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giovedì 31 dicembre 2009
Tartufissimi e buon anno nuovo!!!
Tra una ricetta e l'altra mi son ritrovata anche a fare dei tartufi.... la ricetta me l'ha passata un ragazzo in ufficio. A volte li prepara e ci rallegra le giornate portandoceli. Sono un qualcosa che manda in estasi, sono certa che farebbero impazzire anche "sua Golosita'", così come sicuramente piacerebbero anche all'avvocata nostra (Miri) che ama il cioccolato amaro, e sono relativamente "dietetici" (Uahahahahah) visto che non c'è un granello di zucchero dentro! Facevo queste palline ed ero felice! Uno lo riponevo nel piatto e uno mi saltava in bocca....che beeeeello!!!!
E in un impeto di superlatività (so che mi capite!) li ho chiamati TARTUFISSIMI... a volte succede!!! hehehehe...!!!
Bene... a questo punto vorrei fare a tutti i miei auguri, ma come sempre in queste occasioni non trovo mai le parole adatte.
Vi auguro tanti momenti felici da dividere con chi amate, tante risate, tanti scambi di opinioni e di ricette, tanti abbracci ai vecchi amici e tanti amici nuovi!
E come dice sempre Cleo, tanta serenità a tutti!
Vi voglio benissimo! Uno stritolo...P.
La ricetta!
TARTUFISSIMI
200 gr cioccolato fondente (50% minimo)
200 gr cioccolato con le nocciole
150 gr di panna da cucina
30 gr di burro
2 cucchiai di brandy (io ho usato rum!)
cacao amaro qb
In un pentolino antiaderente portare a bollore la panna con il burro. Quando bolle togliere dal fuoco e aggiungere quindi il cioccolato precedentemente grattugiato (io ho usato un coltello cercando di sminuzzarlo il più possibile). Mescolare fino a far sciogliere tutto il cioccolato. Aggiungere quindi i 2 cucchiai di liquore e porre in frigo a rassodare. Ci vorrà cirac un'ora, io l'ho lasciato in frigo quasi 2 ore.
Con 2 cucchiaini quindi prelevare una noce di composto, dargli una forma arrotondata e passare in una ciotola con il cacao amaro. A questo punto si possono lavorare con le mani e arrotondarli bene. Mettere nei pirottini o direttamente su un vassoio o piatto da portata. Ottimi!
domenica 27 dicembre 2009
giovedì 24 dicembre 2009
PASTA AL GORGONZOLA
Oggi si va sciuè sciuè con questa pasta che a me piace molto!!L'avevo letta in rete ancora tempo fa e l'ho fatta ormai molte volte. Anche quando sono a Ferrara per studio la faccio spesso..è molto semplice.
Si può gratinare anche in forno!
PASTA AL GORGONZOLA
Ingredienti:
80 g di gorgonzola dolce
1 cucchiaio d'olio evo
1 scalogno
1 cucchiaio di latte
4 foglie di salvia
noce moscata
160 g di pasta
Spezzettare grossolanamente il gorgonzola.In una padella mettere l'olio, lo scalogno tritato finemente e farlo dolcemente dorare su fiamma media. Unire il gorgonzola, il latte, le foglie di salvia e far lentamente sciogliere il formaggio.
Spegnere, cospargere con una grattugiata di noce moscata e coprire.Lessare la pasta in abbondante acqua salata e, poco prima di scolarla, aggiungere mezzo mestolo di acqua di cottura nella padella del condimento, quindi accendere il fuoco.
Saltare la pasta scolata a fiamma vivace nella padella del condimento per qualche minuto, girando di frequente.
martedì 22 dicembre 2009
BIGNE' ALLA FONDUTA CON SALSA DI NOCI
Tempo fa li ho provati con una salsa di funghi chiodini e sono rimasta particolarmente soddisfatta del risultato, ora però proverò con l'abbinamento originale.
per 6 persone,
18 bignè
latte 300 g
fontina 200 g
2 tuorli
farina bianca
sale
Per la salsa:
panna fresca 300 g
15 gherigli di noce
aglio
parmigiano grattugiato
sale
Ridurre la fontina in dadini, raccoglierla in una casseruola con il latte, mezzo cucchiaio di farina, i tuorli sbattuti e un pizzico di sale.
Portare su fuoco moderato e sempre mescolando fare sciogliere il formaggio, lasciando che il composto si addensi in una salsa cremosa, fonduta.
Fare raffreddare, poi farcire i bignè.
Preparare la salsa: passare al mixer le noci con mezzo spicchio d'aglio, poi stemperare il tutto nella panna in ebollizione e lasciare cuocere fino ad ottenere una salsina sciropposa.
Salarla con moderazione, versarla sui bignè disposti in una teglia e spolverizzare il tutto con il parmigiano grattugiato.
Passare sotto il grill per qualche istante.
A rileggerla bene si potrebbe utilizzare anche la fonduta di Vitto per il ripieno.
Buone feste a tutti con un abbraccio.
Vale
lunedì 21 dicembre 2009
Crema di lattuga
Uno di quei giorni dove non ti viene nemmeno l'idea di mettere il naso fuori di casa. A me queste giornate mettono voglia di chiudermi in cucina e preparare l'impossibile... e così è stato. E per pranzo avevo voglia di qualcosa di caldo e coccoloso e io adoro le creme, così ho rispolverato questa ricetta di Stefano che avevo tenuto da parte ma mai provato. E' ottima, anche i bimbi hanno apprezzato molto.
CREMA DI LATTUGA - di Stefano Spilli
1 cespo di lattuga
350 gr di patate
2 carote
1 cipolla
1 bicchiere di latte
panna da cucina
La ricetta prevede di cuocere tutto in pentola a pressione. Io non avevo voglia di andare a cercarla e ho fatto in una normale pentola. Si allungano un pò i tempi.
Ho cotto quindi le patate, le carote e la cipolla con un paio di bicchieri d'acqua. Quando le patate erano quasi a cottura, ho aggiunto il cespo di lattuga, lavato e spezzettato. Lasciato cuocere circa 10 minuti coperto, poi frullato tutto col minipimer. Siccome la consistenza era già parecchio liquida, non ho aggiunto il latte e la panna ma del formaggio cremoso.
Ho servito poi con dei crostini, un filo d'olio, scaglie di grana e una spruzzata di pepe.
FAVOLOSA!!!!
Aggiornamento: 14 gennaio 2011: con questa ricetta partecipo al contest di Minu' "se non e' zuppa e' pan bagnato".
