Eccomi all’ultimo minuto al consueto appuntamento mensile con la sfida più divertente che c’è, l’MTChallenge!!!!
Il mese scorso hanno vinto Monica e Luca di Fotocibiamo e per questo mese ci hanno proposto i Raieu co-u tuccu, la loro meravigliosa versione dei classici ravioli genovesi con il sugo. La sfida si gioca soprattutto sul sugo a lunga cottura.
Per
la prima ricetta voglio proporvi un sugo fatto con la coda, un taglio poco
utilizzato e considerato quasi uno scarto, che invece è gustosissimo!
Ho
cercato l’ispirazione fra i miei libri e l’ho trovata nel meraviglioso Daube a la Provençale di
Escoffier! Lui stesso ne indica una versione proprio con la coda e suggerisce
di accompagnarlo con della pasta!
Cotto
a lungo nel vino rosso, aromi e sapori, regala un sugo dal sapore molto intenso
e vellutato che ho scelto di valorizzare con un raviolo profumato con lo stesso
vino e un ripieno dal sapore dolce.
RAVIOLI
DI PATATE E VERZA ALLA BARBERA CON SUGO DI CODA
Per
la pasta:
300 g
di farina 0
1
uovo e 1 tuorlo
3
mezzi gusci di vino barbera senza alcool (bollito 3 minuti)
Mettete
da parte 50 g di farina e impastate tutti gli ingredienti tenendo da parte 50 g
di farina da aggiungere poco alla volta fino a ottenere una pasta soda. Fate
riposare coperta per almeno un’ora.
Per
il ripieno:
200 g
ricotta tenuta a colare qualche ora
200 g
di patate lesse schiacciate con la forchetta
100 g
di foglie di verza private delle coste dure (peso netto cotto e strizzato)
tritate fini
1
uovo grande
40 g
di parmigiano reggiano grattugiato
Sale
Pepe
Mescolate
tutti gli ingredienti impastando e schiacciando bene in modo che non ci siano
pezzi duri o troppo grossi. Regolate sale e pepe e se fosse troppo morbido
aggiungete un cucchiaio di pangrattato.
Per
il sugo:
3
rocchi grandi +3 piccoli di coda di bue
1
bottiglia di vino barbera
1
costa di Sedano
1
carota grande
1
cipolla grande
1/2
porro
1
foglia di Alloro
3
gambi di prezzemolo
1
rametto di timo
La scorza
di ¼ di arancia non trattata
3
semi di Cardamomo
1
Chiodo di garofano
5-6
grani di pepe nero
Sale
1/2
litro di brodo di carne o verdure
2
noci di burro
1
cucchiaio di maizena
Mettete
a marinare una notte la carne con le verdure a pezzi, gli aromi e coperta di
vino.
Scolate
i pezzi dalla marinata, metteteli in una casseruola di coccio con una noce di
burro e fate prendere colore, poi aggiungete aromi e verdure, salate, coprite
con il vino e portate a ebollizione. Abbassate il fuoco al minimo e lasciate
sobbollire semicoperto per almeno 4 ore, meglio 5 girando i pezzi di carne ogni
tanto. Trascorso questo tempo il sugo si sarà molto ristretto e la carne si
sarà disfatta staccandosi dalle ossa.
Eliminate
le ossa, aggiungete la tazza di brodo, mescolate bene e colate tutto attraverso
un setaccio in modo da separare la carne sfilacciata dal sugo molto saporito.
(La
carne l’ho poi usata per uno stufato con salsa di pomodoro, brodo, patate)
Fate
raffreddare il sugo di carne ottenuto e sgrassatelo.
Sciogliete
la maizena in poco liquido freddo, portate il sugo a ebollizione e aggiungete
la maizena poco alla volta fino alla cremosità desiderata.
Stendete la pasta sottile, distribuite mucchietti di ripieno grossi come una nocciola circa, piegate la pasta a coprire il ripieno, schiacciate bene intorno e tagliate i ravioli con la rotella tagliapasta.
Metteteli su un telo cosparso di semola. Se non li usate subito congelateli stesi e poi riuniteli in un sacchetto.
Cuocete
i ravioli per pochi minuti in acqua bollente, scolateli, conditeli con il sugo
caldo e serviteli immediatamente.
3 commenti:
Queste sono le ricette che scaldano il cuore e appagano il palato
bellissima
Mah meravigliosa la tua ricetta!!!Succoso e gustoso sono le prime due parole che arrivano.Il tuo piatto sa di buono già dal titolo poi via via leggendo riempie di un incanto particolare...quello che sa di un piatto preparato con amore e molto impegno.
Bravo!
Mah meravigliosa la tua ricetta!!!Succoso e gustoso sono le prime due parole che arrivano.Il tuo piatto sa di buono già dal titolo poi via via leggendo riempie di un incanto particolare...quello che sa di un piatto preparato con amore e molto impegno.
Bravo!
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