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giovedì 28 novembre 2013

DUE DOLCI CASTAGNOSI DI FAMIGLIA

di Vittoria

Eccomi con altre due ricettine alle castagne per l’MTChallenge di Ottobre.

Serena devo ripetermi, ma non sono mai abbastanza i ringraziamenti per questa fantastica idea che ci hai proposto. Anzi mi spiace non aver ancora provato la tua polenta di castagne e parallelamente la versione piemontese che ho scovato su un librino che ho. Mi manca il tempo, ma una Polenta di Farina di Castagne, magari di Cuneo, con Porro di Cervere e Cavolo Verza la devo provare assolutamente…… sabato sarò a Bra, andrò a fare shopping……

 


Torniamo ai dolci con castagne, alle castagne dolci declinate in tutte le salse possibili. Tanto mi piacciono le castagne al naturale o salate, tanto odio quelle dolci. Non fraintendetemi, apprezzo la ricercatezza di un marron glacè ben fatto, di un monte bianco o di una crema di marroni casalinga, ma non ce la posso fare, dopo il primo assaggino di degustazione, mezzo cucchiaino al massimo, vengo presa dalla nausea.

L’unico “dolce” alle castagne che mangio volentieri è il castagnaccio, ma solo perché non ha zucchero, almeno nella versione ligure/toscana, quella che uso io. Quello zuccherato già non mi piace più.

Divoratori di creme e pasticcini esultate, la mia quota di tutta una vita la lascio a voi! 

 Antonio, il consorte, invece adora sia il monte bianco che i marron glacè e della marronata ne mangia un barattolo intero per volta (quello che gli metto a disposizione, fossero due li mangia entrambi)

Quindi non potevo esimermi dal fare anche qualche ricetta dolce richiesta a gran voce.

La scelta è caduta su due dolci che per la mia famiglia sono pietre miliari, ricordi di infanzia e famiglia riunita: il Monte Bianco per la mia famiglia e le frittelle di castagne da mangiare con la ricotta freschissima per la famiglia di Antonio. Le faceva sua mamma quando era bambino e mi ha chiesto espressamente di rifarle. Sono piaciute anche a me, ovviamente senza zucchero, le sue invece zuccherosissime!!!!! 



IL MONTE BIANCO
A casa mia è un must irrinunciabile negli inviti autunnali.
Mia mamma, la mitica Nonna Ibidi ha prodotto negli anni dei Monte Bianco giganteschi, noi siamo sempre una truppa, non una famiglia. Il prossimo sarà per sabato, aggiungerò la foto postuma.
La mia versione è invece monodose, o meglio monodose per i golosi, se siete normali ne basta uno in due da dividere con amore ……………….niente forchettate sulle mani please!
Ho aggiunto anche una “base” di pasta tipo frolla alle castagne, ispirandomi a una ricetta della mia amica Ilaria che ne aveva fatto biscottini meravigliosi. Naturalmente ho fatto qualche variante data la mia incapacità genetica a realizzare una ricetta passo passo uguale all’originale! Gli originali li trovate sul suo bellissimo blog DOLCISOGNARE. Grazie Ilaria!


BASE DI BISCOTTO ALLA FARINA DI CASTAGNE

130 g di farina di castagne
100 g di farina 00
60 g di zucchero a velo
120 g di burro
1 uovo intero
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
Un cucchiaino o due di acqua di fior d’arancio (più delicata e dosabile dell’essenza)
un pizzico di sale


Mescolare le due farine con il burro a pezzetti sfregando bene fra le mani finchè non si ottiene un composto sabbioso. Aggiungere il pizzico di sale, lo zucchero a velo,il lievito, l’uovo leggermente battuto. Impastare velocemente, fare un panetto e mettere in frigo almeno mezz’ora.
Stendere la pasta alta pochi millimetri, ritagliare dei dischi di 10 cm (uno per ogni monte bianco), disporli su una placca imburrata o su carta da e infornare a 180°C fino a leggero scurimento. Fare raffreddare bene prima di utilizzarli. Si possono fare qualche giorno prima e conservare in una scatola a chiusura ermetica.




