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mercoledì 25 novembre 2015

MTC 52: RAVIOLI DI PATATE E VERZA ALLA BARBERA CON SUGO DI CODA

di Vittoria



Eccomi all’ultimo minuto al consueto appuntamento mensile con la sfida più divertente che c’è, l’MTChallenge!!!!
Il mese scorso hanno vinto Monica e Luca di Fotocibiamo e per questo mese ci hanno proposto i Raieu co-u tuccu, la loro meravigliosa versione dei classici ravioli genovesi con il sugo. La sfida si gioca soprattutto sul sugo a lunga cottura.

Per la prima ricetta voglio proporvi un sugo fatto con la coda, un taglio poco utilizzato e considerato quasi uno scarto, che invece è gustosissimo!

Ho cercato l’ispirazione fra i miei libri e l’ho trovata  nel meraviglioso Daube a la Provençale di Escoffier! Lui stesso ne indica una versione proprio con la coda e suggerisce di accompagnarlo con della pasta!

Cotto a lungo nel vino rosso, aromi e sapori, regala un sugo dal sapore molto intenso e vellutato che ho scelto di valorizzare con un raviolo profumato con lo stesso vino e un ripieno dal sapore dolce.

 
 
 

RAVIOLI DI PATATE E VERZA ALLA BARBERA CON SUGO DI CODA

 

Per la pasta:

300 g di farina 0

1 uovo e 1 tuorlo

3 mezzi gusci di vino barbera senza alcool (bollito 3 minuti)

Mettete da parte 50 g di farina e impastate tutti gli ingredienti tenendo da parte 50 g di farina da aggiungere poco alla volta fino a ottenere una pasta soda. Fate riposare coperta per almeno un’ora.
 
Per il ripieno:

200 g ricotta tenuta a colare qualche ora

200 g di patate lesse schiacciate con la forchetta

100 g di foglie di verza private delle coste dure (peso netto cotto e strizzato) tritate fini

1 uovo grande

40 g di parmigiano reggiano grattugiato

Sale

Pepe

Mescolate tutti gli ingredienti impastando e schiacciando bene in modo che non ci siano pezzi duri o troppo grossi. Regolate sale e pepe e se fosse troppo morbido aggiungete un cucchiaio di pangrattato.

 


Per il sugo:

3 rocchi grandi +3 piccoli di coda di bue

1 bottiglia di vino barbera

1 costa di Sedano

1 carota grande

1 cipolla grande

1/2 porro

1 foglia di Alloro

3 gambi di prezzemolo

1 rametto di timo

La scorza di ¼ di arancia non trattata

3 semi di Cardamomo

1 Chiodo di garofano

5-6 grani di pepe nero

Sale

1/2 litro di brodo di carne o verdure

2 noci di burro

1 cucchiaio di maizena

Mettete a marinare una notte la carne con le verdure a pezzi, gli aromi e coperta di vino.

Scolate i pezzi dalla marinata, metteteli in una casseruola di coccio con una noce di burro e fate prendere colore, poi aggiungete aromi e verdure, salate, coprite con il vino e portate a ebollizione. Abbassate il fuoco al minimo e lasciate sobbollire semicoperto per almeno 4 ore, meglio 5 girando i pezzi di carne ogni tanto. Trascorso questo tempo il sugo si sarà molto ristretto e la carne si sarà disfatta staccandosi dalle ossa.

Eliminate le ossa, aggiungete la tazza di brodo, mescolate bene e colate tutto attraverso un setaccio in modo da separare la carne sfilacciata dal sugo molto saporito.

(La carne l’ho poi usata per uno stufato con salsa di pomodoro, brodo, patate)

Fate raffreddare il sugo di carne ottenuto e sgrassatelo.

Sciogliete la maizena in poco liquido freddo, portate il sugo a ebollizione e aggiungete la maizena poco alla volta fino alla cremosità desiderata.


Stendete la pasta sottile, distribuite mucchietti di ripieno grossi come una nocciola circa, piegate la pasta a coprire il ripieno, schiacciate bene intorno e tagliate i ravioli con la rotella tagliapasta.
Metteteli su un telo cosparso di semola. Se non li usate subito congelateli stesi e poi riuniteli in un sacchetto.
Cuocete i ravioli per pochi minuti in acqua bollente, scolateli, conditeli con il sugo caldo e serviteli immediatamente.

