mercoledì 28 settembre 2011

I ventuno anni di Federico
















































I ventuno anni di Federico
Non so come e quando sia successo.
Ieri andavo a prenderlo a scuola, usciva correndo dal portone con il suo caschetto di capelli biondissimi, scrutava ansioso la folla di genitori fino a quando non mi localizzava, allora gli spuntava un sorriso, mi stampava un grosso bacio sulla guancia e mano stretta nella mia ci avviavamo verso casa. Oggi gira per casa un ragazzone muscoloso per il troppo nuoto e le gambe pelose, i capelli son diventati riccioli scuri, non perde occasione per riprendermi, che questa mamma con la testa ancora da ragazzina, non va mica tanto bene per un ragazzo serio come lui!
Ma quando è avvenuta questa metamorfosi, quando è cresciuto?
Soltanto quando lo guardo negli occhi ritrovo il bambino che era, dolce, tenero e capisco che non è poi cambiato molto!
Buon Compleanno, tesoro mio!

Ho preparato due torte, una grande per i ragazzi al ristorante ed una piccola bavarese per noi
Per la bavarese bicolore:
Pasta biscotto al pistacchio:
2 uova
80 g farina
80 g zucchero
vaniglia
pasta pistacchio
Montare molto bene le uova con lo zucchero e la vaniglia, unire un cucchiaio di pasta di pistacchio. A mano unire la farina setacciata cercando di non smontare il composto. Spalmare sulla leccarda foderata di carta e cuocere in forno a 180° per 7'.
Per la bavarese al cioccolato bianco:
250 g latte intero fresco
zucchero semolato gr. 50
100 g uova tuorlo
10 g colla di pesce in fogli
250 g cioccolato bianco
500 g panna
una bacca di vaniglia
portare a bollore il latte con i semi della bacca di vaniglia e versarlo sopra i tuorli miscelati con lo zucchero;portare sul fuoco e cuocere sempre mescolando fino alla temperatura di 85° C, togliere dal fuoco ed unire la colla di pesce precedentemente ammollata e ben strizzata, unire il cioccolato bianco a pezzetti ed emulsionare bene con un mixer ad immersione. Fare raffreddare ed unire alla panna montata.
PASTA DI PISTACCHIO di Ilaria Fioravanti
Per 900 gr di pasta:
7 cl di acqua
250 gr di zucchero semolato
500 gr di pistacchi puliti
125 gr di polvere di mandorle
5 gocce di estratto di mandorla amara
Fare uno sciroppo con l’acqua e lo zucchero e portare ad ebollizione. Far bollire fino al raggiungimento di 121°C (grande bolla). Versare lo sciroppo sui pistacchi, mescolare con la polvere di mandorle e l’estratto di mandorla amara. Mettere tutto nel mixer fino ad ottenere un pasta fine

Tagliare la pasta biscotto con l'anello per la bavarese e lasciarlo all'interno. Sopra versare metà della bavarese al cioccolato bianco, porre in frigo per mezzora. All'altra metà della bavarese al cioccolato unire due cucchiai di pasta di pistacchio, miscelare molto bene e versare nell'anello sopra a quella bianca. Porre in frigo per almeno sei ore e decorare con panna montata.

Per la torta al cioccolato ho usato come base la panarellina di Tina Mamola, già presente nel blog. L'ho tagliata in tre dischi con grande facilità grazie all'anello tagliatorte che mi ha regalato Paoletta. Ho bagnato ogni strato con marsala misto a sciroppo di zucchero al 50%.
Ho farcito ogni strato con una crema al marsala fatta con:
3 tuorli
80 g zucchero
300g latte
200 g marsala
50 g farina 00
Si procede come una normale crema pasticcera, alla fine ho unito due fogli di colla di pesce prima ammollati in acqua fredda.
Una volta assemblata e raffreddata la torta (ho triplicato le dosi, mi serviva una torta molto grande) l'ho spalmata di crema al burro e rivestita di cioccolato plastico e decorata sempre con lo stesso cioccolato. Finalmente ho usato dei deliziosi stampini che mi avevano regalato Vittoria e la mia cuginetta americana! Non vedevo l'ora di usarli. :-))

Nadia
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martedì 27 settembre 2011

