sabato 28 gennaio 2012

IL PIACERE DI SPERIMENTARE ...................

DA CUI ...... DUE RICETTE PER LA SFIDA DI GENNAIO

Di Vittoria

Mi piace sempre più questa sfida che mi sta aprendo nuovi orizzonti culinari e mi porta a fare nuove esperienze di tecniche che non ho mai osato.



Questo mese ci siamo dovuti cimentare con la mitica sfoglia per la pasta.
Dovete sapere che nella mia famiglia di origine nessuno cucinava volentieri e tanto meno faceva la pasta fresca in casa… figuriamoci tirare la sfoglia a mano!!!!
Quindi da quel lato lì esperienza trasmessa con il latte materno …NESSUNA.
Mia mamma si che cucinava per passione (chissà da dove gli è saltata fuori) e mi ha insegnato quasi tutto quello che so, ma sul fronte pasta fresca nulla, nisba, nade de nada, nothing ……….insomma il buio totale. Così sono cresciuta (poco in altezza e parecchio in larghezza) pensando alla sfoglia come a un mostro sacro intoccabile e inarrivabile e non mi sono mai buttata a sperimentare fino a che……….
…….eccole loro dell’ MTC che vengono a stanarmi.
Ale, Dani e Giorgia di Menuturistico e la colpevole del mese Ale di Ale only kitchen che ci ha spiegato benissimo come si fanno le tagliatelle in un post dettagliatissimo, ma si sa, tra il dire e il fare........

Non sia mai che lascio cadere una sfida senza raccoglierla!!!!!

E ALLORA MI SONO DOVUTA BUTTARE, MA IO L’HO FATTO CON IL SALVAGENTE!

Dopo qualche notte insonne in cui mi sognavo inseguita dal matterello, soffocata dalla pasta e molto molto sgridata da moltitudini di sfogline inorridite, mi sono decisa a chiamare mia sorella Agnese e a chiederle se si poteva organizzare una lezione di sfoglia da sua suocera che con la sfoglia penso ci sia nata. Insomma è di Cesenatico, quindi…..
Detto fatto contattiamo Nonna Anna e organizziamo la lezione a cui abbiamo partecipato io e due delle mie sorelle, Agnese e Francesca.



Vedere lavorare lei era un piacere. Ovviamente fa tutto a occhio, non si parla neppure di pesare nulla e tira la sfoglia con una mano sola sul matterello mentre tiene ferma la pasta con l’altra. Sfoglia perfettamente tonda ……..finchè non ci abbiamo messo le mani noi. Mi sentivo imbranatissima, ma piano piano qualche cosa l’ho imparato.
Per un po’ ci ha lasciato fare poi ha decretato che ci mettevamo troppo e la sfoglia si asciugava eccessivamente e ha finito lei con poche passate di matterello.
Quel giorno però abbiamo fatto i cappelletti ripieni di ricotta e noce moscata (deliziosi, devo rifarli assolutamente).


Quindi dovevo rifare tutto a casa per le famose tagliatelle.
E il tempo cominciava a stringere. L’altra sera mi ci sono messa e in un’ora e mezza sono riuscita a portare in tavola delle buonissime tagliatelle al sugo di coniglio.
Per le tagliatelle ho usato ricetta e dosi di Ale che trovate da lei QUI; sono le classiche delle Simili, circa 100 gr di farina per uovo e pizzico di sale.





Per il sugo (e il secondo) ricetta umbra presa da La Grande Cucina Regionale Italiana – Primi piatti - di Fernanda Gosetti e ovviamente un po’ modificata da me

SUGO DI CONIGLIO
Un coniglio con le sue frattaglie e anche la testa che poi si leva, ma fa il sughetto buono.
Salsa di pomodoro circa 400/500 gr più un po’ di concentrato
Olio extravergine oliva
Trito abbondante di 1carota/1cipolla/1 gambo sedano
1 spicchio di aglio
2 foglie di alloro
1 bicchiere di vino bianco secco
Brodo di verdura o carne (io avevo quello di pollo)
Sale pepe

Fare il soffritto con aromi e olio e rosolare i pezzi di coniglio tagliati abbastanza piccoli. Bagnare con il vino e quando è evaporato aggiungere il pomodoro e un po’ di brodo. Aggiungere cuore, fegato, rognoni e polmone tagliati a pezzetti molto piccoli. Salare e fare cuocere semicoperto per circa un’ora. Se asciuga troppo aggiungere brodo.
Togliere dal sugo i pezzi di coniglio; scegliere i pezzi meno belli e pregiati (la parte delle costole e della pancia) e disossarli sminuzzando la polpa a pezzettini piccoli. Rimetterli nel sugo che dovrà essere abbastanza denso ma non asciutto.
Cuocere le tagliatelle e condirle con burro e pepe, poi con parte del sugo (per 3 era molto abbondante). Rimettere i pezzi di coniglio nel loro sughetto e tenerli in caldo da mangiare come secondo.
Servire le tagliatelle con parmigiano a parte.



La famiglia tutta ringrazia e ancora si lecca i baffi.
Ho le braccia doloranti, ma sono soddisfatta del risultato.
Forse le ho tagliate un po’ troppo larghe, ma mi perdonate vero? Alla peggio finisco fuori concorso per tendenza alla pappardella, ma spero di no.


