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venerdì 30 luglio 2010

TORTA DI COMPLEANNO PER ANTONIO


Era un po' di tempo che non postavo una torta, a dire la verita' erano in ballo un po' di torte ma, per una serie di motivi non sono state realizzate. L'unica torta che ho realizzato(fino all'ultimo è stata in forse) è questa, per il compleanno di mio figlio. Lui non avrebbe voluto fare niente, non avrebbe voluto nemmeno la torta; io con questo caldo di Luglio non avevo nessuna voglia di accendere il forno.Poi, un paio di giorni prima mi fa sapere finalmente di avere invitato qualche amico, quindi, la festicciola si fa. La torta a dire la verita' non è niente di che,t utti i fiori in pdz li avevo gia' da molto tempo, erano stati usati per altre torte, non ho fatto altro che "AZZECCARLI" sopra, è stata una torta molto veloce che mi ha impegnato molto poco, se devo dirla tutta, una torta senza infamia e senza lode. Ma potevo non festeggiare i 14 anni del mio"bambino"?(se si accorge che l'ho chiamato bambino,mi fulmina con lo sguardo). La torta è la moretta di krikri, una base che ho scoperto da poco e devo dire la verita', mi piace molto, farcita con semplice panna e gocce di cioccolato, intonacata sempre con panna e "colatura" di ganache.Vi lascio alla ricetta della torta.

Un caro saluto a tutte voi!
Anna.

Moretta di Krikri
Ingredienti:

150 gr di farina
150 gr di zucchero
3 uova
una tazzina di olio di semi
mezzo bicchiere di latte
una bustina di lievito
30 gr di cacao(io ne metto di piu',mi piace molto scura)

procedimento:

Montate le uova con ,lo zucchero,poi aggiungete il resto degli ingredienti un po' alla volta,cuocete in forno per 30 minuti a 180.Ovviamente,questi tempi sono approssimativi,fate prima la prova stecchino.

Dolce Vittoria al lime...e augurissimi alla strega!!!

Vado subito al sodo, oggi e' il compleanno della nostra adorabile strega....la Vittoooooo!!!!!
Quindi una torta speciale per una persona eccezionale!
Questo dolce e' una garanzia perche' firmato Tina e sappiamo bene che tutto cio' che esce dalle sue mani e' ottimo!
Io l'ho fatta diverse volte ed e' sempre molto apprezzata da tutti!
Siccome pero' sono in vacanza, vi dovete accontentare di una foto del primo tentativo, fatta ancora con la macchinetta compatta, ma credo che renda comunque.
Strega bella... ti mando un abbraccio enorme e tanti tantissimi auguri di cuore!
Esprimi un desiderio, pensaci forte forte e sono certa che con la tua forza e tenacia si realizzera'! Poi spero di aver presto l'occasione di stritolarti un po' dal vivo!!! eheheheh!!!!
La ricetTINA....

Dolce Vittoria al lime - di Tina Tinuk

Disporre un sottile disco di pan di spagna-tipo morbido alle mandorle- sul piatto di servizio e racchiuderlo nell’anello da pasticceria; sopra disporre il composto al lime:
mescolare 3 tuorli con 200g di panna liquida fresca e 125g zucchero e in bagnomaria mescolando continuamente, proseguire la cottura fino a che inizia ad addensarsi- circa 15 mn - quindi fuori dal fuoco incorporare la scorza grattugiata di un lime e mescolando bene 10g di colla di pesce dapprima ammollata in acqua fredda, strizzata asciugata e disciolta in 2 cucchiaiate di crema calda.
Aggiungere al tutto il succo di 2 lime e fare raffreddare a temperatura ambiente il composto ottenuto.
Montare a neve ferma i 3 albumi ed unirli al composto raffreddato ma NON rassodato, velocemente ma con molta delicatezza e con movimenti dal basso verso l’alto.
Versare quanto ottenuto sul pan di spagna dopo averlo bagnato con uno sciroppo ottenuto con pari quantità di acqua e zucchero fatti sobbollire pochi minuti; aggiungere alla bagna 1\2 bicchierino di limoncello. Lasciare ben coperto in frigo x almeno 4 ore.
Staccare il cerchio e decorare a piacere con ciuffi di panna, gelatine al limone, rametti di edera, frutti di bosco, foglioline di menta...


Note di piccoLINA: io in questa occasione avevo messo dei frutti di bosco (mirtilli, lamponi e fragoline) sul pan di spagna prima di versare la crema. L'effetto tagliando la fetta era bellissimo, molto colorato!

Un abbraccio!
Paola

mercoledì 28 luglio 2010

Palacinke

Buongiorno a tutti!

