domenica 28 febbraio 2010

Minestra di farro....così!

Ero indecisa se fare o no questo post...alla fine si tratta di una minestra... niente di che, nemmeno presa da un ricettario coi fiocchi, ma davvero improvvisata aprendo il frigo, insomma...una cosina semplice semplice! Ma poi mi son detta... dove sta scritto che in un blog non si possano mettere ricettine semplici di tutti i giorni??? E siccome alla fine è piaciuta molto anche alle belve, ecco qua!

Stasera avevo voglia di una bella minestrina, ma di quelle un pò "rare" come direbbe la mia mamma, cioè con poco brodo! Ma non mi andava la solita minestra di riso, così ho ripiegato sul farro; mi hanno regalato giusto pochi giorni fa un chilo di farro IGP della Garfagnana!! E poi insomma, il farro, il cereale meno calorico dei cereali, molto digeribile, con un sacco di virtù! Bene!
Non avevo troppa verdura in casa...in effetti quasi nulla considerando che da 10 giorni non esco a fare la spesa, ma nonostante tutto è uscito un primo piatto semplice e gradevole! Anche colorato!

Minestra di farro - di piccoLINA
Ingredienti (x 3 persone):
150 gr di farro
1 carota
1 patata
75 gr di pancetta dolce a cubetti
4 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d'aglio
pepe (se piace)

Ho lavato e messo in ammollo il farro per un paio d'ore. L'ho messo quindi in una pentola con 800 cc di acqua a cui ho aggiunto un bel cucchiaino di dado vegetale, l'aglio, il rosmarino e la salvia.
Ridotto a dadini la carota e la patata, quindi aggiunte al resto e portato a cottura (circa 20-25 minuti).
In un pentolino antiaderente ho fatto cuocere la pancetta (senza aggiungere condimenti, basta il grasso che si scioglie!) e a fine cottura l'ho aggiunta alla minestra.
Servito con una spolverata di pepe nero (solo nel mio piatto!) e parmigiano grattugiato!
Tutto qui! Veloce, facile e gustosa!
Buona minestra a tutti!!! :-)
Baci
P.
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sabato 27 febbraio 2010

Prima raccolta!!!

Amiiiiici....mi sono buttata!!! Tra mille contest e mille raccolte nel mondo blog, stasera ho mandato il link a questa raccolta organizzata da Paoletta di Anice e cannella!

Si tratta di ricette americane e siccome tempo fa avevo pubblicato i Chocolate Chip Cookies ho pensato di aderire alla raccolta con questa ricetta!!!!
Vabbè....che sarà mai?!?!?! Lo so, ma è la prima raccolta a cui partecipiamo e mi fa sentire contenta!!! Un pò come dire al mondo blog "ehiiii...ci siamo da poco ma ci siamo anche noi!!!! " :-)
Se qualcuno di voi avesse una ricetta da aggiungere alla raccolta, possiamo darne ancora una!!!
Un bacione a tutti...ora filo a nanna!!!!
Paola
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venerdì 26 febbraio 2010

Polpette anche in Quaresima? SI...di tonno!!!


Ci siamo... è il primo venerdì di Quaresima! E i credenti in questa giornata dovrebbero rispettare il digiuno, mentre per gli altri venerdì è prevista sola l'astinenza dal mangiar carne. Io ho sempre osservato queste norme, sin da piccola...anzi a casa mia anche tutti i venerdì dell'anno mia mamma ha sempre cucinato "di magro" e così continuo a fare io!
Oggi però proprio non ce la facevo a digiunare....insomma, credo che Il Capo lassù possa capire, mi sto rimettendo ora dall'intervento e ho digiunato venerdì scorso, quindi direi che comunque sono in pari con i conti, no???
Così ho preparato le mitiche polpettine di tonno che mia mamma cucina sempre in questo periodo. Le ho rielaborate un pochino per farle in versione light e anche senza glutine... insomma... adatte a tutti!

Polpettine di tonno - di piccoLINA
Ingredienti (per 3 persone):
2 patate medie lessate o cotte al vapore
1 scatola di tonno sott'olio da 80 gr.
200 gr di ricotta
1 pizzico di prezzemolo
riso soffiato x impanare

Io le patate preferisco cuocerle a vapore così rimangono più asciutte.
Quando sono fredde si schiacciano con una forchetta, si aggiunge il tonno ben sgocciolato (per la versione light si può usare il tonno al naturale) la ricotta, una spolverata di prezzemolo tritato e si amalgama tutto. Regolate di sale se serve. Ora si possono formare le polpette con le mani, della dimensione che preferite, a me piace che siano tonde, mia mamma le appiattisce...fate voi!
A questo punto mia mamma le passa nel pangrattato e le frigge!
Oggi mi è venuta questa idea! Perchè non farle al forno??? E già che ci siamo.... proviamo una variante per l'impanatura!!!
Detto fatto.... ho passato le polpettine dentro il riso soffiato e le ho adagiate in una teglia antiaderente senza ungere il fondo. Infilato in forno a 160 gradi per mezz'ora!
Servite poi con del ketchup e una bella insalata di contorno!!!
Buoooooooone!!! E la mia rinuncia di oggi è stata riuscire a non mangiarle tutte!!!! :-)

A presto!
P.

PS: con questa ricetta vorrei partecipare alla raccolta "In forma con gusto" di Pensieri e dolcezze.


e alla raccolta di Sapore di Vaniglia "Il cibo in un boccone".
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mercoledì 24 febbraio 2010

Palline al cioccolato


Ieri DOVEVO pasticciare! Sto riprendendo le forze e mi sento meglio e soprattutto avevo tantissima voglia di fare qualcosa di buono, qualcosa che mi tenesse un pò impegnata la mattinata e che mi desse poi tanta soddisfazione nell'assaggiare.
E cosa meglio del cioccolato??? A Natale avevo visto questa ricetta sul blog Sapore dei Sassi di Angela e l'avevo salvata con l'intenzione di farla! Bene...quel momento è arrivato ieri mattina!
Mi sono preparata sul tavolo tutti gli ingredienti e poi pian piano ho fatto queste Palline al cioccolato!
Ecco la ricetta, copiata pari pari da Angela che ringrazio per tanta bontà!!!

- 75 gr di cacao dolce
- 3 uova intere
- 50 gr di burro sciolto
- 75 gr di zucchero a velo
- 250 gr di mascarpone
- mezzo bicchiere di maraschino (io ho usato l'amaretto)
- 750 gr circa di biscotti secchi
- codetta di diversi colori
- farina di cocco

Prendete i biscotti e, gradualmente, frullarli in un frullatore fino a ridurli quasi in farina. In una ciotola a parte, aprire le uova, sbatterle un pochino e unire il cacao dolce, il burro che avremo precedentemente sciolto, lo zucchero ed il mascarpone. Mescolate tutti questi ingredienti e, per ultimi, aggiungere i biscotti frullati e il bicchiere di maraschino, che può essere sostituiti con qualunque altro tipo di liquore (preferibilmente fruttato!). Mescolate ancora una volta, fino a quando raggiungerete un impasto abbastanza consistente, in modo tale da poterlo lavorare dandogli tutte le forme che desideriamo.

