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mercoledì 30 aprile 2025

PIZZA CON BURRATA, BASILICO E ACCIUGHE DA "NAPOLI ON THE ROAD" DI MICHELE PASCARELLA

di Vittoria Traversa


Davvero è possibile fare una pizza napoletana in casa? Con il forno di casa?
Ebbene si! Noi di
@cook_my_books abbiamo provato e i risultati sono stati eccezionali.
Non sarà perfetta come gustata a Napoli, ma con un po’ di pazienza, la giusta programmazione dei tempi di lievitazione e riposo e qualche trucco per la cottura, si può ottenere un ottimo risultato.



Ci guida passo passo Michele Pascarella @iammichelepascarella nel suo libro “NAPOLI ON THE ROAD” 
con spiegazioni precise e dettagliate per ottenere un impasto perfetto. E le farciture? Non mancano le classiche e poi idee nuove e creative per portare in tavola pizze golosissime, divise per stagionalità.


Dalla sezione Primavera, ho scelto
BURRATA, BASILICO E ACCIUGHE, una farcitura perfettamente bilanciata fra gustoso pomodoro, dolcissima e cremosa burrata, sapide acciughe e leggerissime, croccanti foglie di basilico fritte.


PIZZA CON BURRATA, BASILICO E ACCIUGHE


Per 1 Pizza

1 panetto di pasta per pizza (segue ricetta) pronto da stendere
farina per spolverare
qualche foglia di basilico fresco
olio extravergine di oliva per condire
100 g di passata di pomodoro condita con sale
150 g di burrata spezzettata
6-7 filetti di acciughe dissalati e asciugati

Preriscaldate il forno alla massima temperatura per almeno 40 minuti.

Basilico: assicuratevi che il basilico non sia umido tamponando le foglie con carta assorbente. Scaldate un filo d'olio d'oliva in una padella, aggiungete le foglie asciutte e friggetele brevemente fino a quando non saranno croccanti. Mettete da parte.

Base della pizza: iniziate con l'impasto che ha lievitato correttamente. Stendete la palla di pasta su una superficie leggermente infarinata, formando un bordo leggermente rialzato sui lati. Adagiate su una teglia.

Distribuite uniformemente la salsa di pomodoro sulla base della pizza, evitando i bordi.

Cottura iniziale Posizionate la pizza nella parte inferiore del forno e cuocete per circa 5 minuti.

Cottura finale Trasferite la pizza nella parte superiore del forno e attivate la modalità grill/broil. Cuocete per circa 2 minuti, o finché la crosta non sarà leggermente dorata.

Finitura e servizio Togliete la pizza dal forno e guarnite con i pezzetti di burrata, i filetti di acciuga e le foglie di basilico fritte. Lasciate riposare la pizza per un minuto prima di tagliarla a fette e servirla.



IMPASTO BASE PER PIZZA

Questa ricetta produce impasto sufficiente per creare sei basi per pizza da 32 cm di diametro. Se non hai bisogno di quel numero di pizze, le palline di impasto possono essere congelate in un contenitore sigillato prima della fase di fermentazione al freddo e poi scongelate per alcune ore prima dell'uso.

1 kg di farina di media forza (proteine 12-13)
700 g di acqua in totale (da utilizzare in più fasi)
2 g di lievito fresco (o 1 g di lievito secco)
25 g di sale fino
5 g di olio extravergine di oliva (facoltativo)

Attrezzature: Planetaria con frusta e gancio per impastare

Preparazione iniziale
Versate la farina nella ciotola della planetaria dotata di frusta. Aggiungete 550 g di acqua alla farina e impastate per 3-4 minuti fino a quando il composto non si sarà compattato. [A-B]

Prima fase di riposo
Togliete l'impasto dalla planetaria e mettetelo in una ciotola. Coprite e lasciate riposare a temperatura ambiente (18-20°C) per 2 ore.

Seconda fase di impasto
Dopo il periodo di riposo, rimettete l'impasto nella ciotola della planetaria. Sciogliete il lievito fresco o secco in 50 g di acqua, aggiungetela all'impasto riposato e iniziate a impastare. L'impasto potrebbe inizialmente sembrare un po' molle, ma non preoccupatevi. [C]

Incorporate l'acqua rimanente
Aggiungete gradualmente altri 50 g di acqua, a filo lento e sottile, continuando a impastare. A questo punto fermate l’impastatrice, togliete la frusta, montate il gancio per impastare e incorporate il sale.[D] Riprendete ad aggiungere gradualmente gli ultimi 50 g di acqua, seguita dall'olio d'oliva (se lo usate) e lavorate finché l'impasto non è ben amalgamato, liscio e omogeneo.[E]

Breve fase di riposo
Estraete l’impasto dalla planetaria e lasciatelo riposare coperto, sul tavolo per circa 20 minuti.

Piegatura
Una volta riposato, eseguite tecniche di piegatura sull'impasto, sollevandolo dal piano e piegandolo su se stesso più volte, per creare una consistenza liscia ed elastica.[F-G-H]

Fermentazione in massa
Mettete l'impasto riposato e piegato in una ciotola [I] coperta ermeticamente con pellicola trasparente. Lasciatelo lievitare per circa 3-4 ore a temperatura ambiente (18-20 °C).

