venerdì 31 gennaio 2014

Torta clementina

Questa torta l'ho trovata da Angela cercando un dolce adatto a una persona celiaca e intollerante ai latticini!
E' stata apprezzatissima al punto che al momento dei saluti questa ragazza ha chiesto di poter avere la torta avanzata dal pranzo!
Esonsoddisfazioni!!!! ^__^

Vi copio la ricetta pari pari dal blog di Angela che ringrazio ancora infinitamente!!!


Torta Clementina - da una ricetta di Nigella Lawson
Ingredienti:
370gr di clementine (Bio)
6 uova
225gr di zucchero
250gr di farina di mandorle
1 cucchiaino di lievito

per decorare: un'arancia (Bio), 4 cucchiai di zucchero, il succo di 2 clementine

Il procedimento è veramente singolare come vi ho già anticipato.
Lavate bene gli agrumi e spazzolatene la buccia. Mettetele in una pentola con acqua e fatele bollire per 2 ore (sì, avete capito bene...). Passate le due ore toglietele dalla pentola, tagliatele a metà e privatele dei semi, quindi frullatele completamente ( tutto....buccia e polpa) fino a ottenere una sorta di cremina arancione. In una ciotola montate le uova con lo zucchero, unite la farina di mandorle, il lievito e infine la crema di arance, mescolate tutto e versate in uno stampo da 22 ben imburrato e infarinato ( non usate la farina di mandorle per infarinare, ma una gluten free dietoterapica, o di riso, o 00 se non avete problemi di intolleranza) e infornate a 180° per 25 minuti, quindi abbassate a 160° per altri 10 minuti. Controllate sempre la cottura con lo stecchino.
Potete gustare la torta semplicemente con dello zucchero a velo perchè si presenta già molto umida e soffice, oppure come ho fatto io, completandola con uno sciroppo fatto con un'arancia affettata sottilmente, il succo di 2 clementine e 4 cucchiai di zucchero: mettete tutto in una padella e fate cucocere a fuoco vivace per 10 minuti, quindi abbassate la fiamma e continuate per altri 15-20 minuti fino a che lo sciroppo non avrà la consistenza del miele.


Nota mia: siccome la mia amica e' intollerante ai latticini, non ho imburrato la teglia ma ho usato cartaforno, cosi' da risolvere qualsiasi problema! Vedete infatti il bordo imperfetto...

Io ho decorato la torta con fette di arancia e granella di mandorle

Con questa ricetta partecipo volentieri al Gluten Free (fri)DayBuon fine settimana a tutti!!!
Paola
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martedì 28 gennaio 2014

SPEZZATINO EQUADORIANO PER MT CHALLENGE N.35

di Vittoria

Rieccomi qui con un altro spezzatino da mettere in gara per la sfida mensile dell’MT Challenge, si perché la prima ricetta è stata così jellata e travagliata da finire pure fuori concorso.
Vediamo se questa ce la fa!
Le sorelle Calugi de La Cucina Spontanea ci hanno proposto un classico della cucina tradizionale Italiana, Lo Spezzatino. Italianissimo piatto!
Io mi sono spostata un bel po' più a ovest e anche un bel po' a sud.

Per la seconda versione ho scelto di preparare uno spezzatino che viene direttamente dall’Equador, il paese di origine di MIreya che me l’ha insegnato così come lo fa sempre lei.

SPEZZATINO DI MIREYA
3-4 cucchiai di trito misto di sedano carota cipolla
½ peperone rosso e ½ giallo tritati
2 peperoncini Aji Amarillo secchi ammollati in acqua calda
1 chiodo di garofano
1-2 spicchi di aglio
1 kg di reale di manzo a cubetti di circa 2 cm.
½ bicchiere di vino bianco secco
Poco concentrato di pomodoro (io non l’ho messo)
2 carote a cubetti
2 patate a cubi più grossi
1 tazza di pisellini finissimi surgelati
1 lt di brodo vegetale
Olio extravergine di oliva, sale

peperoncini Aji Amarillo - poco piccanti e molto aromatici

Ammollare i peperoni Aji in acqua bollente per 1 ora, poi pulirli dai semi e filamenti, tagliarli a pezzetti e frullarli con poca acqua di ammollo fino a ottenere una pasta aromatica e un pochino piccante. Se la volete più piccante lasciate qualche seme. Passatela al setaccio fine per togliere ogni pellicina.





