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martedì 18 aprile 2023

GAMBERI GRIGLIATI CON CHERMOULA DA HERB DI MARK DIACONO

 di Vittoria

La passione per le erbe mi accompagna fin da bambina, quando la tata le raccoglieva, durante lunghe passeggiate nei prati intorno a casa, mi spiegava nomi e caratteristiche, mi mostrava le differenze fra loro e mi insegnava a riconoscere quelle da evitare.



Quello che ora pomposamente si chiama Foraging, in Liguria era una pratica abbastanza diffusa e naturale, che purtroppo si sta perdendo. Un vero peccato, perché le erbe sono la base della nostra cucina, non solo le aromatiche per insaporire, ma vero e proprio ingrediente principale di tanti piatti tradizionali, come il ripieno dei pansoti o la torta Pasqualina, senza contare il pesto, i frisceu, i gattafin, lo zimino, il minestrone.... e potrei continuare!
Volete immaginare la liguria senza basilico? 
E senza maggiorana? metà dei nostri piatti perderebbero identità.
Un coniglio alla ligure senza erbe, olive e pinoli sarebbe un coniglio in umido e basta!

Da adulta ho coltivato questa passione con libri per riconoscerle e ogni passeggiata o viaggio è sempre stata occasione per approfondire, estendendo poi la mia passione alle spezie, imparando a conoscere nuovi sapori e sperimentando nuovi accostamenti.


Herb, Cooks Companion di Mark Diacono, il libro di 
@cook_my_books protagonista di questa settimana, allarga ancora i miei orizzonti proponendo accostamenti creativi che esaltano i sapori e vorrei cucinare ogni ricetta di questo libro spettacolare.

Oggi vi propongo questi GRILLED PRAWN WITH CHERMOULA, semplici gamberi grigliati, arricchiti dalla Chermoula, salsa tipica dei paesi nordafricani, che qui viene utilizzata due volte, una parte cotta con i gamberi e la rimanente aggiunta a crudo, per un ulteriore contrasto di sapore fra il cotto e il crudo. Particolare anche la gestione dei gamberi, che vengono sgusciati solo su un lato, in modo da proteggere la parte sotto dall’eccessivo calore e ottenere una polpa morbidissima, succosa e profumata dalle erbe.

GAMBERI ALLA GRIGLIA CON CHERMOULA
Grilled prawn with chermoula

 


I gamberi conditi con erbe, così caldi da farti pentire di non averli lasciati raffreddare un minuto, sono una delle mie cose preferite. Anche solo pensarli innevati in una bufera di gremolata mi fa venire l'acquolina in bocca; infarinato in una tempesta di sabbia di za'atar è altrettanto buono. Qui con la chermoula, le erbe arrivano in due valanghe: metà come marinata, metà spruzzate sopra una volta che i gamberi sono cotti o serviti come contorno. Vedrete come la stessa miscela di erbe - metà cotte, metà no - porti distinti strati di sapore. Sono fantastici sul barbecue, con il guscio rivolto verso il basso.(cit.autore)

Per 4 persone

16–20 gamberi grandi crudi sgusciati
Una dose di chermoula (ricetta sotto)

Tagliate il guscio e la polpa dei gamberi nel senso della lunghezza con le forbici o un coltello affilato e disporli con la parte tagliata rivolta verso l'alto in una teglia.
Se non sono molto grandi, invece di tagliarli a metà, privateli solamente della parte superiore del guscio.
Versate circa 6 cucchiai di chermoula sul lato della carne e lasciate marinare per circa 30 minuti.
Preriscaldate il grill alla massima potenza. Mettete la teglia sotto il grill e cuocete i gamberi per 2-4 minuti, fino a quando sono appena cotti e i gusci iniziano a rosolare. Servite insieme a tovaglioli (o semplicemente succhiate le dita) e con la chermoula rimanente per immergerli a piacere.

