Pagine

mercoledì 31 maggio 2023

GAMBERI CON ORZO-PASTA E POMODORO DA HOW TO ROAST A LAMB DI MICHAEL PSILAKIS

di Vittoria

In Grecia mi sento a casa e la cucina greca la sento davvero vicina. Uno dei piatti più tipici è il Saganaki, sostanzialmente formaggio, halloumi, feta o altri, arrostito in forno, a volte infarinato, condito in vari modi.

Ci sono poi varianti che prevedono l’aggiunta di altri ingredienti come gamberi o cozze, con salsa di pomodoro ed erbe profumate, che prendono la denominazione di saganaki dall’originale.


Quando ho letto questa ricetta il richiamo a questo piatto tradizionale è stato immediato, anche se se ne discosta per tecnica e ingredienti.

Certamente Cook_My_Books ha fatto un’ottima scelta con il libro di questa settimana!



MICHAEL PSILAKIS, autore di HOW TO ROAST A LAMB, oltre alla FETA, regina della cucina greca, mette in gioco un altro ingrediente molto usato in Grecia, L’ORZO-PASTA, come la chiamano loro, o RISONI come si chiamano qui da noi, per un piatto completo e appagante!

E poi provate la ricetta dell’aglio confit, che è una vera bomba di sapore, ma meno invasivo di quanto ci si aspetterebbe.


GAMBERI CON ORZO-PASTA E POMODORO
Shrimp with orzo and tomato
Garides, Kritharaki, Tomata

 


Questo è un piatto unico che richiede al massimo 15 minuti per essere messo insieme, ma con risultati così  speciali che fanno immaginare un gran lavoro! Questo piatto è anche un ottimo esempio dell'interessante combinazione di pesce e formaggio. Storicamente, i greci hanno avuto una lunga storia d'amore con il formaggio, che è usato in molti piatti, cosa che sarebbe un'eresia assoluta in altre cucine. Sono sicuro che dopo aver provato questa ricetta tuttavia ti schiererai con noi. (cit. Autore)

Per 4 persone come antipasto/mezee

16 gamberoni jumbo sgusciati
Sale e pepe nero frantumato
300 g (1 ½ cup) di orzo pasta – Risoni
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 spicchi d'aglio schiacciati e tritati finemente
3 scalogni tritati finemente
9 cipollotti verdi interi tagliati a fette spesse
120 ml (½cup) d'acqua
3 pomodorini tagliati grossolanamente
330 g (1½ cup) di passata di pomodoro
50 g circa (¼ di cup) di purea di aglio confit (ricetta più sotto)
80-100 g (¾ cup) di formaggio feta sbriciolato diviso a metà
30 g (6 cup) di foglie di spinaci baby (io ho usato bietoline del mio orto)
Una piccola manciata di erbe fresche tritate, come aneto, menta e prezzemolo
Olio extravergine d'oliva 

Preriscaldate il forno a 135°C. Condite i gamberi con sale e pepe.
Cuocete l'orzo-pasta in acqua bollente salata, lasciandolo al dente e conditelo con 1 cucchiaio di olio. Tenete da parte in caldo.
In una casseruola grande e pesante, in un forno olandese o in un wok, scaldate il restante cucchiaio di olio d'oliva a fuoco vivo. Quando la pentola è molto calda, aggiungete l'aglio e lo scalogno e fate rosolare per 1 minuto. Aggiungete i cipollotti e i gamberi e scottare per 30 secondi. Aggiungete l'acqua, i pomodori, la salsa di pomodoro e la purea di aglio. Cuocete per 2 minuti, poi spostate i gamberi nell'orzo-pasta tenuto in caldo. Continuate a ridurre il liquido fino a quando la salsa non si sarà addensata (da 2 a 3 minuti) e condite con sale e pepe.

Mettete nel forno preriscaldato per 2 minuti, la ciotola o pirofila dove servirete il piatto per scaldarla.

Nella pentola con la salsa aggiungete l'orzo-pasta e i gamberi, metà della feta e gli spinaci, poi mescolate per distribuire uniformemente. Non appena gli spinaci sono appassiti (circa 1 minuto), trasferite tutto nella ciotola preriscaldata.

