domenica 31 gennaio 2010

Alfajores


Dopo un'altra chiacchierata con Anna, sempre lei, mi ritrovo con l'ennesima ricettina facile facile, buona, buona da provare! E si, perchè convincermi a fare il Dulche de leche è stato un attimo, soprattutto dopo la fatidica frase "vedrai che lo amerai per tutta la vita!"
Stavolta mi racconta di questi biscottini morbidissimi, scioglievolissimi, ....issimi...che si farciscono a due a due con...niente meno che il dulce de leche!!! E allora, dico io, posso mica lasciare le cose a metà e assaggiare solo una parte di questo stratosferico dolce tipico argentino??? Non sia mai!!!!
Così ho rifatto il dulce de leche e ho provato i biscottini, los alfajores...un dolcino tipico dell'Argentina!
E la ricettina arriva da un'amica di Anna, una signora argentina appunto di cui Anna pero' purtroppo ha scordato il nome (ma non le ricette per fortuna!)
Non avevo mai assaggiato una frolla così friabile...sabbiosa credo sia il termine esatto. Un sapore fantastico e una consistenza che mi ha conquistato al primo morso.

Los alfajores
Ingredienti:
200 gr di amido di mais
100 gr di farina 00
100 gr di zucchero
180 gr di burro a temperatura ambiente
2 tuorli
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
1 cucchiaino di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato

Io ho fatto tutto nel Ken, ma si impasta come una normale frolla.
Ho messo tutti gli ingredienti secchi (quindi a mano, fare una fontana) e poi ho aggiunto le uova e il burro e iniziato a impastare.
Ottenuta una palla ben amalgamata, ho steso la frolla a circa 1/2 centimetro di altezza e tagliato con un coppapasta. Infornato a 170 gradi per 10 minuti. Lasciare raffreddare sulla placca perchè caldi sono davvero molto friabili.
Ho accoppiato quindi i biscotti spalmando in mezzo uno strato di dulce de leche.
La prossima volta devo abbondare con la crema...
Anna poi mi ha tentata fino in fondo dicendo che se proprio avessi voluto fare le cose in grande avrei potuto tuffare i biscotti nel cioccolato fuso.... bhe, a questa tentazione ho resistito, ma credo che alla prossima telefonata mi convincerà!!!



In ogni caso...provateli! Sono veramente eccezionali!
Anna, grazie!

Bacissimi
Paola

Aggiornamento del 14 marzo 2011: con questa ricetta partecipo al contest "Dolci dal mondo" di Japan the wonderland!
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MUFFINS AL CIOCCO BIANCO E CILIEGIE


La base è quella dei muffins all'uva di Stefano (mitici!)

per 12 muffins

Ingredienti: 300g. di farina 00 setacciata, 1 bustina di lievito per dolci, un pizzico di sale, 160g. di zucchero, 100gr. di burro fuso tiepido, 1 uovo, una bustina di vanillina, un vasetto di yogurt bianco Müller (150g), 100 g di cioccolato bianco tritato a coltello, 100 g di ciliegie disidratate fatte rinvenire in poco cherry allungato con acqua.
Mescolare gli ingredienti secchi. Sciogliere il burro, quando tiepido unirlo all'uovo sbattuto e allo yogurt. Versare questo composto negli ingredienti secchi, mescolare non eccessivamente, versare il composto a cucchiaiate negli stampini e mettere al forno 180° per 20' circa.

Considerazioni. Tra i miei vari esperimenti di muffins con questa base, li classificherei tra i migliori. Sono buonissimi, dolci dolci, per chi ama il cioccolato bianco come me, sono il massimo. Le ciliegie sono insufficienti bisogna raddoppiare la dose. Unirei anche una manciata di mandorle tritate.
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La pizza dei bimbi!

Che io adori stare in cucina a impastare e pasticciare è risaputo, così come spesso ho raccontato di quando ci si mettono anche "le belve", Matteo e Samuele, a darmi una mano. Così ora che c'è il blog ho pensato di coinvolgere anche loro in questa avventura e quando ne hanno voglia fargli preparare qualcosa con le loro mani da inserire poi in questo spazio. Quando gliel'ho proposto hanno reagito con entusiasmo, tanto più che a scuola stanno facendo anche un laboratorio di cucina che li sta interessando molto. Ancora non gli è molto chiaro cosa sia un blog, quindi iniziamo per gradi, per ora loro mi aiuteranno e poi io scriverò dei nostri pasticci, finchè pian piano inizieranno loro a scrivere ricette e procedimenti. Alla domanda: " cosa volete preparare come prima ricetta?" la risposta è stata unanime: " LA PIZZA!!!!" ...chissà perchè ne ero sicura!!!
Oggi, complice il blocco del traffico, abbiamo preparato la pizza. La ricetta è quella che uso di solito, frutto di tante prove che ci hanno portato al risultato che adoriamo e cioè una pizza alta, mollicosa, ma croccante!

Pizza - di piccoLINA
lievitino: (ore 11 circa)
5 gr di lievito di birra
100 gr di farina 00
100 gr di acqua

Impastare tutti gli ingredienti in una ciotola e mettere a riposare nel forno spento e chiuso.

impasto: (ore 14 circa)
350 gr di farina 00
150 gr di farina di semola rimacinata
240 gr di acqua
13 gr di sale
1 cucchiaino scarso di zucchero
3 cucchiai di olio extra vergine

Nella ciotola del Ken metto il lievitino e tutti gli altri ingredienti, quindi aziono e lascio impastare almeno 10 minuti. Ottenuta una pasta omogenea ed elastica, la divido in 3 panetti che stendo e metto sulla placca del forno a lievitare.

Ore 18 circa: accendo il forno, la temperatura a 180 gradi. Quando è caldo imforno le teglie e ogni 10 minuti inverto la loro posizione nel forno. In 30 minuti le pizze sono pronte.
Gli orari sono sempre indicativi, a volte, come oggi, il lievitino lo preparo più tardi e poi sposto in avanti l'impasto; altre volte ho dimenticato il lievitino in forno anche un'ora in più ma senza avere problemi sul risultato finale. Mi trovo bene con questo metodo perchè riesco ad ottenere una pizza ben lievitata usando pochissimo lievito. Ne guadagna il sapore e la digeribilità!

Ed ecco qui i miei due aiutanti all'opera!



e stasera metteremo una foto della nostra pizza a 6 mani!
A più tardi!
Paola, Matteo & Samuele!

Rieccoci..... ecco qua! Come promesso ecco la foto della pizza!!!

e ovviamente i due provetti cuochi! Direi molto soddisfatti!!!


Al prossimo pasticcio!
Paola, Matteo & Samuele
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venerdì 29 gennaio 2010

Dado di carne

Visto l'interesse all'argomento e vista la richiesta di Tina di avere anche la ricetta del dado di carne, eccolo qui!
Niente foto, dovete fare un atto di fiducia!
La ricetTINA e' di MariaPia Bruscia, un'amica incontrata sul forum di CI; sono anni che la uso e non la cambio!
Io di solito pero' dimezzo le dosi perche' ne esce davvero tanto; giusto per avere un'idea, sto finendo ora il dado preparato circa un anno fa, e un vasetto l'avevo regalato a mia mamma!!!

