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sabato 30 luglio 2016
Caponata di zucchine crude
Una ricetta deliziosa da preparare subito mentre si ha desiderio di verdura e cibi freschi
Caponata di zucchine crude
4 zucchine medie
300 g pomodori datterini
50 g di olive taggiasche
2 cucchiai scarsi di capperi
2 piccoli cipollotti tagliati fini
2 cucchiai di pinoli
6 alici sott'olio
limone non trattato
basilico
Per la vinagrette:
2 cucchiaini di concentrato di pomodoro
1/2 cucchiaino di miele
3 cucchiai di aceto rosso
6 cucchiai di olio evo
uno spicchio d'aglio
sale
Per prima cosa preparare la vinagrette.
In una ciotola mettere il concentrato di pomodoro, il miele e un pizzico di sale, stemperare con l'aceto
e l'olio, unire lo spicchio d'aglio schiacciato e lasciare insaporire per mezz'ora.
Tostare i pinoli in una padella e mettere da parte
Lavare le zucchine, spuntarle e tagliarle a cubetti di circa un cm. Nel caso le zucchine non fossero freschissime, sbollentarle per 30 secondi in acqua bollente come ho fatto io
Mettere le zucchine in una ciotola, unire i pomodori datterini tagliati a filetti e privati dei semi.
Unire le olive, le acciughe tritate, i capperi, i cipollotti affettati fini, la scorza di mezzo limone grattugiata, qualche foglia di basilico spezzettata con le mani. Eliminare l'aglio dalla vinagrette
e versarla sulle verdure preparate. Mescolare bene e fare insaporire per almeno 30', Spargere sopra i pinoli tostati e decorare con un ciuffo di basilico
Nadia
domenica 24 luglio 2016
Torta di pesche e amaretti
Una vecchia ricetta che facevo spesso diversi anni fa. Me ne ero dimenticata, a volte mi capita di scordare le ricette perchè mi piace sperimentare cose nuove, finchè non l'ho ritrovata su uno degli ultimi numeri di Sale & Pepe. Torta rustica ma molto buona e fresca, adatta alla stagione, da mangiare anche fredda di frigo. Resta morbida e umida, da mangiare con la forchetta
Torta di pesche e maretti
1 kg di ottime pesche oppure 800 g di pesche sciroppate + una per decorare
3 uova
250 g di amaretti secchi
150 g di savoiardi
limone
100 g zucchero
burro
pizzico di sale
Pulire le pesche e tagliarle a pezzetti piccoli. Nel caso di pesche sciroppate sgocciolarle molto bene prima di tagliarle.
Sbriciolare finemente amaretti e savoiardi
Montare i tuorli delle uova con 80 g di zucchero (nel caso di pesche sciroppate diminuire leggermente lo zucchero) e separatamente montare i bianchi a neve
Unire le pesche ai tuorli montati, aggiungere i biscotti in polvere, un pizzico di sale, la scorza grattugiata del limone e infine, delicatamente i bianchi montati a neve
Foderare uno stampo a cerniera di cm 24 con carta forno, imburrare bene sia lo stampo che la carta e spolverare con un poco di zucchero tenuto da parte, meglio se di canna.
Versare il composto preparato, disporre sopra la pesca tenuta da parte tagliata a fettine e spolverare con il restante zucchero
Infornare a 170° per circa 45'/50' fare la prova stecchino considerando che la torta deve restare umida
Servire fredda
Nadia
venerdì 1 luglio 2016
IL CIUPPIN - ZUPPA DI PESCE TUTTA ZENEIZE
di Vittoria
Oggi le Zuppe di Pesce sono protagoniste di una Giornata Nazionale del Calendario Italiano del Cibo di cui è Ambasciatrice Cristina Gallitti di Poverimabelliebuoni
Contribuisco a questa giornata con Il Ciuppin, zuppa di saporito pesce di scoglio, tipica della riviera ligure di levante, in particolare della zona di Sestri Levante.
E' una zuppa passata come la "soupe de poisson" della riviera francese, molto diversa dalle zuppe come brodetti, caciucco, bouillabesse o buridda genovese dove pesci e molluschi sono interi, a filetti o a pezzi, ma comunque ben distinguibili.
La zuppa di pesce è presente in tutto il bacino del mediterraneo con numerosissime varianti anche a pochi chilometri di distanza. Cambiano i pesci utilizzati, ma anche soffritto, erbe, peperoncino, vino, pomodoro si o no, zafferano. Rimane però un piatto nato dall'esigenza popolare di utilizzare pesci piccoli e di scarsa conservabilità, che altrimenti sarebbero andati sprecati. Il piatto è molto ricco e sostanzioso, non si può definire solo un primo, ma si colloca più in un limbo fra le pietanze e i piatti unici essendo quasi sempre accompagnato anche da abbondante pane.
