lunedì 25 novembre 2013

QUESTO MESE CASTAGNE!!!! PER UN MTC ADORABILE!

di Vittoria.




LE CASTAGNE!!!!!! Io adoro le castagne!
Questo è il mese perfetto per gustarle in tutti i modi possibili, dolci o salate, bollite o arrostite, fresche, secche, ridotte in farina……
Questo mese sono il tema dell’ MT Challenge ........

......e io sono felice!


Da quando SERENA, la Signora Pici e Castagne ha pubblicato la sfida, in casa mia si mangiano castagne in tutte le salse, mi resta solo il dilemma su quale delle ricette proporvi e quali scartare.

Serena ha scritto un post bellissimo raccontando con passione del suo paese di origine Piancastagnaio (ma guarda….) e delle tradizioni a cui lei è legata. Mi ha emozionata, è riuscita a trasmettere l’atmosfera calda e familiare che la lega a quel posto e ai sui prodotti. Devo ringraziarla ancora per avere condiviso con noi questo pezzetto del la sua casa, e dei luoghi che ama.
Per me le castagne sono legate alla casa della mia famiglia paterna a Bra, fra colline di vigne e boschi da funghi …e da castagne.

Noi a Bra si andava in estate e ci si restava fino a San Francesco e nelle ultime sere già fresche si accendeva la stufa a legna, la mitica “Becchi” che aveva 3 “piani”, tre elementi in terracotta che diventavano roventi e fra uno e l’altro mettevamo le prime castagne ad arrostire mente le zie giocavano a carte. Quando erano belle abbrustolite venivano messe in un cestino avvolte in uno strofinaccio e sfregate per liberarle dalla buccia. Quando si apriva l’involto usciva un profumino dolce e fumoso che non dimenticherò mai! E come erano gialle, morbide e dolci quelle castagne!!!! Una o due a testa eh! Perché eravamo tanti e le castagne sempre troppo poche per la nostra golosità……

E poi ricordo la nonna Ines e zia Lidia sua sorella che per cena mangiavano le castagne bollite e pelate con il latte caldo … e a quei tempi mi sembrava una sbobba orribile! Ma loro erano nate a Sordevolo, nel biellese e in inverno la cena era quella!
Vedete come è bella questa gara? Ogni volta è occasione per condividere ricordi che riaffiorano per merito di un ingrediente, di un profumo…….
Torniamo alla sfida quindi, e alla scelta di quali ricette mettere in gara……


Per oggi vi propongo una ricetta che è nata da un’altra tradizione di famiglia: 

Il Tacchino ripieno di Natale 

....che fra l’altro quest’anno dovrò fare io per tutta la famiglia ….30 persone, mica bruscolini… QUI trovate la ricetta postata da mia sorella Lilli.


Il tacchino non potevo metterlo in gara… la CAPA ha espressamente detto di no!

 …e poi chi se lo mangiava un tacchino intero 2 mesi prima di Natale?

Urgeva escogitare qualcosa perché il sapore e i profumi di questo piatto sono così unici e così legati alla mia famiglia che ci tenevo a ricambiare Serena che con noi ha condiviso l’essenza delle sue origini.

Allora che faccio?
Faccio il ripieno senza il tacchino! 
Fra l’altro è un’idea che mi frulla in testa da parecchio perché ogni Natale tutti si buttano sul ripieno e nessuno vorrebbe il pezzo di tacchino spettante….
Però avevo ancora un problemino: la castagna deve essere dominante,  

LA PROTAGONISTA del piatto!!!.... 



e allora ho provato semplicemente a ribaltare le dosi degli ingredienti (vi dico subito che il tacchino è stato eliminato totalmente, lo lasciamo scorrazzare felice, almeno fino a Natale). Ne è venuta fuori una terrina deliziosa, da servire come antipasto o come secondo, accompagnata da un sofficissimo pane alle castagne casalingo (per esigenze di tempo fatto a macchina) e da un incredibile purè di patate viola veramente scenico, ma va benissimo anche un normale purè bianco.

Ho provato ben tre presentazioni diverse, in cui il purè ha consistenze diverse, sodo per formare delle quenelle o più cremoso per velare il piatto; a voi la scelta della preferita!



Ecco le ricette:



TERRINA DI CASTAGNE CON SALSICCIA, MELE E PRUGNE

120 g di castagne secche
150 g di pasta di salsiccia
½ cipolla piccola
4-5 prugne secche
½ mela renetta + poco succo di limone
150 g di pancetta arrotolata piacentina a fettine non sottilissime
1 noce di burro, meglio se chiarificato
2 uova piccole
2 foglie di alloro
sale, pepe, noce moscata


Il giorno prima mettete in ammollo le castagne in acqua tiepida e lasciatecele 24 ore.
Scolatele dall’acqua di ammollo, sciacquatele e mettetele a bollire con la foglia di alloro e poco sale. Fate cuocere almeno un’ora o finchè sono morbide, ma non spappolate.
Tagliate la mela a cubetti e bagnatela con il succo di limone per non farla annerire.
Denocciolate le prugne e tagliatele a striscette.


