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sabato 31 gennaio 2015

Perfect Apple Pie

E ad un tratto ti prende la voglia di un dolce speciale! Un dolce "semplice" ma che scalda il cuore, perche' ha un cuore ricco e dolce, saporito, speziato e ti cattura e ti consola....e  mentre lo gusti riesce a distrarti da tutto il resto! Perche' se una torta di mele e' ottima, immaginate cosa puo' essere una "perfect apple pie".... e il perfect mica gliel'ho appioppato io!


Perfect Apple Pie - dal libro "Perfect Pies" (Si King & Dave Myers (The Hairy Bikers))
Ingredienti per la frolla:
400 gr di farina
2 cucchiai di zucchero di canna
1 limone (buccia grattugiata)
250 gr di burro
1 uovo grande
2 cucchiai di acqua

Ingredienti per il ripieno:
150 gr di zucchero di canna
1 cucchiaino di cannella
2 cucchiai di maizena
600 gr di mele (io ne ho usate 6, erano ben piu' di 600 gr)

per la superficie del dolce:
1 uovo per pennellare
1 cucchiao di zucchero di canna per cospargere

Teglia da 1,2 litri. (Io ho usato una da 24 cm di diametro.)


Prepariamo la frolla: mettere in una ciotola la farina, il burro, lo zucchero e la buccia grattugiata del limone. Impastare (a mano o con l'impastatrice) fino ad ottenere un composto bricioloso. Aggiungere quindi l'uovo sbattuto con l'acqua e impastare fino ad ottenere una palla.
Dividere quindi l'impasto in modo che una parte sia 1/3 e l'altra 2/3 del peso totale.
Prendere la palla da 2/3, quella piu' grande insomma, stenderla su un piano infarinato e stirarla con mattarello fino ad avere uno spessore di 3 mm. Mettere la sfoglia in una teglia di 24 cm, la pasta deve sbordare dalla teglia. Io per non romperla, visto che e' sottilissima, l'ho stesa su di un foglio di carta forno che poi ho lasciato sotto, cosi' e' facile da posizionare nella teglia.
Mettere la teglia nel frigo mentre prepariamo il ripieno.
In una ciotola mescolare la maizena, lo zucchero e la cannella. Pelare, pulire e tagliare a fettine le mele, quindi aggiungerle alla ciotola con lo zucchero e il resto. Mescolare bene (io ho aggiunto una spruzzatina di limone, ma proprio un cucchiaio) e quindi riempire il guscio di frolla.
Stendere ora l'altra palla di frolla per fare il "coperchio" alla nostra pie! Stenderla sottile come il guscio, io sempre sopra la carta forno, quindi poi l'ho rovesciata sopra il guscio e ho tagliato i bordi in eccesso sigillando bene. Con la frolla avanzata ho fatto le foglioline per il bordo.
Al centro del coperchio della pie fare un paio di buchi per far sfiatare l'umidita' delle mele in cottura.
Spennellare la superficie della pie con l'uovo sbattuto e cospargere con zucchero di canna (io me lo sono dimenticato!)
Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 45 minuti


Che dire...loro la chiamano Perfect...e perfetta lo e' davvero!
Ero scettica in merito al sapore della frolla che e' praticamente quasi senza zucchero, invece fa risaltare ancora meglio il gusto della farcitura e l'insieme e' veramente da commuoversi!
La maizena nel ripieno e' una genialata! Praticamente assorbe il liquido che rilasciano le mele e lo trasforma in una cremina che sembra marmellata...deliziosa!
Sulla quantita' di cannella si puo' giocare a proprio gusto, io ne ho usato un cucchiaino abbondante perche' ho usato molte piu' mele di quelle indicate in ricetta e poi a me piace moltissimo come sapore!
Insomma....torta assolutissimamente promossa e da fare e rifare e rifare ancora!

giovedì 29 gennaio 2015

BIS DI CANEDERLI DI LIGURIA PER MTCHALLENGE DI GENNAIO

Di Vittoria
Aggiungo oggi 30/01 le foto. 
Scusate ma ieri il mio PC dava i numeri e non c'è stato modo di inserire le immagini, anzi mi sono accorta ora che sono anche saltati dei pezzi compreso il titolo della seconda proposta. 