Il picnic secondo Chiara



Rosella ha ancora problemi con blogger e mi ha quindi chiesto di pubblicare un altro capolavoro di sua figlia Chiara. Lo faccio con grande piacere e tanta ammirazione per questa ragazza così brava. La torta è stata preparata per un concorso dolciario, per cui, un grande in bocca al lupo a Chiara!
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lunedì 26 settembre 2011

Risotto speck e salsa di ortiche


Ma quanto mi piace passare da casa dei miei, stritolarmi un po' la mia mammotta e a volte "rapirla" e portarla a casa mia per coccolarla un po'! Ed e' bello vederla girare per casa senza nulla da fare se non godersi il suo essere ospite per una sera!
E' bellissimo vederla sedere a tavola con la curiosita' di scoprire cosa le ho cucinato stavolta, mi sembra una bimba curiosa, mi fa sempre ridere!!!
L'ultima serata che ha trascorso da me (ed e' gia' trascorso troppo tempo, bisogna rimediare!) le ho cucinato un risottino che le e' piaciuto cosi' tanto da chiedere il bis! Inutile dire che io gongolavo!!!! ^_______^


Risotto allo speck e salsa di ortiche - di piccoLINA
Ingredienti per 4 persone:
320 gr di riso Vialone nano La Pila
80 gr di speck (x i celiaci: accertarsi che sia di quelli gluten free!)
1/2 cipolla
2 cucchiaini di salsa di ortiche Cascina san Cassiano
brodo di pollo q.b. (fatto col mio dado di pollo home made!)
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di mascarpone per mantecare

In una pentola capiente fate soffriggere la cipolla tritata finemente con l'olio extra vergine.
Quando la cipolla inizia a colorire versate il riso e mescolate. Fate tostare il riso per un paio di minuti, quindi sfumate con il vino bianco e bagnate con un mestolo di brodo. Dopo 5 minuti aggiungete lo speck tagliato a striscioline sottili. Portate a cottura il riso aggiungendo il brodo man mano che la preparazione lo richiede, sempre un mestolo o due alla volta.
Quando il riso e' pronto, spegnete il fuoco, aggiungete il mascarpone (o il burro), coprite con un coperchio e lasciate riposare un paio di minuti. Prima di impiattare aggiungete al risotto la salsa di ortiche e mescolate bene il tutto!
Buon appetito!!!!

Apro una parentesi per parlarvi di questo riso La Pila! Un riso con rintracciabilita' di Filiera Controllata, sta a significare che la provenienza di questo riso e' certificata fin dal seme, cosa rarissima nel riso.
Inoltre l'azienda La Pila è stata la prima ad ottenere in Italia la certificazione I.G.P. sulla varietà Nano Vialone Veronese I.G.P.
Vi consiglio di andare a curiosare nel loro sito dato che questo riso non lo si trova in vendita nei supermercati ma e' possibile acquistarlo online!
Per ora ho avuto modo di gustare il Vialone Nano e devo dire non mi ha delusa! Ha un chicco che assorbe benissimo i sapori e io lo trovo eccezionale nei risotti perche' tiene bene la cottura!
La salsa alle ortiche poi e' stata una sorpresa... ha un tocco piccante davvero buono e ha dato al mio piatto quella nota decisa che ci voleva!
E poi la mia mammotta che a distanza di tempo ancora mi dice quanto le sia piaciuto quel risotto....non ha prezzo!!!!

Alla prossima!!!
Paola
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venerdì 23 settembre 2011

Macedonia medioautunnale per l'MTC...e sono3!


