALSA AL PANPEPATO E IL FEGATO IN PATE'

Di Vittoria




Oggi per il bellissimo progetto del Calendario del cibo Italiano è la 




Tutto è cominciato qualche settimana fa con un fantastico Blog Tour promosso dalla Cna Siena (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa), settore CNA Siena Food&Tourism, e organizzato da Sabrina Fattorini, alla scoperta delle meraviglie della città, delle botteghe artigiane e delle eccellenze dei produttori dei dolci tradizionali della città del Palio.
Io, come tanti altri, non ho potuto partecipare al tour, ma oggi posso contribuire al Calendario del Cibo Italiano e partecipare al Flash Mob sui social, grazie alla gentilezza del Forno di Ravacciano che ci ha rifornito dei suoi migliori prodotti perchè realizzassimo una ricetta che li valorizzasse.




Oggi ci dedichiamo al Panpepato, ma fra qualche giorno ci rivedremo per parlare dei ricciarelli e del panforte.

Il Panpepato ha un sapore molto speziato e piccantino grazie alla presenza del pepe, ma dolce grazie ai canditi, con la presenza particolare del melone, attenuato dalla nota amara del cacao.
Ho pensato quindi di abbinarlo al sapore deciso della carne di faraona e del suo fegato.


COSCIA DI FARAONA AL FORNO IN SALSA AL PANPEPATO 
E IL FEGATO IN PATE'


Per 2 persone

2 cosce di faraona con la pelle
1 foglia di alloro
Burro
Sale
Pepe
1 sacchetto per cottura in forno

Per il brodo ristretto di faraona
La carcassa della faraona
1 lt di acqua
½ cipolla piccola
1 carota piccola
1 pezzetto di sedano
Sale

Per la salsa
150 ml di brodo ristretto
50 g di Panpepato
½ cucchiaino di cacao amaro
1 cucchiaino di aceto
Sale
Pepe

Per il patè di fegatini
Il fegatino della faraona
1 fegatino di pollo
1 cucchiaio scarso di burro
½ cipolla piccola tritata finissima
1 foglia di alloro
1 rametto di timo
1 mestolino di brodo di faraona
50 ml di porto rosso invecchiato
Sale
Pepe
50 g di burro
50 ml di panna 38% di grassi

Per completare
Panpepato in dadini piccolissimi
6 fettine di pane bianco leggermente tostate



Disossate la faraona, conservate il petto per un’altra preparazione, tenete da parte le cosce e mettete la carcassa a pezzi dentro una pentola. Fatela rosolare a fuoco vivo, poi aggiungete le verdure, l’acqua, poco sale e fate bollire per mezz’ora abbondante schiacciando bene la carcassa. Filtrate, rimettete in pentola e lasciate ridurre a metà.

Misurate 150 ml di brodo, portatelo a bollore, aggiungete il panpepato sbriciolato e il cacao. Fate addensare pochissimi minuti, poi aggiungete l’aceto, regolate il sale e frullate fino ad avere una salsa liscia e vellutata. Rimettete in pentola e tenete in caldo.

Accendete il forno a 200 °C. Salate e pepate le cosce di faraona e accoppiatele mettendo in mezzo una foglia di alloro e qualche pezzetto di burro.
Infilatele nel sacchetto, chiudete, bucherellate e infornate per 20 minuti, girandole una volta. Dovranno essere cotte, ben morbide e rosolate.
Lasciatele nel sacchetto chiuso fino all’ultimo, in modo che non secchino.


Saltate i fegatini in padella con il burro e le verdure. Appena rosolati bagnate con il porto, abbassate il fuoco e fate cuocere coperto per qualche minuto. Se fosse necessario bagnate con poco brodo. 
Togliete l’alloro e frullate tutto fino ad avere una crema. Aggiungete il burro a pezzetti e la panna. Frullate finchè tutto sarà ben amalgamato. Regolate di sale, pepate. Mettete in frigo a rassodare in un contenitore basso e largo da cui dovrete ricavare le querelle.