Tagliatelle di castagne
Tagliatelle alle castagne - di piccoLINA
4 uova
120 gr di farina di castagne
280 gr di farina 00
1 cucchiaio d'olio evo
1 pizzico di sale
Impastare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto sodo. Avvolgere in un panno e lasciar riposare mezz'ora in frigo. Stendere quindi le sfoglie e ricavarne poi le tagliatelle...il tutto con la mitica Imperia presa in prestito dalla mia Adelotta!
Buona serata a tutti!
P.
Casetta di Natale
36 variazioni sul tortino dal cuore morbido
domenica 20 dicembre 2009
Pearà
Con tutta questa neve...con tutto questo freddo...cosa c'è di meglio di un buon bollito??
La carne lessa però va accompagnata...cren, mostarda, insalata russa...chi ne ha più ne metta.
Io vi propongo questa salsa tipica del veneto: LA PEARA'
Ingredienti:
del buon pane vecchio tagliato a tochetti
brodo di carne
grana gratuggiato
midollo da 2 ossobuchi
tanto pepe
sale
Le dosi non sono precise. Si va a mano il più delle volte.
Una pagnotta di pane va più che bene per 2-3 persone. Si mette un pentolino il pane, il grana (100 g), e il midollo. Si aggiunge del brodo (1 mestolo) e si incomincia a mescolare. Il pane assorbirà il brodo e incomincia ad impastarsi con gli altri ingredienti. Si aggiunge ancora brodo finchè si otterrà un impasto molto morbido, una salsa per l'appunto.
Si aggiunge il sale e molto pepe, a seconda dei gusti.
Si porta a bollore e continuando a mescolare il pane si sfalderà, creando una salsa densa e profumata. Si tiene in ebollizione per 5-7 minuti.
Si porta in tavola bella calda e si accompagna a tutti i tagli del bollito...dalla lingua al cappone.
Buon appetito.
sabato 19 dicembre 2009
TANTI AUGURI !
Sapete che ho fatto? La faccio breve?
tra dolce e salato ho preparato anche un preparato :-)
DOLCI REGALI SOTTOVUOTO
venerdì 18 dicembre 2009
Qualche chiacchera
mercoledì 16 dicembre 2009
Torta al cocco
6 uova
Mezzo bicchierino di rum
Mettete in una terrina il burro lasciato ammorbidire a temperatura ambiente. Unitevi con un cucchiaio di legno la farina di cocco, lo zucchero e la fecola. Amalgamate bene e poi unitevi i tuorli uno alla volta e quindi il rum. Montate a neve gli albumi e incorporateli all’impasto mescolando dall’alto verso il basso. Versare il composto in una tortiera imburrata ed infarinata e mettere in forno per 40 minuti a
esce aromatizzata al liquore.
Buon appetito!
martedì 15 dicembre 2009
Cioccolata in tazza
Sono arrivata anch'io!!!!
Il mio primo post è un'idea per qualche pensierino natalizio, è veloce e non ha problemi per la conservazione.
All'interno della tazza (acquistata da 99 cent), c'è il preparato casalingo per la cioccolata in tazza. L'ho messo in una busta di cellophane, chiuso con un semplice nastro. Ho aggiunto un cucchiaino in legno di ulivo e una "pergamena" con elenco degli ingredienti e istruzioni per l'uso.
Ne ho confezionati anche senza tazza ed erano comunque molto carini. In altri ho aggiunto delle piccole pigne o piccoli rametti di abete o quelle bellissime bacche delle rose che si trovano proprio in questo periodo...
La ricetta la trovate su http://aniceecannella.blogspot.com/2009/01/una-calda-cioccolata-in-tazza.html
Se preferite un gusto meno dolce e complessivamente meno "carico", di seguito vi trascrivo le dosi che uso per rifornire il barattolo della mia cucina che, detto fra noi, deve avere un buco da qualche parte....è sempre vuoto :-))
100 gr di cioccolato fondente (minimo 50%)
50 gr di zucchero
30 gr di cacao amaro in polvere
13 gr di fecola di patate
Se siete pazienti e forzute grattugiate il cioccolato. Se siete come me, usate il mixer a intermittenza (per non sciogliere il cioccolato).
Aggiungete gli altri ingredienti setacciando fecola e cacao per eliminare eventuali grumi.
Per una tazza: 3 cucchiai di preparato vanno sciolti in 140-150 ml di latte.
Quando arriva al bollore, abbassate la fiamma e cuocete ancora un paio di minuti. Correggete secondo i vostri gusti per regolare la densità: meno latte e più cottura danno una cioccolata più densa; oppure aumentate leggermente la fecola.
Come suggerisce Tinuk, si può aromatizzare con cannella oppure vaniglia, scorza grattugiata di arancia o peperoncino.
Ciao Roberta
E questa la confezione col vaso a chiusura ermetica!
lunedì 14 dicembre 2009
Meringhe
Per me è stato amore al primo morso!
Da allora, ogni volta che mi avanzano un paio di albumi, li riciclo così.
Lo scorso week end, dopo il panettone ne avevo ben 12 di albumi da riciclare e mi è venuta un'idea carina per decorare la tavola di Natale, ma anche per fare un regalo dolcissimo a qualcuno: gli alberelli di meringa!.
Ma prima la ricetta...
Meringhe - ricetta di Davide-Cucciolo
360 gr di zucchero semolato
2 albumi
1 cucchiaio di zucchero vanigliato
6 cucchiai di acqua
In un bagnomaria caldo si versano tutti gli ingredienti e si mescola usando le fruste elettriche per 8 minuti. Man mano che si monta, gli albumi diventano bianchi e sodi. Dopo gli 8 minuti si mette il tutto nel sac a poche e si spruzzano le meringhe sulla placca ricoperta di cartaforno. Si cuociono a 120 gradi per circa 1 ora e mezza. Io quelle piccoline le cuocio 1 ora e sono sempre ben asciutte!
Questa è la ricetta base a cui si può aggiungere della granella di nocciole o del cacao, del cocco grattugiato e via a seconda dei propri gusti.
In queste stelle ho messo del cocco. Poi le ho decorate (prima di metterle in forno) con gli zuccherini argentati.
Si possono anche usare semplicemente così, come segnaposto o come decorazione, io le ho fatte di 3 dimesioni diverse per montarle poi una sull'altra e formare gli alberelli!
Spero vi piaccia questa idea!