A volte ritornano! Ebbene si, rieccomi....sono di nuovo qui, anche se sono sicura che la mia mancanza non si e' sentita in cucina dato che Nadia, Vitto, Rebecca e Annina si sono date da fare per mandare avanti la baracca!!! Grandi!
Io sono stata ostaggio del lavoro, non mi lamento, anzi.... ma posso dire che mi siete mancati???
E in quasi due mesi in cui non vi ho raccontato gli affari miei sono successe un sacco di cose... c'e' stato un week end di ferragosto favoloso a casa della Vitto, un week end a base di aperitivi, risate e cucinamenti collettivi! Ma non per pochi intimi, eh!!! No, la Vitto e' una grande e organizza una festa per il suo compleanno con solo una cinquantina di persone!!! Io avrei avuto l'ansia! Lei era pacifica e sorridente, una perfetta "macchina organizzatrice", dallo spiegone (la sua tabella di marcia, mitica!) alla spesa passando dalla scelta di piatti e vassoi e un tuffo al mare!
Poi c'e' stato il compleanno di Matteo, il mio ometto che quest'anno ha compiuto 10 anni e se conto le feste di compleanno che gli ho organizzato in vita sua batte ampiamente quante ne abbia avute io finora! Cosi' anche quest'anno abbiamo avuto il nostro TRIDUO di festeggiamenti, ma ve ne raccontero' in un'altra puntata!
E un'altra calata su Genova per incontrarmi con Nadia, Miriam, Rosella, Bea col marito Giampiero (troppo forte!), la Vitto (forever) e Antonio, e Ilaria, altra giornata semplicemente grandiosa!!!!
E la nipotonza 12enne che non ha mai avuto una torta decorata per il suo compleanno la vogliamo trascurare??? Segue altra puntata!!! :-)
Poi la scuola, il calcio, le prime partite amichevoli, il catechismo, il pc di casa che mi sta abbandonando.... oggi e' il primo giorno d'autunno e io ho gia' bisogno di altre ferie!!!!


Ma torniamo a noi! Ho rischiato di non riuscire a partecipare all'MTC di settembre per i capricci del pc, ma ieri sera sono riuscita a recuperare tutte le mie foto e cosi' eccomi qua, con una ricetta per niente originale e una presentazione ancora meno fantasiosa, ma il mio neurone sto mese non e' riuscito a produrre niente di piu'!
Dopo la macedonia felicemente adagiata sul cuscino della Vitto e quella in aspic di Nadiuzza, c'era bisogno di altro??? Anche no....ma dato che c'e', sto mese ci giochiamo un bel terno! ^___^

Macedonia medioautunnale - di piccoLINA
per le crespelle alle castagne:
1 uovo
1 bicchiere di latte
1/2 cucchiaio di farina 00
1 cucchiaio di farina di castagne
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di zucchero

frutta:
1 pesca
1 mela
uva
2 fichi
3 noci
succo di limone (1 spruzzatina x non far annerire la frutta)
1 cucchiaio di zucchero

glassa di aceto al lampone
1 bicchiere di aceto di lamponi
2 cucchiai di zucchero

Ho preparato le crespelle "a sentimento", non avevo dosi precise e le ho improvvisate, ma sono riuscite bene! Sbattete l'uovo con il sale, aggiungete il latte, le farine e lo zuchero e amalgamate bene il tutto. Lasciate riposare l'impasto una mezz'oretta (io intanto ho tagliato la frutta) e poi cuocete versando in un pentolino antiaderente un mestolino alla volta.
Come si taglia la frutta a dadini non e' un mistero per nessuno.... il pensiero di mettermi a intagliare, scolpire o scavare ad arte non mi ha nemmeno sfiorata, quando ho visto le prodezze di Fabiana sono riuscita solo a formulare un: "non ce la posso fare!!!" ahahahahahah.

La prima parentesi vorrei aprirla sui fichi, che non sono fichi fresci, ma nememno secchi.... li ho comprati in Calabria quando sono stata da Rebecca e sono dei fichi mescolati col miele (Rebecca...HELP!) e la scorza di arancia e cotti al forno avvolti nelle foglie di fico, una delizia incredibile!

Apro la seconda parentesi per l'aceto di lamponi!!!! L'avevo vista da Annalisa e preparato seduta stante! Ha un profumo estivo favoloso! La sua ricetta la trovate QUI e ve la riporto pari pari per comodita'!!!!


Aceto di lamponi
500 ml di aceto di mele
250 gr di lamponi bio
1 cucchiaio di zucchero

Lavate e asciugate bene i lamponi tamponandoli delicatamente con della carta da cucina assorbente. In un barattolo per conserve sterilizzato versate del buon aceto di mele, lo zucchero e i lamponi. Chiudete il barattolo scuotete leggermente il contenuto e riponete in un luogo buio e asciutto e fatelo riposare per 3 settimane. Trascorso questo tempo, filtrate l'aceto in bottiglie sterilizzate .