Dado di carne
Ingredienti:
1/2 kg aletta di vitello
1/2 kg polpa di manzo
300 g petto di pollo
300 g polpa di maiale
600 g sedano
600 g carote
400 g cipolle
1 kg sale grosso integrale
1/2bicchiere di marsala secco
2 foglie di alloro
bacche di ginepro

Mettere tutto il sale sul fondo di una pentola di capienza adeguata, aggiungere tutti gli altri ingredienti tagliati a tocchetti e il marsala, mettere sul fuoco basso. Mescolare spessissimo.
Cuocere per almeno 1 ora! (meglio 1 ora e mezza!)
Quando il sale è sciolto completamente frullare e conservare in barattolini di vetro in frigorifero.
Un cucchiaio scarso equivale ad un cubetto di dado industriale.

Nota mia: se invasate e il composto e' bollente, chiudete subito e si fara' il sottovuoto, ma anche se non succedesse non e' un problema perche' il sale e' il conservante naturale per eccellenza.

Per chi fosse dubbioso... il mio timore era quello di preparare il brodo e trovarmi poi dei "galleggianti" in superficie...a quel punto i bimbi si sarebbero rifiutati di berlo!
Invece vi rassicuro: frullate tutto ad alta velocita' e non avrete problemi. Io ho usato tranquillamente il minipimer frullando un po' di preparato alla volta e ne e' uscita una crema che poi si scioglie completamente in acqua quando la userete!

Se ci fossero altre domande, dubbi, richieste...fatevi sotto! :-)
Un abbraccio
Paola
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mercoledì 27 gennaio 2010

Dado vegetale

A casa mia tutte le domeniche mia mamma la mattina metteva sul fornello il pentolone per fare il brodo! Era ed e' ancora un'usanza. Brodo di carne mista, brodo di gallina (che non ho mai potuto sopportare!!!) o brodo di verdura. Insomma....le nostre domeniche profumavano di brodo e il menu' era sempre uguale, risotto allo zafferano (con il midollo, classico risotto alla milanese!) a mezzogiorno e pastina la sera con sottofondo del "Novantesimo minuto" che mio padre non si perdeva MAI e rigoroso silenzio nostro! Certo che a raccontarlo cosi' sembra triste...in realta' mentre sto scrivendo queste cose mi si accende un sorriso e mi prende nostalgia per quei gesti. Quando sono diventata mamma ho capito tutto l'amore e l'attenzione che la mia metteva e mette in tutto cio' che cucinava per noi. Cosi' ora cerco di fare altrettanto con i miei figli. Samuele adora le cose in brodo e a volte mi son ritrovata a preparargli ravioli col brodo di dado... terribile! Terribile vedere la patina di grasso sulla pentola che non se ne va nemmeno quando passi con la spugna e il detersivo! Terribile mescolare e sentire la sabbia sul fondo del piatto!!!
Cosi' appena ho trovato le ricette del dado fatto in casa mi son messa al lavoro.
Il dado di carne ormai lo faccio da parecchio tempo e lo uso per tutto...brodo, sughi, verdure, risotti, minestre... e' favoloso.
Finalmente mi sono decisa a fare anche quello di verdura. La ricetta trovata in rete e leggermente modificata in corso d'opera... riporto l'originale e le mie varianti in blu.


DADO VEGETALE - di Lady Elendir di Cookaround
Ingredienti:
250 gr di sale grosso
300 gr di carote
200 gr di sedano
2 cipolle grandi (io 1 cipolla+ ½ porro)
2 spicchi d'aglio
3 foglie di salvia (io una decina)
1 rametto di rosmarino
1 mazzetto di prezzemolo

Ricoprire col sale grosso il fondo di un tegame antiaderente (io ne ho usata una in acciaio a fondo spesso, va bene lo stesso!) e disporci sopra le verdure mondate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassissima per un'ora.Una volta cotte le verdure, frullarle con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto. A questo punto la ricetta prevede la trasformazione del composto in "dado granulare".
Versare la purea di verdure in una teglia e mettere in forno a 160°. Quando la superficie del composto si sarà trasformata in una crosta secca, romperla con un cucchiaio di legno per far asciugare la parte sottostante senza far bruciare il resto.Rimescolando il composto si otterranno delle grosse briciole che dovranno disidratarsi ma non bruciare (se tendessero a scurirsi troppo, togliere la teglia dal forno, far raffreddare le "briciole" e poi rimetterle in forno, ripetendo se necessario).Far sfreddare bene il composto disidratato, metterlo nel frullatore e polverizzarlo...




Io mi sono fermata alla fase "umida", dopo aver frullato tutto ho invasato, chiuso e lasciato fare il suottovuoto. I vasetti li ho messi comunque in frigorifero.
L'ho assaggiato...ho fatto una tazza di brodo.... e' ottimo!
E finalmente la voce "dado" non comparira' piu' nella mia lista della spesa!!!
Bacissimiiiii
P.
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martedì 26 gennaio 2010

Soul Kitchen

Consiglio vivamente di trovare un pò di tempo per vedere questa deliziosa commedia "Soul Kitchen"di Faith Akim.
In una fredda e multietnica Amburgo Zinos (emigrante greco di seconda generazione) è proprietario di un tristissimo locale nel quale cucina del cibo precotto di cui i vecchi clienti sono ghiottissimi. Per una serie di vicende Zinos deve dare in gestione il locale dove un sofisticato chef spagnolo decide di dare da mangiare del vero cibo agli avventori, che sono inorriditi dalla nuova impronta del locale e del suo cibo. Ma dopo le perplessità inizia una nuova vita per Zinos e per il suo locale.
Film divertentissimo, con una colonna sonora coinvolgente, scene di una Amburgo multietnica che colpisce per il suo grigiore che si contrappone al colore dei suoi abitanti.
Il cibo è solo parte della storia ma....consigliato da "Gambero Rosso".
......e molto più modestamente dalla sottoscritta.
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Minestra imbottita


Nevica. E' una notizia che vale la pena di divulgare perchè a Ravenna difficilmente nevica, siamo tipi da spiaggia e alla sabbia che entra nelle scarpe siamo abituati, alla neve sotto le scarpe proprio no.
E nell'ultimo mese è nevicato per TRE volte, prima 10 cm, poi 20 cm, oggi si vedrà...
Così ho passato diverso tempo col naso appoggiato al vetro della finestra semplicemente per vedere la neve scendere e intanto i pensieri vagavano, vagavano...
Sono arrivata a pensare a un gennaio di tantissimi anni fa: è il primo ricordo che ho, pochi giorni dopo avrei compiuto 3 anni e partivo in auto con destinazione Bologna per un intervento che forse non prevedeva per me un ritorno a casa (e invece sono qui, tiè :-D) e c'era neve ovunque, tantissima neve.