Buona serata a tutti
Paola
Ricciarelli
Avevo parlato di questi biscotti con Stefano al telefono....li abbiamo visti entrambi sul blog Anice e cannella e sia la ricetta che le foto ci avevano ispirati a provarli. Bene... questo week end mi sono decisa e li ho preparati.
Vi copio la ricetta pari pari come c'e' nel blog di Paoletta (di anice e cannella).
I RICCIARELLI DI SIENA, ricetta del 1879 dalla fabbrica G. Parenti di Siena - ne ho ridotto le dosi per un uso famigliare e apportato qualche lieve modifica -
Per 1 kg di ricciarelli:
A.
300 gr di zucchero bianco
400 gr di mandorle pelate e asciugate 10' in forno a 50°
50 gr di farina
15 gr di scorzetta d'arancio candita (o la buccia grattata di 4 arance)
1 fialetta di aroma di mandorle
B.
20 gr di zucchero
20 gr di farina
1/2 cucchiaino raso (i miei sono piccolini) di ammoniaca per dolci (reperibile in farmacia)
1/2 cucchiaino raso (i miei sono piccolini) di lievito per dolci
C. (per la lega)
47 gr di zucchero
14 gr d'acqua
D.
20 gr di zucchero vanigliato
2 albumi di uova piccole/medie
zucchero vanigliato e poco amido di grano (per lo spolvero)
ostie (reperibili in farmacia, ma non indispensabili)
Procedimento:
A. Passiamo nel mixer con le lame mandorle e zucchero, aggiungendo piano piano la scorza d'arancio e servendoci di un po' di farina per facilitare l'operazione. Facciamo attenzione ad usarlo ad intermittenza, altrimenti le mandorle gettano il loro olio.
Poi amalgamiamo bene il tutto in una ciotola capiente insieme all'aroma di mandorle.
C. Prepariamo uno sciroppo mettendo in un pentolino lo zucchero e versando dopo l'acqua, mettiamo a fuoco basso senza rimestare mai, fino ad ottenerlo al filo.
B. Setacciamo nel frattempo la farina con lo zucchero e gli agenti lievitanti al punto B.
Poi, non appena lo sciroppo è al filo (cioè quando lo zucchero è sciolto completamente), impastiamo con le mani la pasta ottenuta, usando gli ingredienti di A, con lo sciroppo di C e aggiungendo lo zucchero, la farina e gli agenti lievitanti di B. L'impasto rimarrà abbastanza umido ma non compatto, non preoccupatevi va bene così.
Importante: a questo punto lo copriremo con un panno bagnato e strizzato perchè non asciughi troppo, e lo lasceremo riposare 12 ore circa.
Al momento dell'uso aggiungiamo lo zucchero vanigliato di D, e gli albumi che dovranno essere stati sbattuti rapidamente fino a che perderanno tensione, cioè inizieranno a fare piccole bollicine.
Impastiamo con le mani perchè il composto si amalgami bene e si compatti.
A questo punto, spolveriamo il piano di poco amido di grano e zucchero a velo vanigliato. Formiamo uno alla volta dei grossi salami, della grossezza di circa 4,5 cm. e li taglieremo a fette di 1 cm. l'una.
Cerchiamo di dare con le mani una forma più possibile romboidale ma dolcemente arrotondata.
I ricciarelli dovranno pesare tra i 25 massimo 30 gr l'uno!
Spolveriamo il ricciarello ottenuto, sul fondo con la miscela del piano, e cioè zucchero a velo/amido di grano, e sulla superficie di solo e abbondante zucchero a velo.
Adesso posizioniamo i ricciarelli ottenuti, man mano su di una teglia coperta di carta forno, oppure ognuno su di un'ostia. Io ho usato le ostie la prima volta, mentre la seconda ho poggiato direttamente su carta forno, non ho notato grosse differenze.
Accendiamo il forno a circa 150°/160° (regolatevi secondo il vostro forno) e inforniamo per circa 20 minuti, ma su questo sarebbe da scrivere un altro capitolo perchè ogni forno è una storia a se.
In ogni caso i ricciarelli dovranno rimanere bianchi e morbidi (non preoccupatevi induriranno leggermente da freddi) e soprattutto saranno cotti quando si formeranno in superficie delle leggere crepe.
A questo punto li toglieremo dal forno, li lasceremo asciugare su di una gratella e li conserveremo in scatole di latta ben chiuse, si conserveranno molto bene anche per una settimana, oltre non saprei.
C'è da dire che il giorno dopo cotti, sono qualcosa di paradisiaco!
piesse: non lasciatevi intimorire, come me, dalla lunghezza della ricetta, è solo ricca di spiegazioni, ma utilissime ad avere un ricciarello perfetto, che a parer mio non hanno paragoni con quelli in commercio!
Note mie: io ho fatto ricciarelli di 20 grammi ciascuno. Di piu' mi parevano troppo grossi. Non avevo le ostie ma ho appoggiato i biscotti sulla carta forno e non ho avuto problemi. 160 gradi per il mio forno e' troppo, infatti la prima infornata sono coloriti un pochino troppo. Ho abbassato a 140 gradi e devo dire che la seconda teglia e' uscita meglio. Cotti 15 minuti, la prossima volta anche qualche minuto meno. Non avevo l'aroma mandorle, ho messo la vanillina. Stefano poi mi ha suggerito che avrei potuto pestare delle mandorle amare per sostituire la fialetta di aroma. Ho usato la farina di mandorle, l'avevo gia' in casa. I due albumi pesati erano 76 grammi, per il resto tutte le quantita' erano come indicate nella ricetta.
FAVOLOSI!!!!
Paola
Aggiornamento del 18 Novembre 2011: con questa ricetta partecipo al contest di Federica - Pan di ramerino: la Toscana nel piatto!
sabato 12 dicembre 2009
Tartufi al cioccolato
Ciao!!
Ieri pomeriggio al supermercato ho visto sullo scaffale una scatola di tartufi....mmmmmhhh...l'acquolina mi ha assalito e quindi appena tornato a casa da Ferrara mi sono gettato letteralmente in cucina per preparare i tartufi.
TARTUFI
Ingredienti:
100 g di cioccolato fondente
100 g di burro
75 g di zucchero
30 g di cacao amaro
1 uovo
1 cucchiaio di caffè solubile
1 cucchiaio di latte
In un pentolino fate sciogliere il cioccolato ridotto a pezzettini. MEscolate fino a quando sarà completamente sciolto.