Scaldare la pentola di coccio, soffriggere il trito di verdure e quello di peperone in 2 o 3 cucchiai di olio, poi aggiungete la pasta di peperoncino, aglio, chiodo di garofano e i cubetti di carne. Fate rosolare bene, poi bagnate con il vino e fate sfumare.
Regolate di sale, aggiungete un bicchiere di brodo (e il concentrato se lo usate) e proseguite la cottura a fuoco basso e semicoperto aggiungendo poco brodo quando asciuga troppo.
A metà cottura aggiungete le verdure. Deve restare un bel sugo abbondante e cremoso.



Ho accompagnato questo spezzatino con un pane al mais, mi piaceva l’idea di abbinare un pane con un ingrediente tipico sud americano! E’ stato una deliziosa scoperta.


IL PANE AL MAIS
Ho trovato qui questa bellissima ricetta di Francesca Spalluto e mi è sembrata perfetta per accompagnare il mio spezzatino ecuadoriano.




La sera prima, verso le 8 impasto:
90 g di farina
55 g di acqua
1 gr di lievito granulare secco
metto in una ciotola capiente e copro con pellicola, faccio maturare 12 ore.
Ah, la sera prima ho pensato anche di bagnare la farina di mais per reidratarla bene:
122 g di farina di mais fioretto
71 g di acqua
non diventa un impasto, ma rimane un po’ umido
Alle 8 del mattino successivo:
385 g di farina
210 g di acqua
1 uovo
la farina di mais “bagnata’
1 noce di burro morbida
mezzo cucchiaino di lievito di birra granulare
1 cucchiaino e mezzo di sale
90 g di chicchi di mais freschi, o in scatola, o surgelati (ben asciutti)
tutto il preferemento
Setacciare la farina di mais (rimane sabbiosa) con la farina, aggiungere tutti gli altri ingredienti, tranne il mais fresco e il preferemento.
Quando l’impastatrice e’ in azione aggiungere il prefermento a pezzettini. Dopo 3 minuti che e’ in funzione al minimo, spegnere, aggiungere i chicchi di mais e far andare in prima velocita’ altri 3-4 minuti.
Mettere in una ciotola e coprire a campana. Ci vorranno due ore di lievitazione. Dopo un’ora dare un folding (anche perche’ e’ piuttosto morbido come impasto).
Trascorse le due ore, dare la preforma, far riposare un po’, dare la forma e far lievitare fino al raddoppio, un paio di ore circa.
In forno caldo a 220 per circa 45 minuti. Alla fine, ho abbassato un po’ e proseguito ancora una decina di minuti.



Questa ricetta partecipa all’MT Challenge di gennaio 2014







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domenica 26 gennaio 2014

UNO SPEZZATINO TRADIZIONALE LIGURE PER L’MTCHALLENGE N.35

Sottotitolo:
la storia di come, per un incauto acquisto, l’agnello si trasformò in tacchino e il piatto diventò un po’ meno tradizionale, ma più economico e adatto al periodo attuale di spending review!!!!
(nel frattempo mi hanno dimezzato orario di lavoro e stipendio, sapevatelo!)

di Vittoria


Eccoci dopo la pausa natalizia al nuovo appuntamento con il gioco dell’MT Challenge. Grazie alle superwoman della redazione!!!!
Questa volta le sorelle Calugi de La Cucina Spontanea ci hanno proposto lo spezzatino, piatto che adoro perché si presta a mille varianti e interpretazioni.
Loro ci propongono la ricetta classica di carne bovina con patate e tanto bel sugo dove fare una deliziosa “puccia” …che forse è la parte migliore del piatto. La loro ricetta perfetta la trovate QUI, viene voglia di mangiarlo solo guardando la fotografia.

