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giovedì 10 aprile 2025

CALAMARI FRITTI AL PEPERONCINO CON MAIONESE ALL'AGLIO DA REVOLUTIONARY FRENCH COOKING di DANIEL GALMICHE

 di Vittoria Traversa



Questa settimana per @cook_my_books, parliamo di cucina francese contemporanea con REVOLUTIONARY FRENCH COOKING di DANIEL GALMICHE @danielgalmiche_french_kitchen. Chef francese, che ha conquistato la stella Michelin in Inghilterra, Galmiche affronta le sfide della contemporaneità con la tradizione e l’innovazione che vanno a braccetto sottolineando la creatività, la democrazia e gli abbinamenti, alla scoperta delle combinazioni più insolite ma non per questo meno convincenti.

Il libro e suddiviso in tre sezioni denominate Libertè, Egalitè e Fraternitè; la prima sezione è dedicata alla creatività senza dimenticare la tradizione, la seconda alla democrazia nell'utilizzo di ingredienti poveri e blasonati, dandogli pari valore, mentre nella terza sezione gioca con gli abbinamenti più insoliti, ma sempre equilibrati e vincenti.


Fra le tante ricette e spunti interessanti, mi sono fatta tentare dai deliziosi CALAMARI AL CHILI FRITTI IN PADELLA E MAIONESE ALL'AGLIO, ricetta che Galmiche riprende dalla tradizionali tapas spagnole e così descrive “Mi piace particolarmente questo modo, con i calamari impanati con pangrattato piccante e fritti fino a doratura, poi serviti con il perfetto accompagnamento della maionese all'aglio”

 

CALAMARI FRITTI AL PEPERONCINO 
CON MAIONESE ALL'AGLIO
pan-fried chili squid with garlic mayonnaise




Per 4 persone

4 calamari, circa 170 g ciascuno
500 g di pangrattato panko (vedi note)
1 cucchiaino di peperoncino in fiocchi
3 uova sbattute
2 peperoncini rossi privati ​​dei semi e tritati finemente
180 g più 1 cucchiaio di farina 00
5 cucchiai di burro non salato
2 cucchiai di olio di semi di girasole
4 cucchiai di prezzemolo tritato finemente

Per la maionese all'aglio
(vedi note)
2 tuorli d'uovo
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
1 cucchiaio di senape di Digione
240 ml di olio di semi di girasole
2 spicchi d'aglio schiacciati fino a ottenere una pasta
scorza grattugiata di 1 lime
sale marino e pepe nero macinato fresco 

Iniziate preparando i calamari. Lavateli accuratamente, asciugateli tamponando, eliminate i tentacoli e metteteli da parte, quindi eliminate il becco. Tagliate i corpi a metà nel senso della lunghezza, quindi sciacquateli e asciugateli di nuovo. Tagliate ogni corpo a metà ancora una volta nel senso della lunghezza in modo da ottenere 16 pezzi, più i tentacoli. Asciugate il tutto con carta assorbente e mettete da parte.

Per preparare la maionese all'aglio, mettete i tuorli d'uovo, l'aceto e la senape in una ciotola e sbatteteli insieme. Sbattendo continuamente, aggiungete l'olio a filo, poco alla volta, fino a ottenere una maionese densa e cremosa. Aggiungete l'aglio schiacciato e la scorza di lime e condite con sale e pepe a piacere. Coprite e mettete in frigorifero fino al momento di servire.

Mettete il pangrattato in un robot da cucina con il peperoncino in fiocchi e frullate fino a ottenere una polvere fine, poi trasferitelo in un piatto. Rompete le uova in una ciotola bassa e sbattetele con il peperoncino fresco tritato. Versate la farina in un altro piatto.
Passate i calamari nella farina, poi nell'uovo al peperoncino e infine nel pangrattato al peperoncino, impanandoli da ogni lato.