IL MONTE BIANCO MONOPORZIONE

Per cuocere i marroni:
1 kg di marroni freschi o comunque sufficienti a recuperare almeno 400 g di polpa cotta e pulita (quest’anno ce n’erano moltissime guaste da scartare)
Un ramo di finocchio selvatico o qualche semino.
Poco sale
1 foglia di alloro

Per il composto alla castagna:
400 g di marroni lessati e puliti ***
120- 150 g di zucchero (a gusto, dipende da quanto sono dolci i marroni)
300 ml circa di latte
1 bacca di vaniglia

Per montare e decorare i dolci (io ne ho fatti tre):
3 dischi di biscotto alla castagna
300 g di panna montata ben ferma
1 cucchiaio di cacao amaro in polvere
Violette candite o violette di zucchero
3 marron glacè

Fate bollire le castagne con gli aromi in abbondante acqua per almeno un’ora. Lasciate intiepidire nella loro acqua, poi con molta pazienza togliete la prima e la seconda buccia. Se sono davvero marroni il lavoro sarà più facile perché la seconda pellicina non li divide in due e si leva meglio. Comunque non importa se si rompono un po’.
Mettete i marroni puliti in un pentolino con il latte freddo che li copra appena a filo e la vaniglia e cuocete a fuoco basso finchè saranno ben teneri ma non spappolati. Scolateli e passateli al passaverdura. Lavorate la purea ottenuta con lo zucchero e qualche cucchiaio del latte di cottura lavorando l’impasto finchè non avrete una purea vellutata e ben soda. Fate raffreddare bene prima di usarla.


Ora dovrete passare la purea attraverso lo schiacciapatate per ottenere il monte di vermicelli belli soffici. 


Se fate un Monte Bianco unico e grande l’operazione è relativamente facile, basta far scendere i vermicelli direttamente sul piatto di portata formando il monte.

Se invece volete fare i piccoli Monte Bianco monoporzione le cose si complicano. 


Io non avevo nulla a disposizione quindi mi sono limitata a fare scendere i vermicelli su un piatto e a spostarne piccole porzioni sui dischi di biscotto aiutandomi cin una paletta antiaderente inumidita. Forse utilizzare uno schiaccia aglio mi avrebbe facilitato il lavoro, ma non ce l’ho!
Una volta che avete creato i monticelli soffici di vermicelli di castagna sopra le cialde di biscotto ricopriteli con ciuffetti di panna montata usando una sac a poche con bocchetta piccola spizzata. Completate con una leggerissima spolveratina di cacao sulla cima e con una violetta candita. Sistemate i Monte Bianco in un vassoio decorando con i marron glacè e altre violette.

*** in mancanza di marroni freschi e sani potete usare anche quelli surgelati, ma sono pressochè introvabili, almeno dalle mie parti.







LE FRITTELLE DI CASTAGNE CON LA RICOTTA FRESCA

Vi dico subito che questa ricetta di mia suocera è una vera ricetta familiare nel senso che mai fu scritta, ma tramandata di voce in voce, di mano in mano, di mestolo in ciotola.
Anni fa il consorte mi raccontò di queste frittelle che sua mamma faceva quando era bambino e io le telefonai per sapere la ricetta. Ero pronta con carta e penna ma non scrissi nulla. La ricetta è molto semplice da spiegare, eccola in versione integrale:

Io: Ciao Mari mi dai la ricetta delle frittelle di castagne che facevi quando i ragazzi erano piccoli? Vorrei rifarla ad Antonio che ci tiene tanto.
Mari: Certo, eccola: fai una pastella come per il castagnaccio e la friggi a cucchiaiate, si mangiano con la ricotta fresca o con i salumi.
Io: Ah ….. ecco…. Grazie, provo subito…. (e dosi e istruzioni? NULLA!!!!)



Non restava che provare. Le feci allora, con gioia e approvazione di Antonio, e le ho rifatte qualche volta, non vengono mai mai uguali!
Il problema è che la mia pastella per il castagnaccio è liquidissima (3:1) e probabilmente quella che intende lei lo è meno, ma quanto meno?