 


Questa ricetta partecipa all’Mtchallenge di novembre
 
 
 
 
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mercoledì 10 dicembre 2014

Spaghetti al vino

Ormai lo so e ne sono veramente convinta...il "per sempre" non esiste! Pero' stavolta credevo che potesse durare un po' piu' a lungo.Ok non e' stata proprio una "prestazione occasionale"...ma sinceramente speravo in qualcosa di piu' duraturo che non pochi (ma pochi pochi) mesi!!!!
Mi sembrava tanto affidabile! Come ci si sbaglia facilmente....
Si lo ammetto...io non ero mai troppo entusiasta dei nostri appuntamenti, ma nonostante la mia "freddezza" iniziale riusciva a scaldarmi come solo lui sapeva....bhe non mi dispiaceva affatto! Che serate bollenti abbiamo trascorso!!!! ^___^
Pero' non ne ho mai patito la distanza.... e' capitato di non incontrarci anche per un'intera settimana e io ne ero veramente felice!!!!
Finche' l'idillio si e' spezzato improvvisamente proprio nel bel mezzo di una serata che si prospettava luuuunga, ma non mi e' sembrato di avergli mai chiesto niente di straordinario....lui no..... all'improvviso sputa fuori tutto quel che aveva dentro e mi molla li....sola e sconsolata con la mia pigna di panni ancora da stirare....
Maledettissimo ferro da stiro....basta! Con te ho chiuso....sappi che ti ho gia' sostituito con un bellissimo modello preso coi punti Esselunga!
Ahhahahaha...beviamoci su!!!!
Anzi...mangiamoci su!


Questi spaghetti al vino li ho assaggiati da Nadia e Alberto, due carissimi amici conosciuti durante una vacanza in Egitto anni fa!
Alberto li cucina divinamente e quando li ho fatti assaggiare ai ragazzi sono letteralmente impazziti!
Provateli.

Spaghetti al vino - di Nadia e Alberto
Ingredienti x 4 persone:
350 gr di spaghetti grossi (io anche 400!)
1 bicchiere di vino rosso Chianti
1/2 bicchiere di olio evo
1/2 bicchiere di brandy
2 spicchi d'aglio
peperoncino a piacere
1 dado
prezzemolo tritato (facoltativo)

In un pentolino scaldare l'olio con l'aglio tagliato a fettine e il peperoncino. Quando l'aglio prende un colorito dorato, togliere dal fuoco, aggiungere il vino, il brandy e il dado, rimettere sul fuoco ancora e far sobbollire qualche minuto.
Intanto lessate gli spaghetti. Dovete cuocerli solo per meta' del tempo di cottura indicato sulla confezione, se ad esempio sull'incarto scrivono cottura 7 minuti, voi li cuocerete solo per 4 minuti. Prima di scolarli comunque tenete da parte un bicchiere di acqua di cottura. Scolate gli spaghetti e buttateli nella pentola con il condimento di vino e mescolate finche non sara' completamente assorbito dalla pasta.
La pasta quindi finisce la cottura bevendosi tutto il condimento.
Se una volta assorbito il vino dovesse essere troppo al dente, aggiungete l'acqua di cottura poco alla volta (a me non e' mai servita!)
Servite gli spaghetti con una bella spolverata di prezzemolo fresco tritato (io no, a me non piace) e abbondante formaggio grattugiato.


Un abbraccio a tutti!
Paola






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venerdì 28 novembre 2014

MUFFIN DAL LIBRO DEI LIBRI PER MTCHALLENGE DI NOVEMBRE

di Vittoria



In principio Dio creò il cielo e la terra.
La terra era deserta e vuota;
le tenebre ricoprivano l’abisso e sulle acque aleggiava lo Spirito di Dio.
Iddio disse: “Sia la luce”: e la Luce fu….
……

Questo l’incipit del Libro dei Libri, la Sacra Bibbia, che indubbiamente in qualche modo ha influito sulla mia crescita, sul mio modo di pensare e di agire, su quello che sono oggi.
Nel bene e nel male naturalmente.
Il Primo Libro, La Genesi è forse il più letto, il più affascinante, sicuramente quello che colpisce maggiormente soprattutto da bambini.
Un libro importante nella mia vita, fra le centinaia di libri letti. Un libro che, anche se mai letto completamente, nella mia mente spicca fra i tanti altri.

Il Cosmo Biblico


Ho da sempre sul comodino La Sacra Bibbia che fu di mia nonna …che la teneva sul comodino……
Uno spesso libro blu con una rappresentazione del Cosmo Biblico che da bambina mi incuriosiva moltissimo.
Un mondo fantastico che questa sfida mi ha dato occasione di ricordare e mi piace condividerlo con voi.





