(da Canto di Natale, Charles Dickens)
"Si alzò allora la signora Cratchit, la moglie di Bob, con indosso una povera veste due volte rivoltata, ma tutta galante di nastri, i quali costano poco e fanno una figura vistosa. E la signora Cratchit mise la tovaglia, con l’aiuto di Belinda Cratchit, secondogenita, anch’ella raggiante di nastri; mentre il piccolo Pietro Cratchit, chinandosi per immergere una forchetta nella pentola delle patate, riusciva a cacciarsi in bocca le punte del suo mostruoso collo di camicia (proprietà paterna, conferita al figlio ed erede in onore della festa) e bruciava dalla voglia di far pompa di tanta biancheria nelle passeggiate alla moda. Due Cratchit più piccini, maschio e femmina, irruppero dentro gridando che di fuori al forno aveano sentito l’odore dell’oca e che l’avevano riconosciuta per l’oca loro; e inebriandosi nella festosa visione di una salsa di salvia e cipolla, i due piccoli Cratchit si dettero a danzare intorno alla tavola, e levarono a cielo il signor Pietro, il quale, umile in tanta gloria benché quasi soffocato dal collo immane, soffiava nel fuoco, fino a che le patate levarono il bollore e picchiarono forte al coperchio della pentola per esser tratte fuori e pelate.
Tanto fu il trambusto che ne seguì da far pensare che un’oca fosse il più raro fra i volatili, un fenomeno pennuto, al cui confronto un cigno nero era la bestia più naturale di questo mondo: e davvero in quella casa c’era da credere che così fosse. La signora Cratchit fece friggere il succo, già preparato in una padellina; Pietro, con vigore incredibile, si diè a schiacciare le patate; la signorina Belinda inzuccherò il contorno di mele; Marta strofinò le scodelle; Bob si fece seder vicino Tiny Tim a un cantuccio della tavola; i due piccoli Cratchit disposero le sedie per tutti, non dimenticando sé stessi, e piantatisi di guardia ai posti loro si cacciarono i cucchiai in bocca per non gridar prima del tempo di voler l’oca. Alla fine, messi i piatti, fu detto il benedicite. Successe un momento di silenzio profondo, mentre la signora Cratchit, guardando lungo il filo del coltello, si preparò a trafiggere la bestia. Ma quando il coltello fu immerso, quando sboccò dalla ferita il ripieno tanto aspettato, un mormorio di allegrezza si levò tutt’intorno alla tavola, e lo stesso Tiny Tim, messo su dai due piccoli Cratchit, si diè a battere sulla tovaglia col manico del coltello e fece sentire un suo debole evviva! Un’oca simile non s’era mai data. Disse Bob che, secondo lui, un’oca di quella fatta non era stata cucinata mai. La sua tenerezza, il profumo, la grassezza, il buon mercato furono oggetto dell’ammirazione universale. Col rinforzo del contorno di mele e delle patate, il pranzo era sufficiente: anzi, come diceva tutta contenta la signora Cratchit guardando ad un ossicino nel piatto, non s’era potuto mangiar tutto! Eppure ciascuno s’era satollato, e i due Cratchit minuscoli specialmente erano immollati di salvia e cipolle fino agli occhi!
Ma ora, mutati i piatti dalla signorina Belinda, la signora Cratchit uscì sola - tanto era nervosa da non voler testimoni - per prendere il pudding e portarlo in tavola. E se il pudding non era a tempo di cottura! e se si rompeva nel voltarlo! e se qualcuno, di sopra al muro del cortile, se l’avesse rubato mentre di qua si faceva tanta festa all’oca! I due piccoli Cratchit si fecero lividi a quest’ultima supposizione. Ogni sorta di orrori furono immaginati.Olà! questo sì ch’è fumo! il pudding è fuori della casseruola. Che odor di bucato! È il tovagliolo che lo involge. Un certo odore che è tutt’insieme di trattoria e del pasticciere accanto e della lavandaia che sta a uscio e bottega! Questo poi era il pudding. In meno di niente, ecco entrare la signora Cratchit, accesa in volto, ma ridente e gloriosa, col pudding in trionfo, simile a una palla di cannone chiazzata, liscia, compatta, ardendo in un quarto di quartuccio d’acquavite in fiamme, e con in cima bene infisso l’agrifoglio di Natale. Oh che pudding stupendo! disse Bob, gravemente, ch’ei lo riguardava come il massimo trionfo della signora Cratchit dal matrimonio in poi. La signora Cratchit, liberatasi ormai di quel gran pensiero, confessò schiettamente di essere stata un po’ in dubbio sulla quantità della farina. Ciascuno disse la sua, ma nessuno osservò o pensò che un pudding di quella fatta fosse scarso per una famiglia numerosa. Questa sarebbe stata un’eresia bell’e buona, e l’ultimo del Cratchit ne avrebbe arrossito fino alla radice dei capelli."
