martedì 12 dicembre 2023

OMINO DI PAN DI ZENZERO DA “NEW YORK CHRISTMAS BAKING” di Lisa Nieschlag e Lars Wentrup

Di Vittoria

Il Natale è magico ovunque, ma a New York è davvero speciale! Le mille anime del paese si esprimono nelle tradizioni diverse, si incrociano e si fondono in un tripudio di luci, suoni, colori e profumi incantando chiunque.


Fra i mille libri su questa città incredibile, questo in particolare è tutto dedicato ai dolci newyorkesi delle feste. “NEW YORK CHRISTMAS BAKING” di Lisa nieschlag @lisanieschlag e Lars Wentrup @larswentrup è uno di quei libri meravigliosi, pieno di idee per vivere il Natale nel confortevole calore familiare, avvolti dai profumi tipici di questo periodo.


Con @cook_my_books chiudiamo quindi l’anno in bellezza con questa dolcissima settimana e vi diamo appuntamento a gennaio con un nuovo carico di libri, uno più interessante dell’altro.

Ho l'onore di aprire questa dolce settimana con il più tipico dei biscotti natalizi: GINGERBREAD PEOPLE ovvero gli omini di pan di zenzero!!!!i Una ricetta caratterizzata dal sapore intenso della melassa per dei buffi biscotti golosi. Regalateli ai bambini (e non solo) e li farete felici.

 

OMINO DI PAN DI ZENZERO
Gingerbread People



Queste piccole figure di pasta dolce e speziata hanno una lunga storia. Una fiaba popolare racconta la storia di una vecchia coppia che cucinò un omino di pan di zenzero, solo per farlo scappare dal forno.
Decorare i pupazzetti di pan di zenzero con la glassa è molto divertente ed è facile da realizzare utilizzando i pennarelli già pronti. In alternativa, unisci un po’ di zucchero a velo (a pasticceria) con il latte quanto basta per ottenere una glassa densa. Trasferisci il composto in una sac à poche con bocchetta molto piccola e libera la tua creatività! (cit. Autori)

 
Per circa 25-30   (40 con tagliabiscotti h=6 cm)

210 g di farina
1¼ cucchiaino di zenzero macinato
½ cucchiaino di cannella in polvere
¼ cucchiaino di chiodi di garofano macinati
¼ cucchiaino di noce moscata appena grattugiata
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
85 g di burro a temperatura ambiente
90 g di zucchero grezzo
1 tuorlo d'uovo
50 g di melassa
Farina per spolverare 

Per decorare:
1 penna per glassa bianca (vedi note)

Setacciate la farina con le spezie, il bicarbonato e il pizzico di sale in una ciotola e mettete da parte. Sbattete il burro in una ciotola separata fino a ottenere una crema, circa 3 minuti. Aggiungete gradualmente lo zucchero e sbattete per altri 2 minuti. Incorporate il tuorlo d'uovo e la melassa. Aggiungete il composto di farina in più riprese e mescolate fino a ottenere un impasto liscio. Coprite e fate riposare in frigorifero per almeno 2 ore, preferibilmente tutta la notte.

Preriscaldate il forno a 180°C e foderate due teglie con carta da forno. Spolverate leggermente il piano di lavoro con la farina e stendete l'impasto a uno spessore di circa 3 mm. Utilizzando una formina, tagliate l'impasto a forma di persone e trasferitelo nelle teglie. Cuocete per 8-12 minuti, a seconda della dimensione. Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella. Decorate con la glassa


Note
Da noi non è facile trovare queste penne per decorare. In alternativa preparate una glasse come indicato nell’introduzione (zucchero a velo e latte), ma anche con zucchero a velo e acqua.

Io preferisco la glassa reale a base di albume e zucchero a velo.
Mettete mezzo albume in una tazza, aggiungete uno o due cucchiaini di succo di limone e poi aggiungete zucchero a velo fino ad avere una consistenza densa, ma non dura. Mescolate accuratamente per eliminare ogni grumetto, poi trasferite la glassa in una sac a poche con bocchetta liscia molto sottile e divertitevi a decorare gli omini. Lasciate asciugare all’aria per circa un’ora.


Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

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mercoledì 6 dicembre 2023

CREPINETTE ALLO ZENZERO E CITRONELLA DA TERRINES DELLA ECOLE FERRANDI PARIS

Di Vittoria

Lo sentite????? 