E allora mi è venuta in mente questa facile e buona minestra che mia mamma mi preparava spesso.
E' una ricetta della tradizione romagnola che in genere si serve in brodo, ma è ottima anche con il ragù. Mia suocera li chiama "cuscinetti" e nel nostro dialetto è detta anche "spoja lorda", cioè sfoglia sporca, ma adesso vi dico con che cosa si deve "sporcare".

Per 4 persone:

- La sfoglia:
3 uova intere
280 gr di farina (dose indicativa, dipende dalla grandezza delle uova)

- Il ripieno:
200 gr di ricotta di mucca
100 gr di parmigiano
1 uovo intero
1 pizzico di sale
1 grattugiata di noce moscata

Impastare la sfoglia e lasciarla riposare coperta per circa 30 min.
Nel frattempo impastare gli ingredienti del ripieno amalgamandoli bene.
Stendere la sfoglia: io lo faccio con la macchinetta, ne stendo un pezzo fino alla penultima tacca, con una spatola la ricopro tutta con il ripieno (non deve essere tanto, altrimenti scoppiano), la piego a metà, premo leggermente con le mani per fare uscire l'aria e poi taglio a quadrettoni con la rotella dentellata.



Ripeto con le altre striscie di sfoglia.
Butto nel brodo o nell'acqua bollenti e in 5 minuti è pronto.
Il ripieno e il sapore sono molto simili ai cappelletti romagnoli, ma la rapidità della preparazione non è paragonabile.
Buon appetito!!
Roberta P.


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lunedì 25 gennaio 2010

Croissant anch'io!

Gironzolando in rete mi sono affezionata a qualche blog davvero spettacolare!
Uno di questi è Anice & Cannella. Adoro le foto che vedo e la presentazione delle ricette è sempre molto simpatica e semplice. Anche la ricetta dei croissant, che mi ha sempre intimorita un pò, letta in quel blog sembrava una passeggiata, soprattutto con tutta la sequenza di foto che spiegava le varie pieghe per sfogliare.
E siccome la mia filosofia è "se qualcuno lo fa, posso riuscirci anch'io!"....detto fatto, ho copiato la ricetta dei Croissant profumati di Paoletta e li ho preparati domenica!
Non sto a riportare la ricetta qui, ma inserisco il link al blog Anice & Cannella così nessuno si perde nemmeno una parola della spiegazione, nemmeno una delle foto e, come è giusto che sia, i complimenti per l'ottima ricetta vanno a lei.
Quindi per la ricetta cliccate QUI
Questo il risultato.



Devo trovare un compromesso col mio forno perchè come si vede i croissant sono usciti leggermente troppo coloriti.
Inoltre, non so se è stata la fortuna dei principianti o chessò, ma non ho avuto nessun problema con i giri di sfoglia... temevo che il burro fuoriuscisse da qualche parte e invece è filato tutto liscio.
L'unica variante che ho fatto è stato diminuire il burro per sfogliare da 290 grammi a 250.
Con queste dosi mi sono usciti 14 cornetti. 6 li ho congelati prima della lievitazione finale così il risveglio dei prossimi week end profumerà di brioche fresche! (e vedrò di non colorirli troppo e fotografare l'interno!)


Come sempre il SignorNO ha detto la sua: "solo una critica positiva, io li farei più dolci!"....devo decidermi a cambiare assaggiatore! questo piuttosto che darmi soddisfazione mi intorta con le sue "critiche positive"....pignolino!!!
Credete a me... sono favolosi... non avrei mai creduto di riuscire a fare un croissant buono come quelli che si comprano al bar, anzi.... anche più buono di alcuni bar!!!

FATELIIIII!!!!
Paola
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FARINATA DI ZUCCA


Piatto della tradizione del Ponente Ligure, Pegli, non lo conoscevo pur avendo abitato per un periodo della mia vita coniugale sulle colline di Pegli. Luogo bellissimo, la Nervi del Ponente.

La ricetta è molto semplice, si prende circa un kg di zucca, si pulisce e si trita nel mixer. La polpa ricavata si pone in un colino raccogliendone il succo in una ciotola. Sulla spianatoia s'impastano circa due etti di farina mista, zero e manitoba, con il succo della zucca, due cucchiai di olio e sale.

Si forma una palla e si lascia riposare per almeno mezz'ora. Il riposo è indispensabile per stendere la pasta. Preparare il ripieno. In una ciotola mettere la polpa di zucca, abbondante maggiorana, sale pepe, 3 o 4 cucchiai di grana, un cucchiaio o più di zucchero e un poco di olio. Amalgamare bene. Stendere la pasta sottilissima, aiutandosi con il dorso delle mani per renderla più sottile. Foderare uno stampo largo e basso generosamente unto d'olio. Disporre sopra la pasta il composto di zucca in uno strato sottile circa 1/2 cm, rivoltare la pasta debordante verso il centro. Ungere generosamente con olio e infornare a 180°/200° per circa mezz'ora. Deve essere dorata.
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Dulce de leche

Venerdi sera torno a casa dopo aver recuperato i bimbi a scuola e a una festa di compleanno....ero piuttosto stanchina, soprattutto al pensiero del week end di sfacchinate che mi aspettava, cosi' mi son messa un attimo comoda sul letto, ho alzato il telefono e chiamato Anna! Ci siamo fatte una bella chiacchierata e ad un tratto lei mi dice:
"Paole', l'hai mai provato il Dulce de leche???"
Enno' che non l'ho mai provato, ne ho sentito parlare spesso ma mai assaggiato....
"Fallo che e' una bonta', vedrai che merenda prepari per i tuoi figli!!!"
e mi racconta di quanto sia facile prepararlo...insomma, io avevo l'acquolina gia' al telefono, ho preso nota di ingredienti e procedimento e le ho promesso che l'avrei fatto quanto prima!
Detto fatto!!!
Ieri sera il SignorNO l'ha assaggiato ma senza pronunciarsi, non riusciva a smettere di leccarsi il cucchiaio, ma ha alzato il pollice in segno di approvazione e i vari "mugolii" che emetteva la dicevano lunga...ahahahah!
Credo che mi sia venuto un po' scuretto rispetto alle foto che ho trovato oggi in rete, ma il sapore e' qualcosa di eccezionale.
Riporto la ricetta cosi' come me l'ha detta Anna, lei l'ha trovata in rete, ma non so esattamente dove!

Dulce de leche
Ingredienti
1 lt di latte intero alta qualita'
200 gr di zucchero
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
1/2 cucchiaino di bicarbonato

Si mettono tutti gli ingredienti in una pentola dal fondo spesso sul fornello a fiamma alta finche' non prendono il bollore. A questo punto si abbassa la fiamma e si lascia sobbollire finche' il tutto non si riduce e diventa una crema, ci vorranno almeno un paio d'ore.
Mescolare ogni tanto con una frusta.