Scaldate metà del burro con l'olio in una padella profonda a fuoco medio-alto. Quando il burro inizia a schiumare, aggiungete metà dei calamari e fateli rosolare per 2-3 minuti, girandoli una volta, finché non saranno dorati e croccanti. Scolateli su carta assorbente, quindi ripetete l'operazione con il burro e i calamari rimanenti.

Disponete i calamari su un piatto grande, cospargeteli di prezzemolo e disponeteli al centro del tavolo con la maionese all'aglio, lasciando che ognuno si serva da solo.

Note:
-Pangrattato Panko: p
otete acquistarlo nei negozi di alimentari giapponesi o online. In realtà, il nome significa semplicemente "pangrattato", ma viene lavorato in fiocchi anziché briciole fini, quindi tende a dare una panatura più croccante.
-Maionese all'aglio: fatta a mano non ha confronti, ma potete utilizzare una maionese pronta, aromatizzandola con senape, aglio e lime, come da ricetta



 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

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sabato 22 giugno 2024

CAESAR SALAD TEX-MEX DA “AMÀ” DI JOSEF CENTENO E BETTY HALLOCK

di Vittoria


Abbiamo sempre conosciuto la cucina Tex-Mex attraverso le grandi catene di distribuzione e ristorazione che certamente non ce ne hanno dato un’idea corretta.

In questa settimana abbiamo scoperto la vera cucina Tex-Mex, un’amalgama di sapori e ingredienti che abbraccia due culture e crea una nuova cucina con la sua specifica identità.

Tutto ciò sul libro scelto questa settimana da @cook_my_books, “AMÀ” di JOSEF CENTENO @chefjosefcenteno E BETTY HALLOCK @bettyhallock


In chiusura di settimana vi propongo la mia seconda ricetta, un classico: 

la CAESAR SALAD!


Con MTCHALLENGE abbiamo anche fatto una grandiosa SFIDA a giugno 2013 – curiosi? QUI

Nata negli anni 20 del secolo scorso, proprio in Messico, per mano dello chef italiano Cesare Cardini, che la portò presto a Los Angeles, dove fu tanto apprezzata, che divenne un classico della cucina degli USA. E il cerchio si chiude in questo libro dove Josef Centeno ci propone la versione Tex-Mex del grande classico. La tradizionale lattuga romana resta, ma i crostini piccanti, il condimento speziato, il pungente aromatico del lime e le acciughe, danno una nota piccante vivacissima, rinfrescata dalla dolcezza del Queso fresco e morbidezza dell’avocado.


CAESAR SALAD TEX-MEX


“Adoro l'insalata Caesar e ne preparo una versione in ciascuno dei miei ristoranti, incluso questa al Bar Amá. Questa è una versione Tex-Mex con spezie piccanti e formaggio cotija* sui crostini e nel condimento. C'è altro cotija* sopra l'insalata, insieme all'avocado. E naturalmente non sarebbe un’insalata Caesar senza aglio, acciughe e maionese” (cit autore)


Per 4 persone

Crostini
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di foglie di timo fresco
1 cucchiaio di origano fresco tritato
1 cucchiaio di mix di spezie Amá*(vedi note) o peperoncino in polvere
1 Pizzico di sale marino fino
Pepe nero fresco
160 g di pane a lievitazione naturale strappato o a dadini
2 cucchiai di formaggio Cotija*(vedi note) grattugiato finemente

Condimento
60 ml di olio extravergine di oliva
Da 4 a 6 filetti di acciughe, scolati e tritati finemente
3 spicchi d'aglio, tritati finemente
1/2 cucchiaino di mix di spezie Amá *(vedi note) o peperoncino in polvere
60 g di maionese
Scorza e succo di 1 lime, più altro se necessario
1 cucchiaio di senape di Digione
2 cucchiaini di salsa Worcestershire
2 cucchiai di foglie di coriandolo fresco*(vedi note) tritate grossolanamente
1/2 cucchiaino di sale marino fino
1/2 cucchiaino di pepe nero fresco, più altro per condire
1 o 2 cucchiai di formaggio Cotija*(vedi note) grattugiato finemente

Insalata
2 grandi cuori di lattuga romana, tagliati grossolanamente
1 avocado maturo snocciolato, sbucciato e tagliato a cubetti
50 g di formaggio Cotija*(vedi note) grattugiato o Parmigiano-Reggiano
70 g di Queso fresco*(vedi note) sbriciolato
6 filetti di acciuga sott’olio (facoltativi) 


Scaldate il forno a 190°C.