CHERMOULA

Questo è una variante eccezionale di una salsa comune nei paesi del Nord Africa. Ho un debole per la chermoula con gamberi e altri frutti di mare, ma non è difficile innamorarsene ed è particolarmente deliziosa anche con pollo e melanzane.
Come con tutte queste salse e miscele, dovresti sentirti libero di sperimentare: io ho provato anche ad aggiungere un po' di zenzero grattugiato e la scorza della metà di limone spremuta, avendola vista in una ricetta di Diana Henry, ed è una variante superba. (cit.autore)

Per un piccolo barattolo

1 mazzetto di coriandolo tritato grossolanamente
1 mazzetto di prezzemolo tritato grossolanamente
2 spicchi d'aglio sbucciati
1 peperoncino rosso piccolo privato del picciolo
50 ml di olio d'oliva
il succo di ½ limone
2 cucchiaini di paprika affumicata
1 cucchiaino di cumino macinato
sale marino e pepe nero appena macinato 

Tritate finemente le erbe aromatiche, l'aglio e il peperoncino insieme, quindi frullate con l'olio, il succo di limone, le spezie e il condimento. Conservare in frigorifero per un giorno o due.



 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

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lunedì 8 agosto 2022

SGOMBRI GRIGLIATI CON ARANCIA LENTICCHIE E OLIVE DA ONE DISH FISH DI LOLA MILNE

di Vittoria

Parliamo ancora di pesce, che in estate ha il suo momento d'oro!
Abito al mare e adoro tutto quello che è "pesce", nel senso più allargato del termine, ma a questa stagione anche chi vive lontano dal mare ha occasione per avvicinarsi a questo ingrediente meno consueto.


Mia mamma che cucinava benissimo, non amava cucinare il pesce, tranne due o tre ricette tradizionali liguri, che sapeva fare meravigliosamente: stoccafisso accomodato, seppie con i piselli, moscardini olio e limone, acciughe marinate o impanate e fritte, insalata di polpo, muscoli alla marinara. 
Da quelle non si usciva, per lei fare un pesce al forno era fonte di ansia, aveva paura di non saperlo cuocere ne servire. E' rimasto famoso un risotto con le arselle fatto in campeggio, con arselline minuscole raccolte da noi in spiaggia (parliamo di quasi 50 anni fa) Naturalmente il sapore era ottimo, ma le decine di minuscoli gusci resero la cena un tormento. 
Io invece mi sono cimentata da sempre con il pesce in tutte le sue forme e tipologie e lo cucino e mangio sempre con gran soddisfazione, soprattutto il pesce azzurro, così saporito e ricco di nutrienti benefici. La sola condizioni imprescindibile è che sia freschissimo, più degli altri pesci, altrimenti l'odore diventa sgradevole e la digestione difficile.

Per questo motivo, appena sfogliato ONE DISH FISH di Lola Milne,
 libro protagonista della scorsa settimana su  Cook_My_Books, ho pensato che avrei volturo cucinare tutte le ricette. Lola Milne proviene dal team di Jamie Oliver, ha iniziato con una laurea in Food Styling per poi fare gavetta nelle cucine di mezzo Regno Unito, diventando una interprete della contemporaneità ai fornelli: fantasia e leggerezza, anche nelle tempistiche e nell'attrezzatura. Le ricette prevedono l'uso di una sola pentola e sono suddivise per tempi di realizzazione. Avete 10 minuti? ecco a voi cosa potete fare!, ne avete 20,30,40? Andate al capitolo dedicato e scegliete! Facili e veloci



Fra le tante che avrei fatto (e che farò!!!) mi sono innamorata di questa teglia di sgombri profumati all'arancia.

Lo sgombro ha un sapore caratteristico deciso, con la carne abbastanza grassa, ma ricchissima di nutrienti preziosi, e dev'essere cucinato in modo da esaltarne i pregi senza far prevalere le note forti che potrebbero risultare sgradevoli. 
Tradizionalmente è un pesce che viene fatto alla griglia e anche l'abbinamento con ingredienti agrodolci è perfetto per bilanciare le note grasse. E qui abbiamo tutto, racchiuso in una teglia e arrostito sotto il grill del forno.