Per finire, cospargete la superficie con la feta rimanente, le erbe fresche e un filo d'olio d'oliva e servite ben caldo.


CONFIT DI AGLIO

FOTO DAL LIBRO

Mi ringrazierete per questa ricetta e vorrete tenere questo confit a portata di mano. Potete tenerlo in frigorifero per settimane e anche l'olio aggiungerà un altro livello di sapore a una qualsiasi delle vinaigrette in questo libro. Conservate sempre l'olio di confit da uno qualsiasi dei miei confit di verdure per un altro uso, ad esempio in una vinaigrette o per condire un piatto finito. Se hai accesso agli spicchi d'aglio sbucciati, questo confit si fa da solo. (cit.Autore)

Per 3 tazze

3 tazze di spicchi d'aglio sbucciati
1 foglia di alloro fresca o 2 foglie essiccate
8-10 rametti di timo fresco
Sale e grani di pepe nero interi
Circa 2 tazze di olio extravergine di oliva o quanto ne sarà necessario

Mettete gli spicchi d'aglio in una casseruola pesante e coperta o in un forno olandese. Aggiungete la foglia di alloro e il timo, un cucchiaio scarso di sale e 15 o 20 grani di pepe nero. Coprite appena con l'olio.

Coprite la pentola e cuocete delicatamente in forno a 150°C, fino a quando gli spicchi di aglio sono dorati e molto teneri, da 1 ora a 1 ora e 15 minuti circa. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente.

Trasferite l'aglio e tutto l'olio in un barattolo sterilizzato. Premete un quadrato di pellicola trasparente direttamente sulla superficie dell'olio. Posizionate un altro quadrato di pellicola sul bordo del barattolo e fissatelo con il coperchio o con un elastico. A ogni utilizzo sostituite il quadrato di plastica che tocca l'olio e usate ogni volta una forchetta o una pinza perfettamente pulita per evitare la contaminazione incrociata da altre superfici della tua cucina. Finché gli spicchi di aglio (o la purea di aglio sottostante) sono ricoperti d'olio, dureranno almeno 3 settimane in frigorifero.

PURÉ DI AGLIO
Sostituite questa purea al burro per rifinire ed emulsionare le salse in padella, oltre a innumerevoli altri usi. Potete persino sostituire l'aglio caramellato acquistato in negozio con l'aglio confit.(cit.Autore) 

Per circa ¾ di cup

1 tazza di spicchi d'aglio di Garlic Confit (sopra)

Con un mestolo forato, trasferite gli spicchi d'aglio su un tagliere, lasciando scolare tutto l'olio nel contenitore. Tritate finemente l'aglio o frullatelo in un mini robot da cucina. Mettete la purea in un barattolo, ricoprite con olio di confit e conservate in frigorifero.


 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

lunedì 29 maggio 2023

PIZZA CROCCANTE SALUTARE ALLA FRUTTA PER IL CLUB DEL 27

Di Vittoria

Stiamo entrando a grandi passi nella stagione calda e proprio per questo siamo invogliati ad aprite giardini, terrazzi e salotti per invitare gli amici a passare un'allegra serata insieme o una domenica intorno al barbecue. E cosa c'è di meglio di un dolce per concludere un pranzo in compagnia? Si, ma un dolce fresco, che si prepari senza bisogno di accendere il forno è proprio l'ideale! 


Ecco allora l'imperdibile appuntamento mensile con il Club del 27 di MTChallenge che ha scelto per voi un libro pieno di idee alla scoperta dei dolci senza cottura.


NO-BAKE DESSERTS di Addie Gundry, con moltissime ricette fresche, veloci e golosissime, adatte a un invito formale, come a una merenda veloce e appagante.
Noi del CLUB DEL 27 ne abbia provate parecchie e da oggi le trovate QUI su MTChallenge

Qui trovate una torta velocissima e leggera, con una base croccante di cornflakes e noci pecan, una crema di yogurt e formaggio e tanta frutta fresca. 