Incorporatevi il burro a pezzetti; mescolate e aggiungete lo zucchero, il caffè, il tuorlo d'uovo e il latte. Togliete dal fuoco e fate raffreddare finchè il composto non rapprenderà a sufficienza da essere meneggiato. Fare delle palline, che verranno poi passate nel cacao amaro.
Buon appetito!
venerdì 11 dicembre 2009
WAFFEL
Pane rustico
Causa tantissimi rinfreschi per il tentativo (riuscitino, piu' o meno) di sfornare un panettone casalingo, mi sono ritrovata con tantissimo lievito madre, in teoria abbastanza arzillo, e idee ZERO su come riutilizzarlo! Ho provato a fare i biscotti del lagaccio.... sono usciti una ciofeca e sono finiti direttamente in pattumiera nonostante detesti buttare cibo!
Insomma, con 500 grammi di LM che ci faccio??? L'ho anche assaggiato e il sapore era buono, per nulla acido, quindi mi son detta....perche' non provare a fare un pane, anche insipido (ho ancora ben presente il sapore fantastico del pane "sciocco" mangiato a Firenze)aggiungendo degli avanzi di farina???? Avevo giusto un sacchettino con dei residui di farina di grano saraceno, ho optato per quella!
Quindi:
Pane rustico (ricetta ssolutamente improvvisata)
500 gr di lievito madre appena rinfrescato
300 gr di farina di grano saraceno
150 gr di acqua
2 cucchiai di semi di anice
2 cucchiai di olio extra vergine
1/2 cucchiaio di sale
Tutto nel ken, aggiungendo l'olio solo verso la fine. Ho lasciato impastare un po', poi a mano l'ho avvolto facendo una specie di salame corto e ciccio, ho fatto dei tagli sulla superficie e l'ho messo a lievitare in forno con la lucina accesa.
Me lo sono dimenticato li' per circa 6 ore, poi ho acceso il forno a 200 gradi, messo una bacinella con dell'acqua per umidificare l'ambiente e poi ho cotto il panone per circa mezz'ora, finche' picchiandolo non produceva un suono vuoto.
Il profumo che emanava era davvero buono, mi ricorda il pane scuro che si trova in montagna! L'interno e' molto mollicoso, ma mi piace. E' proprio rustico, la farina di grano saraceno e' piuttosto "grezza". L'anice gli ha dato un profumo e un sapore davvero particolare. L'ho assaggiato come accompagnamento a formaggi e mi sembra molto indicato. Ma anche la mattina una fetta spalmata di marmellata mi e' sembrata ottima!
Buona giornata
Paola
Biscotti di Panpepato
Secondo me Natale ha un profumo! Un profumo diverso a seconda dei ricordi di ognuno. Per me sicuramente profuma di panettone, come potrebbe essere diversamente?!?!?! Per una brianzolina doc e' il minimo!!!
E poi profuma di bucce di arancia! Sia mia madre che mio padre tutti gli anni a Natale raccontano che da piccoli ricevevano in dono una bambola o un gioco, assolutamente lo stesso dell'anno prima, magari con un vestito nuovo o una piccola modifica (il nonno era falegname!) e poi c'era sempre qualche noce, qualche arachide, un mandarino e le arance! E le bucce delle arance venivano messe poi sulla stufa per profumare casa. E cosi' tutti gli anni dopo pranzo, mio padre raccoglie qualche buccia di arancia da buttare sul camino.... e quello e' il profumo di Natale che preferisco!
Da qualche anno poi ho scoperto i biscotti di panpepato. Da quando li ho assaggiati me ne sono innamorata! Non fanno certo parte della tradizione italiana, ma il loro profumo mi riporta comunque a Natale!
Li ho preparati nel week end, approfittando anche del ponte per l'Immacolata!
Ho usato la ricetta di un mito... la grandissima Alda Muratore.
Riporto la ricetta cosi' come l'avevo salvata.
Biscotti di panpepato (di Alda Muratore)
Preparo ogni anno i biscotti da appendere sull'albero, con questa ricetta ( la stessa che uso per la casetta di panpepato, quindi alcuni gia’ la conoscono): questi biscotti non solo possono, ma devono essere preparati con largo anticipo, devono letteralmente frollare: sono infatti a base di miele, e appena cotti sono molto duri. Si realizzano all'inizio di dicembre, si conservano in scatole di latta, si appendono sull'albero.
(dose x 1 casetta e 2 teglie di biscotti! se si vuole fare solo 1 di queste cose, dimezzare le dosi)
200 g burro
500 g miele (possibilmente aromatico, non industriale)
250 g zucchero
almeno 3 cucchiaini di spezie in polvere (1/2 cucchiaino x ciascuno di: cannella, zenzero, chiodi di garofano , anice),
noce moscata (poca)
1 bustina di lievito tipo pane degli angeli
15 g cacao
1200 g di farina
2 uova
mettere in una pentolina il cacao e lo zucchero setacciati insieme; il miele, gli aromi e il burro a pezzetti ; fare fondere insieme a fuoco basso, amalgamare e far raffreddare a temperatura ambiente (non deve indurire). Mescolare la farina e il lievito in una terrina capace, fare il pozzo nel centro, battere leggermente le due uova, metterle nel pozzo, mescolarle con un po' di farina e aggiungere il composto di miele tutto in una volta; con il cucchiaio di legno o le fruste a gancio amalgamarlo con la farina, poi continuare ad impastare con le mani o nel robot da cucina. Quando la pasta e’ ben liscia, metterla in una terrina, coprire con pellicola trasparente e fare riposare una notte o mezza giornata. Stendere la pasta non troppo sottile (5-7 mm) e ritagliare le forme; per il buchino attraverso cui far passare il filo per appenderli, inserire un pezzo di stuzzicandenti e lasciarlo per tutta la cottura. Cuocere a forno moderato (180-200 gradi) per 15min, senza lasciare brunire.
Importante e’ la decorazione: glassa bianca o cioccolato, zuccherini colorati o argentati, canditi. Attenzione a non cuocerli troppo: diventano duri per effetto del miele. Meglio sfornarli appena morbidi, poi induriscono comunque. Se la decorazione e’ fatta con la glassa, meglio farla subito prima di appenderli; se invece li decori con mandorle e canditi, puoi farlo prima della cottura (le mandorle non devono dorarsi in cottura). Farli raffreddare su una gratella e quando sono ben freddi conservarli nelle scatole di latta fino a Natale. Appenderli all’albero non piu’ di 8 giorni prima, per evitare che prendano polvere.