SGOMBRO ALLA GRIGLIA CON ARANCE, OLIVE E LENTICCHIE VERDI
grilled mackerel with oranges, olives & green lentils


Le note dolci, salati e agrumate di questa ricetta bilanciano perfettamente il sapore ricco e oleoso dello sgombro. Questo piatto è ideale da preparare per amici o quando volete preparare qualcosa che sia un po' speciale. Delizioso anche a temperatura ambiente, ma in questo caso, è preferibile scartare la pelle prima di servirlo (cit autore)

Per 4 persone

2 scalogni tritati finemente
1 cucchiaio di aceto di sherry
2 arance sbucciate e affettate
12 olive verdi snocciolate e affettate
4 filetti di sgombro da 150 g circa ciascuno
2 cucchiai di olio d'oliva
400 g di lenticchie verdi in lattina scolate
1 manciata di foglie di basilico fresco tritato grossolanamente
sale marino e pepe nero appena macinato 


Mettete lo scalogno e l'aceto in una tazza o una ciotolina e mettere da parte a marinare.
Preriscaldate il grill al massimo, posizionando la griglia in alto. In una teglia di medie dimensioni, mescolate le fette di arancia, le olive e lo sgombro con l'olio d'oliva e salate. Una volta che il tutto sarà ben condito, disponete le fette d'arancia in uno strato sul fondo della tortiera, quindi adagiate sopra lo sgombro, con la pelle rivolta verso l'alto.
Mettete la teglia sotto il grill per 4-5 minuti fino a quando la pelle dello sgombro non inizia ad arrostire, appaiono delle bolle e la polpa diventa opaca.
Togliete il pesce dalla teglia e metterlo da parte su un piatto. Unite le lenticchie al composto nella teglia e rimettete sulla griglia per 5-6 minuti fino a quando le fette d'arancia iniziano a arrostire. Riposizionate il pesce sopra e rimettetelo sotto la griglia per circa 30 secondi, giusto per scaldare un po' il pesce. 

Nota:
Avendo meravigliose e profumatissime arance non trattate, ho preferito non sbucciarle, ma affettarle intere.
Invece egli sgombri potete usare filetti di trota o sarde aperte a farfalla; 2-3 a persona sono perfette (cuoceranno più velocemente, quindi controllate dopo 3 minuti)


Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books









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sabato 16 luglio 2022

SPIEDINI DI POLPETTE DI AGNELLO NELLE NESPOLE da Chasing Smoke di The Honeys

 di Vittoria

In piena estate cosa c'è di meglio di un barbecue? Che sia con gli amici, i parenti o una serata pubblica organizzata da qualche ente o locale, il rito del barbecue fa sempre festa e allegria.

L'atto di arrostire il cibo sul fuoco è il sistema più antico in assoluto di cuocere il cibo ed è praticato da tutte le civiltà della terra, passate e presenti. Ha un potere così forte, che nessuno si sottrae al fascino dell'accensione del fuoco e dell'arrostire il cibo al suo calore, anche avendo a disposizione sistemi di cottura all'avanguardia. E poi diciamocelo, il sapore del cibo cotto alla griglia, il sentore leggero di affumicato, la croccantezza della crosticina dorata, la morbidezza interna, sono unici e speciali e nessun forno tecnologico potrà mai eguagliarli.
Le ricette sono naturalmente migliaia e di conseguenza anche i libri che trattano l'argomento sono innumerevoli e sceglierne uno è difficile.





Questa settimana su 
COOK_MY_BOOKS stiamo sfogliando Chasing Smoke, l'ultima fatica di Sarit Packer and Itamar Srulovich, a Londra The Honeysdal nome del loro primo locale: una griglia mediorientale, che spazia da Israele alla Giordania, dalla Turchia all'Egitto, fino alla Grecia, in un trionfo di sapori che esaltano la cucina del Mediterraneo, con le sue erbe, la delicatezza delle sue salse, l'inventiva dei suoi abitanti capaci di inventare dal poco una cucina invidiata in tutto il mondo.



Il libro è così bello che avrei voluto farle tutte, ma una in particolare ha subito catturato la mia attenzione per un ingrediente davvero insolito: le nespole, che adoro, ma mai avrei pensato di cuocerle! Il loro sapore dolce si accentua in cottura e si sposa a perfezione con la saporita carne di agnello speziata.