Devo ammettere che io assaggiavo un cucchiaio ogni volta che mescolavo, quindi il tutto si e' ridotto, perche me lo spazzolavo io!!!
Quando e' arrivato alla consistenza che credevo giusta, Anna mi ha detto circa come un budino, l'ho versato dentro delle ciotoline e messo a raffreddare.
L'ho assaggiato caldo spalmato sul pane.... fa-vo-lo-so!!!!

Baciiiiiiiiiiiiiiii
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venerdì 22 gennaio 2010

Panzerotti

A casa mia i panzerotti sono una tradizione di famiglia. Li ricordo da quando ero piccola e ricordo che quando mia mamma diceva"faccio i panzerotti" era sempre un'occasione speciale! Era un modo per rendere un giorno diverso dagli altri e per noi ovviamente era motivo di grande felicita'. Ancora oggi quindi quando ci troviamo tutti a casa dai miei per festeggiare un compleanno o una ricorrenza, mia mamma puntualmente ci fa trovare pronti i suoi fantastici panzerotti e quando la vediamo arrivare con la ciotola piena non possiamo trattenere un gran sorriso! Che a pensarci bene.... non sono chissa' che! Il ripieno e' semplicissimo, la pasta e' una normalissima pasta di pane, ma nella loro semplicita' a noi sembrano in assoluto i migliori! Forse proprio perche' ci rimandano a bellissimi ricordi.
Questi li ho preparati a casa di mia mamma poco tempo fa, aiutata dalle mie belvette che manco a dirlo ne vanno pazzi. E' stato uno spasso anche la preparazione, con Matteo che provava a stendere la pasta, ma questa non ne voleva sapere e si accorciava di nuovo, poi Samuele si mangiava parte del ripieno oppure strappava la pasta al momento di tagliarla...insomma, io ero in mezzo a fare da arbitro tra i due, a difendere le olive dai loro tentativi di mangiarsele e a zittire invece il SignorNO che quel giorno era in fase brontolona (ma no?!?!?!).
Il risultato e' stato questo!



Panzerotti - della mia Adelotta
Ingredienti:
pasta di pane
prosciutto cotto affettato
mortadella di bologna affettata
formaggio tipo edamer affettato
olive a rondelle ---> quindi affettate Ahahahahah!!!


Le quantita' ovviamente sono tutte q.b. (prima o poi vi raccontero' la storia del q.b. e la mia sorellina), dipende da quanta pasta di pane decidete di fare o comprare.
Si stende la pasta di pane in una sfoglia sottile, circa 2 millimetri. L'affettato e il formaggio si "stracciano" grossolanamente con le mani e quindi si fa un mucchietto con prosciutto, bologna, formaggio e pezzettini di olive. Si richiude il tutto con la pasta di pane e si taglia quindi la pasta in eccedenza usando una rotella. Si friggono i panzerotti in abbondante olio finche' non sono ben croccanti, si scolano, si asciugano su carta assorbente e si cospargono di sale.
Si mangiano caldi o tiepidi. Freddi non diventano mai...finiscono prima!
Provateli!
Ciaooooo P.
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giovedì 21 gennaio 2010

TERRINA DI SOGLIOLE E ZUCCHINE

La scorsa settimana ho avuto ospite una carissima amica francese, insuperabile in cucina, ma non mi sono lasciata suggestionare e ho fatto la mia bella figura con questa ricetta, di cui purtroppo non ho la fotografia:
Terrina di sogliole e zucchine
ingredienti per 6 - 8 persone: 800 g filetti di sogliola - 100 ml vino bianco secco - due albumi - 200 ml di panna - 600 g di zucchine - 1 cucchiaio di prezzemolo e maggiorana tritati - 20 g burro - olio e.v.o., sale e pepe
Mondare le zucchine e tagliarle a cubetti e poi lessarle in acqua salata per non più di 5'. Scolarle, farle freddare e poi condirle con sale e pepe.Battere delicatamente i filetti di sogliola e poi foderare una terrina ben imburrata, lasciando che fuoriescano i lati.
Preriscaldare il forno a 170°.
Frullare nel mixer i filetti rimasti con gli albumi e il vino bianco. Incorporare la panna fredda e le zucchine mescolando fino ad amalgamare bene il tutto, aggiustare di sale e pepe, e con questo composto riempire la terrina. Richiudere sulla mousse le sogliole rimaste all'esterno e sigillare con carta d'alluminio ben imburrata e poi incoperchiare.
Sistemare la terrina in una teglia in cui avrete posto dell'acqua (non dovrà superare la metà dei bordi). Infornate e cuocete per 30' circa.
Sfornare e servire a fette guarnendo a piacere. Io ho adagiato le fette su un letto di songino con alcuni pomodorini.
Buon appetito!
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ANCORA CAPPON MAGRO

Buona giornata a tutti quanti, oggi vi scrivo un post piccolissimo solo per avvisarvi che ho aggiornato la ricetta del Cappon Magro della Befana aggiungendo le foto che Mario ha scrupolosamente fatto mentre lo costruivamo! E che gentilmente mi ha mandato.
Andate a vedere!!!!!
Baxi Vitto
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ChioccioLINA dolce

Finalmente sono in sintonia col mio Lievito Madre!!!
Per essere sincera sono io che mi sono dovuta sintonizzare ai suoi ritmi....il bimbo e' arzillissimo e devo rinfrescarlo ogni 2 giorni, quindi pane a go-go e finalmente dalla bocca di mio fratello (che ho deciso di soprannominare "il SignorNO") e' uscita la tanto agognata frase: "Questo si che ti e' venuto bene, non hai mai fatto un pane tanto buono!". Insomma, per me vale come un Oscar.
Comunque a volte provo ad inventarmi qualcosa di alternativo, come questo pane semi integrale, semi dolce, ottimo per la colazione! La ricetta l'ho improvvisata al momento, ma con un quaderno sotto mano per prender nota di pesi e misure in caso di successo.
Siccome e' stato promosso da tutti gli assaggiatori, ve la riporto pari pari!

Chiocciola dolce - di piccoLINA
Ingredienti:
220 gr di lievito madre
350 gr di farina 00
100 gr di farina integrale
180 gr di acqua (oppure latte)
90 gr di zucchero
50 gr di burro a temperatura ambiente
1 uovo
1 cucchiaino raso di sale

per il ripieno:
200 gr di marmellata di arance
100 gr di cioccolato fondente spezzettato

Avevo nel frigo il mio barattolo con 150 gr di lievito madre.
La sera, alle 20 l'ho rinfrescato con pari peso di farina Manitoba e meta' di acqua. Ho rimesso in frigo 150 gr di lievito rinfrescato e il rimanente, 220 gr, l'ho messo nella ciotola del Ken e l'ho coperto con i 350 gr di farina bianca e 100 di integrale e l'ho lasciato li' per tutta la notte.
La mattina alle 7.30 ho trovato il panetto bello alto e lievitato che faceva capolino sopra le farine.
Ho inserito il gancio e impastato aggiungendo l'acqua, lo zucchero, il sale, l'uovo e fatto incordare.
Poi ho aggiunto il burro e impastato finche' non e' stato assorbito tutto e l'impasto era bello elastico e lucido.
Ho steso l'impasto in un rettangolo e quindi l'ho spalmato con la marmellata di arance e cosparso con il cioccolato tagliato grossolanamente. Arrotolato il tutto e messo sulla placca del forno a lievitare. A questo punto sono andata in ufficio e ho lasciato il salamotto li nel forno, ma senza lucina considerando che sarei rimasta fuori casa tutta la giornata e non volevo rischiare che il caldo lo facesse lievitare troppo in fretta e addirittura passare di lievitazione.
La sera sono rientrata alle 18, ho acceso il forno, portato a 180 gradi e cotto il panone per circa 40 minuti.
Da rifare sicuramente, buono! E intanto sto pensando a una variante salata... vi terro' aggiornati.