In un tegame sciogliete il burro con l’alloro, fate imbiondire la cipolla tritata fina senza che scurisca, poi aggiungete la pasta di salsiccia schiacciandola con la forchetta. Appena inizierà a rosolare aggiungete le castagne ed eventualmente un po’ di sale (la salsiccia e già salata). Lasciate insaporire bene schiacciando grossolanamente le castagne, ma lasciandone intere, o quasi, circa un terzo. 5 minuti prima di spegnere aggiungete anche i cubetti di mela e i filetti di prugna. Lasciate insaporire bene. Deve risultare un composto abbastanza pastoso e asciutto. Mettete da parte 4 o 5 castagne fra quelle lasciate intere.

Quando sarà intiepidito spolverizzate con una bella grattata di noce moscata e aggiungete al composto le uova leggermente sbattute. Regolate di sale e pepe.
Imburrate uno stampo da plumcake e fasciatelo con le fette di pancetta, lasciandole sbordare, versate metà del composto, fate una fila nel centro con le castagne intere tenute da parte e riempite con il resto del composto facendo attenzione a non lasciare vuoti.

Rivoltate le fette di pancetta in modo da ricoprire il composto e infornate a 170°-180° per circa 30 min.

Lasciate raffreddare, sformate sul tagliere e affettate.



PURE’ DI PATATE VIOLA

300 g di patate viola
30 g di burro
100 ml di latte
sale, noce moscata




Fate bollire le patate viola con la loro buccia, pelatele calde e passatele al passaverdura o schiacciatele con una forchetta (il purè rimane più rustico, con qualche pezzetto).
Fate scaldare il latte. Mettete le patate in casseruola sul fuoco basso e aggiungete il latte caldo poco per volta insieme a tocchetti di burro mescolando sempre finchè il purè sarà bello spumoso e soffice. Regolate di sale, aggiungete una grattata di noce moscata.





















PANE ALLE CASTAGNE CON NOCI
Per la macchina del pane - una pagnotta da circa 750 g.

350 g di acqua
300 g di farina di castagne
150 g di farina bianca
1 cucchiaio di olio extravergine
1 cucchiaio di latte in polvere
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di lievito di birra in granuli

1 manciata di gherigli di noci
1 manciata di castagne fresche bollite, pelate e rotte grossolanamente

Inserite nel cestello della macchina del pane tutti gli ingredienti nell’ordine, tranne noci e castagne.
Scegliete il programma per pane integrale con aggiunta di semi (o un programma che preveda inserimento di ingredienti a pezzetti durante la lavorazione), peso 750 gr, doratura media e avviate il programma.
Nel momento indicato inserite noci e castagne e lasciate terminare il programma (in tutto circa ore 3,30).
Sformare, fare raffreddare su una gratella coperto da uno strofinaccio.
Conservare avvolto in un strofinaccio e poi in un sacchetto ……..se non ve lo mangiate tutto pima.












Servite una fetta di patè tiepida accompagnata da una quenelle di purè ben calda e da qualche cubetto di pane alle noci e castagne leggermente tostato.

Se lo servite come secondo raddoppiate la dose.













La seconda presentazione simula un tramezzino.
Il purè va spalmato in uno strato abbastanza spesso sulle fette di pane e la fetta di patè sistematela nel mezzo.

Naturalmente tutto caldo o tiepido è molto più buono.














Il terzo piatto prevede un purè più fluido e cremoso, diluitelo con un po' di latte caldo.

Versatene due cucchiai abbondanti al centro del piatto, in mezzo mettete la fetta di patè e accompagnate con triangoli di pane alle castagne e noci leggermente tostato in forno.









Ho servito il patè di castagne accompagnato da un prosecco, si abbina bene anche un rosso leggero come un lagrein o un cigliegiolo.



Non ho più parole per ringraziare la Signora Pici e Castagne per la sua meravigliosa proposta e lo staff le care amiche dell'MTChallenge che perseverano nell'organizzare queso gioco. 
Ogni mese è più ricco, più stimolante e più divertente. 
Ogni mese imparo qualcosa.
Ogni mese ho occasione di raccontarvi un pezzetto di me e di conoscere un pezzetto di voi.

GRAZIE RAGAZZE!

Questa ricetta (per ora solo questa) partecipa all'MTChallenge di Ottobre










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13 commenti:

Memole ha detto...