Perché vi racconto questa storia? Perché questo mese la Sfida dell’MTChallenge, proposta da Franci di Burro e Zucchero, vincitrice di ottobre, riguarda i muffin, dolci o salati, ma le proposte devono essere ispirate a un brano letterario, una poesia, una canzone, un libro.
Una bellissima idea che aggiunge ancora valore a una sfida sempre più avvincente.
Dobbiamo ringraziare Franci e Alessandra, le due menti perv…… ooops volevo dire vulcaniche madrine di questa novità assolutamente deliziosa.
Ho pensato tanto a tutti i libri che ho letto e le idee si affollavano alla mente, poi ho deciso di andare letteralmente alle origini ed ecco a voi la mia prima proposta:

Dal Libro della Genesi, Sacra Bibbia
“ La donna intanto aveva osservato che l’albero era buono a mangiarsi, piacevole all’occhio e desiderabile per acquistare il sapere. Colse quindi del frutto, ne mangiò e ne dette anche a suo marito che stava con lei ed egli ne mangiò. Si aprirono allora gli occhi di tutti e due e s’avvidero che erano nudi; cucirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture”…

EDEN MUFFIN MELA E FICO
Ho cercato di utilizzare ingredienti naturali, che richiamassero una vita primitiva e la provenienza mediorientale.


Ingredienti
150 g farina di avena
150 g. farina tipo 2
100 g di zucchero integrale di canna
1 bustina di lievito in polvere
100 g di fichi secchi a dadini
1 pugno di gherigli di noci rotti grossolanamente
200 g di mela a cubetti piccoli, io ho usato le “Carle”, mele piccoline, rustiche, quasi selvatiche.
1 cucchiaio di sumak
1 cucchiaio di semi di sesamo
2 uova
1 pizzico di sale
100 g di olio di semi
100 g di latte
4 fichi piccoli e sodi tagliati in 4 spicchi.

Per guarnire:
Gelatina di mele (casalinga)
1 cucchiaio di semi di sesamo



Accendere il forno a 180° - Preparare una teglia da muffin con 12 pirottini (o ungere e infarinare i 12 buchi)
Mescolare in una ciotola grande tutti gli ingredienti secchi, farine, zucchero, lievito, noci, sumak, sesamo, dadini di mela.
In un’altra ciotola sbattere le uova con il sale, poi aggiungere l’olio e il latte.
Unire il composto liquido a quello secco mescolando il minimo indispensabile. Porzionare nei pirottini riempiendoli x ¾. inserire al centro di ogni muffin un quarto di fico facendolo affondare quasi del tutto.
Cuocere in forno per 20/25 min. Fare riposare 5 minuti, poi togliere dallo stampo e fare raffreddare su una gratella.
Quando sono freddi lucidarli con la gelatina di mele leggermente intiepidita e cospargere con il sesamo.




Questa ricetta partecipa all’MTChallenge di Novembre



La mia seconda proposta è sempre dolce e sempre ispirata alla Bibbia e nello stesso tempo agli eventi climatici disastrosi che hanno caratterizzato questo autunno.



Non fa che piovere da giorni e giorni (anche ora che scrivo, mannaggia l’ennesimo Allerta 2), qui a Genova abbiamo subito un’alluvione e ho visto con i miei occhi il disastro, la vita di tante persone distrutta in un attimo dalla furia dell’acqua che ha lasciato macerie e un mare di fango.

Il passo prescelto naturalmente è quello del Diluvio universale, dell’Arca e di Noè…… che dopo tutta quell’acqua inventò il vino … forse eh!

E quale Muffin poteva uscirne? Ma certo ….. Muffin al vino ….anzi, giacchè ci stiamo avvicinando all’inverno e a Natale, i Muffin al Vin Brulè …e qui entra in gioco un altro libro che ho molto amato e molto usato: “Il Manuale di Nonna Papera” …grazie a Miriam per avermelo ricordato!!!!!  …..nelle prime pagine troviamo “Il Cin Cin del Ghiro”, ricetta per un Vin Brulè da Diluvio

Vi faccio notare il colore assolutamente "fangoso" dell'impasto e dopo la cottura un inquietante colore blu dovuto probabilmente al una reazione chimica fra li vino e il bicarbonato .....credo. Comunque dentro di colore normale e sapore squisito. Giuro.


MUFFIN AL VIN BRULE’ DI NOE’

Ingredienti
225 g di farina di Enkir – Farro monococco il più antico cereale coltivato
50 g di zucchero integrale di canna
½ bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pugno di mandorle rotte grossolanamente
1 pugno di uvetta Sultanina
1 pugno di uvetta di Corinto
225 g di vin brulè (ricetta sotto)
50 ml di olio di semi
1 pizzico di sale
1 uovo

Per guarnire
Crema di uva nera (ricetta sotto)
Mandorle in lamelle


Accendere il forno a 180° - Preparare una teglia da muffin con 12 pirottini (o ungere e infarinare i 12 buchi)
Mescolare in una ciotola grande tutti gli ingredienti secchi, farina, zucchero, lievito, bicarbonato, mandorle, i due tipi di uvetta.
In un’altra ciotola sbattere l’uovo con il sale, poi aggiungere l’olio e il vin brulè freddo.
Unire il composto liquido a quello secco mescolando il minimo indispensabile. Porzionare nei pirottini riempiendoli x ¾.
Cuocere in forno per 20/25 min. Fare riposare 5 minuti, poi togliere dallo stampo e fare raffreddare su una gratella.
Quando sono freddi lucidarli con la crema di uva nera e cospargere con le lamelle di mandorle.