A questo punto li formiamo (con le mani, l'impasto non è molle o appiccicoso) e li rotoliamo nelle codette colorate o nel cocco... Io ho fatto entrambe i modi e anche rotolate nel cacao amaro.
Questo il risultato!


Baci... P.
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martedì 23 febbraio 2010

Si puo' dire??? Risotto Valtellina






PiccoLina ama i risotti !...non solo i dolci!! E cucinarli è solo una delle sue specialità,
e ......gustare quelli che fa la sorellina anche.
Se le chiedi ....arriva persino a dirti che le riesce da solo!
Già, quando si ama molto la cucina neanche l'impegno si pesa più....si fa a occchio !!!


Ecco qui cosa ho trovato!!
In cambio chiedo :-)) la sua ricetta del risotto con le mele, che non trovo più!!

piccoLINA ha scritto un pò di tempo fa:

Ciao a tutti....giovedi' scorso con i miei fratelli e sorelle abbiamo fatto la nostra cena a tema che questo mese era "il vino".
La mia sorellina ha fatto questo risotto che ho trovato davvero buono e siccome le racconto sempre di voi e delle cose strepitose che cucinate, mi ha detto di inserire la ricetta con anche i suoi saluti!

Risotto Valtellina: (x 4 persone)
300 gr di riso carnaroli
1/2 cipolla
80 gr di bresaola
50 gr di bitto
1 bicchiere di vino rosso "Sassella"
brodo q.b

Fare il soffritto con olio e cipolla tritata ben fine, aggiungere il riso e far tostare un pochino, poi sfumare con il vino e aggiungere due mestoli di brodo.
Continuare la cottura del riso aggiungendo il brodo quando e' necessario.
A meta' cottura mettere la bresaola tagliata a dadini.
A fine cottura aggiungere il bitto e lasciar mantecare.

E' buonissimo! Noi non abbiamo messo formaggio grattugiato sopra x non coprire il sapore del bitto.
Ve lo consiglio davvero!
firmato: PiccoLina
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lunedì 22 febbraio 2010

UN'ALTRA BUONA RICETTINA DELLA PICCOLINA
















Un pò datata ma sempre attuale, se qualcuno se l'è persa, eccola qui!!
Una ricetta della padrona di casa.

Tengo a precisare che sia le foto sia la ricetta sia l'esecuzione di quanto
riportato in questo post è farina del sacco di PiccoLina!!


Così ha scritto la ricetta PiccoLina:

".........ho cotto questo pane che e' risultato moooolto buono, cosi' vi metto la ricetta. Avevo un po' di avanzi di farine da finire e cosi'....
Ore 17.30 ho rinfrescato il mio LM che stava in frigo da 4 giorni con pari peso di farina e 1/2 di acqua.
Dal totale del rinfresco ho tolto 100 gr che ho messo in una ciotola in forno (spento) e il resto e' tornato in frigo.
Ore 21.00 ho ripreso il panetto dal forno, che nel frattempo si era un pochino gonfiato, e l'ho impastato con altri 100 gr di farina 00 e 50 gr di acqua.
A questo punto l'ho messo nella ciotola del Ken e l'ho coperto con tutta la farina che avevo miscelato dagli avanzi:
60 gr di farina di grano duro
100 gr di farina integrale
500 gr di farina 00
Le tre farine mescolate e rovesciate sopra il panetto nel Ken.
Ho dato la buonanotte e sono andata a nanna!
Ore 7.00: la mattina il panetto sbucava alto alto da sopra le farine, era lievitatissimo e felice!!! Ho acceso il Ken e impastato quindi tutto il contenuto con 350 gr di acqua tiepida, 2 cucchiaini di sale e 1 cucchiaino di malto.
Quando il composto era ben amalgamato e sodo, l'ho spianato sul tavolo e cosparso di noci e nocciole spezzettate grossolanamente. Arrotolato e formato un salamotto. Ho inciso la superficie con dei tagli diagonali e l'ho messo a lievitare sulla placca del forno su un foglio di carta forno. Ai lati ho piazzato due pacchi di farina cosi' che il salamotto crescesse in altezza e non si allargasse.
Sono andata in ufficio!
Ore 19.30: Rientro e il panone era bello gonfio e lievitato! Ho acceso il forno a 200 gradi e l'ho cotto x 10 minuti, poi ho abbassato a 180 e proseguito la cottura x altri 35-40 minuti!

E' venuto con una bella crosta croccante e la mollica tutta alveolata e morbida!
Quando mordi la parte con la noce ti arriva il retrogusto amarognolo.
Stamattina l'ho tagliato a fette e cosparso di miele! Un'ottima colazione, ma credo che stasera a cena con i formaggi sara' altrettanto buono!"
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domenica 21 febbraio 2010

Tronchetto salato


L'idea l'ho presa Gisèle Pardini. Sono stata invitata alla festa di compleanno di una cara amica, festa a sorpresa organizzata dalla figlia appena ventenne ma già promettente in cucina. Naturalmente mi sono offerta di aiutarla nei preparativi ma la "Bimba" ci teneva a prepare tutto da sola e quindi mi concesso di portare solo un antipasto. Ero indecisa fra la torta salata di Tina e questo. Poi mi sono detta che torta di Tina richiede molta più arte nella decorazione, che come ormai sapete, io non possiedo, così ho scelto la via più facile. L'impasto è il solito del tronchetto dolce ma in versione salata.