E siamo come sempre all’ultimo giorno della sfida mensile dell’ MTChallenge.
Anzi l'ultimo momento dell'ultima ora di proroga. Sono incorreggibilmente sempre in ritardo!
Anno nuovo vita …di sempre……. Sempre in ritardo cronico, sempre di corsa perché voglio dilatare il tempo e fare più cose di quelle che ci stanno ……oppure sto invecchiando e sono diventata lenta?

Canederli al Preboggion in salsa di noci                         Canederli di frattaglie bianche in crema di lattuga

E’ dal 5 gennaio che esulto per la proposta de I Canederli Ampezzani, la bellissima scelta di Monica Giustina di Oneinamillion, vicitrice dell'MTChallenge scorso con gli originalissimi Muffin. Grazie davvero Monica, hai proposto una ricetta ce mi stuzzica parecchio. I Canederli Ampezzani!!!! Non conoscevo questa versione così locale naturalmente, ma è un piatto che ho assaggiato spesso in Austria e in Italia, Knodel o Canederli, non importa il nome, mi piacciono veramente tanto e ho anche una discreta raccolta di ricette.
Mai fatti però, chissà perché…… avevo timore di ritrovarmi delle palle gommose appiccicose e poi il marito odia per principio ogni piatto realizzato con il pane.

Vi dico subito che, seguendo la ricetta di Monica QUI, ho fatto dei canederli squisiti, per nulla gommosi ne appiccicosi. Facili da fare, gustosi e anche leggeri. E poi si usa il pane raffermo e la cucina di recupero è sempre da tenere a mente!

E’ dal 5 gennaio che penso e ripenso a quale versione proporre e non riuscivo a decidermi, avevo delle mezze idee, ma sfocate, mancavano i dettagli e soprattutto la motivazione di una certa scelta.
Mi piace sperimentare nuovi sapori e accostamenti, ma la scelta voglio che sia sempre ancorata a una tradizione solida, sia della mia terra o di un altro paese, ma che comunque si parta da una base, che ci sia un perché ben ragionato.
Nella cucina ligure il pane raffermo si usa moltissimo per tutta una serie di ripieni e ricette varie, per ammorbidire le farce.
Ho voluto realizzare queste due versioni di canederli che legassero in qualche modo la tradizione ampezzana di Monica con la tradizione ligure che è nel mio cuore.
Dalla montagna ampezzana alle montagne liguri.

Il borgo di Triora - foto da QUI
Il nostro entroterra è ricchissimo di ricette che usano principalmente il pane di recupero e le erbe che nascono spontanee nei prati, ma anche fra i sassi dei sentieri e dei muri a secco delle fasce.
Affinità di montagne ed erbe, mi hanno portato direttamente a Triora, paesino nell’entroterra imperiese.
Il paese antico e bellissimo è famoso per i processi alle streghe (a fine del 1500 ce ne hanno anche bruciata qualcuna).
E se non sono le streghe che usano le erbe!
L'altra cosa per cui Triora è famosa è il PANE: fanno un pane ”antico” e delizioso, scuro e profumato, perfetto per questa ricetta.
E’ un pane scuretto, senza grassi, realizzato semplicemente con acqua, sale, farina tipo 1 e lievito di birra e spolverato di crusca.




la prima ricetta che vi propongo è ispirata ai famosi Pansoti liguri il cui ripieno è composto principalmente dal PREBOGGION,un misto di erbe selvatiche profumato e saporitissimo.
Accostato qui al pane invece che racchiuso nella sfoglia.
Come accompagnamento ho lasciato la classica salsa di noci che accompagna i pansoti.