Formazione delle palline di impasto
Dopo 3-4 ore, l'impasto sarà raddoppiato di volume [J]. Toglete la pellicola trasparente e rovesciate l'impasto sul tavolo, usando una spatola per facilitarne l'estrazione [K]. Usate un raschietto/tarocco per dividerlo in 6 pezzi di uguali dimensioni [L]. Usate le mani per allungare, piegare e dare forma di una palla a ogni pezzo [M, N, O].

Riposo delle palline di pasta
Trasferite le palline di pasta in un contenitore con coperchio, chiudetelo e lasciate riposare a temperatura ambiente per 1-1½ ore.

Fermentazione a freddo
Dopo il riposo a temperatura ambiente, mettete il ​​contenitore sigillato in frigorifero a 4-5 °C per altre 12-14 ore affinché avvenga la fermentazione a freddo.

Preparazione per l'uso
Togliete il contenitore dal frigorifero e lasciatelo riposare altri 30 minuti-1 ora affinché l'impasto torni a temperatura ambiente (dipenderà dalla temperatura ambiente della tua stanza).

Usate un raschietto/tagliapasta per rimuovere con attenzione ogni pallina dal contenitore [P] e posizionatela su un tavolo infarinato. (A questo punto puoi usare farina di grano o semola, ma usa la semola con parsimonia perché troppa rovinerà il sapore dell'impasto della pizza una volta cotto.)

Formatura della pizza
Abbassate la palla di pasta, premendola con le dita in un disco, modellandola in modo che l'impasto sia un po' più spesso sul bordo esterno [Q, R, S]. Appoggiate l'impasto sul dorso della mano [T] e stendetelo sulle nocche. Sollevate l'impasto e usando entrambe le mani usa i pugni per allargarlo e girarlo finché non raggiunge un diametro di circa 32 cm [U].

Guarnizione e cottura della pizza
Lavorando velocemente, aggiungete i condimenti che avete scelto e cuocete come indicato nelle singole ricette.

NOTA Se non siete sicuri di modellare una base a mano come faccio io (ci vuole pratica!), potete stendere l'impasto su un tavolo infarinato usando un mattarello. Tuttavia, usate un piccolo mattarello e stendete il disco partendo dal centro, lasciandolo più spesso sui bordi esterni, per creare una deliziosa crosta lievitata.

Riporto qui di seguito le foto del libro dove Michele Pascarella mostra dettagliatamente tutti i passaggi e alle quali fa riferimento il testo [A-B-C....]



 



Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books



 


lunedì 28 aprile 2025

CONFETTI RICE DA SEVEN SPOONS DI TARA O'BRADY PER IL CLUB DEL 27

 di Vittoria

Anche Aprile sta finendo ed eccoci all’appuntamento con il Club del 27 di MTChallenge.
Vi parliamo di cucina di tutti i giorni, con idee per pasti veloci e sfiziosi, per invitare amici e godersi la primavera insieme, per mettere in tavola qualcosa di veloce e poi uscire a fare una passeggiata, insomma cucina normale, per tutte le esigenze.


Tutto questo lo abbiamo trovato nel libro SEVEN SPOONS: MY FAVORITE RECIPES FOR ANY AND EVERY DAY DI TARA O'BRADY, una foodblogger molto conosciuta e poi food writer per diverse riviste e testate giornalistiche. Il libro è come lei, multietnico, diviso in capitoli indicati prima delle ricette. E in fondo una piccola chicca su come preparare a casa i vari burri, ghee, labneh.

 


Ecco come lo descrive la stessa Tara “Il mio libro, è stato il culmine di un decennio durante il quale ho imparato non solo cosa significasse cucinare per me stessa, ma anche per la mia famiglia; quando mi sono sposata, sono diventata madre e i miei gusti e le mie priorità sono cambiati. Anni in cui ho sviluppato un repertorio di ricette della cucina di casa e ho iniziato la mia carriera culinaria.

Ho scritto "Sette Cucchiai" nella speranza che rispondesse alle esigenze di ogni giorno. Ci sono piatti per le feste, per le serate infrasettimanali e per i momenti in cui non si ha voglia di cucinare. Trae ispirazione da tutto il mondo e spero che anche voi possiate trovare ispirazione simile tra le sue pagine”

 

Noi del Club del 27 ne abbiamo provate parecchie e QUI su MTChallenge da oggi trovate tutti i link per poterle provare anche voi.

 

Ho scelto una ricetta veloce, ma di grande impatto scenico, un piatto composto con cereali, legumi e frutta secca, saporito e completo. La ricetta comprende riso rosso, lenticchie e i risoni (pasta piccola, che fuori dall’Italia è conosciuta come orzo-pasta e utilizzata per insalate calde e fredde). Questi ingredienti sono assolutamente intercambiabili con altri tipi di riso e legumi, ma così è perfetta.