Ma veniamo a noi. Che versione fare? Come interpretate?
Come sempre mi piace rimanere legata alla tradizione della mia terra, la Liguria, che di abbondanza di carne non ne ha mai vista e la poca che c’era si faceva “rendere”. Questo esclude subito la carne bovina e di conseguenza la scelta è caduta sull’agnello, ben conosciuto e usato dalle nostre parti.
Agnello sardo o piemontese, ma anche produzioni locali, direi addirittura familiari.
E poi a me l’agnello piace moltissimo.

Quale occasione migliore per farvi conoscere lo spezzatino di agnello con carciofi in fricassea?

La FRICASSEA è una preparazione ligure (ma da mie indagini anche sarda, con nome quasi uguale, grazie MIRIAM) molto usata per arricchire di sapore e nutrimento ciò che si portava in tavola.
Si tratta di preparare un’emulsione di uovo e succo di limone battuti insieme con un poco di sale, di versarla nel tegame all’ultimo momento, mescolare bene in modo che tutto si amalgami e si formi un bel sugo cremoso e servire subito pena ritrovarsi con un “mapazzone”



Ebbene tutto era deciso, non restava che fare la spesa!!!!
……. così mi avviai al mercato per procurarmi l’agnello da un banco specializzato che commercia agnello sardo e i carciofi dal mio spacciatore di fiducia, carciofi di Albenga, spinosi dalle foglie croccanti e dal cuore gustoso e saporito. Il meglio del meglio per mettere in gara una preparazione ligure poco conosciuta.
Acquisto i carciofi (e una borsata di verdura per la settimana) e mi avvio al banco della macelleria ovina.
Vi pare che posso fare una sola cosa alla volta? Certo che noooooooo!
Mi metto in coda con santa pazienza e rispondo a qualche mail, un messaggio, leggo qualcosa su FB, ecco tocca a me e ordino lo spezzatino di agnello.
In quel momento arriva la fatidica telefonata e io incauta invece di lasciar perdere rispondo e inizio una delle solite discussioni surreali con mia madre………….
Intanto il macellaio mi chiede se non preferisco un bello spezzatino di castrato che ha lì già bello pronto, che la carne è più saporita e regge meglio una cottura lunga….. e costa meno….
guardo e l’aspetto IN APPARENZA è invitante (continua la telefonata, ovviamente sono distratta) e accetto lo scambio.
Lui incarta, pago e finito il mio giro spesa del sabato me ne torno a casa.
Ovviamente non apro l’involto fino alla domenica quando apro e mi rendo conto che il famoso “spezzatino di castrato” altro non è che un ammasso di pezzi di ossa, pellacce della pancia, grasso, ritagli di code delle costolette, robaccia varia non identificabile…… un pezzo di carne sana non l’ho trovato.
Ecco cosa succede ad essere distratti mentre si compra una cosa nuova, soprattutto se “consigliata” ad hoc!
Ho maledetto me, la distrazione e il macellaio disonesto e poi essendo domenica non ho potuto fare altro che un tentativo di recupero scalcando, selezionando, cercando i pezzetti commestibili in quel mare di scarti. Qualcosa ho ricavato, ma dopo lunga cottura ho ottenuto solo una massa di pezzetti coriacei in un mare di grasso puzzolente……………. Ovviamente è finito tutto nella spazzatura, avrei fatto meglio a richiudere l’involto e riportarglielo il lunedì.
Eh si però ora che faccio? I carciofi puliti aspettano un compagno di viaggio e l’MTChallenge dopotutto è una sfida, mica posso arrendermi così……
Domenica pomeriggio ho una sola chance, il supermercato …… ed è li che ho la folgorazione, nel banco macelleria c’è un bel pacchetto con un invitante SPEZZATINO DI TACCHINO.
La carne di tacchino in genere non mi piace perché ha quel gusto …di gallinaccio! Ma stavolta devo vincere una sfIda con me stessa prima che all’MTChallenge, quindi TACCHINO SIA!