Si avvicina il Natale con tutta la serie d’inviti e festeggiamenti…..

Non vogliamo preparare qualcosa che lasci tutti a bocca aperta?

E senza necessariamente dover mettere in tavola 
ingredienti esotici e costosissimi?


La soluzione sono le Terrine e i Paté, la cui origine è proprio la cucina povera, di recupero, il risultato piú eloquente delle astuzie dell’intelligenza in cucina, tanto da essere una costante della storia della gastronomia, oggi un po’ dimenticate!


Ci pensa
@cook_my_books con Il primo libro del mese dedicato alle feste, una monografia sulle terrine e i patè, "Terrines" della Ecole Ferrandi, @ferrandiparis, una delle più rinomate scuole alberghiere di Parigi che raccoglie in queste pagine tutto quello che dovremmo sapere sul tema, dalle tecniche alle ricette.



Oggi vi mostro un perfetto esempio di come una semplice polpetta possa diventare magia in un piatto di sicuro effetto, le “CREPINETTE ALLO ZENZERO E CITRONELLA” Prendete ispirazione da queste e dalle altre che arriveranno in settimana per un tavola davvero da applausi.


CREPINETTE ALLO ZENZERO E CITRONELLA
CRÉPINETTE AU GINGEMBRE ET À LA CITRONNELLE


Per 4 persone

Per le Crepinette
600 g di lombo di maiale
200 g di pancetta
1 cipolla
2 cucchiai di olio d'oliva
300 ml  di vino bianco secco
1 cucchiaio di zenzero tritato
1 cucchiaio di citronella tritata
1 cucchiaio di coriandolo fresco
14 g di sale per kg di impasto
8 g di pepe nero per kg di impasto
200 g di rete di maiale già preparata (vedi note) 

Per gli Spinaci
800 g di spinaci freschi
70 g di burro
Sale pepe 

Per la Salsa
50 g di olio d'oliva
20 cl di salsa di soia dolce
50 g di burro 

Per la Finitura
30 g di spinaci novelli
1 cucchiaino di chicchi di grano saraceno 

Crepinette
Passate la lonza di maiale e la pancetta al tritacarne utilizzando la griglia media. Sbucciate e tritate finemente la cipolla, quindi fatela appassire nell'olio d'oliva, senza farla colorire. Sfumate con il vino bianco e fate ridurre il tutto fino ad asciugare, facendo attenzione che le cipolle siano ben morbide. Lasciate raffreddare. Mescolate il tutto con la carne macinata, aggiungete lo zenzero, la citronella, il coriandolo tritato e condite con sale e pepe. Formate 4 palline da 150 g ciascuna. Appiattitele, quindi avvolgetele in un pezzo di rete e mettete da parte in frigorifero.



Spinaci
Mondate, lavate e strizzate gli spinaci. Cuoceteli nel burro. Salate, pepate e tenete in caldo.

Cottura e finitura
In una padella che possa andare in forno, fate rosolare le crepinette di maiale con olio d'oliva su ogni lato. Mettete in forno a 180°C per 8 minuti* (vedi note)
A fine cottura togliete le crepinette dalla padella e tenetele in caldo. Con una spatola staccate e recuperate tutti i succhi di cottura staccandoli dai bordi e dal fondo della padella, aggiungete la salsa di soia, portate ad ebollizione quindi aggiungete il burro.
Fate un nido di spinaci nei 4 piatti, adagiate su ognuno una crepinette, rivestitele con la salsa, cospargetele con i semi di grano saraceno, guarnite con qualche foglia di spinacino fresco e servite.



Note:

Come preparare la rete di maiale
Sciacquate abbondantemente la rete in acqua. Premetela tra le mani, strizzandola bene per eliminare tutta l'acqua. Su una superficie di lavoro pulita, posizionate la rete in piano, cospargetela di sale, piegatela delicatamente in una piccolo pacchetto, coprite e conservate in frigorifero fino all'uso.

Tempo di cottura in forno
Il tempo è indicativo, dipende molto dal forno. Io ho dovuto cuocerle per quasi il doppio del tempo, circa 15 minuti.



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

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giovedì 30 novembre 2023

STINCO DI MANZO BRASATO AL VINO ROSSO DA "THE MEAT COOKBOOK" di Nicola Fletcher

 di Vittoria

Sono nata nei mitici anni 60 del secolo scorso e allora l'imperativo era mettere in tavola carne anche due volte al giorno, pena essere considerati dei poveracci.
Ma erano passati solo 15 anni dalla fine della II Guerra Mondiale e il nuovo benessere si esprimeva così.....