SPIEDINI DI POLPETTE DI AGNELLO NELLE NESPOLE


Le nespole possono essere difficili da trovare, ma vale la pena di cercarle per abbinarle a queste polpette molto speziate. Il frutto dorato simile a una prugna mantiene la sua forma così bene sulla griglia e la polpa calda, con la sua dolcezza, completa meravigliosamente il sapore dell'agnello.(cit.Autori)

 

Per 4 spiedini grandi

12 nespole sode
Olio extravergine d'oliva per spennellare
Per le polpette (kofta)
600 g di agnello tritato con circa il 20% di grasso
1 cucchiaio di coriandolo macinato
1 cucchiaino di zenzero macinato
1 cucchiaino di cannella in polvere
½ cucchiaino di peperoncino in fiocchi
½ cucchiaino di lievito in polvere
1 cucchiaio di sale 

Unite gli ingredienti per le kofta e impastate bene fino a formare un composto omogeneo. Dividete in 12 palline, ciascuna di circa 50 g. Se le nespole sono piccole, regolate di conseguenza la misura delle kofta.
Tagliate ogni nespola dalla punta alla base e separate le due metà. Eliminate i semi e un po’ di pellicola interna, poi spennellate le superfici tagliate con olio d'oliva.
Racchiudete ogni kofta tra le due metà di nespola, quindi infilare tre nespole ripiene su ogni spiedino. Mettete sul barbecue e cuocete a fuoco medio per circa 6 minuti. Girate con cura gli spiedini e grigliate per altri 6 minuti, fino a quando la frutta non sarà leggermente arrostita. Spennellate con un filo d'olio extravergine di oliva e mettete sul lato della griglia dove il fuoco è molto basso per 8-10 minuti prima di servire.

Se cucinate senza barbecue:
Usate una larga padella o piastra liscia, preriscaldata sul fornello e cuocete come fareste sul fuoco.


Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books


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giovedì 1 ottobre 2015

Polpo alla griglia





Il polpo grigliato è una delle delizie della cucina greca, ho cercato più volte di replicare la ricetta ma sarà che il polpo non è saporito come i loro non sono rimasta soddisfatta. Invece questa ricetta, che non è greca, mi è molto piaciuta e l'ho già replicata diverse volte anche se non è ancora stagione piena per questo tipo di mollusco

Polpo alla griglia

Un polpo di un kg
uno spicchio d'aglio
una foglia d'alloro
una cipolla rossa
un pezzetto di zenzero fresco
un limone non trattato
tabasco
olio evo
sale

Portare a bollore abbondante acqua salata con lo spicchio d'aglio, l'alloro e poco sale. Immergere il polpo ben lavato e fare cuocere per un'ora circa. Provare la consistenza pungendo con i rebbi di una forchetta la base della testa. Fare intiepidire nella sua acqua
In una ciotola unire la cipolla tritata, un cucchiaino di tabasco, il succo del limone e la scorza di mezzo, lo zenzero grattugiato e quattro cucchiai di olio. Emulsionare bene con una forchetta quindi unire il polpo tagliato a pezzi grossi. Coprire con pellicola e fare marinare per qualche ora in frigo.
Sgocciolare il polpo dalla marinata e grigliarlo su di una piastra calda a fuoco vivace per circa 4/5 minuti per lato. Regolare di sale e servire irrorato con la marinata filtrata oppure no, io la lascio al naturale
 Nadia




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giovedì 25 giugno 2015

BRABURGER ALLA STAZIONE DEL TRENO PER L’MTC 49

Di Vittoria

Questo mese la sfida dell'MTChallenge, lanciata da Arianna di Saparunda’s Kitchen, ha come tema...nientepopodimenoche.........
 
The American Burger!!!!
 
 

E non parliamo di prodotti da grande catena americana, ma di un meraviglioso panino imbottito con ogni ben di Dio, con il meglio del meglio che possiamo trovare. 