PIZZA CROCCANTE SALUTARE ALLA FRUTTA
Healthy fruit pizza



Adoro la pizza arrostita e il sabato d'estate, quando questa è la star dell’invito serale, preparo spesso questa pizza alla frutta per concludere la cena a tema. È un dolce leggero e rinfrescante, perfetto per bilanciare il ricco impasto arrostito e condito con salsiccia e pomodoro.(cit. Autore)

 

Per 6-8 persone

50 g di cornflakes
120 g di noci pecan
110 g di sciroppo di mais o sciroppo d’acero
35 g di zucchero a velo
225 g di formaggio spalmabile a temperatura ambiente
115 g di yogurt greco
1 cucchiaio di succo d'arancia
1 cucchiai di zucchero semolato o più, a gusto
Frutta assortita per guarnire (qui mirtilli, lamponi, fragole, albicocche, melograno)

In un robot da cucina frullate i cornflakes con le noci pecan, lo sciroppo di mais e lo zucchero a velo, fino a quando saranno ben amalgamati e tritati finemente.
Premete il composto sul fondo di una tortiera a cerniera da 22-23 cm o di una tortieraper formare la base croccante.

Nella planetaria dotata di paletta (o con frusta a mano) sbattete la crema di formaggio con lo yogurt, il succo d'arancia e lo zucchero semolato, fino a quando non saranno ben amalgamati. Assaggiate e aggiungete altro zucchero se lo desiderate. 
Distribuite uniformemente la miscela di crema di formaggio e yogurt sulla crosta.

Completate con frutta assortita e conservate in frigorifero per almeno 2 ore.
Estrarre dalla teglia a cerniera o dalla tortiera e tagliare a spicchi per servire.
Se desiderate servite altra frutta in coppa, che ognuno aggiungerà a piacere.
 

Note mie:

La crosta è molto appiccicosa, conviene fasciare la tortiera con pellicola e ungere leggermente. Io ho surgelato per una mezz’ora, per poterla estrarre senza romperla, e ho farcito direttamente nel piatto di portata.

La crema è molto morbida, dipende molto dalla consistenza di yogurt e formaggio, non avendo addensanti. Al taglio risulta quasi colante e la fetta esteticamente brutta, anche se il sapore è delizioso.
Per una cena credo sia meglio fare delle monoporzioni, che non necessitano di taglio.


 


 Questa ricetta contribuisce al Club del 27 di MTChallenge


TESSERA N:19



sabato 27 maggio 2023

LA SVERGOGNATA DA A TABLE FOR FRIENDS di SKYE MC ALPINE

di Vittoria

Concludiamo oggi una settimana tutta dedicata alla convivialità, la settimana che Cook_My_Books ha dedicato alla tavola apparecchiata per tanti amici, alle ricette di grande effetto, ma pratiche, quelle che fanno allegria in tavola, quelle che se arriva qualche amico in più…..

 


Tutto questo lo troviamo nel libro protagonista appunto della settimana, A Table for Friends di SkyeMcAlpine, che racconta passo per passo come organizzarsi, dalla creazione del menù alla sistemazione dell’ambiente e della tavola, fino a darci tante idee suddivise per stagione e per ognuna un possibile menù da abbinare. non solo, ma troviamo un indice di ricerca per numero di commensali e uno per tempo a disposizione, rendendo davvero semplice organizzare un invito.


Fra le tante proposte per un dessert veloce facile e goloso, mi ha colpito questo dolce al cucchiaio, molto elegante nella sua semplicità.

Un dolce davvero appagante e voluttuoso, che farà felici i vostri ospiti.

Altro non è che la crema dei cannoli siciliani che perde la classica crosta fritta, per essere servita, elegantemente guarnita, in tazze da te che qui trovano un nuovo utilizzo!


SVERGOGNATA


Questo si traduce letteralmente come "spudorato", anche se non sono mai riuscito a capire se sia perché è spudoratamente facile da preparare o spudoratamente goloso da mangiare. Forse entrambi. La ricetta è siciliana ed è un veloce richiamo al cannolo; si tratta del ripieno di ricotta che è francamente la parte migliore di un cannolo: liscio come la seta, con scaglie di cioccolato, spesse scorze candite e pistacchi verde pastello. Quindi, invece di giocherellare con i coni di pasta fritta, servi la crema in piccole ciotole o tazze, con i biscotti da intingere.(cit.Autrice)

 

Per 6 persone

750 grammi di ricotta
300 g di zucchero semolato
60 g di cioccolato fondente tritato grossolanamente, più altro per decorare
120 g di scorze candite tritate grossolanamente, più altre per decorare
45 g di pistacchi sgusciati tritati grossolanamente, più altro per decorare
18 biscotti tipo cantucci 

In una terrina unite la ricotta e lo zucchero e sbattete con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete il cioccolato, la scorza candita e i pistacchi, quindi mescolate fino a quando non saranno ben distribuiti uniformemente.