CANEDERLI AL PREBOGGION IN SALSA DI NOCI
Li ho voluti proporre in versione vegana, senza derivati animali, neppure latticini ne uova, sostituiti egregiamente da altri ingredienti.





Il Brodo di verdura
2 lt di acqua
1 carota media
1 costa di sedano con foglie
1 pezzo di porro
1 cipolla bianca piccola
2 gambi di prezzemolo
1 pomodoro secco
2 fette di fungo secco
1 fetta di zenzero fresco
sale
Pulire la verdura, tagliarla grossolanamente e mettere a bollire per almeno un’ora con poco sale.
Filtrare, regolare il sale e tenere da parte. Ve ne serve almeno un litro per lessare i canederli.



La Salsa di Noci veg




50 g di gherigli di noci

Uguale volume di mollica di pane di Triora, circa 2 fette senza crosta
1 punta di spicchio di aglio
2 rametti di maggiorana fresca
2 cucchiai di parmigiano veg *
2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale


Mettere nel tritatutto tutti gli ingredienti tranne l’olio e frullare finchè non sono ben fini.

Aggiungere olio frullando fino ad ottenere una consistenza cremosa, eventualmente aggiungere poca acqua o brodo vegetale.

Qualcuno aggiunge latte o peggio panna.
Non fatelo, renderete la salsa solo più pesante.

Regolare il sale solo alla fine.







I Canederli – per 10 pezzi da 3-4 cm di diametro

Per la scelta del tipo di pane migliore per questa ricetta e per i consigli su come realizzare i canederli alla perfezione vi rimando al post di Monica QUI che spiega benissimo tutti i dettagli per una realizzazione impeccabile.

100 g di pane di Triora secco (oppure affettato e seccato in forno a bassa temperatura perché non tosti)
80 g di latte vegetale di soia o riso – io riso, avevo quello (30 g di questo latte sostituiscono i liquidi dell’uovo che non ho messo volendo realizzare una ricetta vegana)
20 g di parmigiano veg *
1 grattata di noce moscata
1 cucchiaino di erba cipollina tritata
1 cucchiaio raso di farina di ceci (compensa il potere addensante dell’uovo che manca)
100-150 g di preboggion **


Tagliate il pane a fette, poi a dadini piccoli, max 1 cm, meglio meno. Versate sopra il latte vegetale, mescolate bene e lasciate riposare almeno 20 min mescolando ogni tanto. Il pane deve essere leggermente inumidito, non inzuppato.
 
Aggiungete al pane tutti gli altri ingredienti tranne la farina di ceci, mescolando velocemente, quindi unite la farina di ceci e impastate con le mani compattando e distribuendo bene gli ingredienti.

Inumiditevi le mani e fate un canederlo di circa 3-4 cm compattando bene. Scaldate il brodo che deve sobbollire piano e fate la prova cottura cuocendo il canederlo 5 minuti. Non deve sfaldarsi ma restare compatto. Se si rompe aggiungete poco pangrattato all’impasto.
Realizzate tutti i canederli, con queste dosi ridotte me ne sono venuti 10 piccolini.



Fateli bollire nel brodo per circa 5 minuti finchè verranno a galla, poi scolare delicatamente. Mettete qualche cucchiaio di salsa di noci sul fondo di ogni piatto, sopra tre o quattro canederli per porzione, decorate con un gheriglio di noce e servite caldi con altra salsa a parte.




Ricette collaterali:

* “Parmigiano” veg
5 cucchiai di farina di mandorle o anacardi
2 cucchiai di lievito alimentare in scaglie (derivato da una lavorazione del lievito, non serve per fare lievitare impasti, ma viene utilizzato come insaporitore al posto del formaggio)
Sale
Mettere gli ingredienti nel tritatutto e ridurre in polvere fina. Salare a piacere. Conservare in frigo in un barattolo ben chiuso.

** Il Preboggion (misto di erbe tipico ligure)

Erbe selvatiche del Preboggion


Il Preboggion è un misto di erbe selvatiche che costituisce la base del ripieno dei Pansoti e di altri saporiti piatti.