PREPARATE I CROSTINI: sbattete insieme l'olio d'oliva, l'aglio, il timo, l'origano, il mix di spezie, il sale e qualche macinata di pepe nero. Mettete i pezzi di pane su una teglia e irrorateli con il composto di olio, mescolando per ricoprirli uniformemente. Cospargete il formaggio sopra e mescolate per incorporarlo. Infornate fino a quando saranno dorati e croccanti, da 10 a 15 minuti.

PREPARATE IL CONDIMENTO: in un pentolino piccolo mettete l’olio con le acciughe, l'aglio e il mix di spezie. Scaldate a fuoco medio-basso, mescolando, fino a quando le acciughe iniziano a rompersi, da 1 a 2 minuti. Fate raffreddare. In una ciotola media, unite la maionese, la scorza e il succo di lime, la senape, la salsa Worcestershire, il coriandolo, il sale e il pepe. Mescolate bene, poi aggiungete l'olio raffreddato con le acciughe e l'aglio. Assaggiate per aggiustare il pepe e il lime, se necessario, poi aggiungete il formaggio cotija e mettete da parte.

ASSEMBLATE L'INSALATA: mettete la lattuga romana, i crostini, l'avocado e il formaggio cotija in una ciotola capiente. Aggiungete il condimento e mescolate delicatamente per distribuirlo uniformemente. Sistemate in una coppa larga, ospargete sopra il Queso fresco sbriciolato, aggiungete qualche filetto di acciuga, se lo si desiderate, e servite subito.

NOTE MIE:

Il Mix di spezie Amà è una combinazione variabile di circa 8 tipi di peperoncino diversi, più o meno dolci, piccanti e aromatici, affumicati e non. Da noi impossibili da trovare. Create la vostra miscela di peperoncini a vostro gusto o utilizzate semplice peperoncino essicato e macinato.

Il coriandolo fresco si trova in commercio anche in Italia, ma molti non ne sopportano il sapore. Può essere sostituito con il prezzemolo, anche se il sapore sarà completamente diverso.

Il formaggio Cotija è un formaggio messicano a latte vaccino, salato e con diverse stagionature. Quando è fresco assomiglia alla feta greca, mentre stagionato si grattugia e assomiglia al parmigiano che è un valido sostituto. https://en.wikipedia.org/wiki/Cotija_cheese

Il Queso fresco  detto anche Queso blanco, è un formaggio fresco bianco, di latte vaccino o di capra. Esiste in molte versioni in tutti i paesi latino-americani, con diverse stagionature. A seconda dell’uso, può essere sostituito con ricotta o mozzarella.
Ho trovato il Queso fresco sottovuoto in un negozio etnico. E’ abbastanza sodo da poterlo tagliare a fette, ma molto morbido e senza acidità. L’ho sbriciolato facilmente. Un valido sostituto potrebbe essere il Quartirolo. https://en.wikipedia.org/wiki/White_cheese#Mexico





 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books


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martedì 27 giugno 2023

PANINI HAWAIIANI CON TAGLIATA TERIYAKI PER IL CLUB DEL 27

 di Vittoria

Ben ritrovati a tutti al consueto appuntamento mensile con il CLUB DEL 27 DI MTCHALLENGE.

Da pochi giorni siamo entrati nell'estate e il caldo si fa sentire tanto soffocante quanto improvviso, visto la primavera piovosa e freddina. Spiazzati e spossati da questa afa ci siamo ritrovati all'improvviso senza voglia di accendere forni e fornelli, ne di morire di caldo in cucina su pentole fumanti.