Dicevo che l'avevo fatto ma ancora non avevo avuto modo di utilizzarlo, e allora perche' non approfittarne su una bella macedonia???
Ho versato un bicchiere di aceto in un pentolino con due cucchiai di zucchero e ho fatto cuocere a fiamma alta finche' il tutto non si e' ristretto e non ha preso la consistenza di una glassa con la quale ho condito poi la macedonia!


Tutto qui... ho cercato di unire l'ultimo scorcio d'estate, le ultime pesche e il profumo dei lamponi che hanno passato il testimone alla prima frutta autunnale, fichi, uva e noci adagiati su una copertina vellutata, la crespellina con la farina di castagne.
Che dire.... anche questo mese, la cucina piccolina c'e'!!!
Un abbraccio forte forte a tutti!!!
Paola
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mercoledì 21 settembre 2011

ASPIC DI MACEDONIA PER L'MTC DI SETTEMBRE



Dico subito che declino ogni responsabilità! Io proprio non ci volevo partecipare all'MTC con questa ricetta, mi vergogno troppo a presentare questà banalità con le ricette e foto spettacolose dei partecipanti, ma diciamo che mi hanno costretto. E così eccomi qui.

Non si può neanche parlare di ricetta, vista la semplicità dell'esecuzione, comunque:


Aspic di macedonia


circa 800 g di frutta mista (niente ananas fresco e kiwi perchè inibiscono la colla di pesce)

10 g di colla di pesce

mezza scatola di ananas sciroppato

3 cucchiai di zucchero

1 bicchierino di maraschino

400 g di succo d'ananas non zuccherato


Pulire e tagliare la frutta a tocchetti possibilmente uguali, unire anche l'ananas a tocchetti, cospargere con lo zucchero e il liquore e mettere a macerare per circa mezzora. Scaldare metà succo d'ananas sul fornello senza farlo bollire ed unire la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda e ben strizzata. Sciogliere completamente e unire il restante succo d'ananas. Fare raffreddare completamente ed unire alla macedonia. Versare il tutto in uno stampo adeguato e porre in frigo per almeno sei ore.

Al posto del succo d'anans e liquore, si può usare del moscato dolce.


Nadia


Con questa ricetta partecipiamo al MT Challenge di settembre.

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martedì 20 settembre 2011

MACEDONIA SUL CUSCINO PER L’MTC DI SETTEMBRE

Di Vittoria



La ricetta di questo mese per l’MTC - - mi ha subito incuriosito per la sua apparente banalità:
quante volte abbiamo fatto e mangiato macedonia?
Quale modo migliore per convincere i recalcitranti a mangiare la frutta?
E quale per utilizzare la frutta che nessuno più vuole perché un po’ vecchietta? Togliamo i pezzetti brutti e …via! Un bel misto colorato piace a tutti!
Io poi ho preso l’abitudine di condire la macedonia con un cucchiaio di marmellata casalinga. Quella con i pezzi di frutta dentro ancora interi. Naturalmente niente zucchero, poi. A volte un cucchiaio di limone o di liquore.
E sapete perché? Perché faccio molta marmellata e in casa non la mangiano.
Solo nelle torte e ………..nella macedonia! …..ma una bella fetta di pane e marmellata… MAI, piuttosto il suicidio …………..con i biscotti industriali!!!!
Ma torniamo alla nostra macedonia che Fabiana ci ha proposto QUI

Altro che semplice e banale! Da pauraaaaaaaaaa!
Bellissima da vedere, mette allegria e anche un po’ di soggezione. Come si fa a rompere quell’armonia perfetta?
E come si fa a gareggiare con simile abilità? Manco ci provo che come minimo mi amputo un dito!



Invece ho pensato che questa macedonia aveva bisogno di un trono regale per brillare in tutto il suo splendore e così ho deciso, tanto per semplificarmi un po’ la vita, di adagiarla su un morbido e profumato “cuscino” di crème brulèe.
Una ricetta profumatissima trovata su un libretto appena acquistato da Amazon.it (Ale, te possinoooo!!!!! Acquistato insieme ad altri 20 credo). Si chiama “Crème Brulèe” di Josè Marechal. Ce ne sono 38 varianti meravigliose, ma per la macedonia mi è sembrata perfetta quella aromatizzata al cardamomo e io ci ho aggiunto anche lo zafferano per darle ancora più profumo e un colore dorato.
L’accoppiata mi è sembrata vincente: morbida e profumata crema, croccante caramello e fresca e acidula frutta condita leggermente con uno sciroppo di rum scuro e zucchero di canna.
Riporto la ricetta della crema e fra parentesi le mie varianti (non ce la faccio proprio a eseguire alla lettera!)