Bellissimo terreno su cui confrontarsi perché non è facile come sembra! E ancora una volta occasione di imparare tanto pur su un argomento che a prima vista appare banale. Ma chi non ha mai preparato un hamburger? Eh però …. Vi consiglio di andare a curiosare su MTChallenge nei post Tips & Tricks, che approfondiscono l’argomento dal punto di vista tecnico, e in quelli del Tema del Mese "Panini dal Mondo", che ci porta a conoscere i panini tipici di tanti paesi.

E questo mese vado di fretta che il 26 ho da traslocare e sto impacchettando il mondo. Peccato perché ne avevo in testa almeno altri due, ma è già un miracolo che riesca a scrivere questo post, mi si stanno chiudendo gli occhi dal sonno.




Appena saputo il tema della sfida, la piemontese che è in me ha immediatamente deciso che l’ingrediente principale sarebbe stata la meravigliosa salsiccia di Bra, quella di vitello, quella che si può mangiare cruda, quella con cui ho fatto merenda d’estate per tutta la mia infanzia con una bella fettona di pane spalmata con la pasta di salsiccia cruda!


Foto da QUI



Sul sito del Consorzio Qui potete trovare tutte le informazioni riguardo a questo prodotto eccellente!







Poi si è pensato a tutto quello che sta intorno alla polpetta, che deve esaltarla e accompagnarla, e cosa risponde meglio a questa esigenza se non usare prodotti del territorio, quasi a km zero?

Per questa polpetta saporita e speziata cosa c’è di meglio che esaltarne il sapore con una cremosa salsa di dolci e aromatiche nocciole piemontesi? E completare il tutto con dolci filetti di peperone grigliato e porro caramellato?

Quasi a Km zero? ….beh a km zero in stagione autunnale, ora mi sono arrangiata con quello che ho trovato a disposizione, ma a settembre, quando ci saranno i peperoni di Carmagnola e i porri di Cervere………….

Manca qualcosa all’equilibri del piatto…….. sapido ….speziato… dolce… ecco allora una nota fresca aromatica e acidula nei saporitissimi e americanissimi Pomodori Verdi Fritti, avete presente quelli del film? E subito mi immagino seduta a un tavolaccio al sole, alla stazione del treno come nel film, ma alla stazione di Bra, dove mi servono questo meraviglioso panino.

Come prima cosa prepariamo i panini perché, come dice bene Arianna, quelli appositi che si trovano in commercio confezionati sono terribili, si inzuppano e ti si sbriciolano in mano. Questi invece sono deliziosamente soffici, ma reggono benissimo fino all’ultimo morso senza disfarsi.

I BURGER BUNS

per realizzare i panini mi sono affidata completamente ad Arianna che ci ha fornito una ricetta magica! Ve la riporto qui sotto, ma da lei trovate un post pieno di spiegazioni dettagliatissime.

 Per 4 buns con lievito di birra:
(Non li faccio molto grandi sono del diametro di 10 cm)

·         250 g di farina (00 e 1 o Manitoba al 50%)
·         130 g di latte 
·         20 g di burro 
·         10 g di zucchero
·         5 g di strutto (per chi non potesse sostituibile con il burro)
·         5 g di sale
·         4 g di lievito di birra fresco
·         1 cucchiaino di miele
Intiepidire il latte, scioglierci il lievito con il miele e lasciar riposare per una decina di minuti. In una boule di vetro capiente setacciare la farina, formare una fontana, versare il latte poco per volta e lasciarlo assorbire mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere lo strutto ed il burro a temperatura ambiente e il sale e lo zucchero. Impastare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeno.
Coprire con della pellicola e un panno e lasciar lievitare fino al raddoppio (1-2 ore). Prendere l'impasto,sgonfiarlo leggermente cercando di formare un rettangolo che poi piegherete (più o meno come un asciugamano): dividetelo idealmente in tre parti, sovrapponete la parte di destra al centro ed idem con la sinistra (al centro, sopra la destra). Ora rigirate di 90° e fate lo stesso.