Tara ce la racconta così:
Esistono molte culture che hanno piatti simili a questo: il mujaddara libanese, il kushari (koshary) egiziano, il riso gioiello persiano, il khichdi indiano (o khichri, a seconda della provenienza) e il pilau. Come ci si aspetterebbe, si inizia con il riso, spesso con cipolle fritte e lenticchie tenere, a volte con pezzi di pasta gommosa, e solitamente condito con spezie e verdure ed erbe aromatiche. In ogni caso, si tratta di piatti di abbondanza festiva.
In questa interpretazione c'è il comfort corposo e gommoso dell'amido, poi c'è la dolcezza brillante della frutta, il tutto in contrasto con la fragranza muschiata di cannella, coriandolo, cumino e chiodi di garofano. C'è la scintilla del pepe addolcita dalla freschezza della menta e del coriandolo erbaceo. C'è un'asprezza penetrante, come se la vita ne avesse un po' per compensare tutto il resto, e c'è anche un po' di lusso e coccole.
Un sentimentale potrebbe definire questo piatto una metafora, ma io lo definirei una cena raffinata. (cit. Autrice)


CONFETTI RICE



Per 8 persone come contorno o 4 come piatto principale

Sale kosher a grana media
1 tazza (115 g) di risoni
Circa ¼ di tazza (60 ml) di olio d'oliva delicato
1 tazza (100 g) di lenticchie piccole
5¼ di tazze (1,25 l) di acqua calda
1 grossa cipolla dolce o 10 scalogni, affettati sottilmente
1 stecca di cannella, lunga 7,5 cm
¾ di cucchiaino di cumino macinato
¾ di cucchiaino di coriandolo macinato
5 grani di pepe interi
1 chiodo di garofano intero (facoltativo)
1 tazza (200 g) di riso integrale e riso selvatico (vedi nota)
1 foglia di alloro
½ tazza (85 g) di uvetta sultanina
½ tazza (70 g) di ribes essiccato
Pepe nero macinato fresco
½ tazza (45 g) di mandorle a lamelle tostato
½ tazza (60 g) di pistacchi tostati, tritati grossolanamente
Un mazzetto di erbe aromatiche miste, come prezzemolo, coriandolo, menta e aneto, tritate 

Mettete a bollire a fuoco vivo una pentola capiente d'acqua per cuocere l'orzo. Una volta raggiunto il bollore, aggiungete un pizzico abbondante di sale. Aggiungete l'orzo e cuocetelo al dente seguendo le istruzioni sulla confezione. Scolatelo in uno scolapasta, quindi versate la pasta in una ciotola con olio d'oliva a sufficienza per ricoprirla leggermente. (Dato che lasceremo raffreddare la pasta per poi saltarla in padella, questo passaggio insolito eviterà che si attacchi).

In una pentola dal fondo spesso, versate le lenticchie in 3 tazze (710 ml) di acqua a fuoco medio-alto. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma per mantenere un leggero bollore. Cuocete, mescolando di tanto in tanto, finché le lenticchie non saranno appena tenere, circa 25 minuti. Scolatele e mettetele da parte.

In una padella larga e pesante, scalda circa 1 cucchiaio di olio d'oliva a fuoco medio-alto. Aggiungi la cipolla e mescola leggermente. Abbassa la fiamma a media o medio-bassa e continua a cuocere finché le cipolle non saranno ben dorate e leggermente croccanti ai bordi, ma non bruciate, per circa 15 minuti. Metti da parte. Nel frattempo, in una casseruola di medie dimensioni con coperchio a chiusura ermetica, versa un altro cucchiaio di olio d'oliva. Aggiungi cannella, cumino, coriandolo, pepe in grani e chiodi di garofano. Scalda l'olio e le spezie a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto, finché l'olio non sarà aromatico e sfrigolante e le spezie non inizieranno a scurirsi, per circa 2 minuti. Aggiungi il riso, assicurandoti che tutti i chicchi siano unti dall'olio speziato e inizino a tostarsi. Versa i restanti 540 ml di acqua calda (questa è la quantità per la marca di riso che preferisco; consulta le istruzioni sulla confezione del tuo riso in caso di discrepanze). Aggiungete la foglia di alloro, portate l'acqua a ebollizione, quindi abbassate la fiamma per mantenere il bollore a fuoco lento. Coprite e cuocete finché la maggior parte, se non tutta, l'acqua non sarà assorbita e il riso sarà tenero. Controllate la confezione per i tempi di cottura. Togliete il coperchio, sgranate le spezie intere, se desiderate, e scolate l'acqua rimanente. Fuori dal fuoco, sgranate con una forchetta e condite con sale.

In una pentola di ghisa smaltata capiente e pesante o in una padella capiente, scaldate un cucchiaio generoso di olio d'oliva a fuoco medio-alto. Quando luccica, versate l'orzo cotto e rompete delicatamente eventuali grumi con il dorso di un cucchiaio di legno. Rosolate, mescolando di tanto in tanto, finché la pasta non inizia a dorare in alcuni punti. Aggiungete le lenticchie cotte e mescolate finché non inizia a diventare croccante. Versate il riso nella padella, insieme all'uvetta e al ribes dorati, e amalgamate il tutto. Assaggiatelo e aggiustate di sale e pepe nero macinato. Cospargere metà delle mandorle e la maggior parte dei pistacchi sul composto, insieme a una manciata di erbe aromatiche. Richiudere bene.