Il Ciuppin , denso e saporito intingolo che nobilitava gli avanzi del pescato o di pescheria, era perfetto per tuffarvi ad assumere nuovo sapore e sostanza quel pane raffermo che rappresentava uno dei pilastri del sostentamento familiare.
Il nome "Ciuppin" deriva probabilmente dal dialettale "sùppin" cioè zuppetta.
CIUPPIN
per 4 persone
1 kg di pesce di scoglio (gallinella, sarago, occhiate, scorfano, triglia, cappone)
1 cipolla piccola,
2 spicchi di aglio,
400 g di pomodori carnosi.
1 ciuffetto di prezzemolo
1 bicchiere di vino bianco
1 lt acqua
olio extravergine di oliva
sale, pepe
Scaldate 2 o 3 cucchiai di olio in un tegame largo e basso e rosolate la cipolla affettata finemente insieme a due spicchi di aglio schiacciati. Appena imbiondito il soffritto aggiungete il pomodoro spellato, privato dei semi e tritato grossolanamente a coltello e il prezzemolo tritato finemente. Salate, fate insaporire qualche minuto, poi aggiungete il vino e fate sfumare. appena evaporato il vino aggiungete il litro di acqua, portate a ebollizione e aggiungete il pesce già pulito e squamato. Fate sobbollire adagio per 20 minuti.
Fate intiepidire e passate tutto al setaccio con il brodo di cottura, in modo da eliminare tutte le lische e gli scarti. Non deve essere troppo denso, ma neppure completamente liquido.
Rimettete al fuoco il passato per riportarlo a bollore, regolate di sale e pepe e servite immediatamente con delle fette di pane abbrustolito.
Fonti:
F.Accame, Mandilli de saea, pag 44 - Ed.Valenti
P.Lingua, La Cucina dei Genovesi, pag 171 - Ed. Franco Muzzio
E' una zuppa passata come la "soupe de poisson" della riviera francese, molto diversa dalle zuppe come brodetti, caciucco, bouillabesse o buridda genovese dove pesci e molluschi sono interi, a filetti o a pezzi, ma comunque ben distinguibili.
La zuppa di pesce è presente in tutto il bacino del mediterraneo con numerosissime varianti anche a pochi chilometri di distanza. Cambiano i pesci utilizzati, ma anche soffritto, erbe, peperoncino, vino, pomodoro si o no, zafferano. Rimane però un piatto nato dall'esigenza popolare di utilizzare pesci piccoli e di scarsa conservabilità, che altrimenti sarebbero andati sprecati. Il piatto è molto ricco e sostanzioso, non si può definire solo un primo, ma si colloca più in un limbo fra le pietanze e i piatti unici essendo quasi sempre accompagnato anche da abbondante pane.
Il Ciuppin , denso e saporito intingolo che nobilitava gli avanzi del pescato o di pescheria, era perfetto per tuffarvi ad assumere nuovo sapore e sostanza quel pane raffermo che rappresentava uno dei pilastri del sostentamento familiare.
Il nome "Ciuppin" deriva probabilmente dal dialettale "sùppin" cioè zuppetta.
CIUPPIN
per 4 persone
1 kg di pesce di scoglio (gallinella, sarago, occhiate, scorfano, triglia, cappone)
1 cipolla piccola,
2 spicchi di aglio,
400 g di pomodori carnosi.
1 ciuffetto di prezzemolo
1 bicchiere di vino bianco
1 lt acqua
olio extravergine di oliva
sale, pepe
Scaldate 2 o 3 cucchiai di olio in un tegame largo e basso e rosolate la cipolla affettata finemente insieme a due spicchi di aglio schiacciati. Appena imbiondito il soffritto aggiungete il pomodoro spellato, privato dei semi e tritato grossolanamente a coltello e il prezzemolo tritato finemente. Salate, fate insaporire qualche minuto, poi aggiungete il vino e fate sfumare. appena evaporato il vino aggiungete il litro di acqua, portate a ebollizione e aggiungete il pesce già pulito e squamato. Fate sobbollire adagio per 20 minuti.
Fate intiepidire e passate tutto al setaccio con il brodo di cottura, in modo da eliminare tutte le lische e gli scarti. Non deve essere troppo denso, ma neppure completamente liquido.
Rimettete al fuoco il passato per riportarlo a bollore, regolate di sale e pepe e servite immediatamente con delle fette di pane abbrustolito.
Fonti:
F.Accame, Mandilli de saea, pag 44 - Ed.Valenti
P.Lingua, La Cucina dei Genovesi, pag 171 - Ed. Franco Muzzio