E' da tantissimo che non posto più alcuna ricetta anche se prometto sempre a Paola di essere più attiva nel blog.

Ora, per augure a chi ancora lavora delle buone vanaze ed un ben tornata alla nostra Piccolina, ecco una ricettina facile facile e molto versatile.

Dopo innumerevoli tentativi, assemblando e modificando varie versioni di ricette più o meno originali, sono arrivata a deifire queste dosi.

Ai miei bimbi piacciono solo spolverizzate con un po' di zucchero, come quelle della foto, però l'altra sera le ho farcite con formaggio e prosciutto, passate un momentino in forno e le hanno apprezzate.





Palacinke - di Vale

Ingredienti:
1 uovo
150 dl di latte freddo
120 gr. di farina
1 pizzico di sale
2 dl di acqua frizzante fredda
1 cucchiaio di olio

Mescolare bene l’uovo con il latte.
Aggiungere la farina a pioggia, mescolando continuamente per evitare di fare grumi, salare ed aggiungere l’acqua e l’olio: deve risultare una pastella abbastanza fluida.
Ho notato che alcune farine, integrale o Kamut, assorbono più liquidi, basterà aggiungere un po’ di più d’acqua o latte, io ne aggiungo al massimo altri 0,50 dl.
Riscaldare una padellina antiaderente, o l’apposito pentolino da crêpes, con il fondo unto d’olio, versarvi sopra un mestolino di pastella muovendo la padella in modo che si formi uno strato sottile ed uniforme.
Cuocere a fiamma alta, girare e far cuocere dall’altro lato.
Con questa dose a me vengono 7 palacinke.


Un carissimo abbraccio

Vale

Ps. con questa ricetta partecipiamo alla raccolta di Federica "Un uovo per amico"

domenica 25 luglio 2010

Torta al cioccolato tricolore e tanti auguri!!!!


Sabato scorso (il 17luglio) Emma ha compiuto 3 anni!!!
Emma e' la mia nipotonza fantastica, e nonostante io non abbia mai avuto un feeling particolare con le bimbe (fortuna che ho due maschietti), lei e' assolutamente adorabile e mi ha conquistata!!! E' cosi'!... ti guarda con quegli occhioni grandi e scuri e la sua boccuccia a cuore e tu sai gia' che qualsiasi cosa dira', non potrai fare a meno di stritolarla di baci! C'e' da dire che essendo femmina ha innata la capacita' di arruffianarsi chiunque e devo ammettere che lei e' piuttosto brava. Ed e' anche tenace e decisa, se si mette in testa una cosa non molla la presa finche' non la ottiene...insomma, una bella "capa tosta"!!!
Ogni anno, oltre alle torte di compleanno per le mie belve, l'altra torta obbligatoria e' quella per Emma!
Che torta preparare per festeggiare 3 anni??? Una torta a tre strati....tutti di cioccolato!!!!
E la cosa bella e' che NON SERVE IL FORNO, perche' con le temperature di questo periodo anche lui e' stato mandato in vacanza. Guardate questa foto....l'ho scattata col cellulare venerdi' scorso uscendo dall'ufficio...


Ma torniamo alla torta!
Ogni volta che cucino qualcosa devo sempre fare attenzione anche agli invitati, perche' si sa, ognuno ha i suoi gusti e bisogna mediare cercando di accontentare tutti! Ma delle volte si tratta solo di "capricci", come nel caso di mio cognato, tanto adorabile quanto viziato. Lui ha un blocco per tutto cio' che e' bianco e ha a che fare con formaggi e derivati. Non fategli nemmeno vedere uno spruzzo di panna, una pasta all'olio o un pezzettino di taleggio....GUAI!!!! Ma io spesso "lo frego"!!! Sapendo che la sua non e' intolleranza ma davvero solo un capriccio, ometto di fargli l'elenco dettagliato degli ingredienti e lui tranquillamente mangia e gradisce ogni volta! In questo caso, quando ha visto lo strato bianco, ha iniziato a strabuzzare gli occhi, ma io subito l'ho rassicurato dicendogli che si trattava di "una CREMA al cioccolato bianco" (lui adora il cioccolato!) che poi non e' altro che la verita'... che bisogno c'era di specificare che la crema era fatta con la ricotta??? :-) sono una serpe, lo so!!!!
Comunque se ve lo state chiedendo, SI, la torta gli e' piaciuta molto ed ha anche fatto il bis!!!
Per la torta ho preso spunto da una ricetta che ho in archivio dai tempi in cui frequentavo Cucina Italiana, ma non avevo mai provato; ho apportato alcune modifiche, quindi vi riporto la mia versione:

Torta al cioccolato tricolore - versione di piccoLINA
Ingredienti:
1 disco di pan di spagna (non inorridite, ho preso quello gia' pronto, ma quando ce vo, cce vo!)
200 cc di latte (tenerne da parte 5-6 cucchiai presi dal totale)
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia,
100 gr di zucchero
12 gr di gelatina in fogli
500 gr di ricotta cremosa
400 gr di panna da montare
100 gr di cioccolato fondente
100 gr di cioccolato al latte
100 gr di cioccolato bianco

Mettere il pan di spagna dentro un cerchio apribile con un nastro di acetato all'interno. Se non l'avete usate due strisce di carta forno.
Prepariamo quindi la crema.
Mettere i fogli di gelatina a bagno in acqua fredda.
In una terrina lavorare la ricotta con il frullino elettrico fino a che diventa morbida, quindi aggiungere lo zucchero, il latte (tranne i 6 cucchiai) e la panna ben montata, quest'ultima amalgamando delicatamente.
Scaldare fin quasi a bollore il latte rimasto e scioglierci la gelatina ben strizzata. Aggiungere quindi qualche cucchiaiata di composto di ricotta e panna per allungare la gelatina e poi unire tutto in una sola ciotola. Dividere ora l'impasto ottenuto in 3 parti uguali (piu' o meno, io sono andata a occhio!).
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco e unire a una parte del composto. Mettere la crema sul pan di spagna livellando con una spatola e riporre in freezer mentre procediamo con la torta. Sciogliere ora il cioccolato al latte e mescolare con un'altra parte del composto e spalmare quindi sullo strato bianco. Rimettere in freezer e procedere come prima con il cioccolato fondente. Una volta spalmata la crema al cioccolato fondente sulla torta riporre in frigo per almeno 6 ore.
Poco prima di servire rimuovere l'anello e il foglio di acetato e decorare con panna montata o a piacere. Io ho decorato soltanto con nocciole e mandorle in superficie.
Buona!!!

E come mai il post pubblicato solo oggi??? Perche' oggi (se ho impostato bene le opzioni di pubblicazione dovrebbe essere il 25 luglio!) e' il MIO di compleanno e questa e' stata anche la mia torta quando ho festeggiato con Emma! (nella foto io e le mie belve!)


Da oggi sono in vacanza con i miei bimbi! In ogni caso... ho programmato altri post, quindi non sentirete la mia mancanza!!!
Un abbraccio a tutti!
Paola

Aggiornamento del 27 giugno 2011: con questa ricetta partecipo alla raccolta J'adore le chocolate di Meris

giovedì 22 luglio 2010

Pate' di pomodori secchi.

Si rintanano sempre negli angoli piu' nascosti del frigo... vasetti di marmellata, salse, conserve, avanzi...tutti ne abbiamo almeno uno che giace la', dimenticato e abbandonato sul ripiano piu' alto del frigo, al riparo dal nostro sguardo! Vero???
Il mio ultimo "ritrovamento" e' stato un vasetto di pomodori secchi che la mia Adele aveva messo sott'olio senza pero' prima farli rinvenire in acqua e aceto, quindi sti poveri pomodorini erano ancora ben secchi! Li avevo lasciati li ripromettendomi che avrei trovato un modo per consumarli! Poi un giorno chiacchierando con Nadia e Vitto salta fuori un pesto di pomodorini che le due hanno gustato ad un aperitivo...
Chiedo informazioni per la ricetta e Nadiuzza mi dice: " Metti: pomodori, pinoli, aglio, mandorle, un pezzetto di parmigiano e frulli tutto. Poi aggiungi un pò di olio per allungare". La Vitto invece :"Il frullato di pomodorini secchi è parecchio forte, salato e saporito. Per apprezzarlo al meglio sui crostini và stemperato con formaggino fresco tipo robiola o ricotta oppure con una salsa di pane ammollato nel latte (ma non ho mai provato) o con patate schiacciate (da provare anche questa).
Il frullato di pomodorini va bene anche aggiunto a olio aglio e peperoncino o nell'impasto del polpettone di carne o nel composto per sformatini o torte salate.
Io ne ho messo anche una punta di cucchiaio nel brodo!"
Appero'!!!! Quante idee!!!!
Appena tornata a casa mi sono messa all'opera e l'ho fatto, dosi assolutamente ad occhio, mi sono regolata in base alla consistenza e al colore, quando mi hanno soddisfatta mi sono fermata!


Pesto di pomodorini - di Nadia e Vitto
Ingredienti:
pomodorini secchi (preferibilmente ammollati in acqua e aceto)
1 spicchio di aglio
pinoli
mandorle
parmigiano
olio extra vergine d'oliva

Ho messo tutto nel frullatore e azionato finche' ho ottenuto una cremina.Riposto quindi in un vasetto e ricoperto di olio.
Conservare in frigo ma a portata di mano perche' dopo il primo assaggio non potrete piu' farne a meno!
Io appena fatto l'ho testato spalmandolo su una fetta di pane (rigorosamente fatto in casa) mescolato a philadelphia.... ottimo!