CREME BRULEE “INDIAN STYLE”
(4-6 creme monoporzione, io ne ho fatta una grande)
35 cl panna liquida
10 cl latte
90 gr zucchero semolato
5 tuorli
2 cl di acqua di fior d’arancio (io non l’ho messa)
(ho aggiunto un cucchiaino da caffè di pistilli di zafferano dell’Aquila, comprato a Navelli a luglio)
10 gr di semi di cardamomo o 4-5 pizzichi in polvere
50 gr di zucchero di canna
Scaldare latte, panna cardamomo e zafferano. Lasciare in infusione per qualche minuto fuori dal fuoco e se usate l’acqua di fior d’arancio aggiungetela.
(Mentre il composto si scaldava ho schiacciato bene i semi e i pistilli che altrimenti fanno fatica a rilasciare il polline giallo)
Sbattere energicamente tuorli e zucchero per sbianchirli.
Filtrare il composto caldo sulle uova battute e mescolare per amalgamare bene tutto.
Mettere in frigo a riposare per almeno 2 ore.
Regolare il forno a 95°
Distribuire la crema con delicatezza in ciotoline individuali (io una pirofila unica ovale).
Collocarle in forno perfettamente in piano, immerse in un bagnomaria.
Cuocere da un’ ora a un’ ora e 15 a seconda delle terrine usate. Le creme devono restare tremolanti e appena rapprese (io probabilmente le ho cotte un po’ troppo)
Mettere in frigo almeno un’ora prima di servire.
Al momento di servire spolverizzare con lo zucchero di canna e caramellare con il cannello.



Note mie:
ho avuto problemi di cottura perché il mio forno a gas e vecchio di 22 anni non tiene più le basse temperature e si spegne. Così la crema ha cotto con una temperatura oscillante fra i 50 e i 150 gradi. Alla fine mi sono scocciata e ho alzato a 170, così la superficie è rimasta tutta rugosa, o meglio bollicinosa invece che bella liscia.
Ho avuto problemi a caramellare: è venuta bene, ma non il classico strato duro e vetroso che si spezza con il cucchiaio. Un po’ di zucchero è rimasto crudo, altro troppo bruciato. Soluzioni? Se insistevo troppo con la fiamma bruciavo tutto.

Mentre la base cuoceva ho preparato la frutta: pesche kiwi e banane a fettine, uva bianca a mezzi acini, ribes sgranato. Ho preparato lo sciroppo scaldando rum e zucchero fino all’evaporazione dell’alcol e fatto raffreddare. Condito leggermente la frutta separatamente.



Al momento di servire la macedonia ho caramellato, disposto la frutta e portato in tavola.
Crema e frutta si prendono insieme a cucchiaiate, è molto conviviale, perhttp://www.blogger.com/img/blank.gif un pranzo elegante meglio fare le monoporzioni.
Visto che sono presenti spezie fortemente aromatiche e caratterizzanti, in abbinamento servirei un bicchierino dello stesso rum usato per lo sciroppo.

Con questa ricetta partecipiamo al MT Challenge di settembre.

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lunedì 19 settembre 2011

Peperoni in agrodolce con pistacchi e mandorle






















Da fare subito, mentre i peperoni sono ancora dolci per il sole dell'estate


PEPERONI IN AGRODOLCE CON PISTACCHI E MANDORLE

4 peperoni carnosi colorati
un cucchiaio di mandorle a lamelle
un cucchiaio di pistacchi sbollentati e spellati
un cucchiaio di uvetta (omessa)
un cucchiaio di miele di fiori d’arancia
2 cucchiai di aceto bianco
olio evo
sale

Lavare i peperoni, pulirli e ridurli a striscioline. Scaldare 4 cucchiai di olio in una padella antiaderente e fare rosolare dolcemente i peperoni per qualche minuto. Io ho unito anche mezza cipolla a fettine. Diluire il miele nell’aceto, versarlo sui peperoni e proseguire la cottura a fuoco basso per 20’.
Ammollare l’uvetta, dorare le lamelle di mandorla in un padellino, sminuzzare i pistacchi. Strizzare l’uvetta, unirla ai peperoni, alzare la fiamma e fare asciugare il fondo di cottura, quando è sciropposo togliere dal fuoco, mettere in un piatto da portata e cospargere con la frutta secca.