Quanto ho odiato quelle fettine al burro, dure come sassi, che noi sorelle (siamo cinque) ci rigiravamo in bocca fino ad avere una palletta asciutta che non andava giù. 

Quante volte sono stata salvata dal gatto di turno che riceveva sti bocconi sotto il tavolo!!!!!



Passati quegli anni le cose si sono ridimensionate e ora amo la carne in tutte le sue forme (quelle masticabili!!!! - vedi sopra!!!!)
Non la mangio spesso, non ne ho bisogno, ma quando la mangio deve essere speciale. Carne rossa e saporita, cotture al sangue (sarà il ricordo della fettina... mai più cucinata), oppure bolliti, stufati e brasati, le lunghe cotture che richiedono tempo per sprigionare dolcezza, morbidezza e un profumo meraviglioso.
Soprattutto sono le ricette che chiedono tanti amici intorno al tavolo e una buona bottiglia di vino di accompagnamento.

Per tutti questi motivi adoro questo libro


Nuova settimana di @cook_my_books con "THE MEAT COOKBOOK" di Nicola Fletcher, libro tutto dedicato alla carne. Una monografia completa, che riesce a fornire ai lettori un solido ABC per orientarsi nel gran mondo della carne, dai singoli tagli alle diverse tecniche di cottura. I capitoli sono suddivisi per tipologie (pollo, maiale, manzo e vitello, agnello e capretto, selvaggina e interiora.

Oggi vi parlo di carne di bovino, di un taglio meno pregiato come lo STINCO, chiamato così quando parliamo del pezzo intero, con l’osso centrale, che diventa OSSOBUCO quando è affettato insieme all’osso, oppure MUSCOLO (almeno in Liguria) quando parliamo della sola polpa disossata, che viene venduta principalmente per il bollito. E’ una carne molto saporita, che necessita di lunghe cotture, bollito, stufato o brasato. Se avrete la pazienza di aspettare, vi darà grandi soddisfazioni.

Questa ricetta prevede la cottura in forno (dopo la rosolatura), quindi non dovrete nemmeno seguirla e dedicarvi ad altro. Avrete tutto pronto senza accorgervene.


STINCO DI MANZO BRASATO AL VINO ROSSO
Braised beef shank in red wine



In questo stufato ricco e goloso, lo stinco di manzo viene cotto lentamente fino a raggiungere una tenerezza saporita e scioglievole in bocca. Semplice e delizioso, è un vero comfort food. (cit.Autore)

Taglio di carne: lo stinco di manzo

Per 6-8 persone

4 cucchiai di olio extravergine di oliva, più altro, se necessario
200 g di fette di pancetta tritate
18 scalogni piccoli
200 g di funghi cremini o champignon tagliati in quarti
1 cipolla tritata finemente
3 spicchi d'aglio tritati
200 g di funghi champignon tritati
1,5 kg di polpa di stinco di manzo rifilata e tagliata in pezzi da 5 cm
3 cucchiai di farina condita con sale e pepe
600 ml di vino rosso
1 lattina da 400 g di polpa di pomodoro a pezzetti
350 ml di brodo di manzo
1 rametto di timo
1 foglia di alloro grande
2 cucchiai di prezzemolo tritato
sale e pepe nero appena macinato 

Nota mia:
Alla carne disossata ho aggiunto qualche pezzo di ossobuco, in modo da avere un po’ di midollo che aggiunge sapore e morbidezza al sugo.
 

Preriscaldate il forno a 150°C. Scaldate 2 cucchiai di olio in una padella dal fondo spesso. Aggiungete la pancetta e cuocete dolcemente fino a doratura, quindi trasferitela in una casseruola o pentola adatta al forno. Aggiungete gli scalogni nella padella, cuoceteli fino a doratura, poi aggiungeteli alla pancetta nella casseruola, quindi cuocete i funghi a quarti fino a doratura e aggiungeteli alla casseruola. Cuocete le cipolle e l'aglio nella padella fino a doratura, quindi aggiungete i funghi tritati e cuocete fino a quando saranno teneri. Aggiungete altro olio se necessario. Trasferite tutto nella casseruola da forno.