Domenica sera a un aperitivo a casa dei miei con tutti i miei fratelli e sorelle, l'ho proposto mescolandolo a robiola fresca e accompagnandolo a dei crostini.
Non potevo credere ai miei occhi quando ho visto mia sorella Anna che di solito non mangia, ma si limita ad assaggiare, avvicinarsi in continuazione alla ciotola e affondarci i crostini. E quel che e' avanzato se l'e' portato a casa.... EVVIVA!!!!

Ne ho ancora mezzo vasetto in frigo e provero' quindi la variante con le patate lesse, ma anche mescolandolo a qualche sughetto per la pasta, quindi e' probabile che prossimamente si parlera' ancora di questo pesto. Intanto ne ho aggiunto un cucchiaino a fagiolini e patate in insalata e .... slurp!!!!
Quindi il mio consiglio e': fatelo!!!!

Un abbraccio a tutti
Paola

lunedì 19 luglio 2010

Double chocolate cookies



Direttamente da New York, ecco qua i veri Cookies al doppio cioccolato!!!!
Miticiiiii!!!!!
No, no, no.....io a new York non ci sono mai stata, purtroppo, ma e' un viaggio che fa parte della lista di quelli che non vorrei perdermi!
Ma a New York c'e' stato Cesare! Cesare e' un mio collega; in realta' ci occupiamo di cose molto diverse e siamo anche in edifici diversi, ma ci vediamo quasi ogni giorno per una pausa caffe' e quattro chiacchiere!
Cesare e' un mito, organizza un milione di cose ogni giorno, e' una di quelle persone che non e' mai ferma, e' sempre in compagnia ed e' di compagnia! Ed e' sempre disponibilissimo ad aiutare gli amici, credo di non averlo mai sentito dire di no a qualcuno.... figuartevi che io gli ho chiesto se mi accompagnava in stazione quando sono andata a Napoli da Annina e lui, nonostante la levataccia fosse alle 4.30, ha subito accettato volentieri! L'anno scorso ha organizzato lui il fine settimana in canoa sull'Ardeche; meglio di un tour operator, aveva badato ad ogni dettaglio!
A giugno e' stato una settimana a New York e al suo ritorno mi ha portato una sorpresa: un sacchetto contenente gli ingredienti secchi per preparare i cookies al doppio cioccolato! Favoloso... intanto assolutamente non me lo aspettavo, quindi mi ha fatto piacerissimo! E poi erano di un buono, ma di un buono.... Mmmmm!!!
Gia' il profumo a confezione chiusa era inebriante, non vi dico poi cos'erano quei biscotti!!!
La confezione da 450 gr conteneva: farina, gocce di cioccolato (erano GIGANTESCHE, altro che gocce!), zucchero di canna, cacao, aroma vaniglia, sale, bicarbonato di sodio. Le quantita' non erano specificate purtroppo.
Io ho aggiunto 1 uovo e 120 gr di burro morbido. In forno a 180 gradi per 12 minuti.


Sulla confezione era scritto che sarebbero usciti circa 12 biscotti, io mi son guardata bene dal fare delle "bistecche" e ne ho ottenuti una ventina. Erano profumati e morbidissimi, veramente ottimi, con quella punta di salato che col cioccolato mi fa impazzire!
Chi e' il prossimo che si fa un viaggetto a NY? Ne vorrei ordinare un bel tot di confezioni!!! :-)
Vabbe' va.... magari provo a sperimentare finche' arrivo a scoprire le giuste dosi!

Baci baci
Paola

domenica 18 luglio 2010

Torta Quadro d'autore di Montersino



Non ho molta voglia di cucinare, come penso la maggior parte di voi, però è tradizione che d'estate organizzi una grigliata con gli amici di sempre, sul mio terrazzo. E allora, dicevo, non ho voglia di cucinare ma mi sono ritrovata a preparare una miriade di piattini, per lo più già passati su "questi schermi", perchè non so trattenermi, non sono capace di preparare poco quando ho ospiti. Che ci posso fare!
Ma la sorpresa è stato questo dolce di Luca Montersino: favoloso! Mi è piaciuto moltissimo ed è piaciuto moltissimo. Allora ve lo racconto. Lo potete trovare sul blog di Montersino, Peccati di gola, dove c'è anche il video con tutte le spiegazioni date da lui, spiegazioni chiarissime, perchè è bravo anche in questo.
Come base ho usato la Panarellina di Tina aromatizzata al limoncello, naturalmente home made. Ho fatto una gelèe alla fragola invece dei frutti di bosco, per il resto ho seguito la ricetta.