Nappate il piatto caldo con un po' di salsa. Estraete le cosce dal sacchetto, disponetele sulla salsa, versatene ancora un cucchiaio sulla coscia, disponete accanto una quenelle di patè e 3 fettine di pane caldo.
Completate con la brunoise di panpepato e servite con altra salsa a parte.






Tutte le ricette del Panpepato Team:












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lunedì 28 ottobre 2019

LA MIA SPLENDID APPLE PIE PER IL CLUB DEL 27

di Vittoria






Eccoci al consueto appuntamento mensile con il Club del 27




Questo mese vi parliamo di Apple Pie, la mitica torta di mele americana, 
quella di Nonna Papera! La stagione è perfetta per provarla


Oggi su MTChallenge trovate tante ricette selezionate per voi fra le ricette vincitrici delle seguitissime gare che si svolgono negli USA e altre ricette della mitica Sfida n.4 di Ottobre 2010

Non avrete che l'imbarazzo della scelta, io vi consiglio di provarle tutte


Io vi propongo una deliziosa Apple Pie con ripieno morbido e profumato, pasta friabile e crosta superiore speziata, completato da lucido caramello e croccanti noci di pecan


SPLENDID APPLE PIE

Ricetta di Therese “Josie” Chaffee, Longmont, Colorado.
1 classificato al Campionato Crisco nazionale di torta 2010, categoria dilettanti, sezione mele.

Per una tortiera di 24 cm di diametro, 6-8 persone

Per la pasta
220 g di farina tipo 0
8 g di sale
200  di strutto
230 ml di acqua ghiacciata

Per il ripieno
1,2 kg  di mele dolci tipo golden, circa 7
2 cucchiai abbondanti di succo di limone
140 g di zucchero di canna
2 cucchiaini di cannella
3 cucchiai di faina 0
sale

Per la copertura
100 g di zucchero di canna
65 g di farina 0
50 g di fiocchi di avena
Sale
120 g di burro

Per la finitura
70-80 g di caramello
30-40 g di noci di pecan tritate grossolanamente




Preriscaldare il forno a 230 °C e proteggete il fondo del forno con la leccarda rivestita con un foglio di alluminio per raccogliere le gocce.

Lavorate la pasta velocemente in un luogo freddo e con utensili freddi.
Mescolate sale e farina, poi unite lo strutto ben freddo a pezzetti. 
Impastate velocemente con una forchetta, aggiungendo poco per volta l’acqua gelata, solo fino a quando la pasta inizia a riunirsi, potrebbe servirne meno della dose indicata.
Dividete in due l’impasto, formate 2 palle. 
Questa dose è sufficiente per 2 pie; metà potete congelarla per un uso futuro.
Mantenendo la superficie di lavoro e il mattarello sempre spolverati abbondantemente di farina, appiattite la palla di impasto, stendetela in un cerchio da 30 cm e trasferitelo nella tortiera da 24 cm. Tagliate via la pasta in eccesso, lasciandola sbordare di circa 1,5 cm; ripiegate il bordo della pasta e pizzicatelo con le dita creando un motivo decorativo.

Pelate le mele, tagliatele in 4, privatele del torsolo e affettatele finemente irrorandole con il succo di limone. 
Preparate un composto con zucchero, cannella, farina e sale e aggiungetelo alle mele mescolando bene per distribuirlo uniformemente. 
Versate questo composto di mele nel guscio di pasta preparato facendo attenzione a creare una montagnola di mele un po’ più alta al centro.

Preparate la copertura sbriciolata. Mescolate zucchero di canna, farina, avena e sale, aggiungete il burro molto freddo con il frullatore fino ad ottenere delle  briciole medie. 
Con un cucchiaio distribuite le briciole uniformemente sopra le mele e premetele delicatamente sulla torta.