Scaldate l'olio rimanente nella padella. Passate la carne nella farina aromatizzata, fatela dorare, poi trasferitela nella casseruola. Eliminate il grasso in eccesso dalla padella, aggiungete un quarto del vino e portate a bollore, raschiando eventuali residui dal fondo. Aggiungete i pomodori, riportate a ebollizione, quindi trasferite nella casseruola insieme al timo, alloro, 1 cucchiaio di prezzemolo e il vino rimanente Mescolate bene e salate.

Coprite e cuocete in forno per circa 2 ore – 2 ore e mezzo, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo altro brodo se necessario. Sfornate, assaggiate, aggiustate di condimento ed eliminate il timo e l'alloro. Servite guarnendo con il prezzemolo rimasto.

Accompagnate con purè di patate, con una polenta morbida o semplicemente con fette di pane casereccio tostate.



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

 

 

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lunedì 27 novembre 2023

BRANZINO CILENO SPADELLATO, RISO AL LATTE DI COCCO E BABY BOK CHOY IN BRODO AROMATICO PER IL CLUB DEL 27

Di Vittoria

Fra pochi giorni entreremo nel pieno del periodo Natalizio e sarà una gioia invitare gli amici per farsi gli auguri e scambiarsi regali. 
La passione per radunare gli amici intorno a un tavolo, di organizzare incontri più o meno numerosi per condividere piacevolmente una serata ora viene definito GATHERING e ci sono tanti trucchi da imparare per fare tutto bene e per tempo.


Il Club del 27 di MTChallenge ha pensato di proporvi questo mese un po' di idee proprio per organizzare al meglio questi incontri. Dei menù completi, con una sola portata principale, abbastanza semplici e strutturati per organizzarsi al meglio e godere della compagnia degli amici invece di sparire in cucina ad ammazzarsi di fatica.


Tutto il materiale è tratto da GATHERINGS, CASUAL-FANCY MEALS TO SHARE  di America's Test Kitchen, gruppo di esperti che tengono un programma televisivo famosissimo in America e pubblicano solo ricette super testate. 
Il titolo ovvero "Ricevimenti, Pasti informali da condividere" dice già tutto e poi all'interno troviamo menù semplici, ma molto dettagliati, con tanto di programma organizzativo e ricette. insomma una bibbia del ricevere senza stress.

Oggi su MTChallenge trovate parecchie ricette, con alcuni menù completi. Cominciate a organizzare il primo invito!



Ho scelto il cocktail e la portata principale di un menù di pesce molto stuzzicante e particolare. Da provare assolutamente.

DOUBLE-DATE NIGHT
SERATA CON DOPPIA COPPIA
per 4 persone
 

BIJOU CAOCKTAILS 
COCKTAIL BIJOU
Vittoria Lacucinapiccolina (segue ricetta)

SMOKED SALMON CRISPS
PATATINE DI SALMONE AFFUMICATO
Sonia Giocasorridimangia (Ricetta QUI

SAUTÉED CHILEAN SEA BASS 
WITH CREAMY COCONUT RICE AND BABY BOK CHOY
BRANZINO CILENO SALTATO CON RISO CREMOSO AL COCCO E BABY BOK CHOY
Vittoria Lacucinapiccolina (segue ricetta)

RASPBERRY NAPOLEONS
WITH BITTERSWEET CHOCOLATE SAUCE
NAPOLEONS AI LAMPONI CON SALSA AL CIOCCOLATO 
Francesca Acquolina 
(Ricetta QUI) 




Naturalmente iniziamo con un bel cocktail alcolico, ma non eccessivamente. Facile da fare, non c'è bisogno di prepararlo al momento.


COCKTAIL BIJOU


“Questo drink ha tutto ciò che desidero in un cocktail e sembra un'occasione speciale in un bicchiere. È semplice da preparare ma ha un profilo aromatico complesso, è alcolico senza risultare pesante ed è bellissimo se servito in una coppa ghiacciata o in un bicchiere Nick e Nora. Per un appuntamento romantico tra coppie, voglio qualcosa che sembri premuroso e speciale, e l'inclusione di Chartreuse è un divertente inizio di conversazione. Questo liquore ha una storia ricca e interessante, essendo stato prodotto fin dal XVIII secolo dai monaci certosini nella valle francese della Chartreuse secondo una ricetta gelosamente custodita.”(cit.autore)

Per 4 cocktail

Tempo totale: 5 minuti più 2 ore di raffreddamento

120 ml di London Dry Gin
120 ml di Chartreuse verde 
120 ml di vermouth dolce
120 ml di acqua
¼cucchiaino di bitter all'arancia 

Mescolate gin, Chartreuse, vermut, acqua e bitter in una brocca o in un grande contenitore. Coprite e conservate in frigorifero finché non sarà ben freddo, almeno 2 ore. (Bijou può essere refrigerato in un contenitore ermetico per un massimo di 1 settimana)
Mescolate il cocktail per ridistribuire gli ingredienti, quindi servite in bicchieri da cocktail refrigerati.