Torta Quadro d'autore
Ingredienti
Per la chantilly al limone:
800 g di panna
600 g di crema pasticcera
15 g di colla di pesce in fogli
20 g di buccia di limone
20 g di limoncello
Per la finitura:
600 g di gelè ai frutti rossi
600 g di frutta fresca mista
400 g di pan di spagna di riso
40 g di gelatina neutra per pasticceria
Per la bagna la limoncello:
200 di acqua
200 g di sciroppo di zucchero
50 g di limoncello

Preparazione:
Per la chantilly al limone: miscelate la buccia di limone grattugiata con la crema pasticcera, quindi scaldate una parte di questo composto ed unite la galatina; mescolate bene in modo da far sciogliere la gelatina, unite il resto della crema fredda, il limoncello ed alleggerite il tutto con la panna montata.
Per la finitura: mettete un quadro in acciaio sopra un foglio di acetato, disponetevi sopra le fettine di frutta fresca lasciando degli spazi vuoti tra un frutto e l'altro quindi, aiutandovi con un sac a poche, mettete metà della crema chantilly al limone fino a formare un centimetro di spessore; lisciate bene con una spatola, colate sopra la gelè e lasciate rapprendere in frigorifero.
A questo punto formate sopra la gelè un altro strato con l'altra metà di chantilly e chiudete il tutto con il pan di spagna inzuppato di bagna al limoncello
Congelate il tutto, togliere poi dallo stampo, capovolgete la torta, staccate il foglio di acetato quindi lucidate il dolce con la gelatina neutra. Decorate la torta con un po' di frutta fresca intagliata a piacere e della buccia di limone.

venerdì 16 luglio 2010

TORTA DI COMPLEANNO


Ecco il resoconto: la panarellina ( grazie, Tinuk!) splendida. Morbida, non asciutta come il PDS, fatta ieri sera, anche col caldo ha retto benissimo. La foto, tremenda, ma abbiate pazienza. Il cioccolato plastico...fallimentare: lo avevo fatto due mesi fa ed era andato benissimo; stavolta ho spalmato sulla torta una ottima crema morbidissima, che si è indurita solo con due ore di frigo; a parziale giustificazione una temperatura equatoriale ( in casa ci sono trenta gradi). Grazie a tutti e bacioni. Rosella

martedì 13 luglio 2010

QUESITO

Risiamo al compleanno della piccolina. Quest'anno niente orsi; vuole le Winx, non riproducibili e ci penserà una pasticceria (!!!). Io ho l'incarico di fare un'altra torta. Pensavo a qualcosa di farcito con la cioccolata e ricoperta con il cioccolato plasico. Come viene la panarellina di Tina? Tenete conto che il pan di spagna non mi piace. Aspetto lumi dalle mie amichette, che abbraccio affettuosamente. Rosella

I fagiolini per la COMETA


Ho imparato a mangiare i fagiolini grazie a mio figlio! Perche' anche i bambini spesso hanno qualcosa da insegnarci, l'importante e' saperli ascoltare!


Io ho due belve chiacchierone (si lo ammetto.... somigliano a me!) che mi raccontano sempre tutto quel che li riguarda (sono in un'eta' dove la parola pudore ancora non esiste), e quando dico tutto, intendo letteralmente TUTTO! Quindi anche di quel che produce il loro pancino di bimbi!
Ora.... magari non e' bello che in un blog di cucina si parli di queste cose, ma vi assicuro che quando arrivano per l'aggiornamento sulle loro prodezze in ufficio io mi faccio sempre un mucchio di risate! E proprio perche' sono sempre al corrente del QUANTO e del COME non ho mai avuto pensieri sul fatto che il loro pancino funzionasse a dovere! E invece una mattina Samuele si sveglia con forte mal di pancia! Gli preparo un bel te caldo che di solito aiuta, invece niente sembrava funzionare. A pranzo non e' riuscito a mangiare e il pancino non voleva smettere di far male e il giorno dopo sarebbe dovuto partire per il mare! Lui continuava a contorcersi per i crampi, cosi' decido di portarlo in pronto soccorso!
La dottoressa, dopo averlo visitato gli fa fare una lastra all'addome e da li' vediamo che ha nel pancino talmente tanta sostanza da rischiare un blocco intestinale! Tutto questo perche' lui, con la fretta di tornare a giocare, produceva si, ma mai completamente tutto! E alla fine il pancino si e' riempito in maniera impressionante e ovviamente con forti dolori!
Tra le indicazioni della dottoressa ecco quindi una bella dieta a base di verdura, preferibilmente verde!
Oltre alle zucchine, un'altra verdura verde di stagione sono proprio i fagiolini, verdura che a me non fa troppo impazzire e non cucino mai! Ma posso dire a mio figlio di mangiarli quando io stropiccio il naso e nemmeno li assaggio? Direi di no!
Quindi li compro, ci mettiamo a pulirli insieme e iniziamo a lessarli!