Semplicemente favolosi...
P.
Aggiornamento 3/11/10 Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Minu': Un dolce Natale
mercoledì 9 dicembre 2009
Viaggio in Namibia
Provo a fare una sintesi di impressioni, sensazioni, esperienze straordinarie e privilegiate: ho vissuto come un regalo della vita questo viaggio in un paese bellissimo, grande tre volte l'Italia, ma abitato da due milioni di persone.
Gli spazi sono infiniti: distese di erba color giallo oro a perdita d'occhio; sullo sfondo montagne viola che al tramonto si incendiano di rosso. Le montagne sembravano, come dire, fatte a mano! Sono tanto antiche che hanno perduto asprezze e ( soprattutto in certe zone) hanno forme levigate. In queste vastità si muovono liberamente giraffe, struzzi, gazzelle di varie specie ( ce ne sono molte), zebre....Alcuni animali, più....riservati, bisogna andarli a cercare dove vivono, senza disturbarli, naturalmente: abbiamo allora incontrato rinoceronti ed elefanti: neanche allo zoo li avevo visti così da vicino. Solo i leoni sono rimasti nascosti, ma una notte, mentre dormivamo nel nostro lodge tendato abbiamo sentito un ruggito così distinto che abbiamo pensato di avere la belva sotto il letto!
I deserti rossi, neri, sassosi, petrosi....Straordinaria bellezza.
Le città, in particolare Swakopmund, sull'Atlantico, sono ordinate e pulite; gli abitanti, neri e bianchi, gentili. Abbiamo avuto l'impressione di gente che non ha il superfluo, ma il necessario sì; naturalmente, come in ogni paese, ci sono i picchi verso l'alto e verso il basso.
Certo, bisognerebbe fermarsi in un paese a lungo, per capirne l'anima profonda: noi poveri normali ci dobbiamo accontentare di impressioni.
Se riuscirò a pubblicare qualche foto (???) lo farò; sto sncora mettendo a posto il mio archivio.
Un saluto...col mal d'Africa: esiste davvero! Rosella
martedì 8 dicembre 2009
Lavori in corso!!!
Ormai sono in piena frenesia per i preparativi dei regali di Natale e così ho approfittato di questo lungo ponte per pasticciare un pò!
Intanto in forno dorme tranquillo il panettone dopo il primo impasto!!! Finalmente dopo 1 giorno e mezzo di rinfreschi al LM stasera l'impasto ha iniziato a prendere le sembianze di un panettone (diciamo che per ora ha cambiato colore!!!)
E con tutti sti rinfreschi, mi sono ritrovata con tantissimo LM bello arzillo che chiedeva di trasformarsi in qualcosa di commestibile!!!
Ho provato a fare i biscotti del lagaccio...un flop! Non sono lievitati manco ad ammazzarli e per di più, all'interno sono rimasti con una specie di gomma mezza cruda! Sono finiti in pattumiera! :-(
Alla fine avevo 500gr di lievito e ho improvvisato un panone un pò rustico... decisamente meglio, grazie all'aggiunta di un zic di lievito di birra!
Nel frattempo avevo impastato i biscotti di panpepato, anche loro a riposo fino a domani e poi in forno! Ho preparato la miscela per cioccolata densa da regalare, cucinato delle cipolline glassate che gridavano pietà dal frigo.... e tra una cosa e l'altra sono anche riuscita a fare una volata al super a recuperare l'ammoniaca per dolci... i ricciarelli saranno il mio prossimo esperimento!
E ho 6 albumi da riciclare, che domani aumenteranno dopo il secondo impasto al panettone! Quindi meringhe di tutti i colori e sapori... finisce che non avrò più spazio in cucina per conservare tutto!!!
Domani sono ancora in "vacanza"... metterò le ricette delle cose fatte oggi e vi terrò aggiornati sui panettoni!!!
Buonanotte!
Paola
domenica 6 dicembre 2009
Non ha prezzo?????
Una delle cose che mi piace tantissimo fare è andare al cinema con le belve! Mi piace accompagnarli a vedere il film che desiderano vedere (per ora cartoni animati!), mi piace osservarli seduti nelle poltrone e attenti a non perdere nemmeno una parola e mi piace tantissimo discutere poi del film in questione e vedere se ne hanno tratto un insegnamento o solo 4 risate! Oggi il film l'ho deciso io. A Christmas carol.
Ero davvero incuriosita di vedere sul grande, anzi grandissimo schermo una delle storie più belle che ricordo da quando ero piccola! Siamo andati in una multisala qui vicino, un Warner Village....da poco fanno anche film in 3D e questo lo è! Andiamo alla cassa, chiedo i biglietti per 1 adulto e 2 bambini e la cifra che mi sento dire dalla cassiera è..... tenetevi forte..... 29 euro!!!! 29!!!! Mi è uscito un bel "Ah...pperò!" Praticamente un furto!!!! 11 euro il biglietto intero e 9 il ridotto!!!
Vabbè, ho pagato e siamo saliti in sala!
A parte questa salassata, il film mi è piaciuto tantissimo!!!! Ma sono certa che mi sarebbe piaciuto altrettanto se l'avessi visto in visione normale!
Era la prima volta che vedavamo un film in 3D e all'inizio c'erano i bimbi increduli... allungavano le braccia per prendere qualcosa che sembrava così vicino a noi!!! Che teneri...! Sami a volte esclamava "Ah.... mi viene addosso!!!" e io ridevo!!! E ci sono state un paio di scene dove li ho visti letteralmente saltare dallo spavento o spostarsi sulla poltrona per schivare qualche ostacolo che c'era nel film!!! Solo che il film all'inizio è piuttosto spaventoso per un bimbo di 6 anni, soprattutto se il bimbo in questione (Sami) è un perenne brontolone e malcontento come Scrooge nel film! E quando è arrivato il fantama del suo socio ad avvisarlo dell'arrivo dei 3 spiriti, Sami era in lacrime in braccio a me e disperato mi chiedeva se da grande sarebbe successo lo stesso anche a lui!!! Povero cucciolo...mi ha fatto una tenerezza che non potete immaginare!!! Quindi si è visto il resto del film in braccio a me, ma poi è andata decisamente meglio, ha capito il senso della storia e quando siamo usciti, per prima cosa mi ha abbracciata forte e poi mi ha detto "Mamma, io sono contento!!!"
Non potevo non raccontarvelo, perchè a me questa cosa ha commosso parecchio!