SPEZZATINO DI AGNELLO TACCHINO E CARCIOFI IN FRICASSEA

Ingredienti per 4 persone:

1 kg di polpa diAGNELLO
1 kg di coscia di tacchino tagliata a cubetti di circa 2 cm
5 carciofi – quelli con le spine, di Albenga ancora meglio!
1 cipolla bianca grossa affettata a spicchi sottili
1 bicchiere di vino bianco secco, circa 100 ml
1 bicchiere grande di brodo vegetale o di pollo, circa 200 ml
2 cucchiai di trito misto di sedano/carota/cipolla/
1-2 spicchi di aglio (io preferisco quello rosso)
4 foglie di salvia
1 foglia di alloro
Sale, pepe, olio extravergine di oliva

Per la salsa finale:
2 uova medie
Il succo di 1 limone grosso, circa 100 g

Per accompagnare lo spezzatino
Una o due fette a testa di pane pugliese cotto a legna e tostato





La pentola di coccio dove cuocerlo lentamente
io ne ho una turca bellissima regalo di mia sorella Lilli che va in Turchia spesso. E’ molto rustica, non smaltata, ma l’interno è completamente nero, probabilmente è stata fatta una sorta di vetrificazione con un calore forte, forse con delle braci messe all’interno.


Fate scaldare la pentola di coccio, poi fate appassire il trito di verdure con due o tre cucchiai di olio, la foglia di alloro e lo spicchio di aglio.
Aggiungete i cubetti di polpa di tacchino e le foglie di salvia e fateli colorire, poi sfumate con il vino e cuocete fino a completa evaporazione.
Aggiungete la cipolla bianca affettata, abbassate il fuoco al minimo, coprite parzialmente e portate a cottura la carne aggiungendo poco brodo se necessario.
Intanto pulite i carciofi:
levate le foglie dure, tagliate via la punta con le spine, divideteli in due, con un coltellino piccolo (meglio a lama curva) togliete il fieno interno e metteteli a bagno in acqua e limone perché non scuriscano.
Quando la carne vi sembrerà quasi a fine cottura aggiungete i carciofi tagliati in 8 spicchietti e proseguite la cottura per circa 15 minuti, finchè saranno teneri. Deve esserci sul fondo della pentola un bel sughetto abbondante. Levate l’aglio e l’alloro.
Battete le due uova intere con il sale e il succo di limone e versatele nello spezzatino mescolando bene perché il composto rivesta bene lo spezzatino addensandosi fino a formare una bella cremina. Spegnete subito il fuoco perché se cuoce troppo si raggruma. Se risulta troppo denso aggiungete qualche cucchiaio di brodo caldo. Servire subito.
Io ho accompagnato questo piatto con un profumatissimo pane pugliese cotto a legna tostato, perfetto per raccogliere ogni goccia del sughetto.





Questa ricetta partecipa all’MTChallenge n.35 di gennaio 2014


Nota del 27/01/14
Faccio outing: credo proprio di essere fuori concorso......
Mannaggia mi sono accorta ora che il pane per la puccia doveva essere homemade. 
Io ho usato un pugliese favoloso acquistato su bancarella pugliese, con meravigliosa crostona da pane cotto a legna e profumo delizioso.... ma non è mio! ...mi sa che stavolta la scure delle giudichesse si abbatterà inesorabile. 
ecco ora vado a scrivere il post dell'altro va.....


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giovedì 23 gennaio 2014

Torta Milan

Per il compleanno di tre tifosi ho preparato questa torta a tema! Uno dei tifosi in questione era Samuele che appena l'ha vista ha spalancato gli occhi incredulo!
La torta era una base di pan di spagna al cacao tagliato in tre strati e farcito con uno strato di crema al cioccolato fondente e uno di marmellata di arance! Ogni strato era bagnato con del latte, non ho usato bagna alcolica perche' la torta non era solo per adulti.

Torta Milan
Ingredienti per il pan di spagna al cacao:
6 uova
170 gr di farina
160 gr di zucchero
30 gr di fecola
30 gr di cacao
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Crema al cioccolato rapida:
1/2 lt di latte
150 gr di zucchero
60 gr di cacao amaro
45 gr di amido di mais
25 gr di cioccolato fondente

Mischiare lo zucchero con l'amido e il cacao in una terrina. Aggiungere metà del latte freddo e mescolare bene per sciogliere tutti i grumi. Aggiungere quindi l'altro latte tiepido, rimettere sul fuoco e portare a ebollizione mescolando sempre con una frusta. Quando la crema ha raggiunto la consistenza che preferite, togliete dal fuoco e aggiungete il cioccolato tritato. Mescolate energicamente per farlo sciogliere e quindi lasciate raffreddare.