Cuocete in forno già caldo a 230 °C per 15 minuti; riducete il calore a 190 °C, e cuocete per altri 60 minuti. 
Se la parte superiore si scurisce troppo rapidamente, coprite con un foglio di alluminio durante gli ultimi 30 minuti di cottura. 



Togliete dal forno e completate mentre la torta è ancora calda. 
Riscaldate leggermente il caramello, aggiungetene metà sulla torta, cospargete di noci pecan, quindi completate con altro caramello.




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martedì 28 ottobre 2014

LASAGNEEEEEE

di Vittoria

Oggi, Ieri e l’altro ieri….. un intero mese di lasagne. E la famiglia ringrazia!



Questo mese la sfida dell’MT Challenge ci ha portato a casa di Sabrina, di Les madeleines di Proust  che ci propone una ricetta splendida di lasagne classiche, quelle della sua mamma che l’ha supportata con entusiasmo.
Ecco le sue parole affettuosissime:
“Mamma mi stava aspettando, pronta per affiancarmi in questa avventura e insegnarmi i suoi trucchi per preparare la lasagna più morbida vellutata, saporita e succosa che si possa immaginare”

Ma che piatto spettacolare! andate a studiare il suo bellissimo post che sprizza amore da tutte le righe!

Le lasagne sono un piatto del cuore.
Un piatto che vuole tempo e lavoro per prepararlo.
Un piatto che si fa per le persone care,
Cucinando un componente dopo l’altro con lunghe cotture
Assemblando poi tutte le parti in un sapore unico da servire ai nostri cari.

A Genova sono piatto tradizionale per il giorno dell’Epifania, che qui viene chiamato Pasquetta, mentre il lunedì di Pasqua qui si chiama Lunedì dell’Angelo. Strano eh….
La mia è una famiglia numerosa e unita, ma stranamente le lasagne non sono mai state un piatto di casa.
Nessuna festa le prevedeva da noi, nessuno le faceva mai, ne le nonne, ne la mamma. Insomma per me le lasagne sono un piatto “estraneo”…… però mi piacciono tantissimo, in tutti i modi.

Non avendo una tradizione di famiglia come prima proposta ho voluto provare proprio la ricetta di Sabrina e ne sono rimasta conquistata. Classicissima lasagna verde al ragù. La sua, con tutti i consigli la trovate QUI

LASAGNE VERDI AL RAGU’ DELLA SABRI

PER IL RAGU’
1 cipolla piccola, 1 carota piccola, ½ gambo di sedano tutto tritato
100 g pancetta fresca tritata (non l’ho trovata fresca, ho usato quella conservata)
300 g di lonza di maiale, manzo e vitello tritati
400 g di passata di pomodoro (io ho usato la mia fatta a settembre)
2 cucchiai di concentrato di pomodoro (io quello siciliano)
Sale, noce moscata, basilico qualche foglia (dimenticato)
Olio extravergine di oliva
2 bicchieri di Sangiovese (non l’avevo, ho usato la barbera)
1 pizzico di zucchero (io no)


In un tegame di coccio soffriggere gli aromi con la pancetta, con 4 cucchiai di olio. Unire la carne e cuocerla a fuoco vivo mescolando finchè non ha perso tutta l’acqua e comincia a friggere. Bagnare con il vino e fare evaporare. Aggiungere il pomodoro e il concentrato, gli aromi e un pizzico di zucchero (io non l’ho aggiunto perché la passata fatta da noi ha poca acidità). Salare, abbassare la fiamma, coprire parzialmente e cuocere due ore (anche tre) mescolando ogni tanto. Deve sobbollire piano. Non deve restare troppo asciutto, ma bello sugoso.