Ora ci ho preso gusto, chissà che oggi non riesca a fare anche il timballo che mi invoglia parecchio………
…….eccomi!!!! ci sono riuscita a fare il timballo, ora però non so se riesco a pubblicarlo perché non solo è l’ultimo giorno, ma è pure tardissimo!!!!

TIMBALLO DI TAGLIATELLE
Da Il nuovo Codice della Pasta di Vincenzo Buonassisi (dosi riadattate)



Scaldare il forno a 180 gradi

Preparare le tagliatelle come da ricetta di Ale QUI
Con 2 uova ne sono venute circa 300 gr.

Preparare una pasta da patè con 200 gr di farina, 80 gr di strutto (io burro), 2 rossi d’uovo, poca acqua (io non l’ho messa, ho messo il bianco di un uovo), sale. Io ho aggiunto un bel pizzicone di pepe.
Impastare tutto come per una frolla, dividere in 2 palle una doppio dell’altra e fare riposare in frigo.
Stendere la più grande e rivestire uno stampo a bordi alti a cerniera diam.22 facendola sbordare.

Preparare una besciamella con 50 gr burro, 50 gr farina, ½ lt latte. Quando è pronta e intiepidita aggiungere parmigiano e un uovo battuto. Io ho aggiunto un bel po’ di berberè, mix di spezie etiopi molto profumato.

Cuocere le tagliatelle lasciandole molto al dente, scolarle, condirle con la besciamella e metterle nella scatola di pasta preparata.

Tirare la seconda palla di impasto per fare il coperchio del timballo. Fare un foro al centro, sistemarla sul timballo saldare i bordi pizzicando le 2 sfoglie e tagliare l’eccesso di pasta.
Con i ritagli fare le decorazioni (io ho fatto delle foglie). Spennellare la superficie di uovo battuto e latte, incollare le decorazioni, spennellarle e infornare per circa 40 min, finchè è dorato.

Eccone una bella fetta fumante e profumata



Queste ricette partecipano all’MT Challenge di gennaio.

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16 commenti:

stefania ha detto...

Sarà che anche per me fare la sfoglia sembra qualcosa di irraggiungibile... ma a mio modesto parere sei stata grande!! Evviva la pasta fatta in casa!! Evviva le nonne che ancora tramandano queste esperienze!!

le ricette di Ninì ha detto...

complimenti,a casa mia si faceva ogni domenica la pasta fresca,ma ora è da tanto che non la faccio,ma tu mi hai fatto ritornare la voglia!!!ciao buona domenica e..ti seguo

Vitto da Marte ha detto...

Davvero, grazie! E' stato veramente bello andare da nonna Anna a farsi insegnare. Lei era stupitissima e ancora di più delle foto che facevamo!!!!
Però le brillavano gli occhi dal piacere!!!!!
Buonanotte, Vitto

Loredana ha detto...

Che fortuna imparare direttamente da una persona così e direi che la lezione l'hai studiata a dovere, tagliatelle meravigliose!!!
ciao loredana

Unknown ha detto...

Vitto, donna bionica, hai imparato piuttosto bene dalla tua nonna! Due grandi piatti, come sempre Bravissssssssssssssima. Un bacione
Dani

TataNora ha detto...

Bellissimo il timballo! Fa tanto festa grande!
Nora

nadia ha detto...

Vitto, che spettacolo! Il timballo poi, è fantastico

Marco_e_Barbara ha detto...

la fatica ti ha premiato,hai ottenuto un bellissimo risultato,complimenti per tutto!!!

sississima ha detto...

Ottimo questo timballo di pasta, anche per fare bella figura se si ha ospiti, un abbraccio SILVIA

piccoLINA ha detto...

La Vitto ce l'abbiamo solo noiiiii!!!! Sei una grande! Un abbraccio strega bella!

Vitto da Marte ha detto...

Ciao belle!
ma lo sapete che per pubblicare in tempo queste ricette ho dovuto abbandonare una bellissima festa con tante amiche e non ho neppure assaggiato i dolci che erano a dir poco strabilianti?

Eh, che vita dura vero? Però una sfida è una sfida e non ammette deroghe. Mi sono sacrificata........... diventerò santa? Pensate un po' che roba "SANTA VITTO DA MARTE" mica roba da nulla, no?

Il timballo era buonissimo. Credevo che venisse un po' asciuttino e invece no, per nulla!

Il mio brontolone di fiducia ha detto......magari un po' di sale in più nelle tagliatelle...... uuuuuuuuuuuuuuuuu

Dopo questa parentesi idiota, torno a fare la persona seria e lavoro....
Baaaaaaaaaaccccccccciiiiiiiii

Ely ha detto...

Che splendide ricette, prima le tagliatelle e poi il timballo, ci credo che tutti si siano leccati i baffi :-)))

Tantocaruccia ha detto...

Quante belle cosine hai tirato fuori da queste tagliatelle! La sfoglia tirata dalla massaia ha quel non so che di più buono di quella fatta con la macchina.. io la adoro!
a presto:**

๓คקเ ha detto...

E lo sapevo che la Vitto, pur non avendo mai steso la sfoglia, ci stendeva con due presentazioni-capolavoro!!!!

breakfast at lizzy's ha detto...

Ma che piatti pazzeschi che hai preparato!! il timballo dev'essere gustosissimo!! ...e quelle tagliatelle sono perfette! :)

rebecca parodi ha detto...

Che brava!! Sai quando le guardo in tv stendere una perfetta sfoglia tonda viene desiderio anche a me... poi alla fine uso la macchina che sono più tranquilla.... xciò brava!!

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