Questa volta noi del Club del 27 abbiamo scovato un libro sorprendente, perfetto per questa occasione. 

Parliamo di QUICK AND EASY PANINI PRESS COOKBOOK di Kathy Strahs. L'autrice ci mostra come utilizzare al meglio la piastra elettrica o pressa per panini con tecniche semplici e ricette facili, veloci e convenienti per qualsiasi cosa, dai piatti a base di pollo, manzo o gamberoni, alle delizie vegetariane e vegane, nel panino o no, e non mancano i dolci! 
Una risorsa preziosa per i giorni bollenti che verranno, ma anche per i piccoli spazi, per chi studia o lavora fuori casa e non ha disponibilità di una vera cucina.
Dopo questo libro non la userete più solo per scaldare un toast


Noi del Club del 27 abbiamo provato un bel numero di ricette, una più golosa dell'altra, le trovate tutte da oggi su MTChallenge

La mia scelta è caduta su questa golosità dai sapori esotici, ne risulta un insieme di sapori davvero stuzzicante, con il piccantino dello zenzero, il dolce dell'ananans e la sapidità della salsa di soia, tutti che accompagnano in armonia sua maestà la tagliata, vera protagonista. 
Un panino che racchiude un pasto completo, potete anche scegliere di servire tutto nel piatto, accompagnato da fette di pane abbrustolito.

Nelle note in fondo, ho indicato alcune sostituzioni per gli ingredienti che potreste non trovare o non avere a disposizione.


PANINI HAWAIIANI CON TAGLIATA TERIYAKI
Hawaiian flank steak teriyaki panini 


Per 4 panini

Per la tagliata marinata:
3 cucchiai di mirin (vedi note)
3 cucchiai di salsa di soia a ridotto contenuto di sodio
3 cucchiai di sakè (vedi note)
1 cucchiaio di zucchero di canna scuro confezionato
2 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato
Una fetta da 500-700 g di carne per tagliata tipo diaframma o sottofiletto (vedi note)

Per la Maionese Teriyaki:
½ tazza di maionese
1 cucchiaio di salsa di soia a ridotto contenuto di sodio
1 cucchiaio di mirin (vedi note)
1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato

Per i panini:
1 ciabatta tagliata in 4 porzioni (o 4 ciabattine)
8 fette di ananas fresco, o al naturale, asciugate con carta da cucina
2 cucchiai rasi di coriandolo fresco tritato
2-3 cucchiai di cipolle fritte croccanti già pronte 

Per la tagliata marinata:
Mescolate il mirin, la salsa di soia, il sake, lo zucchero di canna scuro e lo zenzero in una piccola ciotola finché lo zucchero non si è sciolto. Mettete la carne in un grande sacchetto di plastica con chiusura a cerniera e versa la marinata. Sigillate il sacchetto e massaggiate leggermente la bistecca per assicurarvi che la marinata la ricopra completamente. Fate riposare in frigorifero per almeno 4 ore e fino a 24 ore.

Per la Maionese Teriyaki:
Mescolate la maionese, la salsa di soia, il mirin e lo zenzero fino a quando non saranno ben amalgamati e lisci. Tenete in fresco fino al momento di usarla.

Per la cottura sulla pressa da panini:
Riscaldate la pressa per panini a temperatura medio-alta. Aprite orizzontalmente i 4 pezzi di ciabatta (o le ciabattine) e grigliateli, con il lato tagliato verso il basso, fino a quando non sono tostati e compaiono i segni della griglia, circa 2 minuti. Tenete da parte.

Grigliate le fette di ananas fino a quando non sono caramellate e compaiono i segni scuri della griglia, da 3 a 4 minuti. Pulite le piastre della pressa dall’eccesso di succhi caramellati.