Versare il riso su un ampio piatto da portata. Guarnire con le cipolle caramellate, infilzandole qua e là con una forchetta. Aggiungere le mandorle, i pistacchi e le erbe aromatiche rimanenti e servire subito.

NOTA: adoro il sapore di nocciola del riso integrale, e il riso selvatico è un vero piacere per gli occhi. Tuttavia, il basmati sarebbe un'ottima alternativa a entrambi.

L'orzo, le lenticchie e il riso cotti possono essere lasciati raffreddare, quindi coperti e conservati in frigorifero per un paio di giorni prima di essere consumati.



Questa ricetta contribuisce al Club del 27 di MTChallenge


TESSERA N:19

giovedì 10 aprile 2025

CALAMARI FRITTI AL PEPERONCINO CON MAIONESE ALL'AGLIO DA REVOLUTIONARY FRENCH COOKING di DANIEL GALMICHE

 di Vittoria Traversa



Questa settimana per @cook_my_books, parliamo di cucina francese contemporanea con REVOLUTIONARY FRENCH COOKING di DANIEL GALMICHE @danielgalmiche_french_kitchen. Chef francese, che ha conquistato la stella Michelin in Inghilterra, Galmiche affronta le sfide della contemporaneità con la tradizione e l’innovazione che vanno a braccetto sottolineando la creatività, la democrazia e gli abbinamenti, alla scoperta delle combinazioni più insolite ma non per questo meno convincenti.

Il libro e suddiviso in tre sezioni denominate Libertè, Egalitè e Fraternitè; la prima sezione è dedicata alla creatività senza dimenticare la tradizione, la seconda alla democrazia nell'utilizzo di ingredienti poveri e blasonati, dandogli pari valore, mentre nella terza sezione gioca con gli abbinamenti più insoliti, ma sempre equilibrati e vincenti.


Fra le tante ricette e spunti interessanti, mi sono fatta tentare dai deliziosi CALAMARI AL CHILI FRITTI IN PADELLA E MAIONESE ALL'AGLIO, ricetta che Galmiche riprende dalla tradizionali tapas spagnole e così descrive “Mi piace particolarmente questo modo, con i calamari impanati con pangrattato piccante e fritti fino a doratura, poi serviti con il perfetto accompagnamento della maionese all'aglio”

 

CALAMARI FRITTI AL PEPERONCINO 
CON MAIONESE ALL'AGLIO
pan-fried chili squid with garlic mayonnaise




Per 4 persone

4 calamari, circa 170 g ciascuno
500 g di pangrattato panko (vedi note)
1 cucchiaino di peperoncino in fiocchi
3 uova sbattute
2 peperoncini rossi privati ​​dei semi e tritati finemente
180 g più 1 cucchiaio di farina 00
5 cucchiai di burro non salato
2 cucchiai di olio di semi di girasole
4 cucchiai di prezzemolo tritato finemente

Per la maionese all'aglio
(vedi note)
2 tuorli d'uovo
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
1 cucchiaio di senape di Digione
240 ml di olio di semi di girasole
2 spicchi d'aglio schiacciati fino a ottenere una pasta
scorza grattugiata di 1 lime
sale marino e pepe nero macinato fresco 

Iniziate preparando i calamari. Lavateli accuratamente, asciugateli tamponando, eliminate i tentacoli e metteteli da parte, quindi eliminate il becco. Tagliate i corpi a metà nel senso della lunghezza, quindi sciacquateli e asciugateli di nuovo. Tagliate ogni corpo a metà ancora una volta nel senso della lunghezza in modo da ottenere 16 pezzi, più i tentacoli. Asciugate il tutto con carta assorbente e mettete da parte.

Per preparare la maionese all'aglio, mettete i tuorli d'uovo, l'aceto e la senape in una ciotola e sbatteteli insieme. Sbattendo continuamente, aggiungete l'olio a filo, poco alla volta, fino a ottenere una maionese densa e cremosa. Aggiungete l'aglio schiacciato e la scorza di lime e condite con sale e pepe a piacere. Coprite e mettete in frigorifero fino al momento di servire.

Mettete il pangrattato in un robot da cucina con il peperoncino in fiocchi e frullate fino a ottenere una polvere fine, poi trasferitelo in un piatto. Rompete le uova in una ciotola bassa e sbattetele con il peperoncino fresco tritato. Versate la farina in un altro piatto.
Passate i calamari nella farina, poi nell'uovo al peperoncino e infine nel pangrattato al peperoncino, impanandoli da ogni lato.

Scaldate metà del burro con l'olio in una padella profonda a fuoco medio-alto. Quando il burro inizia a schiumare, aggiungete metà dei calamari e fateli rosolare per 2-3 minuti, girandoli una volta, finché non saranno dorati e croccanti. Scolateli su carta assorbente, quindi ripetete l'operazione con il burro e i calamari rimanenti.

Disponete i calamari su un piatto grande, cospargeteli di prezzemolo e disponeteli al centro del tavolo con la maionese all'aglio, lasciando che ognuno si serva da solo.