Nadia
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venerdì 16 settembre 2011

torta per il compleanno di mio figlio

Questa è l'ultima torta che ho fatto....avevo voglia di provare un nuovo tipo di decorazione che ho scoperto casualmente in rete.Appena ho visto questa decorazione me ne sono subito innamorata e ne ho approfittato per realizzarla per il compleanno di mio figlio.in realta',la foto risale alla fine di luglio,ma,ho potuto ricominciare a postare solo da poco visto che "blogger" mi impediva di accedere.Questa decorazione laterale è gia' di per se molto ricca..... completa da sola la torta e non va caricata con altre decorazioni sulla superficie,al massimo,ci va bene un fiore.ne ho approfittato per cimentarmi con un fiore che mi piace moltissimo....la magnolia.la base è un pds farcito con panna e frutti di bosco,tutte le decorazioni (tranne la magnolia che è in gumpaste)sono in pdz addizionata con il cmc.Un abbraccio a tutte voi!
Anna




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martedì 13 settembre 2011

Semifreddo alle pesche con salsa al caramello




















Ricetta semplice e veloce da realizzare con le ultime pesche di stagione, le nettarine, gustose e profumate.


SEMIFREDDO ALLE PESCHE con salsa al caramello


500 g di purea di pesche
200 g di panna fresca
200 g di zucchero

per la salsa al caramello

100 g zucchero semolato
100 g panna
Montare la panna fredda ben ferma unendo lo zucchero alla fine. Aggiungere la purea di pesche poco alla volta mescolando dal basso verso l’alto per non smontare il composto. Mettere in uno stampo singolo o monoporzioni (come questi deliziosi della Pavonidea http://www.pavonidea.com/ che mi regalato Paola) e porre in freezer per almeno sei ore. Prima di servire estrarre almeno 10’ prima di servire.

Sciogliere lo zucchero in un pentolino con un cucchiaio o due di acqua, quando raggiunge un bel colore ambrato, unire a filo la panna bollente mescolando con un cucchiaio, facendo attenzione che non fuoriesca dal pentolino, il caramello è pericoloso. Versare in una ciotola e fare raffreddare. Servire come accompagnamento al semifreddo.


Nadia
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venerdì 9 settembre 2011

i miei biscotti decorati


care amiche..continuo la carrellata delle mie creature(cosi' le sento io)
Questi biscotti..li ho realizzati per la prima comunionedel figlio di un'amica.Biscotti in pasta frolla..le cui decorazioni sono state realizzate tutte in ghiaccia reale.
un caro saluto a tutte voi!
Anna















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Occhiate nella meringa


























Un modo nuovo di cucinare il pesce per preservarne tutto il profumo e il sapore. L'idea viene da Menù Turistico sempre all'avanguardia quando si tratta di innovazioni.


Quante volte ci avanzano gli albumi e non sappiamo che farne? Ebbene questa è un ottimo modo per utilizzarli, che di questi tempi, e non solo, è meglio non sprecare nulla.


Il pesce resta umido e saporito, al contraio del pesce al sale che a volte resta un pò troppo asciutto. Ed è anche dietetico (si è capito che in vacanza sono ingrassata?) vista l'assenza completa dei grassi. Si può servire con un salmoriglio ma è ottimo anche così.


Per queste due occhiate di circa 800gr l'una, ho usato 10 albumi che vanno montati a neve fermissima con una manciatina di sale fino. Si spalma metà della meringa su una teglia da forno foderata di carta forno o alluminio, si posizionano i pesci, e si ricopre con l'altra metà della meringa. Si pone il tutto in forno a 180°/200° per circa 25'/30', per questa pezzatura di pesce. La meringa comunque deve essere bella dorata. Una volta estratto dal forno, si rome la meringa con un cucchiaio e si serve il pesce profumatissimo.