Aumentate il calore sulla pressa per panini al massimo. Se la pressa per panini è dotata di un vassoio raccogligocce rimovibile, assicuratevi che sia in posizione.

Estraete la bistecca dal sacchetto di plastica, scartando la marinata. Mettetela sulla griglia, chiudete il coperchio e grigliate la bistecca alla cottura desiderata, i tempi dipendono dal tipo di pressa da panini avete, seguite le istruzioni del produttore. Lasciate riposare la bistecca su un tagliere per 10 minuti prima di affettarla in strisce sottili. Nel frattempo, scollegate la griglia e, mentre è ancora calda, raschiate con cura le griglie con il raschietto per griglia per rimuovere eventuali pezzetti di carne attaccati.

Per i panini:
spalmate 1 cucchiaio di maionese teriyaki sui lati tagliati di una porzione di ciabatta tostata. Nella metà inferiore adagiate 2 fettedi ananas, un po' di bistecca, una spolverata di coriandolo tritato e un po' di cipolla fritta. Chiudete i panini con la metà superiore della ciabatta e servite.

Note:
Il taglio di carne citato nel testo originale è la Flank steak che è il diaframma, detto anche “bavetta”, ma va bene qualsiasi taglio da bistecca adatto alla cottura su piastra o griglia. 
E' importante che l
a fetta sia abbastanza spessa, almeno 2 cm, in modo da poterla poi tagliare a fettine per farcire i panini.
Mirin e Sakè potete sostituirli con una miscela di vino bianco e vermouth bianco secco.
Le cipolle fritte croccanti si trovano all'ikea o al lidl durante la settimana dei prodotti americani, altrimenti potete farle in casa con la ricetta che trovate QUI




Questa ricetta contribuisce al Club del 27 di MTChallenge


TESSERA N:19

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venerdì 11 maggio 2018

CONCHIGLIE DI PESCE DI PETRONILLA PER IL CALENDARIO DEL CIBO ITALIANO

di Vittoria

Oggi per il Calendario del Cibo Italiano festeggiamo la Giornata Nazionale di Petronilla.  





Ma chi era Petronilla, che dalle pagine della Domenica del Corriere, per quasi 20 anni, dal 1929 al 1947, insegnò agli Italiani a mangiare bene con poco? E con lo pseudonimo di Dottor Amal, sempre dalle stesse pagine, insegnò i primi rudimenti dell'igiene e a leggere e seguire le prescrizioni mediche?


Petronilla era in realtà Amalia Moretti Foggia, donna, mamma, massaia scrupolosa, una delle primissime donne laureate in medicina, blogger ante litteram, abilissima divulgatrice che con le centinaia di articoli pubblicati contribuì ad insegnare una cucin di poco con poco, ma che contribuisse in modo determinante alla salute e serenità della famiglia.
Le sue ricette con commenti e consigli sono raccolte in tre libri gradevolissimi. 






Ho scelto fra tante una ricetta tratta dal libro "Altre Ricette di Petronilla", la mia copia riporta la data di Agosto 1937




CONCHIGLIE DI PESCE 
Ricetta versatile, che può fungere da antipasto o da secondo, realizzata con pesce meno pregiato (o con gli avanzi di un pasto precedente) per un pranzo casalingo o arricchita di crostacei per un'occasione speciale. Piatto mutevole a seconda della disponibilità economica, ma sempre di gran figura sulla tavola, anche la più semplice.
Riporto la copia delle pagine da lei scritte perchè i commenti e consigli sono imperdibili.



Vi propongo la ricetta fredda in maionese, ma lei ne propone una seconda in besciamella da servire calda, da provare.