Far riposare così l'impasto, con la chiave (la parte della piega) rivolta verso il basso e coperto da un panno per una mezz'oretta. Formare poi i buns (con queste dosi mi vengono 4 panini da circa 80-90 g l'uno). Poggiarli su una teglia coperta da carta da forno e con il palmo della mano schiacciarli leggermente.
Far riposare coperti da pellicola per una mezz'oretta.

Per la cottura dei buns:
1 uovo
un goccio di latte (per chi non può per questioni di dieta/religione/intolleranze si può omettere)
Semi di sesamo (o altri a scelta) – io granella di nocciole
Accendere il forno a 180°C. Sbattere in un ciotolino l'uovo con il latte. Togliere la pellicola e spennellare la superficie dei buns con il composto di uova e latte. Spolverizzare con i semi di sesamo (granella di nocciole) e quando il forno raggiunge temperatura infornare e cuocere fino a doratura (nel mio forno 20 minuti). Sfornare e lasciar asciugare su una gratella.


LA SALSA DI NOCCIOLE
2 fette di pane carrè
Latte q.b.
200 g di nocciole Tonda Gentile del Piemonte leggermente tostate
Una puntina di aglio
Sale e pepe
Bagnare il pane nel latte, strizzarlo bene, conservando il liquido, e frullarlo con tutti gli altri ingredienti. Se la salsa fosse troppo densa diluirla con il liquido tenuto da parte. La consistenza deve essere cremosa, colante ma non troppo.

 


I PEPERONI ARROSTITI
2 peperoni piccoli uno rosso e uno giallo
Una fettina di aglio
Olio
sale
Lavare i peperoni e metterli in forno caldo o sulla griglia ad arrostire. Girarli regolarmente. Poi chiuderli in un sacchetto di plastica perché l’umidità aiuti il distacco della buccia. Io questa volta ho provato a cuocerli nel sacchetto per cottura dietetica e i risultato è stato ottimo.
Quando saranno freddi pulirli, ricavare i filetti e condirli leggermente con olio e sale e una fettina di aglio. Lasciare riposare in frigo qualche ora

I PORRI CARAMELLATI AGRODOLCI
1 porro grosso
1 cucchiaio di burro
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di aceto di mele (o più se vi piace)
Sale
Affettate il porro non troppo fine e fatelo saltare nel burro senza farlo bruciare, deve solo imbiondire leggermente. Aggiustate di sale e fate cuocere aggiungendo pochissima acqua. A metà cottura aggiungete aceto e zucchero e lasciate leggermente caramellare. Tenete in caldo



IL CONTORNO CHE COMPLETA
Ricetta ottima presa da QUI 
La panatura risulta sorprendentemente croccante e la nota acidula, ma dolce del pomodoro verde è perfetta per bilanciare la sapidità grassa della salsiccia.


POMODORI VERDI FRITTI E SALSA TARTARA
3 grossi pomodori verdi
sale
1 tazza di farina 00
1/2 tazza di latte
1 uovo
1/3 di tazza di farina di mais
1/2 tazza di pangrattato
olio vegetale
Tagliare i pomodori a fette alte 1 cm circa e salare.
Mescolare il latte e l’uovo in una ciotola, nell’altra unire la farina 00, la farina di mais e il pangrattato.
Scaldare l’olio in una larga pentola.
Immergere le fette di pomodori nel latte con l’uovo, poi impanarli.
Friggere nell’olio caldo per 3-5 minuti finché saranno dorati e croccanti.
 
SALSA TARTARA
250 g di maionese fatta in casa
2 cucchiai di capperi sottaceto
10 cetriolini sottaceto
Scolare bene i cetriolini e i capperi e tritarli finemente. Tritare anche l’erba cipollina.
Amalgamare tutti gli ingredienti in una ciotola, coprire con la pellicola e porre nel frigo fino al momento dell’uso.



Il lavoro preliminare di preparazione non è stato breve. Adesso abbiamo tutti gli ingredienti e possiamo procedere alla realizzazione del panino.
 