Nadia
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mercoledì 7 settembre 2011

Spiedini di pollo con salsa allo yogurt



Buongiorno a tutti e benritrovati! Passate bene le vacanze? Io sono appena rientrata dall'Inghilterra e già mi sembra di non essere mai partita! Come si fa presto a rientrare nel tram tram di tutti i giorni.

Questa ricetta è tratta da Sale&Pepe ed ha il vantaggio, oltre ad essere molto saporita, di essere anche dietetica eliminando i grassi.


SPIEDINI DI POLLO CON SALSA ALLO YOGURT

8 sovracosce di pollo disossate
un limone
zenzero fresco
paprika
senape
sale e pepe
olio evo
cipolla rossa
200 g yogurt greco

Tagliare il pollo, senza pelle, a bocconcini. Preparare una marinata con il succo del limone, mezza radice di zenzero grattugiata, un cucchiaio di paprika e un cucchiaio di senape, sale e pepe e due cucchiai di olio. Fare marinare i bocconcini di pollo per almeno mezz’ora.
Sgocciolare i bocconcini e infilzarli su spiedini di legno alternati con fettine di cipolla (non avevo la rossa e ho messo la bianca) e farli grigliare su tutti i lati. Mescolare lo yogurt con 2 o 3 cucchiai di senape e un pizzico di sale. Io ho aggiunto un’altra grattatina di zenzero. Servire gli spiedini con questa salsa.

Nadia
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sabato 3 settembre 2011

Torta Tenerella


Proseguendo la preparazione di Chiara raccontata Quì ho deciso di fare la torta Tenerella del mio adorato Maurizio Santin!!
A casa ormai lo sanno tutti e mi prendono pure in giro :" ciao mammì,come stà Maurizio?" ..."ti ha scritto oggi?"... A me piace cucinare e me la cavo bene con tutto, ma con i dolci è diverso!! è una passione viscerale, atavica che mi naviga nelle vene... come l'accostamento del dolce con il salato , come quando sento il suono della cornamusa opp. guardo il mare d'inverno ed i suoi flutti si infrangono sugli scogli!! Ci sono passioni , Amori, che ti senti dentro senza neanche sapere bene il perchè ed a cui non puoi resistere ... e poi perchè resistere ai dolci??? Se non fosse che allargano le mie già generose forme verso l'infinito , non ci sarebbero ostacoli fra di noi!!!
Io abito in un bel posto, in una piccola cittadina a misura d'uomo, l'unico problema è che sono leggermente fuori mano dal mondo!! E poi caratterialmente sono riservata , forse anche un pò orso ( che poi è una contraddizione perchè in realtà ho un carattere estremamente solare e positivo).... mi dà fastidio l'invadenza, così negli anni la routine ha preso il sopravvento...
E poi ad un certo punto riscopro internet, che mi sveglia dal torpore nel quale mi ero immersa. Non che mi annoi, anzi ho sempre mille cose da fare : c'è la famiglia, il lavoro e la casa... ma negli ultimi anni avverto sempre più l'esigenza di concquistare maggiore spazio per me e le mie passioni (anche se poi la mia passione più grande è diventata un lavoro!).
Così leggendo e curiosando ho scoperto Maurzio Santin ed ho scoperto anche il suo lato umano... puoi scrivergli e chiedere e lui con gentilezza e simpatia risponde a tutti!!

Con questa torta Chiara ha fatto furore, era felice!! E non c'è cosa più bella ed appagante degli occhi che ridono dei propri figli!

Torta Tenerella

1) 200 gr cioccolato al 55%
2) 100 gr zucchero
3) 100 gr burro
4) 60 gr farina 00
5) 4 tuorli
6) 4 albumi

esecuzione:
1) Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro.
2) Montare a neve gli albumi con parte dello zucchero .
3) Sbattere (non montare) i tuorli con il resto dello zucchero e poi la farina.
4) Aggiungere il cioccolato tiepido
5) Aggiungere gli albumi

In forno a 180° per 10 ,15 min max.

Noi l'abbiamo servita con delle Quenelle ( grazie P. :-D ) di geato alla crema che per il caldo si sono sciolte appena messe sul piatto (quelle in basso a ds!!)

Mille baci...


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