Note:
-Pangrattato Panko: p
otete acquistarlo nei negozi di alimentari giapponesi o online. In realtà, il nome significa semplicemente "pangrattato", ma viene lavorato in fiocchi anziché briciole fini, quindi tende a dare una panatura più croccante.
-Maionese all'aglio: fatta a mano non ha confronti, ma potete utilizzare una maionese pronta, aromatizzandola con senape, aglio e lime, come da ricetta



 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

sabato 29 marzo 2025

FRITTELLE DI MELANZANE CON YOGURT ALL’ HARISSA E ARANCIA DA VEGAN PANTRY DI KATY BESKOW

di Vittoria Traversa


In ritardo più del solito, ma arrivo (pant, pant….) con il mio contributo di marzo al Club del 27 di MTChallenge, dove ritorna per la terza volta Katy Beskow con il suo ultimo libro, Vegan Pantry.

Le scorse due volte vi ho parlato di "Easy Speedy Vegan" a Gennaio 2023 con i fiocchi di avena al forno con banana, mirtilli e sciroppo di acero e di "15 minutes vegan comfort food" a Gennaio 2024 con la bourguignon di funghi cremini con pure’ di fagioli bianchi 

 


Kathy è una cuoca, scrittrice e insegnante di cucina con una passione per gli ingredienti di stagione, i cibi vivaci e la cucina casalinga senza fronzoli. Ed è vegana. Il suo blog Pippy Eats ha un grande seguito e ha al suo attivo ben 12 libri pubblicati.

Vegan Pantry è suddiviso secondo i 10 ingredienti preferiti da Katy, il focus di questo libro è infatti quello di fornire una lista di prodotti essenziali e di facile reperimento da avere sempre a disposizione nella nostra dispensa e di dettagli sulle più comuni sostituzioni vegane, in modo da essere in grado di produrre piatti deliziosi, ogni giorno della settimana a casa propria. Noi del Club del 27 abbiamo provato parecchie ricette e QUI su MTChallenge potete trovare tutti i link per provarle anche voi.


Cucina semplice e alla portata di tutti, ma mai noiosa o banale. Queste frittelle per esempio sono davvero semplici da fare ma vi assicureranno LA OLA appena le porterete in tavola.

Queste frittelle di melanzane calde sono ricoperte da una pastella leggera come l'aria, perfette come pranzo, spuntino o aperitivo sfizioso. Servitele con una ciotola di yogurt (vegano) all’ harissa e arancia, per un tuffo goloso!

FRITTELLE DI MELANZANE
CON YOGURT ALL’HARISSA E ARANCIA


Per 4 persone

Per le frittelle
200 ml di olio di semi di girasole altoleico, per friggere
100 g di farina 0
50 g di amido di mais
½ cucchiaino di lievito in polvere
un pizzico di sale marino
200 ml di acqua frizzante ghiacciata
2 melanzane medie tagliate a fettine sottili a metà 

Per lo yogurt all'arancia e harissa
3 cucchiai colmi di yogurt greco vegano ben freddo
La scorza e il succo di ½ arancia non trattata
1 cucchiaino di pasta di harissa alla rosa
un pizzico di sale marino 

Iniziate a scaldare l'olio in una padella grande mentre preparate la pastella.

In una ciotola larga, mescolate la farina, l'amido di mais, il lievito in polvere e il sale marino. Aggiungete l'acqua frizzante e amalgamate delicatamente con una frusta, fino a ottenere un composto liscio.

Immergete le fette di melanzane nella pastella, eliminate l'eccesso e tuffatele all'olio caldo, poche per volta. Friggete per 1-2 minuti finché la pastella non diventa croccante e gonfia.

Scolate su carta da cucina mentre cucinate le fette di melanzane rimanenti. Salate solo prima di servire.

Per preparare lo yogurt all'arancia e harissa, mescolate insieme lo yogurt, la scorza e il succo d'arancia, quindi aggiungete l'harissa. Salate a piacere e servite in ​​una ciotola dove potrete immergere le frittelle di melanzane calde.

SUGGERIMENTO
La salsa allo yogurt all'arancia e harissa può essere preparata un giorno prima e conservata in frigorifero fino al momento dell'uso. Al momento di servire, rinfrescatela con una rapida spremuta d'arancia.

 


 Questa ricetta contribuisce al Club del 27 di MTChallenge

TESSERA N:19

 

giovedì 27 marzo 2025

SINGAPORE MEI FUN RICE NOODLES DA DUMPLINGS AND NOODLES DI PIPPA MIDDLEHURST

 di Vittoria Traversa


Ravioli e spaghetti accomunano la cultura gastronomica italiana con quelle orientali e in entrambe le culture, queste preparazioni vengono declinate in centinaia di versioni differenti. Da noi la pasta è prodotta esclusivamente con il grano (tenero o duro), mentre nei paesi orientali si utilizzano anche altri cereali o legumi, come riso, soia, tapioca, ecc….  



Questa settimana per @cook_my_books sfogliamo DUMPLINGS AND NOODLES di Pippa Middlehurst @pippyeats, ricchissimo di ricette di noodles, ravioli, bao, ramen e altre specialità, tutte dal suo ricettario personale, raccolte in anni di studio e passione, nata a 6 anni a Mancester, dove suo nonno la portava a mangiare i dim sum.