Versate la crema di ricotta in 6 tazze da tè o piccole ciotole da gelato e guarnite con altri pistacchi, cioccolato e qualche fettina di scorza candita luccicante. 
Servite con biscotti di mandorle o pistacchi da intingere.

Potete preparare la crema fino a un giorno prima di servirla, basta coprirla e conservarla in frigorifero. Consiglio di dividerla nelle tazze solo al momento di servirla. 

Skye Mc Alpine ci consiglia i piatti da abbinare con questo dolce godurioso:

La tentazione di fare una stravaganza siciliana per accompagnare questo è troppo grande per resistere. 
Completate il menù della giornata con un'INSALATA DI COUSCOUS SICILIANA estiva con tonno sott'olio, scaglie di mandorle e bacche di cappero salate; un grande piatto di succosa INSALATA DI POMODORO, CIPOLLA ROSSA E MENTA, intrisa di olio d'oliva; e un TIMBALLO DI ZUCCHINE AL FORNO. Il tipo di pasto che ti fa sentire come se fossi in una soleggiata vacanza nel sud Italia, anche durante una notte infrasettimanale.




 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

 


lunedì 22 maggio 2023

COUS COUS CON TFAYA DI CIPOLLA CARAMELLATA E UVETTA DA MOROCCO DI JEFF KOEHLER


 di Vittoria

Ormai la settimana di Cook_My_Books dedicata alla cucina marocchina, dal libro MOROCCO di Jeff Koehler è finita, ma ho voluto fare ancora un'ultima ricetta molto tradizionale. un cous cous dove il dolce e il salato si incontrano in perfetta armonia.


Jeff Koehler, nel libro MOROCCO ci accompagna in un viaggio culturale, geografico e gastronomico attraverso le varie zone, etnie e culture del Marocco per conoscerne le mille sfaccettature. Ve ne ho parlato lunedì
nel post dell'HARIRA e potete trovare più informazioni @cook_my_books

Questo classico cous cous esemplifica la fusione raffinata e armoniosa del dolce con il salato. Il brodo e il pollo tenero, carichi di una miscela di spezie profumate, sono deliziosi, ma la vera star è la tfaya, una salsa di cipolla caramellata e uvetta, che ricopre i chicchi di cous cous come una corona regale e mielata. Il piatto è delizioso con un bicchiere di lben (latticello) freddo.(cit.Autore) 


COUS COUS CON TFAYA DI CIPOLLA CARAMELLATA E UVETTA

Kuskus Tfaya


Per 6 persone

Per la Tfaya
60 g di uvetta
3 cucchiai di olio d'oliva
900 g di cipolle rosse medie affettate nel senso della lunghezza
120 ml di miele
½ cucchiaino di zenzero macinato
1 piccola stecca di cannella
Per il pollo
1,2 kg di cosce di pollo con l'osso, senza pelle e senza grasso
½ cucchiaino di zenzero macinato
1 pizzico abbondante di zafferano in fili tostati a secco e macinati
6 chiodi di garofano
1 piccola stecca di cannella
Sale e pepe bianco macinato fresco
1 cucchiaio di olio d'oliva
10 rametti di coriandolo fresco
10 rametti di prezzemolo fresco a foglia piatta
2 carote medie, lavate e tagliate in quattro nel senso della lunghezza
2 rape medie, sbucciate e tagliate a metà nel senso della lunghezza*(note)
90 g di ceci in scatola, sciacquati
1 cucchiaio di burro
Inoltre:
180 ml di olio d'oliva leggero o olio vegetale per friggere
60 g di mandorle sbucciate
1 dose di Couscous (segue ricetta) caldo
3 uova sode tagliate in quattro spicchi