Questa volta ho fatto così: 

Fate una pastella sciogliendo la farina con acqua a temperatura ambiente fino ad ottenere una pastella un po’ più densa di quella per le crepes, aggiungete anche un pizzico di sale. Lasciate riposare per almeno mezz’ora, poi friggete a cucchiaiate. 
Vi sconsiglio di usare una friggitrice con cestello perché l’impasto semiliquido si incastrerà inesorabilmente nelle maglie del cestello. Io uso la vecchia padella nera, di ferro. 
Le frittelle si gonfieranno e verranno a galla, voltatele e scolatele appena colorite. Passate su carta da cucina, poi zuccherate e servite accompagnato da fette di ricotta freschissima.

Sono venute delle bellissime pallottole ben gonfie, soffici e gustosissime, ma il consorte ha confessato che in realtà dovrebbero restare piatte.
Quindi forse la pastella deve essere un poco più liquida dopotutto!
Mi sento moralmente costretta a riprovare........








Carissima Signora Pici e Castagne te lo dico di nuovo, con questa gara mi hai fatto felice! 




Grazie, mi sono divertita per tutto il mese! Davvero!!!!!








Queste ricette partecipano all’MTChallenge di Ottobre






mercoledì 27 novembre 2013

Gnocchetti di castagne con salsiccia e taleggio

Da qualche parte bisogna ricominciare...bisogna ritrovare la voglia di fare, che al momento te la imponi, come ti obblighi a sorridere a dire che va tutto bene anche se tutto e' cambiato e non ti piace, non volevi, ma non potevi far nulla per evitarlo....
Ma certe cose non cambiano, come le amiche che ti si stringono attorno e ti strappano un sorriso e come le sfide del MTC che ogni mese tornano puntuali e anche se sei mancata per tanto, sara' come se questi mesi non fossero passati.
E allora ci riprovo... senza nessuna ambizione dato che la fantasia e' ancora un po' appannata, ma mettendoci tutto l'impegno che riesco!

Quando ho visto che il tema di questa sfida erano le castagne, la prima cosa che ho pensato era la farina di castagne da usare per una pasta! Avevo voglia di impastare, di qualcosa da fare con le mani, con gesti che si hanno dentro, che vedo sempre fare a mia mamma quando vado a trovarla, avevo bisogno di creare qualcosa!
Gnocchetti! Si, sarebbero stati gnocchetti!

Ma la castagna inserita nel sugo mi intrigava troppissimo e senza rendermeno conto l'avevo gia'associata a salsiccia e taleggio, due prodotti molto presenti nel mio territorio dove da sempre si preparano salami e salsicce, soprattutto in questi periodi freddi e dove siamo cresciuti a polenta e taleggio, un binomio che solo a pronunciarlo mi mette l'acquolina in bocca!!!!

Poi complice un weekend libero da impegni calcistici dei ragazzi, mi sono chiusa in casa a cucinare! Fantastico!!!!


Gnocchetti di castagne con salsiccia e taleggio - Paola
dosi per 3 persone
Ingredienti per la pasta:
150 gr di farina di castagne
100 gr di farina 00
una punta di cucchiaino di sale
acqua q.b (indicativamente 150-180 gr)

Ingredienti per il sugo:
150 gr di castagne precedentemente bollite e sbucciate! (peso da pulite)
200 gr di salsiccia
150 gr di taleggio
un rametto di rosmarino
2 spicchi di aglio
1 cucchiaio di olio evo

Prepariamo gli gnocchetti mescolando le farine, il sale e l'acqua sufficiente ad avere un composto morbido ma non appiccicoso.
Lasciar riposare mezz'ora avvolto in un tovagliolo di stoffa, quindi staccare dei pezzi da cui ricavare dei serpentelli arrotolandoli sotto le mani; tagliare quindi il serpentello a pezzettini di 1 cm circa e poi col pollice ricavare gli gnocchetti.
Adagiarli su un vassoio infarinato, coprire con un telo e lasciar riposare in un luogo fresco. Io li ho preparati il sabato pomeriggio e cucinati la domenica a pranzo!