Per la pasta di zucchero, io la faccio cosi':
Ingredienti:
450 g di zucchero a velo
6 g di colla di pesce
30 ml d'acqua
60 g di miele
10 g di burro

Mettere lo zucchero nella planetaria. Far ammollare la colla di pesce in acqua fredda per almeno 10 minuti.
In un pentolino far scaldare la colla di pesce ben strizzata con l'acqua indicata nella ricetta. Appena la gelatina e' sciolta, aggiungo il miele e il burro, tolgo dal fuoco e mescolo bene per amalgamare, quindi verso questo composto sullo zucchero azionando la planetaria al minimo (io uso la frusta a K). Quando si e' formata una palla omogenea, verso il composto su un piano cosparso di zucchero a velo e usando una spatola compatto il tutto e lo avvolgo poi in pellicola trasparente. Deve riposare almeno un paio d'ora prima di essere usata.

Con questa dose di pasta di zucchero ricopro tranquillamente una torta da 26 cm e me ne avanza per i decori!



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lunedì 20 gennaio 2014

Spezzatino con mele e cipollotti per l'MTC

Anno nuovo, sfide nuove....ma il gioco è sempre lo stesso!!! l'EMMETICCI che tanto ci piace!
Devo ammettere che io sono forse tra le poche partecipanti a non aver fatto i salti di gioia quando ho visto che la sfida di questo mese riguardava lo spezzatino...ma per un motivo stupidissimo che adesso vi racconto e ci facciamo una risata!
Io lo spezzatino lo riconosco "a naso"...
Succede che il menù della scuola prevede che nell'arco di 4 settimane ci sia un giorno in cui viene cucinato lo spezzatino...io quel giorno lo riconosco dall'odore che si attacca ai vestiti di Samuele. Non posso definirlo profumo...non ho idea di come cucinino quello spezzatino, ma il solo andare in mensa per il pranzo trasforma i ragazzi in tanti "arbre magic" all'odore di spezzatino. Quindi appena Sami rientra a casa...subito io: "oggi c'era spezzatino?" a all'immancabile risposta affermativa segue il mio ordine perentorio di andare subitissimo a farsi una doccia e mettere i vestiti in lavatrice. ^___^
Devo ammettere invece che il profumo che ha lasciato in cucina QUESTO spezzatino era davvero buono!


La ricetta non è delle più originali...in fondo maiale e mele e cipolle sono degli accostamenti ben noti, ma non dobbiamo mica essere originali a tutti i costi, no??? Tanto più che lo spezzatino è un piatto della tradizione e non me la sentivo di stravolgerlo troppo!

Spezzatino di maiale con mele & cipollotti - Paola
per 4 persone:
Ingredienti per lo spezzatino
800 gr di coppa di maiale
3 patate medie
4 cipollotti
1 mela Golden
2 mestoli di brodo
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio evo
1/2 cucchiaino di curry
sale e pepe

Tagliare la carne a dadoni. Affettare i cipollotti e metterli a rosolare in una padella di coccio con un paio di cucchiai di olio evo. Aggiungere la carne, far rosolare da tutti i lati quindi sfumare col vino bianco. Aggiungere le patate sbucciate e tagliati a pezzi grossi; aggiungere anche il brodo, mescolare bene, coprire col coperchio e proseguire la cottura mescolando di tanto in tanto per un'ora e mezza.
A questo punto diamo una regolata di sale, aggiungiamo il curry, una bella spolverata di pepe e aggiungiamo la mela tagliata a dadi piuttosto grossi. Io non l'ho sbucciata!
Proseguiamo la cottura per un'altra mezz'ora. Se il sugo si fosse troppo ristretto aggiungere dell'altro brodo.
NB: ho metto l'etichetta "senza glutine" che funziona se si considera la ricetta fin qui! L'accompagnamento dei pancakes è ovviamente vietatissimo ai celiaci a meno di usare una farina apposita!