Bhe... queste cose si, non hanno prezzo, ma il cinema un costo ce l'ha.... decisamente spropositato!
Buonanotte!!!
Paola
sabato 5 dicembre 2009
Focaccia alta con lievito madre
Il bimbo è vivo e arzillo!!!! Anche dopo mesi di freezer!
Ovviamente sto parlando del lievito madre. Di ritorno da Firenze lo scorso week end, Stefano me ne ha dato un vasetto che teneva in freezer. Eravamo entrambi curiosi di sapere come reagiva il bimbo una volta risvegliato e allora ho pensato di fargli vedere cosa sono riuscita a produrre con il suo lm.
Ho trovato la ricetta sul blog Mollica di pane. Ve la trascrivo pari pari!
Ingredienti:
220 gr di lievito madre rinfrescato 3 volte (oppure biga fatta 18 ore prima con 150 gr di farina manitoba, 1,5 gr di lievito di birra e 70 gr di acqua, e conservata a 18°)
500 gr di farina 0
5 gr di lievito di birra
350 gr di acqua
10 gr di fiocchi di patate
10 gr di sale
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di miele
olio, sale e rosmarino
Procedimento:
Ho sciolto in 350 gr di acqua col miele, il lm e il lievito di birra (se non lo avete usate biga e lievito di birra). Poi ho avviato a bassa velocità l'impastatrice e iniziato ad aggiungere pian piano tutta la farina setacciata con i fiocchi, quando la farina aveva ben assorbito l'acqua, ho aggiunto il sale, incordato un po' e infine l'olio.
A questo punto ho alzato la velocità e incordato bene, ci sono voluti circa 20 minuti, l'impasto è abbastanza idratato. In ogni caso dovrà risultare ben elastico.
Ho messo a lievitare in una ciotola coperta da pellicola nel forno spento con la lampadina accesa. Dopo 2 ore era oltre che raddoppiato.
L'ho preso e l'ho steso sulla spianatoia infarinata, ho fatto le pieghe del 1 tipo, ho spezzato in due parti l'impasto, fatto ancora una piega per ogni pezzo, avvolto a palla, coperto con un panno umido e ho atteso 1 ora circa che lievitasse bene.
Dopodichè ho oliato bene due teglie tonde in ferro da 33 cm. vi consiglio caldamente le teglie in ferro, richiedono qualche cura in più delle altre, ma pizza e focacce verranno spettacolari
Infine ho steso, oliato bene, cosparso di sale, rosmarino e fatto lievitare ancora circa mezz'ora.
Ho infornato a 250° ventilato.
Io avevo rinfrescato il lievito giusto ieri sera.... non avevo idea di cosa si intendesse per "rinfrescato 3 volte"; 3 volte in quante ore, giorni???? Bho...ma ho deciso di usarlo.
Quindi oggi dopo pranzo mi son messa a impastare e devo ammettere che anche i tempi di lievitazione sono coincisi con quelli indicati dalla ricetta!
Le piege di cui parla: stende l'impasto e lo ripiega in 3 e poi forma una palla ripiegando i bordi verso il basso.
Dopo aver diviso l'impasto in 2 parti, le ho messe su un un'unica teglia a lievitare. La prossima volta metterò ogni parte sulla teglia dove cuocerà in modo da maneggiarlo il meno possibile e una volta lievitato, stenderlo allargandolo con i polpastrelli.
Prima di infornare le ho bagnate ben bene con la miscela di olio e acqua e cosparse di rosmarino e di salvia.
Dopo sfornate ho seguito il consiglio delle genovesi per quanto riguarda la focaccia e quindi le ho spennellate di olio evo.
Con dell'affettato fresco e del formaggio sono state la nostra cena e devo dire che alla fine le ho dovute togliere dalla tavola perchè Matteo se le stava letterlamente divorando. Sono anche io molto soddisfatta del risultato, soprattutto considerando il fatto che io con il LM non ho mai avuto risultati esaltanti....questa focaccia è da ripetere...magari già al prossimo rinfresco!
Buona serata a tutti
Paola
Salmone gratinato con salsa di cipolle stufate all'arancia
Eccomi anch'io in questo nuovo spazio.
Prendo spunto dalla richiesta di piccoLina...e pubblico questa ricetta.
Buono, caldo, e bello carico..l'ideale per le feste!
Ingredienti per 3 persone affamate:
3 tranci di salmone da 1 cm di altezza (stare attnti alle spine grosse, da togliere senza sfibrare la carne)
Per la farcia:
2 patate grosse
una noce di burro
1 uovo
4 cucchiaini di grana
prezzemolo tritato
noce moscata
Odori e salsina:
2 foglioline piccole di alloro
3/4 di una cipolla media tagliata ad anelli sottilissimi
il succo di 1 grossa arancia
3 cucchiaini di zucchero di canna
Per la pastella:
4 cucchiai di farina
6 cucchaiai di olio.
Curare e pulire per bene il salmone.
Lessate le patate e passatele allo schiaccia patate fine fine, e aggiungete il burro, fatelo sciogliere e lasciate raffreddare il composto.
Aggiungere il sale, la noce moscata, il prezzemolo quanto basta.
Mettere il grana e l'uovo mescolare per bene e riempire una tasca da pasticceria con bocchetta a stella da 1 cm.
Fare la pastella. Intingere per bene i due lati del salmone e mettere in una padella calda su cui è stato scaldato un filo d'olio.
Far dorare e salare per bene da entrambe le parti.
Togliere il salmone e adagiarlo delicatamente sulla carta forno
Con l'impasto di patate, fare una griglia sopra, meglio se con la modalità "canestro - cestino"(più scenografica) e mettere in forno a gratinare al max di temperatura.
Se vi rimane dell'impasto di patate fare due patatine duchessa d'accompagnamento.
Per la salsa alle cipolle mettere gli anelli della sudetta in un tegame con olio e alloro.
Aggiungere dell'acqua (giusto un pò) perchè così la cipolla ha il tempo di appassire bene.
Una volta trasparente mettere il succo di arancia e 3 cucchiaini di zucchero di canna, restringere fino alla consistenza "mielosa".....
Servire il trancio con un paio di cucchiaiate di salsa caramellata e due patatine.
-Davide-
venerdì 4 dicembre 2009
ECCOMI !!
Forse ce l'ho fatta ?!
Sono nel posto giusto per fare un salutone?
Prepariamoci ad un week-end bello freddino
chè mi sa sia arrivato l'inverno.