Mentre mettiamo a bollire l'acqua per cuocere gli gnocchetti, in una padella antiaderente mettiamo l'aglio con l'olio e il rosmarino, facciamo dorare e aggiungiamo quindi la salsiccia tagliata a tocchetti piuttosto piccoli, diciamo un paio di centimetri. Facciamo rosolare per bene la salsiccia, quindi aggiungiamo le castagne. Cuociamo per circa 10/15 minuti, la salsiccia deve essere ben cotta. Tagliamo il taleggio e togliamogli la crosta.

Lessiamo quindi gli gnocchetti in acqua salata, scoliamoli e buttiamoli nella pentola con la salsiccia e le castagne, aggiungiamo il taleggio e rimettiamo sul fuoco giusto il tempo di farlo sciogliere un poco.
Impiattiamo, gioiamo del profumo incantevole che arriva dal piatto e.... buon appetito!!!


Sentire poi le belve definirlo uno dei piatti piu' buoni che abbiano mai mangiato....bhe, e' come se avessi vinto! ^__^
Con questa ricetta partecipo al MTC di Novembre e un grazie grandissimo alla signora Pici e castagne per aver scelto proprio questo ingrediente che amo moltissimo!!!!


Buona giornata
Paola

lunedì 25 novembre 2013

QUESTO MESE CASTAGNE!!!! PER UN MTC ADORABILE!

di Vittoria.




LE CASTAGNE!!!!!! Io adoro le castagne!
Questo è il mese perfetto per gustarle in tutti i modi possibili, dolci o salate, bollite o arrostite, fresche, secche, ridotte in farina……
Questo mese sono il tema dell’ MT Challenge ........

......e io sono felice!


Da quando SERENA, la Signora Pici e Castagne ha pubblicato la sfida, in casa mia si mangiano castagne in tutte le salse, mi resta solo il dilemma su quale delle ricette proporvi e quali scartare.

Serena ha scritto un post bellissimo raccontando con passione del suo paese di origine Piancastagnaio (ma guarda….) e delle tradizioni a cui lei è legata. Mi ha emozionata, è riuscita a trasmettere l’atmosfera calda e familiare che la lega a quel posto e ai sui prodotti. Devo ringraziarla ancora per avere condiviso con noi questo pezzetto del la sua casa, e dei luoghi che ama.
Per me le castagne sono legate alla casa della mia famiglia paterna a Bra, fra colline di vigne e boschi da funghi …e da castagne.

Noi a Bra si andava in estate e ci si restava fino a San Francesco e nelle ultime sere già fresche si accendeva la stufa a legna, la mitica “Becchi” che aveva 3 “piani”, tre elementi in terracotta che diventavano roventi e fra uno e l’altro mettevamo le prime castagne ad arrostire mente le zie giocavano a carte. Quando erano belle abbrustolite venivano messe in un cestino avvolte in uno strofinaccio e sfregate per liberarle dalla buccia. Quando si apriva l’involto usciva un profumino dolce e fumoso che non dimenticherò mai! E come erano gialle, morbide e dolci quelle castagne!!!! Una o due a testa eh! Perché eravamo tanti e le castagne sempre troppo poche per la nostra golosità……

E poi ricordo la nonna Ines e zia Lidia sua sorella che per cena mangiavano le castagne bollite e pelate con il latte caldo … e a quei tempi mi sembrava una sbobba orribile! Ma loro erano nate a Sordevolo, nel biellese e in inverno la cena era quella!
Vedete come è bella questa gara? Ogni volta è occasione per condividere ricordi che riaffiorano per merito di un ingrediente, di un profumo…….
Torniamo alla sfida quindi, e alla scelta di quali ricette mettere in gara……


Per oggi vi propongo una ricetta che è nata da un’altra tradizione di famiglia: 

Il Tacchino ripieno di Natale 

....che fra l’altro quest’anno dovrò fare io per tutta la famiglia ….30 persone, mica bruscolini… QUI trovate la ricetta postata da mia sorella Lilli.


Il tacchino non potevo metterlo in gara… la CAPA ha espressamente detto di no!