Note:
-Non sostituire la Chartreuse gialla, che è più dolce e ha un sapore diverso.
-Questo è anche un ottimo cocktail da preparare in grandi quantità, sia perché è così semplice sia perché è composto da liquori; non c'è succo di agrumi che possa sviluppare sapori o amarezza rimanendo in frigorifero per un lungo periodo di tempo. Inoltre, l'acqua aggiunta misurata fa sì che non sia nemmeno necessario aggiungere cubetti di ghiaccio prima di servire. L'acqua garantisce la perfetta diluizione in modo da poter servire questo cocktail ai tuoi ospiti direttamente dal frigorifero.



BRANZINO CILENO SPADELLATO, 
RISO AL LATTE DI COCCO
E BABY BOK CHOY IN BRODO AROMATICO


“Ho fatto una versione di questo piatto la prima volta che ho cucinato per mia moglie, ed è quello che continuo a cucinare per le occasioni speciali. È elegante e un po' da ristorante, ma accessibile e facile da realizzare con un po' di pianificazione. Il piatto colpisce tutte le note giuste con pesce burroso, riso cremoso e un brodo leggero, ma profondamente aromatico, punteggiato di verdure tenere. Mi piace invitare un ospite in cucina, chiedendogli di mettere il riso in ogni piatto, poi aggiungo il pesce, verso il brodo, infine guarnisco e servo” (cit. Autore)

* = vedi note 

Per 4 persone

700 ml di brodo di pollo o di verdure
2,5 cm di zenzero sbucciato e tagliato a fettine spesse 5 mm
1 gambo di citronella di 10 cm (la parte bassa) tagliato a metà nel senso della lunghezza
½ baccello di anice stellato
600+60 ml d'acqua
Sale
Pepe appena macinato
180 g di riso jasmine o basmati
240 ml di latte di cocco cremoso
3 cucchiai di coriandolo tritato
1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata
4 filetti di branzino cileno* senza pelle, circa 180/220 g l’uno (vedi note)
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
4 bok-choi* da circa 100 g l’uno, i gambi affettati a 5 mm e le foglie tagliate grossolanamente 

Portate a bollore in un pentolino il brodo con lo zenzero, la citronella e l'anice stellato e cuocete per 20 minuti. Filtrate il brodo, scartate i solidi, rimettetelo nella casseruola, salate, pepate a piacere e tenetelo in caldo da parte.

Nel frattempo, portare a ebollizione 600 ml di acqua, in una casseruola media a fuoco alto. Salate, pepate, aggiungete il riso e fate cuocere a fuoco lento fino al dente, da 6 a 8 minuti*, poi scolatelo.

Ora versate nella casseruola il latte di cocco e i restanti 60 ml d'acqua e portate a bollore a fuoco medio. Aggiungete il riso, 2 cucchiai di coriandolo e la scorza di limone. Spegnete il fuoco, coprite e lasciate riposare il riso finché sarà tenero, circa 15 minuti*

Nel frattempo, asciugate il pesce con carta assorbente e conditelo con sale e pepe. Scaldate bene l'olio in una padella antiaderente da 30 cm a fuoco medio-alto. Mettete i filetti nella padella e cuocete fino a quando saranno ben dorati sul primo lato, circa 4 minuti. Usando 2 spatole, capovolgete i filetti e continuate a cuocere fino a quando il pesce non sarà completamente cotto, da 2 a 4 minuti.

Mentre il pesce cuoce, portate il brodo a ebollizione a fuoco medio-alto. Aggiungete il cavolo cinese e cuocete a fuoco lento finché sarà tenero, circa 5 minuti; togliete dal fuoco mantenetelo al caldo.

Dividete il riso in 4 ciotole calde e poco profonde e coprite con il pesce. Versate il brodo e il cavolo cinese attorno al branzino e cospargete con 1 cucchiaio di coriandolo rimanente. Servite immediatamente.