Tronchetto salato
40 g farina oo
40 g fecola di patate
1 cucchiaio di zucchero zefiro
i cucchiaio di parmigiano gratt.
2 uova separate con gli albumi a neve
sale
cottura 180° per 7'
Per la farcia e la copertura ho usato 500 g di philadelfia che ho unito a 200 g di panna montata. Ho fatto sciogliere un foglio di colla di pesce in poca panna e l'ho unito a filo mentre montavo la panna. Forse potevo anche omettere la colla di pesce, il composto era già consistente. A questa crema ho aggiunto qualche goccia di worchester, poche gocce di limone spremuto e la buccia grattugiata di uno, paprika, sale e le barbine tagliuzzate di un paio di rametti di aneto. Avrei preferito usare l'erba cipollina ma il freddo di questo inverno mi ha "bruciato" la pianta sul terrazzo. Ho spalmato un parte di questo composto sulla pasta biscotto preparata, ho coperto con 150 g di salmone affumicato ed ho arrotolato il tutto. Ho tagliato le estremità del rotolo che ho unito al tronco più grande con un pò di crema, per formare i nodi del tronco. Ho messo la restante crema in un sac a poche con bocchetta spizzata ed ho decorato il tronchetto, finendo con un rametto di aneto e olive nere taggiasche. Beh, devo dire che sono soddisfatta.
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venerdì 19 febbraio 2010

AAA......CERCO NOTIZIE, ESPERTI e NON, SEMPLICI O ILLUSTRI PARERI


Tant'è....! Spesso mi attraggono anche le cose
che non so fare, come questa!
Ovviamente succede quando NON è su una rivista e quando NON ci sono spiegazioni allegate.
Solo foto. E sembrano essere i miei rompicapo preferiti!!!
Questa foto l'ho presa in rete, neanche so bene dove!
... e mi piacerebbe saperne di più.
A volte mi succede........e mi inchiodo :-))
Prometto di preparare questo dolce se riesco a capire come si fa!

un caro saluto
tinuk
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mercoledì 17 febbraio 2010

CHIACCHIERE

Provo a raccontare il pomeriggio di ieri: ho ancora la lingua di fuori! Dunque, verso le due (=14) telefona la figlia piccola:” E’ martedì grasso; facciamo niente? “ ( che significa: mamma, fai niente?). Come no; venite a cena da me ( figlia piccola + figlia grande + genero + nipotina e mio marito, naturalmente).
Ok, ma non ho niente in casa: devo fare la spesa. Nel frattempo chiama su skype la figlia di mio fratello; le ho mandato un golfino fatto a mano per la sua bimba, e ringrazia. Vorrai mica scaricarla in due minuti? Abita in Germania, lavora tutto il giorno e oggi è a casa perché sta poco bene, e poi mi fa piacere vedere lei e la piccina!
Ora è il turno della spesa. Cosa si mangia stasera?
Il marito ha qualche problema di acidità, dunque niente brodo di carne, che invece piace alle figlie le quali ovviamente non hanno il tempo di farselo, quindi brodo di carne, e di verdura per il marito. Poi? Una bella torta di scarola alla Gaetana, e siccome è Carnevale le frappe. E alla piccina? Pasta al pomodoro, altrimenti non mi saluta più, due carciofi cotti e wurstel.
Torno dalla spesa e il marito dice: allora, andiamo al corso ( qui a Viareggio, sfilano sui Viali a mare i carri e le mascherate, ma sapete tutto)?
Oddio, me ne ero dimenticata e poi il tempo è brutto, ma lui ci tiene, allora andiamo, ma solo fino alle cinque e un po’, perché ho da preparare TUTTO!
Alle cinque e mezzo siamo a casa: c’è da fare la pasta per la torta salata, quella per le frappe….ma perché mi complico la vita?
Un bell’arrosto che si cuoce da solo, no? NO.
Ma come fanno quelle che arrivano dall’ufficio alle sette, devono fare le spesa e mettono a tavola otto persone con sette antipasti due primi e quattro secondi? Ah, mi sono scordata, e il dolce!
La frittura delle frappe occupa un sacco di tempo, ma finalmente, distrutta e ansimante, un po’ prima delle otto sono pronta. Alleluia!
Baci. Rosella
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martedì 16 febbraio 2010

Se son rose...

Esiste per tutti una ricetta che tanto ci incuriosisce quanto ci intimorisce...
Io, se devo dirla tutta, ne ho tantissime di queste ricette e una è la Torta di rose!
Già dai tempi in cui frequentavo CI ne avevo sentito parlare e mi ero salvata la ricetta promettendomi di farla un giorno. Poi ultimamente al super dove faccio abitualmente la spesa, sugli scaffali delle offerte c'è sempre una Torta di rose che solo a vederla mi rubava gli occhi! Ho resistito una volta, forse due...alla terza mi è saltata nel carrello e l'ho assaggiata, finalmente! Buona, devo ammettere che l'ho trovata davvero ottima. Sembrava anche un prodotto pseudo artigianale, prodotto da una dolciaria qui in zona, ma non proveniente da una grande catena.
Poi venerdì è successo che.... avevo appuntamento col bimbo e il suo rinfresco! Stavo pensando a un filone di pane un pò diverso quando mi son detta: " perchè non provare la torta di rose???"...detto, fatto! Navigando in rete ho scaricato la ricetta (perchè il mio archivio ricette è in ufficio!)che però prevedeva l'uso del lievito di birra, invece io ho voluto mettere alla prova la confidenza che ho preso col lievito madre!
Questa la mia versione!

Torta di rose con Lievito Madre - di piccoLINA
Ingredienti:
230 gr di lievito madre rinfrescato 4 ore prima
350 gr di farina 0
150 gr di farina 00
140 gr di zucchero
2 uova
80 gr di burro fuso
130 ml di latte tiepido
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino raso di sale
la scorza grattugiata di un'arancia

Per la crema:
100 gr di burro a temperatura ambiente
100 gr di zucchero

Avevo rinfrescato il lievito madre che avevo in frigo e 230 gr li ho lasciato a temperatura ambiente per circa 4 ore per farlo lievitare.
Quindi ho messo il lievito nella ciotola del ken e ho aggiunto la farina e iniziato a impastare. Ho aggiunto quindi lo zucchero, la vaniglia, la scorza di arancia grattugiata e le uova e lasciato amalgamare per bene l'impasto. Ho aggiunto il latte tiepido e lavorato il tutto per una decina di minuti.
Il burro l'ho messo alla fine, a cucchiaiate, lasciando assorbire prima di aggiungerne altro e poi lavorando fino ad avere un impasto ben incordato, tutto avvolto attorno al gancio (circa 20 minuti).
Ho steso quindi l'impasto in un rettangolo di circa 35x50 cm e ho spalmato tutta la superficie con la crema preparata mescolando con una frusta il burro morbido con lo zucchero. Ho arrotolato sul lato lungo ottenendo quindi un salamone che ho poi tagliato in 9 pezzi e disposti in una teglia (coperta di cartaforno) a lievitare.
Nota: ho usato una teglia molto grande, 30 cm di diametro, la prossima volta ne userò una più piccola in modo che l'impasto si sviluppi maggiormente in altezza.
A questo punto ho messo la teglia in forno spento a lievitare. Erano le 21. Stamattina alle 8.30 la torta di rose era ben lievitata e pronta per essere cotta. Ho acceso il forno a 170 gradi e infornato. Cotto per 30 minuti, ma la prossima volta imposterò 160 gradi solo 20 minuti.
Devo ammettere che l'aspetto non somiglia molto a quella che avevo comprato che era moooolto alta, ma il sapore mi ha ugualmente soddisfatta! Confermo quanto avevo letto riguardo questa torta "ha un grosso difetto: non smetteresti mai di mangiarla!"