Buona giornata
P.
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mercoledì 20 gennaio 2010

Torta della nonna

Oggi e' il compleanno della mia Adele, la mia mammotta fantastica!
Abbiamo festeggiato domenica e con l'aiuto delle belve le abbiamo preparato la Torta della Nonna; non una ricetta qualsiasi, ma la mitica Torta della Nonna di MariaLuisa Trapanotto, un'amica del forum di Cucina Italiana. Sono anni ormai che uso la sua ricetta e la trovo speciale!


Torta della nonna - di M.Luisa Trapanotto

Ingredienti:
280 gr di farina
150 gr di zucchero
4 tuorli
70 gr di burro morbido
2 cucchiai di marsala
1 limone (buccia grattugiata)
1/2 bustina di lievito
1 pizzico di sale

Per la crema:
500 ml di latte
3 tuorli
80 gr di zucchero
50 gr di farina
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale

Lavorare i tuorli con lo zucchero e il burro; aggiungere rapidamente gli altri ingredienti e raccogliere il tutto a pallina (e` una specie di pasta frolla). Far riposare in frigo per almeno 30 minuti (io la preparo anche con un giorno di anticipo).
Trascorso questo tempo dividere l'impasto a meta`; con una parte fare un disco di cm 26 di diametro e farlo cuocere a 180 gradi per circa 10 minuti.
Nel frattempo preparare la crema pasticcera: riscaldare il latte e intanto sbattere i tuorli con lo zucchero, la vanillina, il pizzico di sale, e la farina. Diluire il tutto con il latte intiepidito. Mettere sulla fiamma e portare il tutto lentamente ad ebollizione mescolando continuamente.
Coprire il disco parzialmente cotto con la crema preparata e coprire con un secondo disco di pasta sigillando bene i bordi. Pennellare la superficie con un po' di uovo sbattuto e cospargere la superficie con mandorle a scaglie e pinoli. Cuocere a 180 gradi per altri 20 minuti fino a che la superficie e` ben dorata.
Quando il dolce sara` freddo cospargere la superficie con zucchero a velo.


Alla mia Adelotta.... tantissimi auguri! Ti voglio bene!

Buona giornata a tutti
P.

Ps; con questa ricetta partecipo alla raccolta di Debora, Follie di frolla
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lunedì 18 gennaio 2010

Frittelle di Sant'Antonio

Il 17 gennaio e' sant'Antonio. Non e' il piu' famoso sant'Antonio da Padova, ma semplicemente sant'Antonio abate, pero' qui in Brianza, dove abito io, e' un'occasione di festa. La mamma mi racconta che quando era piccola e i miei nonni avevano le stalle con le bestie, nelle stalle c'era sempre appesa una immagine di questo sant'Antonio abate circondato dagli animali... c'erano galline, pecore, mucche e anche maiali. Per loro il 17 gennaio è la festa di "sant'Antoni dal purcell" , sant'Antonio del maiale, per via di quella foto e del fatto che in questo periodo si ammazzavano i maiali per farne salami e salumi da camparci tutto l'inverno. Altra usanza legata a questa giornata è fare i falò in mezzo ai cortili come gesto per scacciare il freddo invernale. Ricordo che da piccola aspettavamo la sera in agitazione mentre vedavamo che in mezzo al cortile dove sono cresciuta gli uomini portavano cataste di legna da bruciare e la pigna cresceva ad ogni ora! Che emozione quando vedavamo accenderlo! Noi bambini restavamo incantati nel vedere le fiamme superare l'altezza dei tetti... gli anziani seduti intorno al fuoco a chiacchierare e bere vino, gli uomini a controllare che tutto andasse bene e le donne, mia mamma prima tra tutte a distribuire frittelle appena cucinate! Ora i falò non sono più permessi, tranne se autorizzati e in una frazione del mio paese tutti gli anni accendono uno dei falò più grandi della zona! La frazione ha nome Omate, i suoi abitanti sono chiamati "i asnit d'Umà" (gli asinelli di Omate) per una leggenda che narra di un contadino che non dava da mangiare al suo asino e un giorno ha trovato quest'asino arrampicato sul campanile a mangiare un ciuffo d'erba cresciuto lì. Non riuscendo in nessun modo a far scendere l'asino da lassù hanno pensato di bruciare il campanile. Da allora son chiamati asinelli! :-) Sono storielle simpatiche di paese, ma loro hanno fatto degli asinelli il loro simbolo e tutti gli anni a sant'Antonio bruciano l'asino..... un fantoccio a forma di asino. Poi a seconda di come si svolge il falò si trarranno auspici per l'anno appena iniziato. Quest'anno non c'era vento, il falò era bello composto, alto e dritto, dicono che sia un buon segno! E anche la direzione in cui cade la pira alla fine del falò ha il suo significato...ma io non sono rimasta a vedere fino alla fine del falò e quindi non ve lo so dire!!! Comunque... vi assicuro che godersi lo spettacolo di un falò grandissimo mangiando frittelle è una esperienza che ti segna!
Ricette di frittelle ce ne sono un'infinità, come le torte di mele!!! Mille varianti, risultato sempre ottimo.
Ma ovviamente per me le frittelle più buone sono quelle che fa la mia mamma; lei le fa a occhi chiusi e senza bilancia, ma sono riuscita a quantificare gli ingredienti!!!



Frittelle di sant'Antonio - della mia Adelotta!!!

Ingredienti:
1 kg di farina
2 buste di lievito di birra secco (o 2 panetti)
5-6 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di zucchero vanigliato
2 uova
1 arancia (la buccia grattugiata)
1 limone (il succo)
2 cucchiai di maraschino
250 gr di uvetta ammollata in acqua
latte q.b.

Sciogliere il lievito in poco latte (mezzo bicchiere) con 2 cucchiaini di zucchero e 1/2 cucchiaino di sale. Impastare la farina col lievito sciolto, le uova, il succo del limone e la buccia dell'arancia, i 5 o 6 cucchiai di zucchero, lo zucchero vanigliato, l'aroma (maraschino o altro) e tanto latte quanto basta ad ottenere un impasto morbido, ma sodo. Deve cadere pesantemente dal cucchiaio. Diciamo che deve essere più morbido della pasta per la pizza! Lasciare lievitare fino al raddoppio coperto da uno straccio. A questo punto aggiungere l'uvetta ammollata e asciugata. Mescolare bene. Con un cucchiaio prelevare una piccola quantità di impasto (mezzo cucchiaio x volta) e farlo scivolare, aiutandosi con un altro cucchiaio, nella pentola dell'olio e friggere fino a doratura.
Si cospargono di zucchero semolato e pronti via.....gnam!!!