Io ho provato i SINGAPORE MEI FUN RICE NOODLES, piatto tipico della Cina meridionale, originario di Hong Kong, nato come svuota frigo, che include spaghetti MEI FUN (spaghettini sottili di riso), curry, uova, gamberetti, verdure e il mitico CHAR SIU PORK, carne di maiale marinata e arrostita fino a diventare caramellata e morbidissima, che andrà preparata in anticipo. Vi assicuro che ne vale la pena.
Per tutti gli ingredienti "strani" andate a leggere le note a fondo post, dove ho cercato di suggerire alternative

 

SINGAPORE MEI FUN RICE NOODLES

 


Per 4 persone

4–5 nidi di spaghettini di riso secchi
Olio di girasole per cuocere
2 uova sbattute
1 cucchiaio di curcuma in polvere
1 cipolla bianca affettata
1 peperoncino piccante rosso lungo fresco, privato dei semi e affettato
1 spicchio d'aglio grattugiato
1 cucchiaino di curry in polvere, di media piccantezza
160 g di gamberoni crudi sgusciati – freschi o scongelati
150 g di peperone rosso dolce tagliato a julienne
100 g di carota tagliata a julienne
1 manciata di germogli di soia
1 cucchiaio di vino di riso Shaoxing (vedi note)
120-150 g di maiale Char Siu, tagliato a pezzi da 1 cm (segue ricetta)
2 cipollotti tagliati a julienne per completare

Per la salsa di condimento
1 cucchiaio di salsa di ostriche (vedi note)
1 cucchiaio di salsa di soia chiara
2 cucchiaini di aceto di riso (vedi note)
1 cucchiaino olio di sesamo tostato
Un pizzico di pepe bianco appena macinato
½ cucchiaino di zucchero di canna chiaro

Mettete in ammollo i noodles in acqua bollente, seguendo le istruzioni sulla confezione, fino a quando non saranno ammorbiditi. È importante non cuocerli troppo perché finiranno di cuocere nel wok. Scolateli e sciacquateli in abbondante acqua fredda per evitare che si attacchino, quindi metteteli da parte.

Mescolate tutti gli ingredienti per la salsa di condimento in una piccola ciotola o tazza fino a sciogliere lo zucchero e tenete da parte.

Scaldate un cucchiaino di olio nel wok caldo (o in una padella fonda antiaderente) e aggiungete le uova sbattute. Cospargete con 1 cucchiaino di curcuma e strapazzate velocemente fino a quando non si saranno rapprese, quindi togliete dal wok e tenete da parte.

Scaldate un altro po' di olio nel wok a fuoco alto e fate saltare velocemente la cipolla per 2-3 minuti, lasciandola rosolare leggermente. Aggiungete il peperoncino e soffriggete per 30 secondi, quindi aggiungete l'aglio, il curry e la curcuma rimanente; continuate a muovere tutto nella padella con un cucchiaio di legno. Aggiungete i gamberoni e cuocete per 1-2 minuti finché non diventano appena traslucidi. Aggiungete il peperone dolce, la carota e i germogli di soia e soffriggete per 30 secondi. Versate il vino di riso e fate bollire, quindi aggiungete il maiale, seguito rapidamente dai noodles. Mescolate tutto fino a quando tutti gli ingredienti non si saranno ben distribuiti. Tutto dovrebbe essere di un bel colore giallo. Versate la salsa di condimento e lasciatela evaporare leggermente. Una volta che la padella è asciutta, aggiungete le uova strapazzate e amalgamate. Togliete dal fuoco, decorate con i cipollotti e servite.

 

CHAR SIU PORK


“Il maiale char siu è un noto tipo di carne arrosto cantonese con una brillante crosta rosso scuro. È incredibilmente versatile: puoi usarlo nel riso fritto, nei dim sum o con i noodles. Gli avanzi di char siu si congelano anche incredibilmente bene e possono essere aggiunti al tuo piatto preferito direttamente dal freezer. Perfetto per Char Siu Bao o nei Singapore Mei Fun Rice Noodles” (cit.Autrice)


Per 10 persone

1,5 kg di spalla o coscia di maiale disossata

Per la marinata
2 cucchiai di miele liquido
2 cucchiai di salsa hoisin (per farla in casa segue ricetta) 
1 cucchiaio di pasta di soia gialla fermentata (vedi note)
1 cucchiaio di salsa di soia chiara
1 cucchiaino di salsa di soia scura
1 cucchiaio di vino di riso Shaoxing (vedi note)
2 cucchiaini di olio di sesamo
2 cucchiaini di sale
50 g di zucchero di canna chiaro
1 cucchiaino di polvere di cinque spezie cinesi
1 spicchio d'aglio grattugiato
2,5 cm di radice di zenzero fresca sbucciato e grattugiato 

Mettete tutti gli ingredienti della marinata in una ciotola o in un grande sacchetto di plastica richiudibile, aggiungete 2 cucchiai di acqua calda e mescolate bene, assicurandovi che lo zucchero e il miele siano completamente sciolti.