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lunedì 15 febbraio 2010

Torta per san Valentino


TORTA PER SAN VALENTINO

Potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di festeggiare San Valentino?
Sicuramente no!
D'altronde,mi sbizzarrisco a creare le mie torte solo per ricorrenze e festivita'.Di sicuro,San Valentino non poteva scivolare via in sordina.
Vi trascrivero' la ricetta della base,perche',essendo una ricetta americana,io mi sono regolata ad "OCCHIO"per la consistenza dell'impasto,non conoscendo per niente le loro unita' di misura,non ho pesato niente.Se qualcuno di voi sapesse convertire le misure,vi sarei molto grata.
Nota di Paola: aggiungo in BLU le corrispondenze italiane!
INGREDIENTI
3/4 C. COCOA POWDER (175 gr circa di cacao)
2 C. SUGAR (500 gr di zucchero )
3/4 C. ALL PURPOSE FLOUR (175 gr di farina)
1/2TSP. BAKING SODA (1/2 cucchiaino di bicarbonato)
1/2 TSP. BAKING POWDER (1/2 cucchiaino di lievito)
1 TSP. SALT (1 cucchiaino di sale)
1 C. MILK (230 ml di latte)
1/2 C. VEGETABLE OIL (125 ml di olio)
2 LARGE EGGS (2 grosse uova)
2 TSP. VANILLA EXTRACT (2 cucchiaini di estratto di vaniglia)
1 C. BOILING WATER (230 ml di acqua bollente)

Questa e' una ricetta che ho trovato su you tube. Il titolo e' " CHOCOLATE CAKE AND CHOCOLATE BUTTERCREAM" L'autore e' "SERIOUSCAKES" ,  lo potete vedere QUI. Ho trovato questa torta ottima

FARCIA:
250 GR. DI PANNA FRESCA
200 GR. DI LATTE
250 GR.DI LATTE CONDENSATO
12 GR.DI COLLA DI PESCE.
Procedimento
A50 gr.di latte caldo unite la colla di pesce gia' ammollata in acqua fredda e ben strizzata mescolando.
Versate il latte rimasto,poi il latte condensato.Lasciate raffreddare.Montate la panna e unitela al composto mescolando delicatamente.Lasciate rapprendere un po' e farcite la torta.





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domenica 14 febbraio 2010

MESSAGGIO PER ANNA G

Ma le tue ricette le comunichi solo per telefono? Guarda che ti do il mio numero!
Ne hai citale diverse: il rotolo con le melanzane mi fa venire l'acquolina solo a sentirlo nominare. E le polpette di melanzane, eccetera eccetera. Siamo in attesa di lumi!!! Grazie. Rosella
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sabato 13 febbraio 2010

SAN VALENTINO



Chi sorride di questa festa e chi si lascia

prendere dal consumismo,

chi ne trova motivo per riflettere su nuovi e vecchi amori

e chi.....più semplicemente ne approfitta per fare un dolce!

Per festeggiare l'amore per la cucina

che ho trascurato troppo in quest'ultimo periodo,

ho preparato una semplice tortina.

Dovevo sperimentare la chiffon al cioccolato

e l'ho fatto: gradevolissima anche scura!


Volevo anche assssolutamente usare

gli zuccheri colorati, regalo di una cara amica.

Insomma....ogni occasione è buona:
DOMANI DOLCE
un abbraccio!
tinuk

Ecco la ricettina della chiffon al ccioccolato

CHIFFON AL CIOCCOLATO

La torta di base e' una chiffon cake , la ricetta l’aveva passata Anna G sul

forum Tinuk. Anna l’aveva copincollata navigando in rete, e la raccomandava caldamente.

Io ho tolto un paio di cucchiai di farina

e sostituito con cacao amaro, per provare la chiffon al cioccolato.

La trovo ottima!

Ingredienti
285 gr di farina00 ( io 250gr e 35 cacao amaro)
300 gr di zucchero
6 uova medie
195 ml di acqua
120 ml di olio di mais
1 bustina di lievito
1 cucchiaino di cremor tartaro
1 pizzico di sale
scorza di limone

Dividere i tuorli dagli albumi.
In una ciotola mettere farina,zucchero,lievio e sale.Fare una fontana e

unire senza amalgamare fra di loro,l'olio,i tuorli,l'acqua e la scorza di limone.

Nel frattempo in un'altra ciotola montare a neve ferma gli albumi con il cremor tartaro.

Amalgamare bene tutti gli ingredienti della prima ciotola finche' e'

completamente liscio. Unire a questo punto gli albumi in piu' riprese senza smontarli.

Versare in uno stampo di alluminio senza imburrare e infarinare.

Cuocere in forno a 170 gradi,fino alla prova stecchino.

Una volta cotta, la torta va raffreddata a testa in giu',

tenendola pero' alta dal piano di appoggio.







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venerdì 12 febbraio 2010

M'illumino di meno ... a casa mia!!!

Credo che un'iniziativa così importante debba e possa essere messa in atto più spesso.
Io nel mio piccolo cerco sempre di fare attenzione a non sprecare... non sprecare energia, non sprecare gas,non sprecare acqua...così come in cucina sto attenta a non sprecare cibo!
Soprattutto cerco di impegnare anche i bambini in questo senso e devo dire che collaborano senza troppi brontolii.
E la proposta di stasera di abbassare le luci e cenare a lume di candela e trascorrere così il resto della serata è stata accolta con entusiasmo, sembrava un gioco nuovo!
Dopo cena abbiamo anche giocato insieme a carte finche non sono crollati di sonno e hanno preso ognuno la propria lanternina e si sono diretti verso la loro cameretta!
Matteo ha appoggiato la lanterna sulla scrivania e la scena che mi son ritrovata a guardare era questa.... ho preso la macchina foto e ho scattato subito questa immagine per mostravela, credo sia "a tema"!


Buonanotte a tutti!!!
Paola
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giovedì 11 febbraio 2010

Cantucci salati

Questa e' un'idea per uno stuzzichino salato, ottimo come aperitivo ma anche per accompagnare un antipasto di salumi e anche spalmati di formaggio!
Li ho preparati da portare sabato a pranzo dai miei...questa e' la ricetta che ho usato, ma e' modificabile in base ai propri gusti (a me ad esempio i capperi non piacciono e delle volte "li dimentico" oppure li sostituisco, come oggi, con dei pomodorini secchi tagliuzzati!!!)

Cantucci salati - di piccoLINA
Ingredienti:
300 gr di farina,
100 gr di burro,
2 uova e 1 tuorlo
120 cl di latte,
la buccia di mezza arancia non trattata,
100 gr di pistacchi,
20 gr capperi sotto sale,
50 gr di olive taggiasche,
1 cucchiaino di lievito per torte salate.