E ora gustatevi questi Christmas Carol Muffins!!!
Muffins al petto d'oca con salsa di salvia, mele e cipolle - Paola
Per il ragù d'oca:
400 gr di petto d'oca
50 gr di pancetta dolce
una noce di burro
foglie di salvia q.b. (io ne ho usate 6 o 7)
vino bianco secco
1/2 cipolla piccola
1 cucchiaio di uva passa
2 pomodori secchi
1 spicchio di aglio
pepe
sale q.b.
In una pentola d'alluminio facciamo stufare nel burro la cipolla tritata grossolanamente e l'aglio.
Aggiungiamo quindi il petto d'oca tagliato a dadini sottili e la pancetta, facciamo colorire e quindi sfumiamo con il vino bianco. Aggiungiamo ora la salvia, l'uva passa, i pomodori secchi tagliati a striscioline, regoliamo di sale e pepe e lasciamo cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti.
Prepariamo quindi i muffins:
Ingredienti secchi:
300 gr di farina
50gr di formaggio grattugiato
50 gr di noci
1/2 cucchiaino di sale
1 pizzico di pepe
1 cucchiaio di salvia tritata
8 gr di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato
Ingredienti umidi:
200 gr di ragù d'oca (ricetta qui sopra)
125 gr di yogurt intero
50 gr di burro
2 uova
Seguiamo scrupolosamente la regola dei muffins, quindi mescoliamo in una ciotola tutti gli ingredienti secchi e in un'altra tutti quelli umidi. Uniamo i due composti e mescoliamo solo il tempo necessario ad amalgamarli.
Riempiamo quindi fino a 3/4 i pirottini di carta e inforniamo a 180 gradi per circa 25 minuti.
Intanto prepariamo la salsa di mele e cipolle di accompagnamento!
Salsa di salvia, mele e cipolle
Ingredienti:
2 grosse cipolle rosse
2 mele Golden
1 pizzico di pepe
sale
1 noce di burro
2 cucchiai di salvia tritata finemente
Sciogliere il burro in una pentola antiaderente e quindi stufiamo le cipolle e le mele tagliate a fette sottili. Aggiungiamo la salvia, sale e pepe e portiamo a cottura finchè mele e cipolle diventeranno cremose.
Ora si passa al dolce.....
Pudding Muffins - Paola
Ingredienti secchi:
300 gr di farina
100 gr di zucchero
50 gr di noci
30 gr di mandorle
20 gr di canditi
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 bustina di lievito vanigliato
1 pizzico di sale
Ingredienti umidi:
50 gr di uvetta
50 gr di fichi secchi
50 gr di rum
100 ml di latte
125 gr di yogurt
50 gr di burro
2 uova
Inforno a 180 gradi per circa 25 minuti.
Siete arrivati fin qui????
Con queste ricette festeggio il quinto compleanno di questo blog, che è nato come "ripiego" per me e le altre streghe ma che con gli anni è diventato veramente il nostro punto di incontro, la nostra cucina dove ci ritroviamo tutti i giorni a chiacchierare e spesso per me è il salvagente che mi aiuta a galleggiare in mezzo ai periodi faticosi!
E ovviamente partecipo alla sfida di Novembre del MTC! ^___^
Un grazie particolare a Francesca per la ricetta e le chiarissime spiegazioni nel suo blog! E a quell'associazione a delinquere che è l'MTC che questo mese ha creduto di renderci la sfida più difficile col risultato di renderla un sogno....almeno per me!
Paola
23 commenti:
Che idee meravigliose!
:*
Che dire?? Questa pagina di canto di Natale è una delle mie preferite in assoluto e tu hai interpretato benissimo la cena descritta..ripeterò per gli amici questa delizie per il consueto incontro con gli amici per gli auguri di Natale
Dolce e salato, ce n'è per tutti i gusti! Buonissimi entrambi, ma a me incuriosisce particolarmente quello con il ragù d'oca e la salsa agrodolce, che è anche molto intonato al Natale che si avvicina!
Con queste due ricette ...ho immaginato quella scena, quella tavola...quel NAtale...brava Paola
Wow..5 anni!!! Complimenti e tantissimi auguri (sempre che si dica così in questi casi..)