La Tfaya:
ammollate l'uvetta in acqua tiepida per 10 minuti, poi scolatela. In una padella grande e pesante, scaldate l'olio d'oliva a fuoco medio. Aggiungete le cipolle e cuocete, mescolando spesso per separare i pezzi ed evitare che brucino, fino a quando non si ammorbidiscono, circa 15 minuti. Aggiungete il miele, cospargete con l'uvetta e lo zenzero e aggiungete la stecca di cannella. Cuocete scoperto a fuoco basso, lasciando che le cipolle stufino delicatamente, mescolando di tanto in tanto, fino a quando le cipolle sono tenere e caramellate, da 55 a 70 minuti*(note). Togliete dal fuoco e tenete da parte in caldo.

Il pollo: nel frattempo, sul fondo di un couscoussier o di una pentola capiente, mettete il pollo, lo zenzero, lo zafferano, i chiodi di garofano e la stecca di cannella. Condite con sale e pepe bianco. Aggiungete l'olio d'oliva e agitate per condire bene tutto. Piegate a metà il coriandolo e il prezzemolo, legateli in un fagotto stretto con dello spago da cucina in cotone e aggiungeteli nella pentola insieme alle carote, alle rape, ai ceci e al burro.
Coprite con 1 litro d'acqua e portate a ebollizione a fuoco alto. Riducete il fuoco a medio-basso, coprite parzialmente e cuocere fino a quando il pollo è tenero, ma non si stacca dall'osso, circa 45 minuti*(note), poi trasferite i pezzi di pollo su un piatto, coprite e tenete al caldo.
Filtrate il brodo in una ciotola, regolate il condimento secondo necessità e tenetelo in caldo.  Recuperate i ceci, scartando le verdure*, le erbe, la stecca di cannella e i chiodi di garofano.

Le mandorle: In una piccola casseruola, scaldate l'olio per friggere a fuoco medio-alto. Aggiungete le mandorle e friggete, mescolando per cuocerle in modo uniforme, fino a doratura, da 1 a 2 minuti. Scolatele con un cucchiaio forato su salviette di carta per asciugare l’eccesso di olio.

Su un grande piatto da portata, sistemate delicatamente a piramide il couscous caldo, poi fate un pozzo al centro. Irrorate uniformemente con un mestolo di brodo bollente, sistemate nell’incavo il pollo, coprite con la tfaya e guarnite con le mandorle. (Se avete conservato le verdure sistematele attorno al cous cous in maniera decorativa)

Disponete le uova sode e i ceci tenuti da parte attorno alla base del cous cous. Servite con il brodo rimanente in una ciotola a parte.

Note mie:
*Cipolle caramellate:  i tempi di cottura cambiano molto a seconda delle cipolle usate; io ho usato cipolle bianche tenere e sono bastati 30 minuti.
*La cottura del pollo è indicata in 45 minuti; se non avete un pollo ruspante, cuocetelo per 25-30 minuti, altrimenti si disferà completamente.
*Le verdure: nella ricetta sono indicate le carote e le rape, che non ho trovato. Ho quindi aggiunto uno zucchino e tre o quattro bastoncini di zucca a polpa soda. Inoltre non ho lasciato le verdure a bollire per tutto il tempo di cottura del pollo; le ho tolte appena cotte, ma non sfatte, per servirle insieme al cous cous, invece di eliminarle come indicato in ricetta. 


IL COUS COUS

Come altrove in Nord Africa, il couscous è un piatto identitario in Marocco. Viene servito il venerdì a pranzo quando le famiglie si riuniscono per il pasto più importante della settimana e funge da punto fermo per la famiglia, anche per la comunità.
Il couscous si riferisce sia ai "chicchi" di grano duro macinato che al piatto stesso.
Tradizionalmente, i marocchini usano un couscoussier a due livelli per preparare i chicchi. Lo stufato viene posto sul fondo della pentola e i chicchi vanno nel cesto forato e scoperto,  posizionato comodamente sopra. I chicchi poi cuociono nel vapore saporito che sale dallo stufato. Fuori regione, il modo più comune per fare il cous cous è preparare lo spezzatino in una pentola e i chicchi “a cottura rapida” in un piatto a parte. Fatto bene, i chicchi a cottura rapida possono essere leggeri e soffici quasi quanto quelli preparati in maniera tradizionale.
Sebbene esistano alcuni standard nazionali, tra cui il cous cous alle sette verdure e il cous cous con cipolla caramellata e tfaya all'uvetta, lo stufato dipende dalla regione, dalla stagione e dalla famiglia. Molti couscous sono ricchi di verdure, ma molto raramente sono vegetariani. La carne - un pezzo di agnello o di manzo con l'osso - o forse pollo o, a volte lungo la costa, pesce dà sapore allo stufato.
Per servire il cous cous, sistemate i chicchi su un piatto da portata e ricoprite in modo decorativo con la carne o il pesce e le verdure. I marocchini tendono a servire il brodo a parte, a volte aggiungendo un mestolo di liquido per colorare lo strato superiore di chicchi.(cit.Autore)