Lavorare in una ciotola la farina e il burro a pezzetti con pizzico di sale e di pepe fino ad ottenere un impasto a briciole. Sbattere le uova in una ciotola con il latte e unire al composto di farina, impastare per qualche istante, aggiungere le olive, la scorza grattuggiata, i pistacchi, i capperi ben lavati e strizzati. Impastare bene il tutto fino ad avere un impasto omogeneo.
Stendere l'impasto su un piano infarinato e dividerlo in 3 o 4 filoncini lunghi circa 20 cm e spessi 3 e disporli su una teglia rivestita di carta da forno.
Sbattere il tuorlo e spennellare i filoncini. Cuocere in forno a 180 gradi per circa mezz'ora.
Togliere e lasciare intiepidire. Tagliare i filoncini in modo obliquo per ottenere i cantucci e ripassarli in forno nella stessa teglia per altri 10, 15 minuti.
Lasciare raffreddare e servire.
Si conservano in vasi di vetro o scatole di latta anche per una settimana quindi li potete preparare in anticipo e averli pronti al momento dell'uso!

Buona serata a tutti
Paola
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lunedì 8 febbraio 2010

FOCACCIA CON GLI SPINACI


Ricetta della memoria. Questa focaccia la faceva la mia nonna siciliana per invogliarmi a mangiare la verdura. Probabilmente la ricetta originale prevedeva anche uvetta e pinoli con gli spinaci, che lei evitava per timore che non li mangiassi. Non ho imparato a mangiare la verdura e non ho idea di che impasto usasse per questa focaccia, ero bambina e non molto attenta alle dosi e agli ingredienti, quindi io procedo in questo modo:

400 g farina Manitoba
mezzo cubetto di lievito di birra
200 g acqua tiepida
1 kg di spinaci
3 spicchi d'aglio
olio evo
sale qb

Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida (il quantitativo dell'acqua è indicativo). Mettere la farina in una ciotola capiente, salare (lo so che non si mette il lievito a contatto con il sale, ma io non sono di questo avviso!), aggiungere 4 cucchiai di olio e gradatamente il lievito sciolto nell'acqua mescolando con una forchetta. Quando tutto il liquido è stato aggiunto, iniziare a impastare con le mani rovesciando il composto sulla spianatoia. Deve risultare un impasto liscio, privo di grumi e leggermente appiccicoso. Formare una palla, ungerla bene con l'olio, riporla nella ciotola, coprire con pellicola o un canovaccio e mettere a lievitare in forno spento, cioè lontano da correnti o aria fredda. Deve raddoppiare di dimensioni, ci vorrà all'incirca un'ora ma dipende dalla stagione e dall'ambiente.
Intanto mondare gli spinaci e lavarli accuratamente. Porli in una pentola senza acqua, appena sgrondati, salare e farli cuocere per pochi minuti, fino a quando saranno appassiti. Strizzarli bene, tritarli a coltello e metterli ad insaporirsi in una padella con abbondante olio aromatizzato con l'aglio. Lasciare insaporire per qualche minuto girando continuamente gli spinaci, quindi togliere l'aglio e fare raffreddare la verdura.
Prendere la pasta e dividerla in due parti, di cui una leggermente più grande. Raccomandazione: non rimpastare la pasta perchè riprenderebbe nervo e sarebbe difficile stenderla. Oliare una teglia (le dimensioni dipendono da quanto alta piace la focaccia, noi la preferiamo bassa quindi ho usato una teglia di circa 30 cm) e stendere la parte più grande dell'impasto, su questo mettere gli spinaci distribuendoli uniformemente. Coprire con l'altra parte dell'impasto steso, sigillando bene i bordi. Coprire e mettere in forno spento a lievitare per un'altra mezz'ora. Trascorso il tempo, preparare un'emulsione con mezzo bicchiere d'acqua, un terzo di bicchiere di olio ed abbondante sale. Con questa emulsione pennellare abbondantemente la superficie della focaccia, dove si saranno praticati con i polpastrelli delle fossette. L'emulsione deve riempire le fossette. Infornare a 220° per circa 20'/25'. Anche qui i tempi sono indicativi, ognuno conosce il proprio forno!
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I NODINI DELLE SIMILI


Come promesso a Paola, pubblico questo delizioso sfizio delle mitiche Sorelle Simili.

Nodini in padella delle Simili

Ingredienti

500 g di farina 00
250 g di acqua
25 g di lievito di birra
10 g di sale

per la salsa (da preparare qualche ora prima)
150 g di olio
2 spicchi di aglio
6 cucchiai di prezzemolo tritato
2 peperoncini rossi

Amalgamare bene gli ingredienti. Fare un impasto e lasciarlo riposare 30-40 minuti. Prendere una piccola quantità di pasta e fare un grissino sottile lungo 15-20 cm, annodarlo tenendo ben largo il nodo al centro. Fare solo i nodini che la padella può contenere, senza che si tocchino crescendo, e tenendo il resto della pasta ben coperto. Ungere molto leggermente la padella con poco olio e metterla sul fuoco medio sopra uno spargifiamma. Scaldarla ed aggiungere i nodini. Coprirli e cuocerli per 3 minuti circa. Girarli e continuare la cottura per altri 2 circa.
Attenzione: i nodini avranno dei punti un po' bruciacchiati, non preoccupatevi perchè è la loro caratteristica. Togliete i nodini dalla padella e versateli nella teglia con la salsa e con due palette di legno girateli più volte.

Considerazioni mie: Indispensabile il peperoncino nella salsa, dà quel tocco in più che fa la differenza. Io ho usato la metà del lievito di birra e tutta farina Manitoba (ho impastato anche la focaccia!). Cinque minuti di cottura sono stati insufficienti, ho dovuto aumentare di 3 o 4 minuti. Deliziosi con l'aperitivo, si può variare il gusto con altre erbe aromatiche o concentrato di pomodoro e origano per un gusto pizza.
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domenica 7 febbraio 2010

Tarallucci sugna e ppepe!


Ancora una volta ha colpito.... sempre lei, Anna, la mia pusher di ricette sfiziose!
Un'altra telefonata e mi ha fregata ancora! "Paolè, li hai mai assaggiati i taralli sugna e ppepe???? Devi provarli....sono 'nna bontà!" (l'ho sentita benissimo, ha pronunciato esattamente ppepe!!!! ehehehe e io che adoro sentire le varie cadenze dialettali, li ho chiamati proprio così!)
E io posso resistere???? Ovviamente NO! Infatti senza opporre la minima resistenza, ho sfidato la folle nevicata che ci ha travolti e sono uscita per procurarmi lo strutto che non avevo!
La scusa che mi son raccontata era che oggi avevamo un pranzo in oratorio con la classe di catechismo di Matteo, quindi insomma... mi sembrava anche carino portare uno stuzzichino da sgranocchiare insieme mentre si chiacchierava in compagnia.
Riporto la ricetta di Anna e in blu le mie varianti.