Tagliate il maiale in tre o quattro grandi pezzi, aggiungeteli alla marinata, massaggiate bene per rivestirli completamente e lasciate in frigo per tutta la notte o almeno 3 ore.

Quando siete pronti a cucinare la carne, preriscaldate il forno alla massima temperatura possibile. circa 250°C.

Mettete il ​​maiale e la marinata in un tegame da forno e infornate per 20 minuti o finché la marinata non si scurisce e diventa appiccicosa. Girate il maiale e irroratelo con la marinata. Continuate la cottura per altri 30-40 minuti finché tutto il maiale non è ricoperto da uno strato appiccicoso di marinata. Togliete dal forno e lasciate raffreddare.

SALSA HOISIN
ricetta da QUI

foto dal web QUI

La salsa hoisin è una salsa densa e profumata comunemente usata nella cucina cinese come glassa per la carne, aggiunta per fritture al salto o come salsa di accompagnamento. Ha un aspetto dal colore scuro e dal sapore piccante, dolce e salato. Sebbene esistano varianti regionali, la salsa hoisin di solito include salsa di soia, pasta di fagioli di soia, peperoncino rosso e aglio. Vengono comunemente aggiunti anche aceto, mix cinque spezie cinesi e zucchero. Fantastica per le ricette di pollo e manzo che normalmente richiedono salsa barbecue.

4 porzioni

50 ml di salsa di soia
2 cucchiai di burro di arachidi cremoso
1 cucchiaio di zucchero di canna scuro
2 cucchiaini di aceto di vino di riso
2 cucchiaini di olio di sesamo
1 cucchiaino di salsa piccante o a piacere
1 spicchio d'aglio tritato
1 pizzico di pepe nero macinato

Con un frullatore a immersione (o a mano) mescolate tutti gli ingredienti in una grande ciotola fino a quando non saranno ben amalgamati e la salsa avrà consistenza viscosa e aspetto lucido. Si conserva in frigo ben chiusa, per 3 settimane


Note:
Peperoncino, salse piccanti e aglio: regolate sempre le dosi a vostro gusto
Vino di riso Shaoxing (cinese): sostituibile con un mix di vino bianco e vermouth dolce
Aceto di riso: potete sostituirlo con aceto di mele o di vino bianco e un pizzico di zucchero
Salsa di ostriche: potete ometterla o aggiungere un piccolo pezzetto di acciuga salata o un cucchiaino di colatura di alici
Pasta di soia fermentata: è una pasta fatta con fagioli di soia fermentati, acqua, zucchero, sale, olio di sesamo, farina di grano e amido di mais. Ha un sapore salato e umami e si può sostituire con miso chiaro o omettere del tutto.



 Queste Ricette fanno parte del progetto Cook_My_Books


sabato 8 marzo 2025

HALWA CHEBAKÌA DA HONEY di AMY NEWSOME

Di Vittoria Traversa


Il miele è un ingrediente fondamentale della cucina mediterranea da millenni, ma lo troviamo come denominatore comune nella preparazione dei dolci fritti che, in forme diverse,  sono il vanto di tutti i paesi affacciati al mediterraneo.

Per @cook_my_books  settimana dolcissima con HONEY di AMY NEWSOME @thebotanicalbeekeeper


L’apicoltura è la sua passione e professione e le dedica questa monografia dove ci spiega tutto sulle fasi stagionali della produzione, sui diversi tipi di miele e le loro peculiarità. Il tutto coronato da un’infinità di ricette tentatrici, ognuna dedicata a un tipo di miele specifico.


Oggi ve ne presentiamo due, gli SCAURATIELLI di @katiazeta (li trovate QUI), originari del Cilento 

e i miei HALWA CHEBAKÌA, dal Marocco.

Queste delizie marocchine sono tradizionali nel periodo del Ramadan, dopo il digiuno, o in altre occasioni speciali. I chebakìa sono finemente modellati in fiori o trecce altamente ornamentali, non è facilissimo capire come intrecciarli, ma si impara in fretta, con la ricetta troverete video che aiutano. Non solo sono squisiti da vedere, ma sono anche aromatizzati ai fiori d'arancio, fritti, imbevuti di miele e cosparsi di semi di sesamo: come si fa a non amarli?


HALWA CHEBAKÌA
al miele di fior d'arancio

 


Per 24 pezzi

1-2 grani di Mastika di Chios (facoltativo) (vedi note*)
Un pizzico abbondante di zucchero semolato
¼ cucchiaino di fili di zafferano sbriciolati (o mezza bustina)
75 g di semi di sesamo tostati
250 g di farina 0 o 00, più altra per spolverare
¼ cucchiaino di lievito in polvere
¼ cucchiaino di sale
½ cucchiaino di cannella in polvere
¾ cucchiaino di anice in polvere
¼ cucchiaino di curcuma in polvere
1 uovo medio
30 g di burro fuso
2 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiai di aceto di mele
2 cucchiai di acqua di fiori d'arancio
½ cucchiaino di lievito di birra essicato, sciolto in 2 cucchiai di acqua calda