Tradizionalmente deve essere composto da almeno 7 erbe diverse (che cambiano nome da zona a zona ligure).
QUI trovate tutte le informazioni a riguardo.

In primavera si trova da acquistare al mercato, ma non in questa stagione quando le erbe scarseggiano, quindi mi sono arrangiata comporre un mix invernale.










In giardino da mia mamma, complice l’inverno alquanto mite, sono riuscita a racimolare un mazzetto di “sciscerbua”, cicerbita, ma niente di più. Ho poi aggiunto dal mercato boraggini, bietole, verza, verde di cipollotti, porro, prezzemolo.

Per i canederli vi serviranno circa 100-150 gr di questo mix di erbe. Questa dose è molto abbondante, ma è difficile farne poco. Potete surgelarlo e utilizzarlo per altri ripieni di pasta, torte salate o per delle frittate.

1 pallina grossa come una piccola arancia di erbe selvatiche sbollentate e ben strizzate
1 pallina grossa come una piccola arancia di boraggini
1 pallina grossa come una piccola arancia di bietole
3 cipollotti
3-4 cm di porro
2-3 foglie di verza, dal cuore
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 rametto di maggiorana fresca tritata
2 fette di fungo secco tritate
Olio extravergine di oliva,
sale
Tritate grossolanamente a coltello le erbe sbollentate e strizzate e fatele saltare in padella con qualche cucchiaio di olio e tutte le altre verdure e aromi tritati. Regolate di sale.



CANEDERLI DI FRATTAGLIE BIANCHE IN CREMA DI LATTUGA

C’è un altro piatto ligure che adoro, che sta cadendo in disuso e non si trova quasi più nei ristoranti.
Parlo delle “Lattughe ripiene in brodo”, altro piatto fatto con ingredienti poveri, dal risultato raffinato, delicato e squisito ovviamente. L’originale prevede un cuore di lattuga a porzione farcito con un ripieno di pane raffermo e un trito di carne, cervella, filoni, animelle ripassate in padella, macinato e condito con uovo, formaggio, erbe profumate. Richiusi a palla i cuori di lattuga vengono fatti sobbollire in brodo di carne e serviti nello lo stesso brodo fumante con qualche fogliolina di maggiorana. Una delizia dimenticata, ve lo assicuro.
Ho mantenuto gli ingredienti del ripieno nei canederli e la lattuga è diventata una morbida passata di accompagnamento realizzata con base di brodo di carne e patata lessa.





Il brodo di carne
300 gr di muscolo o matamà
1 pezzo di “ossette” o biancostato
1 coscia di pollo senza pelle
1 pezzetto piccolo di testina
2 pezzetti di coda
1 costa di sedano
1 carota
1 cipolla bianca piccola
1 pezzo di porro
2 gambi di prezzemolo
2 pizzichi di timo
1 pomodoro secco
1 chiodo di garofano
1 foglia di alloro
2 bacche di ginepro
2 grani di pepe
4 capsule di cardamomo
Poco sale
Pulire le verdure e tagliarle a pezzi grossi, mettere tutto in pentola a freddo tranne il pollo, coprire di acqua e portare a bollore. Aggiungere il pollo e sobbollire schiumando per 2 ore. Filtrare e rimettere in pentola. Ne servirà almeno un litro per cuocere i canederli, un mestolo per cuocere il misto di carni e mezzo litro per la crema di lattuga.

La crema di lattuga
1 patata circa 250 g
½ lt di brodo di carne
1 lattuga (tenere 8 fogliette centrali per la decorazione e 4 medie per fasciare un canederlo a testa)
Pulire la patata e cuocerla a dadini nel brodo regolando il sale.
Quando la patata è cotta aggiungere la lattuga tagliata a striscette. Cuocere un attimo finchè appassisce appena senza perdere il colore brillante, poi togliere dal fuoco e frullare tutto.