Taralli sugna e ppepe - di AnnaG.
Ingredienti:
400 gr di farina
100 gr di strutto (io 80 gr.)
30 gr di lievito di birra (io 25 gr, cioè un panetto)
1/2 cucchiaino di pepe nero
1 cucchiaino di sale
acqua q.b (io circa 170-180 gr)
Mandorle con la pelle (facoltative)

Impastare farina e strutto, 1 pizzico di sale, il lievito, il pepe e un po’ di acqua tiepida ad occhio, deve uscire un panetto come la pizza.
Lavorare per un quarto d’ora nel ken e dividere poi in 2 parti uguali.
Ricavare due bastoncini sottili, di circa ½ cm di diametro, attorcigliarli uno sull’altro (oppure dare un’altra forma a piacere) e tagliare in segmenti di circa 15 cm. Chiudere i taralli e mettere su un telo infarinato per 1 ora e ½ a lievitare.
Accendere quindi il forno e cuocere fino a coloritura. (nel mio forno 170 gradi circa 20 minuti)
Prima di infornarli si possono decorare con le mandorle con la buccia.

Io ho proceduto diversamente; strappavo un pezzettino di impasto, facevo un serpentino stretto e poi lo ripiegavo a metà, inserivo le mandorle e attorcigliavo.
Hanno avuto un gran successo di pubblico, alcuni sono miracolosamente scampati all'assalto e così anche il SignorNO ha potuto mangiarne, gli sono piaciuti tanto!
Sono ottimi accompagnati da salumi e formaggi, il tutto accompagnato da un buon vino rosso!!!
La nota positiva è che sono anche velocissimi da fare, quella negativa è che non smetteresti mai di mangiarli!!!
Intanto sto pensando a una versione non piccante da far fare ai bimbi! :-)
Buona serata a tutti!!!
Paola
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Cappuccino speziato

Non potevo non farvi sapere che un banale caffè-latte può trasformarsi in una bevanda profumata e deliziosa. Ho trovato questa ricetta in un vecchio numero di "BUONA CUCINA" febbraio 1995.
Intanto preparate un buon caffè. Con la caffettiera da due. Circa un dl. Poi, con tutta calma, in una quantità di latte corrispondente alla vostra tazza preferita (2 dl) versato nel pentolino che usate per scaldare il vostro latte, aggiungete un pizzico di cannella in polvere, un pezzetto di scorza di arancia, una grattatina di noce moscata, un chiodo di garofano, un pezzetto di vaniglia. Ponete il pentolino nel fuoco e fate alzare il bollore. Nel frattempo ponete in un altro recipiente un cucchiaio di cacao in polvere (amaro o dolce, fate voi a me piace amaro) e un cucchiaio di zucchero (io l'ho omesso, perchè trovo il latte già dolce di suo, non mi piace zuccherarlo, ma voi seguite il vostro palato). Appena il latte accenna il punto di bollore, abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per 5/6 minuti. Sorvegliatelo, perchè il latte in bollore non ammette distrazioni!
Nel frattempo sciogliete il cacao col caffè preparato. Poi levate il latte dal fuoco, colatelo nel recipiente del cacao amalgamato col caffè, date una mescolata e poi frullate con minipimer (o attrezzo equiparato!!). Si formerà una invitante schiumetta. Versate nella vostra tazza e cominciate con calma a sorbire la calda bevanda. Sentirete anche una deliziosa densità al palato. Correggete con miele o zucchero (ripeto io non ho dolcificato) Godetevi il capuuccino speziato.
In particolare in sere nere o sere belle.
A scelta
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sabato 6 febbraio 2010

Filone mezzo sciocco!

Ho cambiato frigo, per 2 volte nel giro di 1 mese...(non male come media)!
Il mio mi aveva improvvisamente abbandonata e così ne ho preso uno nuovo, me lo consegnano ed era più piccolo di 10 cm rispetto l'incasso dove doveva entrare, così ho chiesto che venisse sostituito e ieri finalmente è arrivato il frigo giusto!!
Cosa c'entra tutta sta roba col filone??? Niente! Ma da quando ho il frigo nuovo ho più tregua con il bimbo, visto che questo ha le temperature digitali e ora è impostato su 7 gradi, mentre credo che quello vecchio fosse un tantino più "caldo" quindi il lievito ogni giorno voleva un rinfreschino!!!! Ora se ne parla ogni 3 o 4....direi molto più ragionevole, anche perchè il mio freezer iniziava a diventare come quello di Pina Fantozzi innamorata del fornaio....ahahahah!!!!
Così stamattina ho cotto questo bel filone, mezzo sciocco perchè un cucchiaino di sale nell'impasto gliel'ho messo. Soddisfatissima del risultato anche se devo lavorare ancora sulla forma!

Filone mezzo sciocco - di piccoLINA
240 gr di lievito madre appena rinfrescato
400 gr di farina 00
100 gr di farina 0
250 gr di acqua
10 gr di fiocchi di patate
2 cucchiaini di farina di mais fioretto
1 cucchiaino di sale
3 cucchiai di olio evo

Ore 15.00 circa
Ho rinfrescato il lievito che avevo in frigo e ne ho tenuti da parte 240 gr, messi in una ciotola dentro al forno con la lucina accesa a lievitare.
Ore 20.00 circa
Ho messo nella ciotola del Ken il lievito ben gonfio, ho aggiunto le farine e i fiocchi di patate, il sale, l'acqua e l'olio. Ho impastato il tutto per una decina di minuti. Ho proseguito poi a mano cercando quindi di dare la forma al filone che volevo ottenere.
Ho messo quindi questo salamotto ottenuto sulla placca ricoperta di carta forno e ai lati, sollevando la cartaforno, ho appoggiato delle bottigliette di acqua che facessero da argine al pane in lievitazione! In forno a lucina spenta, dimenticato lì tutta la notte!
Il filone in questione, è solo mezzo sciocco anche perchè lievitando ha spostato le bottigliette fregandosene bellamente del fatto che io lo volessi bello alto e tondo, lui no! Il furbone ha voluto allargarsi e fare poca pancia! Poco male....
Alle 8 di stamattina era comunque ben lievitato; ho acceso il forno a 170 gradi e cotto per circa 45 minuti!

Baciiii
P.
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venerdì 5 febbraio 2010

Zucchine con sorpresa

Al mercato ho trovato le zucchine rotonde,
subito mi è tornata in mente una ricetta
che avevo sperimentato con le patate
e che mi ripromettevo di riprovare.
La foto non è mia, l'ho trovata gironzolando nel web
ma volevo dare un'idea, appena possibile la sostituirò.

.