Baci baci
P.
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venerdì 15 gennaio 2010

Pizzoccheri.... ma finti!!!

Adoro i pizzoccheri.... adoro che navighino in tutto quel buon burro sciolto, adoro il formaggio fuso che si attorciglia attorno alla pasta, le verze lasciate un po' croccanti, le patate invece un po' cremose.... insomma, non e' un piatto light, decisamente no, ma e' comunque in cima alle mie preferenze!
Lo scorso week end mi sono preparata dei simil-pizzoccheri....perche' rispetto alla ricetta originale non ho messo le patate e ho sostituito i pizzoccheri con un residuo di tagliatelle di farina di castagne avanzate da Natale! Ma non mi sono risparmiata sul formaggio - Bitto - e sul burro!


SIMIL PIZZOCCHERI
150 gr di tagliatelle alle castagne
3 foglie di verza tagliate a pezzetti
150 gr di bitto tagliatio a dadini
burro
aglio
pepe

Ho messo a bollire l'acqua per le tagliatelle. Appena arrivata a bollore ho messo il sale, le verze e le tagliatelle. Quando le tagliatelle sono risultate al dente, ho scolato il tutto e condito con abbondante burro fatto sciogliere in un pentolino a prte con una fettina di aglio e del pepe, il formaggio a dadini e.... in tavola! Una bella spolverata abbondante di parmigiano e i miei simil pizzocheri erano pronti ad essere divorati!!!

Per chi invece fosse interessato alla ricetta originale, prima di buttare le verze e i pizzoccheri in acqua, bisogna lessarci (nella stessa acqua, quindi in un bel pentolone grande) le patate tagliati a tocchi, non piccoli. Si lessano per un quarto d'era e poi si prosegue aggiungendo verze e pizzoccheri. Di solito i formaggi usati sono Bitto e Casera... due formaggi (ottimi) tipici della Valtellina. Una mia amica valtellinese li prepara facendo degli strati in una teglia...mette pasta con patate e verze, strato di formaggi, altro strato di pasta e cosi' via. Alla fine annaffia con abbondante burro e formaggio e passa in forno una decina di minuti. Deliziosi.!

Un abbraccio
P.
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Sondaggio blog

Ciao a tutti....oggi mi va cosi'.... sono in ufficio e non possiamo lavorare perche' abbiamo terminato il nostro e aspettiamo dei colleghi che ci passino la parte di loro competenza per poter assemblare tutto.

Il capo sta cercando su internet degli agriturismi in zona Reggio Emilia, il mio "compagno di banco" legge nei suoi siti di moto e affini, la mia collega prossima alle nozze sta guardando bouquet e pettinature....io provo a fare qualche logo per il nostro blog.

Ve li inserisco qui di seguito man mano che li creo.... ditemi quale preferite! Ditemi anche se preferite che invece lasciamo l'intestazione cosi' com'e' ora!


Non riesco a capire perche' il fondo rimane azzurro.... anche se tutto sommato non sta malissimo....

A dopo!
P.
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martedì 12 gennaio 2010

Crema di zucca

In questi giorni di freddo umido, la cosa più coccolosa che desidero mangiare è una bella crema! Venerdi poi è stata una giornata in cui non ha smesso un attimo di diluviare....mi ci voleva davvero qualcosa per tirarmi su l'umore! Così ho preparato questa bella crema di zucca che già dal colore metteva allegria in tavola!


La ricetta è molto semplice ed essenziale, ma chi l'ha detto che un piatto deve essere per forza sempre elaborato per essere buono???

CREMA DI ZUCCA, semplicemente mia!

3 fette di zucca
3 patate
brodo vegetale
crostini di pane

Io la preparo così: cuocio a vapore la zucca con le patate, quindi schiaccio tutto con una forchetta e metto in una pentola. Aggiungo quindi l'acqua di cottura delle verdure e del brodo vegetale fino a raggiungere la fluidità desiderata. Aggiusto di sale se serve. Do una frullatina col minipimer per rendere il tutto molto cremoso.
Metto nei piatti, aggiungo un filo d'olio, dei crostini di pane o delle fette ( in questo caso avevo del pane di grano duro casalingo che ho fatto tostare in padella), una spolverata di pepe e abbondante parmigiano. I bimbi amano scioglierci anche del formaggino... io invece abbondo col pepe! Altre volte ci aggiungo del porro in cottura che ci sta una meraviglia. In questa preparazione invece non amo le spezie.... niente noci moscate o cannella che di solito si accostano bene alla zucca.... in questo caso preferisco la purezza.
Buonanotte!!!!
P.

Aggiornamento: 14 gennaio 2011: con questa ricetta partecipo al contest di Minu' "se non e' zuppa e' pan bagnato".

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domenica 10 gennaio 2010

Grissini al cioccolato

Da quando esiste il blog, ho scoperto che i blog di cucina non sono tanti.... sono tantissimi....anzi di più! Gironzolando affascinata da bellissime ricette e fotografie strepitose, ho trovato questa ricetta che mi ha incuriosita! Il blog rimandava a Coquinaria, lo scrivo per correttezza, e chi aveva postato questa ricetta è Edy54. Quindi grazie mille a lei per averla condivisa!
Finalmente oggi sono riuscita a farli e mi sono piaciuti molto. Non sono dolci come si potrebbe pensare perchè comunque le gocce di cioccolato sono amare, quindi credo si possano abbinare anche a del formaggio. Comunque di certo domani mattina li tufferò nella mia tazza di latte!!! :-)


GRISSINI AL CIOCCOLATO

1 kg di farina
450 gr di acqua
20 gr di sale
40 gr di strutto
1 cucchiaio di malto
30 gr di lievito di birra
300 gr di gocce di cioccolato fondente

Mettere tutti gli ingredienti, tranne sale e gocce di cioccolato, nell'impastatrice e lavorare per 7 minuti. aggiungere quindi il sale e il cioccolato e continuare ad impastare. Lavorare in tutto 15 minuti, gli ultimi 3 ad alta velocità.
Fare quindi un filoncino e lasciare riposare 40 minuti coperto.
A questo punto fare i grissini, porre sulla placca del forno e riposare altri 20 minuti.
Cuocere quindi a 230 gradi. Io ho il forno deboluccio, a 230 nn ci va quindi ho cotto a 180 per circa 20 minuti girando la posizione delle teglie ogni 5 minuti. Ho fatto mezza dose!
Buona serata a tutti!
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sabato 9 gennaio 2010

OLD FASHIONED CHESTNUT CAKE




Questa ricetta è di Raravis e, come la maggior parte delle sue ricette, è favolosa. Aspettavol'occasione giusta per prepararla, si è presentata con il Cappon Magro day, quale occasione migliore?