I Canederli – per 12 pezzi da 3-4 cm di diametro
Per la scelta del tipo di pane migliore per questa ricetta e per i consigli su come realizzare i canederli alla perfezione vi rimando al post di Monica QUI che spiega benissimo tutti i dettagli per una realizzazione impeccabile.
100 g di pane di Triora secco (oppure affettato e seccato in forno a bassa temperatura perché non tosti)
50 g di latte intero
½ uovo battuto
20 g di pecorino sardo semistagionato
1 grattata di noce moscata
1 cucchiaino di erba cipollina tritata
1 cucchiaio raso di farina
200 g di farcia di carni tritate ***
4 foglie medie di lattuga sbianchite e asciugate
4-8 fogliette piccoline del centro della lattuga per guarnire

Tagliate il pane a fette e poi dadini piccoli, max 1 cm, meglio meno. Mescolate il latte e l’uovo con poco sale, amalgamate bene, poi versate sui dadini di pane, distribuite bene e lasciate riposare almeno 20 min mescolando ogni tanto. Il pane deve essere leggermente inumidito, non inzuppato.



Aggiungete al pane tutti gli altri ingredienti tranne la farina, mescolando velocemente, quindi unite la farina e impastate con le mani compattando e distribuendo bene gli ingredienti.
Inumiditevi le mani e fate un canederlo di circa 3-4 cm compattando bene. Scaldate il brodo che deve sobbollire piano e fate la prova cottura cuocendo il canederlo 5 minuti. Non deve sfaldarsi ma restare compatto. Se si rompe aggiungete poco pangrattato all’impasto.
Realizzate tutti i canederli, con queste dosi ridotte me ne sono venuti 12 piccolini.
Fateli bollire nel brodo per circa 5 minuti finchè verranno a galla, poi scolare delicatamente.



Mettete mezzo mestolo di crema di lattuga calda sul fondo di ogni piatto, sopra due o tre canederli più uno rifasciato con la foglia di lattuga sbianchita per porzione, decorate con una o due fogliette di lattuga e servite caldi con altra crema ben calda a parte.



*** La farcia di carni
100 g di carne tritata magra
100 g di filoni
100 g di animelle
100 g di cervella
2 cucchiai di trito di sedano carota cipolla porro
1 cucchiaio scarso di prezzemolo tritato
½ spicchi di aglio
20 g di burro
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 mestolo di brodo
Sale
Pepe
Pulire accuratamente animelle cervella e filoni, tagliarli a pezzetti piccoli e rosolarli con le verdure tritate in olio e burro. Bagnare con il brodo e cuocere a fiamma bassa semi coperto finchè non si è asciugato il liquido. Lasciare raffreddare e tritare non troppo fine. Ve ne serviranno 200 g.


Una ola per Alessandra e tutto lo staff dell’ MTC che si fa in 4 per darci la possibilità di continuare a giocae a dispetto di impegni e distanze che tramano contro!
Una Ola a Monica che ci ha fatto passare un mese fantastico
Grazie davvero a tutti quanti


Questa ricetta partecipa all’MTChallenge di Gennaio

 

martedì 27 gennaio 2015

HAPPY BIRTHDAY ALE

di Vittoria



SORPRESAAAAAAAAA



E' con immenso piacere e commozione che oggi festeggiamo il compleanno di Alessandra che pochi giorni fa è partita per una nuovissima avventura dall'altra parte del mondo. 
Siamo tante e ci piacerebbe incontrarci per festeggiare insieme. 
Quest'anno però è un po' complicato dalla lontananza, ma se non possiamo festeggiarla di persona, una soluzione c'è!!!!! ......allora tutte insieme con il cuore abbiamo scelto di festeggiarla a blog uniti cucinando una delle sue ricette che verranno pubblicate tutte insieme come un grandissimo

HAPPY BIRTHDAY ALE

non sono brava con le parole e non scrivo grandi discorsi, dico solo qui in privato fra di noi che le voglio bene come fosse una sorella...... e ne ho già 4 vere eh! Magari non ci sentiamo per mesi, non ci telefoniamo e neanche ci scriviamo, ma ci siamo trovate ....sulla stessa lunghezza d'onda ecco.
Per fortuna viviamo in un'epoca in cui i mezzi di comunicazione sono tali che la distanza fisica non ci impedisce di continuare a comunicare, a confrontarci a mantenere il legame affettivo che c'è.
E tranquilli che prima o poi salgo su un aereo e mi presento a casa sua!!!!