Ingredienti:
Io ho utiizzato una zucchina a testa
scamorza affumicata
mortadella
un uovo a testa

Procedimento:
Tagliare la calotta alle zucchine e con uno scovolino togliere la polpa centrale ed i semi.
Mettere a cuocere al forno o in un tegame il tempo necessario affinchè la polpa rimanga ancora soda.
Svuotare dall'acqua formatasi, insaporire con sale e pepe e riempirla per 3/4 con un trito mix di mortadella e scamorza.
Mettere in forno il tempo necessario per far sciogliere la scamorza.
A questo punto, se c'è abbastanza spazio aggiungere l'albume dell'uovo, mescolare il ripieno con uno stecchino e infornare nuovamente per far rassodare, altrimenti passare direttamente alla fase successiva.
Aggiungere il tuorlo dell'uovo e passare qualche minuto sotto il grill, facendo attenzione che non rassodi del tutto.
Ricordarsi di mettere il coperchio, altrimenti che sorpresa è?


L'originale, con il medesimo procedimento, prevedeva una corona di spinaci con l'uovo nel mezzo, per evitare discussioni ho provato con una patata e devo dire che mi ha soddisfatta,
però anche con le zucchine mi pare un abbinamento azzeccato.

Buon fine settimana a tutti
Un abbraccio Vale
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giovedì 4 febbraio 2010

Coniglietto furbo


In famiglia consumiamo pochissima carne di coniglio,
è una rarità vederla sui nostri piatti,
non mi fido di quello che si trova al supermercato
e, per pigrizia, non cerco un buon allevamento.
Però da quando è stato istituito il Mercato dell'Agricoltore,
dove si trovano prodotti veramente freschi e genuini,
il coniglio che presentano mi fa proprio voglia e così ieri l'ho acquistato.

Quando poi ho comunicato ai bimbi
che per cena ci sarebbe stato il coniglietto POCO furbo,
la piccola ha esordito «MA IO NON MANGIO ANIMALI MORTI !»
Al che ho trattato:
questa volta l'avrebbe mangiato come lo preparavo io,
la prossima, l'avrei portato a casa vivo, così avrebbe potuto azzannarlo,
anche con il pelo, dopo averlo rincorso........
Chissà come mai, ha capitolato!!



Per cuocere il coniglio io uso questo procedimento,
insegnatomi dalla mamma e senza dosi precise.

Mettere la carne a pezzi in un tegame, aggiungere 1 o 2 bicchieri di aceto bianco e far evaporare a fiamma alta.
Sciacquare il coniglio sotto l'acqua fredda.
Preparare un tegame con salvia, rosmarino, aglio (eventualmente altri odori a piacimento) un filo d'olio, aggiungere la carne, farla rosolare e portare a cottura con del brodo o, se si è utilizzato il sale per insaporire, con acqua calda.

Nel frattempo ho fatto bollire il fegato, una salsiccia, un filetto d'acciuga in un bicchiere di vino rosso.
Ho frullato finemente il tutto, aggiunto 1/2 cucchiaio di farina e un po' di burro e fatto addensare per una mezz'ora abbondante.
Alla fine ho spremuto meno di 1/2 limone, aggiunto un cucchiaio di capperi sott'aceto e fatto andare ancora per qualche minuto.

Ho accompagnato il coniglio con questa salsa, quella che è avanzata la userò stasera per condire le tagliatelle.

Di tutto questo non ho le foto. chiedo venia
Un abbraccio
Vale



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mercoledì 3 febbraio 2010

TRONCHETTO AL CACAO


Finalmente ho trovato la formula giusta per fare la pasta biscotto! Dopo vari tentativi e insuccessi, ci sono riuscita. Il procedimento è quello di Paola Lazzari. Mi resta da imparare il trucco (perchè ci deve essere un trucco!)per stendere il composto da cuocere tutto allo stesso spessore. Quindi se qualcuno lo conosce, si faccia avanti!

Per la pasta biscotto:
40 g di farina 00
40 g di farina di riso
80 g di zucchero
2 uova separate
bacca di vaniglia o buccia di limone

In questo caso ho sostituito parte delle farine con 30 g di cacao amaro.
Montare a neve ferma gli albumi unendo a metà lavoro lo zucchero. A questo punto, continuando a montare, unire i due tuorli uno alla volta. Si otterrà una massa gonfia e spumosa, unire l'aroma scelto e le farine setacciate, avendo cura di mescolare dal basso verso l'alto per non smontare il composto. Rivestire la leccarda del forno con carta forno, imburrare leggermente e distribuire il composto a cucchiaiate (io ho fatto così!) cercando di uniformare il livello senza sgonfiare l'impasto. Infornare a 190° per 7'. ( Nel mio forno, gradi e temperatura perfetti).
Una volta pronto, rovesciare su di un foglio di carta forno pulito ed arrotolare. Lasciare raffreddare. Una volta freddo, srotolarlo e farcirlo a piacere.
Io l'ho bagnato con uno sciroppo di arancia, zucchero e liquore all'arancia, quindi l'ho farcito con crema pasticcera mischiata a marmellata di kumquat fatta da Vittoria (grazie Vitto, favolosa!)
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martedì 2 febbraio 2010

Ancora cinema: La prima cosa bella

Non ho visto Soul Kitchen, ma recentemente il film di Virzì " La prima cosa bella". Mi sono commossa fino alle lacrime, e ho riso di cuore. La storia si svolge a Livorno, gli attori sono straordinari, tutti.Mi piacerebbe sapere se uno spettatore non toscano comprende lo spirito che sostiene tutta la pellicola. Mi fate sapere? Rosella
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SOS!!!

Ciao, Paoletta, e resto della compagnia. Se clicco sulle raccolte mi si dice che non sono accessibili. C'è da fare qualcosa di particolare? Come vedete, la nonna della compagnia è in azione, col suo bagaglio di "non mi riesce!"
Devo fare qualcosa di particolare? Vi abbraccio. Rosella
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Biscotti al bacio


Eccoci alla seconda puntata dei pasticci in cucina con le belve!!! L'occasione e' importante...Samuele ha invitato una sua compagna di classe (non una qualunque...la sua fidanzata!!!!) a venire a casa nostra dopo la scuola e cosi' domani pomeriggio Giada verra' da noi!
Apro una parentesi: vi racconto le risate che mi sto facendo con Samuele innamorato!!!
Un giorno mi dice che ama Giada! Bene, allora gli chiedo se lei lo sa o no....
Lui non sapeva cosa fare e si limitava ad amarla in silenzio! Cosi' io gli ho consigliato di dirlo a Giada, altrimenti non avrebbe mai saputo se era ricambiato o no.... in ogni caso non avrebbe avuto nulla da perdere! Ci son voluti un po' di giorni, ma alla fine ha trovato il coraggio e si e' dichiarato (in realta' l'ha detto alle amiche di Giada che all'istante le hanno spifferato tutto...!!!); quando e' uscito da scuola quel pomeriggio mi dice: "mamma, Giada sa che la amo!"...evvivaaa! Passano 3 giorni e, sempre all'uscita da scuola, lo vedo correre verso di me con un sorriso enorme, non mi saluta nemmeno e mi annuncia felice: "Anche Giada mi ama!". Aveva i cuoricini che gli uscivano dagli occhietti, proprio come nei cartoni animati... tutto questo alla bellissima eta' di 7 anni! Chiusa parentesi!
Cosi' ieri sera abbiamo preparato dei biscotti per la merenda con Giada!
Li abbiamo chiamati Biscotti al bacio perche' il sapore ci ricordava tanto quello del gelato gusto bacio e poi ci sembrava beneaugurante vista l'occasione! Teneteli presente anche per un dolce dopocena in vista di San Valentino!