COUS COUS A COTTURA RAPIDA



Per 4-6 persone

1 cucchiaino di sale marino
500 g di couscous precotto
1 cucchiaio di olio d'oliva

In una brocca graduata, aggiungete il sale a 630 ml di acqua calda e mescolate finché non si scioglie.
Versate il cous cous in un piatto molto largo e poco profondo o gsâa. Irrorate con l'acqua tiepida e rastrellare con le dita o con una forchetta. Lasciate riposare indisturbato per 15 minuti.
Controllate i granelli, devono essere teneri ma non molli. Se non sono ancora teneri, cospargete con 2 o 3 cucchiai di acqua tiepida e lasciate riposare per altri 5-10 minuti o fino a quando non sono pronti.
Condite il couscous con l'olio d'oliva. Usando entrambe le mani, sollevate i chicchi e lasciateli cadere tra le dita. Sciogliete eventuali grumi strofinando delicatamente i grani tra i palmi delle mani.

Per tenere il cous cous in caldo o scaldarlo se fatto in anticipo:
Scaldate il forno a 180˚C. Trasferite il cous cous in una grande teglia e infornate. Riscaldate il cous cous, girando i chicchi di tanto in tanto, finché non iniziano a cuocere a vapore, da 10 a 15 minuti. Mettetelo sul piatto da portata o gsâa e sgranatelo con una forchetta di nuovo prima di servire.


 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

martedì 16 maggio 2023

HARIRA - LA ZUPPA TRADIZIONALE MAROCCHINA DA MOROCCO DI JEFF KOEHLER

 di Vittoria

Iniziamo questo viaggio in Marocco con la più tradizionale e amata delle zuppe, l’Harira, la zuppa che rompe il digiuno del ramadan spandendo nell’aria il suo profumo speziato. Una zuppa ricca di verdure, legumi, pasta e carne, un vero pasto completo corroborante.


ebbene si, parliamo di cucina marocchina, perchè il libro protagonista di questa settimana su @cook_my_books, è Morocco di @jeff_koehler. L’autore ci conduce in un viaggio culinario attraverso la molteplicità di tradizioni e diversità di culture che si incrociano in Marocco.


Ecco come l’autore 
Jeff Koehler descrive l'HARIRA:

“Harira è la zuppa più conosciuta e amata del Marocco. Le famiglie mangiano questa zuppa ricca di erbe e a base di pomodoro tutto l'anno. Durante il Ramadan, tuttavia, è obbligatorio servirla e le pentole della zuppa cuociono a fuoco lento nelle cucine di tutto il paese. Accompagnato da datteri e biscotti mielati a forma di fiore cosparsi di semi di sesamo chiamati chebakia, una ciotola di harira è il modo tradizionale per rompere il digiuno. La zuppa ha una consistenza vellutata data dalla farina, o talvolta dall'uovo, è nutriente e perfetta quando si è a stomaco vuoto.
Ho gustato l'harira attorno a numerosi tavoli di famiglia e bancarelle di strada: ogni versione è stata diversa, ogni cuoco, ogni famiglia ha la sua”

HARIRA
la zuppa tradizionale marocchina

 