Matteo, che e' sempre molto protettivo nei confronti di Samuele, voleva partecipare a tutti i costi al processo di guarigione del fratello e cosi' mi ha dato un'idea su come preparare sti benedetti fagiolini!

"Mamma, perche' non li facciamo andare in padella col burro e poi ci mettiamo il Philadelphia?"

Ecco.... questa la sua indicazione e proprio cosi' li abbiamo fatti.

Ci sarebbe da aprire una parentesi sulla quantita' di Philadelpha che si consuma a casa mia, tanto che il signor Kraft potrebbe farmi socia di maggioranza della societa'; alle belve piace da impazzire, mi aspetto che una mattina me lo chiedano a colazione!

Quindi la ricetta di oggi in realta' e' una non ricetta, non ho dosi ne quantita', semplicemente si tratta di fagiolini lessati, ripassati poi in pentola con del burro e mescolati con qualche cucchiaio di formaggio spalmabile....ma una cosa posso garantirla: piace!!! Piace a Samuele, che quando ha sentito me dire "fagiolini per cena" voleva morire e invece poi li ha assaggiati e dicendo che comunque non gli piacevano (perche' lui e' il perfetto bastian cuntrari!!!), li ha spazzolati tutti! Piacciono a Matteo, orgogliosissimo di poter aiutare suo fratello e al settimo cielo per averli cucinati per lui e ancora piu' felice quando mi ha visto mangiarli! E piacciono anche a me; si, mi piacciono cosi' tanto che li ho gia' preparati diverse volte e tutte le volte li mangio sorridendo e grata a mio figlio per avermeli fatti assaggiare!


So che questa e' una ricetta banalissima, ma non e' affatto banale tutto quel che ci ha portato a prepararla, soprattutto perche' e' nata proprio dal cuore, dall'amore di Matteo per suo fratello, che gli dimostra in continuazione e che poi fuoriesce come un fiume in piena nei momenti difficili.

Mi sono commossa quando mi ha detto: "Mamma, mandalo in colonia con me Sami, controllo io che fa tutta la cacca!!!" ecco, questo e' mio figlio! Un angelo con un cuore d'oro che adora il fratellino! Cosi' come il fratellino adora lui.... li guardavo abbracciarsi alla partenza e credevo di esplodere di gioia nel vedere quanto bene si vogliono!!!


Trattandosi di bimbi, ho pensato di raccontare la storia di questo pancino capriccioso e di questa ricetta per "La cometa pasticciona" di Mara, che raccoglie appunto ricette per i bambini, per aiutare i bambini affetti da malattie mataboliche!!!

E siccome ai bimbi di solito si fa fatica a far mangiare la verdura, magari cucinata cosi' si puo' riuscire a conquistarli!




















Un abbraccio
Paola

lunedì 12 luglio 2010

Tortino di recupero


Non una ricetta, per carità! Dunque, sono stata una settimana in montagna. Tornando ho trovato le patate che avevo lasciato piuttosto deteriorate. Buttare? Non sia mai! Ho tolto la parte ammaccata e ho bollito quel che rimaneva.
Nell'orto, nascosta tra le foglie, una zucchina, diventata zuccona: era almeno mezzo metro. Buttare? Come sopra. Ho levato la parte interna, tagliato a spicchietti il resto e fatto cuocere con poco olio e due spicchi d'aglio per un bel po'.
Ho battuto quattro uova, aggiunto parmigiano grattato, un cucchiaio di farina sciolto in un po' di latte, sale e pepe e mescolato alle zucchine. Sul fondo della pirofila imburrata ho disposto le patate a fette, messe cinque minuti in forno; ho ripreso la pirofila, ci ho versato il composto e ....ho rimediato la cena! Ovvero, l'arte di arrangiarsi. Un abbraccio alla compagnia. Rosella

LA focaccia...la piu' buona!!!!