Ciao Paoletta PiccoLina,
ora faccio un giro e vedo cosa riesco a fare.
tinuk
giovedì 3 dicembre 2009
Rieccoci ...
Eta' e saggezza
Io tre giorni fa avrei alzato la mano, ma poi davanti a scuola ho visto questa scena che vi racconto e....mi sono dovuta ricredere!
Da quando Matteo ha iniziato la prima elementare, cioe' 3 anni fa, TUTTE le mattine c'e' sempre davanti alla scuola questo nonno con i suoi nipotini; il maschietto ha l'eta' di Matteo, la bimba 2 anni in piu'.
Il bimbo e' scatenatissimo....non e' fermo un istante e fa comunella sempre con bambini piu' grandi (i compagni della sorella) che si atteggiano a bulletti della scuola...i padroni del mondo! Lui, per tenere il passo ne combina di ogni!
Una mattina l'ho visto aprire un bidone (di quelli condominiali) dell'umido e ficcarci letteralmente dentro la testa x annusare! Il tutto davanti agli occhi del nonno che non ha mai detto nulla. Io stavo per rimettere la colazione!
Un'altra mattina stava giocando a calcio con una vaschetta di plastica, di quelle x la verdura nei supermercati....alla fine l'ha ridotta a pezzi e l'ha abbandonata in mezzo alla strada. Il nonno sempre zitto.
Tutte le mattine sti ragazzini si rincorrono su e giu' dai marciapiedi, spintonandosi e sputando tranquillamente dappertutto. Si lanciano gli zaini, si strappano le giacche da addosso.... il nonno tace!
I miei bimbi mi guardano con l'espressione un po' interrogativa e io gli dico di prendere nota di tutto quel che NON devono imparare!
Martedi mattina i soliti bambini stanno facendo casino, finche' arriva una macchina. E' il bidello, con la sua vecchia Fiat Uno che di certificazioni EURO non ne ha nemmeno mezza! Si ferma davanti al cancello e scende per aprire lasciando in moto la macchina. Il bimbo che fa??? Inizia a camminare attraversando il fumo nero che esce dal tubo di scappamento....gli sembrava di camminare nella nebbia! Ma non si ferma qui. Si abbassa davanti al tubo e praticamente si stava facendo un aerosol di gas di scarico! Io non potevo credere che il nonno non fiatasse, ma no....finalmente parla!!! E infatti gli dice "Nicolo'....." (io gia' esultavo, evvai....era ora!) "...Nicolo' ... SEI IN MEZZO ALLA STRADA!" :-(
Ma nooooooooo!!!! Eppure e' vero!
mercoledì 2 dicembre 2009
Patate stufate al limone alla greca
Non ci capisco granchè per ora, ma mi piace!
Mi piace come posto dove incontrarci e chiacchierare, dove raccontavi le mie cose, leggere le vostre e trovare un attimo di allegria e relax in mezzo agli impegni della giornata ..........o alla fine!
Vi racconto una piccola ricettina che è saltata fuori stasera.
Tutto è nato da un'idea del cavolo....nel senso che avevo (ed ho tuttora) un cavolo che mi guardava sconsolato dal cestino da un po' di giorni.
Stasera sono uscita dall'ufficio pensando che avrei fatto degli involtini di cavolo che mi piacciono tanto e quindi strada facendo dovevo procurarmi della carne tritata .............regolarmente dimenticata!!!! Che cavolo ci metto nel cavolo? Niente, rimandiamo a domani.
Stasera ci pappiamo un bel pezzo di filetto pronto per essere scottato in tegame. Da solo faceva tristezza, poverino!
Nel frattempo, anche senza materia prima, avevo tirato fuori un vecchio libriccino di cucina greca per leggere la ricetta degli involtini di cavolo e carne, per confrontarli con la ricettina piemontese dei capunet (deliziosi) e studiarmi le differenze.
Così leggi quì e leggi lì, sono capitata nelle pagine dei contorni e ho trovato questa semplicissima e pratica (si cucinano da sole) ricetta per le patate con un sapore nuovo.
Patate stufate al limone
3 patate medie sbucciate e tagliate a spicchi o cubetti grossi come un boccone.
mezzo limone
1 foglia alloro
1 bicchiere acqua o brodo
olio extravergine
1 spicchio d'aglio
prezzemolo tritato
sale
mettere in casseruola tutto tranne il prezzemolo e cuocere a fuoco basso finchè le patate saranno cotte e il liquido assorbito (io ho aggiunto anche un cucchiaino di dado di verdure casalingo). Mescolare poco e delicatamente. Alla fine cospargere di prezzemolo.
Sono delicatamente acidule, buonissime!!!!
Si può usare pochissimo olio, io ne ho messo un cucchiaio scarso, e restano saporitissime.
Buonanotte Vitto
Pandorini
A Firenze ho comprato un bellissimo stampo in silicone con 6 impronte x pandorini e lunedi mi son subito messa all'opera x inaugurarlo!
Avevo visto su "una streghetta in cucina" la ricetta delle Brioches di Julia Child e così ho pensato di usare quella!
Ingredienti:
èponge:
85 gr di latte tiepido
20 gr di lievito di birra (io un panetto)
1 uovo
360 gr di farina
Ho sciolto il lievito nel latte tiepido poi unito l'uovo e mescolato. Io ho messo tutto nel Ken, aggiunto 180 gr di farina e impastato per qualche minuto.
Poi ho versato sopra la restante farina e ho fatto lievitare per 40 minuti (alla fine avrete la superficie crepata).
impasto:
70 gr di zucchero (io ne ho messi 100 gr )
mezzo cucchiaino di sale
4 uova sbattute
200 gr di farina
170 gr di burro a temperatura ambiente (io ne ho messi meno, circa 130)
Ho versato zucchero, sale, uova e farina sul primo impasto. Impastato con l'impastatrice per 20 minuti fino a che l'impasto si stacca dalle pareti.
A questo punto ho aggiunto il burro poco alla volta, aspettando che il primo aggiunto fosse assorbito bene.
A questo punto ho messo negli stampi da pandorino circa 90 gr di impasto in ogni impronta. Ho usato anche 6 stampini da muffin in alluminio usa e getta, in tutto mi sono uscite 12 brioches. Ho lasciato lievitare nel forno con la luce accesa per 2 ore poi ho cotto a 180 gradi per 18 minuti.
Nota: nonostante abbia aumentato lo zucchero (su suggerimento di Marta) le brioche risultano ancora poco dolci, aumenterei a 150 grammi!