Per friggere e finire
1 l di Olio di semi di girasole, preferibilmente altoleico
250 ml di miele di fiori d'arancio
1 cucchiaio di acqua di fiori d'arancio
Semi di sesamo per completare 

In un mortaio macinate i granuli di mastika con lo zucchero e lo zafferano, fino a ridurre tutto in polvere. Aggiungete i semi di sesamo e macinate fino a quando l'olio di sesamo non si libera e crea una pasta umida (vedi note). Trasferite in una ciotola e mescolate con la farina e gli ingredienti secchi rimanenti. Aggiungete l'uovo e tutti gli ingredienti rimanenti e mescolate bene per formare un impasto. Dovrebbe essere duro ma lavorabile. Impastate per 5-10 minuti, fino a quando non è liscio e ha un po' di elasticità, dividete in due porzioni, quindi lasciate riposare, coperto con pellicola o sotto una ciotola, per 15 minuti.


Prendete una porzione di impasto e stenderla su una superficie di lavoro leggermente infarinata, a circa 2 mm di spessore; cercate di dare una forma squadrata.
Se non avete un tagliapasta per chebakìa, usate una rotella scanalata e tagliate dodici quadrati da 10 cm di lato, quindi sempre con la rotella, fate 4 tagli paralleli, distanziati uniformemente sul quadrato, come strisce, fermandoti a 1 cm di distanza da entrambe le estremità del taglio. 
Potete tirare la pasta a macchina; fate strisce larghe poco più di 10 cm, rifilate i bordi e tagliate a quadrati, sempre 
con la rotella dentata.
Coprite i quadrati tagliati con pellicola trasparente mentre lavorate, per evitare che si secchino.

PIEGATURA A FIORE
non è semplicissima da capire dalla spiegazione scritta, la cosa migliore è guardare uno o più video che si trovano numerosi in rete e fare tanta pratica. Non so se sono riuscita a capire bene e a dare la forma corretta, ma sono comunque buonissimi. 

Ecco un video che mi è stato utile, la formatura parte dal minuto 6.31


Qui la spiegazione scritta dall'autrice; la tecnica è leggermente diversa da quella del video, ma ugualmente efficace.

"Prendete con una mano un quadrato tagliato. Con l'altra mano, infilate il dito medio come un ago attraverso i tagli nel biscotto, alternando sotto e sopra. Con la mano libera, pizzicate insieme i due angoli dell'ultima striscia e tenete l'estremità pizzicata. Questo sarà il centro del vostro fiore. Sollevate in verticale la mano con le strisce di pasta sopra l'estremità pizzicata, in modo che l'impasto cada lungo il dito e attorno all'estremità pizzicata. Girate ogni striscia mentre cade dal dito, da entrambi i lati dell'estremità pizzicata; questi sono i petali disposti attorno al centro. Dovreste ottenere una rosetta di strisce piegate tra i due angoli quadrati rimanenti, che potete pizzicare fino a formare delle punte affusolate. Disponete su una teglia da forno e copri con pellicola trasparente fino al momento di friggere. Ripetete con tutti i quadrati e poi con la seconda porzione di impasto"

Versate abbastanza olio vegetale in una padella profonda e dal fondo spesso in modo che non superi i due terzi dei lati e versate il miele in una piccola casseruola accanto. Riscaldate entrambi a fuoco medio-alto (l'olio dovrebbe essere intorno ai 175 °C, se avete un termometro). Il miele probabilmente si scalderà più rapidamente: una volta che inizia a schiumare leggermente, spegnete il fuoco e mescolate con l'acqua di fiori d'arancio. Assicuratevi che il miele rimanga caldo mentre friggete i pasticcini, riscaldandolo di tanto in tanto se necessario.

Non scaldate troppo l'olio; i pasticcini devono friggere delicatamente per 5 minuti e diventare croccanti, senza diventare troppo dorati. Friggete i chebakìa pochi per volta, scolandoli molto bene con il "ragno" prima di metterli immediatamente nel miele caldo. Lasciate i chebakìa fritti in ammollo nel miele per circa 5 minuti, finché non avranno assunto un colore ambrato ricco e lucido. Toglieteli con una forchetta, cospargeteli di semi di sesamo e lasciateli raffreddare per bene prima di servirli con un buon tè marocchino alla menta.

Si conservano fino a un mese a temperatura ambiente in un contenitore ermetico....... ma vi garantisco che non dureranno più di qualche ora!

Note:

1) Mastika di Chios:

Resina ottenuta dalla linfa del lentisco, che asciugando indurisce in piccoli granuli. Molto usata in Grecia per aromatizzare dolci, liquori e gelati, ha un aroma fresco e balsamico, molto particolare. Quella prodotta nell’isola greca di Chios è la più famosa e ricercata; ha ottenuto la DOP Europea nel 1997 e da 2014 è Patrimonio immateriale dell’umanità.

2) Macinatura degli ingredienti:
i granuli di resina vanno sempre pestati a mano insieme allo zucchero, in modo che non si formi una pasta appiccicosa, ci vuole pochissimo. La fase successiva, con zafferano e sesamo, può essere fatta in un macinino da spezie (da caffè) o un buon tritatutto.




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