Pancakes ai cipollotti - Paola
Ingredienti:
150 gr di farina 00
1/2 cucchiaio di zucchero (si, state leggendo bene)
1/2  cucchiaino di lievito per dolci (non vaniglinato)
1 punta di cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di sale
1 uovo
250 ml di latte
1 cucchiaio di olio evo
40 gr di formaggio grattugiato
3 cucchiai di ciuffi di cipollotti tritati

in una ciotola mescolare la farina con il sale, lo zucchero, il lievito e il bicarbonato. Aggiungere l'uovo intero e il latte freddo. mescolare bene con una frusta per sciogliere eventuali grumi. Aggiungere ora il formaggio grattugiato e il ciuffo verde dei cipollotti lavato e tagliato a striscioline sottili. Cuocere i pancakes in un pentolino anteaderente leggermente unto di burro. Mettere nel pentolino un mestolino alla volta, quando la superficie si riempie di bolle, capovolgere il pancake e cuocere l'altro lato. Con queste dosi escono 8 pancakes!


Pace fatta con lo spezzatino....almeno fino alla prossima volta che lo cucineranno in mensa! :-)
Con questa ricetta quindi partecipo alla sfida di gennaio del MTC: Lo spezzatino


Buon inizio di settimana
Paola

PS. oggi la mia Adele compie gli anni, non ha idea di cosa sia l'MTC, di come si possa leggere il blog, soprattutto di cosa sia un blog...ma è un amore di donna e una mamma eccezionale! AUGURI Mà!




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lunedì 13 gennaio 2014

Pere e Cipolle in agrodolce al forno

Se c'e' un binomio che adoro e' proprio l'agrodolce! Cosi' come mi piace sperimentare a accostare frutta e verdura nello stesso piatto.
Questa idea l'ho trovata in rete gironzolando su Pinterest...mi aveva incuriosito tantissimo e non riuscivo a togliermela dalla testa, finche' una mattina mi sono trovata con una amica per un caffe' in centro e tra una chiacchiera e l'altra, gironzolando tra le bancarelle del mercato ho trovato le pere Martine, bellissime, irresistibili...e infatti senza pensarci due volte ne ho comprato un sacchetto e sono corsa a casa a cucinare finalmente questo piatto!


Pere e Cipolle in agrodolce
Ingredienti:
4 pere martine
1 cipolla rossa
1 rametto di rosmarino
1 cucchiaio di burro
2 cucchiai di aceto di mele
sale e pepe q.b.

Lavare e tagliare le pere a quarti, togliendo il torsolo e il picciolo. Tagliare la cipolla in otto spicchi e aggiungere alle pere. Condire col burro sciolto, l'aceto e il rosmarino tritato grossolanamente. Adagiare il tutto in una teglia in modo che rimanga un unico strato, che pere e cipolle non si sovrappongano. Regolare di sale e dare una spolverata di pepe. Coprire con un foglio di alluminio e cuocere in forno a 190 gradi per circa 20 minuti. Trascorsi i 20 minuti, togliere l'alluminio e lasciar cuocere un altro quarto d'ora in modo da far dorare le pere.
Al momento di dividere il contorno nei piatti si puo' aggiungere del rosmarino fresco, ma e' facoltativo.
Questo contorno puo' essere servito caldo, tiepido o freddo a seconda delle preferenze, e' ottimo in qualsiasi caso!


Non e' buono....di piu'! Mi e' piaciuto tantissimo.
Spero di aver suscitato la vostra curiosita' e che abbiate voglia di assaggiarlo! Fatemi sapere, ok?

Buona settimana
Paola
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venerdì 10 gennaio 2014

Mousse au chocolat

...e’ sempre questione di punti di vista...di osservazione!
Lei se ne accorge...lui no...l’altra immagina tutta un’altra storia....