Io adoro le castagne...Che belle ricettine!!!

sississima ha detto...

questa terrina è davvero invitante, io poi adoro le patate viola, un abbraccio SILVIA

Irene ha detto...

mamma che lavoro!!!! bellissimo tutto. veramente complimenti.
le patate viola per la prima volta le ho comprate un mesetto fa e le ho fatte al forno, ma non credo diano il meglio di sè in quel modo. proverò con il purè.
irene

Stefania Oliveri ha detto...

Ma lo sai che la cosa che amo di più del tacchino ripieno, è proprio il ripieno? Hai avuto una grande idea! E le tre presentazioni sono una più bella dell'altra a seconda che si vuol fare un picnic o un pranzo. Il pane alle castagne, poi, è la chicca! Insomma mi piace tutto!

Unknown ha detto...

come hai potuto? come hai potuto mi chiedo io???
tu che ci sei passata, tu che sai cosa vuol dire leggere, sognare di assaggiare, scegliere!!!!!
mi hai stesa con questa ricetta.
ho un debole per le terrine, un libro o due addirittura, ed io te lo giuro, t-e-l-o-g-i-u-r-o che questa terrina la porto a tavola a Natale (al più tardi).
e il pane..... hai fatto anche il pane!!!!!!!
mi rendo conto di scrivere un commento sconnesso e so bene che quando lo legegrei pensera: piccinina ha battuto la testa e non riesce più a mettere in fila due parole, ma credimi, io non riesco neanche a star seduta sulla sedia.. la terrina la terrina la terrinaaaaaaa!

Stefania ha detto...

Che genialata! E' vero, anche io scarto sempre la carne per mangiare solo il ripieno!

piccoLINA ha detto...

Vitto...i tuoi post sono delle perle rare, e' sembre un piacere leggerli! Le ricette poi sono eccezionali e questa terrina mi mette un appetito che non so dire!
Sei la migliore! :-)

nadia ha detto...

Davvero Vitto, meno male che c'è MTC, così una volta al mese possiamo leggere i tuoi racconti! Sei un mito!

Vitto da Marte ha detto...

Serenaaaaaaaaa se a Natale sei a Piancastagnaio giuro che potrei passare ad assaggiare. Mi hai fatto innamorare di quel posto!
Tranquilla che non hai battuto la testa, è solo l'MTChallenge!!!!

Nadia hai ragione, dovrei scrivere di più, solo che un bel post non viene tutti i giorni. Io mi ci impegno davvero per non scrivere scemenze e questo porta via tempo ed energie.
Per esempio di ricette con le castagne ne ho fatte parecchie, ma non le ritengo degne di pubblicazione causa foto schifide, banali o addirittura mosse o ricette imperfette, da migliorare. Ci vorrebbe tempo. Forse metto il monte bianco perchè è un must di casa e sabato sarà sulla tavola del raduno di famiglia...ve lo immaginate un monte bianco per 30 persone?

Vitto da Marte ha detto...

Stefania e Stefania ...............che ridere tutti a scartare il tacchino (povera bestia immolata e denigrata) e a ingozzarsi di ripieno (anche io, anche io!!!!!) ........e allora RIPIENO SIA!!!!!

Paola, Sississima, Memole provatela davvero è golosissima.

Irene il verduraio mi ha consigliato di bollirle con la buccia perchè sbucciandole a crudo si elimina anche il sottobuccia che è la parte più viola. Credo che il purè le esalti al massimo. In fondo è solo il colore che le differenzia dalle normali patate.

IL PANE ALLE CASTAGNE: per aggiungere quelle in pezzi aspettate il momento giusto segnalato dalla macchina altrimenti si frantumano troppo. Non fate come me che per la fretta (dovevo uscire) li ho messi subito. Praticamente non si vedono più! (ma si sentono però)

Unknown ha detto...

Perfino i colori sono azzeccati e mi intrigano: tu sei un fenomeno Vitto !

๓คקเ ha detto...

Ed eccola qui la Vitto, che sul finire della gara tira fuori il carico da 90!!!
Senti, ma che meraviglia è questa terrina? E il tacchino ripieno senza tacchino???? :-D
Nei nostri pranzi delle feste il tacchino e ogni altro pollame non può assolutamente entrare a causa di una gravissima intolleranza di mio padre, ma il ripieno sì! E ti prego di credere una cosa: quest'anno nella nostra tavola di Natale sarà presente una certa terrina... la tua! Perché a noi le castagne piacciono da matti pur essendo siculi (siam terroni, mica scemi! ^_^) e non possiamo certo farci mancare una delizia del genere!!!!
Un abbraccione fortissimo!

alessandra ha detto...

Bra, quella di Marte, vero?
E Marte, quello di quale galassia?
E a quale ennesimo poso elevare, il mio bravissima??
Senza parole, vitto... e lo sai, che con me ce ne vuole :-)

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