Vin Brulè
300 g di vino barbera
50 g di zucchero integrale di canna
1 pezzetto di cannella
2 chiodi di garofano
1 pezzetto di anice stellato
2 strisce di scorza di arancio non trattato
Bollire tutto per 5 minuti, fare raffreddare e poi filtrare. Misurarne 225 ml


Crema di uva nera
200 g di acini di uva nera, meglio uva da vino se la trovate
100 g di zucchero integrale di canna
100 g di vino barbera
Tagliare gli acini a metà e cuocere tutto per 10-15 minuti. Passare per togliere bucce e semi, rimettere al fuoco e addensare con un cucchiaio di amidi di grano o maizena.
Fare raffreddare, deve avere consistenza cremosa, tipo marmellata.

Questa ricetta partecipa all’MTChallenge di Novembre


Come sempre sono grata a questa sfida e a chi si fa in quattro per mandare avanti la baracca. Anche stavolta è stata occasione di imparare tanto e di divertirsi un sacco. Grazie Alessandra e Franci e tutto lo staff
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mercoledì 30 gennaio 2013

Un pranzo in agriturismo!

Ci sono domeniche che diventano speciali!
Ti invitano a pranzo e credi che si mangera' a casa.... invece si sale in macchina, direzione Pavia.
Ci lasciamo alle spalle uno splendido sole caldo, cosa rarissima per gennaio, e ci avvolge una fitta nebbia, di quelle che ti bagnano il viso e rendono il paesaggio bianco e denso....
Ma poi arriviamo a Morimondo, all'Agriturismo Cascina Lasso e mi si scalda il cuore!
Entriamo e troviamo un fantastico caminetto acceso e gia' bastava questo per farmi innamorare del posto! Poi arriva la signora Carolina che col suo grande sorriso e una calorosa accoglienza ci accompagna in sala al nostro tavolo!
Siamo arrivati presto e non c'e' ancora nessuno, quindi ho tempo per guardarmi attorno e rendermi conto di che bellissimo posto e'  Cascina Lasso! Una vera cascina, di quelle con l'immenso cortile centrale, le abitazioni da un lato e le stalle per gli animali dall'altro e l'orto... e io adoro questi posti!
Mi sembra di fare un salto indietro nel tempo, quando anche il cortile dove sono cresciuta era cosi'.... bello!

Il pranzo e' stato eccezionale! Non ho fotografato tutto, ma sono riuscita (con grande fatica lo ammetto!) ad assaggiare davvero ogni portata!
Abbondanti antipasti: salame, coppa, coppa al forno con le erbe, verdure sottaceto, quartirolo con composta di mele, evetta e senape, tortino di patate e verze con salsa ai formaggi (me lo sogno tutte le notti, era eccezionale), torta salata alle verdure, assaggi di cotechino e mortadella caldi con pure' di zucca e carote (da favola!)...e sono sicura di dimenticarmi altro, ma non posso scordarmi quella buonissima focaccia calda di accompagnamento!
Due primi: un OTTIMO (lo scrivo in maiuscolo perche' sapete quanto io adori i risotti e questo era ottimissimo!) risotto con zafferano, salsiccia e rosmarino e poi una lasagna di verdure.
Secondo: stracotto di manzo con polenta
Dolci: crostata con arance, torta al cioccolato e crema chantilly, torta con marmellata di mele e cannella  e crem caramel! Assaggiati tutti! ^__^
Pranzo accompagnato da un vino che non conoscevo e mi e' piaciuto moltissimo: Roverone, nettare dei santi, perfetto con salumi, formaggi e carne! Credo che diventera' una presenza fissa a tavola!


Ecco... ci tengo a precisare che non ho alcun tipo di collaborazione o interesse nel parlarvi di questo agriturismo, ma lo faccio perche' e' un locale che mi sento davvero di consigliarvi col cuore, e lo faccio attraverso il blog allo stesso modo in cui vi propongo una ricetta che mi e' piaciuta!
Stesso discorso per il vino citato!
Quindi ho aggiunto una nuova etichetta: "Provati per voi" e ogni volta che avro' un locale, un negozio, un prodotto che mi ha entusiasmato particolarmente, lo inseriro' sotto questa etichetta... sara' una sorta di rubrica in piu'! Spero vi piaccia!

E comunque, se vi capita di essere in zona, non perdetevi una visita a Morimondo dove c'e' una bellissima Abbazia legata anche alla leggenda dei Templari e del Sacro Graal.... alle mie belve e' piaciuta moltissimo!

Un abbraccio e buona giornata a tutti!
Paola
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