mercoledì 31 gennaio 2018

STUFATO DI MANZO AL VINO ROSSO PER IL CALENDARIO DEL CIBO ITALIANO

Di Vittoria

Oggi per il Calendario del Cibo Italiano festeggiamo la Giornata Nazionale dello Stufato, piatto di carne (ma anche di pesce o verdure) tipico delle regioni italiane del nord che necessita di lunghe cotture, una volta fatte sulla stufa accesa, da cui il nome. 





Si utilizzano tagli di carne di seconda categoria, più grasse e meno tenere, ma molto più saporite, che necessitano di lunga cottura. Possono essere fatto con un pezzo intero o a piccoli bocconi e allora prende il nome di spezzatino. 

La carne utilizzata in genere è bovina; manzo, ormai quasi introvabile, o vitellone, ma nella tradizione italiana troviamo anche stufati di carne di asino, cavallo, agnello, pecora, coniglio o selvaggina

Sul Calendario del Cibo Italiano, oggi trovate parecchie ricette tradizionali, io partecipo alla giornata con una ricetta di origine piemontese che si è sempre fatta in casa mia. La mangiavo da mia nonna, poi mille volte rifatta da mamma e infine da me.


SPEZZATINO DI MANZO AL VINO ROSSO CON VERDURE
per 6/8 persone

Ingredienti
1 Kg di reale (a Genova si chiama Matamà) di manzo o vitellone, taglio semigrasso da stufato o bollito
2-3 cucchiai di farina
50 g  di burro
1/2 bottiglia di vino rosso corposo tipo barbera
400 g di passata di pomodoro
1 mazzetto di erbe aromatiche con salvia, rosmarino, timo, alloro
1 sacchettino di garza con pepe nero, bacche di ginepro e pimiento
2 spicchi di aglio
4 carote grosse
4 patate grosse
1 cipolla
1 costa di sedano
1 litro di brodo di carne o acqua
sale.

Ripulite il pezzo di carne dal grasso e scarti, riducetela a bocconi e infarinateli. 



Scaldate molto un tegame di coccio, fate sciogliere il burro e rosolate la carne; quando comincerà ad attaccare e sfrigolare salate, bagnate con il vino rosso e aggiungete il pomodoro, il mazzetto di aromi, il sacchetto di spezie, il sedano e l'aglio.

Abbassate il fuoco al minimo e fate cuocere semicoperto, mescolando ogni tanto, aggiungendo acqua o brodo se asciuga troppo.

Dopo due ore aggiungete le verdure  pulite e a tocchetti e altra acqua o brodo e proseguite la cottura finchè le verdure non saranno tenere e il brodo sarà quasi del tutto consumato. Deve restare un bel sugo scuro, lucido e cremoso. 

Aggiunta mia: 
poco prima della fine cottura aggiungo al sugo un cucchiaio raso di cacao amaro che rende tutto più cremoso, scuro e lucido. 







365 giorni per apprezzare la realtà e diversità della cucina italiana, per conoscere le infinite sfumature e i meravigliosi prodotti del nostro paese, per conoscere e conservare le nostre origini e tradizioni










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5 commenti:

๓คקเ ha detto...

IO adoro così tanto stufati, brasati e stracotti, che li mangio ogni volta che posso.
Non solo quando li cucino io, ma anche se li trovo fuori.
Ieri alla tavola calda vicino all'ufficio dove ho pranzato, ho preso il brasato.
Oggi nella mensa sotto l'ufficio ho mangiato lo stracotto.
E questo week-end a casa mia cucinerò proprio il tuo stufato, che è completamente nelle mie corde!
Un abbraccio Vitto!

ilprofumodellacqua.blogspot.com ha detto...

Un piatto goloso della tradizione ... complimenti Vittoria

Simona Nania ha detto...

Quanto amo gli stracotti e i tagli considerati (a torto) meno pregiati. Il reale è un taglio ottimo! Molto buona euesta ricetta. Che fame ...

Unknown ha detto...

Cara Vittoria sono molto felice di vedere finalmente il tuo stufato. Io non avrei saputo farne uno così buono e sarebbe stato un vero peccato perchè il tuo mi ricorda tanto quello che preparava mia nonna con i pezzetti di carne, il sugo e le patate cotte nel coccio. Ed io bambina passando in cucina prima della cena rubavo tutte le patate lungo il bordo del tegame su cui si era formata una bella patina di salsa. Una delizia!

Unknown ha detto...

Mi è uscito amaro cosa faccio?

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