Per 8 persone

455 g di manzo da stufato, tagliato a cubetti di 1 cm abbondante
170 g di sedano tritato finemente, solo le parti verdi tenere e le foglie
1 cipolla media tritata finemente
15 g di prezzemolo fresco tritato finemente
15 g di coriandolo fresco tritato finemente
1 cucchiaio di burro o olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di zenzero macinato
½ cucchiaino di cannella in polvere
Sale e pepe nero appena macinato
700/800 g di passata di pomodoro rustica
3 cucchiai di concentrato di pomodoro
170 g di ceci in scatola sciacquati
30 g di farina
Il succo di 1 limone
30 g di spaghettinii o pasta per capelli d'angelo, spezzati in lunghezze di 2 cm

Per servire:
1 limone tagliato a spicchi
12 datteri preferibilmente mejhoul
12 fichi secchi 

In una pentola capiente mettete la carne, il sedano, la cipolla, il prezzemolo, il coriandolo, il burro, lo zenzero e la cannella. Condite con sale e abbondante pepe. Coprite con 1,5 l di acqua, mescolate bene e portate a ebollizione a fuoco alto, poi abbassate il fuoco al minimo, coprite e cuocete a fuoco lento per 1 ora.
Aggiungete i pomodori, il concentrato di pomodoro e i ceci e ancora 360 ml di acqua. Coprite e cuocete a fuoco lento per 30 minuti.
Nel frattempo, in una piccola casseruola, scaldate 240 ml di acqua a fuoco basso e scioglieteci la farina e succo di limone, sbattendo bene per non fare grumi.
Togliete dal fuoco, lasciate riposare per 10 minuti e poi sbattete di nuovo. Aggiungete questo composto di farina alla zuppa versandolo lentamente a filo, mescolando continuamente. Cuocete per 10 minuti, mescolando spesso per evitare che si attacchi. Aggiungete alla zuppa i vermicelli e cuocete fino a quando la pasta è tenera, circa 5 minuti*. La consistenza della zuppa deve essere vellutata. Servite in ciotole con spicchi di limone sul lato e con i datteri e i fichi su un piccolo piatto.

Nota: 
Ho cotto la pasta a parte, condita con un filo di olio e servita a parte, perchè non tutti la gradivano.
L'so marocchino di mangiarla accompagnata da frutta secca (ma anche da biscottini al miele) per noi è molto strano, ma il contrasto fra la zuppa speziata e la frutta dolce, è piacevole. 




 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books

sabato 6 maggio 2023

BICCHIERINI DI PANNA COTTA ALL'ANANAS DA PARTY FOOD DI MELANIE DUPUIS

di Vittoria

Siamo nel pieno della primavera, finalmente sembra sia arrivato il caldo e inizia anche la stagione degli inviti, possibilmente all’aperto, possibilmente in gruppi numerosi, per aperitivi e allegre serate in compagnia. Inoltre Maggio è il mese dei banchetti e dei ricevimenti!!!

 


Ecco perché 
Cook_My_Books sceglie di dedicare questa settimana a The ultimate book of Party Food di Melanie Dupuis. Il libro definitivo sul cibo per banchetti! Un manuale di pasticceria dolce e salata che già dalla grafica vi tranquillizza e vi rende tutto più facile. Perché Party Food é un libro in cui le immagini, fotografie e disegni e grafismi tutti, vengono utilizzate per la spiegazione, al posto di fiumi di inchiostro, in una composizione chiara, immediata, efficace.



Ovviamente il resto lo fanno le ricette, che sono tutte assolutamente da urlo. Si parte dalle basi per allargare il cerchio, fino a comprendere tutte le variazioni sul tema, ciascuna, naturalmente, in formato mignon o comunque adatto a essere servito a una festa.


La panna cotta è un dolce così versatile ed elegante che lo potremmo paragonare al tubino nero dell’abbigliamento. Morbido e setoso (a patto di non esagerare con l’addensante), si presta a tantissimi abbinamenti, tanto da poter chiudere una cena informale, quanto un invito elegante e si adatta a tutte le stagioni semplicemente cambiando salse e accompagnamenti; bastano dei frutti rossi per fare estate o pere e cioccolato per l’inverno.

Melanie Dupuis ne fa una versione esotica con ananas caramellato (ed eventualmente rum) che ruba il cuore anche al più incallito detrattore dei dolci.
La dose è perfetta per un buffet, ma preparatene in abbondanza perché i vostri ospiti non si accontenteranno di un bicchierino!