Biscotti al bacio - di Matteo & Samuele
Ingredienti:
150 gr di farina
100 gr di burro morbido
100 gr di zucchero
1 uovo
40 gr di gocce di cioccolato
40 gr di nocciole tritate
2 cucchiai di cacao amaro
3 cucchiai di latte
1 cucchiaino di lievito
1 pizzico di sale

Nel Ken, col gancio a k, abbiamo lavorato il burro con lo zucchero, quindi aggiunto, sempre mescolando, l'uovo, la farina precedentemente mescolata al cacao, il lievito e il sale. In ultimo il latte, 3 cucchiai, ma regolatevi in modo da ottenere un impasto omogeneo ma sodo. A questo punto abbiamo inserito le gocce di cioccolato e le nocciole. Usando 2 cucchiaini (noi 4, 2 Matteo e 2 Samuele) abbiamo fatto dei mucchietti sulla placca ricoperta di carta forno.
Abbiamo infornato a 160 gradi per 18 minuti. Lasciati raffreddare sulla placca e poi riposti nel loro scrigno!!! Ecco qua il reportage!


Alla prossima! Buona giornata a tutti
Paola, Matteo & Samuele
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lunedì 1 febbraio 2010

Lasagne con zucca, zucchine e provola

Volevo farvi partecipi di questa ricetta datami da una vicina (peccato che non ho fatto le foto) ma non riuscivo postarla, ma grazie a Tinuk sono riuscita.
Sapete che a casa mia c'è una vegetariana e questa lasagna l'ha apprezzata molto. Roxane

LASAGNE CON LA ZUCCA, LE ZUCCHINE E LA PROVOLA

INGREDIENTI per 4 persone:
200 gr. di lasagne all’uovo,
350 gr. di zucca (circa 250 gr. mondata),
100 gr. di ricotta,
200 gr. di provola affumicata,
5 dl. di latte,
400 gr. di zucchine,
30 gr. di burro,
erba cipollina (facoltativa) noce moscata,
30 gr.di grana grattugiato,
olio extravergine di oliva, sale. pepe,

PRIVA la zucca della scorza e dei semi e tagliala a dadini, fai bollire il latte con un po’ di sale, aggiungi la zucca e cuocila per 15 minuti. Frulla con un mixer a immersione.
LAVA le zucchine, spuntale e grattugiale con una grattugia a fori larghi. Grattugia anche la provola. Cuoci le lasagne, poche alla volta, in acqua bollente salata con un cucchiaio di olio, scolale e appoggiale su un canovaccio.
ROSOLA le zucchine per 3 minuti a fuoco vivo in un tegame con 2 cucchiai di olio, insaporisce di sale, pepe aggiungi la ricotta ed erba cipollina tagliuzzata e spegni. Fai uno strato di lasagne sul fondo di una pirofila imburrata, spalmale con un po’ di crema di zucca, delle zucchine e della provola e ripeti gli strati fino ad esaurire gli ingredienti. Cospargi la superficie col grana a fiocchetti di burro e cuocile in forno per 180° per circa 20 minuti.

Ecco le mie modifiche:
- ho fatto stufare la zucca con la cipolla, non ho usato l’erba cipollina ed - ho fatto una besciamella morbida perché uso le lasagne già pronte.

Facendo stufare con la cipolla la zucca la lasagna è venuta più saporita.
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Tortini dal cuore morbido all'arancia e Grand Marnier















La ricetta è tratta dal libro "Morbidi & cuori teneri" già indicato in questo blog.
Far sciogliere 75 g. di cioccolato bianco con 5 cl di Grand Marnier a bagnomaria tiepido (io 3 minuti al Mo) Mescolare e modellare delle semisfere che farete congelare per un'ora in stampi di silicone. Nel frattempo preparare uno sciroppo con il succo di una arancia, 50 gr. di zucchero di canna e 5cl di Grand Marnier. Mescolare e mettere sul fuoco. Dal bollore far cuocere 5 minuti.
Montare 2 uova intere con 125 gr. di zucchero fino ad ottenere un impasto che "scriva". Aggiungere 75 gr. di farina 50 gr. di semola media, il succo e la scorza di 1/2 arancia, 125 gr. di burro fuso e 1/2 bustina di lievito. Imburrare e infarinare 6 stampini individuali da creme caramel versarci sopra per 2/3 del composto e su ogni stampo affodare leggermente il cuore di cioccolata che avete tolto dal freezere. Cuocere per 15 minuti a 180 gradi. Sfornare irrorare di sciroppo. Sformare e servire.
Mie note: i tortini io li ho preparati il giono prima. Gli ho sformati nel piatto e scaldati nel MO per 40 secondi afinchè si riformasse il cuore morbido. Ho usato il Contreau anzi che il Grand Marnier. Per le semisfere dei cuori potete usare anche le vaschette del ghiaccio. Ho notato che le dosi e i tempo di cottura sono perfetti.
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Risotto all'arancia con cappesante e code di gambero


La ricetta di questo risotto in realtà è una elaborazione del risotto all'arancia di Stefano alla quale a metà cottura ho aggiunto 6 cappesante e dieci code di gambero. L'idea è nata percchè ho notato che spesso le cappesante sono sovente condite col succo degli agrumi. Però hanno un gusto molto delicato e volevo dare una impronta più "marinara"
Per intenderci: Ho tritato mezza cipolla in 60 gr. di burro, facendo poi tostare il riso (300 gr). Ho aggiunto del vermentino e dopo che è ben evaporato ho aggiunto la scorza e il succo di una arancia. Poi ho cotto per assorbimento con del brodo vegetale (no dado industriale ma quello preparato in casa, rinforzato da un pomodoro secco e prezzemolo). A metà cottura ho unito le cappesante e le code di gambero pulite e una buona presa di timo e aggiustato di sale Portato a cottura ho fatto riposare 5 minuti e servito così come in allegato.
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