 …e poi chi se lo mangiava un tacchino intero 2 mesi prima di Natale?

Urgeva escogitare qualcosa perché il sapore e i profumi di questo piatto sono così unici e così legati alla mia famiglia che ci tenevo a ricambiare Serena che con noi ha condiviso l’essenza delle sue origini.

Allora che faccio?
Faccio il ripieno senza il tacchino! 
Fra l’altro è un’idea che mi frulla in testa da parecchio perché ogni Natale tutti si buttano sul ripieno e nessuno vorrebbe il pezzo di tacchino spettante….
Però avevo ancora un problemino: la castagna deve essere dominante,  

LA PROTAGONISTA del piatto!!!.... 



e allora ho provato semplicemente a ribaltare le dosi degli ingredienti (vi dico subito che il tacchino è stato eliminato totalmente, lo lasciamo scorrazzare felice, almeno fino a Natale). Ne è venuta fuori una terrina deliziosa, da servire come antipasto o come secondo, accompagnata da un sofficissimo pane alle castagne casalingo (per esigenze di tempo fatto a macchina) e da un incredibile purè di patate viola veramente scenico, ma va benissimo anche un normale purè bianco.

Ho provato ben tre presentazioni diverse, in cui il purè ha consistenze diverse, sodo per formare delle quenelle o più cremoso per velare il piatto; a voi la scelta della preferita!



Ecco le ricette:



TERRINA DI CASTAGNE CON SALSICCIA, MELE E PRUGNE

120 g di castagne secche
150 g di pasta di salsiccia
½ cipolla piccola
4-5 prugne secche
½ mela renetta + poco succo di limone
150 g di pancetta arrotolata piacentina a fettine non sottilissime
1 noce di burro, meglio se chiarificato
2 uova piccole
2 foglie di alloro
sale, pepe, noce moscata


Il giorno prima mettete in ammollo le castagne in acqua tiepida e lasciatecele 24 ore.
Scolatele dall’acqua di ammollo, sciacquatele e mettetele a bollire con la foglia di alloro e poco sale. Fate cuocere almeno un’ora o finchè sono morbide, ma non spappolate.
Tagliate la mela a cubetti e bagnatela con il succo di limone per non farla annerire.
Denocciolate le prugne e tagliatele a striscette.


In un tegame sciogliete il burro con l’alloro, fate imbiondire la cipolla tritata fina senza che scurisca, poi aggiungete la pasta di salsiccia schiacciandola con la forchetta. Appena inizierà a rosolare aggiungete le castagne ed eventualmente un po’ di sale (la salsiccia e già salata). Lasciate insaporire bene schiacciando grossolanamente le castagne, ma lasciandone intere, o quasi, circa un terzo. 5 minuti prima di spegnere aggiungete anche i cubetti di mela e i filetti di prugna. Lasciate insaporire bene. Deve risultare un composto abbastanza pastoso e asciutto. Mettete da parte 4 o 5 castagne fra quelle lasciate intere.

Quando sarà intiepidito spolverizzate con una bella grattata di noce moscata e aggiungete al composto le uova leggermente sbattute. Regolate di sale e pepe.
Imburrate uno stampo da plumcake e fasciatelo con le fette di pancetta, lasciandole sbordare, versate metà del composto, fate una fila nel centro con le castagne intere tenute da parte e riempite con il resto del composto facendo attenzione a non lasciare vuoti.

Rivoltate le fette di pancetta in modo da ricoprire il composto e infornate a 170°-180° per circa 30 min.

Lasciate raffreddare, sformate sul tagliere e affettate.



PURE’ DI PATATE VIOLA

300 g di patate viola
30 g di burro
100 ml di latte
sale, noce moscata




Fate bollire le patate viola con la loro buccia, pelatele calde e passatele al passaverdura o schiacciatele con una forchetta (il purè rimane più rustico, con qualche pezzetto).
Fate scaldare il latte. Mettete le patate in casseruola sul fuoco basso e aggiungete il latte caldo poco per volta insieme a tocchetti di burro mescolando sempre finchè il purè sarà bello spumoso e soffice. Regolate di sale, aggiungete una grattata di noce moscata.





