Note:
Il BRANZINO CILENO è un grosso pesce oceanico di fondo, che non ha nulla a che fare con i nostri branzini mediterranei. Molto ricercato e costoso, ha carni bianchissime, sode, saporite e abbastanza grasse. Potete sostituirlo con il pesce morrone o con un buon merluzzo freschissimo. https://www.lapastadij-momo.it/ricette/austromerluzzo-o-branzino-cileno/

Il
BOK-CHOY o PAK-CHOY è un ortaggio di origine cinese, che appartiene alla famiglia dei cavoli, ma ha un sapore molto delicato e una croccantezza eccezionale. Potete sostituirlo con dei cavoletti di bruxelles sfogliati o con foglie di altri cavoli a listearelle.
https://www.tuttogreen.it/pak-choi-bok-choy-ricette/

COTTURA DEL RISO
fate molta attenzione ai tempi di cottura del riso che sono assolutamente indicativi e dipendono molto dalla qualità di riso utilizzata. Io ho usato un basmati che era pronto in metà tempo.



Questa ricetta contribuisce al Club del 27 di MTChallenge


TESSERA N:19

 

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giovedì 23 novembre 2023

PASTA AL SUGO CREMOSO DI PEPERONI ARROSTITI E PEPERONCINO URFA da The Modern Spice Rack di Clark and Walker

di Vittoria

Questa settimana con @cook_my_books viaggiamo nella magia delle spezie, ingrediente indispensabile nella mia cucina.
Dalle semplici erbe di casa e spezie classiche della nostra cucina italiana, alle miscele più esotiche, basta un pizzico, una goccia, un granello, per rendere speciale anche un triste petto di pollo, una patata lessa o un semplice uovo.


Per 
@cook_my_books sfogliamo The MODERN SPICE RACK di Esther Clark @esthermclark and Rachel Walker @rachel.walker.food, libro dedicato proprio a un utilizzo mirato e oculato delle spezie. Ogni ricetta ha come protagonista una spezia utilizzata al meglio per trasformare la normalità in un piatto speciale. E non potrete più fare a meno di quel pizzico di magia.


Ho la fortuna di avere una sorella innamorata della Turchia, dove passa un mese ogni estate e mi rifornisce regolarmente di alcuni prodotti che qui troverei con difficoltà, fra cui il delizioso PEPERONCINO DI URFA, per questo ho scelto una ricetta dove le sue caratteristiche vengono esaltate al massimo.

La PASTA AL SUGO CREMOSO DI PEPERONI ARROSTITI E PEPERONCINO URFA ovvero come trasformare un semplice piatto di pasta, in un trionfo con un condimento ricco e pieno, che scalda corpo e anima nelle serate invernali.  Un concerto di profumi, colori e sapori che ci riporta direttamente al sole estivo.

Il peperoncino di Urfa (città turca), qui suggerito, è di colore rosso molto scuro, quasi nero, ha una bassa piccantezza, ma un meraviglioso aroma di melassa e leggera affumicatura, esaltata dal peperone arrostito.


PASTA AL SUGO CREMOSO DI PEPERONI ARROSTITI 
E PEPERONCINO URFA
Easy creamy roasted red pepper and urfa pasta



Questa ricetta di pasta cremosa è un asso nella manica per le giornate lunghe, buie e fredde. È un comfort assoluto racchiuso in una ciotola ed è veloce da preparare, utilizzando peperoni arrostiti, mascarpone e un pizzico di peperoncino, che dona alla ricca salsa un bel tocco equilibrato alla fine. Il peperoncino di Urfa è adorabile per la sua affumicatura, ma funzionerà bene con qualsiasi peperoncino abbiate. I rigatoni sono la mia pasta preferita per questo piatto; è ottimo per catturare la salsa ed estremamente soddisfacente da mangiare.(cit.autrici)

Spezia utilizzata: Pul Biber o Urfa Biber
Per 4 persone 

2 cucchiai di olio d'oliva
1 cipolla tritata finemente
1 grosso spicchio d'aglio tritato
2 cucchiaini di scaglie di peperoncino Urfa o ½ cucchiaino di peperoncino normale
400 g di pasta secca come rigatoni o penne
450 g (circa 3) di peperoni rossi arrostiti e spellati (anche surgelati o al naturale)
130 g di mascarpone
1 cucchiaino di aceto di vino bianco
40 g di parmigiano grattugiato, più altro per servire
sale 

Scaldate l'olio d'oliva in una casseruola larga e poco profonda, o in una padella, a fuoco medio-basso. Aggiungete la cipolla e un pizzico di sale e friggete per 10 minuti, o fino a quando saranno morbide e traslucide. Aggiungete l'aglio e il peperoncino in scaglie e friggete per 1 minuto. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.