BICCHIERINI DI PANNA COTTA ALL'ANANAS
Pineapple panna cotta


L'autrice ci dà tutte le informazioni necessarie per una perfetta organizzazione e tempi perfetti per pianificare il lavoro senza stress.

TEMPO DI PREPARAZIONE: Preparazione: 30–45 minuti Cottura: 20 minuti Riposo: 2 ore
ATTREZZATURA 25 bicchierini da dessert da 60 g con cucchiaini
VARIANTE Al termine della cottura degli ananas, fiammare con 30 g di rum in padella.
ORGANIZZAZIONE 1 giorno prima | Preparare la panna cotta e mettere in frigo. Sciroppare gli ananas e metterli in frigorifero nel loro sciroppo. Il giorno | Caramellare l'ananas, quindi raffreddare e disporre sulla panna cotta. Mettere da parte in frigorifero. Portare a temperatura ambiente 30 minuti prima di servire.

Lo schema di lavoro (dal libro)


I passaggi di lavorazione (dal libro)


Per 25 bicchierini da 60 g (quelli da liquore sono perfetti) 

Per la panna cotta:

8 g di gelatina in fogli
950 ml di panna fresca da montare (35% di grassi)
60 grammi di zucchero
1 baccello di vaniglia
Per l’ananas caramellato:
1 ananas grande*
½ fava tonka*
300 g di acqua
200 grammi di zucchero
½ bacca di vaniglia

Per l’ananas:
Sbucciate l'ananas tagliando abbastanza polpa da eliminare tutti gli “occhi” legnosi. Tagliatelo in quarti per eliminare il torsolo, poi tagliate la polpa a cubetti di 4-5 mm.
Grattugiate finemente la fava tonka con una grattugia da spezie.
In una pentola capiente, portate a ebollizione l'acqua, lo zucchero, la mezza bacca di vaniglia raschiata e la fava tonka grattugiata, quindi abbassate la fiamma fino a un leggero bollore. Aggiungete i cubetti di ananas e cuocete per 15-20 minuti, finché non diventano traslucidi. Eliminate la bacca di vaniglia, quindi filtrate l'ananas, conservando il liquido di cottura.

Per la panna cotta:
Ammollate la gelatina in acqua fredda. In un pentolino capiente portate fino a ebollizione 200 g di panna con lo zucchero e la bacca di vaniglia raschiata, poi togliete dal fuoco. Strizzate la gelatina e unitela alla panna calda, mescolando bene per scioglierla completamente. Aggiungete piano piano  la rimanente panna, mescolando energicamente, quindi filtrate e lasciate intiepidire.
Versate in ogni coppetta da dessert 40 g del composto di panna, utilizzando un imbuto a stantuffo*, quindi mettete in frigo per almeno 2 ore.
Per caramellare i cubetti di ananas, scaldare una padella a fuoco alto, aggiungere i cubetti di ananas, far rosolare per 1 minuto, quindi mescolare per colorare gli altri lati. Aggiungere due mestoli del liquido di cottura messo da parte e cuocere fino a farlo evaporare. Ripeti altre due volte. L'ultima volta, continua a ridurre fino a quando il liquido diventa sciropposo. Sformare in un contenitore, lasciare raffreddare e conservare in frigorifero.

Togliere dal frigorifero la panna cotta e l'ananas, distribuire nei bicchieri l'ananas e lo sciroppo caramellato, aggiungere un cucchiaio e servire.





Note mie:
Ananas: se non trovate un anans fresco, potete sostituirlo con 8 fette di ananas al naturale in scatola, ben sgocciolato. La cottura richiederà circa metà tempo.
Fava Tonka: non è di facile reperimento, ha un aroma speziato molto complesso, fra l’altro anche di mandorla e vaniglia. Potete chiedere al vostro pasticcere, a un droghiere ben fornito o acquistarle on line.
Imbuto a stantuffo: è un imbuto da pasticceria, con un “tappo” sul fondo, che viene aperto e chiuso con una leva, permettendo di dosare il prodotto senza schizzi e sbavature. Personalmente ho utilizzato un “biberon” da pasticceria, quelli che si usano per le salse o i condimenti.


 Questa Ricetta fa parte del progetto Cook_My_Books