PANE ALLE CASTAGNE CON NOCI
Per la macchina del pane - una pagnotta da circa 750 g.

350 g di acqua
300 g di farina di castagne
150 g di farina bianca
1 cucchiaio di olio extravergine
1 cucchiaio di latte in polvere
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di lievito di birra in granuli

1 manciata di gherigli di noci
1 manciata di castagne fresche bollite, pelate e rotte grossolanamente

Inserite nel cestello della macchina del pane tutti gli ingredienti nell’ordine, tranne noci e castagne.
Scegliete il programma per pane integrale con aggiunta di semi (o un programma che preveda inserimento di ingredienti a pezzetti durante la lavorazione), peso 750 gr, doratura media e avviate il programma.
Nel momento indicato inserite noci e castagne e lasciate terminare il programma (in tutto circa ore 3,30).
Sformare, fare raffreddare su una gratella coperto da uno strofinaccio.
Conservare avvolto in un strofinaccio e poi in un sacchetto ……..se non ve lo mangiate tutto pima.












Servite una fetta di patè tiepida accompagnata da una quenelle di purè ben calda e da qualche cubetto di pane alle noci e castagne leggermente tostato.

Se lo servite come secondo raddoppiate la dose.













La seconda presentazione simula un tramezzino.
Il purè va spalmato in uno strato abbastanza spesso sulle fette di pane e la fetta di patè sistematela nel mezzo.

Naturalmente tutto caldo o tiepido è molto più buono.














Il terzo piatto prevede un purè più fluido e cremoso, diluitelo con un po' di latte caldo.

Versatene due cucchiai abbondanti al centro del piatto, in mezzo mettete la fetta di patè e accompagnate con triangoli di pane alle castagne e noci leggermente tostato in forno.









Ho servito il patè di castagne accompagnato da un prosecco, si abbina bene anche un rosso leggero come un lagrein o un cigliegiolo.



Non ho più parole per ringraziare la Signora Pici e Castagne per la sua meravigliosa proposta e lo staff le care amiche dell'MTChallenge che perseverano nell'organizzare queso gioco. 
Ogni mese è più ricco, più stimolante e più divertente. 
Ogni mese imparo qualcosa.
Ogni mese ho occasione di raccontarvi un pezzetto di me e di conoscere un pezzetto di voi.

GRAZIE RAGAZZE!

Questa ricetta (per ora solo questa) partecipa all'MTChallenge di Ottobre










sabato 23 novembre 2013

Torta cioccolato e lamponi

 




Penso di essere una delle pochissime persone a cui non piace il cioccolato, faccio qualche eccezione per quello al latte ma non è comunque la mia passione. Questa volta ho voluto accontentare gli amici golosi e preparare questa delizia.

La ricetta originale prevedeva tutto cioccolato fondente ma ho preferito fare un mix, ben riuscito, di cioccolati

Torta cioccolato e lamponi
per la genoise:
180 g farina 00
150 g zucchero
50 g di nocciole tostate e tritate
60 g burro
30 g cacao amaro
6 uova
1 cucchiaino di lievito

Per la farcitura e la decorazione:
300 g panna
100 g cioccolato fondente
100 g cioccolato al latte
100 g cioccolato gianduia
200 g confettura di lamponi
mezzo bicchiere di kirch (io ho usato del liquore alla vaniglia)
una vaschetta di lamponi