 



Per l'occasione ho scelto di riproporvi una sua torta tanto squisita quanto semplice da fare, velocissima nell'esecuzioe e altrettanto veloce a sparire. La Chocolate biscuit cake ovvero la torta che i principi William e Kate scelsero come torta di nozze per il loro matrimonio.

E io la dedico ad Alessandra come una vera principessa

Anche questa volta e è stato impossibile fare foto dell'interno della torta.
Incautamente lasciata incustodita mentre eravamo fuori a cena, una squadra di ben 3 sedicenni ha provveduto a ruipulire l'alzatina come mai ci fosse stato sopra qualcosa. 

Neanche le briciole restarono a testimonianza della sparizione!
La foto che mostra l'interno ho dovuto cercarla sul web e ringrazio qui chi è riuscito nell'impresa.


foto da QUI


Questo il post che pubblicai a Gennaio 2011

Due giorni di ritardo sono troppi per esprimere tutto il mio affetto per un’amica?
L’unica scusante parziale è che quella banda di perfide ha tramato di nascosto e io nulla sapevo! Quando l’ho scoperto era tardi ma non così tanto infatti mi sono messa all’ opera e ho realizzato il tutto già venerdì sera.
E allora direte voi, perché arrivi solo ora e pure trafelata?
Perché il weekend è stato come al solito da paura! Meno male che domani vado in ufficio a riposarmi un po’!!!! Venerdì sera ho realizzato la torta mentre portavo e riprendevo il figlio a una pizzata. Sabato servizio fotografico, poi giro spesa, 3 belve da sfamare (che si sono pappate pasta e ricotta, polpettone con salsa e anche la torta, TUTTA) e viaggio di un'ora e mezza a Imperia per partita di basket (persa), cena sociale in pizzeria e rientro all’una di notte. Stamattina puliziebucati e arriprendieporta figlio e amici qui e là. Rientro del marito da 3 giorni di regata bisognoso di assistenza. Finalmente il figlio è a casa senza amici e il marito russa sul divano. Devo pulire le acciughe per cena e invece stò qui a ciaccolare con voi.
Comunque la torta l’ho fatta e la Ale ora se la becca volente o nolente. Con tutto stò cioccolato le verrà mal di fegato, altro che lacrimucce!!!!

La ricetta originale la trovate da lei, io ho leggermente modificato le dosi per mancanza di ingredienti e forse la ganache era troppo densa perché non è penetrata perfettamente fra i biscotti, il risvolto positivo è stato che è rimasta una bella superficie liscia cioccolattosa che ho decorato con cioccolato bianco (questo eccessivamente fluido) che si è un po’ spatasciato, ma la Ale non me ne vorrà….. spero.



William & Kate Wedding Cake

Per una teglia rotonda a cerniera, diametro 20 cm. – imburrata e rivestita di carta da forno

Un pacchetto di digestive
200 gr cioccolato extrafondente 70%

200 gr panna da montare non montata

Procedimento come da istruzioni della Ale.
Portato a bollore la panna, buttato dentro il cioccolato a pezzetti e girato finche non è stato ben sciolto. Versato tutto sui biscotti e battuto bene per farlo penetrare bene fra i biscotti (non è bastato, c’erano buchi vuoti). Fatto raffreddare in frigo per una notte e decorato con cioccolato bianco fuso, confettini d’argento e palline al cioccolato (prese al Lidl a Natale).
Foto del dolce affettato non ne ho, non ho fatto in tempo a farle, hanno spazzolato tutto prima che potessi inquadrare e scattare.