Quelle che non ho consumato le ho riposte in freezer pronte da usare per la colazione dopo averle fatte riprendere nel microonde. BUONE!
Chocolate Chip Cookies
Capita spesso che i bimbi mi vogliano aiutare in cucina! Allora ci mettiamo i nostri bei grembiulini e pasticciamo insieme divertendoci sempre tanto. Questi biscotti sono la cosa che piu' ci piace preparare (dopo la pizza ovviamente!); la ricetta l'abbiamo elaborata man mano in vari tentativi e siamo arrivati a questa:
Chocolate Chip Cookies - di piccoLINA
Ingredienti:
100 gr di burro morbido
150 gr di zucchero di canna
1 uovo
1 bustina di vanillina
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di lievito
210 gr di farina
2 cucchiaini di orzo solubile
150 gr di cioccolato (anche quello al latte, o gli avanzi delle uova di pasqua)
50 gr di nocciole tritate grosse (va bene sia con che senza pelle!)
Intanto che i bimbi tritano il cioccolato a pezzettini e anche le nocciole, io mescolo il burro morbido con lo zucchero di canna riducendolo a crema e ci aggiungo l'uovo e la vanillina.
In un'altra ciotola ho riunito tutti gli ingredienti secchi. A questo punto abbiamo unito tutti gli ingredienti e mescolato bene.
L'impasto e' consistente ma non asciutto! Non e' una pasta frolla per intenderci.
Fare i mucchietti e' compito dei bimbi!
Con due cucchiaini mettono dei mucchietti di impasto sulle teglie coperte di carta forno. I mucchietti sono grandi come una noce o poco piu'. Teneteli distanti perche' poi cuocendo si appiattiscono e si allargano parecchio. Con queste dosi sono usciti 36 bei biscottoni!
Cotti in forno caldo a 180 gradi per 15 minuti. Quando li sfornate sono ancora morbidi. Con una paletta li ho solo staccati dalla carta forno e li ho lasciati li a raffreddare. Sono buonissimi....
Sono anche un'idea regalo, sempre molto apprezzati!
Con questo post partecipo alla raccolta di Anice e Cannella:
e anche alla raccolta di Giallo Zafferano!
L'OSS BUS
L'altro giorno ho avuto una voglia irrefrenabile di ossibuchi così li ho preparati seguendo una ricetta che a mio avviso era simile a questa, ma non era QUESTA!!
Non conosco ne l'autore e non ho foto da pubblicare, provateli, poi ci confrontiamo.
(per 6 persone) 6 pezzi di 4 centimetri di spessore, circondati da polpa muscolosa, segati all'estremità della coscia o dello stinco di un vitello. 120 grammi di burro. Un trito composto di 1 cipollina, 1 carota e un pezzetto di costola di sedano. Uno spicchio d'aglio, qualche rametto di maggiorana e un pezzetto di scorza di limone (eliminare la parte bianca interna). La polpa di un paio (un paio e non più) di pomodori maturi. Un secondo trito composto di 1 spicchio d'aglio e della scorza grattugiata di 1/2 limone. 1 bicchiere di vino bianco secco. Un poco di farina. Sale e pepe nero macinato al momento. Fare sciogliere 80 grammi di burro in un tegame in cui gli ossibuchi non stiano ne troppo vicini ne troppo lontani uno dall'altro. Disporvi gli ossibuchi infarinati, farli colorare da ambedue le parti, aggiungere il primo trito e con- dirli con sale e pepe. A imbiondimento del trito, bagnare col vino e farlo ridurre quasi completamente; aggiungere il pomodoro tritato fine e qualche cucchiaio di brodo; coprire il tegame e continuare la cottura per un'ora e più aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio di brodo (per evitare che la salsa si addensi troppo). Qualche minuto prima di fine cottura, aggiungere il secondo trito e il resto del burro; mescolare e fare insaporire per qualche minuto a calore moderato. Disporre gli ossibuchi a corona in un piatto di servizio rotondo, ben caldo, e ricoprirli con il loro sugo. Unica «guarnizione» ammessa (e consigliata): risott, alla milanese.
Un abbraccio
Vale
Involtini di verza
Mi e' tornata la voglia di cucinare!!!! Ero in crisi da un po'....mi limitavo a sopravvivere preparando il minimo, soprattutto per accontentare le belve, ma la voglia di cucinare con entusiasmo non c'era. Forse anche per questa fastidiosa infiammazione alla bocca che mi tormenta da un mese e che non mi permetteva di mangiare nulla di solido e di caldo! Ma ora sta passando e ieri sera sono rientrata dall'ufficio e quasi senza accorgermene ero li a trafficare come non accadeva da tanto! Bello! Anche perche' mi mancava questa cosa, ma non riuscivo ad "obbligarmi" a fare, proprio mancava l'ispirazione!
Ieri sera ho preparato questi involtini di verza....anche se, apro una parentesi, da noi si aspetta a mangiare le verze dopo che hanno preso la prima gelata, ne guadagnano in bonta'. Ma quest'anno il clima e' mite, le temperature sono alte per il periodo e la voglia di verza invece si faceva sentire, quindi non ho aspettato! Il risultato e' ottimo comunque!
Ingredienti:
1 verza
250 gr di macinato magro
200 gr di salsiccia
70 gr di pane raffermo ammollato in poco latte
1 uovo
40 gr di formaggio grattugiato
1 spicchio di aglio tritato finissimo
prezzemolo, maggiorana e pepe a proprio gusto
sale
Ho staccato le foglie dalla verza senza romperle e le ho tuffate in acqua bollente e salata per 5 minuti. Le ho scolate e messe a raffreddare su di un canovaccio.
Intanto ho preparato il ripieno mescolando tutti gli ingredienti.
Ho preso poi una foglia di verza, ho appoggiato sopra una po' del composto di carne (la quantita' dipende dalla grandezza della foglia!) e ho arrotolato e ripiegato le estremita' per formare una specie di pacchetto. Legato quindi con spago da cucina.
Con queste dosi escono ALMENO una decina di involtini.
Ora, in una padella che possa contenere tutti gli involtini, si fa un soffritto con olio evo e una cipolla tritata finissima, si fanno rosolare gli involtini girandoli bene e si sfuma con del vino bianco.
Si aggiunge quindi della passata di pomodoro e si lascia cuocere scoperchiato per circa 20-30 minuti.
Buon appetito!!!!