Se dico focaccia voi a cosa pensate????
Io....dopo un attimo di black-out totale in cui mi si svuota la testa da qualsiasi altro pensiero, inizio a sentire il rumore delle onde, il profumo del mare e mi ritrovo catapultata a Genova!
Di focacce ne esistono infinite varianti, ce n'e' per tutti i gusti...ma la mia preferita in assoluto e la focaccia tipica genovese!
Per me e' perfetta... non so nemmeno descrivere QUANTO mi piace... so solo che quando la mangio non smetterei mai!
Il problema e' che qui dalle mie parti nessun forno la fa che almeno si avvicini vagamente un po' all'originale... ci provano ma davvero non ci siamo!!!
E io ho provato piu' volte a farla, ma senza mai essere pienamente soddisfatta del risultato, buone, ma la consistenza non era quella che cercavo! Poi ho trovato lei... Alessandra di Menu' turistico! Ho letto la sua ricetta nel forum di Cucina Italiana e me la sono subito stampata per correre a provarla!! Detto, fatto....come sempre!!!
Ragazziiiiiiii.... non avete idea di come ero in fibrillazione mentre la preparavo, la guardavo cuocere in forno, la vedevo diventare proprio come deve essere... tutte quelle fossette che rimangono umide, tutte quelle bolle che cuociono e scuriscono un po'... tutta la morbidezza che rimane intatta e quel buon sapore focaccioso...slurp!!!
L'ho preparata ed e' stato amore al primo morso....gia' al primo sguardo veramente!!!
Il SignorNO ha strabuzzato gli occhi quando mi ha vista sfornarla e mi ha fatto capire molto bene che avrebbe gradito fare da assaggiatore....ahahahah
Le belve si sono prodotti in mugolii e ampi cerchi con le braccia... chiedendomi solo: quando la rifai?
Bhe...l'ho gia' rifatta e ora che ho trovato la ricetta che inseguivo da sempre e non la mollo piu'!!!
Bene, se a questo punto sono riuscita a convincervi a provarla, non vi resta che cliccare QUI e vi ritroverete alla ricetta di Alessandra!
Io per comodita' vi riporto qui di seguito la ricetta, ma fate un salto da lei perche' ha inserito tante foto che sono molto utili per la preparazione!

Focaccia alla genovese - di Alessandra-Raravis (Menu' turistico)
Ingredienti:
500 g di farina
250 g di acqua (circa: la aggiungete poco a poco, fino a quando l'impasto diventa elastico. Deve comunque rimanere un po' umido, esattamente come la pasta da pane. Per lavorarlo, intanto, basterà mettere un po' di farina sulla spianatoia)
20 g di lievito fresco (anche qui: potete metterne di meno: in quel caso, allungherete i tempi di lievitazione, esattamente come per la pizza)
2 o 3 cucchiai di olio EVO ( potete anche ometterli- e fra poco capirete il perchè: io, comunque, preferisco aggiungerli)
sale

poi
olio EVO- almemno mezzo bicchiere
sale grosso
acqua

Fate sciogliere il lievito in poca acqua tiepida e, quando avrà iniziato a fare le bolle, aggiungete la farina. Iniziate ad impastare (io faccio tutto nell'impastatrice) , aggiungendo l'acqua a poco a poco e, in ultimo, l'olio e il sale. Fate lievitare almeno due ore, dopodichè ungete bene di olio una teglia e stendetevi l'impasto, dopo averlo abbattuto e lavorato sulla spianatoia per 5 o 6 minuti, a mezzo mm di spessore: questo è importantissimo, perchè una delle caratteristiche della nostra focaccia è proprio quella di non essere alta, pur rimandendo morbida. Fate lievitare almeno un'altra ora, poi riprendete la teglia e, con la punta delle dita, fate tante fossette, dopodichè, versate una piccola manciata di sale grosso sulla superficie della focaccia e, in ultimo, copritela d'acqua fredda. (...) Il problema è quanta acqua si deve mettere: non tanta da coprirla del tutto, non così poca da coprirne solo la superficie. L'ideale sarebbe che l'acqua bagnasse il fondo e si depositasse solo nelle fossette. Sul perchè del "niente olio" ci arriviamo fra poco.
Infornate al massimo della temperatura del vostro forno. L'unica differenza nel risultato finale fra la focaccia di casa nostra e quella di mio nonno sta qui- e non possiamo farci niente. Comunque, il mio forno ha una modalità pizza a 260 gradi, che poi sono 240 effettivi e a questa temperatura servono circa 13- 15 minuti di cottura.
Appena la focaccia comincia a scurire (grosso modo dopo una decina di minuti) la tirate fuori dal forno e la spennellate abbondantemente di olio. Lavorate velocissimamente (io appoggio la teglia direttamente sul portellone del forno) e rinfornate subito. Lasciate passare due minuti e ripetete l'operazione. Se la focaccia non brunisce troppo, fatelo una terza volta, fate un ultimo rapido passaggio in forno e sfornate definitivamente.