INGREDIENTI PER 4 BRABURGER
4 buns
500 g di pasta di salsiccia di Bra
40 g di granella di nocciole piemontesi
8 falde di peperone, 4 per colore
4 cucchiai abbondanti di salsa di nocciole (vedi ricetta)
4 cucchiai di porro caramellato (vedi ricetta)

Preparate le polpette di salsiccia: la pasta di salsiccia di Bra è già condita, insaporita e speziata quindi ho voluto aggiungere solo una nota croccante con la granella di nocciole. Impastate i due ingredienti e dividete in quattro porzioni di circa 125 g.  Fate delle polpette rotonde e schiacciate, un po’ più larghe del panino, perché in cottura si ritirano. Tenete in frigo coperti da pellicola fino a mezz’ora prima di cuocerli.
Cuoceteli nella padella pesante antiaderente scaldata molto bene.  Io li ho cotti per circa 6 minuti complessivi girandoli più volte. Devono essere cotti, ma non asciutti, al taglio deve essere bello umido e succoso.


Tagliate a metà i panini e tostateli sulla piastra o in forno.

Mettete sul piatto la metà inferiore del pane caldo, spalmate con un poco di salsa alle nocciole, mettete sopra una falda di peperone giallo e una rossa, adagiate sopra la polpetta appena cotta e ben calda, ancora un poco di salsa, poi un cucchiaio di porri e chiudete con il cappello di pane.

Servire immediatamente accompagnando con 3-4 pomodori fritti e un poco di salsa tartara a parte.



 

Questa ricetta partecipa all’MTChallenge di giugno

 


Ringrazio per la milionesima volta tutta la squadra dell’MTC che da un capo all’altro del mondo guida con pazienza determinazione …e anche pazzia, questa squadra di scalmanati del fornello.
Questo mese vi ringrazio in maniera particolare, siete stati tutti speciali nel tenermi di ottimo umore nonostante la vita mi stia sbatacchiando non poco.

A settembre… come mi sembra lomtano…… che faremo così orfani?

 

 

 

 

 
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lunedì 21 luglio 2014

Grigliata al sapore di Grecia

Ogni volta che si torna dalle vacanze si ha voglia di sperimentare i piatti gustati sul posto con l'illusione di prolungare il ricordo delle piacevoli giornate. Così, ecco qui quello che ho preparato alla prima grigliata della stagione


Peperoni in salsa verde e salsa barbecue

Melitzanosalada


Fagiolini con pomodoro e cipolle
 
Pita greca e tzatziki
 
Moussakà



Galaktomboureko di Manolis


Peperoni in salsa verde
Arrostire i peperoni in forno, quindi privarli della pelle, asciugarli e disporli a falde in un piatto irrorandoli con una salsa verde fatta frullando
Un mazzetto di prezzemolo
due acciughe salate pulite
un rosso d'uovo sodo
uno spicchio d'aglio
un pezzetto di cipollotto
due cetriolini
tanto olio da formare una salsina fluida

Salsa barbecue
Rosolare dolcemente una cipolla tritata insieme ad uno spicchio d'aglio tritato in 40 g di burro, sfumare con mezzo bicchiere d'aceto e fare evaporare. Quindi unire:
2 cucchiai di zucchero
250 g salsa pomodoro
un cucchiaio di concentrato di pomodoro
salsa worcestershire q.b
tabasco
peperoncino
sale pepe
un cucchiaio di senape
Fare restringere il tutto per circa 15' quindi frullare

Fagiolini in salsa
I fagiolini sono semplicemente lessati e ripassati in padella con una salsa di pomodoro con abbondante cipolle tagliate fine, spolverata di origano


Tzatziki

un vasetto di yogurt greco
un cetriolo
due spicchi d'aglio, meglio giovane
olio evo, sale
Pelare il cetriolo, grattugiarlo a julienne, salarlo e metterlo in un colino a fare acqua. Strizzarlo bene in modo da eliminare tutta l'acqua e aggiungerlo allo yogurt. Pelare gli spicchi d'aglio e schiacciarli con lo spremiaglio oppure tritarli finissimi, aggiungere allo yogurt insieme a un bel giro di ottimo olio evo e sale q.b. Assaggiare e regolare di gusto