LA PASTA VERDE
Sempre ricetta di Sabrina

200 g di farina 0 di grano tenero
100 g di semola rimacinata di grano duro
40 g di spinaci (pesati cotti e strizzati benissimo)
3 uova medie


Mescolare le farine, versarle sulla spianatoia (o in una ciotola) a fontana, mettere in mezzo le uova e gli spinaci (lavati, cotti a vapore, strizzatissimi e tritati a coltello)
Lavorare bene l’impasto, prima con una forchetta e poi con le mani, finchè gli spinaci non sono perfettamente incorporati e la pasta è bella liscia. Se è troppo morbido aggiungere un poco di farina mentre si impasta. Fare riposare sotto una ciotola almeno mezz’ora.
Riprendere l’impasto e stenderlo sottile con il mattarello. Per i consigli di lavorazione vi riporto proprio le parole di Sabrina: “Impugnare il matterello tenendo le mani vicine e facendo pressione con il pollice e il palmo appena sotto. Partire dal cento e ruotare spesso la sfoglia. Man mano che cresce la ruoto arrotolandola sul matterello. I fianchi devo ondeggiare. Per farla tonda, far scorrere le mani su e giù per il matterello”
Tagliate le lasagne e lasciatele asciugare un poco, coperte da un canovaccio.



LA BESCIAMELLA
1,5 lt di latte intero (io latte crudo di giornata)
120 g di burro
150 g di farina 0
Noce moscata



Fate sciogliere il burro, mescolate la farina fino ad avere un composto liscio, poi stemperate con il latte caldo poco a poco. Rimettete sul fuoco e fate addensare mescolando. Alla fine aggiungete la noce moscata.








COMPOSIZIONE
lasagne verdi
ragù
besciamella
150 g Parmigiano reggiano 24 mesi grattugiato




Mettere a bollire abbondante acqua salata in una pentola bassa e larga
preparare una ciotola con acqua gelata e un colapasta.






Cuocere i rettangoli di pasta pochi per volta, buttarli nell’acqua gelata e poi scolarli.






Quando sono tutti cotti procedere con il montaggio del piatto.
Stendere qualche cucchiaio di ragù e besciamella sul fondo della pirofila.
Stendere le lasagne a strati alternandole con besciamella, ragù e qualche manciata di parmigiano, fino a riempire la pirofila, circa tre o quattro strati. Terminare con besciamella ragù e parmigiano.



Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 20 minuti o fino a gratinatura.
Fare riposare almeno 5 minuti prima di servire.





E dopo avere provato la ricetta classica di Sabrina ho voluto proporre una lasagna che racchiude sapori e tradizioni culinarie liguri.
Come seconda ricetta ho voluto proporvi una pasta speciale, semintegrale che qui da noi si chiama “avvantaggiata”
Il vantaggio consisteva nel fatto che fosse meno raffinata e quindi più economica.
E’ una pasta abbastanza rustica e saporita che ho abbinato al baccalà cotto nel latte per smorzarne l’aggressività dominante e al cavolo, anzi tre tipi di cavolo: Il cavolo nero molto usato in liguria, il cavolo cinese croccante e di gusto delicato e i piccoli bok-choi, sempre cavoli orientali molto delicati.

LASAGNE DEL CAVOLO AL BACCALA’




IL  BACCALA' E LA SALSA


1 filettone di baccalà, circa 500 g
1 lt di latte più un bicchiere circa
1 carota
1 cipolla
½ finocchio
80 g burro
80 g farina 0
pepe
olio extravergine di oliva


Sistemare in una teglia a bordi alti il filetto di baccalà appoggiandolo sulla pelle, aggiungere un filo di olio extravergine, le verdure pulite e tagliate a pezzetti e il latte e cuocere in forno a 200 gradi finchè non è morbido. Assaggiare ed eventualmente salare (il baccalà in genere è parecchio salato)
Fare raffreddare, spinare spellare, spezzettare e conservare da parte.
Frullare il fondo di cottura e aggiungere altro latte per ottenere 1 litro.
Sciogliere il burro a fuoco dolce, stemperare la farina in modo che non faccia grumi, poi aggiungere il fondo frullato mescolando bene. Mettere al fuoco e cuocere mescolando finchè non addensa.
Regolare sale e pepe e fare raffreddare.