Brindo con voi e rubo un muffins dolce :-)
bellissime entrambe le versioni, e un post che ha centrato il tema perfettamente, rendono davvero l'idea di un natale inglese d'antan.
sono buonissimi tutti e due, ma quello al petto d'oca mi stuzzica in modo particolare!
sempre bravissima
Bello!! Due versioni per un unico racconto.. E centrato perfettamente! Abbinamenti particolari e che mi ispirano tantissimo.. Ecco, ora ho voglia di Natale!! :D
Tu non potevi saperlo, ma A Christmas Carol è per me IL racconto, una favola stupenda, fantastica e incredibilmente sempre attuale. E' un capolavoro che non stanca mai. L'ho anche preso in dvd per farlo vedere ai bimbi, nella versione con i muppets e Michael Caine. Che spettacolo. E che insegnamenti, che poesia dietro ad ogni riga.
E poi arriva Paola :-) con queste due versioni di muffins spettacolari. Sembra di essere saliti in una macchina del tempo .. no, anzi, sembra che il Fantasma dei Natali Passati :-) ci abbia trasportati tutti ad una tavola imbandita di una vigilia di Natale nella Londra di fine Ottocento. Una ricercatezza di ingredienti per la versione salata, con il ragù di petto d'oca (l'avevo fatto anch'io assieme ad altri animali :-) nelle lasagne) e quella salsa strepitosa di mele e cipolle, che incanto! E il Christmas Pudding tipico inglese che hai rielaborato per i tuoi muffins dolci.. un vero spettacolo! Cosa fai a Natale? :-) grandiosa.
Auguri al vostro bellissimo blog, questa la prima cosa che vi dico.
La seconda....Paola, ti sei assolutamente superata, sono uno meglio dell'altro, una vera meraviglia...tutto, tuttissimo, l'ambientazione, il racconto, gli ingredienti usati, sono senza parole, ecco!
Bacioni, ancora auguri e complimentissimi.
Dickens è sempre stato una delle mie letture preferite ed i tuoi muffins sono perfettamente abbinati al racconto.
Christmas carols ma, soprattutto CHRISTMAS MUFFINS... e me li devo ricordare!
Nora
Semplicemente eccezionali, cara Paoletta, la degna "muffinizzazione" di una delle storie più belle mai scritte!
E buon quinto compleanno del vostro blog!
Con affetto.
Paoletta, interpretazione magnifica, mi stuzzica parecchio il muffin salato. Brava brava!
Che altro dire? Buon Compleanno a noi e... grazie! :-)
Si sono arrivata fin qui,beandomi del racconto pieno di profumi,godendo e ammirando i tuoi muffins natalizi e addolcendomi con quelli dolci ricchi di tutte le bontà del Natale...Un grosso in bocca al lupo Paola,sei stata bravissima...Un augurio speciale al tuo blog pieno di passione...un abbraccio tesoro!
ma che meraviglia questo post e che meraviglia le ricette!!!
alla faccia del ripiego.
Questo è uno dei blog più raffinati e più seri dell'intera blogsfera, una certezza in un mondo di fuffa, con una profondità e un'affidabilità rare e per questo ancora più preziose. E tu sei di una bravura stellare, che diventa stratosferica quando si tratta di lasciar palare il cuore grande e buono che rende così cara a noi tutti. Mi hai emozionato, dalla prima all'ultima virgola.
Grazie...
Grazie a tutti per le belle parole!!!! Voi siete un altro dei regali che questo blog mi ha fatto....vi abbraccio forte!
Buonissima giornata
Paola
Paola finalmente sono riuscita a leggermi tutto con calma, dal telefono non riesco mai a vedere bene, tantomeno a commentare!
Ma che meraviglia!!!!!
Me ne avevi parlato,ma vederli realizzati è uno spettacolo. DEVO farli assolutamente!
Ciao, devo dirtelo, la tua proposta è una meraviglia! anche la scelta del libro...era in ballottaggio con quella che poi ho scelto. Bravissima
Sai che questa ricetta me la segno già per il pranzo di Natale?
Claudette
Lo voglio rileggere stando sotto una calda coperta seduta su una vecchia poltrona davanti al camino.
Mamma mia che meraviglia, ma pure i muffin pudding????
Ecco il mio sangue britannico ribolle di gioia!
Meravigliose proposte, bravissima :)
In bocca al lupo per la sfida
Lou
Il Canto di Natale è il racconto che ho letto più volte nella mia vita...non mi stanca mai, e i tuoi muffin per me sono semplicemente PERFETTI.
Entrambi sono bellissimo, ma è sul pudding che è caduta immediatamente la mia attenzione!
Sono perfettamente a tema, e chiudendo gli occhi mi sembra di rivivere la storia del libro.
Grazie per tutte le emozioni!
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