Ecco tutto, velocissimo e buonissimo.
I biscotti Digestive secondo me sono fondamentali perché con il loro gusto e consistenza particolari fanno un piacevole contrasto con la dolcezza e pastosità della ganache al cioccolato.

L'abbinamento di un vino con il cioccolato è sempre critico. Provate ad assaggiarla con un bicchierino di rum scuro invecchiato.

Baxi, Vitto

martedì 20 gennaio 2015

Oggi si parla di cinema

Ogni tanto noi del blog "La cucina Piccolina" non parliamo solo di ricette ma anche di letture, di cucito e oggi di cinema.
Ho visto questo film solo di recente ma è stata tale l’emozione che mi ha lasciato che da queste pagine vorrei consigliarlo a tutti coloro che sono qui di passaggio.


Departures (おくりびと Okuribito?, lett. "Persona che accompagna alla partenza") è un film giapponese del 2008 diretto da Yōjirō Takita.

Il film è stato premiato con l'Oscar al miglior film in lingua straniera nel 2009 a Los Angeles.

La storia è di un giovane violoncellista Daigo Kobayashi , il quale che a causa dello scioglimento dell’orchestra di cui faceva parte,  si ritrova a cercare un altro impiego. La crisi lo mette suo malgrado a fare un lavoro che mai avrebbe pensato, pur ben pagato:  il tanoestesta ovvero colui che effettua la tradizionale  cerimonia giapponese di preparazione dei defunti di fronte al resto della famiglia.  Quello che sembrava un ripiego dettato dalla necessità diventa per Daigo un percorso di vita, anzi il suo percorso di vita. La morte sembra essere la protagonista assoluta e definitiva di fronte alla quale ci si arrende. Invece per Daigo diventa la chiave per riconoscersi.  Ed è così anche per tutti coloro che restano. L’ultima vestizione del defunto, l’ultimo maquillage restituiscono ai parenti il vero volto di chi hanno perso, quasi che la con la morte ci si spoglia di tutti i nostri infingimenti e di tutte le ipocrisie restituendo l’essenza di chi siamo stati. E paradossalmente finalmente, solo alla fine si è accettati per quello che si è stati.
Il film fa sorridere, fa commuovere intensamente, è uno specchio del mondo orientale (incomprensibile per noi la gravità con cui si rilevano ben cinque minuti di ritardo ad un appuntamento), incantevole, delicato, assolutamente da vedere.

Miriam

giovedì 15 gennaio 2015

Di bentobox e hamburger di verdura!

I gastrofighetti alla moda li chiamano bentobox...che si sa...sti paroloni moderni ci danno un tono da veri intenditori, da gente al passo con i tempi!
Qui da me si chiama schiscetta! La pronuncia e' con la e' aperta, alla milanese appunto!
Se andassi dall'Adele a dirle che "stasera cucino abbondante perche' devo preparare il bentobox", minimo mi sgrana gli occhi e mi guarda malissimo e un attimo dopo:
"Sa l'e' al bentobos?" (nel dialetto la x non esiste!!!)
"Mamma dai... devo portare il pranzo in ufficio!"
"....la schisceta!" (che in dialetto ci mangiamo una t) e la sua espressione ora e' decisamente divertita!
"Si mamma...la schiscetta!!!!! Non ti piace bentobox?"
"Son nanca buna de dil! Ti ciamala ma ta par, ma l'e' sempar na schisceta!" (Traduco:non sono nemmeno capace di pronunciarlo! Tu chiamala come ti pare, ma e' sempre una schiscetta!)

Appunto! (Io adoro questa donna!!!!)
Cosi' la sera mi preparo la schiscetta e questi hamburger di verdura ci sono finiti dentro accompagnati da una bella insalata mista e il giorno seguente sono stati un pranzo ottimo!