I TRE CAVOLI
½ cavolo cinese
2 bok-Choi
1 mazzo di cavolo nero
Olio
Aglio
peperoncino

Pulire il cavolo nero eliminando le coste dure, lavare bene, sgrondare, tagliare a striscette.
Lavare bene in acqua abbondante il cavolo cinese, scolarlo bene  affettarlo.
Lavare i Bok-Choi, eliminare la base e affettarli fini.
Saltarli separatamente in padella con olio aglio e peperoncino e fare raffreddare. Far evaporare l'eccesso di acqua di vegetazione, ma non cuocere troppo. Eliminare aglio e peperoncino.




LA PASTA AVVANTAGGIATA

100 g di semola rimacinata
150 di farina 0
50 di farina integrale
3 uova

Impastare tutto fino ad ottenere un impasto liscio. Fare riposare mezz’ora coperto, poi stendere sottile con il mattarello. Tagliare le lasagne e fare asciugare coperte.





COMPOSIZIONE
Lasagne avvantaggiate
Salsa fondo di baccalà
Tre cavoli spadellati
Baccalà al latte a pezzetti

Cuocere le lasagne in acqua bollente, bloccare la cottura in acqua fredda, scolarle e stenderle in teglia alternate alla salsa, ai tre cavoli (uno diverso per ogni strato) e ai pezzetti di baccalà.
Terminare con la salsa.
Infornare a 200 gradi per 30 minuti. Lasciare riposare 10 minuti fuori dal forno prima di servire





La terza ricetta che ho voluto provare è tutta di sapori autunnali, sa di montagna ligure dove le castagne sono state per tanto tempo una ricchezza dei nostri boschi che ha salvato tanti dalla fame, i funghi un tesoro di sapore da cercare con attenzione e conservare preziosamente e le zucche erano coltivate ovunque.


LASAGNE DI CASTAGNE CON FUNGHI E CREMA DI ZUCCA




PASTA DI CASTAGNE

100 g di semola rimacinata di grano duro
100 g di farina 0
100 g di farina di castagne
3 uova

Impastare tutto, fare riposare mezz’ora coperto, tirare sottile ma non troppo al mattarello, tagliare i rettangoli e fare asciugare fra due canovacci.





CREMA DI ZUCCA
500 g di zucca affettata e cotta in forno con olio e sale (Io ho usato la zucca lunga)
600 g di besciamella (500 ml latte, 50 g di burro, 50 g di farina 0, sale, pepe)

Frullare la zucca cotta (levare la buccia) e mescolare alla besciamella che risulterà di un bel colore arancione





I FUNGHI
500 g di porcini puliti e tagliati a dadini (tenere separati gambi e teste)
olio extravergine di oliva
2 spicchi di aglio
2 foglie di alloro

Saltare in padella con olio sale alloro e aglio. Prima cuocere i gambi a dadini, dopo 5 minuti aggiungere i dadini delle teste.



COMPOSIZIONE
Lasagne alle castagne
Crema di zucca
Porcini trifolati
Caciottina della Val di Vara

Cuocere le lasagne, raffreddarle fermando la cottura, scolarle bene e disporle in una pirofila a strati con salsa, funghi e fettine di caciottina. Terminare con il formaggio.
Gratinare in forno a 180 gradi per mezz’ora e fare riposare 10 minuti prima di servire.


Queste tre ricette partecipano all'MTChallenge di Ottobre

Non so se sarò in gara perchè la connessione ha fatto i capricci; comunque mi sono divertita un sacco in questa gara ...e mi sono trimaste indietro alcune ideuzze......
Grazie Sabrina per questa sfida avvincente e grazie Alessandra per questo divertimento/arricchimento quotidiano.
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