Sgusciare le uova, non fredde, in una ciotola insieme allo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto bianco e spumoso.  Setacciare insieme farina, cacao e lievito (non era previsto ma ho preferito aggiungerlo), unire le nocciole tritate. A mano, con una spatola, unire gradatamente le farine al composto cercando di non smontarlo. Fondere il burro e farlo raffreddare. Prendere due o tre cucchiaiate di composto ed unirlo al burro emulsionando, quindi unire, sempre poco alla volta, questo composto a quello  della torta.
Imburrare una tortiera di 24 cm di diametro (per me è meglio usarne una più piccola, la torta non è venuta molto alta) foderare il fondo con carta forno, versare all'interno il composto e cuocere a 180° per circa 30'.
Sfornare e fare raffreddare.
Preparare la ganache facendo scaldare la panna sul fornello, unire i cioccolati spezzettati e sciogliere amalgamando con una frusta. Fare raffreddare e porre in frigo per qualche ora quindi montare con le fruste elettriche. La ganache è un pò scarsa consiglio di aumentare la dose.
Sciogliere in un pentolino la confettura insieme al liquore.
Sformata la torta tagliarla in tre dischi ( ne ho fatti solo due perchè era piuttosto bassa), bagnare ognuno con la confettura diluita, spalmare abbondantemente con la ganache e qualche lampone, ricomponendo la torta.
Decorare con la ganache e alcuni dei lamponi più belli tenuti da parte.
Tenere in frigo fino al momento di servire



Nadia



domenica 17 novembre 2013

Un pò di cucito...

...sempre in cucina, perché  su questo tavolo non nascono solo torte, biscotti e pasticci vari, la cucina è sempre il mio rifugio preferito quindi anche se devo cucire....cucio in cucina!
Avrete capito dalla latitanza di ricette che ultimamente non sono molto...ispirata... quindi vi mostro una delle ultime creazioni, confezionate apposta per una bimba arrivata tra noi da poco!

La cosa bella è stata andare a comprare le stoffine abbinate... troppo divertente! Alla fine ho deciso per un rigato bianco e rosa abbinato ad una stoffa a cuoricini!
Il corredino è composto da due bavaglie, due teli sagomati da appoggiare alla spalla per proteggersi dai rigurgiti e poi una coperta da stendere per cambiare la piccola quando si è fuori casa.
Bavaglie, teli e coperte hanno la spugna sul retro.

 
Qui il dettaglio delle bavaglie e dei teli, questi con un passante di nastro dove si può legare il ciuccio per non farlo cadere.


Qui invece la coperta, all'interno ho cucito due tasche dove si possono tenere pannolini e salviettine che servono al cambio....


Che dite? E' carino???? Mi sono davvero divertita a cucirlo e mi è talmete piaciuto che ne ho già fatto un altro per un maschietto.... ve lo farò vedere prossimamente!

Buona domenica pomeriggio!
Paola

venerdì 1 novembre 2013

Torta frou frou




Avevo visto in rete questo tipo di decorazione che mi era piaciuta parecchio e finalmente ho avuto l'occasione, un compleanno in famiglia, per realizzarla.

Per la base da farcire ho usato una sponge cake a cui ho aggiunto della pasta di mandorle per dare un profumo particolare

Ingredienti:

200gr di burro a temperatura ambiente
200gr di zucchero
4 uova medie
200gr di farina
1/2 bustina di lievito
1 pizzico di sale

100 g di pasta di mandorle

Sbattere il burro insieme allo zucchero fino ad ottenere una crema. Frullare le uova con la pasta di mandorle sbriciolata e versarle poco alla volta nel composto di burro continuando a montare. A mano unire la farina setacciata con il lievito e il pizzico di sale. Dividere il composto in 4 tortiere di cm 18 di diametro ben imburrate e infornare a 180° per circa 20'. Fare la prova stecchino. Fare raffreddare

Per la crema al burro:

500 g latte
250 g marsala
3 uova + 1 tuorlo
200 g zucchero
75 g maizena
300 g burro

Riscaldare il latte con il marsala. Sbattere le uova con lo zucchero e la maizena, unire il latte caldo, portare sul fuoco e portare ad ebollizione. Fare raffreddare
Sbattere con le fruste il burro ammorbidito fino ad ottenere una crema, unire la crema pasticcera un cucchiaio alla volta fino ad ottenere una crema soffice e liscia. 

Ho usato soltanto tre delle basi preparate perchè la torta era già abbastanza alta. 
Spalmare di crema la prima base collocata sul piatto di portata, sovrapporre la seconda, spatolata di crema e infine la terza. Coprire la torta con la crema al burro lisciando bene tutta la superficie, quindi procedere con la decorazione 
Nadia