Hamburger di verdura - Paola
Ingredienti:
50 gr di spinaci lessati
50 gr di ricotta
1 patata lessa
1 carota
1/2 cipolla
1 lattina di ceci
2 cucchiai di semi di sesamo (+ altro facoltativo x cospargere)
2 cucchiai di maizena
sale e pepe q.b.

Mettere del mixer gli spinaci e la patata lessi, la ricotta, i ceci scolati dal liquido di conservazione, la cipolla e la carota (cruda) pulite e frullare fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Versare in una ciotola e aggiungere il sesamo e la maizena, regolare di sale e di pepe e usando le mani fare quindi delle palline e schiacciarle poi sulla carta forno per ottenere la tipica forma ad hamburger. Cospargere di altro sesamo e infornare a 180 gradi per circa 35 minuti.
Servire con abbondante spruzzata di limone!

Se si fanno dei mini hamburger, sono ottimi come finger food per l'aperitivo o un buffet.

Buona giornata
Paola

domenica 11 gennaio 2015

Barrette alla frutta

Ho deciso di iniziare l'anno in leggerezza....e non mi sto riferendo alle abbuffate delle feste!
Si fanno buoni propositi, magari non riusciamo a realizzarli, ma ci voglio provare!
Vorrei un anno SENZA!!!
Senza vecchie illusioni e speranze inutili
Senza  aspettare che il tempo passi, ora faccio progetti per me!
Senza più rincorrere nessuno
Senza pretendere di riuscire a fare sempre tutto alla perfezione...so accettare i miei limiti
Senza paura di essere sbagliata, inadeguata, fuori posto....ora so quel'è il mio posto nel mondo e chi voglio essere.... e sarò me stessa alla grande!
Senza sogni irraggiungibili....che si, dicono di puntare sempre in alto e mal che vada avrai gironzolato tra le stelle....ma le stelle preferisco guardarmele comodamente qui, mentre lavoro per realizzare un sogno che dipende solo da me e da nessun altro!
Senza pacchi di fazzoletti per asciugare lacrime se non di felicità
Senza passare troppo tempo lontano dalle mie streghe Miri, Bea, Vitto, Nadia e Ila
Senza perdere un'occasione per ridere e cantare e ballare ed essere spensierata!
Senza perdere una partita di calcio dei ragazzi 

E intanto inziamo anche senza glutine  e senza uova, ma con tanta, tantissima energia!


Barrette alla frutta - Paola
Ingredienti per 12 barrette:
150 gr di fiocchi d'avena
100 gr di corn flakes
10 albicocche secche
2 cucchiai di uvetta passa
40 gr di frutti rossi essiccati
2 cucchiai di semi di sesamo
1 cucchiaino di semi di lino
100 gr di miele millefiori
80 gr di burro
50 gr di zucchero di canna
2 cucchiai di brandy
1/2 cucchiaino di cannella
1 pizzico di sale

In una terrina mescolare tutti gli ingredienti secchi (tranne lo zucchero).
In un pentolino mettere il burro, il miele, lo zucchero e il brandy e portare dolcemente a ebollizione.
Quando tutto è ben sciolto e amalgamato, versare il composto sugli ingredienti secchi e mescolare bene. Versare il tutto in una teglia da 23x23 cm coperta di cartaforno. Con il dorso di un cucchiaio distribuire il composto nella teglia e schiacchiarlo per compattarlo il più possibile.
Passare in forno a 180 gradi per circa 10 minuti.
Lasciar raffreddare benissimo prima di tagliare in 12 barrette.
Avvolgere ogni barretta in un pezzo di cartaforno e avvolgerla con dello spago che tenga chiusa la confezione.


Sono ottime a colazione con un vasetto di yogurt o una spremuta.
Sono ideali per una pausa a metà mattina
Buonissime anche a merenda.
Buonissime sempre insomma!
Provatele e non vorrete più comprare quelle industriali!

Un abbraccio
Paola