Questo il risultato della prima infornata.... e' leggermente altina rispetto alla vera focaccia genovese, non avevo considerato che la teglia del forno non e' grandissima e avrei dovuto impastare meno farina oppure toglierne una parte e fare delle focaccine...infatti al secondo tentativo lo spessore poteva andare bene, ma non e' durata il tempo di prendere la macchina foto :-P ....


Buona settimana a tutti!!!!
Paola

venerdì 9 luglio 2010

Loro non scrivono...facciamolo noi!

Dal blog di Anna

.....Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti,per conto di Sky.
Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai.
Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata.
Ammutolisce.
Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto.
Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio.
E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì.
Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi.
Ed io lo faccio.
Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati.
Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere.
Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro
vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile.
Che lo stato non versa ai cittadini senza casa,che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma.
La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso.
Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore.
E lei mi risponde, con la voce che le trema. " Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."
Loro non scrivono voi fate girare.


Oggi avevo pensato di non scrivere nel blog per aderire allo sciopero contro la legge bavaglio, ma certe cose meritano la nostra attenzione e non vanno dimenticate solo perche' e' trascorso piu' di un anno....
Un abbraccio
paola

mercoledì 7 luglio 2010

TORTA MERINGATA ALLA CILIEGIE



Ricetta di Cucina no problem. Mi è piaciuta molto, dovendola rifare userei uno stampo più grande perchè lievita molto e le ciliegie si perdono un pò nell'impasto. Dovrebbe restare più bassa e molto più "ciliegiosa"

TORTA MERINGATA ALLE CILIEGIE nadia

500 g ciliegie
80 g farina 00
60 g burro
70 g zucchero
½ bustina lievito per dolci
4 uova + 1 albume
180 g zucchero a velo
succo di limone
sale

Lavare e snocciolare le ciliegie. Montare il burro morbido con lo zucchero e un pizzico di sale fino ad avere una crema morbida. Unire due tuorli e due uova intere, uno alla volta, sempre montando con la frusta. Unire la farina ed lievito setacciati. Foderare il fondo di uno stampo ben imburrato, cm 22, con carta forno, versarvi il composto preparato e sopra le ciliegie. Infornare a 180° per circa 30/40 minuti quindi fare raffreddare.

Preparare una meringa italiana. Versare in un pentolino 3 cucchiai di acqua, qualche goccia di limone e lo zucchero a velo, portare a bollore e cuocere un minuto. Montare i 3 albumi con un pizzico di sale, a neve ferma, unire lo sciroppo bollente a filo continuando a montare. Mettere il composto in una tasca da pasticcere e decorare la torta con tanti ciuffetti uno vicino all'altro. Mettere la torta sotto il grill alla massima potenza per dieci minuti circa, fino a quando la meringa è dorata. Fare raffreddare e servire.

POMODORINI CONFIT



Qualche giorno fa parlavamo con Paoletta dei pomodorini confit. Molto versatili negli abbinamenti, magnifici con le grigliate, superbi sulle bruschette, deliziosi con la pasta. Si possono conservare in barattolini coperti d'olio, anche se in verità, sono talmente buoni che finiscono subito. Non ricetta semplicissima.
Si tagliano i pomodorini a metà, si mettono in una teglia foderata con carta forno con la parte tagliata verso l'alto, si cospargono di sale e un pizzichino di zucchero. Si possono mettere delle erbette, io uso l'origano ma va bene anche timo o basilico secco. Si mettono in forno caldo ventilato a 100° e si lasciano per due o tre ore, girandoli ogni tanto. Devono perdere tutta l'acqua e restare raggrinziti.

lunedì 5 luglio 2010

Pasta pic-nic


Da quando ho scoperto l'insalata di pasta la preferisco di gran lunga alle insalate di riso e lo stesso vale per le mie belvette!
In questa stagione capita spesso di organizzare pic nic al parco, giornate in piscina o passeggiate al lago e ogni volta che dobbiamo mangiare fuori la richiesta dei bimbi e' la stessa: "Mamma prepari la pasta fredda solita?"
Si....sempre la stessa.... ci piace cosi'! Semplice semplice.

La pasta pic nic - di Paola, Matteo e Samuele
Ingredienti (per 4 persone)
200 gr di pasta del formato che preferite
2 scatolette di tonno da 80 gr
300 gr di pomodorini ciliegia
100 gr di formaggio tipo fontina
100 gr di olive verdi
foglie di basilico

Cuocere al dente la pasta, scolarla e lavarla sotto l'acqua fredda. Mescolare quindi con gli altri ingredienti tagliati a dadini e in ultimo aggiungere del basilico fresco spezzettato con le mani.
Buon appetito!!!!



Con la prima foto, quella in cima al post, partecipo al contest "Something red" di Ele del blog Deleciously



Con questa ricetta partecipo anche alla raccolta di Puffin in cucina!