E’ una qualsiasi, normale, fredda mattina di fine autunno; quasi per tutti.
C’e’ il sole e loro si concedono una fuga al lago...una breve pausa dalla loro vita... solo loro, mano per mano stringendosi forte. Lui cosi’ sente meno freddo. Lei cosi’ spera di tenerlo con se’.
Gli sguardi si cercano. Lui la guarda e trova che lei non sia cambiata, il suo sguardo e’ ancora denso di amore. Lei lo guarda e gli occhi di lui sono pieni di altre luci, nuovi sogni, nuovi orizzonti.
Parlano, si raccontano come hanno sempre fatto...hanno sempre avuto tante cose da dirsi l’un l’altro, curiosi di entrare uno nella vita dell’altro, di condividere, diventare partecipi uno delle passioni dell’altro...cosi’ diversi ma cosi’ vicini. Ora lui ha racconti fantastici, di paradisi perfetti, lontani...un libro scritto al singolare, di cui lui e’ il protagonista, ambientato nel futuro. Lei ha ancora la stessa musica ad accompagnare le sue giornate, gli stessi sogni! Il suo libro e’ affollato di personaggi, ma manca un protagonista...oggi.
Il lago e’ freddo, c’e’ vento e l’aria che scende dai pendii profuma di montagna. Per lui finalmente e’ odore di pulito. Per lei e’ gia’ cosi’ piena di inverno, profumata di freddo e neve.
Si cercano, si abbracciano forte, si aggrappano uno all’altro. Lui sa che lei lo ama come sempre, e’ ancora il suo rifugio, il suo angolo di paradiso. Lei sa che lui e’ gia’ volato via, che e’ l’ultima volta che lo vedra’.
Per lui quello e’ solo un arrivederci. Lei sa che quello e’ un addio... e lo stringe piu’ forte...lui respira aria pulita, lei ha un nodo in gola e non puo’ piu’ respirare. Lui chiude gli occhi...quelli di lei si riempiono di lacrime...ma lui non le vede.
L’altra sta passeggiando sulla stessa sponda del lago, li vede tenersi per mano, stringersi, abbracciarsi e li guarda.... e sorride immaginando la favola che lui e lei stanno vivendo. Lui non l’ha nemmeno vista. Lei avrebbe voluto essere al posto dell’altra piuttosto che soffrire tanto....
Tutto dipende da che punto guardi il mondo.


Su questa mousse invece il punto di vista e' uno solo: la si puo' solo adorare!
Provate per credere! In piu' e' assolutamente senza glutine e anche senza uova, quindi adatta agli intolleranti a questi alimenti.

Mousse au Chocolat
Ingredienti:
1/2 lt di latte
150 gr di zucchero
60 gr di cacao amaro
45 gr di amido di mais
25 gr di cioccolato fondente
200 gr di panna fresca

Mischiare lo zucchero con l'amido e il cacao in una terrina. Aggiungere metà del latte freddo e mescolare bene per sciogliere tutti i grumi. Aggiungere quindi l'altro latte tiepido, rimettere sul fuoco e portare a ebollizione mescolando sempre con una frusta. Quando la crema ha raggiunto la consistenza che preferite, togliete dal fuoco e aggiungete il cioccolato tritato. Mescolate energicamente per farlo sciogliere e quindi lasciate raffreddare.

Gia' la crema a parer mio è fantastica perché è piuttosto amarognola. E' ottima per farcire torte.
Se gli aggiungete la panna montata diventa una mousse al cioccolato favolosa! Io l'ho servita con delle meringhe al caffe'...divine...


Buon fine settimana a tutti!
Paola

Con questa ricetta partecipo al Gluten Free (fri)Day

 
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martedì 7 gennaio 2014

Crema di cipolle...e buon anno!

Si riparte... un nuovo anno, tante nuove pagine bianche da scrivere....tante aspettative, tante fantasie in cui riponiamo tutta la speranza che si possano realizzare... anche sogni impossibili, ma sto imparando in fretta che i miracoli si, esistono, ma per cose ben più importanti dei miei sogni.
Vorrei un anno sereno, vorrei tornare a respirare aria fresca, ritrovarmi a sorridere per i colori di un tramonto, per un gesto inaspettato, per un fiore trovato in un prato....
Vorrei sogni piccoli, che non scappino, che mi tengano per mano e si realizzino...
Vorrei smettere di mangiare le unghie e riuscire a dipingerle di un bel rosso brillante.
Vorrei serate piene di amici e sorrisi e chiacchiere.
Vorrei nuova musica che mi avvolge, mi abbraccia e mi porta a ballare.
Vorrei una coperta calda e un libro tremendamente romantico da leggere, possibilmente a lieto fine (almeno nei libri)
Vorrei teglie pieni di biscotti e una tazza di cioccolata bollente
Voglio il mare, il caldo, il sole, i ragazzi che cercano le conchiglie più belle per regalarmele.
Vorrei un abbraccio forte che mi ridia la carica quando sono stanca di inseguire i miei sogni.
Vorrei piangere  di felicità!