Portate a ebollizione una grande pentola di acqua salata, buttate la pasta e fatela cuocere al dente. Scolate conservando 100–150 ml di acqua di cottura.

Mettete i peperoni, il composto di cipolle raffreddato, il mascarpone e l'aceto in un robot da cucina e frullate fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.

Versate la salsa di peperoni in una padella capiente con la pasta, il parmigiano e 100 ml di acqua di cottura tenuta da parte, aggiungendone altra, se la salsa necessita di essere diluita ulteriormente. Portate a bollore a fuoco medio per 1-2 minuti e amalgamate tutto insieme. Salate a piacere, quindi togliete dal fuoco e dividete nei piatti. Completate con altro parmigiano per servire.

La salsa si conserva in frigorifero fino a una settimana o congelata per 3 mesi.

 


Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

 

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sabato 11 novembre 2023

PIE DI SALMONE SELVAGGIO DELL'ALASKA E HALIBUT CON CROSTA DI PURÈ DI PATATE - DA 50 PIES, 50 STATES DI STACEY MEI YAN FONG

di Vittoria

Amo profondamente le torte salate di ogni tipo, e gli americani ne fanno grandissimo uso (anche di quelle dolci eh...). 
Amo allo stesso tempo il pesce e questa volta ho potuto unire queste due passioni in un piatto davvero speciale, una Pie dedicata all'Alaska e ai suoi deliziosi pesci selvaggi


Ho potuto sbizzarrirmi fra più di 50 possibili torte dedicate a ognuno degli Stati Uniti d'America, in 50 PIES, 50 STATES di STACEY MEI YAN FONG, libro scelto da Cook_My_Books per questa settimana.

L'autrice è immigrata da bambina con la famiglia e ha passato la sua infanzia e giovinezza a viaggiare da uno stato all'altro con la famiglia che si spostava per lavoro, senza mai mettere radici fino a quando ha potuto chiedere la cittadinanza americana scoprendo di avere messo radici più profonde di quello che pensava e di sentirsi finalmente "a casa".


Questo libro é dunque una ricapitolazione dei suoi viaggi attraverso le Pie, il simbolo degli Stati Uniti che trovano nelle feste di Novembre la loro celebrazione piú piena: i 50 Stati includono Singapore, Hong Kong e l’Indonesia e, subito dopo, tutti gli altri Stati degli USA in cui Stacey ha trovato nuovi amici: non a caso, ogni capitolo si conclude con una dedica a ciascuno di loro, piccoli tasselli del grande mosaico che oggi rappresenta la sua vera famiglia, la sua vera casa. 


PIE DI SALMONE SELVAGGIO DELL'ALASKA E HALIBUT 
CON CROSTA DI PURÈ DI PATATE
wild alaskan salmon and halibut pie with mashed potato top


Per 6-8 persone - teglia da 25 cm 

Per la base
1 dose singola di Crosta tutta burro (segue ricetta)

Per la Copertura e farcitura
700 g di patate da purè, sbucciate e tagliate a pezzi da 2,5 cm
350 g di haddock selvatico dell'Alaska, senza pelle - o merluzzo
350 g di salmone selvatico dell'Alaska, senza pelle
250 ml brodo vegetale
1 foglia di alloro
2 cucchiai di burro non salato
60 ml di vino bianco secco
30 g di amido di mais
100 ml di latte intero
80 g di piselli surgelati, scongelati
1 cucchiaio di aneto fresco tritato
Sale marino in scaglie e pepe nero appena macinato a piacere 

Preparate la base:
Preparate la pasta come indicato nella ricetta più sotto e dopo il riposo in frigorifero, stendetela nella teglia unta, eliminate l’eccesso, create il bordo ondulato decorativo pizzicandolo con le dita e cuocetela parzialmente in bianco (vedi note tecniche dell’autrice, riportate in fondo)

Preparate la copertura e il ripieno:
Cuocete le patate in acqua bollente leggermente salata per circa 20 minuti, finché saranno morbide con la forchetta, scolatele e mettetele da parte.

