Buon lunedì care amiche (posso chiamarvi così?),
Ormai sono diverse settimane che ci facciamo compagnia tra i fuochi di X-Kitchen, ci sfidiamo con enigmi e racconti, stringendoci sempre un po' di più per fare spazio con piacere alle nuove arrivate. Proprio una di loro è la vincitrice del primo quiz di marzo: un applauso a Patrizia Malomo, l'unica ad aver indovinato che la protagonista del viaggio non era una pietanza, ma un oggetto e per la precisione la forchetta.
Peccato che Patrizia non ci abbia spiegato com'è arrivata alla soluzione, ma a questo rimediamo subito...
La forchetta è la più giovane delle posate. Un utensile appuntito con cui infilzare il cibo è presente in tutte le civiltà antiche, ma la forchetta come la conosciamo oggi risale al Medio Evo. Aveva però un uso molto limitato (ad esempio, per prendere i datteri) fino a quando verso la fine del XV secolo dal Sud Italia si diffuse il consumo della pasta. Dal Mediterraneo, molto lentamente, si diffuse al Nord Europa e verso il 1750 era conosciuta praticamente da tutti. Quando apparve alle corti italiane e francesi la sua somiglianza al forcone (l'attrezzo del diavolo) le diede una brutta reputazione e più di un vescovo ne vietò l'uso. Finché non assaggiò un buon piatto di maccheroni... Gli ultimi indizi riguardavano la forchetta nella musica (è la posizione in cui si solleva un dito tra due dita abbassate sui tasti o i buchi dello strumento) e negli scacchi (è l'attacco simultaneo a due pezzi avversari, che in mancanza di contromosse garantisce di mangiare uno dei due).
E ora veniamo al secondo enigma.
C'era una volta un re il cui amore per la buona tavola era pari solo alla sua avarizia. Una sera, insoddisfatto dell'arrosto che gli era stato servito, convocò alla tavola i suoi due cuochi: un inglese e un francese.
"Preparatemi le migliori patate che abbiate mai cucinato - ordinò - Ma vi avverto, se non saranno di mio gusto vi farò cuocere nell'olio bollente, come una patata!".
I cuochi si misero subito al lavoro, mentre un grosso pentolone colmo d'olio veniva messo sul fuoco.
L'inglese, furbo ed esperto, conosceva i gusti del sovrano. Per risparmiare sbucciò la patata con quattro colpi di coltello e l'immerse nell'olio bollente, appena una crosta apparve sulla superficie la scolò, la salò e la porse al re, che la mangiò emettendo grugniti di piacere.
Il cuoco francese, giovane e superbo, non seppe rinunciare alla sua vanità e con calma si mise a sbucciare con il coltello la patata fino a ottenere sette facce uguali, poi la buttò nell'olio. La scolò al momento giusto e la offrì al re, che la mangiò emettendo gli stessi grugniti di piacere della precedente.
Secondo voi chi vinse la sfida e chi fu gettato nell'olio bollente? e perché?
Prima di salutarvi, vi ricordo che ogni concorrente deve mandare la risposta (o le risposte, se vuole fare più tentativi) con una e-mail privata all'indirizzo scuoladicucina@viadelborgo.it, e subito dopo mettere un commento (basterà un "Fatto!", un "Ciao" ma senza mai svelare la soluzione data) sul profilo facebook di Via del Gusto, e cliccare "Mi piace". In questo modo certificherà pubblicamente l'orario in cui è arrivata la risposta
Buona giornata
Italia !
6 commenti:
complimenti per il blog mi piace e poi gli indovinelli ti seguiro con piacere se vuoi passa da me ciao
Ma che bello questo blog complimenti!!!
Ti ho mandato una mail.
Ciao
Taty
Ciao a tutti. Ho inviato la risposta, Pat
Ho inviato la mail
Email ricevute... ne aspettiamo ancora tante :) Ricordatevi del passaggio su facebook!
Forza a tutti....fatevi sotto!!!! :-)
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