CONCHIGLIE DI PESCE
liberamente tratto da Altre Ricette di Petronilla

8 porzioni da antipasto

300 g di polpa di pesce bianco a carne soda, io nasello
200 g di polpa di salmone
300 g di gamberetti rosa
8 scampi medi
100 g di pisellini freschi o surgelati

per il brodo
2 l di acqua
1 gambo di sedano
1 carota media
1/2 cipolla o gambi di cipollotto
1 rametto di timo
1 fetta di limone
sale

per condire
olio extravergine di oliva
il succo di mezzo limone grande
sale
qualche foglia di dragoncello

per finire il piatto
1 uovo di maionese casalinga ben soda
2 cetriolini sottaceto o in agrodolce
la carota lessata del brodo

inoltre
sale grosso da sistemare nel fondo del piatto di servizio per posizionare le conchiglie
8 gusci di capasanta o 8 ciotoline

Preparate il brodo con tutti gli ingredienti e lasciate sobollire una mezz'ora. Togliete la carota prima che sia sfatta. Metà fatela a dadini e l'altra metà tenetela per decorare.
Intanto pulite il pesce, sgusciate i gamberetti e tagliate il carapace degli scampi lungo la pancia.
Cuocete i pezzi di pesce 10 minuti, scolate e fate raffreddare. 
Cuocete i gamberetti  per 1 o 2 minuti, scolate e fate raffreddare.
Cuocete anche gli scampetti, scolate e tenete da parte per decorare.
Sbollentate i pisellini, scolate e fate raffreddare.

Pulite il pesce accuratamente da pelle e lische e fatelo a bocconcini. Mettetelo in una ciotola con i gamberetti, i dadini di carota e i pisellini. condite tutto con olio sale, limone e dragoncello tritato fino.

Sistemate il composto nelle capesante dando la forma a cupola, ricoprite di maionese e decorate con uno scampo, cetriolini affettati e carote.

sistemare le conchiglie su un letto di sale grosso e servire.







Fonti:
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/04/24/news/la-blogger-petronilla-che-insegno-a cucinare-alle-donne-senza-rete-1.9095020
http://scienzaa2voci.unibo.it/biografie/135-foggia-moretti-amalia







365 giorni per apprezzare la realtà e diversità della cucina italiana, per conoscere le infinite sfumature e i meravigliosi prodotti del nostro paese, per conoscere e conservare le nostre origini e tradizioni

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martedì 7 giugno 2016

LA MIA INSALATA RUSSA

di Vittoria

Oggi l'insalata russa è protagonista di una Giornata Nazionale del Calendario Italiano del Cibo di cui è Ambasciatrice Serena Bringheli di Cucinaserena

Qualche cenno storico (da taccuinistorici)
L'insalata russa è la più nota delle insalate del gruppo "insalate composte di verdure cotte o miste di cotte e crude". È costituita da tocchetti di verdure lessate e patate, il tutto condito con salsa maionese; ne esistono numerose varianti, a seconda delle tradizioni locali e familiari, in cui si prevede l'aggiunta di ulteriori ingredienti. È diffusa in numerosi paesi del mondo.
L’insalata russa è tradizionalmente servita come antipasto, soprattutto nei pranzi delle feste, ma è anche un’ottima farcitura per i panini, e spesso rappresenta l'unico contenuto di un regale sandwich.
Questa preparazione si cominciò a diffondere in Italia alla fine dell'Ottocento come prova la ricetta inserita nel noto libro di cucina Re dei cuochi, nell'edizione del 1868. All'inizio del Novecento Pellegrino Artusi lo inserì in una delle riedizioni della sua opera di culinaria e Ada Boni la riportò nel Talismano della felicità nel 1929. Negli anni Trenta del Novecento era ormai un piatto popolare in tutta Italia.
Esistono varie ipotesi sull'origine dell'insalata russa, riportate variamente dalle varie fonti. La difficoltà di risalire all'origine di questo piatto risiede anche nelle varie ricette, anche molto diverse tra loro, con le quali esso viene preparato, quali carni, pesci o salumi.
Secondo molte fonti, sarebbe stata creata intorno nella seconda metà dell'Ottocento da Lucien Olivier, cuoco francese di. L'insalata russa, detta insalata Olivier, era il piatto simbolo del locale, ed era preparata con una ricetta assai diversa da quella che conosciamo. la creazione di Olivier non ha niente a che vedere con la ricetta moderna, ma è composta da petti di pernici, gamberi di acqua dolce, tartufi neri, gelatina di carne, caviale ed è servita su un letto di patate lesse con uova, cetrioli e capperi. Il tutto condito con la maionese.