Per la base

100 g di crema di marroni
100 g di cioccolato ( dal 50% al 70%, dpende da quanto la volete dolce))
100 g di burro
4 uova (tuorli e albumi)
30 g di farina
1/2 cucchiaino di lievito
1 cucchiaio di zucchero
spezzettate il cioccolato, fatelo fondere a bagnomaria con il burro a dadiniMontate i tuorli con lo zucchero e, quando sono spumosi, aggiungetevi la crema di marroni.Appena il cioccolato e il burro si sono sciolti, toglieteli dal bagnomaria, mescolateli per amalgamarli bene, lasciate leggermente intiepidire e poi versateli sul composto di uova e marroni. Riprendete a montare e, in ultimo, aggiungete la farina setacciata con il lievito.Amalgamate bene con una spatolaMontate le chiare d'uova a neve, non troppo soda e incorporatele al composto di base. Dopodiche, prendete due tortiere, meglio se a cerniera e di 22 cm di diametro ( la mia era troppo grossa), foderate il fondo con carta da forno e imburrate bene i bordi: poi, versare metà composto in ciascuna di esse e infornare a 180 gradi per una mezz'oretta.Lasciate raffreddare benissimo prima di sformare, perché l'impasto è molto morbido e se non sono perfettamente fredde corrono il rischio di sbriciolarsi.
Nel frattempo, preparare la Ganache alla Crema di Marroni

200 g di cioccolato fondente
300 g di panna fresca non montata ( potete scendere anche a 250)
200 g di crema di marroni
1 cucchiaino di caffè solubile
1 cucchiaino di rum
Fate fondere il cioccolato a bagnomaria. Quando è perfettamente fuso, aggiungere la panna e mescolare bene con una frusta, in modo da avere un composto abbastanza denso. Unite rum e caffè e fate raffreddare montando con le fruste elettriche. Non preoccupatevi se non monta tantissimo, perché il successivo passaggio in frigo provvederà a farla addensare come si deve. Comunque sia, quando si è raffreddata, aggiungete la crema di marroni e montate ancora un po'.

Assemblaggio del dolce:Se avete un anello da pasticceria, sarebbe meglio usare quello. Altrimenti, potete sempre servirvi di uno stampo da cerniera: in questo caso, non sformate la torta che dovrà fare da base al dolce.
Fate uno strato di ganache sulla superficie della prima torta e qui fate attenzione: siccome la ganache, in questa fase di lavorazione, è ancora morbida, mettetene poca, al centro del dlce, e allargatela con una spatola, facendo attenzione a non farla trasbordare. Dopodiché, mettete tutto in frigo, torta e ganache.
Dopo circa tre ore, vedrete che la crema si sarà ben rassodata, ma resterà comunque morbida. Lasciatela a temperatura ambiente per una mezz'oretta, poi proseguite con l'assemblaggio:

se vedete che la ganache sulla prima torta non è molto alto, spalmate ancora un po' di ganache (io calcolo come max un dito di spessore: se è troppo alto, non regge il peso della seconda torta e della decorazione successiva)
coprite con la seconda torta e spatolate la ganache tutta intorno. Regge anche fuori dal frigo, senza problemi.
Decorazione: o così, in purezza, oppure con marron glacèe e zucchero a velo. Raravis

Note mie: non ho aggiunto il caffè che non amo. Per il mio gusto aggiungerei alla ganache ancora un pò di crema di marroni, si sentiva poco.
Altra cosa importante: ho cotto le basi 25', troppo! Nel mio forno 20' sarebbero stati sufficienti, quindi regolatevi di conseguenza.
L'ho decorata con delle foglioline d'oro zecchino che avevo un gran voglia d'usare da quando le ho comprate!
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Vecchia canzone

http://www.youtube.com/watch?v=xpkvWFf2a4s

Sinceramente l'avevo dimenticata. Però nell MP3 che mi hanno regalato era inserita.
Buon fine settimana!!



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venerdì 8 gennaio 2010

Scimmiette dolci

Rieccomi.... finalmente riesco a connettermi e cosi' ne approfitto x farvi vedere la mia ultima creazione!



Avevo visto queste scimmiette su un invito a una festa di compleanno di un compagno di Samuele, la mamma aveva scaricato la foto dal web. Ci sono piaciute e abbiamo provato a riprodurle! Samuele ha voluto assolutamente aiutarmi a fare le tortine!
Il momento piu' bello e' stato quando dovevamo aggiungere le uova! Il primo l'ho messo io, il secondo voleva a tutti costi romperlo lui! Ok.... lo lascio provare! Praticamente ha spiaccicato l'uovo sul bordo della bacinella e tutto e' finito sul mobile della cucina! Lui mi ha guardata subito un po' spaventato ma io sono scoppiata a ridere.... e' stato troppo divertente! Da li' in poi si e' limitato a pesare e mescolare lamentandosi che era un lavoro durissimo! :-)
La base usata e' la ricetta dei cupcakes al limone che ci aveva consigliato Miriam nel salotto di Tina! Io ho solo sostituito il limone con un'arancia che col cioccolato della copertura si sposa meglio.
Questa la ricetta dei tortini:

CUPCAKES AL LIMONE
200 gr farina
150 gr zucchero
150 gr ricotta
120 gr burro
1 uovo
1 limone (scorza e succo) (io arancia)
1 cucchiaino e 1/2 di lievito
1 cucchiaio sciroppo mandorle (io aroma arancia)

Ho lavorato l'uovo con lo zucchero con la frusta elettrica per 2 minuti circa e ho aggiunto (sempre lavorando con la fruste) la ricotta, il burro fuso, la scorza e il succo del limone (o arancia) e un cucchiaio di sciroppo di mandorla (oppure aroma mandorla o arancia)
Quindi ho aggiunto con un cucchiaio di legno la farina e il lievito.
Ho riempito per tre quarti gli stampini per muffin e li ho messi in forno Cuocere per 20 minuti a 180 gradi.