Melinzanosalata

1 medio grandi melanzana scuro
1 spicchio d'aglio, schiacciato
2 scalogni o cipollina tritati
un pomodoro senza semi tagliato a dadini
1 cucchiaino di foglie di prezzemolo tritate fresche
succo di 1/2 limone
2-3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale
pepe macinato fresco
1 cucchiaio di aceto (facoltativo)

Preparazione:
Perforare la melanzana con una forchetta e carbonizzare sulla griglia, o su una fiamma aperta fino a che diventa nera ed è molto morbida. (In alternativa, cuocere al forno o bollire per 10-15 minuti.) Scolare e raffreddare e su una cremagliera con carta assorbente sotto. La caratteristica di questa versione è proprio il leggero gusto affumicato della melanzana
Sbucciare. La pelle si staccherà facilmente a mano. Mettere in una ciotola e tritare con due coltelli. Con un cucchiaio di legno, aggiungete aglio, cipolle (scalogni o scalogno), pomodori ed erbe. Aggiungere il succo di limone e olio, mescolando bene Aggiungere sale e pepe a piacere.


MOUSSAKA’

1 e 1/2 kg melanzane tonde
1 kg patate
Per il sugo: 600 g carne macinata mista maiale e manzo (la ricetta prevede la carne di agnello che non tutti gradiscono) 1 cipolla 1 spicchio d’aglio 2 carotine 1 ciuffo di prezzemolo 1 lt di passata di pomodoro
olio evo, sale pepe e cannella vino bianco

Per la besciamella : 1 l di latte, 120g di farina, 100 g burro, 2 uova, noce moscata, 100 g di parmigiano

Preparare un soffritto con i sapori e olio, quando sarà appassito unire la carne macinata e fare rosolare, sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco e quando è evaporato, unire la passata di pomodoro, mezzo cucchiaio raso di cannella e fare cuocere lentamente fino a quando il ragù sarà ben ristretto. Ci vorranno almeno tre ore.
Tagliare le melanzane a fette di circa due millimetri, metterle in uno scolapasta cospargendole di sale a fare l’acqua. Sciacquarle sotto l’acqua asciugarle bene e friggerle in abbondante olio. Tamponare con carta da cucina per eliminare l’eccesso di unto.
Sbucciare le patate e affettarle tutte di uguale spessore, circa due o tre millimetri, sbollentarle in acqua salata per due minuti. Asciugarle bene quindi friggerle in abbondante olio.
Preparare una besciamella densa: fare tostare la farina nel burro sciolto, unire il latte freddo in un colpo solo, sale pepe e noce moscata. Cuocere continuando a mescolare fino all’ebollizione. Quando sarà tiepida unire due rossi d’uovo mescolando con una frusta.
In una teglia leggermente unta, disporre sul fondo le fette di patate, salare, proseguire con le fette di melanzana, il ragù preparato ed infine uno spesso strato di besciamella. Spolverare con il formaggio ed infornare 180° per circa 40’.

La ricetta della pita greca è di Luvi e la potete trovare qui

Galaktomboureko alla maniera di Manolis

Questo dolce si fa tradizionalmente con il semolino, a Rodi l'ho assaggiato in questa versione e mi è piaciuto molto
Due confezioni di pasta fillo
4 uova
800 cl di latte
100 g di farina di riso
mezzo cucchiaino di polvere di vaniglia
100 g burro fuso
per lo sciroppo:
340 g. zucchero
240 g. acqua
due cucchiai di succo di limone
Scaldare il latte. Mescolare uova, zucchero, farina e vaniglia, unire il latte a filo mescolando. Portare sul fuoco e fare addensare. Stendere in una teglia imburrata 5 o 6 fogli di fillo imburrando bene ognuno di essi e facendoli debordare, versare la crema e su di questa disporre gli altri fogli sempre spennellati. Rivoltare sopra i bordi, incidere a rombi la superficie ed infornare a 180° per 45'.
Per lo sciroppo, portare sul fuoco gli ingredienti e fare bollire fino a sciogliere lo zucchero. Versare a cucchiaiate sul dolce appena tolto dal forno e fare raffreddare

Nadia
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