La ricetta che conosciamo oggi è composta invece da verdure lessate e ridotte a dadini, principalmente patate, carote e piselli (ma anche fagiolini, roselline di cavolfiore, zucchine), condite con maionese. In aggiunta possono esserci tonno, acciughe, capperi o sottaceti. Come decorazione sottaceti, olive, uova sode e anche gamberetti.

La mia personalissima versione che vi propongo è quella che preparavo giornalmente in rosticceria. Abbastanza semplice, ha le patate schiacciate invece che a cubetti per ottenere un composto che mantenga la forma. La consistenza comunque deve rimanere leggera, non appiccicosa. Per questo è importante utilizzare patate di buona qualità, che non rilascino troppo amido.

La maionese
Preparate la maionese (con il frullino a immersione) con 2 uova intere, olio di arachidi, sale, succo di limone e un cucchiaio di senape forte.

Fate lessare 2 o 3 patate con la buccia, pelatele tiepide, schiacciatele in una grande ciotola e conditele con olio e sale. Aggiungete 2 o 3 cucchiai di maionese.

Tritate un pugno di giardiniera sott’aceto ben sciacquata e aggiungetela alle patate.
Mescolate bene l’impasto di patate, assaggiate e regolate di sale.

Cuocete in acqua salata piselli (se surgelati solo scottare), carote, zucchine (quelle chiare e sode), cimette di cavolfiore, fagiolini piccoli. Zucchini e fagiolini solo in stagione.
Tutte le verdure cotte molto al dente e intere.

Tagliatele a cubetti (il cavolfiore a piccole roselline) e mescolatele all’impasto di patate.
La proporzione fra verdure e impasto deve essere equilibrata. No deve prevalere la patata schiacciata. La consistenza deve essere soda, mantenere la forma.
Assaggiate ed eventualmente correggete il condimento con un altro po’ di maionese o sale/olio/limone.
Sistemate l’impasto sul piatto di servizio dando la forma a torta, cupola o mattonella.
Spalmate completamente, bordi e superficie, con un velo di maionese per uniformare e decorate con ciuffi di maionese alternati a strisce di cetriolo, peperone rosso e giallo, tutti in agrodolce, più delicati di quelli sott’aceto, olive nere, funghetti e fette di uovo sodo. Intorno spicchi di uovo sodo, olive nere e rombi di peperone.

Questa insalata russa è perfetta per riempire delle tartelette, per farcire delle mini brioscine salate o dei tramezzini e può essere servita anche in bicchierini mono porzione.


Variante di pesce
Nell’impasto base aggiungete tonno sott’olio sbriciolato.
Decorate la superficie ricoprendola completamente di gamberetti lessati e sgusciati, velate di gelatina e completate decorando con ciuffetti di maionese e filettini di acciuga sott’olio

LA VERSIONE DI NONNA IBIDI
Io ho imparato a cucinare da mia madre, la Nonna Ibidi per tutti. Lei faceva spesso la sua insalata russa, che consisteva semplicemente in verdure miste lessate al dente (patate, carote, piselli, fagiolini, zucchini, barbabietola rossa, carciofi), tagliate a dadini, condite con olio, limone e sale, disposte a cupola su un grande piatto, leggermente compattate e ricoperte da maionese (anche lei usava il frullatore)
La cupola poi decorata con uova sode a fette e spicchi, mezzi pomodori con maionese e filetti di acciughe sott’olio.

Ne risulta un piatto quasi esclusivamente di verdure, molto fresco e gustoso, in cui la maionese non dev’essere assolutamente preponderante.







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