Una volta raffreddate le tortine le ho spalmate di Nutella e creato il muso e le orecchie con i biscottini di frolla che avevo preparato qualche giorno prima (la trovate QUI). Gli occhi sono fatti con i cereali a ciambellina e per la bocca ho usato della glassa soda colorata di rosso.
La cioccolata poi tende a solidificare leggermente e cosi' "cementa" bene le orecchie che non cadono!
Tutti le hanno trovate simpaticissime.... le tortine comunque sono davvero soffici e molto buone!
Spero vi piacciano!
Un abbraccio grande.
Paola

Aggiornamento del 17 Novembre 2010: con questa ricetta partecipo alla raccolta di Mode Meet Muffins
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giovedì 7 gennaio 2010

CAPPON MAGRO DELLA BEFANA



Per prima cosa un saluto affettuoso a tutti quanti seguono questo blog scritto a più mani. Mi faccio sentire poco, ma non preoccupatevi, CI SONO! ....è che le cose da fare sono tante tante e il tempo è quello che è! Ma passiamo al racconto della bellissima giornata di ieri. Alcune befanette per rilassarsi dopo la notte di lavoro si sono ritrovate a casa mia a Genova e siccome non volevamo rilassarci troppo ci siamo costruite insieme un meraviglioso e galattico CAPPON MAGRO mi spiace molto per altri befani e befane che non ce l'hanno fatta a raggiungerci, ma non si preoccupino troppo. Si replica quando volete! Adesso passiamo alla ricetta che non è per niente difficile. Solo lunga perchè tutte le verdure e i pesci vanno cotti, affettati, conditi separatamente per procedere poi al montaggio finale. Ecco gli ingredienti e la preparazione per ciascuno:


Gallette da marinaio: sfregare con spicchio di aglio e mettere a inzupparsi in un piatto largo con aceto, acqua e sale. (circa 6/8 ore girandole ogni tanto).

Verdure: patate non farinose, barbabietola rossa, cavolfiore, fagiolini, carote, scorzonera, carciofi. Pulire e/o bollire al dente tutte le verdure separatamente, affettare e condire separatamente con olio, sale e aceto o limone.

Pesce: Il meglio è il pesce cappone o gallinella, vanno bene tutti i pesci a carne bianca, magra e soda tipo branzino. Bene anche filetti di pesce persico o cernia; si fa prima e non c’è scarto. Pulire, squamare se pesce intero.

Preparare un court-bouillon bollendo 20 minuti acqua, vino bianco, sedano, carota, cipolla, timo, prezzemolo e sale. Bollire il pesce senza stracuocerlo, scolarlo (tenere il brodo per cuocere i crostacei e i muscoli) e, se pesce intero, sfilettarlo togliendo bene le spine. Condire con olio, sale e limone senza romperlo troppo.

Salsa Verde: Fare le salsa verde frullando prezzemolo, capperi sotto sale, filetti di acciuga sott’olio, mollica di pane bagnata nell’aceto, rossi di uovo sodo, olio non troppo. Deve essere spalmabile con una spatola o un coltello, senza colare e senza fare troppa fatica. Se risulta troppo soda aggiungere un po’ di acqua ben fredda, se è troppo liquida aggiungere pane grattato.

Stecchi, 1 a testa

Montare su stecchi lunghi da spiedino, nell'ordine:
1 gamberone bollito in court bouillon freddo ...e a testa in su!!!!! :-))))
1 fungo porcino sott'olio bello sodo
1 rondella spessa di carota lessata al dente
1 oliva verde grossa tipo ascolana


Altro:

Filetti di acciuga sott’olio o fettine di bottarga o musciamme di tonno da mettere sopra lo strato di gallette a pezzettini o fettine (non troppi, molto salato). Muscoli bolliti e conservati poi nel loro ½ guscio (nella ricetta elegante ci sono le ostriche!) Uova sode da tagliare a soldoni x decorare. Altri funghetti, olive, filetti acciughe, gamberetti sgusciati per decorare (a piacere).


Nel Cappon Magro elegante si mette anche un’aragosta bollita, staccata la testa e le zampe, sgusciata e affettata la coda e ricomposta con la testa e zampe in cima al tutto!!!!




Ora che avete tutti gli ingredienti pronti lessati e conditi con sale olio e limone, potete procedere al montaggio:











Prendere un piatto largo, abbondante x la dose che si vuole fare perché resti dello spazio intorno.


Bisogna montare gallette, verdure e pesce a strati nel piatto in modo da formare una cupola a base ovale o tonda.

Mettersi tutti gli ingredienti conditi prima a portata di mano e lavorare con le mani per compattare bene ogni strato.






Strizzare bene le gallette da marinaio e fare uno strato di base ben compatto.


Mettere sopra i filetti acciuga scolati (o musciamme o bottarga) a pezzetti.








Mettere a strati in quest’ordine:


patate,

barbabietola,

cavolfiore,

pesce bollito,

carciofi,

carote,

scorzonera,

fagiolini,

pesce bollito.








Coprire la cupola di salsa verde; non troppa, quello che basta per coprire gli strati.


Pulire bene con uno scottex il piatto da ogni residuo di salsa e olio gocciolati intorno.










Piantare gli stecchi nel centro (ai lati cadono e rompono tutto) mettere attorno i ½ muscoli e fogliette di prezzemolo decorare la superficie della cupola con i soldoni di uova sode, gamberetti, olive, acciughe, fettine di carota, funghetti, muscoli sgusciati, spicchi di carciofo…….


Servire accompagnato da altra salsa verde in salsiera.


Consigli: Non condite troppo e scolate bene tutto se no vi trovate un disastroso lago di condimento nel piatto alla fine del lavoro. Fate cuocere le cose al dente (meglio la sera prima) e fatele raffreddare bene prima di condirle, sempre per non avere acqua che coli.

Si possono condire le verdure con la salsa verde un po’ diluita, ma diventa molto + pesante.


Siete arrivati fino a qui? Finalmente il lavoro è finito! e avete ottenuto questa meraviglia da portare in tavola!



A Genova questo piatto si fa per Capodanno o per l’ Epifania.


UN GRAZIE SPECIALE A MARIO CHE HA FOTOGRAFATO TUTTO IL LAVORO


Baxi Vitto


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martedì 5 gennaio 2010

Torta Sacher


Questa e' la Sacher che ho fatto per Natale.
ingredienti.
cioccolato fondente 125 gr (ma io ne metto piu' di 200 gr)
burro 110 gr(ma io ne metto 150 gr)
farina 200 gr
zucchero 200 gr
5 uova (ma io ne metto 6)
una bustina di lievito
2 o 3 cucchiai di latte.
procedimento
Prendete una ciotola e mettete il fondente con il burro.Itroducete la ciotola in un tegame dove avrete messo a bollire 2 dita di acqua e lasciate che a bagnomeria il cioccolato e il burro si sciolgano.Fuori dal fuoco aggiungete al composto poco per volta lo zucchero e montate questi ingredienti fin quando non avrete ottenuto un impasto leggero e spumoso.
Aquesto punto continuate la lavorazione aggiungendo i rossi uno alla volta.Completate la lavorazione con l'aggiungere la farina setacciata con il lievito e le 2 cucchiaiate di latte.
A parte montate a neve ferma gli albumi che andranno aggiunti delicatamente all'impasto.
Imburrate e infarinate una teglia(meglio se ricoprite con carta forno,come faccio io)
versate l'impasto e cuocete piu' o meno 180 o 190 gradi.Farcite con marmellata di albicocche.
La ganache di copertura e' fatta con cioccolato fondente e panna in parti uguali(es.300 gr di cioc e 300 gr di panna)fate scioglier a bagnomaria cioc e panna insieme.Fate raffreddare un po' e versate sulla torta.Per fare le rose ho fatto raffreddare ulteriormente la ganache.
Che Dio vi benedica!
Anna.
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