Voi invece cosa desiderate per quest'anno?

Io devo ammetterlo....per questa crema di cipolle un pianto me lo sono fatta e non era proprio di felicità....ma ne è valsa la pena!
E contrariamente alle previsioni, è piaciuta moltissimo anche alle belve che di solito alla voce "cipolle" storcono un poco il naso.


Crema di cipolle - Paola
Ingredienti per 3 persone:
3 cipolle bianche
1 noce di burro
2 cucchiai di farina (circa 50 gr)
750 ml di brodo (io con dado di pollo homemade)
olio evo
pepe e origano
crostini di pane

Affettare le cipolle. In una pentola sciogliere il burro e far tostare la farina. Aggiungere quindi le cipolle e mescolare. Aggiungere quindi il brodo caldo e lasciar cuocere per circa 30 minuti.
Passare il tutto con un frullatore ad immersione e cuocere altri 10 minuti.
Servire in una ciotola con un filo d'olio e una spolverata di pepe e origano e accompagnando con crostini di pane tostato.



Buon anno a tutti!
Un abbraccio
Paola



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giovedì 2 gennaio 2014

Dolce al limoncino e lime per Capodanno








Ho preparato questo dolce per la tradizionale festa di fine anno che Vittoria dà a casa sua. Un magnifico buffet preparato da Vitto che ci siamo dimenticate di fotografare prese come eravamo dal cibo e dalla compagnia.
Per il dolce sono partita dal Dolce Vittoria di Tina già presente nel blog, poi in corso d'opera  ho fatto dei cambiamenti.

Dolce al limoncino e lime
Per la pasta biscotto:
3 uova
120 g zucchero
80 g mandorle tritate fini
40 g di fecola di patate
Per la bavarese stampo 18 x 28:
4 tuorli
150 g panna
150 g latte
180 g zucchero
mezzo bicchiere di limoncino
2 lime
14 g colla di pesce
2 albumi + 150 g panna
Per la bagna:
un bicchierino di limoncino + pari peso del limoncino di
uno sciroppo di zucchero fatto con stesso peso di acqua e zucchero
Per la decorazione:
75 g cioccolato bianco
300 g panna
Per la base, montare le uova con lo zucchero, unire a mano le farine delicatamente cercando di non smontare il composto. Stendere sulla leccarda del forno  e infornare per 9'/10' a 180°. Fare raffreddare e ritagliare della stessa dimensione dello stampo.
Per la bavarese. Scaldare latte e panna. Mescolare i tuorli con 100 g di  zucchero, unire i liquidi, riportare sul fuoco e cuocere a fuoco basso fino ad arrivare alla temperatura di 85°. Fuori dal fuoco unire la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda, mescolando bene, il limoncino, la buccia grattugiata e il succo dei lime. Fare raffreddare.
Montare gli albumi a neve, unire a filo mentre montano uno sciroppo fatto con il restante zucchero e qualche cucchiaio d'acqua, il tutto portato a 121°. Montare fino al raffreddamento. Montare anche i 150 g panna, unire i due composti e, lentamente, lavorando con una spatola, la crema inglese preparata.
Nello stampo preparato disporre la base di pasta alle mandorle, fare attenzione perchè è molto friabile, bagnare con il limoncino unito allo sciroppo. Su questa base versare la bavarese, mettere in frigo per almeno 6 ore.
Per la decorazione. Scaldare fino al bollore 75 g panna in cui sciogliere il cioccolato, fare raffreddare ed unire a 225 g di panna montata.
Togliere il dolce dallo stampo, spalmare i lati con appena un velo di panna e
farvi aderire briciole di base fatte con gli scarti del biscotto preparato.
Mettere la panna in una sac a poche con bocchetta piatta e rigata e formare una decorazione a canestro sul dolce
Nadia


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