Mettete i due pesci in una casseruola poco profonda, aggiungete il brodo, la foglia di alloro e 1 cucchiaio di burro, portate a ebollizione dolce, coprite parzialmente e cuocete a fuoco lento per 5-6 minuti, finché il pesce non sarà cotto, opaco e si sfalderà facilmente. Usando un cucchiaio forato, estraete i filetti dal brodo e metteteli in una ciotola media. Togliete la foglia di alloro dal brodo di cottura e aggiungete il vino.

In una piccola ciotola, sciogliete l'amido di mais con 3 cucchiai della dose di latte e versatelo nel brodo di pesce mescolando bene. Rimettete il brodo sul fuoco, abbassate la fiamma e cuocete, mescolando continuamente, fino a quando non si sarà addensato e liscio, circa 5 minuti. Aggiungete alla salsa i piselli e l'aneto, condite a piacere con sale e pepe, quindi versate tutto sul pesce mescolando bene, senza romper troppo il pesce.

In una grande ciotola, schiacciate le patate con il restante burro e il restante latte. Condite con sale e pepe a piacere.

Assemblate la torta:
Preriscaldate il forno a 180°C. Riempite la crosta parzialmente cotta con il ripieno di pesce. Versatevi sopra il purè di patate, stendendolo fino a coprire tutta la superficie (se fosse troppo denso, aggiungete ancora un po’ di latte). Con il dorso di un cucchiaio grande, formate delle onde sulle patate per creare l’impressione dell'aurora boreale. Cospargete con sale in scaglie e pepe.

Cuocete la torta:
Cuocete sulla griglia centrale per 30 minuti o fino a quando la parte superiore sarà dorata, ruotando la torta dopo 15 minuti, per ottenere una cottura uniforme. Prima di servire, mettete sotto il grill per qualche minuto per far arrostire la parte superiore e ottenere bordi croccanti delle patate. È meglio servirlo caldo mentre ci si crogiola sotto il sole estivo dell'Alaska.



CROSTA TUTTO BURRO PER PIE

La pasta per la crosta è il fondamento di tutte le tue torte. I fornai hanno le loro preferenze su quale grasso usare, ma io preferisco il burro, perché il sapore migliore significa una torta che vorrai mangiare prima! (cit. Autrice)

Dosi per una Crosta tutto burro singola

200 g di farina multiuso non sbiancata
½ cucchiaino di sale
1 cucchiaino e mezzo di zucchero semolato
115 g di burro freddo non salato, tagliato a pezzi da 1 cm
120 ml di acqua fredda
2 cucchiai di aceto di mele
½ tazza di ghiaccio 

Mescolate insieme la farina, il sale e lo zucchero in una ciotola capiente con il fondo piatto. Aggiungete i pezzetti di burro sopra gli ingredienti secchi. Usando le dita, mescolate il burro nella miscela secca in modo che ogni cubetto sia ricoperto. Usate un frullatore o le dita per tagliare o strofinare il burro nel composto fino a ridurlo in pezzi un po' più grandi dei piselli (alcuni pezzi più grandi vanno bene) fate attenzione a non frullare eccessivamente.

In un misurino grande o in una piccola ciotola separata, mescolate l'acqua, l'aceto di mele e il ghiaccio. Cospargete 2 cucchiai di questa miscela ghiacciata sopra la miscela di farina; non aggiungere il ghiaccio, che serve solo a mantenere l'acqua fredda. Usando le mani con un movimento circolare, amalgamate il composto fino a incorporare tutto il liquido. Continuate ad aggiungere l’acqua ghiacciata, 1 cucchiaio alla volta. Mescolate con cura finché l'impasto non si riunisce in una palla, con alcuni pezzetti asciutti rimasti. (per me sono bastati 3 cucchiai in tutto) Versate l'impasto su una superficie leggermente infarinata e impastate delicatamente fino a ottenere una massa unica, senza esagerare.

Date forma di un disco piatto (se fate una doppia dose, separate prima l'impasto in due porzioni uguali), avvolgetelo nella pellicola e mettetelo in frigorifero per almeno 1 ora, preferibilmente tutta la notte prima dell'uso.

Avvolto strettamente, l'impasto può essere refrigerato per 3 giorni o congelato fino a 3 mesi. Scongelate l'impasto congelato durante la notte in frigorifero.




Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books


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